117 L’opera di Dio degli ultimi giorni è più profonda
1 L’opera che si sta realizzando oggi ha proseguito quella dell’Età della Grazia; cioè, l’opera secondo l’intero piano di gestione di seimila anni è andata avanti. Nonostante l’Età della Grazia si sia conclusa, c’è stato un avanzamento nell’opera di Dio. Perché ripeto in continuazione che questa fase dell’opera si fonda sull’Età della Grazia e sull’Età della Legge? Perché l’opera di oggi è una continuazione dell’opera compiuta nell’Età della Grazia e un avanzamento rispetto a quella svolta nell’Età della Legge. Le tre fasi sono strettamente interconnesse, e ogni anello della catena è saldamente unito all’altro.
2 Supponendo che questa fase non si fondi sull’opera compiuta da Gesù, in essa dovrebbe aver luogo un’altra crocifissione, e l’opera di redenzione della fase precedente dovrebbe compiersi di nuovo. Ciò non avrebbe senso. Dunque, non è che l’opera sia completamente terminata, ma è l’età che è andata avanti e il livello dell’opera che è stato innalzato rispetto a prima. Si può dire che questa fase dell’opera sia costruita sul fondamento dell’Età della Legge e sulla roccia dell’opera di Gesù. L’opera di Dio viene costruita fase dopo fase, e questa fase non rappresenta un nuovo inizio. Soltanto la combinazione delle tre fasi dell’opera può essere considerata il piano di gestione di seimila anni.
Adattato da “La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio – Le due incarnazioni completano il significato dell’incarnazione”