Tema 6 – Si comportano in modi subdoli, sono dispotici e autoritari, non tengono mai condivisioni con gli altri e li costringono a obbedire loro

Supplemento: Storia di Daming e Xiaoming

Prima di passare all’argomento principale della nostra condivisione, iniziamo raccontando una storia. Qual è il vantaggio di raccontare storie? (Sono facili da ricordare.) Finora, quante storie facili da ricordare ho raccontato? (La “storia di Dabao e Xiaobao”.) La “storia di Dabao e Xiaobao” è quella che ho raccontato l’ultima volta. (C’erano anche “A caccia di ratti” e la storia delle leader.) Sono già state raccontate molte storie. Perché racconto delle storie? In realtà, lo scopo è quello di passare a una forma più rilassata e facile da capire per condividere su alcune verità che le persone dovrebbero comprendere. Se capite le verità dalle storie che racconto e queste verità vi aiutano nella vita quotidiana in vari aspetti del vostro ingresso, allora le storie non sono state raccontate invano. Questo dimostra che comprendete realmente le verità in esse coinvolte, che capite il lato concreto di queste verità, anziché ascoltarle solo come delle semplici storie. L’ultima volta ho raccontato la storia di Dabao e Xiaobao. Oggi vi racconterò la storia di Daming e Xiaoming. Mentre ascoltate, pensate a ciò che questa storia sta realmente cercando di farvi capire e a quale aspetto della verità coinvolge.

Daming e Xiaoming sono padre e figlio. Qualche tempo fa, Daming e suo figlio Xiaoming hanno accettato la nuova opera di Dio. Questa è una cosa positiva? (Sì.) È una cosa positiva. Xiaoming è giovane e sa leggere appena, quindi Daming gli legge le parole di Dio ogni giorno e gli spiega pazientemente quelle che lui non capisce. Dopo un certo periodo di tempo, Xiaoming arriva a comprendere un buon numero di dottrine su come comportarsi in quanto persona, nonché alcuni vocaboli che non aveva mai sentito prima di credere in Dio, come sottomissione, fede, onestà, falsità e così via. Vedendo i progressi del figlio, Daming è molto soddisfatto. Tuttavia, negli ultimi tempi ha notato che, per quanto legga le parole di Dio a Xiaoming, non ci sono molti progressi nel suo comportamento e nel suo linguaggio. Daming comincia a nutrire ansia e sviluppa un fardello, pensando: “Come posso fare in modo che mio figlio capisca un po’ di verità leggendo le parole di Dio, che mostri qualche cambiamento in modo che gli altri lo approvino, lo encomino e lo lodino come un bravo figlio? E poi, grazie ai suoi risultati, potrebbero dichiarare che credere in Dio è una cosa positiva, e il Vangelo potrebbe essere diffuso ad altri attraverso i cambiamenti di mio figlio: sarebbe fantastico!” Avendo sviluppato questo fardello, Daming non fa che riflettere: “Come posso istruire adeguatamente Xiaoming a comprendere meglio come comportarsi, in modo che ottenga migliori risultati e si conformi alla volontà di Dio? Infine, quando diventerà un bravo figlio e tutti lo loderanno, tutta questa gloria potrà essere offerta a Dio: sarebbe meraviglioso! A quel punto, la pesante pietra che ho sul cuore scivolerebbe via”. Il fardello che Daming avverte è ragionevole? Può essere considerato come lo svolgimento appropriato di un compito da parte sua? (Sì.) Da questa prospettiva, il suo punto di partenza è corretto: può considerarsi ragionevole, un compito appropriato. Il percorso scelto da Daming per Xiaoming è corretto o sbagliato? È buono o cattivo? Vediamolo man mano che andiamo avanti. Daming prega e supplica spesso Dio a questo proposito e finalmente un giorno ha un’“ispirazione”. Quale “ispirazione”? La cosiddetta “ispirazione” tra virgolette. Dato che questa “ispirazione” è tra virgolette, a che tipo di percorso potrebbe riferirsi Daming? Riuscite a immaginare come prosegue la storia? Non è molto chiaro, vero? È in qualche modo ignoto.

Un giorno, dopo aver letto le parole di Dio a suo figlio, Daming chiede molto seriamente a Xiaoming se credere in Dio sia una cosa positiva. Xiaoming risponde solennemente: “Credere in Dio è una cosa positiva. Le persone che credono in Dio non maltrattano gli altri, non subiscono disastri, possono andare in cielo e non vengono mandate all’inferno una volta morte”. Xiaoming ha ragione? Data la sua giovane età, è già ottimo che sia in grado di dire queste cose. La sua comprensione della fede in Dio è molto semplicistica, rudimentale ed estremamente superficiale, ma per lui è già profonda. Sentendo questo, Daming è contento e si sente confortato, e dice: “Bene, hai fatto progressi, Xiaoming. Sembra che la tua fede in Dio abbia qualche fondamento. Papà è molto contento e confortato. Ma credere in Dio è davvero così semplice?” Xiaoming riflette per un momento e risponde: “Non è questo tutto ciò che dicono le parole di Dio? Che altro c’è?” Daming risponde immediatamente: “I requisiti di Dio non sono solo questi. Tu credi in Dio da così tanto tempo e, quando i fratelli e le sorelle fanno visita, non sai nemmeno come salutarli. D’ora in poi, quando incontrerai persone anziane, chiamale nonno e nonna; quando incontrerai adulti più giovani, chiamali zio, zia o fratello e sorella maggiore. In questo modo diventerai un bambino amato da tutti, e Dio ama solo i bambini amati da tutti. D’ora in poi, ascoltami e fai come ti dico; quando ti dico di rivolgerti a qualcuno con un appellativo, tu usi quello”. Xiaoming prende a cuore le parole del padre, ritenendo corretto ciò che dice. Nel suo giovane cuore, crede che suo padre, essendo più grande, abbia letto più parole di Dio e sappia più di lui. Inoltre, suo padre agisce nel suo migliore interesse e non lo porterà sicuramente a smarrirsi, quindi qualsiasi cosa dica deve essere giusta. Xiaoming non capisce cosa è la verità e cosa è dottrina, ma almeno sa cosa è buono e cosa è cattivo, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Dopo il discorso di suo padre, anche Xiaoming sviluppa un certo fardello riguardo alla questione. In seguito, ogni volta che esce con suo padre e incontrano una donna, se suo padre gli dice di chiamarla “zia”, lui dice “Salve, zia”; se incontrano un uomo e suo padre gli dice di chiamarlo “zio”, lui dice “Salve, zio”. Tutti lodano Xiaoming come un figlio bravo ed educato, ed elogiano anche Daming per averlo educato bene. Xiaoming è molto soddisfatto e pensa tra sé e sé: “Le istruzioni di papà sono buone; sono apprezzato da tutti quelli che incontro”. Xiaoming è felice dentro di sé e particolarmente orgoglioso, convinto che la guida che suo padre gli sta fornendo sia davvero positiva e corretta.

Un giorno, appena tornato a casa da scuola, Xiaoming si precipita da suo padre e gli dice: “Papà, indovina cos’è successo? Il vecchio Zhang, il vicino, ha pescato un grosso...” Prima che possa finire, Daming lo interrompe: “Vecchio Zhang? Come puoi esprimerti così, Xiaoming? Sei ancora un credente o no? Come puoi chiamarlo ‘vecchio Zhang’? Hai dimenticato quello che ti ho detto, non hai davvero fede in Dio, non sei un vero credente. Guarda, io me ne ricordo; posso aiutarti e rammentartelo. Dovresti chiamarlo nonno Zhang, capito?” Xiaoming ci pensa su: “Anche chiamarlo nonno Zhang va bene”. Poi prosegue: “Allora, nonno Zhang, il vicino, ha pescato un pesce grande così! La vecchia signora Zhang era elettrizzata!” “Ti sei dimenticato di nuovo?”, dice Daming. “Non hai ancora capito, ragazzo. Ti ho appena detto che dovresti chiamarlo nonno Zhang; questo significa che sua moglie, che è della stessa generazione, andrebbe chiamata come? Andrebbe chiamata nonna Zhang. Ricordatene; non dire mai più vecchio Zhang o vecchia Zhang, altrimenti la gente riderà di noi. Non sarebbe imbarazzante per noi in quanto credenti? Direbbero che siamo maleducati e inopportuni, diversamente dai credenti. Questo non reca gloria a Dio”. Xiaoming all’inizio era entusiasta di raccontare a suo padre del grosso pesce pescato dal vecchio Zhang ma, dopo essere stato da lui corretto, perde interesse e non vuole più parlargliene. Si gira, mette lo zaino sulle spalle e si allontana borbottando: “Tu pensi di sapere tutto, con questa storia di nonno Zhang e nonna Zhang. Cosa c’entra con noi? Come se tu fossi l’unico a essere spirituale!” Daming risponde: “Beh, infatti io sono spirituale! Della maggior parte delle persone, non importa quanti anni abbiano, posso capire il grado di anzianità solo guardando la loro età e sapere come ci si deve rivolgere loro. Io chiamo le persone più anziane zio e zia: perché tu non riesci nemmeno a capire quale appellativo usare? In quanto credenti, non possiamo dimenticarci di questo; non possiamo sbagliare i termini generazionali”. Dopo questo rimprovero, Xiaoming è turbato interiormente, ma in fondo pensa ancora che suo padre abbia ragione; qualsiasi cosa faccia suo padre è giusta e, anche se controvoglia, Xiaoming ammette di aver sbagliato. Da quel momento, ogni volta che vede il vecchio Zhang o la vecchia Zhang, li chiama nonno Zhang e nonna Zhang. Prende a cuore tutto ciò che suo padre gli insegna e gli inculca. Questa è una cosa positiva o negativa? Finora sembra una cosa positiva, non è vero?

Un giorno, Xiaoming e suo padre fanno una passeggiata e vedono una vecchia scrofa che conduce una cucciolata di maialini. Il rapporto tra la scrofa e i suoi maialini è molto stretto. Xiaoming pensa che tutto ciò che è stato creato da Dio è buono; che si tratti di un maiale o di un cane, tutti hanno un istinto materno e vanno rispettati. Questa volta Xiaoming non si rivolge a lei in modo sgarbato e non la chiama avventatamente “vecchia scrofa”. Temendo di commettere un errore e di far arrabbiare suo padre, gli chiede con calma: “Papà, quanti anni ha questa mamma maiale? Ha partorito così tanti maialini, come dovrei chiamarla?” Daming riflette per un momento: “Come dovremmo chiamarla? È difficile da dire”. Vedendo il padre perso nei suoi pensieri senza trovare una risposta, Xiaoming si lamenta: “Non hai letto molte parole di Dio? Sei anche più grande di me; come fai a non sapere nemmeno questo?” Provocato da Xiaoming, Daming diventa un po’ ansioso e dice: “Che ne dici di chiamarla ‘nonna’?” Prima che Xiaoming chiami il maiale, Daming ci ripensa e dice: “Non possiamo chiamarla nonna; questo la metterebbe nella stessa generazione della tua nonna materna, no? Chiamarla nonna Maiale sarebbe ancora peggio, la metterebbe nella stessa generazione di mia madre. Dal momento che ha partorito così tanti maialini, non possiamo trascurare la sua identità o la sua condizione, e non possiamo sbagliare la sua generazione. Dovremmo chiamarla ‘zia Maiale’”. Dopo queste parole, Xiaoming fa un inchino rispettoso al maiale e dice: “Salve, zia Maiale”. La scrofa si spaventa e, allarmata, scappa via insieme a tutti i maialini. Vedendolo, Xiaoming si chiede se non si sia rivolto a lei con l’appellativo sbagliato. Daming dice: “Doveva essere felice ed entusiasta se ha reagito in quel modo. In futuro, quando ci troveremo in situazioni simili, indipendentemente da ciò che diranno o faranno gli altri, dovremo continuare a comportarci in questo modo. Sii educato e segui le norme sociali; anche i maiali saranno contenti quando lo vedranno”. Da questa vicenda, Xiaoming apprende qualcosa di nuovo. Che cosa? Dice: “Dio ha creato tutte le cose; fintanto che tutte le creature si rispettano a vicenda, sono educate, comprendono le differenze di età, rispettano gli anziani e amano i giovani, allora possono coesistere tutte armoniosamente”. Ora Xiaoming comprende questa dottrina. Dopo aver sentito ciò, suo padre lo elogia come un ragazzo estremamente capace di apprendere. Da quel momento, Xiaoming diventa ancora più civile ed educato. Ovunque vada, si comporta bene e si distingue dalla massa. Non è forse un “bravo ragazzo”? È un “bravo ragazzo” tra virgolette. E questo ci porta alla fine della storia.

Cosa ne pensate di questa storia? Non è divertente? Come è nata? È derivata da discorsi, azioni, comportamenti, pensieri e punti di vista delle persone nella vita reale, che sono stati condensati in questa breve storia. Di quale questione parla la storia? Quali problemi si possono riscontrare in Daming? E in Xiaoming? Qual è l’essenza dei problemi di Daming? Prima di tutto, pensateci su: c’è qualche aspetto di ciò che Daming riepilogava e praticava che fosse in linea con la verità? (No.) Cosa stava praticando allora? (Nozioni e fantasie.) Da dove venivano queste nozioni e fantasie? (Dalla cultura tradizionale.) L’origine è la cultura tradizionale; le sue nozioni e le sue fantasie erano il prodotto della contaminazione, del condizionamento e dell’istruzione della cultura tradizionale. Egli ha preso quelli che riteneva essere gli aspetti migliori, i più positivi, gli elementi più tipici della cultura tradizionale, li ha riconfezionati e li ha trasformati in ciò che riteneva essere la verità affinché suo figlio li mettesse in pratica. Questa storia può essere considerata ovvia e facile da capire? (Sì.) Condividete cosa avete capito e cosa siete riusciti a comprendere ascoltandola. (Dopo averla ascoltata, mi è parso che il problema di Daming fosse che, pur credendo in Dio, non si sforzava mai di capire le Sue parole. Credeva in Dio in base alle nozioni tradizionali della gente, pensava che aderendo a quelle norme superficiali avrebbe soddisfatto Dio. Non ricercava né contemplava all’interno delle parole di Dio ciò che Dio effettivamente richiede alle persone e come si dovrebbe vivere un’umanità normale.) In base a che cosa viveva Daming? (Nozioni e fantasie.) Vivere in base a nozioni e fantasie è una frase vuota; in realtà, viveva in base alla cultura tradizionale e trattava la cultura tradizionale come la verità. Viveva secondo la cultura tradizionale: quali dettagli sono coinvolti qui? Perché voleva che Xiaoming si rivolgesse alle persone con determinati appellativi? (In superficie, diceva che era per recare gloria a Dio attraverso quelle buone azioni, ma in realtà voleva soddisfare la propria vanità, essere lodato per la capacità di istruire bene suo figlio.) Sì, era questa la sua intenzione. Non istruiva il figlio in quel modo affinché capisse le parole di Dio e la verità, ma per accrescere la propria gloria e soddisfare la propria vanità personale per mezzo delle azioni che faceva compiere al figlio. Anche questo è un problema. C’è un problema nel concentrarsi sempre sull’adornare e confezionare sé stessi attraverso il comportamento? (Sì.) Questo indica un problema nel cammino che egli stava percorrendo, ed è il problema più grave. Qual è lo scopo di concentrarsi sempre sul confezionare il proprio comportamento? È ottenere l’ammirazione, l’adulazione e i complimenti della gente. Qual è la natura di ciò? L’ipocrisia, l’approccio dei farisei. Coloro che si concentrano su comportamenti esteriormente buoni, sul confezionare il loro comportamento, e che mettono molto impegno nel loro comportamento, comprendono la verità? (No.) Leggono molte parole di Dio e si impegnano molto, quindi perché non comprendono la verità? Non capiscono che la gestione di Dio e la salvezza dell’umanità hanno lo scopo di far comprendere la verità alle persone, perfezionarle e generare in loro un cambiamento dell’indole; non lo capiscono. Pensano: “Comunque io legga le parole di Dio, riepilogherò alcuni discorsi, azioni e comportamenti con cui è più facile che le persone siano d’accordo, che apprezzino e a cui diano il loro consenso, e poi vivrò queste cose e mi atterrò strettamente a esse nella vita reale. Questo è ciò che farebbe un vero credente”.

Voi manifestate problemi simili a quelli di Daming? Oltre agli aspetti ovvi appena discussi, come seguire le norme sociali, prestare attenzione alla differenza di età, rispettare gli anziani e prendersi cura dei giovani, e mantenere un ordine appropriato tra anziani e giovani, ci sono altri comportamenti, pensieri, punti di vista o interpretazioni simili? Sapete personalmente approfondire e analizzare questi temi? Per esempio, se qualcuno nella chiesa è più anziano o crede in Dio da molti anni, vuoi sempre portare rispetto. Aspetti che finisca di parlare, non lo interrompi neanche se sta dicendo assurdità, e anche quando fa qualcosa di sbagliato e ha bisogno di essere potato cerchi comunque di salvargli la faccia ed eviti di criticarlo davanti agli altri, pensando che, a prescindere da quanto irragionevoli o terribili possano essere le sue azioni, tutti devono comunque perdonarlo e tollerarlo. Spesso insegni anche agli altri: “Dovremmo difendere la reputazione degli anziani e non ledere la loro dignità. Siamo di grado inferiore al loro”. Da dove viene l’espressione “di grado inferiore”? (Dalla cultura tradizionale.) Deriva dal pensiero culturale tradizionale. Inoltre, nella chiesa si è creata una certa atmosfera per cui le persone, quando incontrano fratelli e sorelle più anziani, si riferiscono a loro con calore con gli appellativi di “fratello maggiore”, “sorella maggiore”, “zia” o “fratello anziano”, come fossero tutti membri di una grande famiglia; questi anziani vengono rispettati in modo particolare, e la cosa lascia inconsciamente una buona impressione dei più giovani nella mente altrui. Questi elementi della cultura tradizionale sono profondamente radicati nei pensieri e nelle ossa dei cinesi, tanto da diffondersi e plasmare continuamente l’atmosfera della vita della chiesa. Poiché le persone sono spesso limitate e controllate da questi concetti, non solo li sostengono personalmente e si impegnano per agire e praticare in questa direzione, ma approvano anche che gli altri facciano lo stesso, istruendoli a seguire questa scia. La cultura tradizionale non è la verità, questo è certo. Ma è sufficiente che le persone semplicemente sappiano che non è la verità? Che non sia la verità è un aspetto; perché dovremmo analizzarlo? Qual è la sua radice? Dove si trova l’essenza del problema? Come si possono abbandonare queste cose? Analizzare la cultura tradizionale ha lo scopo di fornirti una comprensione del tutto nuova delle teorie, dei pensieri e dei punti di vista di questo aspetto nel profondo del tuo cuore. Come si può ottenere questa comprensione del tutto nuova? Innanzitutto, devi sapere che la cultura tradizionale ha origine da Satana. E come fa Satana a instillare questi elementi della cultura tradizionale negli esseri umani? Satana, in ogni epoca, si serve di alcune personalità famose e di alcuni grandi personaggi per diffondere questi pensieri, queste cosiddette affermazioni e teorie. Poi, gradualmente, queste idee vengono sistematizzate e concretizzate, avvicinandosi sempre più alla vita delle persone, e alla fine si diffondono tra la gente; a poco a poco questi pensieri, detti e teorie satanici vengono instillati nella mente delle persone. Dopo essere state indottrinate, le persone considerano questi pensieri e queste teorie provenienti da Satana come le cose più positive da praticare e a cui aderire. Satana usa poi queste cose per imprigionare e controllare le loro menti. Generazione dopo generazione, gli individui sono stati istruiti, condizionati e controllati in simili circostanze, fino ai giorni nostri. Tutte queste generazioni hanno creduto che la cultura tradizionale fosse giusta e positiva. Nessuno analizza le origini o la fonte di queste cosiddette cose positive e giuste: è questo che rende il problema così grave. Persino alcuni credenti che hanno letto le parole di Dio per molti anni pensano ancora che queste siano cose corrette e positive, al punto da credere che esse possano sostituire la verità, che possano sostituire le parole di Dio. Ancor di più, alcuni pensano: “Per quante parole di Dio leggiamo, vivendo tra la gente, le cosiddette idee tradizionali e gli elementi tradizionali della cultura, come le Tre Obbedienze e le Quattro Virtù, nonché concetti come la benevolenza, la giustizia, la correttezza, la saggezza e l’affidabilità, non possono essere trascurati. Questo perché sono stati tramandati dai nostri antenati, che erano saggi. Non possiamo andare contro gli insegnamenti dei nostri antenati solo perché crediamo in Dio, e non possiamo alterare o abbandonare gli insegnamenti dei nostri antenati e di quegli antichi saggi”. Tali pensieri e una simile consapevolezza esistono nel cuore di tutte le persone. Inconsciamente, tutti sono ancora controllati e vincolati da questi elementi della cultura tradizionale. Per esempio, quando un bambino vede che sei sui vent’anni e ti chiama “zio”, sei contento e soddisfatto. Se invece si rivolge a te direttamente con il tuo nome, ne sei turbato, pensando che sia un bambino maleducato e che andrebbe rimproverato, e il tuo atteggiamento cambia. In realtà, che ti chiami zio oppure con il tuo nome non ha alcuna rilevanza per la tua integrità. Allora perché sei scontento quando non ti chiama zio? Il motivo è che sei dominato e influenzato dalla cultura tradizionale; essa si è precedentemente radicata nella tua mente ed è diventata il tuo standard più basilare per trattare persone, eventi e cose, e per valutare e giudicare ogni questione. Se il tuo standard è sbagliato, può la natura delle tue azioni essere corretta? Decisamente no. Se valutassi sul metro della verità, come gestiresti la questione? Ti interesserebbe come gli altri ti chiamano? (No.) A meno che, cioè, non ti insultassero o umiliassero; in quel caso sentiresti sicuramente turbato, questa è una normale espressione di umanità. Se invece il tuo metro di valutazione sono le parole di Dio, la verità o la cultura che proviene da Dio, allora, indipendentemente dal fatto che la gente ti chiami per nome oppure “zio” o “fratello”, non avrai assolutamente alcuna reazione. A questo proposito, puoi seguire le usanze locali. Per esempio, in Cina, quando qualcuno ti chiama “zio”, ti pare una forma di rispetto nei tuoi confronti. Ma se andassi in un Paese occidentale e qualcuno ti chiamasse “zio”, ti parrebbe strano; preferiresti essere chiamato con il tuo nome, ritenendola una forma di rispetto. In Cina, se qualcuno molto più giovane di te ti chiamasse con il tuo nome, saresti molto scontento, trovandola una mancanza di rispetto per l’anzianità; ti sentiresti estremamente umiliato, ti arrabbieresti e addirittura condanneresti quella persona. Questo non dimostra che c’è un problema in questo modo di pensare? Questo è il problema che intendo affrontare.

Ogni Paese e ogni etnia hanno la propria cultura tradizionale. Critichiamo forse tutte le culture tradizionali? C’è una cultura che non dovrebbe essere criticata. Sapete dire di quale cultura si tratta? Vi faccio un esempio. Dio creò Adamo; chi diede il nome ad Adamo? (Dio.) Quindi, Dio ha creato gli esseri umani, e quando interagisce con le persone come Si rivolge loro? (Chiamandole per nome.) Esatto, le chiama per nome. Dio ti dà un nome e questo nome ha un significato ai Suoi occhi; serve come una designazione, un appellativo. Quando Dio ti dà un nome, ti chiama con quel nome. Questa non è forse una forma di rispetto? (Sì.) Questa è la migliore forma di rispetto, quella che si conforma maggiormente alla verità ed è la più positiva. Questo è lo standard per il rispetto delle persone e proviene da Dio. Non è una forma di cultura? (Sì.) Dovremmo sostenere questa cultura? (Sì.) Proviene da Dio; Dio chiama una persona direttamente con il suo nome. Dio ti dà un nome, ti dà una designazione e poi la usa per rappresentarti e chiamarti. Questo è il modo in cui Dio tratta le persone. Quando Dio creò una seconda persona, come la trattò? Dio lasciò che fosse Adamo a darle un nome. Adamo la chiamò Eva. Dio la chiamava con questo nome? Sì. Quindi, questa è una cultura che proviene da Dio. Dio dà a ogni essere creato una designazione e, quando la usa, sia Lui che gli esseri umani sanno a chi ci si sta riferendo. Questo si chiama rispetto, questa si chiama uguaglianza, ed è uno standard per misurare se una persona è educata, se vi sia senso di decoro nella sua umanità. Ciò è accurato? (Sì.) In effetti è accurato. Nella Bibbia, che si riporti un determinato evento o la genealogia di una famiglia, tutti i personaggi hanno dei nomi, delle designazioni. Tuttavia, c’è una cosa che non so se avete notato: la Bibbia non usa appellativi come nonno, nonna, zio, zia, vecchio zio, vecchia zia e così via; usa semplicemente i nomi delle persone. Cosa potete dedurre da questo? Ciò che Dio ha stabilito per le persone, che si tratti di regole o leggi, è, in termini umani, una sorta di tradizione che è stata tramandata tra le persone. E cos’è questa tradizione tramandata da Dio? È qualcosa a cui le persone dovrebbero attenersi: non c’è bisogno di titoli gerarchici. Agli occhi di Dio, non ci sono questi titoli familiari contorti come nonno, nonna, vecchio zio, giovane zio, vecchia zia, giovane zia e così via. Perché gli esseri umani si preoccupano tanto di questi titoli e appellativi gerarchici? Che cosa significa? Dio detesta queste cose più di tutte le altre. Sono sempre gli appartenenti alla categoria di Satana che sollevano polveroni per cose simili. In termini di questa cultura tradizionale, c’è un fatto alquanto reale riguardante Dio: Dio ha creato tutta l’umanità e sa chiaramente quanti familiari e quanti discendenti può avere una persona; non c’è bisogno di alcuna gerarchia. Dio dice semplicemente di riprodurti e di moltiplicarti, di far prosperare la tua famiglia: questo è tutto ciò che devi ricordare. Quanti discendenti ha ogni generazione e quanti discendenti questi hanno a loro volta: è tutto qui, non c’è bisogno di gerarchie. Le generazioni successive non hanno bisogno di sapere chi erano i loro antenati, né di edificare loro sale o templi, e tanto meno di offrire sacrifici o venerarli. La Bibbia riporta che tutti coloro che credono in Dio e Lo seguono, coloro che credono in Jahvè, fanno offerte davanti all’altare. Tutti i membri di una famiglia si presentano davanti a Dio e fanno offerte. È differente nel caso della Cina, dove ogni famiglia ha una sala degli antenati piena di tavolette commemorative per i trisavoli, i bisnonni e le bisnonne. Nel luogo in cui Dio ha iniziato la Sua opera, queste cose non esistono, mentre in luoghi lontani dall’opera di Dio sono controllate da Satana e dagli spiriti maligni. Nei Paesi buddisti, queste pratiche sataniche prosperano. Lì le persone devono venerare gli antenati e tutto deve essere riferito alla famiglia, tutto deve essere riportato agli antenati della famiglia; anche se le ceneri degli antenati non ci sono più, le generazioni successive devono comunque offrire incenso e chinare il capo. Nei tempi moderni, alcune persone che sono state esposte a idee più occidentali e nuove e si sono liberate dai vincoli familiari tradizionali non sono disposte a rimanere in simili famiglie. Si sentono strettamente e rigidamente controllate da tali famiglie, con gli anziani della famiglia che intervengono in quasi tutte le questioni, soprattutto quando si tratta di matrimonio. In Cina, queste cose non sono rare. Satana fa sì che le persone si concentrino sull’anzianità e questo concetto sembra essere prontamente accettato dalle persone, la cui convinzione è: “Ogni generazione ha il suo grado; quelli in cima sono i nostri antenati. Quando si pronuncia la parola ‘antenati’, la gente dovrebbe inginocchiarsi e venerarli come divinità”. Fin dall’infanzia le persone vengono influenzate, condizionate e cresciute dalla famiglia in questo modo; alle loro giovani menti viene inculcata una sola cosa: non si può vivere in questo mondo senza una famiglia, e lasciare la famiglia o liberarsi dai vincoli familiari è un’offesa moralmente riprovevole. Cosa implica che sia un’offesa moralmente riprovevole? Implica che se non ascolti la tua famiglia sei un figlio non devoto, cosa che equivale a non essere umano. Pertanto, la maggior parte delle persone non osa spezzare queste catene familiari. I cinesi sono fortemente condizionati, influenzati e controllati dalla gerarchia e da concetti come le Tre Obbedienze e le Quattro Virtù, i Tre Vincoli Fondamentali e le Cinque Virtù Costanti. I giovani che non si rivolgono appropriatamente agli anziani con gli appellativi di zio, zia, nonno o nonna sono spesso accusati di essere scortesi e villani. Che cosa significa questo? Significa che in questo gruppo etnico, in questa società, sei considerato inferiore perché non segui le norme sociali, sei un villano e non vali nulla. Gli altri si vestono bene, sono abili nel fingere, e parlano con educazione e grazia; loro usano parole dolci, mentre tu non sai nemmeno chiamare qualcuno zio o zia. La gente dirà che sei un villano e ti guarderà dall’alto in basso ovunque tu vada. Questo è il tipo di ideologia che viene inculcato ai cinesi. Alcuni bambini che non sanno come rivolgersi alle persone vengono rimproverati duramente o addirittura picchiati dai genitori. Mentre li picchiano, alcuni genitori dicono loro: “Sei scortese, villano, e non vali nulla; tanto vale che ti picchi a morte! Non fai altro che mettermi in imbarazzo, facendomi perdere la faccia davanti alla gente!” Solo perché il figlio non sa come rivolgersi agli altri, i genitori sollevano un polverone in nome della propria reputazione, picchiandolo duramente. Che razza di comportamento è questo? È una vera e propria assurdità! Vi rendereste conto di queste cose se Io non condividessi in questo modo? Riesci, attraverso i fenomeni che osservi nella vita reale, o leggendo le parole di Dio, oppure attraverso le tue esperienze personali, a vedere gradualmente e un po’ alla volta queste questioni e poi a cambiare la tua direzione di vita, modificando la direzione del cammino che stai percorrendo? Se non ci riesci, la tua conoscenza è scarsa. In tutte le questioni, utilizzare le parole di Dio, l’opera di Dio e i requisiti di Dio come standard è l’approccio più corretto, del tutto privo di errori; questo è fuori dubbio. Tutto ciò che viene da Satana, per quanto si conformi alle nozioni o ai gusti umani, per quanto decoroso appaia, non è la verità, ma una contraffazione.

Lo scopo di questa storia è chiarirvi le idee, farvi capire che cos’è la verità, che cosa guadagnano gli esseri umani dalla fede in Dio, che cosa significa per Dio far sì che le persone cambino la loro indole e ottengano la verità, e se la verità da Lui pronunciata e le Sue richieste abbiano o meno una qualche relazione con ciò che qualcuno può concepire, o con i pensieri, le prospettive e le varie interpretazioni che si producono attraverso l’istruzione e il condizionamento derivati dal proprio ambiente nazionale e sociale. Anche voi dovreste analizzare personalmente queste questioni. Oggi il nostro esempio riguardava un solo aspetto. In realtà, nel cuore di ogni persona vi sono molte cose della cultura tradizionale. Alcuni dicono: “Dal momento che dobbiamo rifiutare la gerarchia, significa che posso chiamare i miei genitori per nome?” Questo può andar bene? Se chiami i tuoi genitori madre e padre, significa che stai ancora osservando la gerarchia e sei ricaduto nella cultura tradizionale? No. I genitori andrebbero comunque chiamati come si deve; Dio vuole che ci si rivolga a loro chiamandoli mamma e papà. È così che bisognerebbe chiamarli, proprio come i tuoi genitori chiamano te “ragazzo”, “figlio” o “figlia”. Allora, che cosa dovete capire fondamentalmente attraverso la storia che vi ho raccontato? Quale questione affronta principalmente? (Deve cambiare il nostro standard per giudicare le cose; tutto andrebbe giudicato in base alle parole e ai requisiti di Dio.) Esatto. Non lavorare ciecamente di fantasia. Le persone vogliono sempre creare la propria “verità”. Ogni volta che vogliono fare qualcosa, tirano fuori una serie di argomenti e teorie, e poi una serie di metodi, e li attuano indipendentemente dal fatto che siano corretti o meno. Li mettono in pratica per anni, attenendovisi con ostinazione, a prescindere dal fatto che questo porti a un qualche risultato, eppure si sentono lo stesso benevole, giuste e gentili. Pensano che le cose che stanno vivendo siano positive, e che questo procuri loro lode e ammirazione, e finiscono per convincersi sempre più di essere grandi. Le persone non riflettono mai, non tentano di sondare e non ricercano quali sono i requisiti di Dio per ogni questione, quali sono i principi di azione per fare ogni cosa e se nello svolgimento del loro dovere hanno o meno dimostrato lealtà verso l’incarico ricevuto da Dio. Non riflettono su queste cose; si limitano a riflettere su questioni distorte e malvagie: questa non è forse malvagità? (Sì.) Chiunque esteriormente è gentile, si comporta in modo corretto, è istruito e segue le norme sociali, è pieno di discorsi sulla benevolenza, la giustizia, la correttezza, la saggezza e l’affidabilità, e chiunque parla con raffinata eleganza e dice cose piacevoli, osservate se costui mette o meno in pratica la verità. Se non pratica mai la verità, allora non è altro che un ipocrita che si finge una brava persona; è proprio come Daming, in tutto e per tutto. Che tipo di individui sono quelli che si concentrano solo sull’avere un buon comportamento e lo usano per ingannare gli altri così da riceverne lode e ammirazione? (Ipocriti.) Costoro comprendono le questioni spirituali? (No.) Le persone che non comprendono le questioni spirituali sono in grado di praticare la verità? (No.) Perché no? (Non capiscono cos’è la verità, quindi si limitano a prendere come verità dei comportamenti esteriormente buoni e delle cose che la gente considera positive e a metterli in pratica.) Non è questo il punto principale. Per quanto non capiscano la verità, non conoscono comunque alcuni principi ovvi di comportamento? Quando dici loro come svolgere il loro dovere, possono forse non capire? Tali individui hanno una caratteristica: non hanno alcuna intenzione di praticare la verità. Qualunque cosa tu dica, non ti ascolteranno; semplicemente faranno e diranno quello che vogliono. Di recente abbiamo parlato spesso delle varie manifestazioni degli anticristi. Osserva coloro che ti circondano: vedi chi ha mostrato qualche cambiamento e chi invece non ha cambiato affatto il suo comportamento e i suoi principi di azione, chi non prova nulla nel cuore a prescindere da come condividi con lui e chi continua a non cambiare, o a non avere intenzione di farlo, e ad agire come gli pare e piace, anche se è in grado di riportare a sé stesso il contenuto della tua condivisione. Avete incontrato persone di questo tipo? Sì, vero? Perché alcuni leader e lavoratori vengono rimossi dal loro ruolo? La ragione è che non praticano la verità, non svolgono un lavoro reale. Comprendono ogni sorta di dottrina e persistono nei loro modi. Indipendentemente da come tu condivida sulle verità principi, costoro continuano ad avere il loro sistema di regole, ad aggrapparsi alle loro opinioni e a non ascoltare nessuno. Fanno semplicemente quello che vogliono; tu dici una cosa, loro ne fanno un’altra. I leader e i lavoratori di questo tipo dovrebbero essere rimossi, giusto? (Giusto.) In effetti dovrebbero. Qual è il cammino di queste persone? (Il cammino di un anticristo.) Poiché percorrono il cammino di un anticristo, avendo tempo a sufficienza diventeranno essi stessi anticristi. È solo questione di quanto tempo occorrerà. Se, a prescindere da come tu condivida con loro sulla verità, comunque non la accettano e non cambiano affatto, allora è davvero un problema e sono già diventati degli anticristi.

Qual è l’ispirazione più grande che avete tratto dalla storia raccontata oggi? Dovrebbe essere che è facile per le persone deviare. Perché è facile per le persone smarrirsi? In primo luogo, le persone hanno un’indole corrotta; in secondo luogo, a prescindere dalla loro età, le persone non sono delle tabule rase nei loro pensieri e nel profondo del loro cuore. Quindi, quali suggerimenti vi dà questa storia? Il primo è che per le persone è facile smarrirsi. Secondo, le persone tendono ad aderire a ciò che ritengono positivo e giusto come se fosse la verità, trattando la conoscenza biblica e le dottrine spirituali come parole di Dio da mettere in pratica. Dopo aver compreso questi due aspetti, quali nuovi piani, interpretazioni o idee avete per il cammino che dovreste percorrere in futuro e per ogni compito che dovrete svolgere? (Quando faremo qualcosa in futuro, non dovremmo semplicemente agire in base a ciò che crediamo giusto. Per prima cosa, dovremmo considerare se i nostri pensieri sono in linea con ciò che Dio desidera e se soddisfano i Suoi requisiti. Dovremmo trovare i principi di pratica nelle parole di Dio e poi procedere. Solo così possiamo assicurarci di praticare la verità e che il cammino che stiamo percorrendo nella nostra fede in Dio sia corretto.) Dovete dedicare impegno alle parole di Dio. Smetti di fare le tue supposizioni. Non capisci le questioni spirituali, la tua levatura è scarsa e le idee che ti vengono, per quanto grandiose siano, non sono la verità. Anche se sei sicuro che ciò che hai fatto sia impeccabile e corretto, dovresti comunque sottoporlo ai fratelli e alle sorelle per condividere e verificare, o valutarlo in base alle parole pertinenti di Dio. Puoi raggiungere la totale impeccabilità in questo modo? Non è detto; potresti comunque deviare nella tua pratica, a meno che tu non abbia afferrato pienamente le verità principi e la fonte di ciò che Dio ha detto. Questo è un aspetto. Qual è il secondo? Se le persone si allontanano dalle parole di Dio, per quanto ragionevoli o condivisibili possano sembrare le loro azioni, esse non possono sostituire la verità. Tutto ciò che non può sostituire la verità non è la verità, né è una cosa positiva. Se non è una cosa positiva, cos’è? Sicuramente non è qualcosa che piace a Dio, né è in linea con la verità; è qualcosa che Dio condanna. Quali saranno le conseguenze se fai qualcosa che Dio condanna? Porterai Dio a detestarti. Tutte le cose che non vengono da Dio sono negative, vengono da Satana. Qualcuno potrebbe non capirlo; arrivaci gradualmente man mano che acquisisci esperienza.

Oggi abbiamo criticato solennemente una cosa; cosa stiamo criticando? Il fatto di chiamare una vecchia scrofa “zia Maiale”, giusto? È disdicevole chiamare un maiale “zia Maiale”? (Sì.) È una cosa disdicevole. Le persone vogliono sempre avere un titolo onorifico. Da dove proviene questo “onore”? A cosa si riferisce l’“onore”? Ha a che fare con l’anzianità? (Sì.) Voler essere sempre considerato un anziano, concentrarsi sempre sull’anzianità, è una cosa positiva? (No.) Perché concentrarsi sull’anzianità non è positivo? Dovresti analizzare qual è il significato del concentrarsi sull’anzianità. È così semplice dirlo in questo modo: “Dio non permette alle persone di concentrarsi sull’anzianità, quindi perché ne stai discutendo insensatamente? Stai dicendo assurdità mentre fingi di essere civile. Non prendi mai in considerazione gli interessi della casa di Dio mentre svolgi il tuo dovere, tradendoli sempre a tuo favore. Quando qualcosa coinvolge i tuoi interessi personali, non esiti a tradire quelli della casa di Dio. Di chi stai tentando di prenderti gioco comportandoti da brava persona? Sei degno di essere considerato tale?” Dirlo in questo modo sarebbe accettabile? (Sì.) Cosa si dovrebbe dire per metterla giù ancora più dura? “Cosa stai blaterando? Sei solo uno stupido maiale, un imbecille, senza alcuna comprensione della verità. Cosa vorresti far credere di essere? Hai ricevuto un’istruzione, sei colto e credi in Dio. Hai letto così tante parole di Dio e pensi ancora di credere in Lui piuttosto bene. Ma alla fine non sai nemmeno cosa significhi praticare la verità. Non sei forse uno stupido maiale, un completo idiota?” Per quanto riguarda questa storia, è tutto. Torniamo ora all’argomento principale della condivisione.

Analisi del comportamento subdolo, autoritario e dispotico degli anticristi e di come costringono gli altri a obbedire loro

I. Analisi del comportamento subdolo degli anticristi

L’ultima volta abbiamo condiviso sul quinto tema delle manifestazioni degli anticristi: confondono, adescano, minacciano e controllano gli altri. Oggi condivideremo sul sesto tema: si comportano in modo subdolo, sono autoritari e dispotici, non condividono mai con gli altri e costringono gli altri a obbedire loro. C’è differenza tra questo tema e il quinto? In termini di indole, non c’è una grande differenza; in entrambi i casi, le azioni mirano a impadronirsi del potere e a comportarsi in modo autoritario e dispotico. In entrambi, l’indole è malvagia, arrogante, intransigente e maligna; è la stessa indole. Tuttavia, il sesto tema mette in evidenza un’altra manifestazione prominente degli anticristi, vale a dire il fatto che le loro azioni sono subdole – questo aspetto riguarda la natura delle azioni degli anticristi. Ora, per prima cosa discutiamo della parola “subdolo”. In superficie, “subdolo” è una parola spregiativa o elogiativa? Se qualcuno fa qualcosa di subdolo, questa cosa è buona o cattiva? (Cattiva.) Se si dice che qualcuno agisce in modo subdolo, questa persona è buona o cattiva? In base alle impressioni e alle sensazioni degli altri, è chiaro che chi agisce in modo subdolo è un idiota buono a nulla. Se qualcuno si trova ad affrontare qualcosa di subdolo, questo gli procurerà felicità o gli farà accapponare la pelle? (Gli farà accapponare la pelle.) Molto semplicemente, non è una cosa buona. In breve, in superficie “subdolo” è un termine dispregiativo, sia che descriva un’azione in sé, sia che descriva il modo di agire di una persona; nulla in esso è positivo anzi, è sicuramente negativo. Ora, spieghiamo innanzitutto quali sono le manifestazioni di questo essere subdoli. Perché si dice subdolo invece di ingannevole? Che implicazione particolare ha qui la parola “subdolo”? Essere subdoli va più in profondità dell’essere ingannevoli. Per capire se una persona sta agendo in modo subdolo, non ci vuole forse più tempo? Non è forse più difficile? (Sì.) Questo è ovvio. Quindi, per spiegare il termine “subdolo”, usate parole che siete tutti in grado di comprendere. In questo caso “subdolo” significa sinistro e astuto, e rimanda a un comportamento anomalo. Anomalo significa profondamente nascosto e impenetrabile per una persona comune, che non riesce a capire che cosa tali individui pensano o fanno. In altre parole, risulta particolarmente difficile comprendere i metodi, le motivazioni e le premesse da cui hanno origine le azioni di questo tipo di persone; a volte il loro comportamento è anche infido e furtivo. In breve, c’è un’espressione che descrive la manifestazione effettiva e lo stato in cui si trova una persona subdola, vale a dire una “mancanza di trasparenza” che la rende impenetrabile e incomprensibile agli altri. Le azioni degli anticristi hanno questa natura: quando ti rendi conto e percepisci che le loro intenzioni nel fare qualcosa non sono dirette, trovi la cosa alquanto terrificante, eppure nel breve termine o per qualche motivo non riesci ancora a discernere le loro motivazioni e intenzioni, e ti limiti a sentire inconsciamente che le loro azioni sono subdole. Perché suscitano in te questa sensazione? In un certo senso, è perché nessuno riesce a farsi un’idea di ciò che dicono o fanno. Un altro motivo è che spesso parlano in modo indiretto, ti portano fuori strada, e alla fine ti fanno dubitare di quali loro affermazioni sono vere e quali false, e del reale significato delle loro parole. Quando essi mentono, tu pensi che sia la verità; non capisci quale affermazione è vera e quale falsa e spesso hai la sensazione di essere stato ingannato e raggirato. Perché nasce questa sensazione? Perché queste persone non agiscono mai in modo trasparente; non riesci a vedere chiaramente cosa fanno o in che cosa sono impegnate, il che ti rende inevitabilmente sospettoso nei loro confronti. Infine capisci che la loro indole è ingannevole, sinistra e anche malvagia. Il termine “subdolo” è astruso, spesso insolito per le persone, ma perché spiegarlo con la semplice espressione “mancanza di trasparenza”? In questa espressione vi è un significato implicito. Quale? Quando vogliono fare qualcosa, gli anticristi spesso ti mostrano una falsa immagine e ti impediscono di discernerli. Per esempio se un anticristo vuole schiaffeggiarti sulla guancia sinistra, mirerà alla tua guancia destra. Quando tu schiverai per proteggere la guancia destra, l’anticristo assesterà lo schiaffo sulla tua guancia sinistra, raggiungendo così il suo obiettivo. Questo è essere subdoli e pieni di intrighi: chiunque interagisca e abbia a che fare con loro rientra nei loro calcoli. Perché fanno sempre calcoli? Oltre a voler controllare le persone e occupare un posto nel loro cuore, vogliono anche trarre benefici da tutti. Inoltre, in queste persone si può riscontrare anche una sorta di indole malvagia: amano particolarmente sfruttare gli altri o a far leva sui propri punti di forza per prendersi gioco delle debolezze altrui, e provano piacere nel trastullarsi con le persone. Questa è una manifestazione della loro malvagità. In termini mondani, queste persone sono considerate scaltre. La gente comune pensa: “Solo gli anziani possono essere scaltri. I giovani non hanno esperienza o saggezza mondana, quindi come possono essere scaltri?” È corretta questa affermazione? No, non lo è. L’indole malvagia degli anticristi non dipende dall’età; essi nascono con questa indole. È solo che, quando sono più giovani e meno esperti, il loro coinvolgimento in queste macchinazioni può apparire più elementare e meno ricercato. Invecchiando, diventano impenetrabili, come quei vecchi re diavoli le cui azioni sono saldamente sigillate e del tutto imperscrutabili per la maggior parte delle persone.

Ho appena dato una spiegazione approssimativa della parola “subdolo”, quindi ora condividiamo sugli stati e sulle manifestazioni specifiche dell’essere subdoli. Non è forse questo un tema che merita condivisione? Se non condividiamo su questo, sarete in grado di riconoscerle? Riuscirete a capirle fino in fondo? (No.) Il punto non è che non sei in grado di distinguerle o di capirle fino in fondo; a volte sentirai anche che quella particolare persona è davvero astuta, così astuta che finirai per rispondere ai suoi ordini anche dopo che ti avrà tradito, e che dovrai diffidarne. Quali cose compiute dagli anticristi e quali discorsi e azioni da essi rivelati nel trattamento che riservano ai fratelli e sorelle e alle persone che li circondano, dimostrano che il loro comportamento è subdolo e che hanno un’indole malvagia? Questo aspetto merita condivisione. Quando viene spiegata solo la parola “subdolo”, le persone in genere la trovano abbastanza semplice; consultare il dizionario è probabilmente sufficiente per capirne il significato. Ma quando si tratta di stabilire quali azioni, comportamenti e aspetti dell’indole delle persone sono associati a questa parola e sono manifestazioni e stati concreti di questa parola, diventa più faticoso e difficile da capire, non è vero? Per prima cosa, pensate alle persone, o agli anticristi specifici che avete incontrato e conosciuto. Quali loro azioni ti hanno fatto pensare che la natura di questa azione fosse legata al loro essere subdoli, o quali loro parole, azioni e comportamenti quotidiani erano legati a questa caratteristica? (Una volta ho incontrato un anticristo che voleva chiaramente competere per il prestigio e diventare un leader, ma diceva ai fratelli e alle sorelle: “Dobbiamo denunciare i falsi leader e i falsi lavoratori. Solo così potremo ricevere l’opera dello Spirito Santo. Se non denunciamo e non smascheriamo i falsi leader, non potremo ottenere l’opera dello Spirito Santo. Dobbiamo ergerci per salvaguardare insieme l’opera della Chiesa.” Agendo sotto il vessillo della salvaguardia dell’opera della Chiesa, costui ha cercato il modo di fare leva su leader e lavoratori, sollevando un gran polverone su questioni minori e incitando i fratelli e le sorelle a denunciare i leader e i lavoratori. Il suo obiettivo era quello di infangare i leader e i lavoratori in modo da avere la possibilità di diventare lui stesso un leader. Molti fratelli e molte sorelle non se ne sono accorti e sono stati ingannati da lui. Invece di discernere il problema in base ai principi, essi si sono focalizzati su alcune questioni minori e hanno rivelato la corruzione dei leader e dei lavoratori per condannarli, etichettarli e ingigantire le cose, mandando la chiesa nel caos.) DiteMi, questo è essere subdoli? (Sì.) È proprio così. Perché è subdolo? Quell’individuo sventolava il vessillo della giustizia per raggiungere i propri obiettivi segreti, incoraggiando allo stesso tempo gli altri ad agire, mentre lui non si faceva vedere e rimaneva nascosto per osservare i risultati. Se le cose fossero andate bene, tanto meglio; se non lo fossero, nessuno sarebbe stato in grado di discernerlo, perché era profondamente nascosto. Questo è l’essere subdoli, e questa è una delle sue tante manifestazioni. Non ti permetteva di conoscere i suoi veri pensieri più reconditi e se tu riuscivi a indovinarli anche solo un po’, inventava frettolosamente varie scuse e argomentazioni per nascondere il tutto e difendersi a tutti i costi, temendo che le persone potessero vedere la verità. Complicava deliberatamente le cose; questo è essere subdoli. Qualcun altro? (Alcuni anni fa, nella nostra chiesa è emersa una banda di anticristi che ha preso il controllo, lasciando nel caos il lavoro della chiesa. Il Supremo ha mandato una persona a prendere il controllo del lavoro, ma questa banda di anticristi ha agito sotto mentite spoglie, dicendo: “Abbiamo i nostri leader e non accettiamo leader trasferiti da altri luoghi; possiamo gestire il lavoro da soli”. Di conseguenza molti sono stati ingannati e hanno ascoltato gli anticristi, rifiutando di accettare il leader predisposto dal Supremo. Questi anticristi hanno persino confinato in un angolo il leader inviato dal Supremo, proibendogli di interagire con i fratelli e le sorelle e rendendogli impossibile dare una mano nel lavoro della chiesa o realizzare qualsiasi opera.) Questa è stata un’azione terribilmente subdola da parte degli anticristi: qual era la loro motivazione nascosta? Volevano controllare la chiesa e stabilire il loro regno indipendente. Questo è subdolo; questa è una tipica azione degli anticristi.

Quali sono le manifestazioni più evidenti del comportamento subdolo degli anticristi? Una è la mancanza di trasparenza; un’altra è il fatto che essi applicano segretamente degli schemi innominabili. Se dovessero rivelare a tutti i loro progetti e le loro intenzioni, riuscirebbero a realizzarli? Certamente no. Perché le persone che applicano metodi subdoli agiscono in questo modo? Qual è lo scopo che sta dietro a queste azioni? Fino ad oggi voi avete pensato solamente al controllo sulla chiesa, ma alcuni aspetti non riguardano il controllo sulla chiesa, né il controllo sulle persone. Fuorviare il popolo di una chiesa o di una regione è una questione relativamente importante, quindi quale scopo si cela dietro i comportamenti e le azioni di minore entità degli anticristi in tempi ordinari? Lo scopo è sfruttare le persone e fare in modo che queste impieghino le proprie forze per soddisfare i loro interessi e i loro scopi. Mentre Dio orchestra le persone e governa il loro fato, anche gli anticristi vogliono determinare i destini delle persone e manipolarle. Ma se essi dovessero apertamente dire che ti vogliono manipolare, tu saresti d’accordo? Se dicessero che vogliono fare di te il loro schiavo, tu saresti d’accordo? Se dicessero che loro sono i leader e tu devi ascoltarli, saresti d’accordo? Di sicuro non saresti d’accordo. Per questo motivo, devono ricorrere a metodi non convenzionali in modo che tu ti faccia inconsapevolmente sfruttare da loro; questo si chiama essere subdoli. Ad esempio, il gran dragone rosso opera in maniera subdola, utilizzando pretesti apparentemente legittimi per fuorviare le persone. Come è arrivato alla confisca dei beni dei proprietari terrieri e dei capitalisti? Aveva predisposto per iscritto una politica in base alla quale tutti i beni al di sopra di un certo importo dovevano essere ceduti allo stato? Se lo avesse dichiarato apertamente, la cosa avrebbe funzionato? (No.) E visto che non avrebbe funzionato, che cosa ha fatto? Ha dovuto trovare un modo ritenuto corretto da tutti, per confiscare e sequestrare in modo legittimo i beni dei proprietari terrieri e dei capitalisti. Questo ha privato di potere i proprietari terrieri e i capitalisti, ha arricchito lo Stato e ne ha consolidato il dominio. Come ci è riuscito il gran dragone rosso? (Attaccando i proprietari terrieri e ridistribuendo le terre.) Sventolando la bandiera “dell’attacco ai proprietari terrieri per la redistribuzione delle terre” e quella dell’ “uguaglianza per tutti”, ha inventato storie come quella della “ragazza dai capelli bianchi” per etichettare e accusare tutti i proprietari terrieri e i capitalisti. Ha usato il potere dell’opinione pubblica e della propaganda per indottrinare la gente con queste idee fallaci, facendo credere a tutti coloro che non erano informati che i proprietari terrieri e i capitalisti erano cattivi e non erano uguali alle masse dei lavoratori, che ora il popolo era il padrone del proprio Paese, che lo stato apparteneva al popolo, che quei pochi individui non dovevano possedere tanta ricchezza e che questa avrebbe dovuto essere confiscata e ridistribuita a tutti. Sulla spinta di queste ideologie e teorie cosiddette buone, corrette e a favore dei poveri, la gente è stata fuorviata e accecata; ha così iniziato a combattere i magnati locali e ad attaccare i proprietari terrieri e i capitalisti. E qual è stato l’esito finale? Alcuni di questi proprietari terrieri e capitalisti sono stati picchiati a morte, altri sono stati mutilati e altri ancora sono fuggiti altrove. In breve, il risultato finale è stato che il gran dragone rosso ha ottenuto quello che voleva. Queste masse stolte e ignoranti sono state gradualmente pilotate da tali truffe per raggiungere gli obiettivi prefissati da quei diavoli. Analogamente, gli anticristi adottano questi metodi subdoli anche quando agiscono. Per esempio, quando un anticristo si trova a collaborare con una persona che ricopre un incarico di leader e vede che questa persona ha il senso della giustizia, comprende la verità e sa discernerlo, l’anticristo inizia a sentirsi insicuro: “Questo tizio potrebbe insidiarmi senza che me ne accorga? Sta tramando qualcosa alle mie spalle? Perché non riesco a inquadrarlo? Sta dalla mia parte o no? Potrebbe denunciarmi al Supremo?” Quando questi pensieri si affollano nella sua mente, l’anticristo comincia a temere di trovarsi in una condizione non sicura, non è vero? E quindi, quale sarà la sua mossa successiva? Punirà direttamente quel leader? Alcuni anticristi agirebbero apertamente contro questo tipo di persone, ma i più subdoli non lo farebbero direttamente. Al contrario, comincerebbero a parlare con alcuni fratelli e sorelle relativamente più deboli, confusi e poco perspicaci, interrogandoli e sondandoli con discrezione: “Tizio è un credente da oltre un decennio, quindi la sua fede dovrebbe avere un certo fondamento, no?” Qualcuno potrebbe rispondere: “In effetti ha un buon fondamento. In tutti questi anni di fede in Dio, ha rinunciato alla sua famiglia e alla sua carriera; la sua fede è più grande della nostra. Collaborare con lui sarebbe una cosa buona per te”. L’anticristo risponderebbe: “Sì, ha un buon fondamento, ma non si mescola mai con gli altri fratelli e le altre sorelle. Non sembra molto socievole” Qualcun altro potrebbe aggiungere: “Non è cosi. Lui persegue la verità più di noi. Spesso chiacchieriamo insieme, ma per lo più trascorre il suo tempo leggendo le parole di Dio, ascoltando sermoni e imparando inni, e quando è con noi condivide sulle parole di Dio”. Nel sentire questi commenti favorevoli e di approvazione su questa persona, l’anticristo sente di non poter dire molto di più, quindi cambia argomento e dice: “Crede in Dio da tanti anni e ha più esperienza di noi. Dovremmo interagire di più con lui in futuro, non isolarlo”. A queste parole, gli altri non sono ancora in grado di discernere nulla. Vedendo che quasi tutti parlano bene di quell’individuo, l’anticristo, non riuscendo a capire le loro ragioni, non dice più nulla sull’argomento. In seguito, l’anticristo incontra un altro gruppo di persone e chiede: “Avete mai visto Tizio leggere le parole di Dio? Ho l’impressione che sia sempre dedito alla condivisione con gli altri e che, in superficie, sembri impegnato; perché non legge mai le parole di Dio?” Questo gruppo è più perspicace, coglie il sottinteso e pensa: “Sembra che ci sia discordia tra questi due; cerca di convincerci a sminuire quella persona e a escluderla”. Rispondono quindi: “Sì, è sempre occupato in compiti poco importanti, legge sempre troppo nelle persone e nelle cose. Raramente legge le parole di Dio e, quando lo fa, finisce per addormentarsi; l’ho notato diverse volte”. Dalle conversazioni con il primo e con il gruppo di persone, che tipo di indole emerge dalle parole dell’anticristo? Non è malvagia? (Sì.) Quali sono la natura e i mezzi delle sue azioni? Sono subdoli. Il primo gruppo di persone non si è reso conto di quello che l’anticristo cercava di fare, mentre il secondo gruppo ha intravisto quello che stava accadendo, dopodiché ha assecondato quanto detto dall’anticristo. Vedendo che il secondo gruppo seguiva ciò che lui aveva detto e poteva essere coinvolto, l’anticristo vuole usare questo gruppo per sbarazzarsi del suo collaboratore. Questa linea di pensieri è subdola. Dopo ogni sorta di persuasione il secondo gruppo è fuorviato e coinvolto e dice: “Dato che quella persona non soddisfa i principi e le condizioni per essere un leader della chiesa, suppongo che non dovremmo votarlo come leader la prossima volta, giusto?” Questo gruppo è piuttosto infido e, dopo aver parlato, osserva l’atteggiamento dell’anticristo, il quale risponde: “Non va bene, sarebbe ingiusto. Questa è la casa di Dio, non la società!” Nell’udire questo, il gruppo chiede: “Davvero non funzionerebbe? E allora cosa dobbiamo fare? Allora voteremo per lui la prossima volta”. L’anticristo risponde immediatamente: “Non servirà nemmeno votare per lui”. Vedi? Qualsiasi cosa dicano, non va mai bene: e questo è un problema. Di fatto, l’anticristo vuole semplicemente portare le persone sul proprio cammino, per scavar loro una buca e farcele cadere. Alla fine, dopo aver ascoltato questo e quello, queste persone comprendono le intenzioni dell’anticristo e dicono: “Allora teniamo delle elezioni corrette. Non ha molto da offrire, quindi potrebbe non essere scelto in ogni caso”. L’anticristo è compiaciuto. Osservate: ci sono un lupo e delle volpi che si alleano per agire fianco a fianco. Questo è il principio e la natura delle azioni intraprese dall’anticristo e dalle forze che lo seguono nella chiesa; questa è la loro manifestazione. Le persone che seguono l’anticristo dicono: “Votiamo, allora. Dopotutto, non è così speciale; se votiamo, potrebbe non essere neanche scelto”. Non c’è qualcosa di sospetto qui? Stanno architettando qualche cosa? Hanno già individuato gli indizi nelle parole degli altri, ma nessuno dice apertamente cosa fare; c’è una tacita intesa tra loro, e tutti lo capiscono. In superficie, l’anticristo non ordina direttamente a nessuno di non scegliere il proprio collaboratore, e anche le persone sotto di lui non dicono: “Non sceglieremo lui, sceglieremo te”. Perché non parlano francamente? Perché nessuno vuole concedere un vantaggio all’altro. Non è forse un comportamento subdolo? È pura malvagità. Ascoltano il tono dei discorsi degli altri, ma nessuno parla apertamente e alla fine si giunge a un consenso. Questo si chiama dialogo satanico. Tra loro c’è uno “stolto” che, dopo aver ascoltato, ancora non capisce e chiede agli altri se voteranno o no per quella persona. Come risponde l’anticristo? Se rispondesse “Fai come ritieni giusto”, sarebbe troppo palese. Una risposta del genere ha una natura di minaccia e di istigazione; i malvagi non parlano così. Al contrario, dice: “La casa di Dio non ha delle disposizioni lavorative? Vota per chi devi votare; se una persona non deve essere scelta, non votarla”. Questo non è un modo di parlare ambiguo? Usa un pretesto apparentemente legittimo, dicendo: “Devi agire secondo i principi; non devi ascoltare me. Quello che dico io non ha importanza. Io non sono i princìpi; le parole di Dio sono i princìpi”. Lo “stolto” ascolta e pensa: “Se dobbiamo agire in base ai principi, allora voterò per lui”. Vedendo che questa persona è stolta e che potrebbe rovinare i loro piani, il gruppo decide collettivamente di cacciarla, non permettendo allo “stolto” di rimanere tra loro. Alla fine quando lo “stolto” continua a chiedere se deve votare o meno per quella persona, qualcuno dice: “Ne parliamo dopo. Decideremo in base alle sue azioni”. Vi è forse risolutezza in queste parole? Una componente di onestà? (No.) Che cosa c’è, allora, in queste parole? Queste parole trasmettono la loro indole malvagia, così come le loro motivazioni, le loro intenzioni e i loro obiettivi non rivelati. Essi includono la cospirazione segreta tra di loro – il lupo e le volpi – volta a sbarazzarsi della persona che è un fastidio/un pericolo per l’anticristo. Cos’è che spinge questo gruppo di persone ad agire in questo modo? Oltre a essere governati dalla loro indole malvagia, il motivo per cui possono farlo è che al loro superiore, l’anticristo, non piace quella persona. Se votano per lui, e l’anticristo lo scopre, non finirà bene. Quindi per loro la cosa più impellente e cruciale da fare, la più vantaggiosa, è non votare per quella persona. Tutti ascoltano l’anticristo; qualsiasi cosa egli dica, in qualsiasi direzione vadano le sue parole, costoro lo seguono, mettendo da parte le verità principi e le parole di Dio. Vedi, fino a quando ci sarà un anticristo, inevitabilmente ci saranno persone che gli obbediscono. Finché un anticristo agirà, alcuni lo accompagneranno e lo seguiranno: non esiste un anticristo che agisce da solo e in maniera a sé stante.

Quanto appena discusso è una delle manifestazioni del comportamento subdolo degli anticristi. Il comportamento subdolo qui descritto si riferisce al fatto che gli anticristi hanno i loro scopi e le loro motivazioni in tutto ciò che fanno, ma loro non te lo dicono né lo fanno vedere. Quando lo scopri, essi fanno di tutto per nasconderlo, utilizzando vari mezzi per fuorviarti, per alterare la percezione che hai di loro. Questo è l’aspetto subdolo degli anticristi. Se i loro motivi fossero facilmente rivelati, ampiamente pubblicizzati e condivisi con tutti, informandone le persone, sarebbe una cosa subdola? Non sarebbe subdolo; cosa sarebbe? (Stolto.) Non stolto: sarebbe arrogante fino al punto di perdere la ragione. Gli anticristi sono subdoli nel loro comportamento. In che modo lo sono? Si comportano sempre con fare ingannevole e le loro parole non rivelano nulla, perciò è difficile intuire le loro intenzioni e i loro obiettivi. È qualcosa di infido. Non arrivano facilmente a una conclusione in tutto ciò che fanno o che dicono; riescono a far percepire il loro intento a subalterni e ascoltatori, e queste persone, dopo averlo compreso, agiscono secondo i programmi e le motivazioni dell’anticristo ed eseguono i suoi ordini. Se un compito è portato a termine, l’anticristo è felice. Se il compito non viene ultimato, nessuno può trovare nulla da imputare all’anticristo, né intuire le motivazioni, le intenzioni o gli obiettivi nascosti dietro al suo agire. L’ambiguità delle azioni degli anticristi si annida in trame nascoste e obiettivi privati, e tutto ai fini di ingannare, abbindolare e dominare tutti gli altri. Questa è l’essenza di un comportamento subdolo. Ambiguità non è semplicemente mentire o fare qualcosa di negativo; al contrario, essa richiede obiettivi e finalità superiori, è qualcosa di insondabile per le persone comuni. Non è allo stesso livello del semplice mentire o delle azioni malvagie. Se hai fatto qualcosa che non vuoi che gli altri sappiano, oppure dici una bugia, può considerarsi ambiguità? (No.) È solo falsità, e non arriva al livello dell’ambiguità. Cosa rende l’ambiguità più grave della falsità? (Le persone non riescono a coglierla.) Per le persone è difficile coglierla. Questa è una parte della risposta. Cos’altro? (Le persone non riescono a trovare niente da imputare a una persona subdola.) Giusto. Il fatto è che per le persone è difficile trovare qualcosa da imputarle. Anche se alcuni sanno che quella persona ha commesso azioni malvagie, non riescono a determinare se sia buona o cattiva, se sia una persona malvagia o un anticristo. Non sono in grado di vederla per quello che è, e pensano invece che sia una brava persona e così si lasciano ingannare. Questa è ambiguità. Le persone sono generalmente inclini a dire bugie e ad architettare piccole trame. Questa è semplice falsità. Ma gli anticristi sono più subdoli delle comuni persone disoneste. Sono come i re diavoli; nessuno riesce a capire cosa fanno. Compiono molte azioni malvagie in nome della giustizia, danneggiano le persone, eppure la gente continua a tessere le loro lodi. Questa si chiama ambiguità.

In passato c’è stato un episodio in cui un leader, durante il contatto e la condivisione con il Supremo, era stato informato di alcuni progetti di lavoro della casa di Dio. In quel momento la disposizione lavorativa non era stata ancora comunicata formalmente. Al ritorno costui cominciò a darsi delle arie, ma non avresti detto che si stava pavoneggiando. Durante una riunione stava parlando con molta serietà quando all’improvviso, nel bel mezzo della sua condivisione, disse qualcosa che nessuno aveva mai sentito prima: “Finora, ogni passo dell’opera di Dio è stato completato e le persone si sono sostanzialmente stabilizzate. A partire dal prossimo mese espanderemo la predicazione del Vangelo, quindi abbiamo bisogno di creare gruppi evangelici. Come andrebbero costituiti questi gruppi? Eccovi alcuni dettagli...” Al sentire questo, gli altri pensarono: “Da dove vengono queste parole? Il Supremo non ha ancora comunicato alcuna disposizione di lavoro. Come fa a saperlo? Dev’essere un veggente!” Lo stavano adorando, vero? L’atteggiamento delle persone nei suoi confronti cambiò immediatamente. Egli si era limitato ad accennare alla creazione di gruppi evangelici, ma poi non aveva compiuto alcuna opera specifica, limitandosi a gridare slogan vuoti. Certo, aveva il suo scopo nel gridare tali slogan; si metteva in mostra, voleva che la gente lo stimasse, che lo adorasse. Non molto tempo dopo, il Supremo emanò la disposizione di lavoro. Quando i fratelli e le sorelle la videro, rimasero stupefatti e dissero: “Incredibile! Non è profetico? Come facevi a sapere di questa cosa? Tu comprendi la verità meglio di noi; la tua statura è superiore. La nostra statura è troppo piccola. Quando era giunto il momento di diffondere il Vangelo tu ce l’avevi già detto, mentre noi eravamo insensibili e inconsapevoli. Ascolta, quello che hai condiviso non è forse in linea con la disposizione di lavoro che proviene dal Supremo? Si tratta di una coincidenza casuale, che adesso è stata confermata”. Grazie a questo episodio, tutti lo adoravano ancora di più e non solo in modo usuale, ma con totale sottomissione, fino quasi a inginocchiarsi e inchinarsi davanti a lui. La maggior parte delle persone non era a conoscenza di questo argomento; se non ne avesse parlato lui stesso, nessuno l’avrebbe saputo, solo Dio lo sapeva. Era una questione talmente ovvia, e lui non l’aveva rivelata a nessuno, scegliendo invece di ingannarli in modo così sfacciato. Questo comportamento è considerato subdolo? (Sì.) Perché costui ha ingannato gli altri in questo modo? Perché ha potuto comportarsi e agire in questo modo? In cuor suo, cosa pensava realmente? Voleva che la gente lo vedesse diverso, che pensasse che non era una persona comune. Questo è un aspetto che dovremmo trovare nell’umanità normale? (No.) Le azioni di questa persona sono disgustose e spudorate. Ritieni questo comportamento subdolo? (Sì.) Oltre a essere subdolo, è anche alquanto disgustoso.

Tra gli anticristi c’è un tipo di persona che non si è mai sentita dire o fare qualcosa di sbagliato; ciò che fa e come agisce è generalmente considerato buono ed è approvato da tutti. Spesso sfoggia un sorriso con un volto da santo misericordioso, senza mai potare nessuno. Non importa quali errori commettano gli altri, costui le tollera sempre con un cuore indulgente come quello di una madre amorevole. Costoro non si occupano mai di coloro che nella Chiesa violano i decreti amministrativi, causano intralci e disturbi, oppure commettono azioni malvagie. È perché non riescono a vedere o a discernere queste cose? No, non è per questo: le vedono e le capiscono, ma in cuor loro credono che, se queste persone venissero allontanate e la chiesa diventasse un luogo tranquillo, piena solo di persone oneste che perseguono la verità e si spendono sinceramente per Dio, allora loro stessi sarebbero facilmente individuabili e non potrebbero più avere un punto d’appoggio nella chiesa. Così costoro si tengono buone queste persone, lasciando che i malfattori continuino a fare del male, che i bugiardi continuino a mentire e che chi provoca intralcio continui a intralciare. Tramite questi intralci, essi fanno in modo che la chiesa non sia mai in pace e garantiscono così il proprio prestigio. Quindi, non appena qualcuno deve essere espulso, affrontato, isolato o rimosso dalla sua posizione, cosa dicono? “Dobbiamo dare alle persone la possibilità di pentirsi. Chi è esente da difetti o dalla corruzione? Chi non ha commesso errori? Dobbiamo imparare la tolleranza”. I fratelli e le sorelle ci riflettono e dicono: “Siamo tolleranti con chi crede veramente in Dio e commette delle trasgressioni, oppure è sciocco e ignorante, ma non tolleriamo le persone malvagie. Lui è una persona malvagia”. L’anticristo risponde: “Come può essere una persona malvagia? È solo uno che ogni tanto usa parole dure; questa non è malvagità. Le vere persone malvagie sono quelle che commettono omicidi e appiccano incendi nel mondo”. Ma cosa pensa davvero l’anticristo? “È una persona malvagia? È malvagio come me? Tu non hai visto quello che ho fatto, non sai cosa penso dentro di me. Se lo sapeste, non mi allontanereste? Allontanarlo? Neanche per sogno! Non ti permetterò di occuparti di lui. Mi infurierò con chiunque ci provi, gli renderò le cose molto difficili! Allontanerò chiunque provi a occuparsi di lui!” Ma direbbe una cosa del genere ad alta voce? No, non lo farebbe. Cosa fa allora? Innanzitutto cerca di calmare la situazione, stabilizzando lo stato delle cose, mostrandosi capace di guidare la Chiesa e di equilibrare le varie forze, in modo che la Chiesa non possa fare a meno di lui. In questo modo, il suo prestigio non è forse garantito? Una volta che il suoprestigio è al sicuro, non sono forse preservati i suoi mezzi di sostentamento? Questo è ciò che si chiama essere subdoli. Ecco perché la maggior parte delle persone non riesce a comprendere tali individui. Perché no? Perché non dicono mai la verità né agiscono con leggerezza. Se la sbrigano qualsiasi cosa il Supremo chieda loro di fare; spediscono qualsiasi libro debba essere distribuito; mantengono le poche riunioni settimanali e non monopolizzano la condivisione durante le riunioni. In superficie, tutto sembra perfetto e impeccabile, né lascia spazio a critiche. Ma c’è una cosa che potete discernere: non si occupano mai delle persone malvagie. Al contrario, le proteggono, coprendole e difendendole costantemente. Non è un comportamento subdolo? Qual è l’aspetto subdolo del loro comportamento, su cosa si concentrano? È necessario chiarirlo. Non dicono mai la verità, dicono sempre bugie allo scopo di ingannare la casa di Dio. Vedono le persone malvagie commettere il male, ma non si occupano di loro, appianando sempre le cose e praticando la pazienza e la tolleranza. Qual è il motivo per cui si comportano in questo modo? È forse quello di aiutare sinceramente le persone a integrare i reciproci punti di forza e ad essere tolleranti gli uni con gli altri? (No.) Allora qual è il loro obiettivo? Vogliono consolidare la loro influenza, stabilizzare il loro status. Costoro sanno che, una volta che le persone malvagie saranno state allontanate, loro saranno i prossimi ad andarsene; questo è ciò che temono. Perciò, si tengono buone le persone malvagie; finché ci sono loro, lo status dell’anticristo è al sicuro. Se le persone malvagie fossero allontanate, l’anticristo sarebbe finito. Le persone malvagie costituiscono il suo ombrello protettivo, il suo scudo. Così, non importa chi è chesmaschera le persone malvagie o suggerisce di allontanarle, loro non sono mai d’accordo e dicono: “Possono ancora svolgere i loro doveri, possono ancora offrire denaro; come minimo possono ancora prestare servizio!”. Trovano ragioni e scuse per difendere le persone malvagie e, in genere, le persone senza discernimento non riescono a vedere l’intento maligno nascosto in loro, non sono in grado di discernerlo.

Ci sono altri casi in cui le azioni subdole di un anticristo hanno lasciato una profonda impressione su di voi? Qualcuno condivida. (C’era una sorella che era a capo di un gruppo di evangelizzazione, e ogni mese riusciva a conquistare delle persone, alcune delle quali erano non credenti. L’anticristo l’ha interpretato come una disposizione di lavoro fuori contesto, dicendo che la predicazione del Vangelo doveva rivolgersi principalmente alle persone appartenenti a una confessione, con i non credenti in secondo piano, e che se l’attenzione principale era rivolta ai non credenti, si trattava di una grave violazione della disposizione di lavoro. Ha usato persino le parole di Dio tratte da “Un monito per coloro che non praticano la verità” per analizzare questo comportamento. Poi fece votare tutti, chiedendo: “Può una persona del genere essere ancora al comando?” A quel tempo, molti nella chiesa erano nuovi credenti da appena uno o due anni e non erano in grado di discernere, quindi hanno ritenuto che violare la disposizione di lavoro fosse grave e hanno concordato di a sostituire la sorella. A quel punto la sorella è divenuta molto negativa; dopo essere stata analizzata e condannata da questo anticristo, si è sentita lei stessa un’anticristo, convinta che sarebbe stata sicuramente scacciata da Dio, è divenuta estremamente negativa, e non voleva più vivere. Inoltre, questo anticristo ha anche negato dei sermoni e delle condivisioni provenienti dal Supremo, non permettendoci di ascoltarli. Sosteneva che la condivisione proveniente dal Supremo era molto dura e che noi, in quanto nuovi credenti di scarsa statura, avremmo sviluppato delle nozioni dopo aver ascoltato. In superficie, sembrava che si prendesse cura di noi, ma in realtà temeva che, se avessimo ascoltato i sermoni del Supremo, saremmo stati in grado di discernerlo e quindi non sarebbe riuscito a controllarci. Utilizzava questi metodi apparentemente sensati per manipolare e ingannare le persone, facendo credere che ciò che faceva fosse logico e conforme alle disposizioni di lavoro della casa di Dio.) Questo incidente si può certamente descrivere come subdolo. Le pratiche costanti di chiunque sia considerato un anticristo sono sempre le stesse, non variano minimamente e, in tutto ciò di cui si occupa, egli ha le stesse intenzioni e mira agli stessi obiettivi. Non dimostra forse che gli anticristi sono effettivamente demoni e spiriti maligni? (Sì.) Assolutamente. Descrivere le azioni degli anticristi, questi demoni e spiriti maligni come subdole è perfettamente azzeccato e non è affatto un’esagerazione.

Dopo questi esempi, dovreste aver acquisito una certa conoscenza; avete iniziato a sviluppare un po’ di discernimento sulle azioni subdole degli anticristi? Qualsiasi cosa implichi un comportamento subdolo, con intenzioni e motivazioni nascoste, non è l’azione di una persona normale né onesta, e certamente non è l’azione di una persona che persegue la verità. Gli anticristi praticano forse la verità in ciò che fanno? Stanno sostenendo gli interessi della casa di Dio? (No.) Allora, cosa stanno facendo? Intralciano e smantellano il lavoro della Chiesa, commettendo il male; non seguono la via di Dio, né sostengono il lavoro della casa di Dio. Quello che svolgono non è il lavoro della Chiesa; stanno solo usando la scusa di svolgere il lavoro della Chiesa per perseguire i loro piani, salvaguardando essenzialmente i loro interessi personali e quelli di Satana. Ci sono altri esempi? (Nel 2015 è stata emanata una disposizione di lavoro del Supremo, che ci ha incaricato di usare l’articolo de “I Risvegliati” per condividere sul discernimento dei falsi leader e sulla distinzione tra le vere e le false chiese. Nella chiesa c’era un leader che era stato appena sostituito, il quale ha detto che eravamo nuovi nel credere in Dio, di scarsa statura, e che comprendevamo la disposizione di lavoro del Supremo in modo troppo superficiale: le azioni di Dio sono insondabili e il Supremo ha emesso questa disposizione con un significato più profondo. Ha anche detto: “Per quanto riguarda le verità sul discernimento dei falsi leader e degli anticristi, il Supremo ha già fornito molta condivisione e lo ha spiegato molto chiaramente. Se si trattasse semplicemente di discernere i falsi leader e gli anticristi, ci sarebbe bisogno di pubblicare un’altra disposizione di lavoro?”. In seguito, ha preso delle sezioni fuori contesto da precedenti disposizioni di lavoro, sermoni e condivisioni del Supremo, compilando decine di migliaia di parole di materiale per fuorviare i fratelli e le sorelle, portandoci a discernere invece “i Risvegliati”. A quel tempo, eravamo fuorviati e non ci concentravamo sul discernimento dei falsi leader e degli anticristi. In seguito, questa persona si è rivelata essere un anticristo. Temeva che, se tutti avessero iniziato a discernere i falsi leader e gli anticristi, avrebbero scoperto le sue azioni malvagie e l’avrebbero riconosciuto, così ci ha deliberatamente fuorviato per discernere invece “i Risvegliati”.) Si trattava di un gioco di prestigio, di una tattica di depistaggio, che ha creato un diversivo per spostare l’attenzione in modo che nessuno prestasse attenzione a lui. Questo metodo non vi sembra familiare? Quando il gran dragone rosso affronta una crisi, come le turbolenze interne al suo sistema politico, o gli scioperi legati alla pianificazione pubblica, o le rivolte, usa questa stessa tattica: distogliere l’attenzione. La usa spesso. Ogni volta che emerge una crisi, incita al panico nei confronti della guerra, promuovendo il patriottismo, poi proietta incessantemente film sulle guerre di resistenza e sul patriottismo, o diffonde notizie false per fomentare i sentimenti nazionalisti in modo da deviare l’attenzione. Il gran dragone rosso fa queste cose con secondi fini, covando obiettivi non dichiarati: questo è ciò che viene chiamato comportamento subdolo. Chi è l’antenato degli anticristi? È il gran dragone rosso, il diavolo. La natura delle loro azioni è esattamente la stessa, come se fossero in combutta tra loro. Da dove hanno origine gli schemi e i metodi degli anticristi? Sono stati istruiti dai loro antenati, dai diavoli e da Satana. Satana abita in loro, quindi operare in modo subdolo è del tutto normale per loro; ciò rivela pienamente la loro natura di anticristo.

(Dio, voglio condividere un esempio. Questo caso di anticristo si è verificato nella zona pastorale di Jijin. Era circa la primavera del 2012. Un anticristo di nome An ha diffuso molte falsità in varie chiese, e ha persino scritto un opuscolo intitolato “Ciò che interessa di più a Dio prima di lasciare la terra”, che ha distribuito privatamente a tutte le chiese. Affermava che ciò che a Dio interessa di più prima di andarsene è se il popolo eletto da Dio ascolterà l’uomo usato dallo Spirito Santo dopo che Egli se ne sarà andato, e che quindi dovremmo capire le intenzioni di Dio; e che ora è sufficiente leggere i sermoni, le condivisioni e le disposizioni di lavoro dell’uomo usato dallo Spirito Santo, sostituendo la necessità di mangiare e bere le parole di Dio. Di conseguenza, molti fratelli e sorelle sono stati fuorviati; hanno smesso di mangiare e bere le parole di Dio, che era l’obiettivo che l’anticristo cercava di raggiungere. L’insidiosità dell’anticristo risiedeva nel fatto che, con il pretesto di testimoniare l’uomo usato dallo Spirito Santo, egli conduceva le persone lontano dalle parole di Dio, abbandonando il nutrimento della parola di Dio, facendo anche credere di comprendere profondamente il cuore di Dio. Aveva pensato a ciò che stava a cuore a Dio prima di andarsene, così la gente lo teneva in grande considerazione e lo adorava.) Perché ha esaltato l’uomo usato dallo Spirito Santo? L’uomo usato dallo Spirito Santo è umano, proprio come lui. Esaltando l’uomo usato dallo Spirito Santo, in realtà faceva in modo che la gente adorasse ed esaltasse lui; questo era il suo obiettivo. Non possiamo limitarci a giudicare se ciò che ha detto è giusto o sbagliato; dobbiamo guardare le conseguenze e gli obiettivi che le sue parole hanno raggiunto; questo è fondamentale. Quindi, il suo scopo nell’esaltare l’uomo usato dallo Spirito Santo era in realtà quello di esaltare sé stesso; era quello il suo scopo. Sapeva che l’esaltazione dell’uomo usato dallo Spirito Santo non sarebbe stata contestata da nessuno, e la gente sarebbe stata d’accordo con lui e l’avrebbe esaltato. Ma se avesse esaltato e testimoniato direttamente sé stesso, la gente avrebbe potuto smascherarlo, discernerlo e rifiutarlo. Pertanto, l’anticristo ha usato la tattica di esaltare l’uomo usato dallo Spirito Santo per ottenere l’esaltazione e la testimonianza di sé; era questa l’insidiosità dell’anticristo. Le azioni dell’anticristo An erano molto subdole, le persone venivano facilmente fuorviate da esse: questo è un tipico caso di anticristo. Il popolo eletto da Dio dovrebbe imparare a discernere da questo caso di anticristo, comprendendo gli aspetti subdoli degli anticristi, così come i metodi e i mezzi comuni che usano per fuorviare le persone. Comprendere questi aspetti è di grande beneficio per coloro che vogliono discernere gli anticristi. Chi altro ha un esempio da condividere?

(Dio, anch’io ho un caso di anticristo da condividere. Questo incidente si è verificato nella zona pastorale di Henan. Intorno al 2011, l’anticristo Yu, una falsa leader che era stata sostituita, fu incaricata dalla chiesa di supervisionare il lavoro di pulizia perché aveva alcuni doni ed esperienza lavorativa. A quel tempo, era stata emanata una disposizione di lavoro del Supremo per smascherare e abolire completamente i falsi leader e gli anticristi. Yu, che teneva molto allo status, vide la cosa come un’opportunità per tornare in auge. Con il pretesto di migliorare l’organizzazione del lavoro, condivideva continuamente con i fratelli e le sorelle per seguire il flusso dell’opera dello Spirito Santo e concentrarsi sul discernimento dei falsi leader e degli anticristi. Tuttavia, non ha condiviso i principi per discernerli, ma ci ha portati a concentrare la nostra attenzione sui leader e sui lavoratori. Ad ogni riunione, chiedeva ai fratelli e alle sorelle di parlare delle prestazioni dei leader e dei lavoratori. Dopo averci fatto parlare, approfittava di alcune deviazioni e rivelava un’indole corrotta nella loro opera, ingigantendo la natura di quei problemi ed etichettandoli direttamente come falsi leader, arrivando a sostituirli. In seguito, testimoniava continuamente ai fratelli e alle sorelle di come aveva abolito questi falsi leader e lavoratori, facendo loro credere di essere perspicace e capace nel suo lavoro. In realtà, mirava a usare il licenziamento di questi leader e lavoratori come un’opportunità per tornare in auge e continuare a essere una leader. Fuorviati da Yu e vedendo la rivelazione della corruzione e delle deviazioni dei leader e degli operai nel loro lavoro, fratelli e sorelle cominciarono a chiedersi se fossero falsi leader e persino a mettere in discussione i leader della chiesa a tutti i livelli, non riuscendo a cooperare normalmente con il lavoro dei leader e degli operai. Anche molti leader e lavoratori di piccola statura furono fortemente limitati, vivendo in uno stato di passività e cautela, incapaci di svolgere normalmente i loro compiti, il che portò il caos nella chiesa. A quel tempo, molte persone adoravano questo anticristo e circa una dozzina di chiese furono fuorviate e controllate da lei. Anche dopo che questo anticristo fu rivelato, alcune persone ancora non riuscivano a discernerla, credendo che stesse sostenendo il lavoro della chiesa, e alcuni addirittura la difendevano.) Che cosa è successo a quei fratelli e sorelle che in seguito sono stati fuorviati? (Grazie alla condivisione e all’aiuto, alcuni hanno ottenuto il discernimento dell’anticristo e sono stati salvati, mentre altri, indipendentemente da quanto gli altri condividessero con loro, sono rimasti ostinati e determinati a seguire l’anticristo, e alla fine sono stati scacciati.) La maggior parte delle persone ora discerne questo anticristo? (Adesso hanno un certo discernimento.) Coloro che rimangono ostinati e non si modificano meritano di perire; questo è il risultato che si ottiene nel seguire l’anticristo.

Abbiamo appena condiviso su varie manifestazioni delle azioni subdole degli anticristi. Ora, facciamo un riassunto: qual è l’essenza e l’indole espressa da questo comportamento degli anticristi? (Malvagità.) È un’indole caratterizzata principalmente dalla malvagità. Possiamo allora dire che le persone con un’indole malvagia di solito agiscono in modo subdolo, e coloro che agiscono in modo subdolo hanno un’indole molto malvagia? (Sì.) È un ragionamento logico? Sebbene all’apparenza sembri solo un ragionamento, in realtà le cose stanno esattamente così: le persone con un’indole malvagia agiscono spesso in modo subdolo. La natura essenza degli anticristi che li fa agire in modo subdolo proviene da Satana; è piuttosto chiaro che sono simili ai diavoli e a Satana. Osservando come agiscono gli anticristi, puoi capire come agiscono i diavoli e Satana. I veri diavoli e Satana, il gran dragone rosso, agiscono in modo ancora più grave. Anche un semplice anticristo può agire in modo così subdolo, con tattiche così intelligenti, parlando senza lasciare scappatoie, rendendo impossibile per chiunque trovare un difetto o coglierlo in fallo. Tanto più lo è per i vecchi diavoli e per Satana! Se si considera dalla prospettiva del comportamento subdolo degli anticristi, le persone comuni senza status, che raramente comunicano o si aprono agli altri, agiscono senza trasparenza e non vogliono che gli altri sappiano cosa pensano, o cosa pensano di fare nel loro intimo e quali siano le loro intenzioni nell’agire, che si tengono profondamente nascoste e rigidamente abbottonate, anche i loro discorsi e le loro azioni non avrebbero forse un che di subdolo? Se queste persone non sono classificate come anticristi, allora stanno certamente percorrendo il sentiero di un anticristo. Questo è sicuro Chi percorre il sentiero dell’anticristo, se non accetta di essere potato, né di ascoltare i suggerimenti altrui, e ancor più non accetta la verità, una volta acquisito uno status, diventerà inevitabilmente un anticristo; è solo una questione di tempo. Se alcune persone hanno una tale indole malvagia e hanno percorso una volta il sentiero di un anticristo, mostrando alcune somiglianze con lui, ma dopo aver accettato di essere potati, si pentono, riescono ad accettare la verità, abbandonano il loro precedente sentiero e tornano indietro per praticare la verità, quale sarà il risultato? Una tale trasformazione li allontanerà ulteriormente dal sentiero dell’anticristo, rendendo più facile per loro tornare sulla retta via della fede in Dio, e avranno quindi la speranza di essere salvati. Questo è tutto per quanto riguarda la condivisione sulle manifestazioni di come gli anticristi agiscono in modo subdolo; la prossima manifestazione da condividere è come sono autoritari e dispotici.

II. Analisi del comportamento dispotico e autoritario degli anticristi e di come costringono gli altri a obbedire loro

Gli anticristi agiscono in modo dispotico e autoritario, non condividono mai con gli altri né li consultano, fanno tutto quello che vogliono e obbligano gli altri a obbedire loro. Si può dire che, qualunque cosa facciano, qualsiasi disposizione diano o decisione prendano, gli anticristi non condividono con gli altri, non raggiungono un consenso, non cercano la verità per risolvere i problemi e non ricercano i principi che andrebbero applicati nello svolgimento dei loro doveri. Inoltre, non permettono alle persone di capire perché agiscano in un certo modo, confondendole e obbligandole ad ascoltarli. Se qualcuno non capisce e fa domande in merito, l’anticristo non è disposto a condividere o a spiegare. Quale posizione vuole mantenere in questa questione? Nessuno può conoscere i dettagli, nessuno ha il diritto di essere informato. L’anticristo fa tutto quello che vuole, e ciò che ritiene giusto deve essere attuato fino in fondo. Gli altri non hanno il diritto di metterlo in discussione, tanto meno sono qualificati per lavorare in coordinamento con lui; hanno il solo ruolo di obbedire e sottomettersi. Come la vede l’anticristo? “Dal momento che mi avete scelto come leader, siete sotto la mia gestione e dovete ascoltarmi. Se non aveste voluto ascoltarmi, allora non avreste dovuto scegliermi. Se mi scegliete, dovete ascoltarmi. Ho io l’ultima parola su tutto!” Ai suoi occhi, che rapporto ha con i fratelli e le sorelle? È lui a dare gli ordini. I fratelli e le sorelle non possono analizzare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, non possono fare domande e non è consentito loro accusarlo, discernerlo, metterlo in discussione o dubitare di lui; tutto ciò è proibito. L’anticristo deve solo proporre piani, dichiarazioni e metodi, e tutti devono approvare e accettare senza fare domande. Non è un po’ tirannico? Che tipo di tattica è questa? È dispotica e autoritaria. Di che tipo di indole si tratta? (Di ferocia.) In apparenza, “dispotico” significa prendere decisioni da soli, avere l’ultima parola; e “autoritario” significa che, dopo che si è espresso un giudizio o una decisione per conto proprio, tutti gli altri devono eseguire senza il diritto di avere opinioni o dichiarazioni diverse, e nemmeno di fare domande. Essere dispotici e autoritari significa riflettere e valutare da soli prima di decidere cosa fare di fronte a una situazione. Costoro decidono il da farsi in modo indipendente, dietro le quinte, senza il contributo di nessun altro; nemmeno i loro collaboratori, chi lavora con loro o i leader di livello superiore possono interferire: ecco cosa significa essere dispotici e autoritari. Qualsiasi situazione affrontino, coloro che agiscono in questo modo procedono costantemente rimuginando dentro di sé e scervellandosi per prendere decisioni, senza mai consultarsi con gli altri. Nella loro testa pensano in questo e in quell’altro modo, ma quello che pensano veramente non lo sa nessuno. Perché non lo sa nessuno? Perché non lo dicono. Qualcuno potrebbe pensare che sia solo perché non sono loquaci, ma è davvero così? Non si tratta di una questione di personalità, bensì di una scelta intenzionale di tenere gli altri all’oscuro. Vogliono fare le cose da soli, fanno i loro calcoli. Cosa stanno calcolando? I loro calcoli ruotano intorno ai loro interessi, al loro prestigio, alla loro reputazione, al loro guadagno e alla loro fama. Riflettono su come agire a proprio favore, su come proteggere il proprio prestigio e la propria reputazione dall’essere danneggiati, su come agire senza farsi vedere chiaramente dagli altri e, aspetto cruciale, su come nascondere le proprie azioni al Supremo, sperando di ricevere alla fine dei benefici senza rivelare alcun difetto a nessuno. Pensano: “Se commetto un errore fugace e dico qualcosa di sbagliato, tutti mi capiranno a fondo. Se qualcuno parla a sproposito e mi denuncia al Supremo, il Supremo potrebbe sostituirmi e io perderei il mio prestigio. E poi, se condivido sempre con gli altri, le mie capacità limitate non saranno evidenti a tutti? Gli altri potrebbero guardarmi dall’alto in basso?” Ora, diteMi, se fossero davvero compresi fino in fondo, sarebbe un bene o un male? In realtà, per coloro che perseguono la verità, per le persone oneste, essere compresi fino in fondo e perdere in parte la faccia o la reputazione non ha molta importanza. Non sembrano molto preoccupati di queste cose; sembrano esserne meno apertamente consapevoli e non vi attribuiscono troppa importanza. Per gli anticristi invece è l’esatto contrario: essi non perseguono la verità e considerano il proprio prestigio e la percezione e l’atteggiamento degli altri nei loro confronti più importanti della vita stessa. È estremamente difficile chiedere loro di dire cosa pensano o la verità; persino offrire loro molti benefici potrebbe non bastare. Se si chiedesse loro di rivelare i loro segreti o le loro questioni private, sarebbe ancora più difficile; potrebbero non farlo nemmeno a costo della vita. Che tipo di natura è questa? Una persona del genere può accettare la verità? Può essere salvata? Decisamente no. Dopo tutto, “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

Gli anticristi attribuiscono particolare importanza al loro valore, al loro prestigio, alla loro faccia e a tutto ciò con cui possono mantenere il potere. Tu condividi con loro, dicendo: “Nello svolgimento del lavoro della chiesa, che si tratti di questioni esterne o di amministrazione interna, di variazioni del personale o di qualsiasi altra cosa, devi condividere con i fratelli e le sorelle. Il primo passo per imparare a collaborare con gli altri è imparare a condividere. La condivisione non è parlare a vanvera o esprimere solo la tua negatività o la tua ribellione a Dio. Non dovresti dare sfogo ai tuoi stati negativi o ribelli per influenzare gli altri. Il punto principale è condividere su come trovare i principi nelle parole di Dio e comprendere la verità”. Tuttavia, per quanto tu condivida sulla verità, questo non riesce a smuoverli o far loro cambiare i principi e la direzione nel modo in cui operano e si comportano. Che tipo di indole è questa? Per usare un eufemismo, è intransigenza; per dirla duramente, è ferocia. In effetti, definirla ferocia è appropriato. Considera un lupo con una pecora tra le fauci, che si sta godendo la sua preda; se negozi con lui, dicendo: “Ti darò in cambio un coniglio e tu lascerai andare la pecora, va bene?”, non sarà d’accordo. Tu gli dici: “Ti darò una mucca, che ne dici?” Non sarà assolutamente d’accordo. Mangerà prima la pecora e poi la mucca. Non si accontenta di una sola preda, le vuole entrambe. Che tipo di indole è questa? (Insaziabilmente avida ed estremamente feroce.) È oltremodo feroce! In modo simile, per quanto riguarda l’indole estremamente feroce degli anticristi, con loro non funziona condividere sulla verità, potarli o dar loro consigli. Niente di tutto ciò può cambiare il loro perseguimento di prestigio, profondamente radicato, o il loro desiderio di controllare gli altri, a meno che tu non li alletti con un prestigio più elevato o maggiori benefici. Altrimenti, non rinunceranno assolutamente alla preda che hanno già in bocca. Che cosa significa questo rifiuto assoluto di rinunciare? Significa che, una volta raggiunto un certo prestigio, sfrutteranno questa opportunità per far sfoggio di sé con fervore e mettersi in mostra. Mettere in mostra cosa? I loro vari talenti e doni, il loro background, la loro istruzione, il loro valore e il loro prestigio nella società, vantando e ostentando quanto sono capaci e abili, come riescono a trastullarsi con le persone e a manipolarle, come possono influenzarle. Coloro che non possiedono la verità o il discernimento, sentendo questo, pensano che tali anticristi siano davvero impressionanti; si sentono inferiori e si sottomettono di buon grado al controllo dell’anticristo.

Alcuni anticristi sono particolarmente astuti e oscuri nelle loro trame. Aderiscono a una filosofia satanica suprema, che consiste nel parlare chiaro raramente in ogni situazione e nel non esprimere di buon grado la loro posizione in qualsiasi situazione si trovino, parlando solo quando sono assolutamente obbligati a farlo. Si limitano a osservare attentamente le azioni di tutti, come se il loro scopo fosse quello di comprendere a fondo e capire chiaramente chi li circonda prima di parlare o agire. Individuano per prima cosa chi può essere una loro preda e diventare un loro aiutante, e quelli da cui devono guardarsi in quanto “nemici politici”. A volte non parlano o non prendono posizione, rimanendo in silenzio, ma dentro di loro stanno riflettendo e calcolando; costoro sono astuti nel cuore e raramente parlano chiaro. Direste che individui del genere sono piuttosto viscidi? Se raramente parlano chiaro, come puoi discernerli? È facile capirli a fondo? È molto difficile. I cuori di queste persone sono completamente pieni di filosofia satanica. Ciò non è forse subdolo? L’anticristo crede che, parlando troppo, esprimendo continuamente le sue opinioni e condividendo con gli altri, tutti lo capiranno a fondo; penseranno che egli sia privo di profondità, che sia solo una persona comune, e non lo rispetteranno. Cosa significa per l’anticristo perdere il rispetto altrui? Significa perdere il proprio stimato prestigio nel cuore degli altri, apparire mediocre, ignorante e comune. Questo è ciò che gli anticristi sperano non accada. Pertanto, quando vede che gli altri nella chiesa si aprono sempre e ammettono la propria negatività, la propria ribellione contro Dio, gli errori commessi ieri o il dolore insopportabile che provano per non essere stati onesti oggi, l’anticristo li considera sciocchi e ingenui, poiché lui non ammette mai queste cose, tenendo nascosti i propri pensieri. Alcuni parlano poco a causa della scarsa levatura o dell’ingenuità, della mancanza di pensieri complessi, mentre quando è l’anticristo a parlare raramente, il motivo è un altro: è un problema di indole. Gli anticristi parlano raramente quando sono con gli altri e non esprimono di buon grado le proprie opinioni sulle questioni. Perché non le esprimono? In primo luogo, sicuramente sono sprovvisti della verità e non riescono a vedere chiaramente le cose. Se parlassero, potrebbero commettere degli errori ed essere capiti a fondo; temono di essere guardati dall’alto in basso, quindi si fingono taciturni e simulano profondità, rendendo agli altri difficile valutarli e apparendo saggi e distinti. Data questa loro facciata, le persone non osano sottovalutarli e, vedendo il loro aspetto apparentemente calmo e composto, li tengono ancora più in considerazione e non osano offenderli. Questo è l’aspetto subdolo e malvagio degli anticristi. Non esprimono di buon grado le loro opinioni perché queste per la maggior parte non sono in linea con la verità, e sono invece solo nozioni e fantasie umane, indegne di essere portate alla luce del sole. Quindi rimangono in silenzio. Dentro di sé, sperano di ottenere un po’ di luce da poter riflettere per ottenere ammirazione, ma, poiché ne sono sprovvisti, restano silenziosi e nascosti durante le condivisioni sulla verità, appostati nell’ombra come fantasmi in attesa di un’opportunità. Quando qualcun altro parla in modo illuminato, trovano il modo di fare propria la sua luce, esprimendola in altri termini per mettersi in mostra. Ecco quanto sono astuti gli anticristi. Qualsiasi cosa facciano, cercano di distinguersi e di essere superiori, perché solo così si sentono soddisfatti. Se non ne hanno l’opportunità, per prima cosa si nascondono e tengono le loro opinioni per sé. Questa è l’astuzia degli anticristi. Per esempio, quando la casa di Dio diffonde un sermone, alcuni dicono che sembra costituito da parole di Dio, mentre ad altri pare più una condivisione del Supremo. Le persone dal cuore relativamente ingenuo esprimono chiaramente ciò che pensano, mentre gli anticristi, anche se hanno un’opinione in merito, la tengono nascosta. Osservano e si tengono pronti a seguire l’opinione della maggioranza, ma in realtà non riescono a comprendere a fondo la questione. Possono persone così scaltre e astute comprendere la verità o acquisire reale discernimento? Cosa può capire a fondo chi non comprende la verità? Non può capire a fondo nulla. Alcuni non riescono a capire a fondo le cose, eppure si fingono profondi; in realtà sono privi di discernimento e temono che gli altri li vedano chiaramente. L’atteggiamento corretto in queste situazioni è: “Non siamo in grado di capire a fondo questa questione. Dal momento che non ne sappiamo nulla, non dovremmo parlare con leggerezza. Parlare in modo scorretto può avere un impatto negativo. Aspetterò e vedrò cosa dice il Supremo”. Questo non è forse parlare onestamente? È un linguaggio semplicissimo, ma allora perché gli anticristi non si esprimono così? Conoscendo i propri limiti, non vogliono essere capiti a fondo, ma dietro a questo si cela anche un’intenzione spregevole: essere ammirati. Non è forse questo ciò che è più disgustoso? Dopo che tutti hanno parlato, vedendo che la maggioranza afferma che il sermone è costituito da parole di Dio e solo in pochi dicono che non lo è, anche l’anticristo ha l’impressione che il sermone potrebbe non essere costituito da parole di Dio, ma non lo dice apertamente. Dice: “Non posso dare un giudizio affrettato in merito; seguirò la maggioranza”. Non ammette la sua mancanza di conoscenza, usando invece questo approccio per mascherare e nascondere, pensando di essere molto saggio e che i suoi metodi siano brillanti. Poi, due giorni dopo, quando la casa di Dio annuncia che il sermone era costituito da parole di Dio, l’anticristo dice subito: “Visto, cosa ti avevo detto? Sapevo che erano parole di Dio fin dall’inizio, ma ero preoccupato della debolezza di quelli di voi che non le avevano riconosciute, quindi non potevo dirlo. Se avessi detto che erano parole di Dio, non vi avrei condannati? Quanto vi sareste rattristati! Potrei essere tranquillo sapendo quanto siete deboli? Che tipo di leader sarei allora?” Che maestro del travestimento! Ci sono intenzioni e scopi dietro tutto ciò che gli anticristi dicono; ogni volta che aprono la bocca, è per vantarsi di sé stessi, per ostentare i loro successi, le loro buone azioni passate e le loro glorie trascorse. Ogni volta che aprono bocca, parlano di queste cose. Chi non riesce a capirli a fondo li idolatra, mentre chi riesce a capirli a fondo li trova estremamente viscidi e ingannevoli: gli anticristi non ammettono mai le loro manchevolezze. Operano in segreto e parlano in modo ambiguo; la maggior parte di ciò che dicono non ha senso, e non sono in grado di capire a fondo nulla, né di comprendere alcuna verità. Peggio ancora, fingono di comprendere la verità pur non capendone alcunché e vogliono essere coinvolti in tutto, con il desiderio di prendere le decisioni e di avere l’ultima parola in tutte le questioni, privando chi li circonda di ogni diritto di sapere. A quale situazione porta in definitiva questo? Chiunque collabori o svolga il suo dovere con loro ha l’impressione che, anche se in apparenza sembrano leali e disposti a pagare il prezzo, in realtà non sia così. Persino coloro che sono stati a contatto con gli anticristi per anni non riescono a vederli chiaramente o a sapere di cosa sono veramente capaci; la maggior parte delle persone non riesce a vederli chiaramente. Tutto ciò che dicono è falsità e parole vuote, parole ambigue e ingannevoli. Vogliono essere coinvolti in ogni cosa e prendere tutte le decisioni ma, una volta che hanno deciso, non si assumono alcuna responsabilità per le possibili ripercussioni e accampano delle ragioni per giustificare questo comportamento. Dopo aver deciso, lasciano che siano gli altri a eseguire il lavoro, mentre loro vanno a interferire in altre faccende. Quanto al fatto che la questione originaria venga seguita o no, che venga attuata, quanto all’efficienza dell’esecuzione, al fatto che la maggior parte degli altri abbia una qualche opinione sull’approccio, che danneggi o meno gli interessi della casa di Dio o che i fratelli e le sorelle abbiano discernimento al riguardo oppure no, gli anticristi non se ne interessano: agiscono come se non li riguardasse, come se non avesse nulla a che fare con loro; non mostrano il minimo interesse. Qual è l’unica cosa che interessa loro? A loro interessano solamente le situazioni in cui possono mettersi in mostra e ottenere l’ammirazione degli altri; non perdono mai l’occasione per farlo. Nel loro lavoro, non fanno altro che dare ordini e far applicare regole. Sono capaci solo di ingaggiare giochi di potere e di manipolare le persone, mentre si autocompiacciono e pensano di aver raggiunto dei traguardi nel loro lavoro. Sono del tutto inconsapevoli delle conseguenze del loro modo di lavorare: stanno danneggiando il popolo eletto di Dio e arrecando intralci e disturbi al lavoro della chiesa. Stanno ostacolando il compimento della volontà di Dio e tentando di instaurare un proprio regno indipendente.

“Essere dispotici e autoritari, non condividere mai con gli altri e costringerli a obbedire loro”: che cosa significa in primo luogo questo comportamento degli anticristi? Hanno un’indole malvagia e feroce e possiedono un desiderio estremamente forte di controllare gli altri, che va oltre i limiti della normale ragionevolezza umana. Inoltre, quali sono la loro comprensione, la loro opinione e il loro atteggiamento nei confronti del dovere che svolgono? In cosa differiscono da chi svolge veramente il proprio dovere? Chi svolge veramente il proprio dovere cerca dei principi per agire, questo è un requisito fondamentale. Invece in che modo gli anticristi intendono il dovere che svolgono? Quale indole e quale essenza rivelano nell’assolvimento del loro dovere? Si pongono in una posizione elevata e sono altezzosi nei confronti di chi è al di sotto di loro. Una volta scelti come leader, iniziano a considerarsi individui dotati di prestigio e identità. Non accettano il loro dovere da Dio. Una volta acquisita una certa posizione, sentono che il loro prestigio è importante, il loro potere grande e la loro identità unica, cosa che permette loro di guardare gli altri dall’alto della loro posizione. Allo stesso tempo, pensano di poter impartire comandi e agire secondo i propri pensieri e di non dover neppure avere alcun dubbio in merito. Pensano di poter sfruttare l’opportunità di assolvere i doveri per soddisfare la loro brama di autorità e il loro desiderio e la loro ambizione di governare e guidare gli altri con il potere. Si potrebbe dire che sentono di avere finalmente la possibilità di detenere un’autorità incontrastata. Alcuni dicono: “Le manifestazioni degli anticristi sono di essere dispotici e autoritari e non condividere mai con gli altri. Anche il nostro leader ha l’indole e le rivelazioni degli anticristi, ma lui condivide spesso con noi!” Questo significa forse che non è un anticristo? Gli anticristi a volte possono fingere; dopo un giro di condivisione con tutti e dopo aver compreso e afferrato i pensieri di ciascuno, individuando chi è allineato con loro e chi no, classificano gli altri. Nelle questioni future, comunicano solo con coloro che sono in buoni rapporti e compatibili con loro. Tengono spesso all’oscuro della maggior parte delle questioni chi non è in sintonia con loro e potrebbero persino nascondergli i libri delle parole di Dio. Voi avete mai agito così, in modo dispotico e autoritario, senza mai condividere con gli altri? Di sicuro capita che si sia dispotici e autoritari, ma questa non è necessariamente la situazione in cui non si condivide mai con gli altri; di tanto in tanto puoi condividere. Tuttavia, dopo che lo hai fatto, le cose procedono comunque come hai detto tu. Alcuni pensano: “Nonostante la nostra condivisione, in realtà ho già stabilito un piano ben definito da molto tempo. Condivido con te solo per formalità, giusto per farti sapere che ho i miei principi in quello che faccio. Pensi che non sappia quanto vali? Alla fine, dovrai comunque ascoltarmi e seguire la mia via”. In realtà, nel loro cuore hanno già deciso da molto tempo. Questo è ciò che credono: “Sono un abilissimo oratore e posso volgere qualsiasi argomento a mio favore; nessuno sa parlare meglio di me, quindi si tenderà a seguire il mio esempio naturalmente”. Hanno fatto i loro calcoli con largo anticipo. Esistono situazioni del genere? Essere dispotici e autoritari non è un comportamento che si rivela casualmente; è controllato da una certa indole. Dal loro modo di parlare o di agire potrebbero non sembrare dispotici e autoritari, ma dalla loro indole e dalla natura delle loro azioni di fatto lo sono. Sbrigano le formalità e “ascoltano” le opinioni altrui, lasciando parlare gli altri, mettendoli a parte dei dettagli di una situazione, discutendo di ciò che la parola di Dio richiede, ma usano una certa retorica o modalità di espressione per portare gli altri ad approvare ciò che dicono loro. E qual è il risultato finale? Tutto si sviluppa secondo il loro piano. Questo è il loro aspetto viscido; si definisce anche costringere gli altri a obbedire loro, è una sorta di obbligo “gentile”. Essi pensano: “Non stai ascoltando, vero? Non capisci, è così? Lascia che te lo spieghi io”. Nello spiegare fanno giri di parole, conducendo gli altri all’interno della loro logica. Dopo essere stati persuasi, gli altri ascoltano e pensano: “Quello che dici è giusto; praticheremo come dici tu, non c’è più bisogno di essere così seri”, e l’anticristo è contento. La maggior parte delle persone non sa discernere le sue parole. Voi avete discernimento? Cosa dovreste fare di fronte a simili situazioni? Per esempio, di fronte a una questione, percepisci che c’è un problema; sul momento non riesci a individuarlo con esattezza, eppure senti che ti stanno costringendo a obbedire. Cosa dovresti fare allora? Dovresti ricercare i principi pertinenti, cercare la guida da parte del Supremo, oppure condividere con la persona in questione. Inoltre, coloro che comprendono la verità possono discutere e condividere sulla questione insieme. A volte, l’opera e la guida dello Spirito Santo ti permetteranno di comprendere i problemi delle proposte o delle teorie avanzate dagli anticristi o da chi percorre il cammino di un anticristo, e i loro secondi fini. Condividendo gli uni con gli altri, potete arrivare a capire. Ma magari tu non condividi, pensando invece: “Non è un grave problema, lasciamolo fare come vuole. Dopo tutto, non sono io il principale responsabile, non ho bisogno di preoccuparmi di queste cose. Se qualcosa va storto non ricadrà su di me, ma su di lui”. Che tipo di comportamento è questo? Questo è essere sleale nei confronti del tuo dovere. Essere sleale nei confronti del tuo dovere non equivale forse a tradire gli interessi della casa di Dio? È essere come Giuda! Molti, di fronte a un potere oppressivo, finiscono per scendere a compromessi e per assecondare chi lo esercita, e questa è una manifestazione di slealtà nei confronti del loro dovere. Se ti trovi di fronte a un anticristo o a qualcuno che agisce in modo sconsiderato e ti costringe a obbedirgli, quali principi dovresti scegliere di sostenere? Quale cammino dovresti seguire? Se ritieni che ciò che stai facendo non sia in contrasto con le parole di Dio e le disposizioni lavorative né si discosti da esse, devi rimanere saldo. Aderire alla verità è corretto e approvato da Dio, mentre piegarsi e scendere a compromessi con Satana, con le forze malvagie, con le persone malevole, è un comportamento di tradimento, è un’azione malvagia, che Dio odia e maledice. Quando gli anticristi incontrano qualcuno che discute con loro, spesso dicono: “Ho io l’ultima parola su questa faccenda, e bisogna fare a modo mio. Se qualcosa va storto, me ne assumo io la responsabilità!” Quale indole è rappresentata da questa affermazione? Un individuo che parla e pratica in questo modo può avere una normale umanità? Perché costringe gli altri a obbedirgli? Perché non cerca la verità per risolvere i problemi quando si presentano? Perché non riesce a determinare i principi di pratica della verità? Questo dimostra che è sprovvisto della verità. Riuscite a discernere il problema di questa affermazione? È sufficiente che qualcuno dica cose di questo tipo per dimostrare di possedere l’indole di un anticristo; questo è il comportamento di un anticristo. Tuttavia un anticristo più astuto, temendo che gli altri acquisiscano discernimento nei suoi confronti, deve dire alcune cose con cui tutti siano d’accordo e in apparenza giuste per raggiungere il suo obiettivo di fuorviare le persone e affermarsi. Poi penserà a come controllare il popolo eletto di Dio.

Le manifestazioni dell’essere dispotici e autoritari degli anticristi dovrebbero essere numerose, perché questo tipo di comportamento, di indole e di qualità si manifesta in ogni persona corrotta, figuriamoci negli anticristi. Vi viene in mente qualche caso in cui siete stati dispotici e autoritari? Per esempio, se qualcuno ti dice che stai bene con i capelli corti e tu rispondi: “Cos’hanno di bello i capelli corti? Io li preferisco lunghi e faccio come mi pare”, questo è un atteggiamento dispotico e autoritario? (No.) È solo una preferenza personale, parte della normale umanità. Ad alcuni piace portare gli occhiali anche se non sono miopi. Se qualcuno li giudica, dicendo: “Stai solo cercando di apparire bello, non hai davvero bisogno degli occhiali!” e loro rispondono: “E allora? Li indosserò comunque!”, questo è un atteggiamento dispotico e autoritario? No, si tratta di una preferenza personale, tutt’al più di un atteggiamento ostinato, che non comporta alcun problema di indole: costui potrebbe smettere di portare gli occhiali dopo qualche giorno, se ne ha voglia. Dunque in che cosa consiste principalmente l’essere dispotici e autoritari? Si tratta principalmente del cammino che un individuo intraprende, della sua indole, dei principi e delle motivazioni che stanno dietro alle sue azioni. Per esempio, in un matrimonio in cui il marito ama le automobili e la famiglia possiede solo 20.000 yuan, e lui prende in prestito denaro dovunque possa per comprare inutilmente un’auto da 200.000 yuan, togliendo alla famiglia la possibilità di permettersi il cibo, con la moglie che nemmeno sa dell’acquisto, questo marito è dispotico e autoritario? Questo è proprio un comportamento dispotico e autoritario. Essere dispotici e autoritari significa non considerare i sentimenti, i pensieri, le opinioni, gli atteggiamenti o i punti di vista degli altri, concentrandosi invece solo su sé stessi. In parole povere, nella vita di tutti i giorni, significa soddisfare i propri piaceri e desideri della carne, soddisfare il proprio egoismo e, quando si tratta di un dovere, soddisfare la propria ambizione e il proprio desiderio di perseguire il prestigio e il potere. Ecco un esempio: la chiesa possedeva una casa e accanto vi doveva essere costruita una strada, la cui larghezza appropriata avrebbe dovuto essere determinata dalle dimensioni della casa e del cortile, mirando sia all’estetica che alla funzionalità. Data l’ampia superficie della casa e del cortile, la strada doveva essere larga almeno due metri. Il responsabile ha dichiarato: “Ho deciso, la faremo larga un metro”. Altri hanno detto: “Molte persone entrano ed escono ogni giorno, e a volte dobbiamo trasportare delle cose; solo un metro non basta, è troppo stretta”. Ma il responsabile insisteva sul proprio punto di vista e non era aperto alla discussione. Una volta ultimata la strada, tutti hanno constatato che era troppo stretta; era sproporzionata rispetto alla casa e al cortile e poco pratica; si è dovuto rifarla, e questo ha richiesto ulteriore lavoro. Allora tutti si sono lamentati di quella persona. In realtà, prima dell’inizio della costruzione della strada, alcuni avevano sollevato delle obiezioni, ma la persona non era d’accordo e ha insistito sul proprio punto di vista, costringendo gli altri ad assecondare i suoi desideri, cosa che ha portato a tali conseguenze. Perché quella persona non era in grado di accettare i suggerimenti degli altri? Quando c’erano opinioni diverse, perché non riusciva a considerare tutti gli aspetti e a trovare l’approccio corretto? Se non ci fosse stato nessuno con cui consultarsi, avrebbe fatto bene a prendere le sue decisioni, ma visto che c’erano persone con cui consultarsi e suggerimenti ancora migliori, perché non li ha saputi accettare? Che tipo di indole è questa? Ci sono almeno due possibilità: una è che costui sia uno sconsiderato, un individuo confuso; l’altra è che la sua indole sia troppo arrogante e presuntuosa, che egli sia sempre convinto di avere ragione, incapace di accettare ciò che dicono gli altri, per quanto corretto sia: è un comportamento così arrogante da causare una perdita di ragione. Una questione così semplice ha rivelato l’indole di questo individuo. L’eccessiva arroganza porta alla perdita della ragionevolezza. Cosa significa essere privi di ragionevolezza? Che tipo di essere è sprovvisto di ragionevolezza? Le bestie. Se una persona è priva di ragionevolezza, non è diversa da una bestia; la sua mente non ha la capacità di giudicare ed è sprovvista di ragionevolezza. Se un individuo diventa tanto arrogante da perdere la ragione ed è privo di ragionevolezza, non è forse simile a una bestia? (Sì.) È proprio una bestia; il fatto che sia privo di ragionevolezza umana significa che non è umano. Gli anticristi possiedono tale ragionevolezza? (No.) Gli anticristi ne sono ancora più sprovvisti; sono peggio delle bestie, sono diavoli. Come quando Dio chiese a Satana: “Da dove vieni?” La domanda di Dio era in realtà molto chiara; quale messaggio stava trasmettendo Dio? (Stava chiedendo a Satana da dove venisse.) Questa frase termina ovviamente con un punto interrogativo; è una domanda, riferita a “Satana” con il pronome “tu”: “Da dove vieni?” La grammatica è corretta e la domanda di Dio è facilmente comprensibile. In che modo rispose Satana? (“Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa”, Giobbe 1:7). Questa è la famosa frase di Satana. La risposta di Satana manifesta una qualche ragionevolezza? (No.) Ne è priva. Quando Dio gli chiese di nuovo da dove venisse, Satana ripeté la stessa risposta, come se non riuscisse a capire le parole di Dio. Le persone sono in grado di capire quello che disse Satana? Vi è una qualche ragionevolezza nella sua frase? (No.) Satana è sprovvisto di ragionevolezza: può quindi capire la verità? Anche a una domanda così semplice da parte di Dio, egli rispose in quel modo; egli è ancora meno capace di capire le verità espresse da Dio. Si può dire che anche gli anticristi sono privi di ragionevolezza; tutti coloro che agiscono in modo subdolo, che non riescono a capire le parole di Dio o la verità, sono irragionevoli. Per quanto tu parli di praticare la verità, di agire in base ai principi, di ricercare i principi e condividere con gli altri mentre si svolge il proprio dovere, cosa che gli anticristi dicono di capire e di sapere, quando si tratta di agire non prendono a cuore le tue parole e fanno tutto quello che vogliono. Questa è una natura demoniaca! Chi possiede tale natura demoniaca non comprende la verità ed è privo di ragionevolezza. Qual è l’aspetto più irragionevole e spudorato di costoro? Gli esseri umani vengono creati da Dio, e a quale scopo Dio seleziona le persone e le porta davanti a Sé? Affinché esse ascoltino e comprendano le parole di Dio, percorrano il giusto cammino nella vita come indicato da Dio e infine siano in grado di distinguere le cose giuste da quelle sbagliate, le positive dalle negative. Questo è l’intento di Dio; in tal modo, coloro che seguono Dio diventano sempre migliori. E fino a che punto gli anticristi sono irragionevoli? Essi pensano: “Dio, Tu porti le persone davanti a Te, quindi io farò lo stesso; Tu puoi scegliere le persone, e orchestrarle e governarle, quindi io farò lo stesso; Tu puoi portarle a sottomettersi a Te e a darTi ascolto, Tu impartisci ordini diretti e fai fare loro quello che dici, quindi io farò lo stesso”. Questo non è forse irragionevole? (Sì.) Essere irragionevoli non significa non avere senso di vergogna? (Sì.) Per caso le persone appartengono a te? Dovrebbero seguirti? Perché dovrebbero ascoltarti? Tu sei solo uno dei piccoli esseri creati: come puoi aspirare a essere al di sopra di tutto? Non è irragionevole? (Sì.)

Alcune persone hanno la fortuna di essere scelte come leader della chiesa, ma in realtà la loro levatura e la loro statura non sono all’altezza del ruolo. Essere leader è un grande onore concesso da Dio, ma loro non lo percepiscono in questo modo. Invece pensano: “In quanto leader, sono migliore e più elevato degli altri; non sono più una persona comune. Mentre voi tutti dovete inchinarvi al cospetto di Dio e adorarLo con obbedienza, io non devo farlo, perché sono diverso da voi; voi siete esseri creati, io no”. Allora cosa sei? Non sei anche tu carne e sangue? In che modo sei diverso dagli altri? La differenza sta nella tua spudoratezza; sei privo di senso dell’onore e di ragionevolezza, non sei paragonabile nemmeno a un cane. Agisci in modo dispotico e autoritario, ignorando qualsiasi consiglio da parte degli altri; è questa la differenza. Per quanto sia scarsa la loro levatura o quanto poco efficienti siano nel fare le cose, costoro pensano comunque di essere al di sopra della media delle persone, credendo di avere capacità e talento. Così, qualunque cosa facciano, non consultano gli altri per raggiungere un consenso, pensando di essere qualificati o di avere la capacità assoluta di controllare tutto. Questa non è forse arroganza che porta alla perdita della ragione? Non è forse spudorata sfacciataggine? (Sì.) Prima di diventare leader, agivano tenendo la coda tra le gambe; credevano di avere talento e capacità e nutrivano un po’ di ambizione nelle loro azioni, ma semplicemente non avevano le opportunità. Una volta diventati leader, non si sono più voluti assimilare ai fratelli e alle sorelle, assumendo una posizione superiore. Hanno cominciato a comportarsi con superiorità, mostrando la loro vera natura; hanno iniziato a pensare di poter raggiungere grandi cose, credendo: “La casa di Dio ha scelto la persona giusta, ho davvero talento; il vero oro alla fine è destinato a brillare. Guardatemi ora: Dio mi ha dato il Suo riconoscimento, vero?” Non è disgustoso? (Sì.) Sei solo uno dei comuni esseri creati; a prescindere da quanto siano grandi i tuoi doni o i tuoi talenti, hai la stessa indole corrotta di tutti gli altri. Se pensi di essere incomparabilmente straordinario e ti consideri superiore, e vuoi elevarti al di sopra di tutti gli altri ed essere superiore a tutto, sei in errore. A causa di questa convinzione errata, agisci in modo dispotico e autoritario, senza condividere con gli altri né consultarli, e desideri persino crogiolarti nel modo in cui gli altri ti obbediscono e assecondano, il che è sbagliato. Dov’è l’errore? (Nell’assumere la posizione sbagliata.) Perché gli anticristi si trovano sempre nella posizione sbagliata? C’è una cosa certa di cui forse non vi siete resi conto: vi è un elemento aggiuntivo nella loro umanità rispetto a quella degli altri; hanno sempre una sorta di convinzione errata. Come nasce questa convinzione errata? Non proviene da Dio, ma da Satana. Tutto ciò che fanno, tutto ciò che rivelano ed esprimono, non è un istinto all’interno dei normali limiti dell’umanità, ma è guidato da un potere esterno. Perché si dice che le loro azioni sono subdole e che le loro ambizioni e i loro desideri sono incontrollabili? Il loro desiderio di controllare le persone ha superato i limiti. Cosa significa superare i limiti? Significa ricorrere a qualsiasi mezzo, oltrepassare la ragionevolezza e il senso della vergogna; è incontenibile, come una molla, che può rimanere giù temporaneamente quando la premi, ma una volta che la lasci andare scatta di nuovo all’insù. Ciò non significa forse essere consumati dal desiderio e spinti all’ossessione? Questa non è affatto un’esagerazione.

Qualsiasi chiesa in cui gli anticristi detengano il potere non può più essere chiamata chiesa. Coloro che lo hanno sperimentato dovrebbero averne un’idea. Non vi è un’atmosfera di tranquillità, di gioia e di elevazione collettiva, ma piuttosto di tumultuosa disarmonia. Tutti si sentono particolarmente inquieti e a disagio e non riescono a provare pace nel cuore, come se un grande disastro fosse in procinto di verificarsi. Le parole e le azioni degli anticristi generano un’atmosfera in cui le persone hanno il cuore annebbiato e perdono la capacità di discernere le cose positive da quelle negative. Inoltre, il fatto di essere state ingannate dagli anticristi per lungo tempo allontana il loro cuore da Dio, portando a relazioni anormali con Lui, proprio come i membri della religione che a parole credono in Dio ma non hanno posto per Lui nel cuore. C’è inoltre un problema reale: quando gli anticristi detengono il potere, causano divisione e caos all’interno della chiesa. Coloro che amano la verità non provano godimento né liberazione nelle riunioni e quindi vogliono lasciare la chiesa per credere in Dio in casa propria. Quando in una chiesa opera lo Spirito Santo, indipendentemente dal fatto che le persone comprendano o meno la verità, tutti sono uniti nel cuore e negli sforzi, e questo crea un’atmosfera più pacifica e stabile, libera da agitazioni. Invece, ogni volta che degli anticristi agiscono, essi generano un’atmosfera di disagio e inquietudine. La loro ingerenza porta all’emergere di fazioni, e le persone diffidano le une delle altre, si giudicano e si attaccano a vicenda, sminuendosi reciprocamente alle spalle. Chiaramente, che ruolo hanno gli anticristi? Sono i lacchè di Satana. Le conseguenze delle azioni degli anticristi sono queste: in primo luogo, i fratelli e le sorelle sviluppano gli uni verso gli altri giudizi, sospetto e diffidenza; in secondo luogo, vengono dissolti i confini tra uomini e donne, cosa che porta gradualmente a interazioni inappropriate; in terzo luogo, nei loro cuori, le persone perdono chiarezza riguardo alle visioni e smettono di concentrarsi sulla pratica della verità. Non sanno più come agire in base alle verità principi. Perdono quel poco di comprensione delle dottrine che avevano un tempo, si annebbia loro la mente e seguono ciecamente gli anticristi, concentrandosi solo sul darsi da fare nell’assolvimento di doveri superficiali. Alcuni riescono a percepire che seguire gli anticristi non porta da nessuna parte; se solo coloro che perseguono la verità potessero riunirsi e svolgere i loro doveri insieme, quale gioia ne deriverebbe! Quando in una chiesa detengono il potere gli anticristi, lo Spirito Santo cessa di operare e le tenebre discendono sui fratelli e sulle sorelle. La fede in Dio e l’assolvimento dei doveri perdono vigore. Se questa situazione si protrae a lungo, la maggior parte dei fratelli e delle sorelle non sarà forse scacciata da Dio?

Oggi abbiamo da un lato analizzato le manifestazioni del comportamento dispotico e autoritario degli anticristi. Da un altro, attraverso l’analisi di queste manifestazioni, ciascuno ha acquisito consapevolezza del fatto che, anche se non sei un anticristo, avere tali manifestazioni ti collega alla categoria degli anticristi. Agire in modo dispotico e autoritario è forse una manifestazione di normale umanità? Assolutamente no; è chiaramente una manifestazione di un’indole corrotta. Non importa quanto sia elevato il tuo prestigio o quanti doveri tu sappia svolgere: se riesci a imparare a condividere con gli altri, allora stai sostenendo i principi della verità, che è il requisito minimo. Perché si dice che imparare a condividere con gli altri equivale a sostenere i principi? Se riesci a imparare a condividere, questo dimostra che non tratti il tuo prestigio come un buono pasto né lo prendi troppo sul serio. Per quanto elevato sia il tuo prestigio, stai assolvendo il tuo dovere. Agisci al fine di svolgere il tuo dovere, non per il prestigio. Allo stesso tempo, quando affronti dei problemi, se sai imparare a condividere e, indipendentemente dal fatto che si tratti di fratelli e sorelle comuni o di quelli con cui collabori, sei in grado di ricercare e di condividere con loro, questo cosa dimostra? Dimostra che il tuo atteggiamento è di ricerca e di sottomissione alla verità, cosa che riflette innanzitutto il tuo atteggiamento verso Dio e verso la verità. Inoltre, svolgere il tuo dovere è una tua responsabilità e ricercare la verità nel tuo lavoro è il cammino che dovresti seguire. Quanto al modo in cui gli altri reagiscono alle tue decisioni, che sappiano o meno sottomettersi o come si sottomettano, questi sono affari loro; mentre essere o meno in grado di svolgere correttamente il tuo dovere e di soddisfare gli standard è affar tuo. Devi comprendere i principi dell’assolvimento del dovere; non si tratta di sottomettersi a qualche individuo, ma alle verità principi. Se senti di comprendere le verità principi e, condividendo con tutti, raggiungi un consenso che quasi tutti ritengono unanimemente appropriato, ma alcuni sono recalcitranti e vogliono causare problemi, cosa si dovrebbe fare in una situazione del genere? In questo caso, la minoranza dovrebbe seguire la maggioranza. Dal momento che la maggior parte delle persone ha raggiunto un consenso, perché costoro si fanno avanti per causare problemi? Stanno deliberatamente cercando di provocare distruzione? Possono esprimere le loro opinioni per permettere a tutti di discernerle e, se tutti dicono che le loro opinioni non sono conformi ai principi e non reggono, allora costoro dovrebbero abbandonare i propri punti di vista e smettere di aggrapparvisi. Qual è il principio per approcciare tale questione? Si dovrebbe sostenere ciò che è giusto e non costringere gli altri a obbedire a ciò che è sbagliato. Capito? In realtà, prima che gli anticristi manifestino questo comportamento e questa pratica di essere dispotici e autoritari, hanno già in mente i loro piani. L’essere dispotici e autoritari non ha assolutamente nulla a che vedere col fare la cosa giusta o praticare la verità. Ha senza dubbio a che vedere col fare ciò che è sbagliato e che viola la verità, col seguire il cammino sbagliato e col prendere decisioni sbagliate aspettandosi comunque che gli altri prestino ascolto. Questo è ciò che si chiama essere dispotici e autoritari. Se qualcosa è giusto e conforme alla verità, allora bisogna aderirvi. Questo non è essere dispotici e autoritari, ma aderire ai principi. Le due cose andrebbero distinte. A cosa si riferisce principalmente il comportamento dispotico e autoritario degli anticristi? (Al fare cose che non sono in linea con i principi o con la verità e costringere lo stesso gli altri a seguirli.) Esatto; qualunque situazione si presenti o qualsiasi problema si stia gestendo, essi non cercano le verità principi, prendendo invece decisioni in base alle loro nozioni e fantasie. In cuor loro sanno che ciò va contro i principi, ma vogliono comunque che gli altri prestino ascolto e si sottomettano. Questo è l’approccio costante degli anticristi.

Quando il lavoro di espansione del Vangelo è iniziato, alcune persone hanno portato “La Parola appare nella carne” negli ambienti religiosi per predicare il Vangelo. Tutti i religiosi, dopo aver letto le parole di Dio che rivelano misteri, che condividono sulle visioni e che discutono dell’ingresso nella vita, hanno detto che erano alquanto valide. Tuttavia, hanno trovato alcune parole di giudizio e di esposizione delle persone troppo dure nella scelta dei termini. Si sono sentiti come rimproverati e non sono riusciti ad accettarlo, dicendo: “Può Dio parlare in un modo che rimprovera le persone? Queste parole al massimo sembrano scritte da un saggio”. Il responsabile della diffusione del Vangelo ha detto di avere una soluzione. In seguito, ha modificato tutte le parti delle parole di Dio che non si allineavano con le nozioni, le fantasie e i gusti della gente, nonché quelle parole che temeva potessero far nascere nelle persone delle nozioni dopo che le avessero lette. Per esempio, sono state cancellate le parole usate da Dio per descrivere la natura umana, come “meretrice”, “prostituta”, “canaglia”, e frasi come “gettato all’inferno” e “gettato nello stagno di fuoco e di zolfo”. In breve, tutte le parole che potevano facilmente far sorgere nozioni o fraintendimenti sono state completamente eliminate. DiteMi, dopo aver rimosso queste parole di giudizio, condanna e maledizione dalle parole di Dio, esse rimangono forse le parole originali di Dio? (No.) Sono ancora le parole espresse da Dio nella Sua opera di giudizio? Quel “vecchio signore” non ha consultato nessuno e ha cancellato molte delle parole di Dio che erano particolarmente dure per quanto riguarda il raffinamento e lo smascheramento dell’indole corrotta delle persone, in particolare quelle relative al momento della prova dei servitori. In seguito, quando i religiosi hanno letto la versione riveduta, hanno detto: “Non male, possiamo credere in un Dio di questo tipo”, e l’hanno accettata. Quel vecchio signore ha pensato tra sé e sé: “Guarda come sono intelligente! Non è saggio che le parole di Dio siano troppo dure. Con quelle persone, si tratta solo di convincerle: come potresti dire cose che rischiano di essere scambiate per rimproveri? Non è saggio! Ho apportato dei cambiamenti e guarda cosa è successo: persino i pastori religiosi sono disposti a credere e sempre più persone accettano. Che ne dici? Non sono forse saggio? Non sono forse intelligente? Non è impressionante?” I risultati dei cambiamenti da lui apportati lo hanno reso estremamente orgoglioso di sé. Tuttavia, alcuni religiosi sono entrati a far parte della chiesa e si sono resi conto che le parole di Dio che avevano letto erano alterate e diverse dai testi originali della chiesa, e la questione è stata sollevata. In seguito si è scoperto che quel vecchio signore aveva cambiato il contenuto delle parole di Dio. Cosa pensate di ciò che ha fatto costui? Non menzioniamo nient’altro e diciamo soltanto: quelle parole non erano tue, non avevi alcun diritto di cambiarle. Anche se si tratta di un articolo o di un libro scritto da un essere umano, se vuoi apportare delle modifiche, devi prima ottenere il consenso dell’autore. Se l’autore è d’accordo, puoi apportare le modifiche. Se non è d’accordo, non puoi assolutamente cambiare nemmeno una parola. Questo si chiama rispetto dell’autore e dei lettori. Se l’autore non ha l’energia per apportare le modifiche e ti autorizza, dicendoti che puoi cambiare qualsiasi cosa purché rimanga fedele al significato originale e raggiunga l’effetto desiderato, allora puoi apportare modifiche? (Sì.) Se l’autore ha dato il suo consenso o la sua autorizzazione, si possono apportare modifiche. Come si definisce questo tipo di comportamento? È giustificabile, legittimo e appropriato, giusto? Cosa accade invece se l’autore non ha dato il suo consenso e tu modifichi il testo senza la sua autorizzazione? Come si chiama questo? (Essere sconsiderati e ostinati.) Questo si chiama essere sconsiderati e ostinati, dispotici e autoritari. Ora, cos’è che quel vecchio signore ha cambiato? (Le parole di Dio.) Le parole originali di Dio, che convogliano lo stato d’animo, l’indole e le intenzioni di Dio nei confronti dell’umanità. Le parole di Dio sono significative nel modo in cui vengono pronunciate. Conosci forse lo stato d’animo, l’intenzione e l’effetto desiderato di ogni parola pronunciata da Dio? Se non riesci a sondare ciò, perché fare cambiamenti alla cieca? Ogni frase pronunciata da Dio, la scelta dei termini, il tono, l’atmosfera, lo stato d’animo e le emozioni che le Sue parole fanno provare alle persone sono tutti attentamente formulati e ponderati. Dio ha considerazione e saggezza. Cosa pensava quell’anziano signore? Riteneva il modo di parlare di Dio privo di saggezza. Ecco come considerava l’opera di Dio. Credeva: “Coloro che nella religione desiderano solo mangiare la loro razione di pane hanno bisogno di essere persuasi e trattati con amore e misericordia. Le parole non possono essere così dure. Se sono troppo dure, come si può diffondere il Vangelo? Il Vangelo potrebbe ancora espandersi?” Dio questo non lo sa? (Sì.) Dio lo sa molto bene. Allora perché parla comunque in questo modo? È la Sua indole. Qual è l’indole di Dio? Parlare a modo Suo, che tu abbia fede o meno. Se hai fede, sei una delle pecore di Dio; se non hai fede, sei un lupo. Le parole di Dio ti espongono e ti rimproverano un po’, e allora tu ti rifiuti di riconoscere che sei un credente in Dio? Quindi non sei più un essere creato di Dio? Dio ha forse cessato di essere Dio? Se per questo motivo sei capace di negare Dio, allora sei una persona malevola, un diavolo. Dio non salva simili persone, quindi la chiesa non dovrebbe farsi persuadere per forza a farle entrare. Alcuni dicono: “Anche se Dio mi rimprovera, sono felicemente ben disposto. Se è Dio, può salvarmi. Se mi colpisce, è perché lo merito. Se dice che creo confusione, allora è così, sono persino più confuso di quelli che creano confusione; se mi chiama prostituta, anche se non mi sembra di aver fatto quello che fa una prostituta, poiché è Dio a dirlo, lo riconosco e lo accetto”. Hanno la convinzione, il riconoscimento e l’accettazione più spontanei, e il più spontaneo cuore che teme Dio. Dio vuole guadagnare persone di questo tipo. Alcuni trovano le parole di Dio troppo dure e pungenti, sentono che non riceveranno benedizioni, e quindi non vogliono più credere. Pensano: “Anche se Tu sei Dio, non crederò in Te. Se Tu parli così, non Ti seguirò”. Allora sparisci! Se tu nemmeno riconosci Dio, come può Dio riconoscere te come Suo essere creato? È impossibile! Le parole di Dio sono qui, alla luce del sole; credici oppure no, è una tua scelta. Se non credi, allora vattene. Sarai tu a perderci. Se credi, avrai un barlume di speranza di salvezza. Non è forse equo? (Sì.) Ma quel vecchio signore la pensava così? Era in grado di vedere fino in fondo i pensieri di Dio? (No.) Non era forse stolto? Le persone prive di comprensione spirituale compiono azioni così stolte. Egli percepiva Dio come molto insignificante e ingenuo, credendo che i pensieri di Dio non fossero molto più elevati di quelli umani. Quell’uomo parlava spesso di come i pensieri di Dio siano più elevati di quelli dell’uomo, predicando queste dottrine altisonanti nei momenti di normalità, ma quando si trovava davvero ad affrontare una situazione relegava queste parole nel fondo della mente, convinto che queste parole di Dio non sembrassero qualcosa che direbbe Dio. Nel suo cuore, non riconosceva queste parole di Dio e quindi non riusciva ad accettarle. Proprio mentre il Vangelo veniva diffuso, ha colto l’occasione per cambiare le parole di Dio, addirittura con il pretesto di “diffondere il Vangelo in modo efficace e guadagnare più persone”. Come ho definito in ultima analisi il suo comportamento? Come una manomissione delle parole di Dio. Cosa significa manomettere? Significa aggiungere, sottrarre o alterare arbitrariamente il significato originale, cambiare il significato voluto dall’autore, ignorare le intenzioni iniziali dell’autore e lo scopo del suo discorso, e poi modificarlo a casaccio. Questa si definisce manomissione. Quell’uomo aveva un cuore che temeva Dio? (No.) Che sfrontatezza! È una cosa che un essere umano farebbe? (No.) È opera di un diavolo, non di un essere umano. Non puoi alterare con leggerezza nemmeno le parole di una persona comune; devi rispettare l’opinione dell’autore. Se vuoi apportare delle modifiche, devi informarlo in anticipo e ottenere il suo consenso, e solo dopo aver ricevuto il suo permesso puoi apportare modifiche in conformità al significato originale. Questo si chiama rispetto. Quando si tratta di Dio, è richiesto molto più del semplice rispetto! Se anche una sola frase delle parole di Dio è stampata in modo errato, se manca anche un solo articolo grammaticale, devi chiedere se è accettabile; se non lo è, quella pagina va ristampata. Ciò richiede un atteggiamento serio e responsabile; questo si chiama avere un cuore che teme Dio. Quel vecchio signore aveva un cuore di questo tipo? (No.) Non aveva un cuore che temeva Dio. Considerava Dio al di sotto di sé; era assolutamente sfrontato. Una persona del genere andrebbe espulsa.

Di recente è accaduto un episodio simile. Alcuni hanno usato ancora una volta la scusa di diffondere il Vangelo e di guadagnare più persone come motivo per alterare sconsideratamente le parole di Dio. Questa volta è andata un po’ meglio dell’ultima; nell’ultima occasione, era stato fatto in modo dispotico e autoritario, senza condividere con gli altri, agendo in modo casuale e incurante per manomettere le parole di Dio. Questa volta hanno chiesto prima al Supremo, dicendo: “Le persone di un certo gruppo etnico non riescono ad accettare alcuni termini delle parole di Dio. Abbiamo escogitato una strategia: rimuovere o cambiare quei termini e le parti dei detti o dei passi delle parole di Dio che costoro non sono in grado di accettare, e poi predicare loro con una versione delle parole di Dio modificata ad hoc. Così non acquisirebbero la fede?” Guardate, sono davvero sfrontati. Che tipo di comportamento è questo? Se trattati con indulgenza, simili individui potrebbero essere semplicemente considerati sciocchi, ignoranti e troppo giovani; si potrebbe semplicemente dire loro di non farlo più. Se invece giudichiamo la natura di ciò che hanno fatto, hanno alterato con leggerezza le parole di Dio per compiacere Satana. Come si chiama questo? È il comportamento di Giuda, dei traditori e dei ribelli, che vendono il Signore per la gloria. Costoro hanno manomesso le parole di Dio, rendendole più appetibili e accettabili per le persone, così da compiacerle e far loro accettare il Vangelo: questo a cosa equivale? Anche se non una sola persona sulla terra ha fede, le parole di Dio cessano forse di essere le parole di Dio? La natura delle parole di Dio cambia? (No.) Forse che le parole di Dio sono la verità solo se le persone le accettano, mentre non lo sono se le persone non le accettano? La natura delle parole di Dio può forse cambiare per questo motivo? Assolutamente no. La verità è la verità; se non la accetti, perirai! Alcune persone che diffondono il Vangelo pensano: “Come sono miserevoli coloro che non accettano! Che grande e nobile popolo è il loro. Dio ha così tanto amore e misericordia per loro, come possiamo noi non mostrare loro un po’ di amore? Cambiamo le parole di Dio in modo che costoro le possano accettare. Quanto sono meravigliose queste persone e quanto è buono e misericordioso Dio nei loro confronti. Dovremmo tener conto delle intenzioni di Dio!” Questa non è forse una messinscena? (Sì.) Un altro impostore: chi non capisce la verità può solo fare cose sciocche! È già stato detto che chi ha manomesso le parole di Dio è stato gestito ed espulso, e ora ci sono persone che vogliono manometterle di nuovo. Cosa stanno cercando di ottenere? Questo non è forse vendere il Signore per la gloria? (Sì.) Questo è vendere il Signore per la gloria, compiacere Satana. Le parole di Dio non sono forse concrete? Non possono essere presentate apertamente? Non le riconosci come verità? Se non le riconosci, allora perché continui ad avere fede? Se non sei in grado di accettare la verità, che senso ha credere in Dio? È impossibile raggiungere la salvezza in questo modo. Indipendentemente da come Dio parla, dalle parole non conformi alle tue nozioni tra quelle che utilizza, Egli è sempre Dio e la Sua essenza non cambia. Per quanto tu parli in modo piacevole, per quanto tu faccia, per quanto tu ti ritenga gentile, benevolo o amorevole, sei pur sempre un essere umano, un essere umano corrotto. Rifiuti di riconoscere le parole di Dio come verità e tenti di alterarle per compiacere Satana. Che tipo di comportamento è questo? È spregevole! Pensavo che, dopo le passate condivisioni sulla natura della manomissione delle parole di Dio, un simile problema non si sarebbe più presentato nella diffusione del Vangelo. Eppure, incredibilmente, ci sono ancora persone che osano operare manomissioni e che hanno pensieri del genere. Qual è l’atteggiamento di queste persone nei confronti delle parole di Dio? (Irriverenza.) Costoro sono degli sconsiderati totali! Nel loro cuore, le parole di Dio sono leggere come piume, non hanno alcuna rilevanza. Essi pensano: “Le parole di Dio possono essere formulate in qualsiasi modo; posso cambiare le Sue parole a mio piacimento. È meglio conformarle alle nozioni e ai gusti umani. Ecco come dovrebbero essere le parole di Dio!” Coloro che fanno cose come manomettere le parole di Dio possono essere etichettati come anticristi. Agiscono in modo sconsiderato e avventato, manomettendo a casaccio; sono dispotici e autoritari, e possiedono la stessa indole e qualità degli altri anticristi. E c’è un altro punto: quali sono il loro primo pensiero e la loro prima azione quando si trovano di fronte al pericolo o quando i loro interessi vengono danneggiati? Cosa scelgono? Scelgono di tradire gli interessi di Dio e quelli della Sua casa per proteggere sé stessi. Coloro che manomettono le parole di Dio lo fanno davvero per diffondere efficientemente il Vangelo? Qual è il secondo fine dietro la loro cosiddetta efficienza? Vogliono mettere in mostra i loro talenti e le loro capacità, facendosi vedere dagli altri: “Guardate come sono capace! Vedete come si diffonde efficientemente il Vangelo dopo le mie modifiche? Voi non avete le stesse abilità, non osereste nemmeno pensare una cosa del genere. Guardate; con i miei pensieri e le mie azioni, vedete i risultati che ho ottenuto?” Questi individui ignorano le parole di Dio e le manomettono per soddisfare la propria ambizione e il proprio desiderio di perseguire fama e prestigio. Non hanno forse il carattere di un anticristo? Etichettarli come anticristi non è affatto ingiusto.

Qual è un’altra manifestazione del dispotismo e dell’autoritarismo degli anticristi? Non condividono mai sulla verità con i fratelli e le sorelle, né risolvono i problemi reali delle persone. Invece, si limitano a predicare parole e dottrine per fare agli altri la predica, e addirittura li costringono a obbedire loro. E che dire del loro atteggiamento e del loro approccio verso il Supremo e verso Dio? Non è altro che inganno e ambiguità. Qualunque problema vi sia all’interno della chiesa, non riferiscono mai nulla al Supremo. Qualunque cosa facciano, non si informano mai presso il Supremo. Sembra che non abbiano problemi che richiedano la condivisione o la guida da parte del Supremo: tutto ciò che fanno è furtivo, segreto e dietro le quinte. Questa si chiama manipolazione subdola, con cui desiderano avere l’ultima parola e prendere le decisioni. Tuttavia, a volte si camuffano anche, sollevando questioni banali per chiedere informazioni al Supremo, fingendo di perseguire la verità e inducendo il Supremo a credere erroneamente che ricerchino la verità in ogni cosa con la massima meticolosità. In realtà, non cercano mai una guida su nessuna questione importante, prendendo decisioni arbitrarie e tenendo il Supremo all’oscuro. Se sorge un problema, è ancora meno probabile che lo segnalino, temendo che potrebbe compromettere il loro potere, il loro prestigio o la loro reputazione. Gli anticristi agiscono in modo dispotico e autoritario; non condividono mai con gli altri e li obbligano a obbedire loro. In parole povere, le manifestazioni principali di questo comportamento sono la gestione personale, la coltivazione della propria influenza, della propria cricca personale e delle proprie connessioni e il perseguimento di imprese personali; e poi fanno tutto quello che vogliono, agendo a proprio vantaggio e senza trasparenza. Gli anticristi hanno un desiderio e una volontà particolarmente forti che gli altri si sottomettano a loro; si aspettano che le persone obbediscano loro come un cacciatore che fa obbedire il suo cane da caccia ai propri comandi, non permettendo alcun discernimento su ciò che è giusto e sbagliato ed esigendo approvazione e sottomissione assolute.

Un’altra manifestazione dell’essere dispotici e autoritari da parte degli anticristi si può osservare nel seguente scenario. Per esempio, se il leader di una certa chiesa è un anticristo, e se i leader e i lavoratori di livello superiore intendono informarsi sul lavoro di quella chiesa e intervenire, l’anticristo sarebbe forse d’accordo? Assolutamente no. Fino a che punto egli controlla la chiesa? Come in una fortezza impenetrabile, in cui né un ago può forare né l’acqua filtrare, costui non permette a nessun altro di essere coinvolto o di indagare. Quando viene a sapere che i leader e i lavoratori stanno arrivando per informarsi sul lavoro, dice ai fratelli e alle sorelle: “Non so a quale scopo stiano venendo qui. Non capiscono la situazione reale della nostra chiesa. Se interferiscono, potrebbero disturbare il nostro lavoro”. Ecco come fuorvia i fratelli e le sorelle. Una volta arrivati i leader e i lavoratori, costui trova varie ragioni e scuse per impedire ai fratelli e alle sorelle di interagire con loro, mentre ipocritamente intrattiene i leader e i lavoratori, tenendoli isolati in un qualche luogo con il pretesto di garantire la loro sicurezza; ma in realtà lo fa per impedire loro di incontrare i fratelli e le sorelle e di apprendere la situazione da loro. Quando i leader e i lavoratori si informano sulla situazione del lavoro, l’anticristo fa ricorso all’inganno fornendo un’immagine falsa; inganna i suoi superiori e nasconde la verità ai suoi sottoposti, gonfia le sue dichiarazioni ed esagera l’efficacia del lavoro per ingannarli. Quando i leader e i lavoratori gli propongono di incontrare i fratelli e le sorelle della chiesa, risponde: “Non ho dato disposizioni! Non mi avete avvisato prima di venire. Se lo aveste fatto, avrei dato disposizioni ad alcuni fratelli e sorelle di incontrarvi. Ma dato l’attuale ambiente ostile, per ragioni di sicurezza, è meglio che non incontriate i fratelli e le sorelle”. Anche se le sue parole sembrano ragionevoli, una persona in possesso di discernimento riesce a individuare il problema: “Non vuole che i leader e i lavoratori incontrino i fratelli e le sorelle perché teme di essere esposto, teme che vengano rivelati i difetti e le deviazioni del suo lavoro”. L’anticristo controlla strettamente i fratelli e le sorelle della chiesa. Se i leader e i lavoratori non sono responsabili, l’anticristo può facilmente ingannarli e prendersi gioco di loro. La situazione reale dei fratelli e delle sorelle della chiesa, le loro difficoltà che rimangono irrisolte, se le condivisioni del Supremo, i sermoni e i libri delle parole di Dio vengano o meno consegnati tempestivamente ai fratelli e alle sorelle, come procedono i vari progetti del lavoro della chiesa, se vi siano deviazioni o problemi: tutte queste cose i leader e i lavoratori non le sapranno. Anche i fratelli e le sorelle sono all’oscuro di qualsiasi nuova disposizione lavorativa della casa di Dio; così, l’anticristo controlla completamente la chiesa, monopolizzando il potere e avendo l’ultima parola sulle questioni. I fratelli e le sorelle della chiesa non hanno alcuna possibilità di contattare i leader e i lavoratori di livello superiore e, non conoscendo la verità dei fatti, sono fuorviati e controllati dall’anticristo. Questi leader e lavoratori in ispezione, qualunque cosa l’anticristo dica, non hanno discernimento e continuano a pensare che costui stia facendo un buon lavoro, riponendo in lui la loro completa fiducia. Ciò equivale a mettere il popolo eletto di Dio nelle mani dell’anticristo. Se, durante l’inganno dell’anticristo, i leader e i lavoratori non sono in grado di discernere, sono irresponsabili e non sanno come gestire la cosa, questo non è forse ostacolare il lavoro della chiesa e danneggiare il popolo eletto di Dio? Tali leader e lavoratori non sono forse falsi leader e falsi lavoratori? In caso di una chiesa controllata da un anticristo, i leader e i lavoratori devono intervenire e fare indagini, e devono prontamente occuparsi e liberarsi dell’anticristo, questo è fuori discussione. Se ci sono falsi leader che non svolgono lavoro reale e ignorano il fuorviare del popolo eletto di Dio da parte dell’anticristo, i prescelti dovrebbero esporre questi falsi leader e falsi lavoratori, segnalarli, rimuoverli dalle loro posizioni e sostituirli con dei leader validi. Questo è l’unico modo per risolvere completamente il problema del fuorviare delle persone da parte dell’anticristo. Alcuni potrebbero dire: “Magari questi leader e lavoratori sono di scarsa levatura e privi di discernimento, motivo per cui non sono riusciti a gestire e a risolvere la questione dell’anticristo. Non lo stanno facendo intenzionalmente; non dovrebbe essere data loro un’altra possibilità?” A questi leader così confusi non dovrebbero essere concesse altre possibilità. Se venisse data loro un’altra possibilità, non farebbero altro che continuare a danneggiare il popolo eletto di Dio. Questo perché non sono persone che perseguono la verità; sono sprovvisti di coscienza e di ragione e privi di principi nell’agire: sono persone spregevoli che dovrebbero essere scacciate! Negli ultimi due anni, alcuni fratelli e sorelle di alcune chiese si sono uniti per destituire, sostituire e scacciare questi falsi leader e anticristi che non svolgono un reale lavoro. Non è una cosa positiva? (Sì.) Mi fa piacere apprendere queste buone notizie; è la migliore prova che il popolo eletto di Dio sta crescendo nella vita e intraprendendo la giusta via della fede in Dio. Questo dimostra che le persone hanno acquisito un po’ di discernimento e statura e non sono più controllate da falsi leader e demoni anticristi. I falsi leader e gli anticristi comuni non possono più fuorviare o controllare i prescelti di Dio, i quali non sono più vincolati dal prestigio o dal potere e hanno il coraggio di discernere ed esporre i falsi leader e gli anticristi, osando metterli al bando e destituirli. Infatti, che si tratti di leader e lavoratori o di semplici individui tra i prescelti di Dio, tutti hanno lo stesso prestigio davanti a Dio, differenziandosi solo per i loro doveri. Nella casa di Dio non c’è distinzione di prestigio, ma solo di doveri e responsabilità. Quando si trovano di fronte a falsi leader e anticristi che disturbano il lavoro della chiesa, sia i leader, sia i lavoratori e il popolo eletto di Dio dovrebbero esporli e segnalarli, gestendoli prontamente ed espellendo gli anticristi dalla chiesa. Questa responsabilità è la stessa per ognuno e condivisa da tutti.

Gli anticristi sono dispotici e autoritari, non condividono mai con gli altri e devono avere l’ultima parola in tutte le questioni: questi non sono forse tutti problemi chiaramente visibili? Condividere con gli altri e ricercare i principi non sono una mera formalità o un processo superficiale; qual è l’obiettivo? (Svolgere il proprio dovere secondo i principi e avere un cammino nell’assolverli.) Esatto, è quello di essere in grado di avere dei principi e un cammino nell’assolvimento dei propri doveri. Quali sono le richieste di Dio e quali le regole della casa di Dio? Solo cercando la verità nelle parole di Dio e comprendendo i principi si può svolgere efficientemente il proprio dovere. Se si condivide sulla verità per risolvere i problemi, quale approccio si dovrebbe adottare? Quali persone vanno coinvolte? Si devono scegliere le persone giuste; si dovrebbe condividere soprattutto con delle persone di buona levatura in grado di capire la verità, perché questo porterà a risultati produttivi. È essenziale. Se si scelgono persone confuse, di scarsa levatura, prive di ragionevolezza, che per quanto si parli con loro comunque non comprenderanno né raggiungeranno la verità, allora, anche se si condivide abbondantemente sulla verità, non si otterrà alcun risultato. Qualsiasi problema emerga nella chiesa, i prescelti di Dio hanno il diritto di essere informati e dovrebbero conoscere la situazione del lavoro della chiesa e i problemi che esistono. Se i leader e i lavoratori ingannano i loro superiori e nascondono la verità ai loro sottoposti, utilizzando metodi volti a confondere gli altri, il popolo eletto di Dio ha il diritto di esporli e di segnalarli, o di sottoporre la situazione ai livelli superiori. Anche questo è dovere e obbligo del popolo eletto di Dio. Alcuni falsi leader agiscono in modo dispotico e autoritario, controllando i prescelti di Dio nella chiesa. Questo è opporsi a Dio e contrastarLo, è una pratica costante degli anticristi. Se i prescelti di Dio non espongono e non segnalano la cosa, e il lavoro della chiesa viene ostacolato o ristagna, la responsabilità non è solo dei leader e dei lavoratori, ma anche del popolo eletto di Dio, perché sono i prescelti di Dio a soffrire quando falsi leader e anticristi esercitano il potere nella chiesa e mettono potenzialmente a rischio la loro possibilità di ricevere la salvezza. Pertanto, il popolo eletto di Dio ha il diritto e la responsabilità di segnalare ed esporre i falsi leader e gli anticristi, cosa che è di beneficio per il lavoro della chiesa e per l’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Alcuni leader e lavoratori dichiarano: “Voi dite tutti che sono dispotico e autoritario, giusto? Questa volta non lo sarò. Lascerò che tutti esprimano le loro opinioni. Un giorno, due giorni... aspetterò tutto il tempo necessario perché possiate condividerle”. A volte, quando si affrontano certe questioni particolari, le discussioni si protraggono per giorni senza che si trovi una soluzione, e costoro continuano ad aspettare. Aspettano che tutti raggiungano un consenso prima di procedere con il lavoro, il che può causare notevoli ritardi. Questo è un grande ostacolo al lavoro; è una chiara manifestazione di irresponsabilità. Come può un leader o un lavoratore gestire efficientemente il lavoro della chiesa se non è in grado di prendere decisioni? Nel lavoro della chiesa, mentre i leader e i lavoratori hanno l’autorità di prendere decisioni, i fratelli e le sorelle hanno il diritto di essere informati. Tuttavia, in ultima analisi, sono i leader e i lavoratori che devono prendere le decisioni. Se un leader o un lavoratore non è in grado di prendere decisioni, allora possiede una levatura troppo scarsa e non è adatto a ruoli di leadership. Anche se è un leader, non è in grado di svolgere un reale lavoro o di assolvere i suoi doveri in modo adeguato. Alcuni leader e lavoratori discutono a lungo su una singola questione, non sono in grado di prendere una decisione e alla fine si accodano a chi ritengono più impositivo. Questo è forse un approccio basato sui principi? (No.) Che tipo di leadership è questa? È solo essere confusi. Se tu dici: “Gli anticristi sono dispotici e autoritari e io temo di diventare un anticristo, non voglio percorrere il cammino di un anticristo. Aspetterò che tutti esprimano le loro opinioni, e poi concluderò e riassumerò un approccio moderato per la decisione”, questo è accettabile? (No.) Perché no? Se il risultato non è in linea con le verità principi, anche se procedi in questo modo, può essere efficace? Soddisferà Dio? Se non è efficace e non soddisfa Dio, il problema è grave. Non agire in base alle verità principi, essere irresponsabili nell’assolvere il proprio dovere, essere superficiali e fare le cose secondo la filosofia di Satana significa essere sleali verso Dio. È ingannare Dio! Per evitare di essere sospettato come anticristo o giudicato tale, ti sottrai alle responsabilità che dovresti assolvere e adotti l’approccio del “compromesso” della filosofia di Satana. Di conseguenza, danneggi il popolo eletto di Dio e comprometti il lavoro della chiesa. Ciò non è forse privo di principi? Non è egoista e spregevole? In quanto leader o lavoratore, devi parlare e agire secondo i principi, adempiere ai tuoi doveri con risultati ed efficienza. Dovresti agire in qualsiasi modo sia di beneficio al lavoro della casa di Dio e conformarti alle verità principi. Per esempio, gli acquisti per la chiesa vanno fatti pensando a un risultato pratico. Gli oggetti acquistati devono avere un prezzo ragionevole ed essere funzionali. Se spendi il denaro in modo sconsiderato, senza principi, ciò può causare una perdita agli interessi della casa di Dio e alle offerte di Dio. Come gestireste una situazione del genere? (Cercando la guida del Supremo.) Cercare la guida del Supremo è un modo. Inoltre, non siate pigri. Fate ricerche approfondite, informatevi a fondo, chiedete di più, comprendete i dettagli e preparatevi adeguatamente; forse allora si potrà trovare una soluzione relativamente adatta. Se non eseguite questo lavoro di base e agite con noncuranza senza capire i dettagli, con il risultato di sprecare molto denaro, questo come si chiama? Si chiama essere superficiali. Alcune persone svolgono i loro doveri in questo modo, mancando di trasparenza in ciò che fanno. Riferiscono solo la metà di ciò che dovrebbero, nascondendo il resto perché pensano che essere completamente trasparenti le metterebbe nei guai e che verrebbe richiesto loro di fare ulteriori ricerche e miglioramenti. Così, si limitano a nascondere agli altri la situazione reale e i dettagli, portando rapidamente a termine il compito e chiedendo poi alla casa di Dio di pagare. Ma, quando avviene l’ispezione, il lavoro non è all’altezza degli standard e va rifatto, e si spreca ancora più denaro. Questo non è forse un danno per la casa di Dio? Non è un comportamento da giuda? (Sì.) Un comportamento da giuda consiste nel tradimento specifico degli interessi della casa di Dio. Quando si trova di fronte a una situazione, tale individuo si schiera con chi è al di fuori della chiesa, tenendo conto solamente della propria carne e non pensando affatto agli interessi della casa di Dio. Costui ha una qualche lealtà verso Dio? (No.) Neanche un minimo di lealtà. Trae piacere dal tradire gli interessi della casa di Dio e dal danneggiare il lavoro della chiesa: questo è il comportamento di un giuda. C’è anche un’altra situazione: alcuni doveri comportano conoscenze specialistiche o competenze in altri campi che potrebbe non possedere nessuno. In questi casi, non devi sottrarti al problema. In quest’epoca di abbondanza di informazioni, non dovresti essere pigro, bensì cercare attivamente dati e informazioni pertinenti. Partendo dall’acquisizione delle informazioni più elementari, acquisisci gradualmente una comprensione di base della professione o del settore, per poi apprendere progressivamente altri aspetti nell’ambito di quel settore, che si tratti di dati o di vari termini professionali, acquisendo sostanzialmente familiarità con essi. Raggiungere questo livello non è forse più vantaggioso per adempiere ai tuoi doveri in modo adeguato e leale? (Sì.) Allora, qual è lo scopo di tutto questo lavoro di preparazione quando svolgi il tuo dovere? Fare ricerche, comprendere i dettagli e cercare soluzioni praticabili attraverso la condivisione e la discussione fanno parte della preparazione per adempiere adeguatamente al tuo dovere. Tale lavoro di preparazione dimostra lealtà nell’assolvimento del proprio dovere e rivela inoltre chi è superficiale. Quanto all’atteggiamento assunto nell’assolvimento dei loro doveri da parte dei non credenti e di coloro che non si spendono veramente per Dio? Costoro sono del tutto superficiali; qualunque cosa acquistino per la chiesa, spendono i soldi in modo sconsiderato secondo i loro capricci, senza cercare la guida del Supremo, pensando di capire tutto. Di conseguenza, sprecano il denaro della casa di Dio. Non sono forse dei disgraziati, forieri di disastri? Causano perdite alle offerte di Dio e non si rendono nemmeno conto di compiere il male e di opporsi a Dio; il loro cuore non prova alcun rimorso. Solo quando il popolo eletto di Dio li espone e li discerne, e si vota per allontanarli ed espellerli, acquistano una qualche consapevolezza e iniziano a pentirsi. Non si erano resi conto che le loro azioni avrebbero avuto conseguenze così gravi: in verità, non versano una lacrima finché per loro non è davvero la fine! Tali individui sono per lo più teste di legno a cui manca qualche rotella, eppure aspirano a essere leader e lavoratori e a svolgere compiti per la casa di Dio. Sono come dei maiali che si sono spalmati del rossetto, assolutamente privi di vergogna. Costoro sono dei non credenti; a prescindere da quanti anni sono che credono in Dio, non capiscono la verità. Eppure vogliono sempre essere leader e lavoratori nella casa di Dio, vogliono sempre esercitare il potere e avere l’ultima parola: non sono forse sfacciatamente privi di vergogna? Perché simili individui sono considerati dei non credenti? Il motivo è che, nonostante credano in Dio da molti anni e abbiano ascoltato così tanti sermoni, non capiscono e non riescono a mettere in pratica nessuna verità, il che li rende dei non credenti. Qualcuno di voi manifesta questi comportamenti? Chi lo fa, alzi la mano. Tutti? Allora siete tutti non credenti, e questo è un problema grave. Coloro che credono sinceramente in Dio, se ascoltano con costanza i sermoni, capiscono alcune verità e fanno dei progressi, diventando più affidabili nel parlare e nell’agire. Se qualcuno ascolta i sermoni per anni senza alcun progresso, allora è confuso, una bestia, un non credente. Alcuni, dopo tre o cinque anni di fede in Dio, capiscono molto e sono in grado di cercare la verità nel parlare e nell’agire. Se notano dei difetti nell’assolvimento del loro dovere o causano delle perdite alla casa di Dio, si sentono afflitti, provano rimorso e odiano sé stessi; sentono che i loro errori momentanei, la loro mancanza di lealtà, la pigrizia o l’indulgere nei piaceri della carne hanno portato a difetti così rilevanti e hanno causato perdite così grandi, e odiano sé stessi per questo. Tali persone con il rimorso nel cuore hanno un po’ di umanità e possono arrivare a ricevere la salvezza. Se qualcuno, dopo molti anni di ascolto dei sermoni, non comprende alcuna verità, continua a commettere errori nell’assolvimento del proprio dovere, crea sempre problemi alla casa di Dio e causa perdite al lavoro della chiesa, e non ha nemmeno rimorso nel cuore, allora tale individuo non possiede alcuna umanità, è peggiore dei maiali e dei cani. Costui potrebbe comunque svolgere il suo dovere in modo appropriato? Anche se svolge il suo dovere, lo fa con superficialità, e non riceverà l’approvazione di Dio.

Alcune persone si riferiscono sempre alla casa di Dio chiamandola “la nostra famiglia” quando parlano, tirando continuamente in ballo “la nostra famiglia” durante le conversazioni. Con quanta dolcezza lo dicono! Che cos’è questa “nostra famiglia” di cui parlano? Ci sono solo la casa di Dio, la famiglia di Dio, la chiesa. È appropriato dire sempre “la nostra famiglia”? A Me non sembra appropriato. L’espressione “la nostra famiglia” può essere usata, ma è appropriata solo se ciò che si dice corrisponde alla realtà. Se non sei una persona che persegue la verità, se spesso svolgi i tuoi doveri in modo superficiale, non sostenendo in alcun modo il lavoro della chiesa e non prendendolo affatto sul serio, eppure continui a dire “la nostra famiglia”, allora è inappropriato. Ha un che di falsità e di finzione, cosa che suscita disgusto e repulsione; se invece sei qualcuno che possiede realmente la verità realtà e sostiene il lavoro della chiesa, allora riferirti alla casa di Dio chiamandola “la nostra famiglia” è accettabile. Agli altri suona genuino, senza falsità, e ti vedranno come un fratello o una sorella, apprezzandoti e ammirandoti. Se non ami la verità nel tuo cuore, non accetti la verità e sei irresponsabile nell’assolvere i tuoi doveri, allora non riferirti alla casa di Dio chiamandola “la nostra famiglia”. Dovresti perseguire seriamente la verità, adempiere bene ai tuoi doveri ed essere in grado di sostenere il lavoro della chiesa, in modo che il popolo eletto di Dio ti percepisca come parte della casa di Dio. In quel caso, quando dici “la nostra famiglia”, questo offre agli altri un senso di vicinanza, senza alcun sentimento di repulsione, perché nel tuo cuore consideri veramente la casa di Dio come la tua casa, e nell’assolvimento dei tuoi doveri sei veramente responsabile e sostieni il lavoro della chiesa. Quando dici “la nostra famiglia”, suona pienamente meritato, senza alcuna traccia di falsità. Se qualcuno non mostra alcuna responsabilità nei confronti del lavoro della chiesa, svolge i suoi doveri in modo superficiale, non si preoccupa nemmeno di raccogliere le cose da terra, di pulire una stanza sporca, di spalare la neve o di sistemare il giardino in inverno, e non sembra un membro della casa di Dio ma piuttosto un estraneo, costui è forse qualificato per chiamare la casa di Dio “la nostra famiglia”? Tali individui sono solo servitori, lavoratori temporanei, persone senza vita che appartengono a Satana e non appartengono affatto alla casa di Dio. Eppure, spesso si riferiscono comunque senza vergogna alla casa di Dio chiamandola “la nostra famiglia”, dicendolo ogni volta che aprono bocca, dicendolo con una tale intimità, rivolgendosi ai fratelli e alle sorelle con grande calore, ma non svolgono alcun compito reale. Quando intraprendono dei compiti, commettono degli errori, causando danni alla casa di Dio. Non sono soltanto degli ipocriti? Queste persone sono assolutamente immorali, del tutto prive di coscienza e di ragione. Le qualità fondamentali che un credente in Dio dovrebbe avere sono la coscienza e la ragione, ed egli dovrebbe anche essere in grado di accettare la verità. Se non possiede nemmeno coscienza e ragione e non accetta affatto la verità, merita lo stesso di chiamare la casa di Dio “la nostra famiglia”? Tali individui sono semplicemente lavoratori temporanei e servitori; appartengono a Satana e hanno poco a che fare con la casa di Dio. Dio non riconosce simili persone; ai Suoi occhi, sono persone malevole. Molti credono in Dio ma non perseguono affatto la verità, mostrando indifferenza per le faccende della casa di Dio. Ignorano i problemi che incontrano, trascurano le loro responsabilità, si tengono lontani dai fratelli e dalle sorelle in difficoltà e non mostrano odio per coloro che fanno cose cattive e danneggiano gli interessi della casa di Dio o rovinano il lavoro della chiesa. Non hanno consapevolezza di ciò che è giusto o sbagliato; non si curano di nulla di ciò che accade nella casa di Dio. Trattano forse la casa di Dio come se fosse casa loro? Chiaramente no. Costoro non sono qualificati per chiamare la casa di Dio “la nostra famiglia”; quelli che lo fanno sono solo degli ipocriti. Chi è qualificato per dire “la nostra famiglia”? Recentemente ho notato che alcune persone in effetti non sono cattive, anche se ovviamente sono la minoranza. A prescindere da quanta verità capiscano, oppure dalla grandezza della loro statura o della loro fede, queste persone credono veramente in Dio, sono in grado di svolgere compiti reali e sono sinceramente responsabili in qualsiasi dovere svolgano: hanno una qualche sembianza di umanità. Solo persone di questo genere possono essere considerate veramente parte della casa di Dio. Quando dicono “la nostra famiglia”, la sensazione è di calore e sincerità. Per esempio, la chiesa aveva bisogno di un tavolo, e comprarlo sarebbe costato seicento o settecento dollari. Alcuni fratelli e sorelle hanno detto: “Costa troppo. Possiamo risparmiare molto comprando il legno e costruendolo da noi. Funzionerebbe altrettanto bene, senza alcuna differenza”. Dopo aver sentito questo, cosa ho provato nel cuore? Mi sono sentito in qualche modo commosso: “Queste persone non sono cattive; sanno risparmiare il denaro della casa di Dio”. Tali persone sono molto migliori di quelle che sperperano le offerte; almeno hanno un po’ di coscienza e di ragione e un po’ di sentimento umano. Alcuni causano alla casa di Dio perdite per centinaia o migliaia di dollari senza alcuna consapevolezza, dicendo addirittura che la cosa non li riguarda, senza provare alcun rimorso nel cuore. Dall’altro lato, c’è anche chi dice: “Anche risparmiare dieci o otto dollari vale la pena. Non dovremmo spendere soldi inutilmente per cose che possiamo risolvere da soli. Dovremmo risparmiare dove possiamo. Non c’è bisogno di spendere soldi che non occorre spendere. È giusto che sopportiamo un po’ di stenti e di fatica”. Solo coloro che sono capaci di dire queste cose sono persone con coscienza e ragione, che possiedono una normale umanità e che sono veramente conformi alla casa di Dio. Queste persone possono a buon diritto chiamare la casa di Dio “la nostra famiglia”, perché tengono conto degli interessi della casa di Dio. Alcuni non pensano affatto agli interessi della casa di Dio. Sono forse incapaci di tenere conto di cose simili? Quando si tratta della loro vita, sono estremamente parsimoniosi, badano al centesimo, vogliono sempre comprare gli articoli più economici e pratici, risparmiano ovunque possano, contrattano persino sul prezzo, calcolano meticolosamente; sono evidentemente abili nel gestire la loro vita. Però, quando si tratta di fare le cose per la casa di Dio, non si comportano così. Spendono in modo smodato quando usano il denaro della casa di Dio, utilizzandolo a loro piacimento, come se risparmiarlo equivalesse a uno spreco. Questo non è forse un segno di carattere terribile? Simili persone sono estremamente egoiste, non mostrano alcuna considerazione per la casa di Dio e cercano solo di soddisfare sé stesse. Sperano di insinuarsi nel Regno dei Cieli e di ottenere grandi benedizioni al minimo costo. Sono persone così egoiste e spregevoli, ma nutrono comunque ambizioni e desideri tanto smisurati; questo dimostra una grave carenza nel loro carattere morale!

Abbiamo sostanzialmente trattato in modo esaustivo questa manifestazione degli anticristi, il loro comportamento subdolo e il loro essere dispotici e autoritari, nella nostra condivisione? (Sì.) Riassumiamo allora. Il comportamento subdolo degli anticristi e il loro essere dispotici e autoritari sono due comportamenti distinti, ma ugualmente significativi e concomitanti, diffusi tra questi individui. Questa manifestazione espone due delle principali forme di indole degli anticristi: la malvagità e la malignità; essi sono sia malvagi che maligni. A volte magari non vedi il loro lato maligno, ma riesci a vedere quello malvagio. Potrebbero agire con gentilezza, rendendo difficile vedere il loro comportamento tirannico o barbarico. Non manifestano ferocia esteriormente, né ti costringono a fare alcunché, ma ti irretiscono con altri mezzi malvagi, portandoti sotto il loro controllo, a servire i loro scopi, e così ti sfruttano. Cadi nella loro trappola senza rendertene conto, sottomettendoti volontariamente alla loro manipolazione e ai loro raggiri. Perché sono capaci di provocare tali conseguenze? Gli anticristi spesso usano affermazioni e detti corretti per istruirti e influenzarti, istigandoti a fare delle cose, convincendoti che tutto ciò che dicono sia giusto, che dovresti attuarlo e farlo in quel modo, altrimenti ti sembrerà di andare contro la verità, avrai l’impressione che disobbedire loro significhi ribellarsi a Dio. Così facendo, obbedisci loro volontariamente. Qual è il risultato finale di tutto ciò? Anche se le persone seguono le loro parole e mettono in pratica ciò che dicono, comprendono forse la verità? Il loro rapporto con Dio si fa sempre più stretto o sempre più distante? Di fronte alle situazioni, le persone non solo non sono capaci di presentarsi davanti a Dio e di pregarLo, ma non sanno nemmeno come cercare le verità principi nelle parole di Dio, o come cogliere le intenzioni e le richieste di Dio. Invece, fanno un’affermazione incredibile: “Credo in Dio da tanti anni, mi affido principalmente ai leader per il sostegno e il sostentamento. Qualunque cosa accada, fintanto che i leader condividono, c’è una strada da percorrere. Senza i leader, non funziona”. Credono in Dio da molti anni e la loro statura è solo questa, sono ancora incapaci di agire senza i leader. Non è pietoso? Qual è il significato implicito qui? L’implicazione è che non sanno come pregare Dio, fare affidamento su Dio, guardare a Dio o nutrirsi delle parole di Dio. Tutte queste cose devono essere sostenute dai leader affinché costoro possano capirle; il leader può sostituire il Dio in cui credono. Si può dire che la fede in Dio di queste persone è in realtà una fede nei loro leader. Ascoltano tutto ciò che i leader dicono e credono a tutto ciò che i leader dicono. In chi credono, chi seguono e a chi obbediscono veramente: Dio o i leader? Non è forse come il caso delle persone religiose, che a parole credono nel Signore ma in realtà credono nei loro pastori, li seguono e si fidano di loro? Questo non è forse essere controllati da esseri umani? Tu adori i leader, dai loro ascolto in tutte le questioni. Questo è credere negli esseri umani e seguirli, essere vincolati e controllati da persone. Dio ha parlato così chiaramente eppure tu non riesci a capire le Sue parole, né sai come metterle in pratica, però capisci i diavoli e i satana dopo che hanno pronunciato solo qualche parola? Che cosa capisci realmente? A volte capisci una regola o una dottrina: questo può considerarsi come comprensione della verità? (No.) Questo non è comprendere la verità, è essere fuorviati. Ecco cos’è esattamente.

Nella manifestazione del comportamento subdolo e dell’essere dispotici e autoritari da parte degli anticristi, le loro forme principali d’indole sono la malvagità e la malignità. In cosa si manifesta la loro malvagità? Si manifesta nel loro comportamento subdolo. E in cosa si manifesta la loro malignità? (Nel loro essere dispotici e autoritari.) Si manifesta principalmente nel loro essere dispotici e autoritari e nel costringere gli altri a obbedire loro; la loro costrizione convoglia un’indole maligna. Dio richiede alle persone di sottomettersi a Lui e alla verità. In che modo Egli opera? Dopo aver espresso le Sue parole, Dio dice alle persone che la cosa più importante nella fede in Dio è che dovrebbero sottomettersi alla verità e alle parole di Dio. Tu conosci questa verità, sai che questa frase è giusta ma, quanto al sottometterti o meno e a come lo fai, qual è l’atteggiamento di Dio? Hai il libero arbitrio, il diritto di scegliere. Se vuoi sottometterti, lo fai; se non vuoi sottometterti, non devi farlo. Tuttavia, quali conseguenze potrebbe portare il non sottometterti? Che cosa Dio sottopone a scrutinio nelle persone e quali sono le Sue conclusioni su di loro? In questi casi, Dio non fa nulla di più. Non ti ammonisce, non ti minaccia e non ti costringe, non ti fa pagare il prezzo né ti punisce. Dio non agisce in questo modo. Durante il periodo in cui salva le persone, in cui esprime parole per provvedere agli esseri umani, Dio permette alle persone di commettere errori, di prendere la strada sbagliata, di ribellarsi a Lui e di fare cose sciocche. Ma, attraverso le Sue parole e alcuni dei metodi con cui opera, Egli fa gradualmente capire alle persone quali sono le Sue richieste, la verità, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, per esempio attraverso la potatura, il castigo e la disciplina, e anche mediante esortazioni. A volte Egli ti dona un po’ di grazia, ti smuove interiormente o ti fornisce un po’ di illuminazione e di rivelazione, portandoti a sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato, quali sono le Sue richieste, quale posizione gli esseri umani dovrebbero assumere e cosa le persone dovrebbero praticare. Mentre ti fa capire queste cose, ti dà anche una scelta. Se tu dici: “Sarò ribelle, sarò ostinato, non voglio scegliere ciò che è giusto, non voglio essere leale, voglio solo agire in questo modo!”, allora alla fine sei tu il responsabile della tua destinazione e del tuo esito. Devi assumerti la responsabilità delle tue azioni e pagarne il prezzo; Dio non fa nulla in proposito. Dio è equo e giusto. Se agisci in base alle Sue richieste e sei una persona che si sottomette a Dio, o se al contrario non agisci in base alle Sue richieste e non sei una persona che si sottomette a Dio, allora, in entrambi i casi, qualunque sarà la tua destinazione, Dio l’ha stabilita con largo anticipo. Dio non deve fare nulla di più. Non è che, se oggi non agisci in base alle Sue richieste, Egli ti disciplinerà, ti castigherà o ti punirà, arrecandoti disastri; Dio non opera così. Egli richiede alle persone di sottomettersi solo per far loro comprendere la verità sulla sottomissione; non c’è alcun elemento di “costrizione”. Dio non obbliga le persone a sottomettersi o a praticare questo aspetto della verità. Pertanto, nei modi di Dio, che Egli orchestri le persone, governi il loro destino, le guidi o fornisca loro la verità, la premessa di queste azioni non è basata sulla costrizione, né sulla necessità. Se agisci in base alle parole di Dio, capirai gradualmente la verità, sempre di più, e la tua condizione al cospetto di Dio continuerà a migliorare: manterrai una buona condizione e inoltre Dio ti illuminerà negli aspetti della vita quotidiana che non capisci. Se invece non pratichi la verità, non ti sottometti a Dio e non sei disposto a perseguire la verità, ciò che guadagnerai sarà molto limitato. Questa è la netta differenza tra le due situazioni. Dio non Si mostra parziale, è equo con tutti. Alcuni dicono: “Non praticherei, se semplicemente Dio mi obbligasse?” Dio non obbliga le persone; Satana lo fa. Dio non opera in questo modo. Se sai sottometterti a Dio solo quando vieni costretto, questo cosa fa di te? Ti stai davvero sottomettendo a Dio? Non è questo il tipo di sottomissione che Dio desidera. La sottomissione di cui parla Dio è quella in cui, sulla base della comprensione della verità, una persona pratica di buon grado le parole di Dio per coscienza e ragione. Questo è il significato originale della sottomissione. Non implica costrizione, limitazione, minaccia, né alcuna forma di legame o controllo. Pertanto, quando in una questione ti senti particolarmente vincolato o limitato, non è certo opera di Dio. Da un lato, potrebbe derivare da pensieri umani o da una comprensione distorta e da vincoli autoimposti. Dall’altro, potrebbe trattarsi di qualcun altro che cerca di vincolarti, usando regolamenti oppure qualche argomentazione o teoria apparentemente corretta per vincolarti, portandoti a sviluppare alcune distorsioni nel tuo pensiero. Questo denota un problema nella tua comprensione. Se percepisci che ti sottometti a Dio di buon grado e con facilità, ciò deriva dall’opera dello Spirito Santo e anche dalla genuina umanità, dalla coscienza e dalla ragione.

Nella casa di Dio ci sono delle persone che non si sottomettono alla verità, non si sottomettono alle disposizioni lavorative della casa di Dio e non si sottomettono alle disposizioni della chiesa. In che modo la casa di Dio gestisce la cosa? Ci sono metodi di attuazione forzata utilizzati per risolverla? Per esempio, se un leader non svolge un lavoro reale, non lavora secondo le disposizioni lavorative e non pratica la verità, o non è capace di svolgere un lavoro reale, in che modo la casa di Dio gestisce la cosa? (La casa di Dio lo sostituisce.) Viene sostituito direttamente, ma viene espulso? (No.) Coloro che non hanno compiuto il male non vengono espulsi. Per quanto riguarda i fratelli e le sorelle comuni, se si dà loro disposizione di svolgere un determinato dovere e si rifiutano, questo vale come mancata sottomissione? Se non vanno loro, si può trovare qualcun altro; qualcuno verrebbe mai costretto a svolgere un dovere? (No.) Non c’è coercizione. Se, attraverso la condivisione sulla verità, sono disposti ad accettare e a sottomettersi, allora va bene. Non si tratta di una coercizione, ma di dare disposizione che svolgano quel dovere a condizione del loro consenso personale e della loro volontà. Per esempio, alcuni amano cucinare, ma si dispone che facciano le pulizie, e loro dicono: “Se mi viene chiesto di pulire, allora pulirò. Mi sottometto alle disposizioni della casa di Dio”. C’è una qualche coercizione in questo? C’è una forzatura contro la volontà di qualcuno? (No.) Questo viene disposto con la loro volontà e sottomissione, senza mettere nessuno in una situazione difficile o costringerlo a fare qualcosa. Ci potrebbero anche essere casi in cui, per un certo dovere, temporaneamente non si riesca a trovare nessuno, e si dispone che provvisoriamente lo assuma tu; tu personalmente potresti non essere disposto, ma è una necessità per il lavoro, è un caso particolare. Tu sei un membro della casa di Dio, mangi il cibo della casa di Dio e svolgi i tuoi doveri lì: dal momento che ti riconosci come qualcuno che crede in Dio e Lo segue, non puoi ribellarti alla tua carne in questa piccola questione? Non può nemmeno considerarsi veramente come sottomissione o un’avversità; è solo temporaneo, non ti si chiede di svolgere questo dovere a lungo termine. Alcune persone si lamentano che il lavoro che viene chiesto loro di fare è sporco e faticoso, e non sono disposte a svolgerlo. Se lo fanno presente, dovrebbero essere prontamente riassegnate. Tuttavia, se esprimono la cosa solo verbalmente, ma in realtà sono disposte a sottomettersi e a soffrire, allora dovrebbero continuare a svolgere il loro dovere. Questo approccio è appropriato? (Sì.) È un principio corretto? (Sì.) La casa di Dio non costringe assolutamente le persone contro la loro volontà. C’è un’altra situazione: alcune persone, indipendentemente dal dovere che svolgono, sono pigre, irresponsabili e prive di lealtà. A volte, addirittura, fanno cose cattive in segreto. Quando non svolgono bene il loro dovere, accampano scuse, sostenendo che il dovere non è adatto a loro, che non è il loro forte, o che non capiscono il campo interessato. Ma in realtà tutti vedono chiaramente che la loro incapacità di svolgerlo bene non è dovuta a questi motivi. Come andrebbero gestite simili persone? Se richiedono di svolgere un dovere altrove, si dovrebbe acconsentire? (No.) Allora cosa andrebbe fatto? Tali persone non sono adatte a svolgere un dovere, lo fanno con riluttanza e senza un atteggiamento appropriato, quindi dovrebbero essere allontanate. Ci sono individui di altro tipo, quelli che creano difficoltà e oppongono resistenza non appena si dice loro di assolvere un dovere. Costoro sono estremamente restii e riluttanti, riescono a malapena a reprimere il loro malcontento e pensano: “Me ne starò tranquillo qui e mi arrangerò per qualche anno, chissà dove andrò a finire dopo!” Non si dovrebbe consentire alle persone con simili intenzioni di svolgere un dovere, e non è permesso loro neanche se vogliono svolgerlo. I casi di questo genere vanno gestiti con polso duro. Perché? Perché di questi individui si capisce a fondo l’essenza: chi li comprende dice che sono dei non credenti; anche le persone che li circondano dicono che non sono adatti a svolgere un dovere. Un individuo del genere è un miscredente e va allontanato. Altrimenti può solo causare disturbi, commettere misfatti e danneggiare i prescelti Dio all’interno della chiesa, una cosa assolutamente inaccettabile. Casi simili andrebbero gestiti in base ai principi per come trattare coloro che svolgono dei doveri nella chiesa; la loro riluttanza non è un fattore. Si tratta di coercizione? Non si tratta di coercizione; questo è agire in base ai principi, è sostenere gli interessi e il lavoro della casa di Dio. Si tratta di allontanare i non credenti e coloro che sono lì solo per vivere come parassiti nella casa di Dio. Se vuoi essere un parassita, fallo da un’altra parte, non qui. La casa di Dio non è una casa di riposo; non sostiene i fannulloni. Capito?

Ci sono alcuni anticristi che si nascondono molto bene, semplicemente sorridendo senza parlare quando vedono qualcosa, mantenendo il silenzio su molte questioni, fingendo profondità e non esprimendo alcuna posizione. Quando entri in contatto con loro per la prima volta, non è facile capirli a fondo; potresti persino ritenerli degni di nota e rimarchevoli. In che modo puoi discernere questi anticristi? Devi prestare molta attenzione e osservare cosa davvero piace loro, su cosa si concentrano, cosa li interessa e con chi interagiscono. Osservando questi aspetti, puoi acquisire comprensione di loro. Inoltre, c’è una cosa di cui tutti dovete essere consapevoli: qualsiasi sia il livello di un leader o di un lavoratore, se voi li adorate perché comprendono un po’ di verità e perché hanno qualche dono, se credete che possiedano la verità realtà e possano aiutarvi, e se li ammirate e dipendete da loro in ogni cosa e cercate di ottenere la salvezza in questo modo, allora è sciocco e ignorante da parte vostra. Alla fine tutto questo non porterà a nulla, perché il vostro punto di partenza è intrinsecamente sbagliato. Per quante verità si comprendano, esse non possono prendere il posto di Cristo e, per quanto qualcuno abbia dei doni, questo non significa che possieda la verità; pertanto, chiunque adori, ammiri e segua altre persone alla fine sarà scacciato e condannato. Chi crede in Dio è capace di ammirare e seguire soltanto Dio. Leader e lavoratori, a prescindere dal loro rango, sono pur sempre persone comuni. Se li consideri come tuoi diretti superiori, se ritieni che siano superiori a te, che siano più competenti di te e che debbano guidarti, che siano sotto ogni aspetto superiori a chiunque altro, allora ti sbagli: è un’illusione. E quali conseguenze avrà su di te quest’illusione? Ti porterà inconsapevolmente a valutare i tuoi leader in rapporto a requisiti che non sono conformi alla realtà e a essere incapace di trattare correttamente i problemi e le carenze che hanno; allo stesso tempo, senza rendertene conto, sarai anche profondamente attirato dal loro stile, dai loro doni e dai loro talenti, e a quel punto, senza neanche accorgertene, li starai adorando e loro saranno il tuo Dio. Questo cammino, da quando cominciano a diventare il tuo modello di comportamento, il tuo oggetto di adorazione, a quando diventi uno dei loro seguaci, è quello che ti condurrà inconsapevolmente lontano da Dio. E, anche allontanandoti a poco a poco da Dio, continuerai a ritenere di star seguendoLo, di essere nella Sua casa, di essere al Suo cospetto, quando in realtà sarai stato irretito da servi di Satana, da anticristi. Non te ne renderai neppure conto. Questo è uno stato di cose molto pericoloso. Risolvere questo problema richiede, in parte, la capacità di discernere la natura essenza degli anticristi, e la capacità di capire a fondo l’orribile volto dell’odio che gli anticristi provano per la verità e della loro opposizione a Dio; e allo stesso modo è necessario avere anche familiarità con le tecniche comunemente usate dagli anticristi per fuorviare e irretire le persone, nonché con il loro modo di agire. L’altra componente è che dovete perseguire la conoscenza dell’indole e dell’essenza di Dio. Deve esservi chiaro che solo Cristo è la verità, la via e la vita, che adorare qualsiasi persona vi attirerà catastrofi e disgrazie. Dovete credere nel fatto che solo Cristo può salvare le persone, e dovete seguire Cristo e sottomettervi a Lui con fede assoluta. Questo è l’unico cammino corretto della vita umana. Alcuni potrebbero dire: “Be’, ho i miei motivi per adorare i leader: in cuor mio, adoro spontaneamente chiunque possegga dei talenti. Adoro qualsiasi leader che sia in linea con le mie nozioni”. Perché insisti nell’adorare l’uomo anche se credi in Dio? Alla fine dei conti, chi è che ti salverà? Chi veramente ti ama e ti protegge? Davvero non lo vedi? Se credi in Dio e Lo segui, dovresti dare ascolto alla Sua parola e, se parli e agisci correttamente e ti conformi alle verità principi, non si tratta semplicemente del fatto che ti sottometti alla verità? Perché sei così ignobile? Perché insisti nel trovare qualcuno da adorare e seguire? Perché ti piace essere schiavo di Satana? Perché non essere invece un servo della verità? Ciò dimostra se una persona possieda o meno ragionevolezza e dignità. Dovresti iniziare da te stesso: munisciti di verità di ogni genere, impara a identificare i vari modi in cui diverse questioni e persone si manifestano, apprendi la natura dei vari comportamenti delle persone e quale indole esternano, impara a distinguere l’essenza di vari tipi di persone, abbi chiaro quali tipi di persone ti stanno intorno, che tipo di persona sei tu e che tipo di persona è il tuo leader. Quando vedrai chiaramente tutto questo, sarai in grado di approcciarti a queste persone nel modo giusto, in base alle verità principi: se sono fratelli e sorelle, li tratterai con amore; se non sono fratelli e sorelle, ma persone malevole, anticristi o non credenti, ti terrai a distanza e li abbandonerai. E se si tratta di persone che possiedono la verità realtà, pur magari ammirandole, non le adorerai. Nessuno può prendere il posto di Cristo; solo Cristo è il Dio concreto. Solo Cristo può salvare le persone, e solo seguendo Cristo puoi ottenere la verità e la vita. Se riesci a vedere queste cose con chiarezza, allora possiedi statura e non verrai facilmente fuorviato dagli anticristi, né devi temere di essere fuorviato da loro.

Alcuni si preoccupano quando vedono che certi anticristi vengono rivelati e scacciati, e dicono: “Sebbene gli anticristi non sembrino persone malevole all’apparenza, perché, quando si discernono le cose che fanno, allora si rivelano così malevoli? Sembra che gli anticristi siano in effetti molto subdoli. Io invece ho scarsa levatura e, se incontrerò di nuovo tali anticristi, temo che non sarò in grado di discernerli. Come dovrei difendermi dagli anticristi?” Anche se sei di scarsa levatura, non devi sempre preoccuparti di essere fuorviato o pensare sempre a come difenderti da loro. Devi solo concentrarti sulla comprensione della verità, leggere di più le parole di Dio e, quando hai tempo, riflettere seriamente sulle malefatte compiute dagli anticristi, chiedendoti: “Dove risiede il loro male? Cosa li ha spinti a commettere un tale male? Possono le persone comuni commettere un tale male? Come fanno coloro che comprendono la verità a discernerli? Io come posso discernerli?” Una volta che avrai visto chiaramente l’essenza delle persone attraverso le parole di Dio, capirai tutto. Pensando costantemente a queste cose, imparerai inconsapevolmente a discernere e, naturalmente, sarai in grado di discernere quando ti troverai di nuovo di fronte a degli anticristi che tentano di fuorviare gli altri. Questo richiede molta esperienza; non è qualcosa che puoi imparare solo ascoltando più sermoni. È come acquisire esperienza nella società dopo essersi approfittati troppo o aver subito troppe perdite: “ogni caduta nella fossa è un aumento di consapevolezza”. È la stessa idea. Nel nostro credere in Dio, la cosa principale è capire la verità. Più verità comprendi, più cose riuscirai a capire a fondo. Se non comprendi alcuna verità, persino la conoscenza è inutile. Con la sola conoscenza, non puoi capire a fondo nulla; hai le stesse opinioni dei membri del mondo secolare, e qualsiasi commento tu faccia sarà un’assurdità e una falsità. Non preoccuparti se in questo momento non riesci a capire a fondo alcune persone. Quando capirai la verità, acquisirai naturalmente il discernimento. Per ora, concentrati solo sul fare bene il tuo dovere, nutriti di più delle parole di Dio e rifletti di più sulla verità. Quando arriverà il giorno in cui capirai la verità, sarai in grado di discernere le persone. Semplicemente osservando il comportamento di una persona, saprai cosa ha nel cuore; semplicemente ascoltando un rapporto su una qualche questione, sarai in grado di capire a fondo l’essenza di quella questione; e conoscerai la statura di qualcuno semplicemente ascoltandone i pensieri e i punti di vista. Senza grandi sforzi, sarai in grado di capire tutto di qualsiasi questione o persona: questo è il risultato della comprensione della verità. Se invece non persegui la verità, e al contrario ti affidi alla tua immaginazione per valutare le persone, le adori, dipendi da loro e le aduli ciecamente, e se non segui il cammino del perseguimento della verità, quale sarà il risultato finale? Chiunque potrà fuorviarti; non sarai capace di capire a fondo nessuno, nemmeno l’anticristo più palese: si prenderà gioco di te e tu lo ammirerai comunque per la sua abilità, orbitandogli intorno ogni giorno. In tal caso sei veramente confuso e si può affermare in modo definitivo che credi in un Dio vago, non nel Dio concreto, e che non sei decisamente una persona che persegue la verità.

Alcuni, anche dopo aver ascoltato diversi sermoni sul discernimento degli anticristi, non riescono comunque a discernerli. Capiscono solo alcuni metodi di discernimento, ma sono privi di esperienza concreta. Quando si trovano realmente di fronte alle azioni malvagie degli anticristi, ancora una volta non riescono a discernerli. Sebbene non riescano a discernere gli anticristi dopo aver ascoltato i sermoni, confrontano sé stessi con ciò che hanno sentito e iniziano sempre più a pensare di essere simili a un anticristo. Alla fine, arrivano a credere di essere loro stessi degli anticristi. Non c’è nulla di sbagliato in questo tipo di discernimento. Sono pienamente consapevoli dei dettagli del discernimento degli anticristi, è solo che sono carenti nei principi di giudizio. Questo non è un problema grave; dimostra che il loro ascolto dei sermoni ha prodotto dei risultati. Anche se non hanno acquisito discernimento dei veri anticristi, lo hanno acquisito di sé stessi, e anche questa è una cosa positiva. Per prima cosa salvano sé stessi ed evitano di diventare anticristi, e questo è un esito fruttuoso dell’ascolto dei sermoni che espongono gli anticristi. Essere in grado di discernere sé stessi come anticristi non è semplice; tale discernimento richiede un’osservazione dettagliata, e credo che questo valga già come possesso di discernimento. È una cosa positiva discernere sé stessi adesso; non è troppo tardi per farlo. Se tu avessi compiuto il male o causato disastri e fossi stato identificato come un anticristo, allora sarebbe troppo tardi. Se riesci a discernere ora, al massimo significa che manifesti tratti simili a quelli degli anticristi, che stai percorrendo il cammino di un anticristo e che hai scelto la strada sbagliata. Questa è la portata del tuo attuale giudizio. Sei ancora in tempo per cambiare rotta, ma è pericoloso se scegli di non farlo. Abbiamo condiviso molte volte sull’argomento del discernimento degli anticristi, e ormai alcune persone sanno davvero discernere. Sono in grado di identificare l’indole da anticristo che rivelano, e questo è un risultato a dimostrazione del fatto che hanno acquisito discernimento. Se riusciranno a distinguere ulteriormente tra coloro che possiedono la natura essenza di un anticristo e coloro che hanno solo un’indole da anticristo, allora avranno acquisito piena padronanza del discernimento. Questa è una cosa che si può ottenere in poco tempo, quindi non c’è bisogno di affrettarsi. Se le persone sono in grado di discernere la propria indole da anticristo, di riconoscere se stanno percorrendo il cammino di un anticristo e di capire qual è la natura essenza degli anticristi, allora hanno già imparato a discernere gli anticristi. La capacità di discernere gli anticristi non riguarda il numero di anni di fede in Dio, ma il fatto che una persona sappia o meno dedicare impegno alla verità e comprenderla. Alcuni credono in Dio da molti anni e hanno ascoltato numerosi sermoni sull’esposizione degli anticristi, ma la loro indole e le loro manifestazioni da anticristo non sono cambiate affatto. Comunque Io condivida sulla verità, rimangono inconsapevoli. Al momento potrebbero anche identificarsi con il contenuto della condivisione ma, quando si tratta di agire o di svolgere i loro doveri, ritornano alle loro vecchie abitudini. Non è un problema e un pericolo per queste persone? È molto pericoloso! Comunque Io condivida, per quanto provino rimorso o siano turbate nel momento in cui Mi ascoltano, dopo non cambiano affatto. Non riflettono sul motivo per cui promuovono e coltivano sempre persone che ammirano e adulano, né sul motivo per cui trattano gli altri non in base ai principi, ma secondo i propri capricci. Non provano disgusto per le persone che piacciono loro, neanche se sono malevole o cattive, e continuano a promuoverle e a usarle. Ancor meno riflettono sul perché non perseguono affatto la verità e hanno intrapreso il cammino di un anticristo. Aver compiuto tanto male senza alcuna reale riflessione o alcun reale cambiamento è pericoloso. Negli ultimi incontri, abbiamo condiviso sull’esposizione dell’indole e dell’essenza degli anticristi. L’indole degli anticristi è più nascosta e malvagia delle comuni forme di indole corrotta. Gli anticristi provano avversione per la verità, la odiano, e non sono assolutamente in grado di accettare la verità né il giudizio e il castigo di Dio. Qual è dunque l’esito, la fine degli anticristi? Sicuramente verranno scacciati. In che modo Dio caratterizza gli anticristi? Come coloro che odiano la verità e si oppongono a Dio: sono nemici di Dio! Opporsi alla verità, odiare Dio e odiare tutte le cose positive: non si tratta di una debolezza o di una stoltezza temporanea che si riscontra nelle persone comuni, né della rivelazione di pensieri e punti di vista errati che derivano da una comprensione distorta del momento; non è questo il problema. Il problema è che sono anticristi, nemici di Dio, e odiano ogni cosa positiva e tutta la verità; sono personaggi che odiano Dio e Gli si oppongono. In che modo Dio valuta simili personaggi? Dio non li salva! Costoro disprezzano e odiano la verità, hanno la natura essenza degli anticristi. Lo capite? Qui si espongono la malvagità, la malignità e l’odio per la verità. Questa è la più grave delle forme di indole satanica tra tutti i tipi di indole corrotta, e rappresenta le caratteristiche più tipiche ed essenziali di Satana, non solo le forme di indole corrotta rivelate dalla comune umanità corrotta. Gli anticristi sono una forza nemica di Dio. Sono in grado di disturbare e di controllare la chiesa e hanno la capacità di distruggere e intralciare l’opera di gestione di Dio. Non è una cosa che possono fare persone comuni con un’indole corrotta; solo gli anticristi sono capaci di tali azioni. Non sottovalutate la questione.

Tutte le persone malevole hanno un’indole malvagia. Parte della malvagità si esprime attraverso un’indole maligna, come nel caso dei frequenti maltrattamenti nei confronti delle persone ingenue, del trattarle in modo ironico o sarcastico, del renderle sempre oggetto di scherno e dell’approfittarsi di loro. Le persone malevole fanno inchini e riverenze di deferenza quando vedono un’altra persona malevola, mentre quando vedono una persona debole la calpestano e spadroneggiano. Si tratta di persone estremamente feroci e malvagie. Chiunque maltratti o opprima i cristiani è un diavolo travestito da persona; è una bestia senz’anima, la reincarnazione di un diavolo. Se tra la folla dei malevoli c’è chi non maltratta gli ingenui, non brutalizza i cristiani, e scatena la sua ira solo su chi danneggia i suoi interessi personali, allora costui è considerato una brava persona tra i miscredenti. Ma in cosa differisce la malvagità degli anticristi? La malvagità degli anticristi si manifesta soprattutto nella loro particolare inclinazione alla competizione. Osano competere con il cielo, con la terra e con le altre persone. Non solo non permettono a nessuno di maltrattarli, ma maltrattano e puniscono gli altri. Ogni giorno pensano a come punire le persone. Se provano invidia o odio per qualcuno, non lasceranno mai correre. Questi sono i modi in cui gli anticristi sono malvagi. In cos’altro si manifesta questa malvagità? Si può vedere nel loro modo subdolo di fare le cose, che le persone con un po’ di cervello, con un po’ di conoscenza e un po’ di esperienza sociale, trovano difficile da individuare. Essi agiscono in modo estremamente subdolo, e questo assurge a malvagità; non si tratta di comune propensione all’inganno. Sono capaci di trucchi e tranelli, e vi ricorrono a un livello superiore rispetto alla maggior parte delle persone. La maggioranza delle persone comuni non può competere con loro e non può affrontarli. Questo è un anticristo. Perché dico che la gente comune non può affrontarli? Perché la loro malvagità è così estrema che possiedono un enorme potere di fuorviare le persone. Possono escogitare ogni sorta di metodo per indurre gli altri ad adorarli e a seguirli. Sono capaci anche di sfruttare ogni tipo di persona per disturbare e danneggiare il lavoro della chiesa. In tali circostanze, la casa di Dio condivide ripetutamente su ogni tipo di manifestazione, indole ed essenza degli anticristi, in modo che le persone possano discernerli. È necessario. Alcune persone non capiscono e dicono: “Perché condividere sempre su come discernere gli anticristi?” Perché gli anticristi sono fin troppo capaci di fuorviare le persone. Possono fuorviare molte persone, come un’infezione letale che, attraverso il contagio, può danneggiare e uccidere molte persone in un’unica epidemia; è altamente contagiosa e di vasta portata, e i suoi tassi di infettività e mortalità sono piuttosto elevati. Queste non sono forse conseguenze gravi? Se non condivido in questo modo con voi, potete liberarvi dal fuorviamento e dai vincoli degli anticristi? Potete veramente rivolgervi a Dio e sottomettervi a Lui? È molto difficile. Quando le persone comuni rivelano un’indole arrogante, al massimo fanno vedere agli altri il brutto stato della loro arroganza. A volte si vantano, altre volte si pavoneggiano e si mettono in mostra, altre ancora amano ostentare il loro prestigio e fare la predica agli altri. Ma è questo il caso degli anticristi? In apparenza non sembrano ostentare il loro prestigio né tenere a esso, potrebbero anche non dare mai l’idea di essere interessati al prestigio, ma nel profondo ne hanno un forte desiderio. Come nel caso di alcuni imperatori o signori briganti dei miscredenti: quando combattono per la loro terra, patiscono le avversità insieme ai loro compagni, mostrandosi umili e privi di ambizioni. Ma hai visto i desideri nascosti nel profondo dei loro cuori? Perché riescono a sopportare tali avversità? Sono i loro desideri a sostenerli. Dentro di loro nutrono un’ambizione grandiosa, sono pronti a sopportare qualsiasi sofferenza o a tollerare qualsiasi calunnia, diffamazione, offesa e insulto per poter salire un giorno sul trono. Non è forse subdolo? Possono forse far vedere questa ambizione a qualcuno? (No.) Non la mostrano e la tengono ben nascosta. Ciò che si vede in superficie è una persona capace di sopportare ciò che gli altri non possono sopportare, di sostenere avversità insostenibili, e che a chi la circonda appare tenace, priva di ambizioni, con i piedi per terra e buona. Ma il giorno in cui sale al trono e acquisisce reale potere, per consolidare la sua autorità e impedire l’usurpazione, uccide tutti coloro che hanno sofferto e combattuto al suo fianco. Solo quando la verità viene rivelata, le persone si rendono conto della sua profonda astuzia. Quando guardi indietro e vedi che tutto ciò che costui faceva era guidato dall’ambizione, scopri che la sua indole era malvagia. Di quale tattica si trattava? Di una tattica subdola. Questa è l’indole di come agiscono gli anticristi. Gli anticristi e i re diavoli che esercitano il potere ufficiale sono della stessa pasta; non soffriranno assolutamente e non sopporteranno nulla nella chiesa per nessun motivo, se non ottengono potere e prestigio. In altre parole, costoro non si accontentano assolutamente di essere dei comuni seguaci, di scendere a compromessi nella casa di Dio come comuni adoratori di Dio, o di svolgere qualche dovere in silenzio e nell’anonimato; non sarebbero certamente disposti a farlo. Se qualcuno in possesso di prestigio viene sostituito perché ha percorso il cammino di un anticristo e pensa: “Ora, senza prestigio, agirò schiettamente come una persona comune, facendo tutto ciò che posso; posso ancora credere in Dio altrettanto bene senza prestigio”, allora è un anticristo? No, questa persona ha percorso una volta il cammino di un anticristo, ha preso una volta la strada sbagliata a causa di una stoltezza momentanea, ma non è un anticristo. Cosa farebbe un vero anticristo? Se un anticristo perde il suo prestigio, non crede più. Non solo, ma pensa anche a vari modi per fuorviare gli altri, portandoli a venerarlo e a seguirlo, per soddisfare la propria ambizione e il proprio desiderio di potere. Questa è la differenza tra coloro che percorrono il cammino di un anticristo e gli anticristi veri e propri. Noi analizziamo ed esaminiamo queste forme di indole e di essenza e queste manifestazioni degli anticristi perché la natura del problema è molto grave. La maggior parte delle persone non è in grado di discernere gli anticristi. Per non parlare di come i fratelli e le sorelle comuni, e persino alcuni leader e lavoratori che pensano di comprendere qualche verità, non padroneggiano del tutto il discernimento degli anticristi. È difficile dire quanto padroneggino, il che indica che la loro statura è troppo scarsa. Solo coloro che sanno discernere accuratamente gli anticristi sono persone con una vera statura.

Qual è un problema rilevante che tutti voi state affrontando ora? La maggior parte delle persone non sa discernere e viene facilmente fuorviata dai falsi leader e dagli anticristi, e questo è molto pericoloso se non viene risolto. Pertanto, vi richiedo di imparare a distinguere i vari tipi di persone. Discernete quale indole è rappresentata dai vari comportamenti e affermazioni delle persone e, in base a questi, discernete l’essenza della persona. Inoltre, dovete essere in grado di distinguere tra ciò che è verità realtà e quelle che sono solo parole e dottrine. Se non sapete discernere queste cose, non riuscirete a entrare nella verità realtà. Come si può, senza discernimento, trovare il cammino per entrare nella realtà? Alcuni leader e lavoratori si limitano a declamare parole e dottrine, pensando che comprendere parole e dottrine significhi possedere la realtà. Così, mentre pronunciano parole e dottrine, si sentono soddisfatti e giustificati, e il loro entusiasmo aumenta sempre di più. Ma quando affrontano delle prove vacillano e, non sapendo nemmeno come lo abbiano fatto, continuano a dire: “Perché Dio non mi ha protetto?” Non è forse un fallimento vergognoso? Così, alcuni leader e lavoratori parlano sempre di parole e dottrine: riuscite a discernere questo? (No.) A volte sento dire da alcuni fratelli e sorelle che certi leader parlano solo di parole e dottrine e non sono adatti al ruolo di leader, e questi fratelli e sorelle chiedono di sostituirli. Tuttavia, quando viene chiesto loro di eleggere un nuovo leader, la maggior parte delle persone manca di discernimento, e anche i leader e i lavoratori eletti sono persone che parlano solo di parole e dottrine senza possedere molta realtà. È una questione molto seria, molto difficile. Quando ascoltate le Mie parole di condivisione su queste questioni, riuscite a discernere qualche differenza rispetto a ciò che dicono i comuni leader? Se riesci a discernere la differenza, allora sai qual è la verità realtà. Se non riesci a discernerla e ti sembra tutto uguale, e pensi: “Anche noi abbiamo imparato a dire le parole di Dio, e quello che diciamo è uguale a quello che dice Dio”, allora questo è problematico: dimostra che non capisci affatto la verità, che sai solo imitare le parole di Dio e recitarne un po’, senza capire realmente la verità. La maggior parte degli anticristi possiede certi doni ed eloquenza, cose che forniscono loro il capitale per fuorviare le persone. Aggiungendo la loro indole malvagia e i loro modi manipolatori di parlare e agire, sono davvero in grado di fuorviare le persone. Se voi siete capaci solo di declamare parole e dottrine e non sapete discernere qual è la verità realtà, non potete che essere fuorviati dagli anticristi. Questo è qualcosa che va oltre il vostro controllo! Per coloro che non comprendono la verità, è impossibile non essere fuorviati dagli anticristi, a prescindere da quello che possano desiderare. Liberarsi dall’influenza di Satana non è una cosa semplice, vero?

11 giugno 2019

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