Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte terza)

Supplemento: Analisi della cultura tradizionale orientale e occidentale

DiteMi, che cos’è la verità? Non abbiamo già condiviso su questo argomento? (Sì.) Allora diteMi che cos’è la verità con parole vostre. (La verità è il principio e il criterio secondo cui si valutano tutti gli eventi, le persone e le cose.) Bene. Qualcun altro? C’è un modo diverso di dirlo? Non pensate a quali parole della dottrina usare, o a quale frase delle parole di Dio scegliere per la vostra risposta; rispondete semplicemente usando parole derivanti dalla vostra esperienza vera e della vostra reale comprensione. Va bene anche se non sono chissà quanto profonde. Alcuni dicono: “Le parole di Dio sono la verità”. Questo è corretto ma, se sei solamente capace di pronunciare queste parole e non ne comprendi il significato reale, allora per te sono solo una dottrina. Facciamo ora un passo avanti: che cos’è la verità? Cosa sono le parole di Dio? Qual è l’essenza delle parole di Dio? La verità è il criterio che le persone producono attraverso il pensiero e la riflessione? (No.) La verità è la sintesi di ciò che le persone hanno sperimentato e delle conoscenze che hanno acquisito, oppure un tipo di cultura sociale, o una cultura tradizionale prodotta all’interno di un certo contesto sociale? (No.) Allora la verità è costituita dai principi per comportarsi e agire che le persone riassumono da sé? (No.) Quindi che cos’è esattamente? Come possiamo specificare i principi di cui si parla qui, in modo che abbiano un significato preciso e che le persone sappiano che si tratta della verità non appena la sentono? Come possiamo dirlo in un modo che risulti loro sintetico e preciso? (Tutti i requisiti posti da Dio all’uomo sono la verità.) Tutti i requisiti posti da Dio all’uomo sono la verità, questo è corretto, ma come si potrebbe dirlo in un modo ancora più preciso? (La verità è la realtà di tutte le cose positive.) Questo è stato detto spesso in passato. Abbiamo detto spesso che le parole di Dio, i Suoi requisiti nei confronti dell’uomo e la realtà di tutte le cose positive sono la verità: cos’altro? (La verità è il criterio e il percorso per il modo in cui le persone dovrebbero trattare le questioni e comportarsi.) La verità è il criterio e il percorso per il modo in cui le persone dovrebbero trattare le questioni e comportarsi, anche questo è corretto. Ora mettiamo insieme tutti questi aspetti e definiamo la verità in una frase sintetica. (Dio è la verità.) Dio è la verità: è una definizione un po’ troppo ampia, troppo generica. Deve essere più specifica, in modo che le persone, quando la sentono, la trovino precisa, non vuota, bensì piuttosto concreta e pratica, e la percepiscano come appropriata. Provate a riassumerlo di nuovo; come potreste dirlo in modo più preciso? (Il Supremo in passato ha condiviso che la verità è il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio.) Questa non è forse un’affermazione sintetica? (Sì.) La verità è il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Perché definirla come criterio? Come dovremmo intendere la parola “criterio” in senso letterale? (Come un principio preciso.) Come un principio o una regola precisi; la si può anche definire come una norma. Quindi, a cosa si riferisce “criterio”? (A uno standard.) Si riferisce a uno standard, a una regola e a un principio precisi. Questo è ciò che definiamo “criterio”. Il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio: se queste definizioni che abbiamo citato in precedenza sono esatte, allora a cosa si lega questo criterio? A cosa si riferisce qui? Alla definizione fornita in precedenza: il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Ecco cos’è la verità. Ora, nel leggere questa frase, qualcuno potrebbe pensare: “Anche la nostra cultura tradizionale è la verità”? La cultura tradizionale può rientrare nella categoria della verità? (No.) Non può. Si può forse dire: “La ricerca accademica è approdata a una conclusione che è la verità” oppure “Il nostro popolo possiede una cultura, o un’esperienza, o un buon standard morale che sono anch’essi la verità”? La verità può essere definita in questo modo? (No.) Perché non possiamo usare queste cose per definire la verità? Perché diciamo che queste cose non hanno nulla a che vedere con la verità? (Non hanno nulla a che vedere con l’adorare Dio.) Esatto. Possono riguardare il comportamento delle persone, ma non l’adorazione di Dio. A cosa si riferisce il comportamento di cui parlano? Cosa sono gli standard e le regole che pongono? Una buona condotta proveniente da Satana. Non riguardano l’adorare Dio, ma l’adorare e difendere Satana. Sono un insieme di detti o di culture inerenti al comportamento che sono stati condensati a partire dalle fantasie e dalle nozioni umane e da ciò che le persone ritengono essere una moralità o una condotta buone. Non riguardano la verità né l’adorazione di Dio, non hanno nulla a che fare con l’adorazione di Dio.

I cinesi hanno condensato una cultura tradizionale che è adatta solo a loro stessi e che gli occidentali non possono accettare. Gli occidentali hanno i loro eroi nazionali, il loro senso nazionale di integrità morale e la loro cultura nazionale ma, se esportassero la loro cultura in Oriente, gli orientali la accetterebbero? (No.) Anche gli occidentali non sarebbero accettati. Quindi, a prescindere da quanto alta sia la considerazione che gli individui hanno di questa cultura o da quanto ritengano nobili queste tradizioni, c’è un rapporto tra esse e la verità? (No, non c’è.) Non c’è alcun rapporto tra le due cose. Per esempio, in Oriente c’è un tipo di cultura tradizionale che afferma che i gufi non sono animali di buon auspicio. Qual è il detto? “Non temere il verso del gufo, ma la sua risata. Se senti il verso di un gufo, di certo accadrà qualcosa di brutto”. Nella cultura tradizionale orientale i gufi sono ritenuti forieri di sventura e di malaugurio. Allora, ai popoli orientali piace questo animale “del malaugurio”? (No.) Su cosa si basa questo? Sulla cultura tradizionale orientale e su ciò che viene tramandato di generazione in generazione, secondo cui “sentire il verso di un gufo annuncia una morte in famiglia”. Questa potrebbe essere una legge che la gente ha condensato, o una fantasia umana, oppure una coincidenza, e in seguito le persone credono in cuor loro che i gufi siano negativi. Pensano che nessuno dovrebbe venerarli né trattarli come animali di buon auspicio e che, se si vede un gufo, lo si dovrebbe immediatamente allontanare e scacciare. Questo non è forse un tipo di cultura? (Sì.) A prescindere dal fatto che questa cultura sia positiva o negativa, si tratta di una sorta di eredità popolare. Per il momento, non parliamo del fatto che sia giusta o sbagliata, e limitiamoci a dire che questo tipo di cultura è pienamente approvato da ogni persona in Oriente, soprattutto in Cina. Ogni cinese in cuor suo crede che i gufi siano animali negativi e di cattivo auspicio, quindi se ne vede uno si affretterà a evitarlo. In Occidente, invece, alcuni credono che il gufo sia un animale di buon auspicio e utilizzano statue e dipinti di gufi come decorazioni. Anche su ricami e totem di ogni tipo si trovano rappresentazioni di gufi, i quali vengono considerati animali di buon auspicio. Cosa significa che un animale è di buon auspicio? Significa che potrebbe portarti fortuna e che non affronterai disgrazie dopo averne sentito il richiamo o averne visto uno. Questa è una sorta di cultura tradizionale popolare occidentale. Non giudicheremo se la cultura orientale o quella occidentale siano giuste o sbagliate, né la questione in sé, ma è una questione attraverso la quale possiamo vedere che lo stesso animale creato da Dio è soggetto in Oriente e in Occidente a visioni e nozioni diverse e per di più del tutto contrastanti. Gli orientali ritengono che il gufo sia qualcosa di negativo e, che esso sia tranquillo o rumoroso, lo considerano comunque un male, mentre gli occidentali pensano che sia di buon auspicio indipendentemente dal fatto che sia tranquillo o rumoroso, e che il solo fatto di vederne uno possa portare loro fortuna, quindi trattano i gufi come animali di buon auspicio. Queste due visioni e queste due modalità di trattare i gufi derivano da due diverse culture tradizionali: l’una ritiene che i gufi siano di malaugurio, l’altra li considera di buon auspicio. Ora, quale delle due è in linea con la verità e quale no? (Nessuna delle due è in linea con la verità.) Su che cosa basate questa affermazione? (Nessuna delle due visioni proviene da Dio.) Esatto. Quando le persone dicono che i gufi non sono animali di buon auspicio, su cosa si basano? Sulla cultura tradizionale orientale; ciò che è ritenuto di buon auspicio o infausto, oppure foriero di disastri, cattiva sorte o gioia, viene valutato in base alla cultura tradizionale. È un modo di vedere le cose derivante da fantasie e nozioni, da cui nasce questo tipo di cultura. Gli occidentali pensano che questo tipo di animale possa portare fortuna alle persone, cosa ovviamente leggermente migliore e più progressista che trattarlo e considerarlo come foriero di sventura. Le persone lo ritengono un animale piuttosto positivo, e per lo meno si sentiranno tranquille e serene dopo averne visto uno, che è meglio che sentirsi sfortunate. Ma cosa puoi guadagnare da questo modo di intendere la questione? I gufi possono davvero portarti fortuna? (No.) Se sei nato in Cina, i gufi possono davvero determinare la tua sorte? La risposta è di nuovo no. Quindi, cosa puoi vedere da tutto questo? Indipendentemente dal fatto che tu creda che questo animale possa portarti fortuna o sfortuna, si tratta solo di una convinzione e di una nozione umane, non di un fatto. Questo che cosa dimostra? (Che la cultura tradizionale non è la verità.) Esatto; nessuna cultura è la verità. Quindi, come dovresti trattare i gufi in un modo che sia conforme alla verità? Questo riguarda il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Qual è il criterio qui? Vale a dire, da che tipo di prospettiva dovresti considerare questa creatura e come dovresti trattarla quando ne vedi una, a prescindere dal fatto che sia tranquillo o faccia rumore: queste cose implicano un criterio. Qual è il criterio? (La verità.) Il criterio è la verità. Quando si tratta di decidere come trattare un gufo, su che cosa ti dovresti basare? (Sulle parole di Dio.) E cosa dice la parola di Dio riguardo a come trattare questo tipo di creatura? Le Sue parole non dicono specificamente: “Devi trattare i gufi in modo corretto e non puoi avere preconcetti al riguardo. Non puoi affermare che i gufi siano di malaugurio né che ti porteranno fortuna. Devi trattarli in modo obiettivo ed equo”. Dio non ha detto questo. Quindi, su cosa ti devi basare perché la tua visione sui gufi sia conforme al criterio, ossia alla verità? (Sul fatto che tutte le cose sono state create da Dio.) Ti dovresti basare sul fatto che tutte le cose sono state create da Dio, questa è la verità. Nelle mani di Dio, tutte le cose hanno la loro funzione, la loro missione, e l’esistenza di tutte ha un valore. Cos’altro? (Dalla prospettiva di Dio, tutte le cose sono positive.) Esatto, tutte le cose create da Dio sono positive, l’esistenza di tutte ha un valore e tutte devono esistere. Fintanto che una cosa proviene da Dio ed è stata creata da Lui, allora non sarà mai superflua. Cosa significa questo “non sarà mai superflua”? Significa che non arrecherà casualmente disgrazie alle persone. Un piccolo gufo potrebbe davvero portare casualmente sfortuna? Questo non renderebbe i gufi troppo potenti? Gli esseri umani non sono forse superiori ai gufi? Gli esseri umani sono gli amministratori di tutte le cose, ed è più corretto dire che sono loro a controllare il destino dei gufi, e che potrebbero spazzare via tutti i gufi in un attimo. È impossibile che i gufi cambino il destino degli uomini. Quindi, quale modo di trattare queste creature è in linea con la verità? Trattarle in base alle parole di Dio. Dio ha creato tutte le cose, tutte le diverse creature e anche gli uomini. I gufi sono creature, quindi dovremmo approcciarci a essi secondo la prospettiva con cui trattiamo tutti gli esseri creati. In primo luogo, non possiamo distruggere casualmente le leggi della loro sopravvivenza. Per esempio, la caratteristica dei gufi è l’abitudine di dormire durante il giorno e di cacciare ed essere attivi di notte. Se ti imbatti in un gufo ferito e te ne prendi amorevolmente cura, come dovresti trattarlo? (In conformità alle sue abitudini.) Esatto, devi rispettare le leggi secondo cui vive. Non pensare di farlo dormire di notte, di dargli dei sonniferi se è sveglio. È sbagliato. Se di notte fa sempre rumore e non ti lascia riposare, allora puoi spostarlo dove non ti disturbi, ma non puoi intralciare le leggi in base alle quali vive, né violare le sue modalità di sopravvivenza. Non è forse questo il modo giusto di trattarlo? (Sì.) Questa dovrebbe essere la tua prospettiva nei confronti di tutte le cose create da Dio. Innanzitutto, assumi una prospettiva corretta. Questo è il primo passo che dovresti compiere quando fai qualsiasi cosa. In secondo luogo, devi adottare questa prospettiva corretta quando fai qualcosa o gestisci una qualsiasi faccenda, in modo che le tue azioni siano in linea con la verità. Questi sono i criteri. I criteri, parlando francamente, sono regole e leggi precise. Per esempio, quando un gatto vede un topo, vuole catturarlo. Supponiamo che tu, al pensiero che anche i topi sono creature di Dio, voglia trattenere il gatto, impedendogli di catturare il topo: non è forse sbagliato? (Sì.) Che cosa pensate di questo approccio? (Viola le leggi.) Va contro le leggi della natura. Alla vista di un pesce nell’acqua, alcuni si chiedono: “Tutti dicono che i pesci non possono vivere senz’acqua. Ma io farò di tutto per tirarlo fuori dall’acqua e farlo vivere sulla terraferma”. Il risultato è che poco dopo il pesce muore. Come si definisce ciò? (Un’assurdità.) È un’assurdità. Attraverso questa discussione sui gufi, siete riusciti più o meno a capire quali sono i criteri e su cosa si basano? (Si basano sulle parole di Dio.) Esatto, si basano sulle parole di Dio. Quindi, in che modo dovreste trattare i gufi in futuro? Se una sera un gufo facesse rumore davanti alla tua finestra, come dovresti comportarti? Quanto meno sappiamo che il gufo ha il diritto di bubolare e dovremmo concederglielo. Se fa troppo rumore, puoi scacciarlo, ma non devi preoccuparti del fatto che il giorno dopo possa capitarti una disgrazia. Non è necessario pensare a questo, perché il destino, la vita e la morte dell’uomo sono tutti nelle mani di Dio e sotto la Sua sovranità. Le persone non comprendono la verità, quindi sviluppano facilmente dei preconcetti sulle cose, e possono anche nutrire fantasie e nozioni o diventare in qualche misura superstiziose. Questo le porta ad avere visioni errate su molte cose e a non agire in linea con le verità principi, o a non soddisfare in ogni cosa il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Qual è la ragione di ciò? (La mancata comprensione della verità.) La causa è la mancata comprensione della verità.

Quando entrano in contatto con gli occidentali, alcuni orientali vedono le loro caratteristiche distintive, i ponti nasali alti, gli occhi grandi, i diversi colori dei capelli e l’aspetto elegante di ogni individuo, e sviluppano inconsapevolmente un senso di invidia o di ammirazione nei loro confronti. Poi, grazie al contatto continuativo, accettano gradualmente la cultura degli occidentali. Perché riescono ad accettarla? Per l’invidia che provano nel cuore e per il desiderio di essere come loro. Pensano che le apparenze siano decretate da Dio e non possano essere cambiate, ma che acquisirebbero dignità se riuscissero a eguagliare i modi di vivere occidentali, come quello di mangiare, di vestire, di usare le cose, nonché quello di parlare e di pensare e la loro cultura. Cosa pensate di questo tipo di idea? Non la possiedono tutti? (Sì.) Alcuni orientali amano imitare gli occidentali, e la prima cosa che imitano è bere il caffè. Pensano che gli orientali, che bevono tè, siano troppo poco sofisticati, quindi imparano dagli occidentali a bere caffè. In particolare, alcuni orientali vedono molti occidentali correre al lavoro ogni mattina tenendo strette le loro tazze di caffè, e col tempo imparano a farlo anche loro, a volte anche quando non sono realmente occupati. Questa si chiama imitazione. Gli orientali in realtà non hanno questa abitudine, ma pensano che le abitudini degli occidentali siano positive, elevate ed eleganti. Credono che, se non hanno questa abitudine, allora devono apprenderla e imitarla, e che, se la apprenderanno e se vivranno seguendola, sicuramente entreranno a far parte dei popoli occidentali e diventeranno degli occidentali loro stessi. Questa è una sorta di adorazione nei confronti degli occidentali. Se davvero vi piace qualcosa, allora studiatela, assolutamente, ma se state apprendendo questo tipo di usanze solo come facciata per mettervi in mostra con gli altri, si tratta di imitazione. Se qualcuno non comprende la verità, allora non possiede alcun criterio per agire ed è come una mosca senza testa, senza meta e senza direzione. Quando vede degli occidentali, studia come si comportano; quando vede ciò che è di moda nel mondo, lo studia. È così che sono fatti i non credenti; se un credente in Dio fa lo stesso, che tipo di persona è? (Un non credente.) Esatto. Possiede forse degli standard o dei principi quando agisce? (No.) Non ha principi. Perché? Perché adora le tendenze mondane e la malvagità; non ammira Dio, non ama la verità nel cuore, e non accetta né ricerca la verità. Simili individui sono tutti dei non credenti. Poiché costoro possiedono questi tipi di essenza, anche se leggono le parole di Dio e ascoltano i sermoni all’interno della chiesa, non saranno mai in grado di trovare il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Questo significa implicitamente che non riusciranno mai ad acquisire la verità. Non è forse così? (Sì.) Imitare gli altri nel bere il caffè può rivelare le preferenze di una persona, il percorso che intraprende e i principi delle sue azioni. DiteMi, bere tè o bere caffè sono forse la verità? (Nessuna delle due cose è correlata alla verità.) Allora, cos’è la verità? Alcuni dicono: “Tutto ciò che proviene da Dio è la verità. Le parole di Dio che dicono che è bene mangiare cibi di stagione sono la verità”. Questo è corretto. La verità è il criterio secondo cui l’uomo deve comportarsi, agire e adorare Dio. Che cosa include dunque il criterio per comportarsi? Esso coinvolge ogni aspetto della verità riguardante il comportamento. E il criterio per agire? È costituito dal modo e dai mezzi con cui gestisci le cose. Inutile dire che tutti conosciamo il criterio per adorare Dio. L’ambito di questo criterio coinvolge queste cose, le quali riguardano tutte la verità. Supponiamo che qualcuno dica: “Come mai non ti piace il tè?” e tu risponda: “Il fatto che non mi piaccia il tè è forse incompatibile con la verità?” Un’altra persona ti dice: “Sei in Occidente, quindi perché non hai imparato a bere il caffè? È così privo di gusto non bere caffè!” e tu rispondi: “Stai cercando di condannarmi? È forse un peccato non bere caffè? Il ‘gusto’ è la verità? Che valore ha il gusto?” Non ha alcun valore, non è così? Ciò che è davvero privo di valore è non comprendere la verità! Cosa dovrebbero capire le persone attraverso questo esempio? Dovrebbero capire quale visione avere di questi eventi, persone e cose, e come trattarli in conformità a quanto richiesto da Dio, in modo da soddisfare gli standard da Lui posti. Che cosa dovrebbero capire e ricercare le persone da tutto questo? Il criterio da seguire per trattare ogni genere di cose.

Pensate che una cultura tradizionale o un sentimento nazionale possano essere degni di essere definiti “criteri”? (No.) Per esempio, “Essere umani significa amare il proprio Paese”: questo è un criterio? (No.) “Essere umani significa comportarsi in modo filiale nei confronti dei propri genitori”: questo è un criterio? (No.) Alcuni dicono anche: “Le donne devono essere virtuose” oppure “Le donne devono seguire i valori stabiliti da Confucio”, ma questi sono criteri? (No, non lo sono.) “Un uomo può avere una sola moglie e deve essere fedele”: questo è un criterio? È annoverabile come verità? (No.) È un comportamento corretto, una morale corretta, è la cosa più basilare e fondamentale per l’umanità, ma non può essere annoverato come verità. È in linea con gli standard morali e comportamentali dell’umanità normale, ma può essere considerato come criterio? A cosa si riferisce il termine “criterio”? (Alla verità.) Un criterio si riferisce alla verità, e qualsiasi cosa non sia annoverabile come verità non è quindi un criterio. Capite? I requisiti che ho appena citato, posti agli uomini e alle donne nella cultura tradizionale, sono requisiti posti da Dio? (No, non lo sono.) Ebbene, cosa richiede Dio agli uomini? Cosa dice la Bibbia? (Che devono lavorare duramente e sudare per mantenere le loro famiglie.) Questo è il requisito posto da Dio agli uomini, nonché la cosa più basilare che un uomo dovrebbe essere in grado di fare. E qual è invece la regola posta da Dio alle donne? (Che desiderino soddisfare i mariti.) Questo è ciò che dicono le parole di Dio, quindi è la verità, nonché ciò a cui le persone dovrebbero attenersi. Qualsiasi cosa provenga dalla cultura tradizionale dell’uomo o dagli scritti morali, per quanto corretta possa essere, non è la verità. Perché dico che non è la verità? (Perché non è stato Dio a dirla.) Ciò che non viene detto da Dio non è certamente la verità, così come non lo è ciò che non ha nulla a che fare con i requisiti contenuti nelle parole di Dio. Quali sono gli standard secondo cui gli orientali definiscono le donne? Essi credono che le brave donne debbano essere innanzitutto gentili e virtuose, colte e raffinate, graziose e minute, e che dopo il matrimonio debbano prendersi cura di tutti gli altri membri della famiglia, sia giovani che anziani, senza lamentarsi. Sono semplicemente degli zerbini. Questa è l’immagine della donna creata dagli orientali; questi sono gli standard da loro posti alle donne. Vediamo ora quali sono gli standard posti alle donne dagli occidentali, ossia cosa gli occidentali insegnano e sostengono attraverso i loro pensieri e punti di vista. Gli occidentali ritengono che le donne debbano essere indipendenti, libere, e godere di parità: questi sono essenzialmente i diritti delle donne sostenuti dall’Occidente. Questi diritti pongono una definizione e un requisito fondamentali per le donne, cioè presentano un concetto fondamentale per lo stile di vita e l’aspetto di una donna. Qual è questo concetto? Che le donne non dovrebbero mantenersi tutto il giorno sottomesse, compassionevoli e ben educate, come degli zerbini. Gli occidentali credono che questo sia negativo e che le donne debbano essere forti e audaci. Questi sono gli standard posti alle donne nel cuore degli occidentali. Essi credono che le donne non debbano essere come marionette, sottomettendosi docilmente ogni giorno alle avversità e aspettando che qualcun altro le rimproveri o dia loro degli ordini. Gli occidentali ritengono che questo non sia necessario. Essi sostengono che le donne debbano essere proattive, indipendenti e coraggiose nelle loro azioni. Naturalmente, ciò che noi capiamo potrebbe non corrispondere del tutto a ciò che essi pensano, ma fondamentalmente è questa la differenza principale tra le donne orientali e quelle occidentali. Quale di queste due visioni è corretta? (Nessuna delle due.) In realtà, non si tratta di giusto o sbagliato. In un contesto sociale orientale, all’interno di una comunità di questo genere, devi vivere così. Potresti ribellarti, se volessi? All’interno di una famiglia, se ti ribelli rischi la morte. In Occidente potresti vivere come una donna occidentale, ma a prescindere da come tu viva, dal tuo contesto sociale o dalla tua comunità, quale di queste due visioni è in linea con la verità? (Nessuna delle due.) Nessuna delle due visioni è in linea con la verità, entrambe la violano. Perché dico questo? Gli orientali vogliono che le donne siano sempre ben educate, che incarnino i valori confuciani, che siano virtuose e gentili: a che scopo? Per tenerle facilmente sotto controllo. Si tratta di un’ideologia maligna che si è sviluppata a partire dalla cultura tradizionale orientale e che in realtà danneggia le persone, portando in ultima analisi le donne a vivere una vita priva di direzione o di idee proprie. Queste donne non sanno cosa dovrebbero fare, come farlo o quali azioni siano giuste e quali sbagliate. Offrono persino la loro vita alle loro famiglie eppure sentono lo stesso di non aver fatto abbastanza. Non si tratta forse di un danno perpetrato loro? (Sì.) Esse non oppongono nemmeno resistenza quando vengono private dei loro diritti, dei quali dovrebbero godere. Perché non si oppongono? Dicono: “Opporsi è sbagliato, non è virtuoso. Guarda lei, si comporta molto meglio di me e ha sofferto molto di più, eppure non si lamenta mai”. Perché pensano in questo modo? (Sono influenzate dal pensiero culturale tradizionale.) È questa cultura tradizionale che ha messo radici profonde dentro di loro e causato loro grandi sofferenze. Come riescono a tollerare questo tipo di tormento? Sanno benissimo che si tratta di un tormento doloroso, che le fa sentire impotenti e ferisce i loro cuori, quindi come fanno a sopportarlo lo stesso? Qual è il motivo oggettivo? Che questo è il loro contesto sociale, per cui non possono liberarsi ma solo rassegnarsi docilmente. Questo è anche il modo in cui si sentono soggettivamente. Non comprendono la verità, né come le donne dovrebbero vivere con dignità, e neppure qual è per loro il modo corretto di vivere. Nessuno ha detto loro queste cose. Per quanto ne sanno, qual è il criterio per il comportamento e per le azioni dell’uomo? La cultura tradizionale. Pensano che ciò che è stato tramandato per generazioni sia giusto e che chi lo viola dovrebbe provare rimorsi di coscienza. È questo il loro “criterio”. Ma si tratta di un criterio veramente giusto? Non andrebbe messo tra virgolette? (Sì.) Questo criterio non è in linea con la verità. A prescindere da quanto il comportamento di qualcuno sia approvato o positivo sotto il controllo di tale sorta di pensiero e di visione, questo è davvero un criterio? Non lo è, perché va contro la verità e l’umanità. Per molto tempo, in Oriente, le donne hanno dovuto prendersi cura di tutta la famiglia e assumersi la responsabilità di tutte le piccole questioni banali. Ciò è giusto? (No.) Allora come mai riescono a tollerarlo? Perché sono legate a questo tipo di pensiero e di visione. La loro capacità di tollerarlo indica che, nel profondo, per lo più credono che sia la cosa giusta da fare e che, se solo lo sopporteranno, saranno in grado di soddisfare gli standard della cultura tradizionale. Quindi stanno correndo verso quella direzione, verso quegli standard. Se nel profondo ritenessero che sia sbagliato e che non dovrebbero farlo, che non sia in linea con l’umanità, che vada contro l’umanità e la verità, riuscirebbero comunque a farlo? (No.) Dovrebbero pensare a un modo per allontanarsi da quelle persone e non essere loro schiave. Ma la maggior parte delle donne non oserebbe farlo: che cosa pensano? Che senza la loro comunità potrebbero sopravvivere, ma che se la lasciassero si ritroverebbero addosso un marchio infamante e subirebbero determinate conseguenze. Dopo averci riflettuto pensano che, se lo facessero, i loro colleghi spettegolerebbero sulla loro mancanza di virtù, la società le condannerebbe in determinati modi e avrebbe di loro determinate opinioni, e tutto questo porterebbe a gravi conseguenze. Alla fine ci rimuginano su e pensano: “È meglio sopportare e basta. Altrimenti il peso della condanna mi schiaccerebbe!” È così che sono fatte le donne orientali, generazione dopo generazione. Cosa devono sopportare dietro tutte queste buone azioni? La perdita della loro dignità e dei loro diritti umani. Questi pensieri e queste visioni sono in linea con la verità? (No.) Non sono in linea con la verità. Le donne orientali sono state private della loro dignità e dei loro diritti umani e hanno perso la loro personalità, i loro spazi di vita e di pensiero indipendenti e il loro diritto di parola e di esprimere i loro desideri; tutto ciò che fanno è al servizio della loro famiglia. A che scopo lo fanno? Al fine di soddisfare gli standard posti alle donne dalla cultura tradizionale e indurre gli altri a lodarle, definendole brave mogli e brave persone. Non è forse una sorta di tortura? (Sì, lo è.) Questo modo di pensare è appropriato o distorto? (È distorto.) È in linea con la verità? (No.) Dio ha creato per l’umanità il libero arbitrio, e quali sono i pensieri che derivano da questo libero arbitrio? Sono in linea con l’umanità? Questi pensieri devono quanto meno essere in linea con l’umanità. Oltre a questo, Dio voleva inoltre che gli individui avessero una visione e una comprensione accurate di tutti gli eventi, le persone e le cose nel corso della loro vita, per poi scegliere il giusto percorso per vivere e adorare Dio. Una vita vissuta in questo modo è un dono di Dio e andrebbe goduta. Tuttavia gli individui vengono limitati, vincolati e deviati per tutta la vita da questi cosiddetti scritti morali e culture tradizionali, e alla fine cosa diventano? Diventano i burattini della cultura tradizionale. Questo non dipende forse dal fatto che non comprendono la verità? (Sì.) Voi scegliereste di percorrere questa strada in futuro? (No.) Quindi cosa dovreste fare? Supponiamo che tu dica: “Combatterò i sostenitori della cultura tradizionale” o “Non li servirò più. Ho dei diritti umani e una mia personalità”. Questo va bene? (No.) Non va bene. Questo è passare da un estremo all’altro, e non è rendere testimonianza a Dio né glorificarLo. Allora, come dovresti comportarti? (In linea con i principi.) Naturalmente è giusto agire in linea con i principi, e dovresti trattare tutti gli individui in linea con i principi, trattarli come fratelli e sorelle se credono in Dio e come non credenti se non credono in Dio. Non c’è bisogno di fare un torto a te stesso, di snaturare la tua personalità o di rinunciare alla tua dignità e ai tuoi diritti sacrificando la tua vita per loro. Non lo meritano. C’è solo Uno al mondo per cui vale la pena di spendere la propria vita. Di chi si tratta? (Di Dio.) Perché? Perché Dio è la verità e le Sue parole sono il criterio per l’esistenza, il comportamento e le azioni dell’uomo. Fintanto che avrai Dio e le Sue parole, allora non devierai, e sarai accurato nel comportarti e nell’agire. Questo è l’effetto finale che le parole di Dio ottengono in una persona una volta che è stata salvata.

“Che cos’è la verità?” è un argomento troppo vasto. Abbiamo fatto solo alcuni esempi, uno dei quali era il modo di trattare i gufi. Quali altri esempi abbiamo citato? (Gli orientali che imitano gli occidentali nel bere il caffè.) (Gli standard posti alle donne dagli orientali e dagli occidentali.) Questi sono gli esempi più ovvi. Quindi, tra la visione degli orientali e quella degli occidentali riguardo varie cose, quale delle due è il criterio? (Nessuna delle due.) Nessuna delle due coinvolge la verità, sono entrambe visioni e opinioni umane. Più precisamente, costituiscono entrambe dei punti di vista errati e fallaci. Non sono criteri; sono strategie, teorie e filosofie di Satana che danneggiano le persone. Dopo questa condivisione, comprendete la questione un po’ meglio? (Sì.) Se non ne avessi parlato, magari un giorno avreste considerato di imitare gli occidentali nel bere caffè e mangiare hamburger, emulandoli. Questo è in linea con i principi? Puoi anche mangiare cibo occidentale ogni giorno, ma sarà tutto inutile se non persegui la verità; non avrai comunque un criterio per comportarti. La chiave è se sei o meno in grado di ricercare la verità e di agire secondo i principi; questo è di beneficio per te. Grazie a questa Mia condivisione, avete acquisito una certa comprensione della verità e dei criteri? (Sì.) Si può trovare la verità all’interno della cultura tradizionale o dei criteri morali delle persone? (No.) Si può trovare la verità negli scritti morali? (No.) Ora potete avere la certezza che le parole di Dio sono la verità? (Sì.) Dopo aver verificato che le Sue parole sono la verità, dovete riflettere: cosa sono le parole di Dio? Quali sono i principi richiesti dalle Sue parole? Quali sono i criteri che Egli ha indicato agli uomini? Come dovrebbero agire esattamente gli uomini per conformarsi alle parole di Dio, e quali sono i principi corretti per farlo? Questo è ciò che dovete ricercare, ma per ora è tutto su questo argomento.

Supplemento:

Una giornata della vita di Xiaojia

Passiamo al prossimo argomento. Di cosa si dovrebbe trattare? Probabilmente dovrei raccontare una storia. Anche le storie coinvolgono la verità, e il criterio per l’uomo per comportarsi, agire e adorare Dio. Ascoltate che cosa questa storia ha a che vedere con la verità e con i criteri per la condotta umana. Parla di una giornata della vita di Xiaojia. Il nostro eroe è Xiaojia, e quanto tempo copre all’incirca questa storia? (Una giornata.) Una giornata. Alcune persone potrebbero dire: “Vale davvero la pena di parlare degli eventi di una giornata?” Be’, dipende da quello che si racconta. Se sono solo chiacchiere e discorsi su giusto e sbagliato, allora non vale la pena parlarne. Ma se ha a che fare con la verità, non ha importanza: che siano gli eventi di una giornata o anche di un minuto, vale la pena parlarne, giusto? (Sì.)

Xiaojia è una persona che persegue in maniera fervente ed è entusiasta di svolgere il proprio dovere; la sua storia comincia un giorno al mattino presto, appena dopo che si è svegliato. Dopo essersi alzato, aver letto la parola di Dio e aver svolto le sue devozioni spirituali, Xiaojia è andato a fare colazione e ha preso una ciotola di porridge e qualche verdura. Poi ha visto delle uova e ha pensato: “Dovrei prenderne un paio. Due uova al giorno sono un nutrimento sufficiente”. Ma mentre allungava la mano ha esitato: “Ne prendo una o due? Non è bene che gli altri mi vedano prenderne due. Denota troppa avidità, e gli altri penseranno che sono un ingordo. Meglio che prenda un uovo solo”. Ha ritratto la mano prima di allungarla di nuovo e prendere un solo uovo. Proprio in quell’istante, qualcun altro è arrivato per prendere un uovo e il cuore di Xiaojia ha mancato un battito. Ha pensato: “In realtà è meglio non mangiare affatto le uova. Ho il porridge e le verdure, oltre a qualche panino al vapore: per colazione basta questo. Non dovrei essere così ingordo. E poi, perché desiderare di mangiare uova? Sarebbe terribile se gli altri mi vedessero. Non significherebbe forse abbandonarsi alla comodità? Non ne mangerò nemmeno uno”. Con questo pensiero, quindi, Xiaojia ha rimesso l’uovo al suo posto e qualche minuto dopo, una volta finita la colazione, ha iniziato a svolgere il suo dovere. Si è occupato delle prime faccende che aveva da sbrigare, portandole a termine una dopo l’altra. Il tempo è passato rapidamente e in un batter d’occhio è arrivata l’ora di pranzo. Tutti gli altri sono andati a mangiare, ma Xiaojia ha guardato l’orologio e ha visto che erano le 12:40. “Aspetta un attimo. Non dovrei affrettarmi ad andare a mangiare quando ci vanno tutti gli altri. Se mi precipito assieme a tutti, non sarò forse identico a loro? Non darò l’impressione di essere ingordo? Aspetterò ancora un po’”. Ha continuato a fare quello che stava facendo, ma il suo stomaco lo ha tradito e si è messo a brontolare. Stringendosi la pancia, Xiaojia ha lanciato uno sguardo distratto al computer, pensando: “Ho una fame da lupo! Cosa c’è per pranzo oggi? Forse carne? Sarebbe fantastico mangiare un po’ di carne!” Mentre rifletteva, il suo stomaco continuava a brontolare, e per lui è stato molto difficile riuscire ad aspettare che tutti gli altri tornassero dal pranzo. Qualcuno gli ha detto: “Come mai non hai pranzato? Sbrigati ad andare: il cibo si raffredda!” Xiaojia ha risposto: “Non ti preoccupare: non ho ancora finito quello che sto facendo. Ci vado appena ho fatto”. “Non sarebbe meglio che riprendessi a lavorare dopo aver mangiato?” “Non c’è problema. Mi manca poco”. Xiaojia ha sopportato quindi la fame e ha continuato a lavorare. In realtà ormai era proprio affamato e non aveva alcuna voglia di continuare a lavorare, ma ha comunque resistito ed è andato avanti con la sua farsa. Dopo un po’ ha guardato di nuovo l’orologio e, vedendo che era l’una e mezza, ha pensato: “Direi che può andare. A questo punto, probabilmente dovrei andare a pranzo”. Ma, proprio quando stava per alzarsi per andare a mangiare, una sorella gli ha portato un vassoio con del cibo e gli ha detto: “È tardissimo! Com’è che non sei andato a pranzo? Anche se sei molto occupato devi comunque mangiare; e poi, se non mangi all’ora giusta, avrai problemi di stomaco”. Lui ha replicato: “Non c’è problema. Mangio appena finisco”. “Non c’è bisogno che vada tu. Ti ho portato io il cibo, quindi sbrigati a mangiare”. “Che fretta c’è? Neppure sono ancora affamato”. Ma, appena ha detto di non avere fame, lo stomaco gli ha brontolato producendo un rumore simile a un tuono. Xiaojia si è afferrato la pancia, ha sorriso timidamente e ha detto alla sorella: “La prossima volta non ti preoccupare: non serve che mi porti il pranzo”. “Ma se non te lo porto il cibo si raffredderà e bisognerà scaldarlo di nuovo. È già stato riscaldato una volta”. “Be’, in tal caso grazie!” Con l’acquolina in bocca, Xiaojia ha accettato il cibo dalla sorella. Dare un’occhiata al vassoio lo ha colmato di felicità: due panini al vapore, verdura, carne e zuppa. A Xiaojia è venuta in mente un’altra cosa quando ha visto i panini al vapore, e ha detto alla sorella: “Non posso mangiare due panini. Sono troppo occupato in questi giorni, non riesco a dormire bene e non ho molto appetito. Non è uno spreco che tu mi dia due panini? Riportane uno indietro”. “Non ti preoccupare. Se proprio non riesci a finirli li puoi far riportare indietro”, ha replicato la sorella, e poi se n’è andata. Xiaojia ha pensato: “Sbrigati ad andartene: sto morendo di fame”. Ha preso la ciotola e, vedendo che non c’era nessuno in giro, ha bevuto con cautela un sorso, pur continuando a provare un po’ di vergogna. Poi ha guardato la carne: “Però! Sentivo l’odore di brasato di maiale da un chilometro. Ma non posso mangiarlo subito: bisogna che prima mangi le verdure. Mangerò meno carne se mi riempio di verdura, altrimenti finisco mezza ciotola di carne, e la cosa non sarà forse imbarazzante?” Ci ha pensato su un attimo e poi ha fatto così. Ha mangiato i panini al vapore e le verdure e ha bevuto la zuppa. Mentre mangiava si è reso conto che aveva voglia di un pezzetto di carne, quindi ha preso un boccone di brasato di maiale. Mentre lo portava alla bocca, ha chiuso gli occhi e lo ha assaporato con cura. “Davvero delizioso! La carne è proprio buona, ma non posso mangiarne troppa. Un boccone basta, e poi continuo con verdure e zuppa”. Ha ripreso a mangiare i panini al vapore, ma mentre mangiava continuava a fissare la carne. “Dovrei mangiare questa carne? È così buona che sarebbe proprio un peccato lasciarla”. Ha iniziato a sentire di nuovo l’acquolina in bocca e ha pensato: “Ho deciso: faccio a pezzetti i panini e li metto nel brodo. Non è la stessa cosa che mangiare carne? In questo modo, gli altri vedranno che non mangio carne, ma sentirò comunque un buon sapore di carne. È fantastico!” Con questo pensiero, ha lasciato cadere un pezzo di panino al vapore nel brodo, poi lo ha ripescato e lo ha mangiato, trovandolo delizioso e praticamente uguale alla carne. Dopodiché ha subito spezzettato il resto del panino e lo ha messo nel brodo… In meno di dieci minuti l’ha mangiato tutto e ha anche finito la zuppa. Si è limitato a un solo panino al vapore, resistendo alla tentazione di mangiare l’altro e contenendosi. Dopo aver finito tutto il cibo come aveva stabilito, Xiaojia era più o meno sazio e pensava di non aver bisogno d’altro. Poi si è detto: “Non è una cosa molto appropriata mangiare così in fretta, come se stessi morendo di fame. È vero che ero piuttosto affamato, ma non va bene che gli altri mi vedano così. Devo mangiare lentamente. Ma cosa posso fare ora che ho già finito? Be’, ho un’idea: farò riportare indietro il cibo fra dieci minuti”. Ha preso l’orologio e ha fissato il quadrante: “Cinque minuti… Dieci… Quindici… Ecco, sono le due. Benissimo, possono riportarlo indietro!” Felice, ha rimandato indietro quel che restava del brasato di maiale e il secondo panino.

Erano passate le due del pomeriggio quando Xiaojia è tornato. I suoi fratelli e le sue sorelle erano andati a fare la pausa pomeridiana e lui non aveva nulla da fare da solo, quindi si stava annoiando molto. Si è detto: “Dovrei fare un pisolino anch’io? È sempre bene fare un pisolino dopo aver mangiato. Ma no; se dormo mentre dormono anche tutti gli altri, che impressione darò? Non posso dormire. Devo resistere. Ma come posso rimanere sveglio? Non riuscirei a dormire stando in piedi, però se restassi sempre in piedi e qualcuno entrasse all’improvviso potrei spaventarlo. No, non posso stare in piedi. Allora mi siederò davanti al computer. Se qualcuno mi vede penserà semplicemente che sto lavorando, mentre in realtà mi sto prendendo una pausa. Bella trovata”. Così si è seduto in posa naturale davanti al computer, fissandolo con aria assente, ma nel giro di cinque minuti si è addormentato e ha iniziato a russare sulla tastiera. Quaranta minuti dopo, Xiaojia si è svegliato di colpo dal suo sonno profondo e ha fatto un salto: “Non sono in piedi? Come ho fatto ad addormentarmi?” Ha guardato l’ora, ha visto che si stava facendo tardi ed è andato a lavarsi la faccia mentre non c’era nessuno. In bagno, vedendo che aspetto aveva, ha detto: “Oh, no! Ho il viso coperto dei segni della tastiera! Come posso farmi vedere così?” Si è sfregato frettolosamente il viso, strofinandolo e tamponandolo, ed è rimasto in bagno per un bel po’. Poi si è guardato allo specchio e ha visto che i segni della tastiera erano in gran parte spariti, e in cuor suo si è rallegrato: “Nessuno se ne accorgerà mai, a meno che non faccia davvero attenzione”. Poi si è pettinato e si è raddrizzato il colletto, rendendosi improvvisamente conto che il colletto della sua camicia chiara era un po’ unto e, a ben guardare, anche i polsini erano un po’ sporchi. Ha pensato tra sé e sé: “È da qualche giorno che non mi lavo e che non mi cambio i vestiti, ma c’è qualche vantaggio nel non lavarsi. Un po’ di sporco non ha mai fatto male a nessuno e un po’ di sporcizia non mi dà fastidio. Comunque, non sembra più spirituale essere un po’ sporchi?” Così ha semplicemente rivoltato il colletto e le maniche della camicia e ha arrotolato quelle della giacca, rendendo visibili tutte le zone sporche. Molto soddisfatto e di nuovo di buonumore, è uscito con calma dal bagno. Dopo un po’, la maggior parte degli altri ha raggiunto il proprio posto e ha cominciato a dedicarsi al lavoro. Quando Xiaojia ha visto che c’erano tutti, ha detto: “Non avete fatto un pisolino lungo! Siete davvero in grado di soffrire e pagare un prezzo! Io non ho nemmeno dormito, ho solo riposato gli occhi per un minuto prima di spruzzarmi un po’ d’acqua sul viso. Altrimenti non avrei avuto energie”. Nessuno ha risposto. Piuttosto annoiato, Xiaojia si è messo al lavoro. Dato che a pranzo aveva mangiato tutta quella zuppa, continuava a sentire lo stimolo ad andare in bagno ma resisteva all’impulso, pensando: “Se ci vado, non penseranno tutti che sono pigro? Non è una buona reputazione da avere, quindi non posso andare”. Così ha sopportato, resistendo finché qualcun altro non è andato in bagno e ha colto l’occasione. Si è subito unito alla fila, pensando: “È bello seguire la folla, perché nessuno dirà nulla su di me”.

È stato un pomeriggio intenso. Xiaojia si è dato molto da fare: ha condiviso con una persona, ha fatto domande a un’altra, ha cercato risorse e ha svolto ogni tipo di compito relativo ai suoi doveri. Dopo tutto questo affaccendarsi, finalmente è giunta l’ora di cena. Questa volta Xiaojia era solo un po’ in ritardo rispetto agli altri, ma più o meno ha finito di mangiare in tempo. Il dopocena era il momento più felice della giornata per Xiaojia, perché era l’unico in cui poteva bere con calma una tazza del caffè che gli piaceva, senza sentirsi in colpa né ricevere le critiche degli altri, e con il cuore invece tranquillo. Perché? Perché aveva sufficienti ragioni per cui aveva bisogno di bere caffè, ragioni del tutto legittime agli occhi degli altri. Perciò, questo era il suo momento più felice. Mentre preparava il caffè, ha mormorato tra sé e sé: “Che barba, anche oggi devo fare gli straordinari. Non so nemmeno fino a che ora. Vedrò per quanto tempo questo caffè riuscirà a tenermi in piedi”. Ha sbattuto sul tavolo il caffè appena fatto, come per dire a tutti: “E allora? Io mi bevo il mio caffè: cosa avete intenzione di fare al riguardo?” Ha lanciato un’occhiata agli altri intorno a lui. Nessuno lo stava guardando, ma lui ha comunque preso con nonchalance la sua tazza e bevuto un sorso di caffè, pensando: “Dicono tutti che il caffè è buono, e lo è davvero. Ogni giorno ha un sapore diverso e offre un’esperienza diversa. Meraviglioso!” Felice, ha sorseggiato con orgoglio il suo caffè, poi si è guardato intorno con aria assente in cerca del lavoro della sera. Di fatto non aveva obiettivi in mente e si sentiva esausto dopo una giornata intensa, ma si è costretto ad andare avanti. Non poteva appisolarsi e non poteva lasciare che gli altri vedessero che era stanco o che aveva un atteggiamento superficiale, irresponsabile o irriverente nel gestire il suo lavoro o il suo dovere. Si è costretto a darsi una smossa e a sedersi al computer per continuare a lavorare, naturalmente bevendo caffè su caffè. Più ne beveva, più diventava vigile e il sonno diminuiva. Di tanto in tanto dava un’occhiata all’orologio: “È passata l’una, ma non posso dormire perché mi sono prefissato l’obiettivo delle 3. Non posso andare a dormire nemmeno alle 2:50, perché sarebbe come infrangere la mia promessa e non avrei alcuna spiegazione da dare a Dio. È una promessa che un essere creato dovrebbe mantenere, quindi devo onorarla. Ho detto che sarei andato a dormire alle 3 del mattino, quindi andrò a dormire alle 3, anche se dovrò bere litri di caffè”. Così ha bevuto caffè e ha resistito alla stanchezza, limitandosi e controllandosi mentalmente. Alle 3, Xiaojia aveva un compito importante da svolgere, così ha preso il telefono e ha inviato un messaggio a una sorella con scritto: “Sono Xiaojia. Ho un importante promemoria per te: non dimenticare che c’è una riunione di gruppo domani mattina alle 10. È obbligatorio partecipare, e non fare tardi. Firmato: Xiaojia”. Dopo aver inviato il messaggio si è sentito sollevato, ma ha anche pensato: “Io l’ho mandato, ma se lei non lo ricevesse? Sa che le ho inviato un messaggio? Non posso ancora andare a dormire. Devo aspettare e vedere se risponde”. Dopo mezz’ora di attesa non era arrivata nessuna risposta, e lui si è detto: “Starà dormendo? Come mai dorme così presto? Che cosa inutile, alle 3 già dorme”. Ha aspettato la risposta della sorella, che è giunta alle 3.50: “Non mi sono dimenticata: domani mattina alle 10. Spero che anche tu te ne ricordi e arrivi in orario”. Xiaojia l’ha letto e ha pensato: “Che persona è mai questa? Come può andare a dormire più tardi di me?” Ma non ce la faceva più. “Basta caffè! Se ne bevo ancora, stanotte non dormirò per niente. Devo andare a letto, perché devo alzarmi alle 5.30, massimo alle 6. Non posso dormire di più degli altri fratelli e sorelle, perché tutti devono vedermi pregare, leggere le parole di Dio e ascoltare i sermoni dopo che si sono alzati. Quindi non posso alzarmi tardi. È solo colpa di questo messaggio se non sono riuscito ad andare a dormire presto. Ma non importa, gli altri sanno che sono rimasto sveglio fino a tardi. Comunque ho raggiunto il mio obiettivo e domani cercherò di andare a dormire alle 4”. Mentre Xiaojia cercava di pensare, si sentiva talmente stordito che una volta tornato in camera non si è nemmeno tolto i vestiti. Si è accasciato sul letto, già mezzo addormentato, ma si è comunque costretto a ricordare: non mangiare uova al mattino, mangiare un solo panino al vapore a pranzo, non mangiare brasato di maiale, andare a dormire alle 3 del mattino, e ho ancora dei messaggi da inviare... i pensieri di Xiaojia non si sono arrestati fino a quando non si è rilassato ed è crollato addormentato in preda alla stanchezza, alla fatica, ai sogni e alle illusioni. E questa era una giornata della vita di Xiaojia.

DiteMi, qual è il punto? Non era stancante per Xiaojia fingere sempre in quel modo? (Sì.) I robot non si stancano a fare la stessa cosa tutto il giorno, perché non hanno una mente né una coscienza, ma per le persone è da sfinimento. Perché Xiaojia viveva in quel modo se era così stanco? Perché lo faceva? Aveva un piano? (Sì, ce l’aveva.) Attorno a cosa ruotava il suo piano? (Mettersi in mostra davanti agli altri.) Traeva qualche vantaggio dal mettersi in mostra? (Poteva indurre gli altri ad ammirarlo.) Poteva indurre gli altri ad ammirarlo. L’approccio di Xiaojia vi è familiare? Quali tipi di individui agiscono in questo modo? (I farisei.) Esatto. I farisei prendono i buoni comportamenti, insieme a quei comportamenti e a quelle pratiche che sono in linea con le nozioni delle persone, e li eseguono davanti agli altri in modo da fare buona impressione ed essere adorati. Usano questo metodo per raggiungere il loro obiettivo di ingannare le persone. Qual è la natura primaria di questo loro fingere e mettere in atto ogni sorta di buon comportamento per far sfoggio di sé davanti agli altri? Si tratta di finzione, di inganno, di raggiro; e di cos’altro? (Di falsa spiritualità.) Quante cose nella giornata di Xiaojia riguardavano l’indole e sono comuni a tutti coloro che sono capaci di fingere? Mangiare uova, panini al vapore, brasato di maiale e bere caffè. Queste sono tutte cose esteriori, ma quale essenza si può vedere in esse? La finzione e l’autolimitazione. Quale finzione? (La finzione di soffrire.) La sofferenza è vista dalle persone come una cosa positiva o negativa? (Come una cosa positiva.) La sofferenza è un buon comportamento che tutti ammirano molto. In che modo la considerano le persone? La considerano come una pratica della verità. E così Xiaojia non esitava a soffrire e a pagare un prezzo. Cosa comportava la sua sofferenza? Non mangiare cibi buoni, stare sveglio fino a tardi, alzarsi presto e disciplinare il suo corpo. Qual è la natura di questi tipi di sofferenza? Sono tutti una finzione. Lui non soffriva per la verità né per la giustizia, ma per ottenere stima e adorazione da parte degli altri e godere di una buona reputazione e di prestigio. Soffriva forse per la verità? (No.) Quali delle azioni di Xiaojia erano in linea con le verità principi e denotavano da parte sua una ribellione verso sé stesso e un mettere da parte i suoi interessi personali in nome della verità? Qualcuna di esse rientrava in questa categoria? (No.) Qual era la natura della sua sofferenza? Costituiva una pratica della verità? Era una manifestazione del suo amore per la verità? (No.) E allora cos’era? (Ipocrisia.) Era ipocrisia, era disgusto nei confronti della verità, era inganno, finzione, simulazione e raggiro; le sue non erano altro che azioni e scelte basate sulle sue fantasie e sulle sue nozioni, incentrate sui suoi interessi, e non avevano assolutamente nulla a che fare con la verità. Egli non stava ricercando la verità, quindi nemmeno le sue azioni erano la verità; non solo non avevano assolutamente nulla a che vedere con la verità, ma erano anche completamente in contrasto con i normali bisogni dell’umanità contenuti nel profondo del suo cuore. È forse un peccato mangiare le uova? (No.) Eppure Xiaojia considerava mangiare le uova come un atto di ingordigia. Le uova sono un tipo di cibo che Dio ha creato per l’uomo. Se disponi delle risorse per mangiarle, allora non è ingordigia farlo; lo è invece se non disponi delle risorse per mangiarle e rubi e mangi le uova degli altri. In che modo Xiaojia definiva tale questione? Credeva che mangiare le uova fosse da ingordi, e ancor più se gli altri lo avessero visto. Pensava che se avesse potuto mangiare uova senza che nessuno lo vedesse, alle loro spalle, non si sarebbe trattato di ingordigia. Qual era il suo standard di valutazione dell’ingordigia? Il fatto che qualcuno lo vedesse oppure no. Si basava sulle parole di Dio? No, sul suo punto di vista personale. In realtà, gli altri hanno qualche pensiero o punto di vista sulla questione delle uova? (No.) Era soltanto una teoria che Xiaojia aveva elaborato da solo. Era convinto che mangiare uova a colazione denotasse ingordigia, abbandono alle comodità e riguardo nei confronti della carne. In base al suo punto di vista, quindi, tutti coloro che mangiano le uova non si stanno forse abbandonando alla comodità e non dimostrano riguardo per la carne? Il significato implicito del suo pensiero era: “Quando tutti voi mangiate uova, state mostrando riguardo per la carne. Io non mostro riguardo per la carne, so trattenermi, quindi non mangio le uova. Se mi mettete delle uova davanti sono comunque capace di rimetterle a posto, anche dopo averle prese in mano. Questo è il tipo di determinazione e di fermezza che ho, ecco quanto amo la verità. Voi siete in grado di farlo? Se non ne siete in grado, allora non amate la verità”. In che modo trattava questa sua idea? Come lo standard per misurare il bene e il male. Non era una finzione? (Sì, lo era.) La sua era finzione.

Un’altra manifestazione di Xiaojia era quella di non andare a mangiare all’ora di pranzo. Che cosa faceva invece? (Rimandava.) Ignorava la fame e rimandava il pranzo. Ma perché? (Per mettersi in mostra davanti agli altri.) Stava dando spettacolo in modo che gli altri lo vedessero. Cosa voleva che gli altri vedessero e capissero da questo? Voleva mostrare loro quanta sofferenza era in grado di sopportare e quanto era diligente, leale, serio e responsabile nel suo lavoro! Voleva che gli altri vedessero che era davvero sovrumano! Allora avrebbe raggiunto il suo scopo; era così che voleva che gli altri lo valutassero. Che cosa significava per lui questa valutazione? Era la sua vita, la sua linfa vitale. Questo è forse amore per la verità? (No, non lo è.) Allora, cosa piace alle persone come lui? Non esitano a mettersi in mostra, ricorrono a stratagemmi e trame e ingannano gli altri simulando per mostrare loro quanto sanno soffrire e ricevere così apprezzamenti come: “Tu sei veramente capace di sopportare la sofferenza. Sei una persona che ama davvero Dio e svolgi il tuo dovere con lealtà”. Non esitano a ricorrere a false apparenze e trucchi per nascondere i fatti reali, ingannano Dio e raggirano gli altri, e tutto per ottenere un apprezzamento o una valutazione favorevole da parte degli altri. Che tipo di indole è questa? (Un’indole malvagia.) È malvagità. Sono così bravi a fingere, a dare spettacolo e a ricorrere a trucchi! È solo un pasto, che problema c’è ad andare a mangiare con calma? Quale persona vivente non mangia? È forse un peccato mangiare in orario? È un peccato trovare qualcosa da mangiare quando si ha fame? (No, non lo è.) È un bisogno fisico; è ragionevole. Costoro trattano tutti i bisogni ragionevoli come irragionevoli e li condannano. Che cosa promuovono? Promuovono una disciplina corporea costante, nascondendo la realtà e simulando affinché gli altri vedano quanto soffrono, come si astengono dall’indulgere nelle comodità, come pagano qualsiasi prezzo e dedicano al lavoro il loro tempo, la loro energia e tutto ciò che hanno. Questo è ciò che vogliono far vedere agli altri. Ma è quello che fanno davvero? No. Ingannano gli altri con false apparenze, e questa è la manifestazione di un’indole malvagia. Arrivano a tanto per una cosa insignificante come mangiare un pasto: che razza di persone sono? È questo che dovrebbe fare un individuo in possesso di normale umanità? (No.) Non lo è. È troppo subdolo! La maggior parte delle persone manifesterebbe approvazione oppure proverebbe disgusto se venisse a conoscenza di qualcuno che si pavoneggia così tanto per una questione di poco conto? (Proverebbe disgusto.) Voi sareste mai capaci di comportarvi in questo modo? (Qualche volta.) A un livello così grave? (No.) Il senso di fame è difficile da sopportare, ma alcuni sono in grado di tollerare questa sofferenza. Se tu chiedessi loro di sottomettersi alle parole di Dio, di dedicarsi a esse, di agire secondo i principi in esse contenuti e di parlare onestamente, lo troverebbero troppo faticoso e difficile. Per queste persone, rinunciare ai propri interessi e al proprio orgoglio sarebbe più difficile che salire in cielo, e sono invece disposte, a qualunque costo, a trascurare le parole di Dio, ad agire secondo la propria fantasia e a proteggere gli interessi della propria carne. Questa non è forse una manifestazione di mancanza di amore per la verità? (Sì.) Questo è uno degli aspetti.

Quali altre manifestazioni ha mostrato Xiaojia? Aveva un sonno terribile, ma non è andato a letto. DiteMi, se qualcuno ha sonno e va a riposarsi per un po’, o fa un pisolino veloce, e poi ha più forza per lavorare, non è una cosa ragionevole? (Sì.) È ragionevole. Qualcuno condannerebbe Xiaojia per aver dormito? (No.) Allora perché era così terrorizzato, se nessuno lo avrebbe condannato? Di cosa aveva paura? (Di lasciarsi sfuggire qualcosa.) Esatto, aveva paura di lasciarsi sfuggire qualcosa. Nella sua fantasia, credeva di essere tenuto in grande considerazione da tutti, che tutti lo ritenessero particolarmente capace di sopportare la sofferenza e straordinariamente pio. Sentiva che, se la sua vera natura fosse stata smascherata e gli altri avessero scoperto che non era quel tipo di persona, tutta la sua buona immagine sarebbe crollata. Non riusciva a sopportare questo pensiero e quindi si tratteneva anche solo dal fare un pisolino. Era così severo con sé stesso. Che tipo di persona è? Non è un malato di mente? Individui come questi ascoltano i sermoni, leggono le parole di Dio e si riuniscono spesso in condivisione, quindi come mai non si concentrano sulla verità? Ti è di enorme giovamento riflettere sulle verità principi. Guarda cosa dicono le parole di Dio: contengono forse affermazioni su coloro che fanno un pisolino? (No.) Dio non ha fatto alcuna affermazione in merito, non ne ha neppure mai parlato. Chiunque possegga il modo di pensare della normale umanità dovrebbe sapere come gestire tale questione. È ragionevole fare un pisolino quando si ha sonno. È ragionevole riposare dopo pranzo in una calda giornata estiva. In particolare alcune persone anziane, che non ce la fanno in termini fisici, di livelli di energia e così via, dopo pranzo hanno bisogno di dormire un po’. Questo non dipende dalle loro abitudini di vita, ma dai loro bisogni fisici. Dio ti ha dato la consapevolezza, la mente cosciente e le reazioni dell’umanità normale per permetterti di gestire la tua dieta quotidiana, la fatica e il riposo in base al tuo lavoro e al tuo ambiente; non dovresti chiedere troppo a te stesso. Per esempio, supponiamo che tu non consumi pasti sontuosi e dica: “Dio non permette alle persone di mangiare cibi buoni; mangiare sempre cibi buoni rende le persone ingorde”. Dio non ha mai detto ciò e non pone alle persone questo tipo di requisiti. Eppure Xiaojia lo pensava, e riteneva che Dio probabilmente la pensasse allo stesso modo. Pensava che andare a dormire troppo presto significasse indulgere nella comodità e che a Dio non piacesse. Questa non è forse mancanza di comprensione della verità? (Sì.) Quando Xiaojia non capiva la verità, avrebbe potuto ricercarla, ma non lo faceva, e agiva in base alla sua volontà soggettiva. Fino a che punto si spingeva? Beveva tre o quattro tazze di caffè al giorno solo per poter stare sveglio fino a tardi. Alcuni dicono: “Ho bevuto molto caffè mentre svolgevo il mio dovere negli ultimi anni, per poter eseguire il lavoro della casa di Dio”. Se un’altra persona dice loro: “Chi ti ha costretto a bere caffè? Non sei stato tu a scegliere di farlo?”, costoro tra sé e sé penseranno: “Sai perché bevo caffè? Non lo faccio per stare alzato fino a tardi, ma per perdere peso. Non lo sapevi? Ma non posso dirtelo, perché altrimenti lo sapresti anche tu. Apparirò mai magro se tu sei più magro di me?” Questo è davvero da calcolatori, non è così? Quali punti di vista e quali idee racchiude? Vi si può ravvisare un minimo di comprensione o di ragionevolezza appartenenti alla normale umanità? (No.) No, vi si ravvisano solamente competizione intellettiva, trucchi e trame, finzioni, falsificazioni e fuorviamento. Nient’altro. Ogni volta che succede qualcosa, costoro attuano un comportamento calcolatore. Non riveleranno assolutamente a nessuno con onestà i loro punti di vista e i loro pensieri, e tanto meno permetteranno agli altri di conoscerli o a Dio di vederli. La loro mentalità non è quella del “Mi metto a nudo. Le mie azioni sono in linea con i miei pensieri, e questo è semplicemente ciò che sono”. La loro mentalità non è sicuramente questa; quindi qual è? Si nascondono e fingono il più possibile, temendo che l’immagine che gli altri hanno di loro non sia di persone eccellenti, devote o spirituali a sufficienza.

Perché Xiaojia voleva rimanere alzato fino a tardi? Molti tipi di lavoro non richiedono di fare le ore piccole, e alla maggior parte delle persone viene sonno dopo le 22. Anche se continuassero a lavorare, non sarebbero produttive, poiché dispongono di un’energia limitata. Xiaojia invece si costringeva sempre a farlo, senza preoccuparsi del fatto che fosse produttivo o meno e sapendo benissimo che non lo era. Perché ha inviato quel messaggio prima di andare a dormire? (Perché gli altri ci facessero caso.) Affinché gli altri fossero testimoni del fatto che era andato a letto alle 3 del mattino. Se anche passi l’intera notte in bianco, non sarai tu alla fine ad avere sonno? E non ne sarai tu stesso la causa? C’è chi rimane sveglio fino a tardi e invia un messaggio alle 3 del mattino. Quando il destinatario risponde alle 4, il primo aspetta fino alle 5 per rispondere a sua volta, così da dimostrare che va a dormire ancora più tardi. Si tormentano e si fanno del male a vicenda in questo modo, e alla fine passano entrambi la notte svegli. Non si tratta forse di due idioti incoscienti? Che razza di comportamento è questo? È un comportamento stupido. Da dove deriva questo tipo di comportamento? Deriva interamente da un’indole corrotta. Per il momento non analizzeremo da quale indole corrotta derivi questo comportamento, e ci limiteremo invece a dire quanto sia ridicolo. Tali individui potrebbero cambiare questo tipo di comportamento e di pratica ridicoli scegliendo una qualsiasi delle parole di Dio da praticare. Ognuna delle Sue parole potrebbe permettere loro di vivere in pace e sicurezza e rendere la loro vita più realistica e concreta. Perché non scelgono di vivere in base alla parola di Dio? Perché si tormentano in questo modo? Non stanno forse raccogliendo ciò che seminano? (Sì.) Per quanto un individuo di questo genere soffra, sarà sempre invano e, per quanto possa soffrire, le conseguenze ricadranno sempre su di lui. Alcuni dicono: “Credo in Dio da così tanti anni e sono stato un leader per 20. Sono sempre rimasto sveglio fino a tardi e ho rubato ore al sonno, e alla fine ho avuto un esaurimento nervoso”. Io dico: “Te la sei cavata bene, con l’esaurimento nervoso. Se continui a tormentarti stupidamente e a comportarti così, non tarderà a insorgere una psicosi”. Può una persona essere in salute se la notte non dorme, se è in tensione costante e se il suo corpo funziona in modo anormale? Costoro se la sono cercata! Supponiamo che tu dica loro: “Comportarsi così non va bene. Fa’ del tuo meglio per organizzarti il lavoro durante le ore del giorno e aumenta la tua produttività. Quando si discute di lavoro insieme agli altri, di’ meno di sciocchezze e non parlare troppo di cose irrilevanti. Dovresti cogliere i punti chiave, il nocciolo e il tema della discussione e, una volta che è terminata, ognuno dovrebbe dedicarsi ai propri compiti. Non continuare a cianciare e non gingillarti”. Non ti ascolteranno. Non sono bravi a esprimersi, ma non riassumono le esperienze, limitandosi a parlare a vanvera per perdere tempo fino all’una o alle due del mattino, senza dormire né permettere agli altri di farlo. Non è forse un tormento e un danno per gli altri? Infine, pensano: “Dio, l’hai visto, vero? Erano le tre ed ero ancora sveglio!” Dio lo ha visto. Egli non ha visto solo il loro aspetto esteriore, ma anche l’intimo del loro cuore, e dice: “Il tuo cuore è sudicio. Resti sveglio tutta la notte tormentandoti inutilmente, ma Dio non lo ricorderà mai. Quando è ora di dormire, non vai a letto, costringendoti invece a resistere. Ti sei procurato da solo questa sofferenza!” Quando si ha sonno, le palpebre si chiudono naturalmente. È un istinto; quindi, se non fai che andare contro gli istinti e le leggi della natura, meriti di soffrire! Dio non ti chiederà di sopportare sofferenze inutili né provocate da violazioni delle leggi della natura o da violazioni dei principi o della verità. Se persisti in questo tipo di sofferenza, allora così sia. Alcune persone, quando sentono dire che qualcuno resta sveglio fino alle 3 del mattino, pensano: “Non è proprio la mia stessa ora? Beh, in futuro andrò a dormire alle 3.30”. Poi sentono che qualcuno va a dormire alle 3.30, quindi loro vogliono andarci alle 4. Non si tratta di malattia mentale? Saresti capace di competere su qualsiasi cosa, e scegli di competere su chi va a dormire più tardi: questo significa che sei mentalmente anormale. Gli individui di questo tipo non hanno forse problemi di comprensione? (Sì.) Non sono in grado di comprendere la verità. Quando hai tempo, smetti di dedicare impegno, di arrovellarti il cervello e di pensare a cose come il comportamento esteriore, la simulazione e la finzione. In che cosa, allora, dovresti impegnarti? Guarda come le parole di Dio smascherano la natura corrotta e l’indole malvagia dell’umanità e come Egli mette a nudo la negligenza delle persone. Sforzati di valutare te stesso sul metro di queste parole di Dio che mettono a nudo l’uomo, rifletti su quante delle manifestazioni che Dio espone possiedi e su quante ne attui o ne riveli frequentemente. È utilissimo riepilogare queste cose! Quanto è spregevole che una persona dedichi sempre il suo impegno a qualche uovo o ai panini al vapore, o al mettere qualcosa nel brodo! Di cosa si tratta? Di un comportamento calcolatore e privo di saggezza. Che cos’è un individuo del genere? (Un idiota.) Ben detto. Quando si tratta di individui che non fanno che considerare quante uova mangiare o pensare a bere caffè per rimanere svegli la notte, non è esagerato definirli degli idioti ossessionati dal cibo. In quali ambiti sono stupidi? Perché diciamo che tali individui sono stupidi? (La loro sofferenza è del tutto inutile.) È decisamente inutile. Perché dovresti voler fare cose così infantili? Pensi che una vita intera senza mangiare uova ti metterà in condizione di comprendere la verità? Non è sciocco agire in questo modo? (Sì, lo è.) Non fare cose sciocche. Quali tipi di persone tendono a fare cose sciocche? (Coloro che non possiedono comprensione spirituale.) Costoro sono capaci di comprendere la verità? (No.) Alcuni dicono: “Hanno buona levatura e sono molto abili nella predicazione”. Saranno anche abili nel predicare, ma perché si dedicano sempre ad attività infantili quando è il momento di agire? Perché si comportano in modo così immaturo e ridicolo? Qual è il punto qui? Parlano in un modo ma agiscono in un altro. Ciò di cui parlano è la loro comprensione dottrinale, mentre le loro azioni rispecchiano le cose che realmente comprendono e che sono in grado di accettare. Nel loro intimo, approvano o riconoscono le dottrine che predicano? (No, non le riconoscono.) Non riconoscono che quelle cose sono la verità, o i criteri che dovrebbero mettere in pratica e rispettare. In realtà, ciò che costoro considerano come criteri e percorsi di pratica sono le trame e le nozioni che hanno nel cuore, le idee e le pratiche false e i comportamenti che gli altri ritengono buoni. Costoro non saranno forse considerati irrecuperabili se non cambiano? Avranno qualche possibilità di salvezza? La loro speranza è scarsa.

DiteMi, è ragionevole tenere un ombrello o indossare un cappello di paglia sotto il sole cocente? (Sì, è ragionevole.) Chi lavora al sole si scotta subito se non indossa un cappello, quindi è assolutamente ragionevole farlo. Alcuni non la pensano così e dicono: “Indossare un cappello di paglia? Non sarebbe un insulto per me? Potrei mai indossare un cappello? Non ho paura di soffrire, né di abbronzarmi. Anzi, fa bene”. Se questo è ciò che pensano davvero, nessun problema, ma il punto è che nel profondo alcune persone non la pensano così. Ciò che pensano è: “Ma guardatevi, indossate un cappello di paglia perché avete paura di abbronzarvi o di scottarvi in una giornata calda. Io non lo indosserò! Cosa c’è da temere in un’abbronzatura o in una scottatura? A Dio piacciono queste cose, quindi non mi interessa quello che pensano gli altri!” Cosa pensate di coloro che dicono questo? Non vi sembrano un po’ ingannevoli, un po’ falsi? In realtà, c’è un motivo dietro il loro rifiuto di indossare un cappello, ossia mostrare agli altri che sono in grado di soffrire e che sono davvero spirituali. Questo tipo di comportamento ipocrita è disgustoso! Quelli che sono così bravi a fingere possono forse svolgere bene i loro doveri? Sono in grado di soffrire e di pagare un prezzo per i loro doveri? Una volta che si sono abbronzati o scottati, non si lamenteranno e non daranno la colpa a Dio? I farisei ipocriti non mettono mai in pratica la verità, e invece si fingono spirituali. Sarebbero davvero capaci di soffrire e di pagare un prezzo? In base all’essenza degli ipocriti, puoi vedere che non nutrono alcun amore per la verità e che sono ancora meno capaci di soffrire o di pagare un prezzo per essa. Inoltre, per quante parole di verità sentano, non le ascoltano e non le comprendono mai come verità, e invece le trattano e le predicano come una sorta di teoria spirituale. Tali ipocriti non capiscono perché le persone credono in Dio, perché Egli vuole fornire la verità alle persone, qual è il processo di accettazione da parte delle persone della salvezza di Dio, in cosa risiede il suo significato e che cosa Dio intende veramente per salvezza. Non capiscono nessuna di queste verità. Se in una chiesa ci sono degli ipocriti che amano non la verità ma l’essere falsi, allora sono davvero dei farisei. Costoro in cuor loro prestano attenzione al comportamento, alle apparenze e alle valutazioni da parte degli altri e, per quante verità sentano, non le mettono mai in pratica. Tutto ciò che dicono è corretto e sanno parlare di ogni tipo di dottrina, ma non mettono in pratica ciò che predicano. Se qualcuno è davvero affine a loro, è lo stesso tipo di persona? (Sì.) In che modo le persone dotate di pensiero normale considereranno le manifestazioni di questo ipocrita? Penseranno: “Il suo metodo di pratica è sbagliato, non è vero? Perché è così bizzarro? All’ora dei pasti dovrebbe semplicemente andare a mangiare, quindi perché gira così tanto attorno alla questione?” Diranno che costui è strano, che capisce le cose diversamente dagli altri, in modo distorto, e non ne saranno influenzate. Se invece qualcuno è lo stesso tipo di persona di questo ipocrita e presta particolare attenzione al comportamento esteriore e alle opinioni della gente, allora si confronterà e competerà con lui. Proprio come nella storia: Xiaojia ha inviato un messaggio alle 3 del mattino e il destinatario ha risposto alle 4, pensando: “Tu mi hai mandato un messaggio alle 3, quindi io risponderò alle 4”, e allora Xiaojia ha pensato: “Tu mi hai risposto alle 4, quindi io lo farò alle 5”. Con il tempo, competendo in questo modo, tutti diventano gradualmente degli ipocriti. Se il leader della chiesa è una persona di questo genere e i fratelli e le sorelle non hanno discernimento, allora sono in pericolo, potrebbero essere fuorviati in qualsiasi momento. Perché dico questo? È facile che una persona che non comprende la verità sia fuorviata e influenzata dal buon comportamento esteriore degli altri. Non sapendo cosa è giusto, crede nella propria nozione secondo cui questo comportamento è buono. Se qualcun altro è in grado di mettere in atto questi comportamenti, diventerà l’oggetto dell’adorazione di questa persona, la quale penserà che questi dovrebbe diventare leader, venire perfezionato ed essere amato da Dio. Questa persona approverà tale comportamento e lo affermerà nel profondo del cuore. Cosa succederà se lo affermerà? Seguirà quell’individuo. Se sono entrambi dei leader, si confronteranno l’uno con l’altro e competeranno. Una volta, leader e lavoratori provenienti da chiese di diversi Paesi si sono riuniti online. Dopo esserMi collegato e aver ascoltato per un po’, ho sentito che qualcosa non andava. Ho pensato: “Cosa stanno facendo qui queste persone? Stanno predicando?” Dopo aver capito la situazione, Mi sono reso conto che stavano pregando. Mi sono chiesto perché stessero pregando in quel modo. Ciò che dicevano suonava spaventoso, era tutto così scandaloso e spregevole. Questo non è un grave problema di per sé, quindi qual era il problema principale? Sembrava che stessero pregando con gli occhi aperti, non al cospetto di Dio, e non dicevano ciò che avevano nel cuore. Al contrario, competevano per vedere chi era il più eloquente, chi sapeva parlare di più dottrine e chi faceva i discorsi più ampi e profondi. Sembrava una partita in uno stadio e non certo una preghiera a Dio. Queste persone non sono forse finite? Non vengono considerate ormai irrecuperabili? Con simili individui a ricoprire il ruolo di leader, quanta sofferenza devono sopportare i loro sottoposti? Chi sta sotto di loro non viene forse danneggiato? Ognuno dei partecipanti alla riunione online ha pregato con entusiasmo per almeno 20 minuti e, nonostante le disposizioni del Supremo secondo cui le riunioni non devono essere dominate da una singola persona e secondo cui ognuno dovrebbe condividere solo per 5 o 10 minuti, hanno comunque sfacciatamente sottratto così tanto tempo pregando. In seguito, ho finalmente capito perché tante riunioni durano dalla mattina alla sera: questi cosiddetti leader impiegano molto tempo a pregare, uno dopo l’altro, mentre chi è sotto di loro soffre. Quei falsi leader erano lì per bisticciare verbalmente, per blaterare, e alcuni di loro erano così incoerenti da dimenticare se avevano già detto qualcosa oppure no. Per loro andava tutto bene purché parlassero più a lungo degli altri. Ero perplesso: quando una persona prega dovrebbe pregare Dio con gli occhi chiusi, quindi perché loro avevano gli occhi aperti? Davvero non disturbava la loro mente avere gli occhi aperti e vedere come stavano pregando gli altri? Avendo particolare bisogno di pensare a come gli altri pregavano e a quali parole usavano, e volendo essere superiori a loro, insomma con il cuore pieno di queste cose, sarebbe stato possibile per loro pregare Dio e parlare con il cuore? La loro non è forse una forma anormale di ragione? Le loro non sono forse tutte manifestazioni della falsa spiritualità dei falsi leader e dei falsi lavoratori? È di beneficio per tutti riunirsi, leggere le parole di Dio e condividere sulla verità, ma alcuni hanno segnalato: “Oh, non hai idea. Quando quei leader si riuniscono e pregano, è come se sciorinassero le Scritture a mo’ di slogan; continuano a parlare di una sola cosa, ed è la stessa ogni volta che ci riuniamo. Sono stufo di sentirla”. Come possono delle riunioni di questo tipo edificare le persone? I falsi leader e i falsi lavoratori si comportano sempre così; possono mai essere in linea con la volontà di Dio? Non si curano di condividere sulla verità per aiutare le persone a comprenderla né di risolvere i problemi condividendo sulla verità; sono invece, dediti alla falsa spiritualità della religione. Questo non significa forse portare le persone a smarrirsi? Qual è il problema qui? Non comprendono affatto la volontà di Dio né i requisiti che Egli pone alle persone. Si limitano a dedicarsi a riti religiosi e a mettersi in mostra! Peggio ancora, usano la preghiera per smascherare, attaccare e condannare gli altri, mentre alcuni se ne servono per giustificarsi. Le loro preghiere sembrano destinate all’orecchio di Dio, ma in realtà sono indirizzate a quello degli uomini. Pertanto, costoro non hanno affatto un cuore che teme Dio; sono tutti miscredenti che disturbano il lavoro della casa di Dio. Attraverso le loro preghiere, questi falsi leader rivelano così tanta spregevolezza. Alcuni pregano dicendo cose come: “Dio, c’è chi mi ha frainteso. Non intendevo dire questo. Sto pregando Te, non mi sento negativo e gli altri possono pensare quello che vogliono”. Altri parlano di dottrine, altri ancora competono su chi ascolti più sermoni, chi sappia a memoria il maggior numero di testi di inni o di parole di Dio, chi passi più tempo a pregare, chi sia il più eloquente o chi disponga dei modi più disparati di pregare e si dedichi a molti tipi diversi di preghiera. Questo è forse pregare? (No, non lo è.) Che cos’è? È compiere il male senza il minimo scrupolo! È trastullarsi con la verità e calpestarla, è disonorare e bestemmiare Dio! Questi diavoli e miscredenti che osano dire qualsiasi cosa attraverso la preghiera, diteMi, sono veri credenti? Hanno anche solo un minimo di pietà? (No.) Gli individui di questo genere diventano negativi quando perdono il loro prestigio di leader, non riflettono minimamente su sé stessi, anzi si lamentano ovunque: “Ho sofferto tanto nel lavorare per Dio, eppure hanno continuato a dire che non svolgevo alcun lavoro concreto e che ero un falso leader, e mi hanno sostituito. Inoltre, quante persone sanno parlare di dottrine tanto esaurientemente quanto me? In quanti possiedono la mia stessa compassione? Io ho rinunciato alla mia famiglia e alla mia carriera e ho trascorso ogni giorno nella chiesa a riunirmi con i miei fratelli e sorelle, parlando per tre o cinque giorni alla volta. Come hanno potuto sostituirmi in questo modo?” Sono ribelli e si lamentano. Ci sono anche coloro che diffondono quest’idea: “Evita di svolgere il ruolo di leader nella casa di Dio. Se vieni scelto come leader sei nei guai, e una volta sostituito non avrai nemmeno la possibilità di essere un credente comune”. Cosa sono queste parole? Sono le parole più assurde e ridicole che esistano, e si può anche dire che sono parole di ribellione, di insoddisfazione e di bestemmia contro Dio. Non è forse questo il significato di queste parole? (Sì.) Cosa contengono queste parole? Un attacco; queste parole non sono un comune giudizio! Tali individui non dicono di essere stati sostituiti per aver compiuto il male senza alcun freno e per non aver saputo svolgere alcun lavoro concreto, e si lamentano invece del fatto che Dio è stato ingiusto con loro, che nell’agire non ha tenuto conto del loro orgoglio e che non ha capito come si sentissero e quanto avessero investito a livello emotivo. Hanno una mentalità da non credenti, sono completamente privi delle verità realtà!

Quanto tempo pregate di solito durante le riunioni? Sottraete troppo tempo al gruppo? Le vostre preghiere infastidiscono mai gli altri? Alcuni si prendono molto tempo per pregare e tutti gli altri si stancano di ascoltarli, eppure costoro continuano a ritenersi i più spirituali, e credono che questo sia ciò che hanno acquisito e realizzato in tanti anni di fede in Dio. Non si stancano nemmeno dopo aver pregato per un paio d’ore, durante le quali non fanno altro che ripetere le stesse cose vecchie e irrilevanti, parlando di tutte quelle parole e dottrine e degli slogan che conoscono, o di cose che hanno sentito da altri o che hanno inventato. Lo fanno a prescindere dal fatto che gli altri siano stanchi o meno e che lo gradiscano oppure no. È così che pregate voi? DiteMi, è giusto pregare brevemente o farlo a lungo? (Non ci sono un modo giusto e uno sbagliato.) Esatto. Non puoi emettere un verdetto su quale sia quello giusto e quale quello sbagliato, dovresti semplicemente pregare Dio secondo le esigenze del tuo cuore. A volte la preghiera non richiede alcuna cerimoniosità, mentre altre volte sì; dipende dall’ambiente e da ciò che è successo. Se pensi che una preghiera potrebbe richiedere un po’ di tempo, prega Dio in privato in merito alle tue questioni personali. Non pregare su tutto questo durante le riunioni e non rubare il tempo degli altri. Questa si chiama ragionevolezza. Per amore del proprio orgoglio e della propria reputazione, alcuni non prestano alcuna attenzione a ciò. Questo è essere ignoranti e privi di ragione. Le persone prive di ragione hanno forse un minimo di vergogna? Non si rendono nemmeno conto che tutti provano avversione nei confronti del vederle pregare. Chi non ha nemmeno questo briciolo di percezione o di consapevolezza può forse comprendere la verità? No. Le verità principi che Dio richiede all’uomo di mettere in pratica si trovano tutte nelle Sue parole, e tutte le parole su cui Dio condivide riguardo la pratica della verità contengono dei principi e sono dei principi; le persone devono solo riflettere attentamente su di esse. Vi sono così tanti principi nelle parole di Dio in merito alla pratica della verità, vi sono principi e percorsi per come praticare in ogni tipo di questione, situazione e contesto; la chiave è se tu possiedi o meno comprensione spirituale e capacità di comprensione. Se qualcuno possiede questa capacità di comprensione, allora può capire la verità. Se invece non la possiede, tutto ciò che comprende sono le regole, a prescindere da quanto dettagliate siano le parole di Dio, e questo non è comprendere la verità. Dio, quindi, ti fornisce un principio, così che tu possa adattare tale principio alle diverse circostanze. Ascoltando le parole di Dio e arrivando a conoscerLo attraverso varie esperienze e per mezzo delle condivisioni nonché dell’illuminazione dello Spirito Santo, giungerai a comprendere un aspetto dei principi secondo cui Egli parla e gli standard da Lui richiesti in merito a una determinata questione. A quel punto avrai compreso quell’aspetto della verità. Se Dio dovesse spiegare tutto nei dettagli e dire alle persone come agire in questa o quella circostanza, allora i principi di cui parla sarebbero inutili. Se Dio usasse questo metodo e comunicasse all’umanità le regole per ogni singola questione, cosa guadagnerebbero alla fine le persone? Solo alcune pratiche e alcuni comportamenti. Non capirebbero mai la volontà di Dio né le Sue parole. Se le persone non capiscono le parole di Dio, non saranno mai in grado di comprendere la verità. Non è così? (Sì.) Voi siete in grado di capire la verità? La maggior parte delle persone non ne è capace, e solo i pochi che possiedono comprensione spirituale e amano la verità possono davvero riuscirci. Quali sono dunque i presupposti per coloro che sono in grado di riuscirci? Ci possono riuscire se possiedono comprensione spirituale e capacità di comprensione, se perseguono con sincerità e se amano la verità e le cose positive. Per quanto riguarda gli altri, che non sono in grado di riuscirci, da un lato ciò è dovuto a dei loro problemi di levatura o di comprensione, dall’altro è una questione di tempo. È come per quelli che hanno intorno ai 20 anni di età: se chiedi loro di raggiungere un risultato che si potrebbe e si dovrebbe raggiungere a 50 anni, questo non è costringerli a fare qualcosa che va oltre le loro capacità? (Sì.) Ora rifletti: a che cosa è correlata la capacità di una persona di comprendere la verità? (Alla sua levatura.) È correlata alla sua levatura. E a cos’altro? (Al fatto che persegua o meno la verità.) Ha una certa correlazione con il suo perseguimento. Alcune persone sono in effetti adeguate per quanto riguarda la comprensione, la rapidità mentale e il quoziente intellettivo e sono in grado di comprendere la verità, ma non la amano né la perseguono. In cuor loro non provano nulla nei confronti della verità e non compiono alcuno sforzo in questo senso. Per persone come queste, la verità sarà sempre qualcosa di nebuloso e indecifrabile e, per quanti anni credano in Dio, non servirà comunque a nulla.

Bene, ho finito di raccontare le Mie storie. La trama e il contenuto di queste storie possono aiutarvi a capire alcune verità? (Sì.) Perché racconto queste storie? Sarebbe necessario raccontarle se fossero scollegate dalle condizioni di vita degli individui, dall’indole da essi rivelata e dai pensieri che hanno nella vita reale? (No.) Non sarebbe necessario. Le cose di cui abbiamo parlato sono tutti fenomeni e stati comuni che le persone rivelano spesso nella loro vita e sono correlate all’indole, alle opinioni e ai pensieri degli esseri umani. Se dopo aver ascoltato queste storie pensate che siano solo delle storie, che siano un minimo divertenti e mediamente interessanti ma nulla di più, e non siete in grado di capire le verità in esse contenute, allora non vi serviranno a nulla. Dovete comprendere alcune verità da queste storie; questo avrà almeno un effetto correttivo sul vostro comportamento, in particolare sulle vostre opinioni in merito determinate questioni, e vi permetterà di girare le spalle ai vostri metodi distorti di comprensione e di possedere una comprensione pura di questo tipo di cose. Non si tratta solo di cambiare il vostro comportamento, ma di risolvere alla radice questi stati creati da un’indole corrotta. Avete capito? Ora condividiamo sull’argomento principale.

Analisi di come gli anticristi portano gli altri a sottomettersi soltanto a loro, e non alla verità o a Dio

IV. Analisi di come gli anticristi fingono di essere l’incarnazione della verità una volta che hanno acquisito un po’ di esperienza e conoscenza

La volta scorsa abbiamo condiviso sul tema otto delle manifestazioni degli anticristi: portano gli altri a sottomettersi soltanto a loro, e non alla verità o a Dio. Il tema otto è suddiviso in un totale di quattro sotto-argomenti. Abbiamo terminato la condivisione sui primi tre sotto-argomenti, quindi qual è il quarto? (Gli anticristi fingono di essere l’incarnazione della verità una volta che hanno acquisito un po’ di esperienza e conoscenza e imparato qualche lezione.) Questo è il quarto sotto-argomento del tema otto. Naturalmente, esso coinvolge anche un aspetto delle manifestazioni dell’argomento del tema otto: sono correlati. Qual è questo argomento? Portano gli altri a sottomettersi soltanto a loro, e non alla verità o a Dio. Suddividiamo ulteriormente questo sotto-argomento e parliamone un po’ alla volta. Che cosa sono rispettivamente l’esperienza, la conoscenza e le lezioni? Che tipo di persone le possiedono? A che tipo di persone piace dotarsene? Che tipo di persone considerano più importante dotarsi di queste cose piuttosto che della verità? Che tipo di persone considerano queste cose come la verità? Innanzitutto, una cosa è certa: a prescindere dalla loro levatura e dalla loro percezione, queste persone possiedono un grande amore per la conoscenza, e il loro amore per la conoscenza supera il loro amore per la verità realtà. L’obiettivo e la direzione che costoro perseguono nella loro fede in Dio è acquisire alcune cosiddette esperienze e conoscenze. Vogliono usare queste conoscenze e queste esperienze per armarsi e confezionarsi, in modo da diventare più raffinati, più eleganti, più colti e più in grado di essere stimati e adorati. Con queste conoscenze ed esperienze, pensano che la loro vita sia più preziosa, più appagante e più ricca di autostima. Secondo il loro punto di vista, credono in Dio per dotarsi di questa conoscenza e di detti legati alla teologia e a vari aspetti del buon senso, della conoscenza e delle lezioni. Credono che dotandosi di queste cose possano occupare un posto nella casa di Dio e in questo gruppo di persone. Pertanto, tutto ciò che pensano, che adorano e che seguono ogni giorno nei loro cuori è correlato alla conoscenza, all’esperienza e così via.

Diamo prima uno sguardo a quali tipi di conoscenze, esperienze e lezioni esistono, e anche a quali di questi tipi possono essere definiti come una finzione di essere l’incarnazione della verità. In primo luogo, si può affermare con certezza che queste cose non hanno nulla a che fare con la verità, non sono in linea con essa e le vanno contro. Possono anche essere cose che sono ritenute giuste in base alle nozioni delle persone, cose che, secondo le loro nozioni, sono positive, belle e buone. Ma in realtà, agli occhi di Dio, queste cose non sono correlate alla verità, e sostanzialmente sono addirittura la fonte della condanna della verità da parte delle persone, la radice e la fonte della loro opposizione a Dio e delle loro nozioni su di Lui. Esperienza, conoscenza e lezioni: c’è una differenza in termini di età e sesso tra coloro che acquisiscono queste cose? (No.) Più che verosimilmente non c’è. Alcune persone hanno dei doni. Cosa sono i doni? Per esempio, dopo che alcune persone ascoltano una teoria o un detto e comprendono i concetti centrali o basilari di tale teoria, la loro mente reagisce molto velocemente. Sanno immediatamente come spiegare tale teoria o tale detto e come convertirli nel loro linguaggio, che usano per parlare con le altre persone. Dopo aver ascoltato queste cose, se le ricordano subito; questo non significa che siano particolarmente perspicaci, hanno semplicemente un’ottima memoria, che è una sorta di dono speciale. C’è qualcuno che possiede un dono simile? (Sì.) Ci sono persone del genere, che, dopo che hai detto loro una certa cosa, sono immediatamente in grado di usarla per fare deduzioni su qualcos’altro. Quando vengono fornite loro informazioni riguardo a un certo aspetto di un argomento, riescono ad applicarle ad altri ambiti. Sono molto brave a utilizzare l’argomento in discussione per proporre le proprie idee. Sono molto brave in materia di cose logiche e linguistiche, come questioni esteriori e teorie. Vale a dire, eccellono nei giochi di parole e nell’utilizzo di teorie per attirare e convincere gli altri. Ci sono persone che hanno questo tipo di dono. Sono molto eloquenti, e possiedono la capacità di pensare e di reagire con estrema agilità. Quando odono un aspetto della verità, con la loro astuzia meschina e i loro doni comprendono tale aspetto come se fosse un tipo di conoscenza e di apprendimento, e quindi usano questo tipo di apprendimento per condividere con gli altri e svolgere il cosiddetto lavoro di irrigazione e pascimento. Che effetto ha questo sulle persone? Dà buoni risultati? (No.) Perché no? (Non è una cosa concreta, e le persone non hanno alcun cammino da praticare quando la ascoltano.) Dopo aver ascoltato queste persone, gli altri pensano che tutto ciò che esse hanno detto sia giusto, che non ci sia una parola sbagliata o contro i principi: è tutto corretto. Ma quando mettono in pratica queste parole, sentono che sono vuote, che non c’è alcun obiettivo o direzione durante la pratica, e che non possono essere usate come principi di pratica. Cosa cono dunque queste parole? (Dottrine.) Sono una sorta di dottrina, una sorta di conoscenza. Tali manifestazioni degli anticristi sono molto evidenti e rilevanti. Essi considerano la verità come conoscenza, come qualcosa di accademico, come una teoria. Pur comprendendo le cose solo a metà, pretendono sempre che gli altri facciano questo o quello. Quando gli altri non capiscono e chiedono loro una spiegazione dettagliata, gli anticristi non sono in gradi di fornirla e rispondono contestandoli: “Tu non ami la verità. Se tu amassi la verità, saresti in grado di comprendere ciò che dico e avresti un cammino di pratica”. Sentendo queste parole, qualche persona confusa e priva di discernimento pensa: “Esatto. Se io amassi realmente la verità, sarei in grado di comprendere le loro parole”. Le persone prive di discernimento hanno la sensazione che ciò che questi individui dicono sia giusto, e di non comprendere la verità. Attribuiscono la responsabilità a sé stesse e vengono così fuorviate dagli anticristi fino a perdere l’orientamento.

Parliamo ora dell’esperienza. L’esperienza è un metodo che abbiamo sintetizzato nel corso di un lungo periodo in cui abbiamo affrontato delle cose. Le persone che hanno lavorato per due giorni hanno esperienza? (No.) Quindi, coloro che hanno lavorato per 10 o 20 anni hanno sicuramente esperienza. Alcuni individui hanno la sensazione di avere acquisito esperienza lavorando per molti anni e di sapere tutto relativamente a cosa dovrebbero fare quando capitano loro determinate cose, a come comportarsi con certi tipi di persone e che a tipo di dottrine dovrebbero esporre a un certo tipo di persone. Di conseguenza, quando un giorno accade qualcosa di nuovo di cui non sanno nulla, sfogliano i registri dei loro ultimi 20 anni di lavoro, riflettono su di essi e poi applicano indiscriminatamente i detti e le pratiche del passato. Quando agiscono in questo modo, coloro che non comprendono la verità pensano comunque che ciò che stanno facendo sia in linea con essa, mentre coloro che la comprendono li osservano e dicono: “Questo individuo agisce alla cieca. Non ha principi nel suo lavoro; si affida interamente all’esperienza, non comprende l’intenzione di Dio e non capisce come deve agire per salvaguardare gli interessi della casa di Dio e conformarsi ai principi della casa di Dio riguardo a come trattare le persone. Sta applicando regole alla cieca”. C’è un problema qui. Se una persona media ha lavorato solo per un breve periodo, potrebbe non possedere il capitale per dire: “Ho esperienza; non ho paura. Ho lavorato per moltissimi anni. Che tipo di persona non ho visto e quali questioni non ho affrontato?” Questi individui, invece, osano dirlo. Anche se hai avuto a che fare con molte cose e con diversi tipi di persone, puoi garantire che stai agendo in conformità con le verità principi nell’affrontare ogni questione e nell’interagire con ogni persona? Nella realtà, non è una cosa che ti azzardi a garantire. Ma se qualcuno solleva loro un’obiezione, coloro che considerano l’esperienza e la routine come la verità dicono: “Lavoro da moltissimi anni. Sono più i ponti che io ho attraversato dei cammini che tu hai percorso, eppure hai ancora l’ardire di non essere d’accordo con me? Vai a casa e prega, che è meglio!” Di fronte a loro, nessuno si azzarda a dire la parola “no”, a proporre opinioni diverse o a esprimere una parola di dissenso. Che comportamento è questo? Equivale a considerare l’esperienza come la verità e a credere di essere l’incarnazione della verità. Alcuni dicono: “Non mi considero l’incarnazione della verità: chi oserebbe fregiarsi di un tale titolo? Solo dio è la verità. Non mi sono mai comportato così, né ho mai pensato in questo modo”. Dal tuo punto di vista, non pensi in quel modo, né hai l’intenzione di agire così. Ma oggettivamente, il tuo modo di fare le cose, il tuo comportamento e l’essenza delle tue azioni in definitiva ti caratterizzano come qualcuno che si considera l’incarnazione della verità. Perché induci le persone a obbedire alla lettera ai tuoi suggerimenti? Se non ti consideri Dio e sei solo una persona comune, sei forse qualificato per indurre gli altri a obbedirti? (No.) C’è una sola circostanza in cui le persone possono obbedirti, ed è se comprendi la verità, se sei una persona che comprende la verità. Ma comunque, anche se sei una persona che comprende la verità, sei pur sempre solo una persona comune, e può una persona comune essere l’incarnazione della verità? (No.) Se una persona riesce a capire tutte le parole che Dio ha pronunciato e tutte le verità che Dio richiede all’uomo di comprendere, quella persona può diventare l’incarnazione della verità? (No.) Alcuni dicono: “Forse è perché non è stata perfezionata. Pietro era un uomo perfezionato. Potrebbe essere definito l’incarnazione della verità?” Essere perfezionati non rende l’incarnazione della verità, e sapete perché? (C’è una differenza nell’essenza.) C’è una differenza nell’essenza; questo è un aspetto della questione. L’uomo può diventare l’incarnazione della verità? Questa è una questione di cui dobbiamo discutere. Perché si dice che l’uomo non possa assolutamente essere l’incarnazione della verità? L’incarnazione della verità è semplicemente una questione di essenza? Alcuni dicono: “L’uomo nasce come essere creato, e Colui che è in cielo è intrinsecamente il Creatore. Non c’è bisogno di discutere su questo argomento: Dio sarà sempre l’incarnazione della verità. Cristo è dunque l’incarnazione della verità perché comprende e possiede la verità? Se abbiamo acquisito tutte le verità da Dio, possiamo anche noi essere definiti l’incarnazione della verità?” Altri rispondono: “No. Una volta pensavo che quando che le persone avessero compreso più verità, avrebbero potuto diventare cristo e diventare dio. Ora so che tale essenza è insostituibile e immutabile”. La loro comprensione è arrivata a questo punto. Voi siete in grado di comprendere la questione ancora più a fondo? Dovreste capirla non appena avrò finito di condividere con voi. Quando parliamo dell’incarnazione della verità, cos’è questa “incarnazione”? Il termine è un po’ astratto, quindi spieghiamolo nel modo più semplice possibile. Dio Stesso è la verità e possiede tutte le verità. Dio è la fonte della verità. Ogni cosa positiva e ogni verità provengono da Dio. Egli può giudicare se siano giuste o sbagliate tutte le cose e tutti gli eventi; può giudicare le cose accadute, quelle che stanno accadendo e quelle future ancora sconosciute all’uomo. Dio è l’unico Giudice che possa giudicare se siano giuste o sbagliate tutte le cose; questo significa che solo Dio può stabilire se tutte le cose siano giuste o sbagliate. Egli conosce i criteri di tutte le cose. Può esprimere verità in qualunque luogo e momento. Dio è l’incarnazione della verità, vale a dire che Egli Stesso possiede l’essenza della verità. Anche se l’uomo comprendesse molte verità e fosse perfezionato da Dio, avrebbe qualcosa a che vedere con l’incarnazione della verità? No. Non ci sono dubbi. Quando l’uomo viene reso perfetto, avrà un giudizio accurato e metodi di pratica in merito all’attuale opera di Dio e ai vari requisiti che Dio ha per l’uomo, e comprenderà pienamente le intenzioni di Dio. È capace di distinguere tra ciò che viene da Dio e ciò che viene dall’uomo, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Eppure ci sono alcune cose che rimangono irraggiungibili e poco chiare all’uomo, cose che può sapere solo dopo che Dio gliene ha parlato. Può l’uomo sapere o prevedere cose ancora sconosciute, cose che Dio non gli ha ancora detto? Assolutamente no. Inoltre, anche se ottenesse la verità da Dio, possedesse la verità realtà, conoscesse l’essenza di molte verità e avesse la capacità di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, avrebbe forse la capacità di controllare e governare tutte le cose? No, non avrebbe questa capacità. Ecco la differenza tra Dio e l’uomo. Gli esseri creati possono ottenere la verità solo dalla fonte della verità. Possono ottenere la verità dall’uomo? L’uomo è la verità? Può l’uomo fornire la verità? Non può, e qui sta la differenza. Tu puoi solo ricevere la verità, non fornirla: puoi forse essere chiamato una persona in possesso della verità? Puoi essere definito l’incarnazione della verità? Assolutamente no! Qual è, esattamente, l’essenza dell’incarnazione della verità? È la fonte che fornisce la verità, la fonte dell’autorità e della sovranità su tutte le cose, ed è anche l’unico criterio e l’unica norma in base ai quali vengono giudicate tutte le cose e tutti gli eventi. È questa l’incarnazione della verità. Gli anticristi spesso rifiutano di accettare questo punto. Credono che la conoscenza sia forza, che l’esperienza sia un’arma di cui le persone possono dotarsi per diventare potenti, e che quando avranno acquisito esperienza e conoscenza e imparato queste lezioni, potranno controllare tutto. Potranno controllare il destino degli altri, controllare e influenzare i loro pensieri e persino influenzarne il comportamento. Oppure, alcuni penseranno che queste cose possano istruire le persone e cambiare la loro mente e la loro indole. Che tipo di pensieri sono questi? (I pensieri degli anticristi.) Questi sono i pensieri degli anticristi. Perché Dio può regnare sovrano sul destino dell’umanità? Dio è la realtà di tutte le cose positive e le Sue parole sono la realtà di tutte le cose positive. Qual è l’essenza di Dio? La Sua essenza è la verità, ed è per questo che Egli può regnare sovrano sul destino dell’umanità. Gli anticristi non vedono né riconoscono questo punto, tanto meno lo accettano. Considerano come verità quelle cose che provengono dalle persone, dalla conoscenza e dalla società e che sono stimate dall’umanità malevola, e tentano di usarle per fuorviare gli altri, controllarli e guadagnarsi un posto nella chiesa e presso il popolo eletto di Dio. Qual è il loro scopo nel fuorviare gli altri? Qual è il loro scopo nello studiare e nel dotarsi di queste cose? Fare in modo che gli altri obbediscano a loro e ascoltino le loro parole. Qual è il loro scopo nel far sì che gli altri ascoltino le loro parole? (Controllarli.) Esatto, il loro scopo è controllarli. Ciò significa che quando pronunciano certe parole, gli altri li assecondano e ne vengono manipolati, diventando i loro strumenti e i loro schiavi. Poiché le persone accettano i loro punti di vista e la loro cosiddetta esperienza, la loro cosiddetta conoscenza e le loro cosiddette lezioni, tali persone li adorano. Adorarli non significa forse ascoltarli? (Sì.) Il fatto che queste persone li ascoltino non significa che possono essere facilmente manipolate? Gli anticristi non sono forse riusciti nel loro intento? (Sì.) Una volta che qualcuno li ascolta, non significa forse che costui è stato allontanato da Dio? (Sì.) Ciò rende felici gli anticristi; questo è il loro scopo. In realtà, nel profondo del loro cuore, non necessariamente credono in modo inequivocabile di essere l’incarnazione della verità e di essere la verità, ma pensano e si comportano come se lo fossero. Perché pensano e si comportano in questo modo? Credono che la loro conoscenza, la loro esperienza e tutto ciò che deriva dai loro doni siano cose giuste, e vogliono usare queste cose per controllare le persone e tenerle saldamente in pugno. Alcune di queste conoscenze, esperienze e lezioni sono ovviamente parole diaboliche volte a ingannare le persone. Alcuni, anche se non è così evidente, nascondono dentro di loro trame, astuti intrighi e complotti, e coloro che non riescono a capirli fino in fondo verranno fuorviati. Quali sono le conseguenze dell’essere fuorviati? Le persone si allontanano da Dio e non comprendono più la verità, ma considerano la conoscenza, l’esperienza e le lezioni dell’uomo come verità e accantonano le parole di Dio. Diventano molto confuse riguardo alle parole di Dio, e invece si preoccupano moltissimo di queste conoscenze ed esperienze e le tengono in grande considerazione, sforzandosi anche di applicarle e di metterle in pratica. Questo è lo scopo delle azioni degli anticristi. Se non avessero una così grande ambizione di manipolare gli altri, controllarli e renderli obbedienti, si doterebbero di queste cose? Non farebbero alcuno sforzo in tal senso. Hanno un obiettivo; il loro scopo è molto chiaro. Qual è questo scopo evidente? (Controllare gli altri.) È controllare gli altri. Indipendentemente dal fatto che controllino un intero gruppo di persone o solo una parte, sarebbero in grado di controllare chicchessia senza una base teorica? Devono prima trovare un insieme di pensieri e teorie che siano maggiormente in linea con le nozioni e le fantasie delle persone e più adatti ai loro gusti, e usare ogni mezzo possibile per diffonderli tra loro. Ciò significa fare agli altri il lavaggio del cervello, effettuare un lavoro psicologico su di loro, indottrinarli incessantemente e indurli costantemente ad ascoltare questi pensieri e punti di vista, a familiarizzare con essi e ad accettarli. In effetti, le persone vengono passivamente indottrinate e sottoposte a un lavaggio del cervello, e accettano inconsapevolmente questi punti di vista. Poiché non possiedono l’abilità interiore di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, prima di comprendere la verità non hanno la capacità di opporre resistenza a queste cose: non hanno anticorpi per questo. Quando accettano questi punti di vista fallaci, ne vengono rapidamente catturate. Cosa si intende per “catturate”? Significa che dopo aver accettato questi punti di vista, le persone diventano sempre più irremovibili nel credere che queste cose siano giuste e usano costantemente tali punti di vista per convincere sé stesse e gli altri. Sono state fuorviate e controllate, ed è così che Satana raggiunge il suo obiettivo quando fuorvia le persone.

Alcune persone che hanno acquisito particolari abilità professionali nel mondo, o coloro che hanno un certo prestigio nella società, dopo essere venuti alla casa di Dio hanno un pensiero comune, che dà origine a una manifestazione comune in loro. Qual è questo pensiero? Si considerano l’élite della società. Cosa sono le élite? Sono persone che si distinguono all’interno di un gruppo. Hanno ricevuto una speciale istruzione superiore e il loro talento, la loro levatura e i loro doni sono una spanna sopra quelli degli altri. Cosa significa essere una spanna sopra gli altri? Significa che, all’interno di un gruppo, queste persone si distinguono per la loro capacità di pensiero, la loro intelligenza e la loro eloquenza, e possiedono una particolare capacità di comprendere determinate cose e competenze. Ciò viene definito essere una spanna sopra gli altri, e queste persone sono conosciute come l’élite della società. Ogni Paese coltiva questo tipo di persone. A che scopo le coltiva? Per far sì che il Paese si sviluppi più velocemente. Quando queste persone si dedicano a vari incarichi, lo sviluppo si fa più rapido in tutti gli strati sociali. Il prestigio di queste persone all’interno della società è alto o basso? (Alto.) Sicuramente non hanno uno prestigio ordinario. Possiedono dei talenti speciali, hanno acquisito delle conoscenze speciali e hanno ricevuto un’istruzione speciale. La loro levatura, il loro talento e la conoscenza da loro acquisita sono superiori a quelli della gente comune. Se queste persone entrano nella chiesa, qual è la loro mentalità? Qual è il loro primo pensiero? Innanzitutto, pensano: “Un orso indebolito è comunque più forte di un cervo. Anche se da quando credo in dio non perseguo il mondo e non mi interessa la fama mondana, data l’istruzione speciale che ho ricevuto, la conoscenza che ho acquisito e i talenti di cui sono dotato, dovrei essere un leader tra voi. Nella casa di dio, dovrei essere un pilastro e una colonna portante. Dovrei essere uno che guida e conduce”. Non è così che la pensano? Su cosa si basa questo modo di pensare? Se fossero umili contadini, avrebbero l’ardire di pensarla così? (No.) Perché no? (Non hanno il capitale per farlo.) Non hanno il capitale per pensarla in questo modo. Quindi, che tipo di persone sono capaci di pensarla così? Sono tutte persone dotate di determinate conoscenze, talenti, doni e della cosiddetta levatura. Quando vengono nella casa di Dio, pensano: “Non perseguo più il mondo. Il mondo è troppo malvagio, quindi verrò nella casa di dio e perseguirò lì, piuttosto. Nella casa di dio, posso almeno ottenere la posizione di leader o di lavoratore”. Nutrono buone intenzioni? (No.) Perché non nutrono buone intenzioni? Le cose che hanno imparato e il loro status sociale li danneggiano tremendamente. Se non perseguono la verità, non scenderanno mai da un tale piedistallo nella loro vita. Si sentiranno sempre in alto tra le nuvole, ma in realtà, dal punto di vista di Dio, non sono diverse da qualsiasi normale essere creato. Si collocheranno sempre in alto tra le nuvole. Non è pericoloso? Se cadono, si faranno molto male, e la loro vita potrebbe essere in pericolo! Perché questi individui pensano che dovrebbero avere un prestigio elevato, che dovrebbero essere adorati, che dovrebbero avere molte persone che ruotano attorno a loro, che dovrebbero essere consultati su tutto, che le loro opinioni dovrebbero essere ascoltate e che essi dovrebbero essere considerati e messi al primo posto in ogni cosa? Perché pensano così tanti “dovrebbero”? Perché attribuiscono grande importanza al loro status sociale, alla conoscenza e alle cose speciali che hanno imparato. Pensano: “Non importa quanta verità venga espressa o quanto in alto venga pronunciata, queste cose che possiedo hanno comunque un valore; hanno più valore della verità e non possono essere sostituite da essa. Nella società, sono il capo di un’azienda. Gestisco migliaia di persone. Se agito un braccio, tutti devono ascoltarmi. Ho un potere enorme, quindi immagina che tipo di posizione e di prestigio possiedo! Tra queste piccole persone nella casa di dio, quante sono più elevate di me? Quando mi guardo intorno, non vedo molte persone speciali. Se dovessi gestirle non sarebbe un problema; non sarebbe una grande impresa!” Supponiamo che tu dica loro: “Ok. È un bene che tu abbia questa ambizione. Soddisferò il tuo desiderio, ti raccomanderò come leader della chiesa. Porta queste persone davanti a Dio in modo che sappiano leggere le Sue parole e mettere in pratica la verità, e sostieni i deboli, gli individui negativi e coloro che non fanno il loro dovere”. Loro diranno: “È facile. Quando ero nel mondo degli affari, facevo tutto questo lavoro psicologico. È una cosa in cui sono bravo”. Cosa succede quando più di trenta persone in una chiesa vengono messe nelle loro mani? In meno di due mesi, chi era debole diventa ancora più debole, chi era negativo diventa ancora più negativo e chi diffonde il Vangelo non riesce a guadagnare persone. Chi non sa come leggere la parola di Dio, quando arriva l’ora di una riunione si assopisce e non vuole nemmeno più ascoltare i sermoni del Supremo. Quando qualcuno chiede loro: “Non sei alquanto capace?” rispondono: “Ma certo, ero un capo. Le mie capacità sono evidenti!” Qualunque genere di capo tu sia nel mondo, ciò non è di alcuna utilità. Se non comprendi la verità, allora sei un dilettante nello svolgere il lavoro della chiesa. Se a queste persone viene permesso di guidare il lavoro del Vangelo, si impegneranno solo in formalità inutili e superficiali, non otterranno alcun risultato e una chiesa con decine di persone non sarà ben irrigata. Cosa sta succedendo qui? Queste persone esperte un tempo erano capi aziendali e dirigenti nella società, perché dunque non riescono a mostrare le loro capacità quando vengono nella casa di Dio? (Lo Spirito Santo non le preserva.) Che lo Spirito Santo non le preservi è un aspetto, ma qual è la ragione principale? Non comprendono la verità, perciò quando si tratta degli stati delle persone, della loro indole corrotta, dei requisiti di Dio per l’uomo, delle parole di Dio che smascherano l’uomo e del modo in cui Dio parla, sono prive di comprensione spirituale, non riescono a capire a fondo cosa sta succedendo in merito a queste cose e agiscono semplicemente alla cieca e in modo superficiale. Pensano che svolgere il lavoro della chiesa sia come gestire un’azienda nel mondo e che, finché ispirano le menti delle persone e stimolano il loro entusiasmo, allora avranno fatto un buon lavoro. Pensano che dovrebbero, da un lato, fare del lavoro psicologico e, dall’altro, utilizzare bene i loro modi consolidati di affrontare le cose nel mondo, cercando di corrompere chi si trova sopra di loro e comprare chi si trova sotto. Credono che finché ti assicuri che le persone ricevano soldi, esse ti ascolteranno e ti seguiranno: pensano che sia proprio così semplice. Le cose esteriori non coinvolgono la verità. Nel credere in Dio, tutto ciò che si fa coinvolge la verità e il cambiamento di indole. Usare gli stessi metodi utilizzati nel mondo porterà a dei risultati? (No.) Non funzionerà. Non hanno idea di come affrontare gli stati e le debolezze delle persone, di come sostenerle adeguatamente, di come affrontare le loro nozioni su Dio, di come far sì che le persone conoscano sé stesse quando rivelano la propria indole corrotta e di come indurle a essere oneste, e parlano persino a vanvera e impongono regole alla cieca. Per esempio, se qualcuno dice qualcosa di dilettantesco e privo di comprensione spirituale, affermeranno che questa persona è di scarsa levatura e non persegue la verità. Si limitano ad applicare regole alla cieca, e lo fanno in mille modi diversi fino al punto in cui altri non hanno più alcuna strada da seguire, disturbandoli e rendendoli demotivati. Chi svolge il proprio dovere non avrà più energie per farlo, mentre chi è negativo diventerà ancora più negativo. Alcuni dicono che per loro sarebbe meglio leggere le parole di Dio a casa propria se a guidare la loro chiesa fosse un individuo del genere. Qual è la causa di tutto ciò? Quando guidano una chiesa, costoro inducono le persone a diventare demotivate, così che non vogliono più credere in Dio. Perché le persone non vogliono credere? Perché in origine avevano una visione vagamente chiara, ma le azioni di questi individui le disturbano e le confondono. All’inizio non c’era alcuna verità nel loro cuore: comprendevano solo le dottrine. Dopo essere state disturbate da questi individui, diventano ancora più confuse e non riescono più a cogliere l’opera dello Spirito Santo. Anche l’esistenza di Dio Stesso diventa un po’ poco chiara. Che tipo di metodi usano dunque costoro per portare le persone fino a questo punto? Per esempio, l’affermazione “L’uomo è stato creato da Dio” è la verità? (Sì.) Devi usare le tue reali conoscenze, la tua comprensione e la tua esperienza per dimostrare questa affermazione in modo che i fratelli e le sorelle possano credere più fermamente che essa sia giusta e sia la verità, e siano convinti che l’umanità proviene da Dio, aumentando così la loro fede in Lui. Una volta che una persona ha fede in Dio, avrà forza nel cuore quando accetta la disciplina o subisce qualche avversità o persecuzione. Questo è un fatto. Ma cosa dicono questi individui? “In un programma televisivo hanno detto che è stato scoperto che 100 milioni di anni fa gli esseri umani vivevano in tribù.” Quando ostentano le loro conoscenze e parlano di storia in questo modo, chiunque li ascolti rimane confuso: “Non è stato detto che l’uomo è stato creato da Dio? Da quello che stai dicendo, non sembra così. L’uomo discende dalle scimmie?” Guardate dove hanno portato le persone. Questo non significa forse danneggiarle? (Sì.) Ogni volta che ne hanno la possibilità, ostentano le loro conoscenze e parlano di storia, di filosofia e di come trattano e colludono con i funzionari governativi nel mondo, semplicemente pavoneggiandosi di queste cose. Quando si mettono in mostra così, e quando alcuni fratelli e sorelle giovani di statura, deboli e la cui fede è scarsa sentono queste cose, dove va il loro cuore? (Corre verso il mondo.) Esatto. Ciò a cosa equivale? A perdere le persone che erano state loro affidate. Sono evidentemente dei dilettanti. Non solo non comprendono le questioni relative all’ingresso nella vita, ma nemmeno quale sia il loro lavoro, per non parlare delle questioni spirituali della vita o dei cambiamenti di indole. Non capiscono nulla di tutto ciò, eppure fingono comunque di comprendere la verità e vogliono essere dei pastori per guidare il popolo eletto di Dio. Non è assurdo? Se non comprendi le questioni spirituali della vita, cosa dovresti fare quando vieni scelto come leader? Dovresti dire: “Sono un dilettante e non ho mai guidato una chiesa. Devo ricercare e vedere cosa prevedono le disposizioni lavorative al riguardo, e trovare persone che comprendano la questione e condividere con loro su come dovrebbe essere svolto il lavoro, o trovare fratelli e sorelle che comprendano la verità e coordinarmi con loro”. Questo è l’atteggiamento giusto? (Sì.) Ma alcune persone non agiscono così. Si danno delle arie e dicono: “Vuoi che mi coordini con gli altri: chi ha qualifiche più elevate delle mie? Chi ha uno status sociale più elevato del mio? Sono piuttosto famoso nella società. Chiunque mi incontri deve portare un po’ di rispetto”. Si vantano e mettono in mostra le loro capacità in questa maniera. Quando guidano una chiesa in questo modo, i fratelli e le sorelle hanno ancora speranza di accedere alla verità realtà? (No.) No. E anche se così fosse, queste persone obbligano comunque gli altri a riferire tutto a loro. Questi diavoli hanno frequentato l’università per qualche tempo e possiedono un po’ di conoscenza, e di conseguenza osano darsi delle arie e ricorrere a raggiri nella società secolare, e compiono ogni sorta di cattive azioni. Possiedono alcuni mezzi di sussistenza, quindi vogliono venire nella casa di Dio per ottenere qualcosa. Al fine di acquisire prestigio e portare gloria ai loro antenati, vogliono persino fingere di essere l’incarnazione della verità, in modo che il popolo eletto di Dio li ascolti e li segua. Cosa significa per loro “l’incarnazione della verità”? Significa: “Ognuno dei miei pensieri, dei miei metodi e delle mie opinioni, voi tutti dovete sostenerlo come verità. Ho stabilito una regola per te: tutte le fatture, anche quelle inferiori a cinque dollari, devono essermi segnalate”. Gli altri dicono: “Non dovrebbe essere necessario segnalare cinque dollari. Abbiamo anche noi un campo d’autorità. Non possiamo semplicemente agire secondo i principi?” Cosa pensano gli anticristi al riguardo? “Come potrebbe andare bene? Questo è un grosso problema. Sono io il leader. Solo io ho l’ultima parola!” Anche se non lo dicono, è questo ciò che pensano in cuor loro. È così che controllano le persone. Sono capaci di compiere ogni sorta di cattiva azione o di inganno a danno degli altri. Quando ingannano e danneggiano gli altri, non battono ciglio, il loro cuore non perde un colpo e non si sentono affatto a disagio dentro di loro. Quando viene loro assegnata una posizione nella casa di Dio, hanno l’ardire di accettarla. Una volta che l’hanno accettata, non hanno intenzione di dimettersi e vogliono fingere di essere l’incarnazione della verità per indurre gli altri a obbedire. Esistono persone del genere? (Sì.)

Ci sono alcune persone che, pur credendo in Dio, non si adoperano volentieri e di buon grado per Lui, ma svolgono il proprio dovere con riluttanza. Pensano solo a offrire manodopera per ricevere benedizioni, ma non sono disposte a sforzarsi per raggiungere la verità. Quando svolgono i loro doveri, spesso agiscono in modo superficiale, non sono meticolose e si accontentano solo di ottenere qualche risultato in modo da non essere epurate. Ma indipendentemente dal fatto che le persone credano veramente in Dio e si spendano per Lui, Egli dà loro l’opportunità di pentirsi. Dio non ti condannerà perché non comprendi la verità o perché agisci in modo superficiale quando svolgi il tuo dovere. Dio ti sottoporrà costantemente a scrutinio per vedere se sei in grado di accettare la verità e se riesci davvero a pentirti e a intraprendere il giusto cammino di vita. Dipende dalle scelte che fai. Alcune persone non comprendevano alcuna verità quando hanno iniziato a svolgere i loro doveri, ma poiché ascoltano spesso i sermoni e si riuniscono e condividono con frequenza, gradualmente arrivano a comprendere la verità. I loro cuori diventano sempre più luminosi, e questi individui si rendono conto che sono troppo carenti, che non possiedono alcuna verità e che non hanno principi nell’assolvimento dei propri doveri, ma che fanno solo un po’ di lavoro in base ai propri desideri. Percepiscono che svolgere i propri doveri in questo modo non è in linea con le intenzioni di Dio, e il loro cuore prova rimorso. Cominciano a sforzarsi di raggiungere la verità e ottengono risultati sempre migliori nello svolgimento dei loro doveri. In tal modo, da un lato ottengono l’ingresso nella vita, dall’altro pian piano diventano qualificati nello svolgere i loro doveri. Queste sono persone che riescono ad accettare la verità nello svolgimento dei propri doveri. Man mano che la loro comprensione della verità diventa via via più nitida, riescono a vedere con chiarezza le proprie rivelazioni di corruzione. Sono in grado di pregare Dio e di affidarsi a Lui nel loro cuore, di essere disposte a respingere la corruzione, di mettere in pratica la verità e di intraprendere il cammino del perseguimento della verità. Questa è la crescita graduale nella vita nel corso dell’assolvimento del proprio dovere. Tutti coloro che seguono Dio arrivano a comprendere la verità e ad accedere alla verità realtà nel corso dell’assolvimento dei propri doveri. Se le persone non amano la verità, può verificarsi un tale cambiamento? Decisamente no. Alcuni individui sono particolarmente arroganti e presuntuosi. Quando vengono nella casa di Dio, soprattutto dopo aver svolto il loro dovere, la portata di ciò diventa evidente. Con le braccia incrociate sul petto o le mani sui fianchi, ostentano un atteggiamento di sfida e insoddisfazione. Perché sono così arroganti? In cuor loro dicono: “Per credere in dio e svolgere il mio dovere, ho rinunciato al mondo, alla mia famiglia e al mio lavoro. Non è forse un prezzo elevato? Ho rinunciato a molto per dio. Non dovrebbe risarcirmi in qualche modo? Inoltre, in base al mio status e al mio reddito nella società, la casa di dio non dovrebbe almeno riservarmi lo stesso trattamento? Ora che sto svolgendo il mio dovere, dio non può concedermi qualche favore speciale? Sono un talento speciale, molto migliore della gente comune. Dovrei avere prestigio nella casa di dio. Se gli altri possono guidare, allora anch’io posso farlo. Il mio prestigio non dovrebbe essere inferiore a quello degli altri, e dovrei godere di un trattamento superiore a quello della gente comune. Ma soprattutto, dio può assicurarmi che riceverò benedizioni e che avrò una buona destinazione in futuro?” Dai pensieri che hanno in cuor loro, possiamo vedere che sono venuti per fare un patto con Dio, non per spendersi sinceramente per Lui. La pensano come Paolo: vogliono fare il proprio dovere in cambio delle benedizioni di Dio. Ma la loro ragionevolezza è molto peggiore di quella di Paolo: è di gran lunga inferiore a quella di Paolo. Perché dico questo? Perché Paolo ha effettivamente sofferto molto nel corso degli anni in cui ha diffuso il Vangelo, e i frutti della sua diffusione sono stati molto migliori di quelli della gente comune. Se non altro, le sue orme hanno attraversato gran parte dell’Europa, ed egli ha fondato numerose chiese in tutto il continente. A questo proposito, gli anticristi comuni non possono essere paragonati a Paolo in termini di ragionevolezza o di quantità di manodopera offerta. Ma gli individui che ho appena menzionato diventano incredibilmente arroganti dopo aver svolto il proprio dovere. Questo non è forse eccessivamente privo di ragionevolezza? Tali individui sono assolutamente irragionevoli e, come banditi, una volta che hanno colto l’opportunità di ricevere benedizioni, non riescono a lasciarla andare. Sono sempre deliberatamente alla ricerca di occasioni per salire alla ribalta nella casa di Dio, anche se si tratta semplicemente di diventare capigruppo o supervisori. In breve, quando vengono nella casa di Dio non sono disposti a essere dei seguaci comuni. A prescindere da chi possa ammettere che sono comuni esseri creati, che sono semplicemente comuni esseri creati come tutti gli altri esseri viventi, essi non accetteranno mai questo punto di vista, non permetteranno mai che venga fatto loro un tale torto. Credono che dovrebbero ricevere un trattamento di favore e che Dio dovrebbe dare loro una grazia e delle benedizioni speciali. Vogliono inoltre godere degli speciali vantaggi del prestigio nella casa di Dio. Non consentono alla casa di Dio di dubitare dei loro talenti, e ancor meno permettono alle persone di chiedere informazioni sul loro lavoro: tutti devono avere assoluta fiducia in loro, perché essi hanno rinunciato a tutto per Dio e Gli sono assolutamente leali. Non è forse una richiesta irragionevole? Questa persona è dotata di una qualche ragionevolezza? Quante persone così esistono? Quale percentuale della chiesa possono rappresentare? Tali individui pensano sempre di possedere delle capacità e del talento, perciò si vantano di quanto siano brillanti. Cosa significa dunque avere questo cosiddetto talento? Significa che sono capaci di parlare in grande, di dire un sacco di sciocchezze, di modificare il modo in cui parlano a seconda della persona a cui si stanno rivolgendo e di avere capacità di inganno più elevate rispetto alla gente comune. Credono che questo significhi avere talento e abilità, e vogliono usare questa abilità per pavoneggiarsi e bluffare. Cosa significa avere vero talento? Significa possedere competenze speciali. Quando Dio ha creato l’uomo, ha dato a vari tipi di persone diverse abilità speciali. Alcuni sono bravi in letteratura, altri in medicina, altri nell’apprendere competenze, altri nella ricerca scientifica, e così via. Le speciali abilità delle persone sono concesse da Dio e non sono nulla di cui vantarsi. Qualunque abilità speciale si possieda, ciò non significa che si comprenda la verità, e certamente non significa che si possieda la verità realtà. Le persone hanno determinate abilità speciali e, se credono in Dio, dovrebbero usarle per svolgere i propri doveri. Questo è accettabile per Dio. Vantarsi di una certa abilità o volerla usare per fare patti con Dio è troppo irragionevole. Dio non favorisce persone del genere. Alcuni possiedono una certa competenza, perciò quando arrivano nella casa di Dio sentono di essere superiori agli altri, vogliono ricevere un trattamento speciale e sentono di avere un posto di lavoro assicurato per tutta la vita. Considerano questa competenza come una sorta di capitale: che arroganza! Quindi, come dovresti considerare questi doni e queste speciali abilità? Se queste cose sono utili nella casa di Dio, allora sono solo strumenti per compiere il tuo dovere. Non hanno nulla a che fare con la verità. Non importa quanti ne possiedi: doni e talenti sono solo speciali abilità umane e non hanno nulla a che fare con la verità. Il fatto che tu possieda doni e abilità speciali non significa che tu comprenda la verità, e certamente non significa che tu possieda la verità realtà. Se usi i tuoi doni e abilità speciali per svolgere il tuo dovere e farlo bene, allora sono stati usati nel posto giusto e il loro utilizzo è approvato da Dio. Ma se usi i tuoi doni e le tue abilità speciali per metterti in mostra, per rendere testimonianza a te stesso e per fondare un regno indipendente, allora i tuoi peccati saranno grandi e ti renderai gravemente colpevole di opposizione a Dio. I doni vengono concessi da Dio. Se tu non riuscissi a usarli per svolgere il tuo dovere e renderGli testimonianza, allora saresti troppo carente in termini di coscienza e ragionevolezza, e saresti profondamente in debito con Dio: si tratterebbe di un’ignobile ribellione! Ma per quanto bene tu utilizzi i tuoi doni e le tue specialità, ciò non significa che tu possieda la verità realtà. Mettere in pratica la verità e agire secondo i principi significa possedere la verità realtà. Doni e talenti rimangono sempre doni e talenti. Non hanno nulla a che fare con la verità. Per quanti doni e talenti tu possieda, e per quanto la tua reputazione o il tuo prestigio siano elevati, ciò non significherà mai che possiedi la verità realtà. I doni e i talenti non diventeranno mai la verità. Non hanno nulla a che fare con la verità. Ma gli anticristi non la pensano così, e sono proprio queste le cose a cui essi attribuiscono enorme valore. Alcuni individui, per esempio, hanno talento per la recitazione. Dopo aver interpretato il ruolo principale in un film girato nella casa di Dio, iniziano a darsi delle arie. Nemmeno tre truccatori sono sufficienti a soddisfare le loro esigenze. Prima erano persone comuni, ma ora che credono in Dio, dopo aver fatto il loro dovere come attori iniziano a darsi delle arie. Non stanno forse giocando col fuoco? Penso che stiano facendo proprio questo! Non hanno un aspetto così speciale, e le loro capacità di recitazione sono nella media. Sono semplicemente adatti per interpretare determinate parti, quindi viene assegnato loro un altro ruolo: questo non li esalta? Quando viene data loro la possibilità di svolgere il loro dovere, si danno persino delle arie. Quando recitano, ordinano alle persone intorno a loro di servirli portando tè e versando acqua, facendo arrabbiare tutti i fratelli e le sorelle che lo vedono. Io ho detto: “Allontanateli!” E così la chiesa li ha allontanati. Questi individui non avrebbero forse dovuto essere epurati? Pensavano che la chiesa non avrebbe potuto fare film senza di loro, quindi si sono azzardati a darsi delle arie. Non si aspettavano questa conseguenza. Ciò è stato causato dalla loro natura. Queste persone hanno a cuore la conoscenza, il talento, l’apprendimento e l’esperienza. Attribuiscono troppa importanza a queste cose, e ignorano la cosa più preziosa: la verità. Non si rendono conto che nella casa di Dio regna la verità. Se non perseguono la verità, non importa quanto sia elevata la loro conoscenza o quanto sia grande la loro eloquenza: non saranno in grado di resistere. Prima o poi verranno rivelate ed eliminate. È facile per le persone comprendere questo minimo di dottrina? Coloro che credono in Dio da molti anni ma non riescono nemmeno a capire a fondo questo sono solo persone confuse e prive di alcun valore. Se avessero un po’ di giudizio, non sarebbero così arroganti. Individui del genere sono dei diavoli e dei satana che tradiscono sé stessi. Ora, ho sottolineato direttamente questo argomento in modo che anche voi possiate comprenderlo con chiarezza; in modo che possiate distinguere un po’ la questione e capirla a fondo. Se non la sottolineassi chiaramente, sareste in grado di distinguerla in questo modo? Sareste in grado di allontanare quegli individui? Le persone non riescono a vedere il problema, quindi devo essere diretto. Se non fossi diretto, il problema non potrebbe essere risolto. Facendo affidamento solo sulle poche dottrine che comprendete, nessun problema può essere risolto.

Gli anticristi pensano sempre a sé stessi come a individui dotati di talenti speciali. Ritengono di essere dei laureati profondamente eruditi in possesso di un patrimonio di conoscenze. Tengono in enorme considerazione e attribuiscono grande valore alla loro conoscenza e alle teorie spirituali che apprendono, e trattano persino queste cose come se fossero la verità. Ancor di più, spesso utilizzano queste conoscenze ed esperienze che credono corrette per istruire, fuorviare o condizionare coloro che li circondano. In particolare, parlano spesso del loro passato “glorioso”, che usano per persuadere e convincere gli altri e indurli a stimarli e adorarli. E qual è questo loro passato “glorioso”? Alcuni di essi diranno: “Una volta ero docente all’università. Tutti i miei studenti erano laureandi o dottorandi. Ogni volta che tenevo una lezione, non c’era nemmeno un posto vuoto; ogni studente stava seduto in completo silenzio, guardandomi con occhi pieni di adorazione e ammirazione. Non ero nemmeno nervoso. Quanto era grandioso e impressionante tutto ciò! Sono nato con un grande talento e un tale sangue freddo”. Altri diranno: “Ho imparato a guidare quando avevo 14 anni. Guido da oltre quarant’anni e la mia abilità alla guida è eccellente”. Cosa intendono con queste parole? Vogliono dire: “Voi guidate solo da pochi giorni. Cosa ne sapete? Un pilota esperto come me guida da una vita. Ho ogni genere di esperienza. In futuro, dovresti chiedere a me se c’è qualcosa che non capisci. Devi ascoltare quello che ho da dire”. Quando hanno qualche tipo di competenza, gli anticristi si credono straordinari, cercano di sembrare misteriosi, si mettono in mostra e rendono testimonianza a sé stessi, inducendo gli altri a stimarli e adorarli. Quando le persone di questo tipo possiedono un punto di forza o un dono, pensano di essere migliori degli altri e aspirano a guidarli. Quando gli altri si rivolgono a loro per avere risposte, gli anticristi danno loro lezioni dall’alto, e se quelle persone in seguito continuano a non capire, gli anticristi danno semplicemente la colpa alla loro scarsa levatura, anche se in realtà sono loro stessi a non aver fornito una spiegazione chiara. Se per esempio vede che qualcuno non è in grado di riparare una macchina guasta, un anticristo dirà: “Com’è possibile che ancora non lo sai fare? Non ti ho già detto come farlo? Te l’ho spiegato in modo così chiaro, eppure non l’hai ancora capito. La tua levatura è davvero scarsa. Ogni volta che ti insegno come fare, non riesci a impararlo”. Tuttavia, quando quella persona gli chiede di riparare la macchina, l’anticristo la osserverà per un tempo infinito, nemmeno lui sarà capace di farlo e nasconderà persino a quella persona di non essere in grado di riparare il guasto. Dopo averla mandata via, l’anticristo farà segretamente delle ricerche e cercherà di capire come riparare la macchina, ma non sarà comunque in grado di farlo. Finirà per smontarla, farà una gran confusione e non sarà capace di rimontarla. Poi, per paura che gli altri vedano ciò che ha fatto, nasconderà i pezzi. È vergognoso non saper fare certe cose? C’è forse qualcuno che è capace di fare tutto? Non c’è niente di vergognoso nel non sapere fare certe cose. Non dimenticare che tu sei solo una persona comune. Nessuno ti stima né ti adora. Una persona comune è semplicemente questo: una persona comune. Se non sei capace di fare qualcosa, di’ semplicemente che non la sai fare. Perché dovresti provare a fingerti chi non sei? Le persone si sentiranno disgustate da te se ti fingerai sempre altro. Prima o poi ti tradirai, e in quel momento perderai la tua dignità e la tua integrità. Questa è l’indole degli anticristi: pensano sempre a sé stessi come a dei tuttologi, come a qualcuno che sa fare tutto, che è capace e competente in ogni cosa. Questo non li metterà nei guai? Cosa farebbero se avessero un atteggiamento onesto? Direbbero: “Non ho padronanza di questa competenza tecnica; ho appena un po’ di esperienza. Ho applicato tutte le mie conoscenze, ma non capisco questi nuovi problemi che stiamo incontrando. Pertanto, se vogliamo svolgere bene il nostro dovere, dobbiamo acquisire delle conoscenze professionali. Padroneggiare le conoscenze professionali ci consentirà di svolgere il nostro dovere in modo efficace. Dio ci ha affidato questo dovere, quindi abbiamo la responsabilità di svolgerlo bene. Dovremmo andare ad apprendere questa conoscenza professionale con l’atteggiamento di chi si assume la responsabilità del proprio dovere”. Questo è mettere in pratica la verità. Qualcuno con l’indole di un anticristo non si comporterebbe così. Se una persona possiede un po’ di ragionevolezza, dirà: “So solo questo. Non c’è bisogno che mi stimiate, e io non ho bisogno di darmi delle arie: questo non renderà le cose più facili? È miserabile fingere sempre di essere ciò che non si è. Se c’è qualcosa che non sappiamo, possiamo impararlo insieme e poi lavorare in armonia per svolgere bene il nostro dovere. Dobbiamo avere un atteggiamento responsabile”. Vedendo ciò, la gente penserebbe: “Questa persona è migliore di noi; quando le si presenta un problema, non si spinge ciecamente oltre i propri limiti, né lo scarica ad altri, né si sottrae alla propria responsabilità. Anzi, se ne fa carico e lo affronta con un atteggiamento serio e responsabile. Questa è una brava persona, seria e responsabile nei confronti del proprio lavoro e del proprio dovere. È affidabile. La casa di Dio ha fatto bene ad affidarle questo importante incarico. Dio sottopone davvero a scrutinio le profondità del cuore delle persone!” Facendo il loro dovere in questo modo, costoro migliorerebbero le loro competenze e otterrebbero l’approvazione di tutti. Come ottengono questa approvazione? In primo luogo, affrontano il loro dovere con un atteggiamento serio e responsabile; in secondo luogo, sanno essere persone oneste e hanno un atteggiamento concreto e studioso; in terzo luogo, non è da escludere che abbiano la guida e l’illuminazione dello Spirito Santo. Persone del genere hanno la benedizione di Dio; questo è ciò che può ottenere chi è dotato di coscienza e ragionevolezza. Sebbene abbiano un’indole corrotta, carenze, manchevolezze, e non sappiano fare molte cose, sono comunque sul giusto cammino di pratica. Non si fingono ciò che non sono, né ingannano; hanno un atteggiamento serio e responsabile verso il loro dovere, e un atteggiamento anelante e pio verso la verità. Gli anticristi non saranno mai in grado di fare queste cose, perché il loro modo di pensare sarà sempre diverso da quello di chi ama e persegue la verità. Perché la pensano diversamente? Perché dentro di loro hanno la natura di Satana; vivono secondo l’indole di Satana per raggiungere il loro obiettivo di prendere il potere. Cercano sempre di utilizzare vari mezzi per ordire complotti e trucchi, fuorviando le persone in un modo o nell’altro per indurle ad adorarli e a seguirli. Pertanto, al fine di gettare fumo negli occhi della gente, trovano tutti i modi possibili per fingersi ciò che non sono, raggirare, mentire e ingannare gli altri; per far credere loro che hanno ragione su tutto, che sono capaci di fare tutto e che possono fare qualsiasi cosa; che sono più intelligenti degli altri, più saggi, che capiscono più degli altri; che sono migliori in tutto e che sono al di sopra degli altri sotto ogni aspetto, persino che sono il meglio del meglio in qualsiasi gruppo. Hanno questo tipo di necessità; questa è l’indole degli anticristi. Perciò, imparano a fingere di essere qualcosa che non sono, producendo ognuna di queste svariate pratiche e manifestazioni.

Pensateci: quale indole hanno le persone a cui piace fingere di essere qualcosa che non sono? Cosa fingono di essere? Non fingono di essere un diavolo o una figura negativa; fingono di essere qualcosa di elevato, buono, bello e gentile, qualcosa che le persone stimano e ammirano: fingono di essere queste cose che le persone lodano o approvano. Fingono di sapere e di capire tutto; fingono di possedere la verità, di essere figure positive e di essere la verità realtà. Questo non equivale a ricercare la propria distruzione? Possiedono questa realtà? Possiedono questa essenza? No. È proprio perché non la possiedono che si dice che stanno fingendo. Quindi, qualcuno direbbe forse di essere l’incarnazione della verità perché possiede la verità realtà? Questa affermazione sta in piedi? (No.) Anche se possiedi alcune verità realtà, non sei affatto l’incarnazione della verità. Pertanto, chiunque finga di essere l’incarnazione della verità è un individuo arrogante e assurdo! Una persona che possiede solo una piccola parte della verità realtà ma osa fingere di essere l’incarnazione della verità è come una semplice goccia d’acqua che sostiene di essere un mare vasto e sconfinato. Questo non è forse il massimo dell’arroganza? Non è sfacciata spudoratezza? Affinché una persona possa fingere di essere l’incarnazione della verità, deve avere il capitale per farlo. E cosa usano gli anticristi per fingere di essere l’incarnazione della verità? Le cose che ho appena menzionato: la conoscenza, l’esperienza e le lezioni. Ciò include le abilità e i talenti speciali che le persone acquisiscono attraverso l’apprendimento, nonché i doni che hanno fin dalla nascita. Alcune persone hanno il dono di parlare varie lingue, mentre altre hanno il dono o l’eloquenza per predicare. Altri hanno imparato o padroneggiano determinate competenze professionali speciali. Per esempio, alcuni si distinguono in modo particolare nella danza, nella musica, nelle belle arti, nelle lingue o nella letteratura; mentre altri sono esperti in politica, il che significa che sono particolarmente bravi a manipolare gli altri, che eccellono nella diplomazia e così via. In breve, ciò include persone con talenti speciali provenienti da tutti i ceti sociali. Queste persone con talenti o doni speciali potrebbero non avere necessariamente un certo status o una carriera prefissata nella società. Alcune vivono in piccoli centri, ma sono in grado di parlare di una vasta gamma di argomenti, dal passato al presente, in modo chiaro e logico e in maniera particolarmente eloquente. Se le persone con questi talenti speciali hanno l’indole di un anticristo, non si accontenteranno di come stanno le cose quando vengono nella casa di Dio; nutriranno determinati ambizioni e desideri e gradualmente verranno rivelate.

Per quanto riguarda il tema degli anticristi che fingono di essere l’incarnazione della verità una volta che hanno acquisito un po’ di esperienza e conoscenza e imparato alcune lezioni, abbiamo appena discusso l’ambito di tali conoscenze, esperienze e lezioni. E qual è stato il fulcro di questa discussione? (La finzione.) Esatto. Il punto cruciale è il fatto che gli anticristi fingono di essere l’incarnazione della verità. Conoscenza, esperienza, lezioni: nessuna di queste cose è la verità; non hanno assolutamente nulla a che fare con la verità. Queste cose vanno addirittura contro la verità e sono condannate da Dio. Prendiamo per esempio la conoscenza: la storia vale come una forma di conoscenza? (Sì.) Come sono nati la conoscenza e i libri sulla storia dell’umanità, sulla storia di certi Paesi o gruppi etnici, sulla storia moderna, sulla storia antica o anche su certe storie non ufficiali? (Sono stati scritti dalle persone.) Quindi, le cose scritte dalle persone corrispondono alla vera storia? Le idee e i punti di vista delle persone non sono in contrasto con i principi, i modi e i mezzi delle azioni di Dio? Queste parole pronunciate dall’uomo sono correlate alla vera storia? (No.) Non esiste alcuna correlazione. Pertanto, indipendentemente da quanto accurati siano i documenti contenuti nei libri di storia, essi sono solo conoscenza. Indipendentemente da quanto eloquenti siano gli storici e da quanto raccontino queste storie in modo logico e chiaro, qual è la conclusione a cui arriverete dopo averli ascoltati? (Saremo a conoscenza di quegli eventi.) Sì, sarete a conoscenza di quegli eventi. Ma essi stanno raccontando quelle storie solo allo scopo di informarti su quegli eventi? Hanno una certa idea con cui desiderano indottrinarti. E qual è il fulcro del loro indottrinamento? Questo è ciò che dobbiamo esaminare e analizzare. LasciateMi fare un esempio in modo che possiate comprendere con cosa vogliono indottrinare le persone. Dopo aver ripercorso la storia dai tempi antichi ai giorni nostri, le persone alla fine hanno formulato un detto; hanno osservato un fatto della storia umana, che è: “I vincitori prendono la corona e gli sconfitti non ottengono nulla”. Questa è conoscenza? (Sì.) Questa conoscenza deriva da fatti storici. Questo detto ha qualcosa a che fare con i modi e i mezzi con cui Dio regna sovrano su tutte le cose? (No.) In realtà, è il contrario; li contraddice e va contro di loro. Quindi, sei stato indottrinato con questo detto, e se non comprendi la verità o sei un non credente, cosa potresti pensare dopo averlo sentito? Come percepiresti questo detto? Innanzitutto, gli storici e i libri di storia elencano tutti gli eventi di questo tipo, utilizzando prove ed eventi storici sufficienti per dimostrare l’accuratezza del detto. All’inizio potresti aver imparato questo detto solo da un libro e sapere semplicemente che esiste. Potresti comprenderlo solo a un determinato livello o fino a un certo punto finché non vieni a conoscenza di questi eventi. Ma dopo che avrai ascoltato questi fatti storici, la tua ammissione e la tua accettazione del detto si approfondiranno. Non dirai assolutamente: “Alcune cose non sono così”. Dirai invece: “È proprio così; guardando alla storia dai tempi antichi fino ai giorni nostri, l’umanità si è sviluppata in questo modo: i vincitori prendono la corona e gli sconfitti non ottengono nulla!” Quando percepisci la questione in questo modo, quali opinioni e atteggiamenti avrai nei confronti del tuo comportamento, della tua carriera e della tua vita quotidiana, nonché delle persone, degli eventi e delle cose intorno a te? Tale percezione cambierà il tuo atteggiamento? (Sì.) Sì, più di ogni altra cosa. Quindi, come cambierà il tuo atteggiamento? Guiderà la tua vita e i tuoi metodi per i rapporti mondani e ne cambierà la direzione? Forse in precedenza credevi che “L’armonia è un tesoro; la tolleranza è intelligenza” e “Le brave persone vivono tranquille”. Ora penserai: “Dato che ‘i vincitori prendono la corona e gli sconfitti non ottengono nulla’, se voglio diventare un funzionario, dovrò considerare attentamente Tal dei tali. Non è dalla mia parte, quindi non posso promuoverlo, anche se merita di essere promosso”. Mentre pensi alle cose in questo modo, il tuo atteggiamento cambierà, e cambierà rapidamente. Come avverrà questo cambiamento? Avverrà perché hai accettato l’idea e il punto di vista secondo cui “I vincitori prendono la corona e gli sconfitti non ottengono nulla”. Ascoltare molti fatti non farà altro che confermare ulteriormente in te la correttezza di questa visione nella vita umana reale. Sarai fermamente convinto che dovresti applicare questo punto di vista alle tue azioni e al tuo comportamento per perseguire la tua vita e le tue prospettive future. Questa idea e questo punto di vista non ti avranno forse cambiato? (Sì.) E mentre ti stanno cambiando, ti stanno anche corrompendo. È così. Una tale conoscenza ti cambia e ti corrompe. Perciò, quando si guarda alla radice della questione, indipendentemente da quanto accuratamente queste storie siano esposte, alla fine vengono sintetizzate in questo detto e tu vieni indottrinato con questa idea. Questa conoscenza è l’incarnazione della verità o la logica di Satana? (La logica di Satana.) Esatto. L’ho spiegato in modo sufficientemente dettagliato? (Sì.) Ora è chiaro. Se non credi in Dio, non lo capirai nemmeno dopo due vite: più vivrai, più ti sentirai sciocco; penserai di non essere abbastanza spietato, e che dovresti essere più spietato, più astuto, più infame, una persona peggiore e più malevola. Penserai: “Se lui può uccidere, allora io devo appiccare il fuoco. Se lui uccide una persona, allora io dovrò ucciderne dieci. Se lui uccide senza lasciare traccia, allora io farò del male alle persone senza che loro lo sappiano, e farò addirittura in modo che i loro discendenti mi ringrazino per tre generazioni!” Questa è l’influenza che la filosofia di Satana, la conoscenza, l’esperienza e le lezioni hanno esercitato sull’umanità. In realtà si tratta solo di abusi e corruzione. Pertanto, qualunque tipo di conoscenza venga predicata o propagata in questo mondo, essa ti indottrinerà con un’idea o un punto di vista. Se non riesci a discernerlo, sarai avvelenato. Tutto sommato, ora una cosa è certa: non importa se questa conoscenza proviene dalla gente comune o da fonti ufficiali, se è venerata da una minoranza o dalla maggioranza: niente di tutto ciò è pertinente alla verità. La verità è la realtà di tutte le cose positive. La sua correttezza non è determinata dal numero di persone che la riconoscono. La realtà delle cose positive è essa stessa la verità. Nessuno può cambiarlo e nessuno può negarlo. La verità sarà sempre la verità.

Parliamo del fatto che Dio regna sovrano su tutte le cose. Da quando Dio ha iniziato a guidare l’umanità, ha anche tenuto una cronologia e un resoconto. Come considera Dio la storia dell’uomo? Ciò che Dio vuole che le persone vedano è la verità; le valutazioni che esse fanno sulle cose e le conclusioni che traggono su di esse non sono la verità. Ma perché gli esseri umani non considerano la storia sulla base delle parole di Dio e della verità? Perché gli esseri umani provano avversione per la verità, la odiano e non ne accettano nemmeno una minima parte. Ecco perché sono in grado di elaborare una serie di teorie speciose, ridicole e assurde. Per fare un esempio, il Signore Gesù è stato concepito dallo Spirito Santo. Questa è una cosa positiva. Tuttavia, cosa dice Satana al riguardo? Satana non riconosce il concepimento da parte dello Spirito Santo, e bestemmia persino il Signore Gesù affermando che è un bastardo, che è nato dall’uomo. Satana prende la parola più sporca dell’umanità, un’espressione che la gente sdegna e disprezza, e la applica alla nascita del Signore Gesù. Non si tratta forse di una distorsione dei fatti? (Sì.) Il concepimento da parte dello Spirito Santo è opera di Dio. E indipendentemente dalla forma che assume, una cosa è certa riguardo all’opera di Dio: è la verità, l’immutabile verità. Perché Satana non accetta dunque un fatto così ovvio, un fatto preordinato e testimoniato da Dio? Perché Satana lo ignora e descrive persino il Signore Gesù come un figlio illegittimo nato dall’uomo? (Odia la verità, odia le cose positive.) Sta deliberatamente screditando Dio! Satana è profondamente consapevole di questo fatto; lo vede con estrema chiarezza nel regno spirituale. Allora perché lo fa? Qual è la sua motivazione, qual è la sua intenzione? Perché diffonde una simile affermazione? Sta deliberatamente denigrando e screditando Dio. Qual è il suo scopo nello screditare Dio? Far credere alle persone che Gesù sia un figlio illegittimo, far sì che la ritengano una cosa vergognosa e che in tal modo non credano in Lui. Satana pensa: “Se le persone non hanno fede in te, allora non sarai in grado di completare la tua opera, non è così?” In realtà, la verità sarà sempre la verità. Anche se tutta l’umanità in quel momento l’avesse rifiutata, duemila anni dopo il Signore Gesù ha in fin dei conti dei seguaci e delle persone che Lo lodano in tutto il mondo, la croce è ben visibile ovunque, e Satana ha fallito. L’affermazione di Satana è servita a qualcosa? (No.) Pertanto, essa non è la verità; non regge, e screditare Dio è inutile. A Dio non importa che questa cosa che Egli ha fatto si adatti alle nozioni e alle fantasie delle persone, o sia contraria alla cultura tradizionale, ai detti o all’etica morale dell’umanità. Perché a Dio non importa? Ciò cosa riguarda? Dal momento che Dio regna sovrano su tutto, queste parole diaboliche di Satana possono distruggere la Sua opera? Non riuscite a capirlo a fondo, vero? (No.) DiteMi, non è forse tutto nelle mani di Dio? (Sì.) L’affermazione diabolica di Satana, solo quelle poche parole, avrebbe potuto distruggere il piano di gestione di Dio? È possibile? (No.) Satana vuole trionfare, ma può farlo? La verità sarà sempre la verità. Questo è il potere della verità. Il potere della verità è qualcosa che nessuno, nemmeno Satana, può cambiare. Anche ora, Satana continua a diffondere questa affermazione. Serve a qualcosa? No. L’opera dell’Età della Grazia è finita; il Vangelo del Signore Gesù è stato diffuso fino ai confini della terra e la nuova opera di giudizio degli ultimi giorni è in atto da molti anni. Satana ha fallito da molto tempo ed è stato umiliato. Serve dunque a qualcosa ora che Satana sia arrabbiato e frustrato? No, non serve a nulla. Pertanto, indipendentemente dal punto di vista, o da quanto sia alto il livello di conoscenza, o dal numero di persone tra le quali tale punto di vista viene applicato e diffuso, è tutto inutile; non reggerà. L’opera di Dio è inarrestabile; nemmeno Satana può fermarla. Poche persone insignificanti pensano davvero di poter fermare l’opera di Dio? È una follia! Molti di voi sono cresciuti in mezzo a queste voci, accettando le opinioni fuorvianti di Satana; le vostre teste erano piene di cose come la logica di Satana, le sue filosofie, la sua conoscenza e la sua scienza. E poi cos’ è successo? Quando le parole di Dio sono giunte a voi, avete comunque ascoltato la Sua voce e siete tornati davanti a Lui. Le voci e le parole diaboliche di Satana sono state inutili. Non hanno minimamente impedito che l’opera di Dio andasse avanti. In tutti i Paesi, il popolo eletto di Dio ha iniziato ad accettare la Sua opera degli ultimi giorni. Ogni giorno si nutre della parola di Dio, ascolta i sermoni e condivide. Svolge i propri doveri per Dio e Gli rende testimonianza. Satana riflette su questo, dicendo: “Perché tutte le mie parole fuorvianti non funzionano? Ho fatto così tante cose per opprimere, fermare e maltrattare il popolo eletto di Dio, perché non hanno avuto alcun effetto? Perché invece il numero di credenti in dio sta invece aumentando?” A quel punto sa, in cuor suo, che Dio è veramente onnipotente, dopo di che viene completamente umiliato, da qui il detto: “Satana sarà sempre sconfitto dalla mano di Dio”. È un fatto? (Sì.) Sono davvero le parole di Dio che possono realizzare tutto! Satana e tutti i re diavoli stanno rendendo servizio a Dio. Sono solo oggetti al servizio e contrasti nelle mani di Dio. Questi oggetti al servizio e contrasti hanno qualcosa a che fare con noi? (No.) No. Dobbiamo solo concentrarci sul credere in Dio, non abbiamo nulla a che fare con loro. Che siano re o banditi, appartengono a Satana e saranno distrutti. Noi dobbiamo solo seguire Dio con tutto il nostro cuore, tradendo per sempre Satana e seguendo solo Dio. Questa è la cosa giusta da fare.

Ho fornito un esempio di conoscenza ed esperienza, quindi ora dovreste comprendere queste cose in modo un po’ più preciso. Qual è lo scopo di condividere su queste cose? Da un lato, consentirvi di usare questi fatti e questi esempi per discernere gli anticristi, e anche riconoscere questo aspetto dell’indole degli anticristi in voi stessi. Sotto un altro aspetto, questo tipo di discussione non può forse frenare alcune persone dall’agire in modo sconsiderato? (Sì.) In passato, alcuni individui tendevano a fare affidamento sull’esperienza e su metodi antiquati nell’assolvimento del proprio dovere, e si aggrappavano ai propri modi di fare le cose, quindi intralciavano e disturbavano il lavoro della casa di Dio e, di conseguenza, venivano trattati. Attribuivano valore alle loro pratiche fuori moda e alla loro esperienza più che a ogni altra cosa, senza mai considerare le cose più importanti: ciò che Dio aveva detto o richiesto alle persone, o come aderire alle verità principi. Si aggrappavano anche ostinatamente alle loro pratiche antiquate, per di più basandosi su un ragionamento assurdo: “Abbiamo sempre fatto così”, “Nel luogo da cui veniamo si è sempre fatto così. È così che facevano i nostri antenati”. Perché sottolineavano sempre queste cose? Ciò dimostrava che non accettavano le cose nuove; che non accettavano la verità. Non riuscivano a capire a fondo quanto quei metodi antiquati fossero goffi, arretrati e ridicoli. Non erano consapevoli che c’erano nuovi modi di fare le cose, modi più avanzati, più accurati e più appropriati. Si sono sempre attenuti ai loro modi antiquati, basandosi sulla loro passata esperienza, pensando di essere molto all’avanguardia e di mettere in pratica la verità. Questi individui non sono forse assurdi? “Nel luogo da cui veniamo si è sempre fatto così”, “È il modo in cui l’ho fatto in precedenza”, “Abbiamo sempre fatto così”: questi modi antiquati, questi arcaismi possono sostituire le verità principi? Fare le cose alla vecchia maniera significa forse che qualcuno sta mettendo in pratica la verità? Quegli individui non capivano nulla, non riuscivano a comprendere nulla a fondo. Non sono forse dei vecchi parrucconi testardi e aggrappati a metodi antiquati? È troppo difficile per persone così accettare la verità! DiteMi, indipendentemente dal fatto che una cosa sia nuova o vecchia, come la affrontate? Come la trattate? In base a quale presupposto? Se tutti hanno solo una conoscenza limitata riguardo a qualcosa, come fai ad affrontarlo in un modo che sia giusto e in linea con i principi? Devi prima chiedere a qualcuno che sia relativamente esperto in questo campo. Finché trovi qualcuno in possesso di conoscenza, avrai un cammino. Se non riesci a trovare qualcuno dotato di conoscenza, puoi risolvere completamente il problema andando online per cercare suggerimenti o informazioni. E mentre fai le tue ricerche, devi continuare a pregare Dio e rivolgerti a Lui; lascia che Egli ti apra una via da seguire. Come chiamiamo ciò? Lo chiamiamo i principi della pratica. Alcuni di voi pensano: “Sono un professionista in questo campo, con una vastissima esperienza. Ho anche ricevuto premi per questo, quindi possiedo tale capitale. Poiché questo lavoro è stato affidato a me, sono io il responsabile. Ho l’autorità di prendere decisioni e tutto dipende da me. Tutti dovrebbero seguire i miei ordini e obbedirmi. Niente di ciò che gli altri dicono è importante e chiunque non sia d’accordo con me dovrebbe stare zitto!” Questo modo di pensare è corretto? È decisamente sbagliato. Il tuo atteggiamento e l’indole che stai rivelando sono problematici. In cuor tuo, pensi che accettare questo incarico ti autorizzi a esercitare il potere. Vuoi prendere tutte le decisioni e a nessun altro è permesso avere voce in capitolo. È come se tu non avessi bisogno che qualcuno collabori al tuo lavoro, né che tutti esprimano le loro opinioni; tutto procede secondo ciò che dici, tutto dipende da te. Che tipo di indole è questa? Non è forse eccessivamente arrogante e priva di ragionevolezza? Questa è l’indole di un anticristo. Può darsi che la tua levatura sia leggermente migliore di quella degli altri, può darsi che tu abbia po’ di intuizione e un po’ di esperienza in questa materia. Tuttavia, c’è una cosa che ti deve essere chiara: nessuna di queste cose che possiedi è la verità. Se credi che la tua levatura sia in qualche modo migliore, se ritieni di avere una certa intuizione, un certo talento, una certa conoscenza e consideri queste cose come la verità, se credi di essere tu stesso la verità e pensi che tutti debbano seguire i tuoi ordini e obbedire alle tue disposizioni, questa non è forse l’indole di un anticristo? Se fai veramente le cose in questo modo, allora non sei altro che un anticristo. Cosa c’è di sbagliato nel fatto che tratti i tuoi doni come la verità? La levatura, l’intuizione, il talento e la conoscenza che possiedi non sono sbagliati. Allora, cosa stiamo analizzando qui? Ciò che stiamo analizzando è la tua indole: un’indole corrotta che si nasconde dietro queste cose; un’indole arrogante, un’indole presuntuosa. Quando tratti i tuoi doni come la verità, credi di avere la verità perché possiedi questi doni. Sostituisci la verità con tali doni, quindi che tipo di indole è questa? Non è forse l’indole di un anticristo? Tutti gli anticristi trattano i propri pensieri, il proprio sapere, i propri doni e i propri talenti come verità. Pensano che possedendo questi doni, possiedono la verità. Esigono quindi che gli altri obbediscano a loro, seguano i loro ordini e si assoggettino al loro potere. È qui che gli anticristi sbagliano. Possiedi realmente la verità? Non hai una vera comprensione di Dio, né un cuore che Lo teme, tanto meno sei una persona che si sottomette a Dio, e non possiedi minimamente la verità, eppure sei arrogante, presuntuoso e superbo; pensi di possedere la verità, e che gli altri dovrebbero obbedire a te e seguire i tuoi ordini. Sei un autentico anticristo.

Il lavoro di espansione del Vangelo coinvolge vari progetti che richiedono alle persone di studiare e apprendere diverse competenze e professioni; tuttavia, alcuni individui non comprendono l’intenzione di Dio e si smarriscono facilmente. Studiano solo conoscenze e competenze professionali senza accettare un briciolo di verità. Che tipo di persone sono queste? (Persone con l’indole di un anticristo che si concentrano sui doni.) Esatto. Questo è il tipo di persone che stiamo smascherando; le persone di questo tipo hanno l’indole di un anticristo e, nei casi gravi, sono anticristi. Costoro vogliono sfruttare tale opportunità per imparare queste cose e poi diventare il meglio del meglio tra tutti coloro che conoscono quella professione o quella competenza, per diventare i più istruiti e i più esperti in quel settore in modo che gli altri si affidino a loro per tutto e ascoltino loro invece di mettere in pratica la verità, e nel mentre tali individui assumono un ruolo di primo piano all’interno del gruppo. Qui sta il problema. Che tipo di persone sono queste? Sono persone che cercano solo di studiare e dotarsi di ogni tipo di conoscenza, apprendimento ed esperienza; che si affidano alla loro levatura, ai loro talenti e ai loro doni per fare qualunque cosa. Prima o poi, percorreranno tutte questo cammino. È inevitabile. Questo è il cammino di Paolo. Indipendentemente dall’area o dal settore in cui ti trovi, possedere un po’ più di conoscenza ed esperienza o aver appreso un po’ più di lezioni rispetto ad altri non è sufficiente a dimostrare che comprendi la verità o sei entrato nella verità realtà, e certamente non significa che tu abbia ottenuto la verità. Cos’è dunque che lo dimostra a sufficienza? Acquisire una migliore comprensione dei principi per assolvere questo tipo di dovere e degli standard richiesti dalla casa di Dio per svolgere tale dovere nel processo di apprendimento di tali competenze professionali. Con alcune persone, più cerchi di far loro apprendere le conoscenze professionali, più oppongono resistenza e pensano che sia impossibile fare il loro dovere; dicono persino: “Credere in Dio dovrebbe significare disimpegnarsi dal mondo dei non credenti, quindi perché dobbiamo imparare le competenze e le conoscenze dei non credenti?” Non vogliono imparare. Questa è pigrizia. Non hanno un atteggiamento responsabile nei confronti del loro lavoro, mancano di lealtà e non sono disposte a investire alcuno sforzo in una cosa del genere. Lo scopo di apprendere conoscenze e competenze professionali è quello di svolgere bene il proprio dovere. Esistono molte conoscenze e molto buon senso che non hai ancora incontrato, e che ancora devi apprendere. Questa è la richiesta che Dio fa all’uomo, questo è l’incarico che gli affida. Pertanto, apprendere queste cose non sarà vano; tutto è finalizzato a svolgere bene il tuo dovere. Alcune persone pensano che, dopo aver appreso tali competenze, saranno in grado di farsi strada nella casa di Dio. Questo modo di pensare non causa forse problemi? È una prospettiva sbagliata. C’è qualcuno che è capace di percorrere questo cammino? Maggiore è il potere, più ampio è l’ambito lavorativo, maggiore è la responsabilità che viene affidata a questo tipo di persone, maggiore è il pericolo in cui si trovano. Come nasce questo pericolo? Naturalmente, nasce perché costoro hanno un’indole corrotta, l’indole di un anticristo. Quando fanno le cose, si concentrano solo su come svolgere il compito e sbrigarsela. Non ricercano i principi. Non giungono, attraverso il processo di assolvimento del loro dovere, a comprendere le intenzioni di Dio, né a comprendere più a fondo o ad afferrare ulteriormente le verità principi. Non ricercano i principi, non esaminano né rivedono la corruzione che rivelano, le opinioni errate che sorgono in loro o gli stati sbagliati in cui cadono mentre fanno il loro dovere. Si concentrano unicamente sulle pratiche esteriori, prestando attenzione solo a padroneggiare e dotarsi dei vari tipi di conoscenze richieste nel loro dovere. Sono convinti che, indipendentemente dal settore di lavoro in cui ci si trova, la conoscenza guidi tutto; credono che se possiedono conoscenza diventeranno forti e si affermeranno all’interno di un gruppo; e che, indipendentemente dal gruppo in cui si trovano, quelli con alti livelli di conoscenza e titoli accademici avanzati abbiano un prestigio elevato. Per esempio, in un ospedale, il direttore è generalmente il migliore in assoluto in tutti gli aspetti della professione e possiede le migliori competenze tecniche, e tali persone pensano che lo stesso valga per la casa di Dio. Questo modo di comprendere le cose è corretto? No. Va contro il detto: “Nella casa di Dio regna la verità”. Tali persone credono che nella casa di Dio regni la conoscenza, che chiunque abbia conoscenza ed esperienza, chiunque abbia abbastanza anzianità e un capitale sufficiente si affermerà nella casa di Dio e tutti dovranno ascoltarlo. Questo punto di vista non è forse sbagliato? Alcune persone possono inconsapevolmente pensare e agire in questo modo; perseguono questo obiettivo e forse un giorno finiranno per sbattere contro un muro. Perché potrebbero sbattere contro un muro? Una persona che non ama o non persegue la verità, che ignora completamente la verità, è in grado di comprendere sé stessa? (No.) E pur non comprendendo sé stessa, si è dotata di grande conoscenza, ha pagato alcuni prezzi per la casa di Dio e ha dato alcuni contributi: in cosa ha trasformato queste cose? Le ha trasformate in capitale. E cos’è per lei questo capitale? È un registro della sua pratica della verità, la prova del suo ingresso nella verità realtà e della sua comprensione della verità. Questo è ciò in cui ha trasformato queste cose. Nel cuore di ogni individuo, comprendere la verità e accedere alla verità realtà è considerata una cosa buona e positiva. Naturalmente, questo è vero anche agli occhi di questo tipo di persone. È un peccato, però, che abbiano scambiato la conoscenza per la verità. Eppure, si sentono a loro agio in questo errore. Questo è un segno di pericolo. Che tipo di persone si comporterebbe in questo modo? Gli individui privi di comprensione spirituale, che involontariamente intraprenderanno il cammino sbagliato. E una volta che lo avranno intrapreso, non sarai in grado di riportarli indietro. Se condividi con loro sulla verità, fai notare i loro stati e li smascheri, non capiranno, non saranno in grado di collegare ciò a sé stessi. Questa è una grave mancanza di comprensione spirituale. Persone del genere considerano naturalmente la propria conoscenza, la propria esperienza e le lezioni che hanno appreso come la verità. E una volta che considerano queste cose come la verità, alla fine si verificherà una certa situazione. È inevitabile. Supponiamo che Dio dica una cosa e questo tipo di persona ne dica un’altra: le loro prospettive sarebbero sicuramente differenti. Quindi, quale prospettiva questo tipo di persona considererebbe corretta? La propria. Sarà dunque in grado di sottomettersi a Dio? (No.) Cosa farà? Si aggrapperà alla propria prospettiva e negherà ciò che Dio ha detto. Nel fare questo, non sta considerando sé stessa come l’incarnazione della verità? (Sì.) Questi individui pensano, proprio come i buddisti, di aver finalmente raggiunto il successo nella coltivazione di sé; mentre negano Dio, fanno in modo che gli altri li trattino come Dio, e pensano pensino di essere diventati l’incarnazione della verità. Che assurdità! Supponiamo per esempio che qualcuno sia particolarmente esperto in una determinata area di conoscenza o in un certo ambito lavorativo. Essendo inesperto in questo settore, gli pongo domande al riguardo, ma quando lo faccio, costui inizia a mettersi in mostra. Che tipo di individuo è? DiteMi, sbaglio a porgli delle domande? (No.) Perché lo faccio, dunque? Perché Io non capisco alcune questioni legate al lavoro e alle professioni, e quindi dovrei chiedere a qualcuno. Inoltre, so che questo individuo ha esperienza e comprende tali questioni. È assolutamente appropriato che Io gli ponga delle domande. La Mia intenzione e il Mio approccio sono corretti? (Sì.) Non dovrebbe esserci niente di sbagliato in questo, giusto? Allora, qual è il modo corretto in cui questa persona dovrebbe trattare la questione? Dovrebbe dirMi tutto ciò che comprende. E poi, cosa dovrebbe pensare al riguardo? Qual è il modo giusto di pensare? Qual è la via sbagliata? Cosa ne penserebbe una persona normale e razionale? Cosa ne penserebbe qualcuno con l’indole di un anticristo? Alcuni, dopo aver udito che non capisco, dicono: “Oh, tu non capisci! Non sai quanto è stato difficile per noi farlo! Tu non lo sai e non lo capisci!” Mentre parlano, iniziano a mettersi in mostra. E cosa significa questo mettersi in mostra? Che c’è un problema. Queste persone di solito sono così raffinate e pie, ma perché improvvisamente iniziano a mettersi in mostra? (Si considerano la verità perché comprendono un po’ di conoscenza e hanno un po’ di esperienza.) Esatto. In precedenza, quando altri ponevano loro una domanda, non lo ritenevano un grosso problema. Ma quando la pongo Io, pensano: “Tu non sei la verità? Non dovresti capire tutto? Come fai a non capire una cosa del genere? Se non la capisci, allora sono al di sopra di te”. Vogliono mettersi un po’ in mostra. Non è questo che stanno pensando? (Sì.) Non si sentono onorate; al contrario, da loro scaturisce una sorta di indole satanica. All’improvviso, sentono di essere così potenti tra la terra e il cielo, dopotutto! Questa non è forse una percezione errata? Questi individui non sono forse degli stupidi? (Sì.) Lo penso anch’Io. Solo uno stupido la vedrebbe così. Non hanno solo una comprensione parziale di questo campo? Ci sono molte cose che le persone non sanno; dovrebbero avere un po’ di consapevolezza di sé. Alcune conoscono un po’ i tessuti e sono praticamente in gradi di riconoscere il tipo di materiale semplicemente toccandolo. Se ti complimenti dicendo: “Sembra proprio che tu conosca i tessuti”, risponderanno: “Esatto. Non li conosci se non hai imparato a farlo. Io l’ho imparato, sono più esperto di te al riguardo. Non ti sto guardando dall’alto in basso, è solo che devi davvero studiare di più”. Non è alquanto disgustoso? Poi ci sono persone che cucinano un po’ e iniziano a pavoneggiarsi riguardo a quanti piatti sanno preparare e quanti pasti possono cucinare. Altri hanno lavorato come “medici scalzi” in campagna per un breve periodo. Quando il loro fratello o la loro sorella si ammala lievemente e chiede loro di fargli un massaggio o di praticargli l’agopuntura o la coppettazione, e domanda se ciò possa curarlo, costoro rispondono: “Pensi che questo possa essere curato così facilmente? Voi non capite. Chi di noi esercita la professione medica sa che il corpo umano è complesso. Ci sono misteri nella creazione dell’uomo da parte di dio. Quindi, dipende dalle circostanze se l’agopuntura o la coppettazione possano essere utilizzate”. In realtà, anche loro ne sanno molto poco. Non sono in grado di spiegare chiaramente alcun problema medico né di curare molte malattie. Tuttavia, per salvare la faccia, comunque si danno delle arie, fingono e si comportano come degli esperti. Le manifestazioni di questi diversi tipi di persone mostrano che gli esseri umani corrotti hanno tutti l’indole di Satana e degli anticristi. Tuttavia, ci sono casi ancora più gravi in cui le persone si camuffano e fingono fino alla fine. Indipendentemente dal fatto che gli altri le lodino, nutrono nel profondo un pensiero oscuro. Qual è questo pensiero? “Non permetterò mai a nessuno di conoscere la mia vera identità e le mie vere capacità.” Per esempio, se sono solo “medici scalzi”, cercano sempre di far credere agli altri di essere medici rinomati, non vogliono mai che nessuno sappia che sono medici scalzi o se sono effettivamente in grado di curare le malattie. Hanno paura che gli altri conoscano la vera natura della loro situazione. E fino a che punto si nascondono? Fino al punto in cui tutti coloro che entrano in contatto con loro pensano che non commettano mai errori e che siano privi di manchevolezze; che siano competenti in tutto ciò che hanno imparato e che siano in grado di fare tutto ciò di cui gli altri hanno bisogno. Se gli altri chiedono loro se sanno cucinare, diranno che sanno farlo. Quando viene loro chiesto se sono in grado di preparare un banchetto Manchu-Han, anche se pensano tra sé e sé: “Non ne sono capace”, risponderanno: “Sì!” quando glielo si chiede ulteriormente. Tuttavia, quando viene loro chiesto di farlo, troveranno una scusa per rifiutare. Non è un inganno? Fingono di sapere tutto, di essere in grado di fare tutto, di essere capaci di qualsiasi cosa: costoro non sono forse degli stupidi? Ma indipendentemente dal fatto che siano stupidi o abbiano un po’ di levatura, alcune capacità o alcuni doni, qual è l’unica cosa che gli anticristi hanno in comune? Il desiderio di fingere di capire tutto, di fingere di essere la verità. Sebbene non affermino direttamente di essere la verità, vogliono fingere di essere la realtà di tutte le cose positive, di saper fare tutto. Ciò non implica quindi che siano l’incarnazione della verità? Ritengono di essere l’incarnazione della verità, credono che tutto ciò che dicono sia corretto, che sia la verità.

Ci sono persone a cui viene assegnato un incarico speciale dal Supremo. Dopo esserne venute a conoscenza, pensano: “Questo incarico mi è stato affidato dal supremo, il mio potere è quindi diventato più grande. Ora avrò l’opportunità di dimostrare i miei talenti e il mio potere. Farò vedere ai miei sottoposti quanto sono formidabile”. Quando interagiscono con i fratelli e le sorelle, danno loro ordini, dicendo: “Vai a fare questo!” Quando viene loro chiesto come bisogna farlo, dicono: “Hai intenzione di farlo oppure no? Se la risposta è no, ti sistemo io! Questo è un ordine del supremo. Puoi permetterti di offenderli perdendo tempo? Quando il supremo ne chiederà conto, chi potrà permettersi di assumersi questa responsabilità?” I fratelli e le sorelle rispondono: “Desideriamo semplicemente capire questa cosa e ricercare i principi per farla, piuttosto che affrontarla a casaccio e adottare qualsiasi approccio ci sembri opportuno. Tutto deve essere fatto secondo i principi. Indipendentemente dalla questione, da quanto urgente o importante possa essere o da chi la affidi, aderire ai principi è una verità immutabile. Questo è il nostro dovere e dobbiamo essere responsabili. Ricercare i principi è ciò che Dio ci richiede. Stiamo ricercando e chiedendo chiarimenti con un atteggiamento responsabile. Non c’è niente di sbagliato in questo. Devi chiarirci la questione”. Ma quelle persone rispondono: “Cosa c’è da dire al riguardo? Ciò che il supremo ha detto può essere sbagliato? Sbrigati e fallo!” Al che i fratelli e le sorelle rispondono: “Dal momento che lo ha detto il Supremo, lo faremo certamente subito. Ma puoi dirci chiaramente come dovrebbe essere fatto? Ci sono regole o istruzioni specifiche?” Loro dicono: “Fate come meglio credete. Le istruzioni del supremo non erano così dettagliate. Arrangiatevi da soli!” Che tipo di persone sono queste? Tralasciamo per il momento la motivazione o la causa principale per cui agiscono così; piuttosto, esaminiamo innanzitutto la loro indole. Questo loro approccio è buono? (No.) Da cosa può essere originato un simile approccio? È un approccio normale? (No.) Non è normale. È un problema che riguarda il loro stato mentale o la loro indole? (È un problema di indole.) Esatto, la loro indole è problematica. C’è un’espressione che dice “aspettare il proprio momento”. Ciò significa che costoro in passato non hanno mai avuto l’occasione giusta per accrescere il loro potere, ma ora che tale opportunità si è presentata la coglieranno e la useranno come pretesto per agire. Che tipo di indole è questa? Indipendentemente dal dovere che ricevi dal Supremo, i principi delle tue azioni non possono cambiare. Quando il Supremo ti affida un lavoro o un compito, si tratta semplicemente di un incarico che viene affidato a te. È anche tuo dovere farlo. Tuttavia, dopo aver ricevuto un incarico dal Supremo e aver accettato il lavoro, puoi affermare di essere un ambasciatore plenipotenziario ed esperto della verità? Ora hai forse l’autorità di comandare gli altri e fare come desideri? Ti è permesso seguire semplicemente le tue inclinazioni, agendo a tuo piacimento secondo le tue preferenze e a modo tuo? C’è qualche differenza tra il fatto che il Supremo ti incarichi direttamente di fare qualcosa e lo svolgere il tuo dovere abituale come faresti normalmente? Non c’è differenza; in entrambi i casi si tratta del tuo dovere. Poiché in entrambi i casi si tratta del tuo dovere, i principi per fare le cose sono cambiati? No. Pertanto, da chiunque tu riceva il tuo dovere, la sua essenza e la sua natura sono le stesse. Cosa intendo con queste parole? Intendo che devi agire secondo i principi, indipendentemente dal dovere che stai svolgendo. Non significa che solo perché il Supremo ti ha incaricato direttamente di fare qualcosa, tu possa farlo in qualsiasi modo tu voglia, e che qualsiasi cosa tu faccia sarà giusta e giustificata. Anche se possiedi alcune abilità, puoi deviare dal cammino di ricerca delle verità principi? Sei ancora un essere umano corrotto. Non sei diventato dio; non fai parte di un gruppo speciale. Sei ancora tu, e sarai sempre umano. Nella Bibbia, ci sono molte persone che sono state chiamate personalmente da Dio: Mosè, Noè, Abramo, Giobbe e molti altri. Ci sono anche molte persone che hanno parlato con Dio; tuttavia, nessuna di esse si credeva una figura speciale o un membro di un gruppo speciale. Tra costoro, alcuni hanno visto personalmente Dio apparire tra fiamme di fuoco, altri hanno udito la Sua parola con le proprie orecchie, alcuni hanno udito dei messaggeri riportare le Sue parole, mentre altri ancora sono stati messi alla prova personalmente da Lui. Tra loro c’era forse qualcuno che Dio considerava diverso dai comuni esseri umani? (No.) No. Dio non la vede così. Ma se tu la interpreti in questo modo e ti consideri sempre una figura speciale, che tipo di indole hai? (L’indole di un anticristo.) È davvero l’indole di un anticristo, che è spaventosa! Anche se Dio imponesse le Sue mani sul tuo capo e ti concedesse il potere di compiere miracoli sostenuti dal potere divino o di portare a termine determinati incarichi, tu rimarresti sempre umano; non potresti diventare l’incarnazione della verità. Ciò cosa significa? Significa che non avrai mai il diritto di usare il nome di Dio per andare contro la verità e agire come ti pare: questo è il comportamento dell’arcangelo. A volte, Dio utilizza metodi o canali speciali per incaricare alcune persone di fare cose speciali, di svolgere un lavoro speciale o di comunicare eventi o incarichi speciali. Questo perché Dio crede che queste persone siano in grado di intraprendere tale lavoro, che possano completare il lavoro che Dio ha affidato loro, che siano degne della Sua fiducia, e niente di più. Anche se sono state ingaggiate personalmente da Dio Stesso, hanno ascoltato i discorsi dalla bocca di Dio o hanno parlato con Lui, non diventeranno nulla di diverso da una persona comune; né saranno elevate da esseri creati comuni a esseri creati unici o superiori. Non succederà mai. Pertanto, in mezzo all’umanità, nella casa di Dio, non importa quanto determinate cose come il talento, l’identità, il prestigio, l’esperienza o le lezioni apprese possano essere speciali: non possono essere trasformate nell’incarnazione della verità. Se qualcuno finge così spudoratamente di essere tale, allora si tratta senza dubbio di un anticristo. Sebbene alcune persone rivelino occasionalmente una tale indole, sono comunque in grado di accettare la verità e pentirsi. Tali individui hanno l’indole di un anticristo e percorrono il cammino di un anticristo; hanno ancora speranza di essere salvati. Se invece qualcuno finge costantemente di essere l’incarnazione della verità, continua a credere di essere nel giusto e si rifiuta di pentirsi, allora costui è un vero anticristo. Chiunque sia un anticristo non accetterà un briciolo di verità. Anche se vengono rivelati ed eliminati, gli anticristi non sono comunque in grado di conoscere sé stessi; né riescono veramente a provare rimorso. Alcuni leader e lavoratori hanno solo l’indole di un anticristo. I principi in base a cui agiscono e i cammini che scelgono sono gli stessi di un anticristo. Anch’essi sono privi di razionalità e non comprendono la verità, non sono consapevoli della natura e delle conseguenze delle loro azioni e agiscono in modo sconsiderato. Tuttavia, ciò che li distingue è che alcuni di loro possono ancora accettare parte di ciò che dico. Le Mie parole possono ancora spronarli e servire loro da avvertimento. Sebbene abbiano l’indole di un anticristo, riescono ancora ad accettare parte della verità; sono in grado di accettare una certa potatura, di provare veramente rimorso e di pentirsi in una certa misura. Questo li distingue dagli anticristi. Tali persone possiedono solo l’indole di un anticristo. C’è una somiglianza tra avere la natura essenza di un anticristo e avere l’indole di un anticristo. Sono fondamentalmente la stessa cosa; la caratteristica comune tra un anticristo e una persona con l’indole di un anticristo è che entrambi hanno l’indole di un anticristo. Tuttavia, alcune di queste persone sono in grado di accettare la verità e mostrare un sincero rimorso. Tali persone non sono anticristi, ma piuttosto individui con l’indole di un anticristo. Questa è la differenza tra un anticristo e chi possiede l’indole di un anticristo. Chiunque non riesca ad accettare nemmeno un briciolo di verità e sia incapace di vero rimorso è un autentico anticristo. Chiunque sia in grado di accettare la verità e di provare vero rimorso è un individuo con l’indole di un anticristo e può essere salvato. Dovreste essere in grado di discernere chiaramente tra questi due tipi di persone e non emettere giudizi alla cieca. Voi a quale tipo appartenete? Alcuni potrebbero dire: “Perché mi sento come se fossi uguale a un anticristo? Non sembra esserci alcuna differenza”. Questa sensazione è corretta, non c’è alcuna differenza evidente. Se sei in grado di accettare la verità e mostrare vero rimorso, allora questa è l’unica differenza; è anche una differenza in termini di umanità. Vale a dire, un anticristo è una persona malevola. Una persona con l’indole di un anticristo, invece, non è malevola; ha semplicemente un’indole corrotta. Questa è l’unica differenza. Non c’è differenza nella loro indole corrotta, sono tutti uguali da questo punto di vista, questo è un aspetto comune che tutti loro condividono. Le varie condizioni dell’umanità corrotta smascherate dalle parole di Dio sono del tutto accurate e non si discostano minimamente dalla realtà. Quando i membri del popolo eletto di Dio leggono le Sue parole, provano tutti la stessa cosa; condividono tutti la stessa comprensione e si differenziano solo nella profondità delle loro esperienze. Tutti loro riconoscono la propria arroganza e la propria mancanza di ragionevolezza. Sono tutti in grado di capire che hanno troppe forme di indole corrotta, che la corruzione dell’umanità da parte di Satana è troppo profonda e che non è facile per Dio salvare l’umanità. Sebbene si sia detto così tanto, c’è ancora altro da dire. Tutti loro riconoscono che l’umanità è miserevole e pietosa, cieca e ignorante. Sono tutti consapevoli che è stato Satana a corrompere l’umanità troppo profondamente, che la causa alla radice della corruzione e della malvagità dell’umanità risiede nella corruzione e nel controllo dell’umanità da parte di Satana. Dopo essere stata corrotta da Satana, l’umanità è stata contaminata dal suo veleno, sviluppando così l’indole di Satana e perdendo la razionalità, la coscienza e la ragionevolezza degli esseri umani normali. Alla gente mancava la capacità di distinguere tra giusto e sbagliato. Se Dio non avesse stabilito delle leggi per gli esseri umani, essi non saprebbero se è giusto o sbagliato colpire o uccidere qualcuno, rubare o essere promiscui. Riterrebbero giustificate le loro azioni e sarebbero convinti di dover agire in tal modo. Tuttavia, dopo che Dio ha promulgato leggi e comandamenti, le persone sono divenute consapevoli che fare queste cose è un peccato; la loro razionalità è diventata un po’ più normale. Ovviamente, questo era solo il livello più superficiale di razionalità, che sarebbe naturalmente diventato più profondo una volta compresa la verità. Ora, se le persone sono in grado di comprendere ulteriormente varie verità, di conoscere sé stesse, di trovare il proprio posto e di misurare con precisione l’estensione della propria levatura, della propria percezione e della propria capacità di comprendere la verità, e se sono anche in grado di usare la verità come standard e di fare affidamento sulle parole di Dio per capire cose come quali dei vari atteggiamenti dell’umanità corrotta nei confronti di Dio sono positivi e quali non lo sono, quali di essi sono nozioni e fantasie e quali si accordano con la verità, allora la loro razionalità diventerà ancora più normale. Pertanto, solo la verità può dare alle persone una nuova vita. Se invece ti doti di conoscenza, enfatizzi determinate pratiche e ti metti sempre in mostra, ti dai costantemente delle arie, sfoggi sempre quel poco di conoscenza o istruzione oscure e insignificanti e non persegui la verità, sarai in grado di ottenere questa nuova vita? No, sarebbe un’illusione. Non solo non la otterrai, ma perderai l’opportunità di raggiungere la salvezza, e questo è molto pericoloso!

Ognuno di voi ha ascoltato molti sermoni sulla verità e ora avete più o meno un certo discernimento nei confronti di vari tipi di persone. Sebbene sappiate discernere le persone malevole e cattive, non riuscite ancora a discernere i falsi leader e gli anticristi. Ora, la casa di Dio sta gradualmente allontanando dalla chiesa tutti coloro che non accettano un minimo di verità e continuano ad agire in modo sconsiderato, disturbando e intralciando il lavoro della casa di Dio. Ciò dimostra che l’opera di Dio ha raggiunto questa fase e che il popolo eletto di Dio sta iniziando a risvegliarsi. Quando sono entrato in contatto con certe persone, in passato, ho sempre percepito che c’era una sorta di “odore” che emanava da loro. Che tipo di odore? Era proprio come l’odore delle bestie selvagge e degli animali feroci, che rizzano il pelo e ululano prima ancora che ci si avvicini a loro. Anche gli esseri umani mostrano alcuni comportamenti simili agli animali. Da dove derivano questi comportamenti? Dall’indole satanica corrotta che le persone possiedono. Cosa intendo per “odore”? Voglio dire che non vedi sincerità quando le guardi negli occhi; ti rivolgono invece uno sguardo vuoto e vagante. Hanno la sensazione di non essere in grado di misurarti, e quindi i loro occhi vagano quando ti guardano. Non riesci nemmeno a percepire alcun candore nelle parole che pronunciano, perché nel profondo ne sono prive. Cosa intendo quando dico che non hanno alcun candore? Voglio dire che, con chiunque interagiscano, hanno una barriera difensiva nel profondo. Puoi percepire questa barriera difensiva nel loro sguardo, nel tono della loro voce e nel loro modo di parlare. È il tipo di odore che hanno; dà la sensazione che, sebbene abbiano ascoltato molti sermoni, non comprendano ancora la verità e non abbiano intrapreso il cammino della salvezza. Non importa come condividi con loro sulla verità o come smascheri l’indole corrotta dell’umanità; non importa con quanta sincerità le tratti, provvedi a loro, le pasci o le aiuti: non otterrai da loro un atteggiamento sincero. Cosa c’è dunque dentro costoro? Cautela, dubbio: questi sono gli atteggiamenti più comuni; inoltre, ci sono anche una sorta di autoprotezione e un desiderio di essere sempre stimati. Pertanto, le loro parole, il loro sguardo e le loro espressioni facciali rivelano tutti qualcosa di alquanto innaturale. Vale a dire che ciò che percepisci dai loro occhi e dalle loro espressioni è diverso da ciò che stanno pensando nel profondo. In breve, indipendentemente dal fatto che una persona sia pavida, cauta o abbia difficoltà dentro di sé, se non riesci a vedere il suo candore, non è problematico? (Sì.) In effetti, è un problema. Quindi, come possiamo capirlo? Possiamo capirlo dal comportamento di costoro o dal modo in cui parlano. Non dicono cosa hanno in mente, bensì scelgono le parole che ritengono appropriate e condividono con te su cose che hanno già ponderato. Questa è una tattica di autodifesa dei non credenti. Ogni volta che capita loro qualcosa, per prima cosa rizzano gli aculei come un riccio per proteggersi. La loro verità, le loro capacità, i loro talenti, gli errori che hanno commesso, il loro smarrimento, persino il loro inganno e la loro ipocrisia sono tutti nascosti nel loro intimo, tenuti lontano dalla vista del mondo esterno, tenuti lontani anche dai Miei occhi. Compiono enormi sforzi per coprirsi, per confezionarsi e anche per proteggersi. Da dove vengono questi atteggiamenti? L’umanità li ha acquisiti dopo essere stata corrotta da Satana. In principio, dopo aver creato Adamo ed Eva, Dio li condusse a vivere nel Giardino dell’Eden; disse loro quali frutti potevano mangiare e quali no. Essi erano nudi e senza vergogna davanti a Dio. E cosa ne pensavano? Pensavano che era così che Dio li aveva creati, che avevano tutto ciò che Dio aveva dato loro e che non avevano bisogno di nascondersi da Lui: non avevano mai pensato di farlo. Pertanto, indipendentemente da come apparivano davanti a Dio, erano sempre a cuore aperto. Potevi vedere la sincerità nei loro occhi; non avevano difese o barriere protettive contro Dio nel profondo del loro cuore. Non avevano bisogno di proteggersi davanti a Dio perché sapevano, nel profondo del cuore, che Dio non rappresentava una minaccia per loro; erano assolutamente al sicuro. Dio li avrebbe solo protetti, amati e custoditi. Non avrebbe mai fatto loro del male. Nel profondo, questo era il loro pensiero più basilare e solido. Quand’è che le cose iniziarono a cambiare? (Quando mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male.) Mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, infatti, è un’azione simbolica. Significa che, a partire dal momento in cui Satana aveva tentato Eva per la prima volta, i due erano stati tentati da Satana a poco a poco, commettendo peccati, facendo cose sbagliate e percorrendo il cammino sbagliato; poi, il veleno di Satana era entrato in loro. Subito dopo, prima della venuta di Dio, si nascondevano spesso da Lui, non volevano che Egli li trovasse. Perché lo facevano? Si sentivano distanti da Dio. E come è nata questa distanza? È nata perché c’era qualcosa di diverso dentro di loro. Satana aveva dato loro determinati pensieri e opinioni; aveva dato loro una sorta di vita, inducendoli a dubitare e a guardarsi da Dio. Dopodiché, essi iniziarono immediatamente a chiedersi se Dio avrebbe riso di loro vedendoli nudi. Da dove nacque questa idea? (Da Satana.) Perché non la pensavano così prima che Satana li tentasse? A quel tempo, possedevano la vita più primordiale donata da Dio; non avevano paura che Dio ridesse di loro, né avevano tali pensieri. Ma, dopo che furono tentati da Satana, tutto cominciò a cambiare. Per prima cosa, pensarono: “Non abbiamo nulla indosso. Dio non riderà di noi? Ciò significa che siamo senza vergogna?” Nella loro mente sorse una serie di domande. E una volta sorti in loro questi pensieri, non poterono fare a meno di nascondersi da Dio. Sicuramente pensarono: “Quando verrà Dio? Se Dio viene, cosa dovrei fare? Devo nascondermi in fretta!” Sentivano il bisogno di nascondersi continuamente. Questa è un’indole corrotta? (Sì.) La tentazione da parte Satana è alla radice di questa indole corrotta. Quando si guardavano da Dio e si nascondevano da Lui, si fidavano ancora di Lui in cuor loro? Facevano ancora affidamento su di Lui? (No.) Cosa rimaneva dunque? (La cautela.) Le uniche cose rimaste erano la cautela e il sospetto, così come la distanza, la paura e il dubbio: arrivò tutto questo. Pensavano persino: “Dio ci farebbe del male? Siamo nudi e non abbiamo nulla con cui difenderci. Dio potrebbe colpirci? Potrebbe ucciderci?” Non venne mai loro in mente che la loro vita era stata donata loro da Dio, e che Egli sicuramente non li avrebbe uccisi così alla leggera. Le loro menti erano annebbiate, erano divenute confuse. La corruzione dell’umanità da parte di Satana continua fino a oggi; l’atteggiamento dell’umanità nei confronti di Dio si può vedere negli occhi delle persone, e non è mai cambiato. La sincerità è scomparsa; la fede autentica, la fiducia e l’affidamento a Dio sono scomparsi. Dove sta la radice di tutto questo? (Nella corruzione da parte di Satana.) Esatto, sta nella corruzione da parte di Satana. Satana ha danneggiato gravemente l’umanità! Sebbene le persone possano pensare che quello antecedente alla corruzione dell’umanità da parte di Satana fosse un periodo abbastanza bello, in realtà, rispetto al periodo successivo a quando sono state salvate e hanno compreso la verità e conosciuto Dio, le cose a quel tempo non andavano ancora così bene come dopo la salvezza. Se poteste scegliere, quale di questi scenari scegliereste? (Il periodo dopo che siamo stati salvati.) In realtà, non è appropriato che le persone scelgano l’uno o l’altro; gli esseri umani non possono scegliere. Ciò è decretato da Dio, è il destino dell’umanità. Prima di essere corrotti da Satana, anche se avevano fiducia in Dio e facevano affidamento su di Lui, i primi esseri umani non comprendevano la verità e non sapevano chi fosse Dio. Oggigiorno, le persone ne hanno almeno un concetto; sanno che l’umanità viene da Dio, che loro sono esseri creati e che Dio è il loro Creatore. Sanno che Dio ha il controllo di tutto. Ma a quel tempo le persone non capivano queste cose. Erano piuttosto semplici, nel senso che non avevano paura che Dio le vedesse o ridesse di loro, e si rivolgevano a Dio per tutto. Le loro convinzioni erano semplici a tal punto. Eppure, sapevano chi era Dio? No. Pertanto, tutta l’opera che Dio ha fatto ha un valore profondo e un significato importante per l’umanità. È tutta positiva. Quando parliamo della storia della ribellione dell’umanità a Dio, non vi sentite piuttosto tristi? La relazione un tempo intima tra l’umanità e Dio è diventata così distante. Dio protegge e ama sinceramente l’umanità, eppure gli esseri umani dubitano di Lui; si nascondono e si allontanano da Lui, Lo considerano persino un nemico. Dire queste cose reca davvero molto dolore. Ma possiamo dirigere il nostro odio solo verso Satana; è Satana che ha corrotto l’umanità in modo così terribile. Sebbene Satana abbia corrotto l’umanità a tal punto, Dio ha un modo per salvare l’umanità. Per quanto disturbo Satana possa arrecare, non influenzerà l’opera di salvezza dell’umanità da parte di Dio. Questa è l’onnipotenza di Dio, la Sua autorità.

Gli anticristi fingono di essere l’incarnazione della verità una volta che hanno acquisito un po’ di esperienza e conoscenza e imparato qualche lezione. Abbiamo condiviso più o meno a sufficienza su questo argomento. Quali informazioni ne avete ricavato? Quali verità comprendete? (Non dovremmo dare valore alla conoscenza.) Questo è un aspetto. Ce ne sono altri? (L’umanità non è mai la verità e non dovrebbe fingere di essere Dio.) Fingere di essere la verità non è in sé una cosa positiva. La verità non è qualcosa che si può fingere di essere; è l’essenza di Dio. Dio ti fornisce un po’ di verità, e ottenere un po’ di verità è una cosa già abbastanza buona. Eppure alcune persone vogliono diventare l’incarnazione della verità. Questo è impossibile. Tali affermazioni sono completamente infondate. Inoltre, se le persone vogliono essere salvate grazie alla loro fede in Dio, devono imparare a comportarsi in modo pragmatico e non perseguire la perfezione. Sebbene la parola “perfezione” possa esistere, l’idea che gli esseri umani creati diventino perfetti è insostenibile. La perfezione si può trovare solo in Dio. Chi tra gli esseri umani, che sono pieni di corruzione, è perfetto? Tutto ciò che Dio crea è privo di difetti. Questa è ciò che chiamiamo “perfezione”. Considera i pesci nel mare, gli uccelli nel cielo, i volatili e le bestie che abitano la terra: sono tutti perfetti. Riesci a trovarne qualcuno che non sia buono? Poi c’è la catena biologica formata da tutti gli esseri viventi: quanto è perfetta! Gli esseri umani corrotti sanno solo causare distruzione, rendendo tutto imperfetto, difettoso e carente. Come sono egoisti e spregevoli! Tutto ciò che Dio crea è buono. Sugli alberi ci sono foglie di tutte le forme; esistono animali grandi e piccoli, con ogni tipo di struttura, ognuno con la propria funzione. Dio è troppo premuroso nei confronti dell’umanità; tuttavia, l’umanità, essendo corrotta da Satana, non è riuscita a prendersi cura di tutte le cose. Al contrario, le ha rovinate e ha sprecato l’intenzione scrupolosa di Dio. Gli esseri umani non hanno avuto cura di tutto questo, anzi, lo hanno vigorosamente rovinato, sperperando e distruggendo tutte le risorse fino all’estremo. E qual è il risultato? Qual è l’esito finale? Raccolgono ciò che hanno seminato! L’ambiente è distrutto, la catena alimentare è stata stravolta, l’aria è inquinata e l’acqua è contaminata. Non è rimasto più cibo naturale; non c’è nemmeno acqua pulita da bere. Pertanto, il concetto di “perfezione” non esiste tra gli esseri umani corrotti da Satana. Qualsiasi persona che, sotto la bandiera del perseguimento della verità, afferma di essere perfetta o di ricercare la perfezione sta facendo un’affermazione che non sta in piedi: è una bugia ingannevole e fuorviante. Eppure tali esseri umani corrotti vogliono fingere di essere l’incarnazione della verità! Hanno fatto moltissime cose cattive, eppure pensano ancora di poter fingere di essere l’incarnazione della verità! Questo non significa forse che la loro natura satanica è immutabile? (Sì.) Non possiedono alcuna verità, eppure vogliono ancora fingere di essere l’incarnazione della verità: quanto sono spudorati questi individui satanici!

20 novembre 2019

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