Voi testimoniate che La Parola appare nella carne contiene le nuove parole di Dio, ma il libro dell’Apocalisse afferma esplicitamente: “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro” (Apocalisse 22:18). Questo non significa forse aggiungere alla qualcosa alla Bibbia?
Versetti biblici di riferimento:
“Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire” (Giovanni 16:12-13).
“Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò della manna nascosta” (Apocalisse 2:17).
“Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: ‘Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?’ Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro e di guardarlo. Ma uno degli anziani mi disse: ‘Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli’” (Apocalisse 5:1-5).
Parole di Dio attinenti:
Tutto ciò che è documentato nella Bibbia è limitato e incapace di rappresentare tutta l’opera di Dio. I quattro Vangeli hanno meno di cento capitoli complessivi, in cui è narrato un numero circoscritto di eventi, per esempio Gesù che maledice il fico; Pietro che rinnega il Signore tre volte; Gesù che appare ai discepoli dopo la crocifissione e la risurrezione; gli insegnamenti sul digiuno, sulla preghiera, sul divorzio; la nascita e la genealogia di Gesù, la nomina dei discepoli da parte di Gesù e così via. Tuttavia, l’uomo li considera tesori, addirittura cercando in essi conferma dell’opera di oggi. Crede persino che la totalità dell’opera svolta da Gesù durante la Sua vita sia stata limitata solo a quello, come se Dio potesse fare solo questo e niente di più. Non è assurdo?
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (1)”
Se desideri vedere l’opera dell’Età della Legge e osservare come gli Israeliti seguirono le vie di Jahvè, devi leggere l’Antico Testamento; se invece vuoi comprendere l’opera dell’Età della Grazia, devi leggere il Nuovo Testamento. Come puoi, tuttavia, intravedere l’operato degli ultimi giorni? Devi accettare la guida del Dio attuale ed entrare nell’opera odierna, perché si tratta dell’opera attuale, la quale non è mai stata documentata da nessuno precedentemente nella Bibbia. Attualmente, Dio Si è fatto carne e ha designato altri eletti in Cina. Egli agisce in queste persone, dà seguito al Suo operato sulla terra, ripartendo dal punto in cui si era conclusa l’opera dell’Età della Grazia. L’opera odierna è un cammino che l’uomo non ha mai percorso e una via che mai nessuno ha visto. È un compito mai attuato prima d’ora: è l’opera più recente di Dio sulla terra. Perciò, un’opera che non è mai stata compiuta prima non può essere storia, perché il presente è il presente, e deve ancora divenire passato. Le persone sono ignare del fatto che Dio ha realizzato un’opera più grande e più recente sulla terra, al di fuori di Israele, la quale si è già protesa oltre l’ambito di Israele e oltre i presagi dei profeti; essa è un’opera nuova e meravigliosa, non inquadrata dalle profezie, un’opera più attuale che esula da Israele, un’opera che le persone non possono né percepire né immaginare. Come potrebbe la Bibbia contenerne un esplicito resoconto? Chi avrebbe potuto documentare ogni singola parte dell’opera odierna, senza omissioni, in anticipo? Chi avrebbe potuto annotare in quel vecchio libro ammuffito quest’opera più potente, più saggia, che sfida le convenzioni? Il lavoro odierno non è storia e, come tale, se desideri percorrere il nuovo cammino attuale, devi discostarti dalla Bibbia, andare oltre i libri profetici o storici della Bibbia. Soltanto allora sarai in grado di percorrere il nuovo cammino adeguatamente, ed entrare nel nuovo ambito e nella nuova opera. Devi capire come mai, in questo tempo, ti viene chiesto di non leggere la Bibbia, come mai c’è un’altra opera che esula dalla Bibbia, come mai Dio non cerca di rinvenire nella Bibbia una pratica più aggiornata, più dettagliata, e per quale motivo c’è invece un’opera più potente al di fuori di essa. Questo è quanto dovreste comprendere. Devi comprendere la differenza tra l’opera antica e quella nuova e, sebbene tu non legga la Bibbia, devi essere in grado di analizzarla; in caso contrario, continuerai a venerarla ancora, e ti sarà difficile accedere alla nuova opera e subire nuovi cambiamenti. Giacché vi è una via superiore, perché studiare quella scadente e antiquata? Data l’esistenza di enunciazioni più recenti e di un’opera più attuale, perché vivere fra vecchi documenti storici? Le nuove parole possono provvedere al tuo fabbisogno, il che dimostra che questa è la nuova opera; i vecchi resoconti non possono saziarti o soddisfare le tue esigenze correnti, e ciò attesta che sono storia e non già l’opera del qui ed ora. La via più elevata è l’opera più recente e, con l’opera attuale, non importa quanto possa essere illustre la via del passato, sarà sempre la storia delle considerazioni umane, e a prescindere dal valore che possa avere come punto di riferimento, resta sempre la vecchia via. Benché sia documentata nel “libro sacro”, la vecchia via ormai è storia; sebbene non ve ne sia traccia nel “libro sacro”, la nuova via appartiene all’ambito del qui ed ora. Questo percorso può salvarti e cambiarti, poiché si tratta dell’opera dello Spirito Santo.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “A proposito della Bibbia (1)”
L’opera di Gesù era soltanto in funzione della redenzione dell’uomo e della crocifissione. Non era quindi necessario che Egli pronunciasse ulteriori parole per conquistare alcun uomo. Gran parte di ciò che Gesù insegnò all’uomo era tratto dalle parole delle Scritture e, anche se la Sua opera non trascese le Scritture, Egli fu comunque in grado di portare a compimento l’opera della crocifissione. La Sua non fu l’opera della parola, né aveva l’obiettivo di conquistare l’umanità, bensì di redimerla. Egli agì unicamente quale sacrificio per il peccato del genere umano e non quale fonte della parola per l’umanità. Gesù non svolse il lavoro dei Gentili, ovvero il lavoro di conquista dell’uomo, ma compì l’opera della crocifissione, eseguita tra coloro che credevano nell’esistenza di un Dio. Anche se la Sua opera fu eseguita sul fondamento delle Scritture e anche se Egli usò quanto era stato preannunciato dai profeti dell’antichità per condannare i farisei, ciò fu sufficiente per portare a termine l’opera della crocifissione. Se l’opera odierna fosse tuttora eseguita sul fondamento delle predizioni degli antichi profeti nelle Scritture, allora sarebbe impossibile conquistarvi, poiché l’Antico Testamento non contiene alcun resoconto storico della disobbedienza e dei peccati del popolo cinese, e non esiste alcuna cronologia dei vostri peccati. Pertanto, se quest’opera continuasse a soffermarsi sulla Bibbia, voi non cedereste mai. La Bibbia riporta soltanto una storia parziale degli Israeliti, una storia che non è in grado di stabilire se siete buoni o malvagi, né di giudicarvi. Immaginate se Io dovessi giudicarvi in base alla storia degli Israeliti: Mi seguireste ancora come fate oggi? Sapete quanto siete difficili? Se non venisse pronunciata alcuna parola durante questa fase, allora sarebbe impossibile portare a termine l’opera di conquista. Poiché non sono venuto per essere inchiodato sulla croce, devo proferire parole che sono separate da quelle della Bibbia, in modo che possiate essere conquistati.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (1)”
Le parole pronunciate da Dio in questa età sono diverse da quelle proferite durante l’Età della Legge, e quindi differiscono anche dalle parole pronunciate durante l’Età della Grazia. Nell’Età della Grazia, Dio non compì l’opera della parola, ma descrisse semplicemente la crocifissione per redimere tutta l’umanità. La Bibbia descrive solo il motivo per cui Gesù doveva essere crocefisso, e la sofferenza a cui fu sottoposto sulla croce e come l’uomo doveva essere crocifisso per Dio. In quell’età, tutta l’opera compiuta da Dio era centrata sulla crocefissione. Durante l’Età del Regno, Dio incarnato parla per conquistare tutti coloro che credono in Lui. Ecco “la Parola che appare nella carne”; Dio è venuto negli ultimi giorni per compiere quest’opera, vale a dire che è venuto per realizzare il vero significato della Parola che appare nella carne. Egli proferisce solo parole, e di rado si manifestano dei fatti. Questa è l’essenza stessa della Parola che appare nella carne, e quando Dio incarnato rivela le Sue parole, ecco appare la Parola nella carne, ed è la Parola che si incarna. “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio, e la Parola è stata fatta carne”. Ecco (l’opera della Parola appare nella carne) l’opera che Dio compirà negli ultimi giorni, ed è il capitolo finale di tutto il Suo piano di gestione. Dio deve dunque venire sulla terra e manifestare le Sue parole in carne. Ciò che viene realizzato oggi, ciò che lo sarà in futuro, ciò che sarà compiuto da Dio, il destino finale dell’uomo, quelli che saranno salvati, quelli che saranno annientati e così via: quest’opera che dovrebbe essere compiuta alla fine è stata tutta rivelata in modo chiaro e mira tutta a realizzare il vero significato della Parola che appare nella carne. I decreti amministrativi e la costituzione che erano stati emanati in precedenza, quelli che saranno annullati e quelli che entreranno nel riposo: queste parole devono tutte essere adempiute. Ecco l’opera compiuta da Dio incarnato soprattutto negli ultimi giorni. Egli fa comprendere alle persone quale posto occuperanno i predestinati da Dio e quale posto occuperanno quelli non predestinati da Lui, come saranno classificati il Suo popolo e i Suoi figli, che cosa accadrà a Israele, che cosa accadrà in Egitto: in futuro sarà adempiuta ognuna di queste parole. Il procedere dell’opera divina sta accelerando. Dio usa la parola come mezzo per rivelare all’uomo ciò che va fatto in ogni epoca, ciò che deve essere fatto da Dio incarnato negli ultimi giorni, unitamente al ministero che Egli deve compiere, e queste parole servono tutte per portare a termine il significato reale della Parola che appare nella carne.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tutto viene compiuto dalla parola di Dio”
Nell’Età del Regno, Dio usa le parole per annunciare la nuova età, per cambiare i mezzi con i quali opera e per compiere l’opera dell’intera età. Questo è il principio in base al quale Dio opera nell’Età della Parola. Egli Si fece carne per parlare da punti di vista diversi, in modo che l’uomo potesse vedere realmente Dio, che è la Parola che appare nella carne, come pure la Sua saggezza e la Sua meraviglia. Tale opera viene svolta per raggiungere meglio gli obiettivi di conquistare, perfezionare ed eliminare l’uomo. Questo è il vero significato dell’uso delle parole per operare nell’Età della Parola. Mediante queste parole, le persone arrivano a conoscere l’opera di Dio, la Sua indole, l’essenza dell’uomo e ciò in cui l’uomo dovrebbe entrare. Mediante le parole, l’opera che Dio desidera svolgere nell’Età della Parola viene portata a compimento nella sua interezza. Mediante queste parole, le persone vengono smascherate, eliminate e messe alla prova. Le persone hanno visto le parole di Dio, le hanno udite e ne hanno riconosciuto l’esistenza. Di conseguenza, sono arrivate a credere nell’esistenza di Dio, nella Sua onnipotenza e nella Sua saggezza, come pure nell’amore di Dio per l’uomo e nel Suo desiderio di salvarlo. Il termine “parole” sarà pure semplice e ordinario, ma le parole pronunciate dalla bocca di Dio incarnato scuotono l’universo, trasformano il cuore delle persone, le loro nozioni e la loro vecchia indole, nonché il modo in cui il mondo intero era solito apparire. Nel corso delle varie età, soltanto il Dio di oggi opera in questo modo e soltanto Egli parla così all’uomo e arriva a salvarlo. Da questo momento in avanti, l’uomo vive sotto la guida delle parole di Dio, pasciuto e appagato da esse. Le persone vivono nel mondo delle parole di Dio, tra le maledizioni e le benedizioni delle parole di Dio e ci sono ancora più persone che sono arrivate a vivere sotto il giudizio e il castigo delle Sue parole. Queste parole e quest’opera sono tutte per la salvezza dell’uomo, per realizzare la volontà di Dio e per cambiare l’aspetto originale del mondo della vecchia creazione. Dio ha creato il mondo con le parole, guida le persone nell’universo con le parole, le conquista e le salva con le parole. Per concludere, Egli userà le parole per porre fine all’intero vecchio mondo, completando così la totalità del Suo piano di gestione.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’Età del Regno è l’Età della Parola”
Se la gente rimane bloccata nell’Età della Grazia, non verrà mai liberata dall’indole corrotta, men che meno conoscerà l’indole innata di Dio. Se la gente vive sempre nell’abbondanza della grazia, ma non ha la via di vita che le permetta di conoscere Dio o di soddisfarLo, allora non Lo guadagnerà mai veramente nella sua fede in Lui. Questo tipo di fede è davvero pietosa. Quando avrai finito di leggere questo libro, quando avrai sperimentato ogni fase dell’opera di Dio incarnato nell’Età del Regno, sentirai che i desideri che hai avuto per molti anni si sono finalmente realizzati. Capirai che solo ora hai davvero visto Dio faccia a faccia; solo ora hai contemplato il Suo volto, hai udito le Sue personali parole, hai apprezzato la saggezza della Sua opera e hai percepito quanto Egli sia reale e onnipotente. Sentirai di aver guadagnato molte cose che le persone dei tempi passati non hanno mai né visto né posseduto. A questo punto, saprai con chiarezza che cosa significhi credere in Dio e conformarsi alla Sua volontà. Naturalmente, se rimani ancorato alle visioni del passato e rifiuti o neghi la realtà della seconda incarnazione di Dio, rimarrai a mani vuote, non otterrai nulla e, in ultima analisi, sarai dichiarato colpevole di esserti opposto a Dio. Coloro che sanno ubbidire alla verità e sottomettersi all’opera di Dio, verranno rivendicati sotto il nome del secondo Dio incarnato – l’Onnipotente. Sapranno accettare la guida personale di Dio, acquisiranno una maggiore e più alta verità, e riceveranno la vera vita umana. Assisteranno alla visione mai vista prima dalle persone del passato: “Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando. Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d’oro all’altezza del petto. Il Suo capo e i Suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i Suoi occhi erano come fiamma di fuoco; i Suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la Sua voce era come il fragore di grandi acque. Nella Sua mano destra teneva sette stelle; dalla Sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il Suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza” (Apocalisse 1:12-16). Questa visione è l’espressione di tutta l’indole di Dio, e come tale è anche l’espressione dell’opera di Dio nella Sua attuale incarnazione. Nei diluvi di castighi e giudizi, il Figlio dell’uomo esprime la Sua indole innata attraverso le parole, concedendo a tutti coloro che accettano il Suo castigo e giudizio di vedere il vero volto del Figlio dell’uomo, un volto che è una rappresentazione fedele del volto del Figlio dell’uomo visto da Giovanni. (Naturalmente, tutto questo sarà invisibile a coloro che non accettano l’opera di Dio nell’Età del Regno.) Il vero volto di Dio non può essere pienamente espresso usando il linguaggio dell’uomo, e perciò Egli Si avvale dei mezzi tramite i quali esprime la Sua indole innata per mostrare all’uomo il Suo vero volto. Vale a dire che tutti coloro che hanno apprezzato l’indole innata del Figlio dell’uomo hanno visto il Suo vero volto, poiché Dio è troppo grande e non può essere pienamente espresso usando il linguaggio dell’uomo. Quando l’uomo avrà sperimentato ogni fase dell’opera di Dio nell’Età del Regno, conoscerà il vero significato delle parole di Giovanni che descrivono il Figlio dell’uomo fra i candelabri: “Il Suo capo e i Suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i Suoi occhi erano come fiamma di fuoco; i Suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la Sua voce era come il fragore di grandi acque. Nella Sua mano destra teneva sette stelle; dalla Sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il Suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza”.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”
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