Nella vita spesso ci imbattiamo in cose spiacevoli, e a volte queste possono essere veramente dolorose e dure da sopportare. Ogni volta che incontriamo cose del genere, i nostri cuori possono diventare abbastanza deboli e non capiamo: perché Dio permette che ci accadano queste sofferenze? Come dovremmo affrontarle?
Parole di Dio attinenti:
Nessuno trascorre tutta la sua vita senza sofferenza. Per alcuni riguarda la famiglia, per altri il lavoro, per altri ancora il matrimonio oppure le infermità fisiche. Tutti soffrono. Alcuni dicono: “Perché bisogna soffrire? Come sarebbe bello vivere tutta la vita in pace e felicità. Possiamo evitare di soffrire?” No: tutti devono soffrire. La sofferenza induce gli esseri umani a sperimentare la miriade di sensazioni della vita fisica, che si tratti di sensazioni positive o negative, attive o passive; la sofferenza ti offre emozioni e valutazioni diverse, che per te sono tutte esperienze di vita. Se in base a queste saprai ricercare la verità e la volontà di Dio, ti avvicinerai sempre più agli obiettivi che Dio ti ha assegnato. Questo è un aspetto, e serve anche a rendere più esperti gli esseri umani. Un altro aspetto è la responsabilità che Dio assegna all’uomo. Quale responsabilità? Patire la sofferenza. Devi sopportare la sofferenza. Se riesci a sopportarla, questa è una testimonianza. Di fronte alla malattia, alcuni temono che gli altri ne vengano a conoscenza, pensano che sia una cosa vergognosa, quando in realtà non c’è niente di cui vergognarsi. In quanto persona normale, se nella malattia sei in grado di accettare i vari tipi di sofferenza che Dio dispone per te e sei comunque in grado di compiere normalmente il tuo dovere, di portare a termine normalmente gli incarichi che Dio ti assegna, questa è una testimonianza ed è una cosa che svergogna e sconfigge Satana. E così ogni creatura e ogni persona devono accettare e sottomettersi a qualsiasi sofferenza. Ecco come bisogna intenderla; questo è in linea con la volontà di Dio ed è la Sua intenzione. Questo è ciò che Dio dispone per ogni creatura. Il fatto che Egli ti ponga in tali situazioni e condizioni equivale all’assegnarti una responsabilità, un obbligo e un incarico, perciò devi accettarle. Non è forse questa la verità? Se proviene da Dio, se Dio ti pone una tale richiesta, è la verità. Perché viene detto che è la verità? Perché se accogli queste parole come verità, quando andrai incontro a un problema queste parole potranno farti superare le tue concezioni e il tuo comportamento ribelle, ti consentiranno di risolvere agevolmente tale problema, ti permetteranno di rendere testimonianza e di non andare contro la volontà di Dio e di non ribellarti a Lui. Se sei in grado di sottometterti alle condizioni e situazioni in cui Dio ti pone, allora capisci la verità e, se sai rendere una tale testimonianza, svergogni Satana.
Tratto da “Solo districando le proprie concezioni si può accedere alla retta via della fede in Dio I” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”
Nella loro fede in Dio, quel che le persone cercano è ottenere benedizioni per il futuro: questo è il loro obiettivo nella fede. Tutti hanno questo intento e questa speranza, ma la corruzione nella loro natura deve essere risolta attraverso le prove. Quali che siano gli aspetti in cui non sei purificato, questi sono gli aspetti nei quali devi essere affinato: questa è la disposizione di Dio. Dio crea per te un ambiente, costringendoti a essere lì affinato in modo che tu possa conoscere la tua corruzione. In definitiva raggiungi un punto in cui preferiresti morire e abbandonare i tuoi progetti e i tuoi desideri e sottometterti alla sovranità e alla disposizione di Dio. Pertanto, se le persone non subiscono diversi anni di affinamento, se non sopportano una certa dose di sofferenza, non potranno liberarsi dalla schiavitù della corruzione della carne nei loro pensieri e nel loro cuore. Quali che siano gli aspetti in cui sei ancora soggetto alla schiavitù di Satana, e quali che siano gli aspetti in cui ancora hai i tuoi desideri e le tue esigenze, questi sono gli aspetti nei quali devi soffrire. Solo dalla sofferenza si possono trarre lezioni, il che significa essere in grado di acquisire la verità e capire la volontà di Dio. In realtà, molte verità vengono capite sperimentando prove dolorose. Nessuno può intendere la volontà di Dio, riconoscere la Sua onnipotenza e la Sua sapienza o apprezzare l’indole giusta di Dio quando si trova in un ambiente facile e confortevole o quando le circostanze sono favorevoli. Sarebbe impossibile!
Tratto da “Come si dovrebbe soddisfare Dio in mezzo alle prove” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”
La maggior parte delle persone in questo momento crede in Dio, ma non ha ancora imboccato il giusto cammino. Continuano tutte a sentirsi molto vuote e apatiche, a volte hanno persino l’impressione che tutta l’esistenza non sia altro che sofferenza e vuoto, augurandosi addirittura di morire. Ecco com’è un essere umano prima che il suo cuore abbia una visione. Una persona del genere non ha conseguito la verità e non conosce ancora Dio, quindi intimamente non prova ancora grande soddisfazione. Tutti voi, in particolar modo, avete subito persecuzioni e sperimentato difficoltà nel tornare a casa; voi soffrite, e nutrite anche pensieri di morte e una riluttanza a vivere. Queste sono debolezze della carne. Alcuni pensano addirittura: “Credere in Dio dovrebbe essere piacevole. Nell’Età della Grazia lo Spirito Santo donava comunque la pace e la gioia alle persone. Ora c’è troppa poca pace e gioia; il piacere, così com’era durante l’Età della Grazia, non esiste. Credere in Dio oggi è estremamente irritante”. Tu sai soltanto che il piacere della carne è meglio di qualsiasi altra cosa. Non sai che cosa Dio stia facendo oggi. Dio deve permettere che la vostra carne soffra al fine di trasformare la vostra indole. Sebbene la vostra carne soffra, avete la parola di Dio e la Sua benedizione. Non puoi morire nemmeno se lo volessi: puoi forse rassegnarti al fatto di non conoscere Dio e di non ottenere la verità se muori? Ora, principalmente, è solo che le persone non hanno ancora ottenuto la verità e non hanno la vita. Ora gli uomini sono nel bel mezzo del processo di ricerca della salvezza, perciò devono soffrire un po’ in questo periodo. Oggi tutti, nel mondo intero, vengono messi alla prova: Dio sta ancora soffrendo. È forse giusto che voi non soffriate? Senza affinamento attraverso grandi catastrofi non può esserci fede autentica e non si otterranno la verità e la vita. Non sottoporsi alle prove e all’affinamento non funzionerebbe. Alla fine Pietro è stato messo alla prova per sette anni (dopo aver compiuto cinquantatré anni). Ha sperimentato centinaia di prove nell’arco di quei sette anni, e solo dopo questo periodo di tre anni più altri tre anni, e un anno ancora, ha conseguito la vita e la trasformazione della propria indole. Perciò, quando ottieni realmente la verità e arrivi a conoscere Dio, senti che la vita dovrebbe essere vissuta per Lui. Non vivere per Dio è troppo deplorevole: vivresti la tua vita con amaro rimpianto e un profondo rimorso. Non puoi ancora morire. Devi stringere i pugni e continuare a vivere con risolutezza; devi vivere una vita per Dio. Quando la gente porta la verità nel cuore, ha questa risolutezza e non desidera più morire; quando la morte ti minaccia, dirai: “Oh Dio, non sono disposto a morire; ancora non Ti conosco. Non ho ancora ricambiato il Tuo amore. Devo morire solo dopo essere arrivato a conoscerTi bene”. Siete arrivati a questo livello? Non ancora, vero? Alcune persone subiscono tribolazioni familiari, altre tribolazioni coniugali; alcune subiscono la persecuzione e non hanno neppure un posto dove riposare i piedi stanchi. Ovunque vadano, possono solo alloggiare in casa d’altri e così, in cuor loro, soffrono. La sofferenza in cui incappate ora non è forse la stessa di Dio? State soffrendo insieme a Lui, ed Egli è con le persone nella sofferenza. Oggi avete tutti un ruolo nella tribolazione, nel Regno e nella pazienza di Cristo e poi, alla fine, otterrete la gloria. Questo genere di sofferenza è significativo. Non avere risolutezza non funzionerà. Devi capire il significato della sofferenza odierna e la ragione per cui devi soffrire così. Cerca un po’ di verità in questo e comprendi un po’ l’intenzione di Dio, e allora avrai la risolutezza per sopportare la sofferenza. Se non capisci le intenzioni di Dio e ti limiti a rimuginare sulla tua sofferenza, allora più ci pensi e più ti sentirai afflitto, e allora sarai nei guai e comincerai a patire il tormento della morte. Se capisci la verità, dirai: “Non ho ancora conseguito la verità. Devo spendermi nel modo giusto per Dio. Devo testimoniarLo adeguatamente. Devo ripagare il Suo amore. Dopodiché, non avrà importanza come morirò. Solo allora avrò vissuto una vita soddisfacente. A prescindere da chi altri stia morendo, io non morirò ora; devo continuare tenacemente a vivere”. Ora, dunque, tutte queste cose devono essere capite chiaramente e la verità va dedotta da esse. Quando le persone hanno la verità, hanno la forza. Quando hanno la verità, il loro corpo si riempie di un’energia inesauribile. Quando hanno la verità, hanno la volontà. Senza la verità, sono molli come budini. Con la verità, sono salde e baldanzose e non percepiscono la sofferenza come tale, a prescindere da quanta ne patiscano.
Tratto da “Come conoscere la natura umana” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”
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