Se comprendere la conoscenza della Bibbia e la teoria teologica voglia dire comprendere la verità e conoscere Dio
Parole di Dio attinenti:
Molti prendono in mano le parole di Dio e le leggono giorno dopo giorno, fino al punto di imparare attentamente a memoria tutti i brani classici e considerarlo il loro bene più prezioso. Inoltre predicano ovunque le parole di Dio, nutrendo e aiutando gli altri per mezzo delle Sue parole. Pensano che fare così significhi rendere testimonianza a Dio, rendere testimonianza alle Sue parole, che fare così significhi seguire la via di Dio; pensano che fare così significhi vivere secondo le parole di Dio, portare le Sue parole nella propria vita effettiva, che fare così consenta loro di ricevere la lode di Dio ed essere salvati e resi perfetti. Ma, pur predicando le parole di Dio, nella pratica non vi si conformano mai né cercano di allinearsi a ciò che vi viene rivelato. Invece usano le parole di Dio per conquistare l’adorazione e la fiducia degli altri mediante inganni, per avviare una gestione propria e per sottrarre e rubare la gloria di Dio. Sperano vanamente di approfittare dell’occasione offerta dalla divulgazione delle parole di Dio per ricevere la Sua opera e la Sua lode. Quanti anni sono trascorsi, eppure non solo queste persone sono state incapaci di guadagnare la lode di Dio mediante la predicazione delle Sue parole; non solo sono state incapaci di scoprire la via da seguire per rendere testimonianza alle parole di Dio; non solo non hanno aiutato o nutrito sé stesse mentre nutrivano e aiutavano gli altri per mezzo delle parole di Dio; non solo, nel fare tutte queste cose, sono state incapaci di conoscere Dio o di destare in sé stesse una venerazione autentica per Dio; ma al contrario i loro malintesi riguardo a Dio si fanno sempre più profondi, la loro diffidenza nei Suoi confronti si fa sempre più grave e le loro fantasie nei Suoi riguardi si fanno sempre più iperboliche. Nutrite e guidate dalle loro teorie riguardo alle parole di Dio, sembrano essere a loro agio e mettere in pratica le proprie abilità con facilità e senza sforzo, come se avessero trovato il loro scopo nella vita, la loro missione, come se avessero conquistato una nuova vita e fossero state salvate; come se, con le parole di Dio che escono vivaci dalla loro lingua nella recitazione, avessero ottenuto l’accesso alla verità, avessero compreso le intenzioni di Dio e scoperto il cammino per conoscerLo; come se, predicando le parole di Dio, si trovassero spesso faccia a faccia con Lui. Inoltre spesso si “commuovono” al punto di mettersi a piangere e altrettanto spesso, guidate dal “Dio” delle parole di Dio, sembrano aggrapparsi incessantemente alle Sue serie premure e gentili intenzioni e allo stesso tempo aver compreso la salvezza dell’uomo da parte di Dio e la Sua gestione, sembrano essere giunte a conoscere la Sua essenza e aver capito la Sua indole giusta. Su queste basi, sembrano credere ancora più fermamente nell’esistenza di Dio, essere maggiormente a conoscenza della Sua condizione eccelsa e percepire ancor più profondamente la Sua grandezza e la Sua trascendenza. Immerse come sono nella conoscenza superficiale delle parole di Dio, sembra che la loro fede sia cresciuta, la loro determinazione a sopportare la sofferenza si sia rafforzata e la loro conoscenza di Dio sia diventata più profonda. Ben poco sanno che, finché non sperimentano veramente le parole di Dio, tutta la loro conoscenza di Dio e le loro idee riguardo a Lui derivano dalla loro bramosa immaginazione e dalle loro congetture. La loro fede non reggerebbe ad alcun genere di prova da parte di Dio, la loro cosiddetta spiritualità e la loro levatura semplicemente non reggerebbero alla prova o alla verifica da parte di Dio; la loro determinazione è solo un castello di sabbia e anche la loro cosiddetta conoscenza di Dio non è altro che frutto della loro fantasia. In realtà queste persone, che per così dire hanno profuso grande impegno nelle parole di Dio, non hanno mai capito che cosa sia la vera fede, che cosa sia la vera obbedienza, che cosa sia la vera sollecitudine o la vera conoscenza di Dio. Prendono la teoria, l’immaginazione, la conoscenza, il dono, la tradizione, la superstizione e perfino i valori morali dell’umanità e ne fanno un “capitale di investimento” e “armamenti militari” per credere in Dio e ricercarLo, costituendole perfino come fondamenta della loro fede in Dio e della loro ricerca di Lui. Allo stesso tempo prendono questo capitale e questi armamenti e li trasformano in un talismano magico per conoscere Dio, per affrontare e combattere la verifica, la prova, il castigo e il giudizio di Dio. Alla fine, ciò che ottengono non è altro che deduzioni riguardo a Dio immerse in connotazioni religiose, in superstizioni feudali e in tutto ciò che è romantico, grottesco ed enigmatico, e il loro modo di conoscere e definire Dio è creato con lo stesso stampo di quello di quanti credono soltanto nel Cielo Supremo o nel Grande Vecchio in Cielo, mentre la realtà di Dio, la Sua essenza, la Sua indole, il Suo avere e il Suo essere e così via (tutto ciò che riguarda il vero Dio Stesso) sono cose che la loro conoscenza non è riuscita a comprendere e rispetto alle quali è completamente irrilevante e perfino diametralmente opposta.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Prefazione”
Come si manifestava principalmente l’ipocrisia dei farisei? Essi si limitavano ad analizzare la Sacra Scrittura e non cercavano la verità. Quando leggevano le parole di Dio, non pregavano e non cercavano; studiavano, invece, le parole di Dio, studiavano quello che Dio diceva e faceva e trasformavano così le Sue parole in una specie di teoria, in una dottrina che insegnavano agli altri. Ecco cos’è analizzare le parole di Dio. Quindi, perché lo facevano? Che cosa analizzavano? Ai loro occhi, queste non erano le parole di Dio, non erano espressione di Dio e tanto meno erano la verità, ma erano piuttosto una forma di erudizione. Tale erudizione, ai loro occhi, doveva essere tramandata, doveva essere divulgata, e solo in questo modo si potevano diffondere la via di Dio e il Vangelo. Questo è quanto chiamavano “predicare” e il sermone che pronunciavano rappresentava la teologia.
[…] I farisei trattavano la teologia e la teoria di cui erano maestri come un tipo di conoscenza, come uno strumento per condannare le persone e valutare se avessero ragione o torto. La usarono persino contro il Signore Gesù e fu così che Egli venne condannato. La loro valutazione delle persone e il modo in cui le trattavano non si basavano mai sull’essenza delle persone, o sulla correttezza o falsità di quello che dicevano e tanto meno sulla fonte o la provenienza delle loro parole. Essi, semplicemente, condannavano e valutavano le persone sulla base di parole e dottrine intransigenti di cui erano maestri. E così, sebbene questi farisei sapessero che ciò che il Signore Gesù faceva non era peccato e non contravveniva alla legge, Lo condannarono comunque, perché quello che il Signore Gesù diceva pareva in contrasto con la conoscenza e l’erudizione di cui erano maestri e con la teoria teologica che esponevano. E i farisei non volevano allentare la presa su queste parole ed enunciati; si aggrappavano a questa conoscenza e non intendevano lasciarla andare. Quale fu l’unico esito possibile, alla fine? Si rifiutarono di riconoscere che il Signore Gesù era il Messia che sarebbe venuto, o che c’era verità in quello che il Signore Gesù diceva e tanto meno che quello che il Signore Gesù faceva era in accordo con la verità. Trovarono alcune accuse infondate per condannare il Signore Gesù, ma di fatto, nel loro cuore, sapevano se questi peccati per cui Lo condannavano fossero tali o meno? Lo sapevano. Allora perché Lo condannarono comunque in questo modo? (Non volevano credere che il Dio sommo e potente che avevano in mente potesse essere il Signore Gesù, con la sua immagine di un qualunque Figlio dell’uomo.) Non volevano accettare questo fatto. E qual era il motivo del loro rifiuto di accettarlo? Non era forse una specie di tentativo di ragionare con Dio su questo? Ciò che intendevano dire era: “Dio potrebbe fare questo? Se Dio Si incarnasse, certamente dovrebbe nascere da un alto lignaggio. Inoltre, dovrebbe accettare l’insegnamento di scribi e farisei, acquisire tale conoscenza e leggere molte Sacre Scritture. Solo dopo aver acquisito questa conoscenza può fregiarsi del titolo di ‘incarnazione’”. Essi credevano le seguenti cose riguardo al Signore Gesù: “In primo luogo, Tu non sei qualificato in questo senso, perciò Tu non sei Dio; in secondo luogo, senza questa conoscenza Tu non puoi compiere l’opera di Dio e, tanto meno, essere Dio; in terzo luogo, Tu non puoi compiere la Tua opera fuori dal tempio; ora, Tu non sei al tempio, sei sempre tra i peccatori, perciò l’opera che compi è fuori dall’ambito dell’opera di Dio”. Da dove proveniva il fondamento della loro condanna? Dalla Sacra Scrittura, dalla mente dell’uomo e dall’educazione teologica che avevano ricevuto. Poiché erano colmi di nozioni, fantasie e conoscenza, credevano che questa sapienza fosse giusta, che fosse la verità, che fosse il fondamento di tutto e che Dio non potesse mai contraddire queste cose. Cercavano la verità? No. Quello che cercavano erano le loro stesse nozioni e fantasie e le loro stesse esperienze, e tentavano di usare queste per definire Dio e determinare se Egli avesse ragione o torto. Quale fu il risultato di ciò, alla fine? Essi condannarono l’opera di Dio e Lo misero in croce.
Tratto da “Sono malvagi, insidiosi e ingannevoli (Parte terza)” in “Smascherare gli anticristi”
Per quale ragione le persone religiose che credono nel Signore sono state indicate con il termine riduttivo di “cristianità”? Perché oggi sono classificate come un gruppo religioso piuttosto che come la casa di Dio, la Chiesa di Dio, l’oggetto dell’opera di Dio? Esse stabiliscono un dogma, inseriscono l’opera compiuta da Dio e le parole che Egli ha pronunciato in un libro e in materiali didattici e poi aprono scuole per l’avviamento allo studio e la formazione di teologi di ogni genere. Questi teologi stanno studiando la verità? (No.) Cosa stanno studiando, quindi? Stanno studiando la conoscenza teologica, che non ha niente a che fare con l’opera di Dio o con le verità da Lui dette, e ciò facendo si riducono a essere cristianità. Che cosa sostiene la cristianità? Se vai in chiesa e le persone ti chiedono da quanto tempo credi in Dio, se rispondi che è solo da poco tempo, ti ignoreranno. Ma se entri con una Bibbia stretta in mano e dici “Ho appena concluso gli studi al seminario teologico tal dei tali”, ti inviteranno a occupare il posto d’onore. Questa è la cristianità. Quei pezzi grossi che stanno sul palco hanno tutti studiato teologia, si sono formati al seminario, sono in possesso della scienza teologica e della relativa teoria; sono, sostanzialmente, il pilastro della cristianità. La cristianità forma tali persone perché predichino dal palco, perché vadano in giro a evangelizzare e lavorare. Pensano che il valore della cristianità risieda in persone preparate, come gli studenti di teologia, i pastori e i teologi che fanno prediche e pronunciano sermoni; essi sono il loro capitale. Se una chiesa ha un pastore che si è formato in seminario, che è bravo a esporre le Sacre Scritture, che ha letto libri di contenuto spirituale, che ha una certa conoscenza e ci sa fare con le parole, allora quella chiesa prospera e ha una reputazione di gran lunga migliore di quella delle altre. Che cosa sostengono questi appartenenti alla cristianità? La conoscenza. E da dove proviene questa conoscenza? È stata tramandata fin dai tempi antichi in cui è nata la Sacra Scrittura, che è stata passata di generazione in generazione, ognuna delle quali l’ha letta e imparata, fino a oggi. L’uomo ha diviso la Bibbia in sezioni diverse e ha creato varie edizioni perché le persone la studiassero e imparassero. Ma ciò che imparano non è come comprendere la verità e conoscere Dio, o come capire il volere di Dio e come averNe timore e fuggire il male; studiano, invece, la conoscenza racchiusa nella Bibbia. Al massimo, investigano i misteri ivi contenuti, leggono per vedere quali profezie dell’Apocalisse si sono compiute in un certo periodo, quando arriveranno le grandi calamità, quando giungerà il Millennio; sono queste le cose che studiano. E ciò che studiano è collegato alla verità? No. Perché studiano cose che non sono collegate alla verità? Più le studiano, più pensano di capire e più si riempiono la testa di lettere e dottrine e anche il loro capitale aumenta. Più crescono le loro qualifiche, più pensano di essere capaci, più compiuta credono che sia la loro fede in Dio e più alta ritengono la loro probabilità di essere salvati e di entrare nel Regno celeste.
[…] Tutti gli appartenenti alla cristianità che studiano la teologia, le Sacre Scritture e persino quelli che studiano la storia dell’opera di Dio sono veri credenti? Sono diversi dai credenti e dai fedeli di cui Dio parla? Ai Suoi occhi, credono in Dio? (No.) Studiano teologia, studiano Dio. C’è differenza tra le persone che studiano Dio e quelle che studiano altro? Non ce n’è. Non sono diverse da chi studia storia, da chi studia filosofia, da chi studia legge, da chi studia biologia, da chi studia astronomia. Semplicemente, a loro non interessano la scienza o la biologia o altre materie: a loro piace la teologia. Queste persone studiano Dio cercando indizi e prove nella Sua opera. E che cosa rivela la loro ricerca? Sono in grado di stabilire se Dio esiste? Non lo saranno mai. Sono in grado di determinare il volere di Dio? (No.) Perché? Perché vivono di parole ed enunciati, vivono di conoscenza, vivono di filosofia, vivono di idee e pensieri umani. Non riusciranno mai a vedere Dio, non riceveranno mai l’illuminazione dello Spirito Santo. Come li definisce Dio? Li definisce non credenti, miscredenti. Questi non credenti e miscredenti si mescolano alla cosiddetta comunità cristiana, comportandosi come persone che credono in Dio, agendo da cristiani; ma adorano veramente Dio? Gli obbediscono veramente? No. Perché? Una cosa è certa: perché nel loro cuore non credono che Dio abbia creato il mondo, che governi tutte le cose, che possa diventare carne e tanto meno credono che Dio esista. Che cosa indica questa mancanza di fede? Dubbio, negazione e perfino un atteggiamento di speranza che le profezie rivelate da Dio, in particolar modo quelle sulle calamità, non si avverino e non si compiano. Questo è l’atteggiamento che hanno nei confronti della fede in Dio ed è anche l’essenza, il vero volto della loro cosiddetta fede. Queste persone studiano Dio perché hanno un interesse particolare per l’erudizione e la conoscenza della teologia, oltre che per l’aspetto storico dell’opera di Dio. Non sono altro che un branco di intellettuali che studia teologia. Poiché questi “intellettuali” non credono nell’esistenza di Dio, che cosa fanno quando Dio Si mette all’opera e le Sue parole si compiono? Qual è la loro prima reazione quando sentono dire che Dio Si è fatto carne e sta svolgendo una nuova opera? “Impossibile!” Essi condannano chiunque predichi la nuova opera di Dio, arrivando addirittura a desiderare di ucciderlo. Di che cosa è manifestazione questo? Non è forse una manifestazione del fatto che sono veri e propri anticristi? Essi sono ostili all’opera di Dio e al compimento delle Sue parole, per non parlare della Sua incarnazione: “Se Tu non Ti sei incarnato e le Tue parole non si sono compiute, allora sei Dio. Se, invece, le Tue parole si sono compiute e Ti sei incarnato, allora non lo sei”. Qual è il significato sottinteso? È che non ammettono l’incarnazione di Dio, fin tanto che esistono. Questo non significa forse essere un vero e proprio anticristo? Questo significa essere un anticristo bell’e buono. Tali affermazioni sono presenti all’interno della comunità religiosa? Tali affermazioni vengono fatte a gran voce e anche in modo molto vigoroso: “Non è vero che Dio Si è incarnato, è impossibile! Qualsiasi incarnazione è una falsità!”. Alcuni chiedono se per caso queste persone sono state sviate. Assolutamente no; è solo che non hanno vera fede in Dio. Non credono all’esistenza di Dio, non credono all’incarnazione di Dio, non credono all’opera di creazione del mondo di Dio e tanto meno credono all’opera di crocifissione di Dio e alla Sua opera di redenzione di tutto il genere umano. Per loro, la teologia che studiano è una serie di eventi storici, è un tipo di dottrina o di teoria.
Tratto da “Sono malvagi, insidiosi e ingannevoli (Parte terza)” in “Smascherare gli anticristi”
Non è forse vero che molte persone si oppongono a Dio e ostacolano l’opera dello Spirito Santo perché non conoscono l’opera varia e diversificata di Dio e inoltre perché posseggono solo una briciola di conoscenza e dottrina con cui misurare l’opera dello Spirito Santo? Anche se le esperienze di queste persone sono superficiali, la loro natura è arrogante e indulgente, e considerano l’opera dello Spirito Santo con disprezzo, ignorano la disciplina dello Spirito Santo e inoltre utilizzano i loro vecchi argomenti banali per confermare l’opera dello Spirito Santo. Agiscono inoltre in modo ipocrita e sono interamente convinte della propria cultura ed erudizione, e di poter viaggiare in tutto il mondo. Queste persone non sono forse coloro che sono disprezzate e respinte dallo Spirito Santo, e non saranno eliminate con la nuova età? Non sono forse coloro che si presentano dinanzi a Dio e Gli si oppongono apertamente, piccole persone ignoranti e poco informate che cercano semplicemente di mostrare quanto siano brillanti? Con una conoscenza mediocre della Bibbia, cercano di cavalcare gli “ambienti accademici” del mondo, forti unicamente di una dottrina superficiale da insegnare alla gente, cercano di invertire l’opera dello Spirito Santo e tentano di farla ruotare intorno al proprio processo di pensiero, e, miopi come sono, cercano di contemplare in un unico colpo d’occhio seimila anni dell’opera di Dio. Queste persone non hanno alcuna ragione per parlarne! In realtà, maggiore è la conoscenza di Dio da parte degli individui, più sono lenti nel giudicare la Sua opera. Inoltre, parlano solo un po’ della loro conoscenza dell’opera attuale di Dio, ma non sono avventate nei loro giudizi. Meno le persone sanno di Dio, più sono arroganti ed eccessivamente sicure di sé, e più arbitrariamente si proclamano esseri di Dio – eppure parlano solo di teoria e non mostrano alcuna prova reale. Queste persone non sono di alcun valore. Coloro che considerano l’opera dello Spirito Santo alla stregua di un gioco sono frivoli! Coloro che non sono prudenti quando incontrano la nuova opera dello Spirito Santo, che aprono la bocca a sproposito, che sono svelti a giudicare, che danno libero sfogo al loro istinto naturale per negare la giustezza dell’opera dello Spirito Santo e che inoltre insultano e bestemmiano – queste persone così irrispettose non sono forse ignoranti dell’opera dello Spirito Santo? E non sono inoltre arroganti, piene di sé e ingovernabili? Anche se un giorno queste persone accettassero la nuova opera dello Spirito Santo, Dio non le tollererà. Non solo guardano dall’alto in basso coloro che lavorano per Dio, ma bestemmiano anche contro Dio Stesso. Queste persone sconsiderate non saranno perdonate, né in questa età né in quella a venire e periranno per sempre all’inferno! Tali persone irrispettose e permissive fanno finta di credere in Dio e quanto più lo fanno, tanto più è probabile che offendano i decreti amministrativi di Dio. Tutti quegli arroganti, che sono intrinsecamente sfrenati e non hanno mai obbedito a nessuno, non percorrono forse tutti questa strada? Non si oppongono forse a Dio, giorno dopo giorno, a Colui che è sempre nuovo e mai vecchio?
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio”
Gli esseri umani, che sono stati corrotti, vivono tutti nella trappola di Satana, vivono nella carne, vivono nei desideri egoistici, e non ce n’è nemmeno uno fra loro che sia in armonia con Me. Alcuni dicono di essere in armonia con Me, ma tutti adorano idoli vaghi. Sebbene riconoscano la santità del Mio nome, percorrono un cammino che procede in senso contrario a Me, e le loro parole sono colme di arroganza e di un’eccessiva sicurezza di sé, perché in fondo sono tutti contro di Me e non sono in armonia con Me. Ogni giorno ricercano nella Bibbia tracce di Me e individuano a caso dei brani “adatti” che leggono incessantemente e che recitano come scritture. Non sanno come fare per essere in armonia con Me, non sanno che cosa voglia dire essere in contrasto con Me e si limitano a leggere ciecamente le scritture. Imprigionano nella Bibbia un Dio vago che non hanno mai visto e che sono incapaci di vedere, e lo estraggono per osservarlo nel loro tempo libero. Credono nella Mia esistenza solo nell’ambito della Bibbia. Per loro, Io sono equivalente alla Bibbia; senza Bibbia Io non ci sono, e senza di Me non c’è Bibbia. Non prestano attenzione alla Mia esistenza e alle Mie azioni, ma dedicano piuttosto un’attenzione estrema e speciale a ogni minima parola della Scrittura, e molti di loro credono perfino che Io non debba fare alcunché di ciò che desidero se non è stato predetto dalla Scrittura. Assegnano alla Scrittura un’importanza eccessiva. Si può dire che assegnino un’importanza eccessiva a parole ed espressioni, al punto che utilizzano versetti della Bibbia per misurare ogni parola che dico e per condannarMi. Ciò che ricercano non è la via per essere in armonia con Me o la via per essere in armonia con la verità, ma la via per essere in armonia con le parole della Bibbia, e credono che tutto ciò che non si conforma alla Bibbia, senza eccezione, non sia opera Mia. Queste persone non sono forse i degni discendenti dei farisei? I farisei ebraici adoperavano la legge di Mosè per condannare Gesù. Non ricercavano l’armonia col Gesù dell’epoca, ma seguivano diligentemente alla lettera la legge, tanto che alla fine inchiodarono alla croce l’innocente Gesù, dopo averLo accusato di non seguire la legge dell’Antico Testamento e di non essere il Messia. Qual era la loro essenza? Non era forse che non ricercavano la via per essere in armonia con la verità? Si ostinavano su ogni minima parola della Scrittura, non prestando attenzione alla Mia volontà e ai passaggi e metodi della Mia opera. Non erano persone che cercavano la verità, ma persone che si attenevano rigidamente alle parole; non erano persone che credevano in Dio, ma persone che credevano nella Bibbia. Sostanzialmente erano i gelosi custodi della Bibbia. Per salvaguardare gli interessi della Bibbia e sostenere la dignità della Bibbia e proteggere la reputazione della Bibbia, si spinsero fino a inchiodare alla croce il misericordioso Gesù. E lo fecero puramente allo scopo di difendere la Bibbia e di conservare nel cuore delle persone il prestigio di ogni minima parola della Bibbia. Così preferirono abbandonare il proprio futuro e il sacrificio espiatorio per condannare a morte Gesù, che non Si conformava alla dottrina della Scrittura. Non erano forse dei lacchè di ogni minima parola della Scrittura?
E che dire delle persone di oggi? Cristo è venuto a trasmettere la verità, eppure loro preferirebbero espellerLo dal consesso umano per acquisire l’ingresso in cielo e ricevere la grazia. Preferirebbero negare del tutto l’avvento della verità per salvaguardare gli interessi della Bibbia, e preferirebbero inchiodare di nuovo alla croce il Cristo ritornato nella carne per garantire l’esistenza perenne della Bibbia. Come può l’uomo ricevere la Mia salvezza se il suo cuore è così malvagio e la sua natura è così antagonistica verso di Me? Io vivo tra gli uomini, eppure l’uomo non sa della Mia esistenza. Quando illumino l’uomo con la Mia luce, egli rimane ancora ignaro della Mia esistenza. Quando scateno la Mia ira sull’uomo, egli nega la Mia esistenza con ancora maggior vigore. L’uomo ricerca l’armonia con la parola, con la Bibbia, eppure nemmeno una persona si presenta davanti a Me per ricercare la via per essere in armonia con la verità. L’uomo alza gli occhi verso di Me in cielo e dedica un interesse particolare alla Mia esistenza in cielo, eppure nessuno si cura di Me nella carne, poiché Io che vivo tra gli uomini sono semplicemente troppo insignificante. Coloro che ricercano soltanto l’armonia con la parola della Bibbia e ricercano soltanto l’armonia con un Dio vago rappresentano per Me uno spettacolo penoso. Questo perché ciò che essi adorano sono parole morte e un Dio in grado di fornire loro tesori incalcolabili. Ciò che adorano è un Dio che si pone alla mercé dell’uomo, e che non esiste. Che cosa allora possono guadagnare da Me simili persone? L’uomo è semplicemente di livello troppo modesto per la parola. Coloro che sono contro di Me, che Mi pongono richieste illimitate, che non hanno amore per la verità, che si ribellano contro di Me: come potrebbero essere in armonia con Me?
Coloro che sono contro di Me sono coloro che non sono in armonia con Me. E così pure sono coloro che non amano la verità, e coloro che si ribellano contro di Me sono ancor più contro di Me e ancor meno in armonia con Me. Tutti coloro che non sono in armonia con Me li consegno nelle mani del maligno. Li abbandono alla corruzione del maligno, lascio loro piena libertà d’azione per rivelare la loro malvagità, e in definitiva li consegno al maligno perché vengano divorati. Non Mi importa quante persone Mi adorino, vale a dire che non Mi importa quante persone credano in Me. Tutto ciò che Mi interessa è quante persone siano in armonia con Me. Questo perché tutti coloro che non sono in armonia con Me sono malvagi che Mi tradiscono; sono Miei nemici, e Io non “custodisco” i Miei nemici in casa Mia. Coloro che sono in armonia con Me saranno sempre al Mio servizio in casa Mia, e coloro che si pongono in contrasto con Me subiranno per sempre la Mia punizione. Coloro che tengono conto solo delle parole della Bibbia, che non si interessano della verità e non ricercano le Mie orme sono contro di Me, poiché Mi racchiudono entro i limiti della Bibbia e Mi imprigionano nella Bibbia, e così sono blasfemi al massimo grado contro di Me. Come potrebbero persone simili presentarsi davanti a Me? Non prestano attenzione ai Miei atti, né alla Mia volontà, né alla verità, ma sono invece ossessionati dalle parole, parole che uccidono. Come potrebbero simili persone essere in armonia con Me?
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo”
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