Abbiamo creduto nel Signore e dopo essere stati battezzati siamo rinati, salvati e diventati nuovi uomini. Siamo qualificati per entrare nel Regno dei Cieli e ricevere la vita eterna. Fondamentalmente non abbiamo bisogno che Dio faccia la Sua opera di giudizio degli ultimi giorni per purificarci. Ma è corretto pensarla in questo modo?
Versetti biblici di riferimento:
“In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre” (Giovanni 8:34-35).
“Non chiunque Mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli” (Matteo 7:21).
“Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14).
“Siate dunque santi, perché Io son santo” (Levitico 11:45).
Parole di Dio attinenti:
Benché Gesù compia molte cose tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità, Si è sacrificato per il peccato dell’uomo e non ha liberato l’uomo da tutta la sua indole corrotta. Salvare completamente l’uomo dall’influenza di Satana non solo ha comportato il fatto che Gesù Si facesse carico dei peccati dell’uomo come sacrificio per i peccati, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole corrotta da Satana. E perciò, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è nuovamente incarnato per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, e quest’opera ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che ubbidiscono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e guadagneranno la verità, la via e la vita.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”
All’epoca, l’opera di Gesù era finalizzata alla redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui perché Egli ti redimesse; ovvero, se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dai tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati dalla fede. Eppure, in coloro che credevano permaneva ancora ciò che era ribelle e contrario a Dio e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, bensì che l’uomo non si trovava più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati. Bastava che tu credessi per non essere più schiavo del peccato.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (2)”
Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di soddisfare il cuore di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato un peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla cattiveria, eppure vuoi ancora discendere con Gesù – saresti davvero fortunato! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu possa soddisfare il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai degno di essere partecipe delle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Pertanto tu, un peccatore che è stato solo redento, non puoi ricevere direttamente l’eredità di Dio.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Riguardo agli appellativi e all’identità”
Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio. Attraverso quest’opera di giudizio e di castigo, l’uomo arriverà a conoscere appieno la sostanza sudicia e corrotta dentro di sé e sarà in grado di cambiare completamente e di diventare puro. Solo in questo modo può essere degno di tornare davanti al trono di Dio. Tutta l’opera compiuta in questo giorno serve a fare in modo che l’uomo possa essere mondato e cambiato; attraverso il giudizio e il castigo tramite la parola, e attraverso il raffinamento, egli può mondare la propria corruzione ed essere reso puro. Anziché considerare questa fase dell’opera la fase della salvezza, sarebbe più appropriato dire che è l’opera di purificazione. In verità, questa fase è anche quella della conquista, oltre ad essere la seconda fase dell’opera di salvezza. È attraverso il giudizio e il castigo della parola che l’uomo giunge ad essere guadagnato da Dio, ed è attraverso l’uso della parola per raffinare, giudicare e svelare che vengono rivelate in tutto e per tutto le impurità, le nozioni, le motivazioni e le aspirazioni individuali che albergano nel cuore dell’uomo. Per quanto l’uomo possa essere stato redento e perdonato per i suoi peccati, si può solo ritenere che Dio non Si sia ricordato le trasgressioni dell’uomo e non lo abbia trattato in base ad esse. Tuttavia, quando l’uomo, il quale vive in un corpo fatto di carne, non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando all’infinito la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini non fa che peccare durante il giorno per confessarsi la sera. In questo modo, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l’uomo, non sarà in grado di salvarlo dal peccato. Solo metà dell’opera di salvezza è stata portata a termine, poiché l’uomo ha ancora un’indole corrotta. […] Non è facile per l’uomo acquisire consapevolezza dei suoi peccati; egli è incapace di riconoscere la sua natura profondamente radicata, e deve fare affidamento al giudizio della parola per ottenere questo risultato. Solo così è possibile che l’uomo cambi, a poco a poco, a partire da questo momento.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”
L’opera degli ultimi giorni consiste nel pronunciare parole. Grandi cambiamenti possono essere sortiti nell’uomo attraverso le parole. I cambiamenti sortiti ora in questi uomini in seguito alla loro accettazione di queste parole sono assai più consistenti di quelli sortiti negli uomini dopo la loro accettazione dei segni e dei prodigi dell’Età della Grazia, poiché nell’Età della Grazia i demoni sono stati scacciati dall’uomo con l’imposizione delle mani e la preghiera, ma l’indole corrotta è rimasta nell’uomo. Questi è stato guarito dalla malattia e perdonato per i suoi peccati, ma quanto ad essere mondato della sua corrotta indole satanica, quest’opera doveva ancora essere compiuta. L’uomo è stato salvato e perdonato per i suoi peccati solo grazie alla fede, ma la sua natura peccaminosa non è stata estirpata e rimaneva dentro di lui. I peccati dell’uomo sono stati perdonati attraverso Dio incarnato, ma ciò non significa che egli non avesse più in sé alcuna forma di peccato. È stato possibile perdonare i peccati dell’uomo attraverso il sacrificio offerto per il peccato, ma quanto a come impedire che l’uomo peccasse ancora e a come si potesse definitivamente estirpare e trasformare la sua natura peccaminosa, non c’era modo di risolvere questo problema. I peccati dell’uomo sono stati perdonati, e ciò è accaduto grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo ha continuato a vivere nella vecchia, corrotta indole satanica. Stando così le cose, l’uomo doveva essere completamente salvato dalla sua corrotta indole satanica perché la sua natura peccaminosa potesse essere definitivamente estirpata per mai più rispuntare, permettendo così la trasformazione della sua indole. A tale scopo era necessario che l’uomo comprendesse il cammino della crescita nella vita, che comprendesse la via della vita e il modo per cambiare la propria indole. Inoltre era necessario che agisse in conformità a questo cammino, cosicché la sua indole potesse cambiare gradualmente ed egli potesse vivere nello splendore della luce per fare ogni cosa in conformità alla volontà di Dio, per poter scacciare la propria indole satanica corrotta e liberarsi dall’influsso satanico delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa. All’epoca in cui Gesù stava compiendo la Sua opera, l’uomo Lo conosceva ancora in modo vago e poco chiaro. L’uomo aveva sempre creduto che fosse il figlio di Davide e Lo aveva proclamato un grande profeta, il Signore benevolo che redime i peccati dell’umanità. Alcuni, grazie alla loro fede, erano stati guariti solo toccando l’orlo della Sua veste; i ciechi erano riusciti a vedere e persino i morti erano potuti resuscitare. Tuttavia, l’uomo non era in grado di scoprire l’indole satanica corrotta profondamente radicata dentro di sé e non sapeva nemmeno come spogliarsene. L’uomo ha ricevuto molta grazia, come la pace e la felicità della carne, il fatto che la fede di un membro portasse la benedizione a un’intera famiglia, la guarigione dalla malattia e così via. Il resto consisteva nelle sue buone azioni e nel suo aspetto devoto; chi riusciva a vivere sulla base di queste cose era considerato un credente accettabile. Solo i credenti di questo tipo potevano accedere al paradiso dopo la morte, ossia essere salvati. Nel corso della loro vita, però, questi uomini non hanno compreso affatto la via della vita. Non facevano altro che commettere peccati e poi confessarli seguendo un ciclo continuo, senza un percorso per cambiare la loro indole: tale era la condizione dell’uomo nell’Età della Grazia. L’uomo ha ricevuto la completa salvezza? No! Dopo che quella fase è giunta a compimento, dunque, restava ancora l’opera del giudizio e del castigo. Questa fase serve a rendere l’uomo puro attraverso la parola e a dargli così un cammino da seguire. Non sarebbe fruttuosa né significativa se proseguisse nella cacciata dei demoni, perché non riuscirebbe nell’intento di estirpare la natura peccaminosa dell’uomo e l’uomo si fermerebbe solo al perdono dei peccati. Attraverso il sacrificio offerto per il peccato, all’uomo sono stati perdonati i suoi peccati, poiché l’opera della crocifissione è già giunta al termine e Dio ha prevalso su Satana. Però, dal momento che l’indole corrotta dell’uomo rimane ancora dentro di lui, l’uomo può ancora peccare e resistere a Dio e Dio non ha guadagnato l’umanità. Ecco perché, in questa fase dell’opera, Dio usa la parola per svelare l’indole corrotta dell’uomo e fare in modo che egli pratichi in conformità al cammino giusto. Questa fase è più importante della precedente e anche più fruttuosa, perché ora è la parola a fornire direttamente la vita dell’uomo e a permettere che la sua indole sia completamente rinnovata; è una fase molto più approfondita dell’opera. Pertanto, l’incarnazione negli ultimi giorni ha completato il significato dell’incarnazione di Dio e ultimato il piano di gestione di Dio per la salvezza dell’uomo.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”
L’essenza dell’opera di castigo e di giudizio operati da Dio consiste nel purificare l’umanità, ed è in vista del giorno del riposo finale. Altrimenti, l’intera umanità non sarà in grado di seguire i propri simili o di entrare nel riposo. Tale opera è il solo percorso possibile affinché l’umanità abbia accesso al riposo. Solo l’opera di purificazione di Dio monderà l’umanità della sua ingiustizia, e solo la Sua opera di castigo e di giudizio porterà alla luce gli atti di disobbedienza compiuti all’interno dell’umanità, separando così coloro che possono essere salvati da coloro che non possono esserlo, e coloro che rimarranno da coloro che non rimarranno. Quando quest’opera sarà compiuta, le persone a cui sarà consentito di rimanere verranno tutte purificate ed entreranno in una condizione più elevata di umanità in cui godranno di un’ancor più meravigliosa seconda vita umana sulla terra; in altre parole, entreranno nel giorno del riposo dell’umanità e vivranno insieme a Dio. Quanto a coloro che non possono rimanere, dopo essere stati sottoposti al castigo e al giudizio, le loro forme originarie verranno interamente rivelate; e dopo di ciò saranno interamente distrutti e, al pari di Satana, non sarà loro ulteriormente concesso di vivere sulla terra. L’umanità del futuro non conterrà più alcuna traccia di questo genere di persone; tali persone non sono adatte ad entrare nella terra del riposo definitivo, né sono adatte ad entrare nel giorno del riposo che Dio e l’uomo condivideranno, poiché sono oggetto della punizione e poiché sono i malvagi, e non coloro che sono giusti. Essi sono stati redenti, un tempo, e sono stati anche giudicati e castigati; hanno anche, un tempo, reso servizio a Dio, ma al giungere del giorno finale, verranno comunque eliminati e distrutti a motivo della loro malvagità e a motivo della loro disobbedienza e irredimibilità. Non avranno più posto nel mondo del futuro e non esisteranno più all’interno della razza umana del futuro. […] La Sua opera definitiva di punire il male e di ricompensare il bene è interamente compiuta al fine di purificare completamente tutta l’umanità, così da condurre nel riposo eterno un’umanità interamente santa. Questa fase della Sua opera è la più cruciale. È la fase finale dell’intera Sua opera di gestione. Se Dio non distruggesse i malvagi e li lasciasse invece rimanere, allora l’umanità intera non sarebbe più in grado di entrare nel riposo e Dio non potrebbe condurre tutta l’umanità in un regno migliore. Questo tipo di opera non sarebbe definitivamente conclusa. Quando Egli avrà portato a termine la Sua opera, tutta l’umanità sarà interamente santa. Solo in questo modo Dio può pacificamente vivere nel riposo.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”
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