Come perseguire la verità (15)
Durante le vostre riunioni avete condiviso sugli argomenti che stiamo trattando recentemente? (Dio, abbiamo condiviso su questi argomenti durante le nostre riunioni.) Cosa è emerso dalle vostre condivisioni? Avete fatto qualche nuova scoperta o acquisito nuovi intendimenti? Questi argomenti su cui abbiamo condiviso si ritrovano nella vita quotidiana delle persone? (Si ritrovano tutti. Dopo aver ascoltato alcune volte le condivisioni di Dio su questi argomenti, ho appreso che l’educazione dei nostri genitori e il condizionamento esercitato dalle nostre famiglie di generazione in generazione ci hanno corrotti molto profondamente. Fin dalla nostra infanzia, i genitori ci hanno inculcato a poco a poco questi pensieri, come per esempio: “L’uomo lascia il proprio nome ovunque vada, così come l’oca emette il suo grido ovunque voli”. Dopo che me li hanno inculcati, mi sono convinto che nella vita per evitare di essere maltrattati e guardati dall’alto in basso bisogna essere superiori agli altri e distinguersi dalla massa. In passato, pensavo che i nostri genitori ci avessero insegnato questi pensieri per il nostro bene e per proteggerci. Grazie a ripetute condivisioni e analisi da parte di Dio, ho capito che questi pensieri sono negativi e rappresentano il mezzo con cui Satana corrompe le persone. Ci allontanano sempre di più da Dio e ci fanno addentrare sempre di più nella corruzione di Satana, portandoci sempre più lontano dalla salvezza.) In breve, condividere su questi argomenti è necessario, non è così? (Sì.) Dopo alcune condivisioni su di essi, le persone acquisiscono una comprensione più profonda dei pensieri e dei punti di vista inculcati loro dalla famiglia e li capiscono in modo più accurato. Dopo queste condivisioni riguardo tali cose, i vostri rapporti con la famiglia e con i genitori non si faranno più distanti? (No, non è così. In passato avevo sempre pensato che i miei genitori fossero stati amorevoli con me ma, dopo aver ascoltato le condivisioni di Dio, ho capito che la loro missione era mettermi al mondo e allevarmi. Inoltre, i pensieri che mi avevano inculcato fin da piccolo mi stavano corrompendo. Poiché me ne sono reso conto, non ho più tanto attaccamento affettivo verso di loro.) In primo luogo, per quanto riguarda i loro pensieri, le persone ora hanno una comprensione accurata delle responsabilità dei loro genitori e della grazia che essi hanno mostrato loro allevandole; non si approcciano più a loro facendo affidamento sugli affetti, sull’irruenza o sui legami fisici di sangue. Al contrario, sanno approcciarsi alla famiglia e ai genitori in maniera ragionevole, dalla giusta prospettiva e posizione. Così, le persone subiscono una trasformazione significativa nel modo in cui trattano tali questioni, e questa trasformazione permette loro di fare un grande salto in termini di ingresso nella vita e dei requisiti posti da Dio nei loro confronti. Pertanto, condividere su questi temi è utile e necessario per loro, poiché queste sono tutte cose di cui l’uomo ha bisogno e di cui è interiormente sprovvisto.
Gli argomenti su cui abbiamo condiviso in precedenza riguardo al condizionamento esercitato dalla famiglia ruotavano principalmente, tra le altre cose, intorno agli obiettivi e ai principi di comportamento, ai modi e ai mezzi per approcciare il mondo, alla visione della vita e dell’esistenza, e ai metodi e alle regole di sopravvivenza. Sono tutti argomenti che coinvolgono il condizionamento del modo di pensare degli individui e i loro pensieri e punti di vista. Nel complesso, nessuno dei vari pensieri e punti di vista inculcati dalle famiglie e dai genitori è positivo e nessuno di essi può veramente guidare una persona sulla retta via o aiutarla a stabilire una corretta prospettiva di vita, consentendole di adempiere alle sue responsabilità e ai suoi obblighi di essere creato al cospetto del suo Creatore. Tutto ciò che i genitori e la famiglia ti insegnano è volto a condurti in direzione del mondo e delle sue tendenze malvagie. Il loro scopo nel condizionarti con questi pensieri e punti di vista è aiutarti a conformarti meglio alla società e alle tendenze malvagie e a saperti adattare meglio alle tendenze malvagie e alle varie richieste della società. Sebbene questi insegnamenti possano fornirti alcuni mezzi e metodi di protezione, nonché alcuni metodi per procurarti livelli più elevati di prestigio, di reputazione e di godimento materiale e altre cose all’interno della società e dei gruppi di persone, questi pensieri che la tua famiglia ti ha inculcato ti conducono senza sosta all’interno di tendenze malvagie, ti portano a radicarti nel mondo, nella società e nelle tendenze malvagie, fino a quando non riesci più a venirne fuori. Ti creano continui problemi e ti sottopongono a ripetuti dilemmi, gettandoti nell’incertezza su come affrontare il mondo umano e come essere una persona autentica che vive nella luce, che è onesta e di buon cuore e che possiede senso di giustizia. Pertanto, il condizionamento esercitato dalla tua famiglia non ti permette di vivere in questo mondo con più dignità, integrità e sembianza umana. Al contrario, ti porta a vivere in preda a vari conflitti e lotte intricati, in varie relazioni interpersonali complesse, e ti sottopone a numerosi legami mondani, schiavitù e persino dubbi. Quando ti rivolgerai ai tuoi genitori e ti confiderai con loro su tutto questo, loro faranno ricorso a varie tattiche per darti consigli su come essere più scaltro, astuto, conforme al mondo e indecifrabile mentre vivi tra la gente, anziché indicarti la giusta direzione, aiutarti ad abbandonare tutte queste cose e a liberarti, a presentarti davanti al Creatore e a sottometterti alle Sue disposizioni, nonché a riconoscere chiaramente che i destini delle persone e tutto ciò che le riguarda sono nelle mani di Dio, che devono sottomettersi a ogni requisito che Egli pone loro, alla Sua sovranità e alle Sue orchestrazioni. Questa è la situazione di vita di coloro che sono stati condizionati dalla famiglia con questi diversi pensieri. In breve, che i pensieri che la tua famiglia ti ha condizionato a adottare pongano l’accento sulla fama o sul profitto, sul competere con gli altri o sull’essere loro amico, a prescindere dal loro obiettivo, alla fine possono solo portare i tuoi mezzi, metodi e regole di sopravvivenza all’interno del mondo umano a diventare sempre più sofisticati, spietati, astuti e maligni, anziché renderti più onesto, gentile e corretto o aiutarti a capire meglio come sottometterti alle disposizioni del Creatore. Pertanto, il condizionamento esercitato dalla tua famiglia non può fare altro che allontanarti da Dio, dalla verità e dalle cose positive, gettandoti nell’incertezza di come vivere nel modo in cui gli esseri umani dovrebbero veramente vivere, un modo che sia dignitoso. Inoltre, i pensieri che ti derivano dai condizionamenti familiari ti renderanno via via più insensibile, ottuso o, per dirla in modo colloquiale, indifferente. All’inizio, mentire a colleghi, compagni di scuola e amici ti farà arrossire in viso, avere il batticuore e nutrire rimorsi di coscienza. Con il tempo, queste reazioni coscienti si attenueranno: smetterai di arrossire, non avrai più il batticuore e non ti rimorderà la coscienza. Per sopravvivere, farai ricorso a qualsiasi mezzo, persino ingannare le persone più vicine a te, compresi i tuoi genitori, i tuoi fratelli e sorelle, e i tuoi migliori amici. Cercherai di trarre vantaggio da loro per migliorare la tua vita e accrescere il tuo onore e il tuo godimento: questa è insensibilità. Inizialmente, potresti provare un briciolo di senso di colpa e un vago rimorso di coscienza ma, con il tempo, queste sensazioni scompariranno e utilizzerai ragioni più convincenti per giustificarti con te stesso, dicendo: “Le persone sono semplicemente fatte così. Non si può avere il cuore tenero in questo mondo. Essere teneri con gli altri equivale a essere crudeli verso sé stessi. In questo mondo, i deboli sono prede dei forti. I forti prosperano e i deboli periscono, i vincitori diventano re, e i perdenti criminali. Se uno ha successo, nessuno indagherà su come ci è riuscito, se invece fallisce si ritrova a mani vuote”. Alla fine, le persone utilizzeranno questi pensieri e punti di vista per persuadere sé stesse, rendendoli il fondamento in base al quale perseguire ogni cosa e, naturalmente, un mezzo per raggiungere il loro fine. Ebbene, voi a che punto siete in questo momento? Avete già raggiunto l’insensibilità o ancora no? Supponiamo che tu debba fare degli affari e che questi riguardino il tuo futuro, la qualità della tua vita e la tua reputazione nella società. Se i tuoi metodi fossero abbastanza astuti e fossi in grado di ingannare chiunque, allora vivresti una vita al di sopra degli altri, avresti mucchi di denaro e non dovresti più piegarti ai desideri di nessuno. Cosa faresti a quel punto? Diventeresti così insensibile, così privo di sentimenti, da poter ingannare chiunque e fare soldi alle spalle di chiunque? (Probabilmente sì.) Probabilmente sì. Questo deve cambiare; questa è l’indole corrotta celata nel profondo dell’umanità. Quando l’umanità è assente, ciò che rimane è una vita vissuta in base alla propria indole corrotta, oltre a vari pensieri e punti di vista inculcati da Satana. Senza coscienza, ragione e senso di decenza, la vita di una persona si riduce a un mero contenitore, un guscio vuoto, e perde il suo valore. Se ti resta ancora un minimo di senso di decenza e quando menti, inganni o fai del male agli altri sei in grado di scegliere il bersaglio e non fai del male a chiunque, allora possiedi ancora un po’ di coscienza e di umanità. Se invece sei capace di ingannare o di fare del male a chicchessia senza riserve, allora sei veramente un Satana vivente in tutto e per tutto. Se dici: “Non posso ingannare i miei genitori, i miei parenti, i miei amici, le persone prive di malizia, e soprattutto non posso ingannare i miei fratelli e sorelle all’interno della casa di Dio né fare un uso improprio delle offerte di Dio”, allora hai ancora dei limiti morali e puoi ancora essere considerato una persona dotata di una certa coscienza. Se invece sei sprovvisto anche di questa piccola quantità di coscienza e di limiti, allora non meriti di essere definito umano. Dunque, a che punto vi trovate? Avete dei limiti? Se ne aveste l’opportunità o l’effettiva necessità, riuscireste a ingannare i vostri genitori, i vostri fratelli e sorelle, e i vostri amici più cari? Potreste ingannare i vostri fratelli e sorelle, sfruttarli o addirittura fare un uso improprio delle offerte di Dio? Se ti si presentasse un’opportunità del genere e nessuno potesse venire a saperlo, ne saresti capace? (Ora sento che non potrei più farlo.) Perché non puoi più farlo? (Perché ho paura di Dio e ho un cuore che in certa misura Lo teme, e anche perché la mia coscienza non me lo permetterebbe.) Il tuo atteggiamento è che hai paura nel cuore e hai un cuore che teme Dio, e la tua coscienza non te lo permetterebbe. Sentiamo qualcun altro. Avete un qualche atteggiamento in merito a questo? Se non lo avete, se non avete mai preso in considerazione tale gesto e non provate nulla quando vedete altri che lo compiono, allora siete in pericolo. Se vedi qualcuno fare queste cose e non provi odio, non assumi alcun atteggiamento nei suoi confronti e resti insensibile, allora non sei diverso da lui e saresti capace di agire in modo simile. Se invece hai un atteggiamento chiaro nei confronti di tali gesti, se riesci a odiare e biasimare queste persone, allora potresti non commettere azioni simili. Ebbene, qual è il vostro atteggiamento? (Dovrei avere in qualche misura un cuore che teme Dio. Le offerte di Dio sono messe da parte in quanto sante e non possono assolutamente essere compromesse o sottratte per uso personale.) Le offerte non vanno sottratte per uso personale: ci si attiene a questo per paura di essere puniti. Ma riguardo ad altre questioni? Se fossi un elemento di un sistema piramidale, saresti capace di trarre profitto dai tuoi amici più cari, ingannandoli con belle parole, e di farvi entrare anche loro, traendone profitto e guadagno economico? Riusciresti a farlo con i tuoi amici più intimi, con i tuoi parenti o addirittura con i tuoi genitori o i tuoi fratelli e sorelle? Se trovi difficile rispondere, allora, quando dici che non sottrarresti le offerte di Dio per uso personale, forse non sapresti evitare di farlo, non è così? Sentiamo qualcun altro. (Da un lato, dovremmo comprendere l’indole giusta di Dio riguardo a tale questione. Le offerte di Dio non devono mai essere toccate. Dall’altro lato, riteniamo che un’azione del genere sia priva di umanità. Come minimo, la linea di base che si dovrebbe possedere per riuscire a farlo è non provare rimorsi di coscienza.) Il vostro atteggiamento è che simili azioni denotano mancanza di umanità e che un individuo dovrebbe agire in modi che la sua coscienza consenta. Qualcun altro? (Io penso che, in quanto esseri umani, anche se non si crede in Dio, se si è un membro del mondo e si possiede coscienza e una moralità di base, non si dovrebbero fare cose che danneggino la propria famiglia. Ora che crediamo in Dio e comprendiamo alcune verità, se qualcuno di noi è ancora capace di azioni che danneggiano i fratelli e le sorelle o gli amici oppure di fare un uso improprio delle offerte di Dio, allora costui è perfino peggiore di un non credente. Inoltre, a volte le persone possono anche rivelare certi pensieri e idee, ma quando pensano all’indole essenza di Dio e si rendono conto che, anche se nessuno sta guardando o sa delle loro azioni, Dio esamina comunque tutto, allora non osano fare cose simili, possedendo così in qualche misura un cuore che teme Dio.) Da un lato, agire in questo modo dimostra che non si ha un cuore che teme Dio; dall’altro, coloro che sono capaci di compiere azioni simili sono sprovvisti anche dell’umanità più basilare. Questo perché in quanto essere umano, anche se non credi in Dio, non dovresti commettere tali azioni. Questa è una qualità che una persona dotata di coscienza e di umanità dovrebbe possedere. Ingannare, fare del male e rubare sono intrinsecamente cose che una persona buona e normale non dovrebbe fare. Persino coloro che non credono in Dio hanno comunque dei limiti nel modo in cui si comportano, figuriamoci tu che credi in Dio e hai udito tanti sermoni: se sei ancora capace di simili azioni, allora sei al di là di ogni possibilità di redenzione. Un individuo di questo genere è privo di umanità: un diavolo. Hai ascoltato così tanti sermoni, eppure sei ancora in grado di commettere cattive azioni di ogni sorta che coinvolgono l’inganno e il raggiro: ecco cosa significa essere un miscredente. Che cos’è un miscredente? È una persona che non crede nell’esame da parte di Dio né al fatto che Egli è giusto. Non credere nell’esame da parte di Dio non significa forse non credere nella Sua esistenza? Tu dici: “Dio mi esamina, ma dov’è? Perché non l’ho visto? Perché non lo percepisco? Inganno e raggiro gli altri da così tanti anni; perché non sono stato punito? Continuo a vivere una vita più comoda degli altri”. Questo è un aspetto del comportamento dei miscredenti. Un altro aspetto è che, per quanta verità si condivida con loro, essi la rifiutano interamente. Non accettano mai la verità, e quindi cosa accettano? Accettano i pensieri e i punti di vista che sono per loro vantaggiosi. Qualsiasi cosa li avvantaggi e protegga i loro interessi, la fanno. Credono solo nell’interesse personale immediato, non nell’esame da parte Dio, né nel concetto di punizione. Ecco cosa significa essere un miscredente. Che senso ha credere in Dio per un miscredente? I miscredenti presenti nella casa di Dio hanno un’unica caratteristica: compiono il male. Ma non parliamo della fine che in ultima analisi aspetta questi individui; torniamo all’argomento su cui stavamo condividendo.
I vari pensieri che le famiglie condizionano gli individui a adottare e che instillano in loro non hanno lo scopo di portarli davanti a Dio, né di instillare in loro pensieri positivi. Al contrario, inculcano in loro vari pensieri negativi, mezzi, principi e metodi di comportamento negativi che alla fine li conducono su una strada senza ritorno. In breve, i vari pensieri che le famiglie inculcano negli individui non soddisfano nemmeno gli standard più basilari di umanità, ragione e coscienza che una persona dovrebbe possedere. Se una persona possiede anche solo un minimo di coscienza e di ragione, si tratta solamente di quel poco che le rimane e che non è ancora stato corrotto o corroso da Satana. Il resto dei suoi vari mezzi e metodi di comportamento deriva dalla famiglia e persino dalla società. Pertanto, prima che una persona ottenga la salvezza, qualsiasi pensiero o punto di vista che la sua famiglia la condiziona a adottare, qualunque esso sia, è in contrasto con quanto insegna Dio. Nessuno di essi è in grado di farle comprendere la verità né di condurla sulla via della salvezza, ma solo su quella della distruzione. Dunque, quando qualcuno entra a far parte della casa di Dio, a prescindere dalla sua età, dal tipo di istruzione che ha ricevuto, dal suo background familiare e da quanto nobile reputi il proprio prestigio, deve partire da zero per imparare a comportarsi, a interagire con gli altri, a gestire varie questioni e ad approcciarsi alle diverse persone e cose. Questo processo di apprendimento implica ricevere e comprendere vari pensieri e punti di vista positivi e conformi alla verità provenienti da Dio, nonché principi secondo cui praticare e gestire varie questioni. Tutto ciò si basa esclusivamente sulla tua accettazione della verità. Se non accetti la verità, i tuoi pensieri e punti di vista originari rimarranno invariati. Poiché non accetti i pensieri e i punti di vista positivi e corretti che provengono da Dio, i tuoi principi, mezzi e metodi di approccio al mondo rimarranno gli stessi e non cambieranno. Gli individui iniziano a imparare a essere persone reali, normali e dotate di ragione e coscienza quando iniziano ad accettare pensieri e punti di vista positivi, la verità e gli insegnamenti di Dio. Alcuni dicono: “Credo in Dio da dieci anni, da venti, da trenta, ma non ho ancora accettato un solo pensiero o punto di vista proveniente da Dio, né alcuna verità contenuta nelle Sue parole”. Questo basta a dimostrare che la tua fede in Dio non è sincera, che ancora non sai cosa sia la verità e che non hai imparato come comportarti. Se dici: “Dal momento in cui ho iniziato a credere in Dio, ho cominciato formalmente ad accettare gli insegnamenti di Dio riguardanti i vari requisiti posti agli esseri umani e i pensieri, i punti di vista, i principi e le parole che gli esseri umani dovrebbero possedere”, allora dal giorno in cui hai iniziato a credere in Dio hai imparato a essere una persona reale, e dal momento in cui hai iniziato a imparare a essere una persona reale hai intrapreso il cammino della salvezza. Il momento in cui cominci ad accettare pensieri e punti di vista provenienti da Dio è quello in cui inizi a percorrere il cammino della salvezza, non è così? (Sì.) Allora, avete cominciato? Avete già iniziato, non avete ancora iniziato oppure avete iniziato molto tempo fa? (Grazie a questi due anni di condivisione e analisi da parte di Dio in merito ai pensieri e ai punti di vista errati che le persone hanno, compresi i condizionamenti esercitati dalla famiglia e così via, ho iniziato a riflettere su me stesso, a ripudiare lentamente le filosofie sataniche che nutrivo e a ponderare su come dovrei impegnarmi in direzione delle parole di Dio. Prima non avevo prestato molta attenzione a un’introspezione così profonda.) Questa affermazione è piuttosto realistica. Hai iniziato solo negli ultimi due anni; è difficile stabilire l’anno o il giorno esatto, ma comunque è stato nell’ultimo paio d’anni. Questo è relativamente oggettivo. E gli altri? (Non avevo mai pensato a come impegnarmi a cambiare i pensieri e i punti di vista che la mia famiglia mi ha condizionato a adottare. Recentemente, dopo aver ascoltato le condivisioni di Dio a questo proposito, i miei pensieri hanno cominciato a cambiare un po’, ma non mi sono concentrato in modo specifico sul perseguire un cambiamento in questo aspetto.) La percettività della tua mente cosciente è aumentata. Se nella tua vita quotidiana continui a ricercare e ad acquisire accesso più profondamente, se riesci a essere più meticoloso ed esigente in questioni specifiche, se vi accedi con maggiore accuratezza, allora potrai sperare di cambiare. Non è così? (Sì.) Se hai la speranza di liberarti dei tuoi vecchi pensieri e punti di vista, e quindi di essere in grado di valutare le persone e le cose, di comportarti e di agire da una posizione corretta e con un punto di vista corretto, in questo modo riuscirai a ottenere la salvezza. Nel lungo termine potrai ottenere la salvezza ma, parlando più concretamente del presente, potrai essere all’altezza di compiere il tuo dovere, e soprattutto per essere un leader e un lavoratore; tuttavia, questo dipende dal fatto che tu abbia o meno la volontà di dedicarti a ogni aspetto della verità e di investire impegno e pagare il prezzo per le cose positive e le varie questioni correlate ai principi. Se vuoi solo trasformare te stesso in termini di consapevolezza ma non dedichi né impegno né sforzi seri alla verità nella tua vita quotidiana, se non hai un cuore assetato di cose positive, allora questa tua consapevolezza si affievolirà e svanirà rapidamente. Ogni pensiero e punto di vista coinvolto in ogni argomento su cui condivido è inscindibile dalla vita reale delle persone. Non si tratta di una sorta di teoria o di un qualche slogan; si tratta di capire quali sono i tuoi pensieri e punti di vista nell’affrontare le cose nella vita quotidiana. I tuoi pensieri e punti di vista determinano la direzione verso cui tendi quando agisci. Se i tuoi pensieri e punti di vista sono positivi, tenderanno a essere positivi anche i metodi e i principi con cui gestisci le questioni, e il risultato della gestione di tali questioni sarà relativamente positivo e conforme alle intenzioni di Dio. Se invece i tuoi pensieri e punti di vista sono in contrasto con la verità e con le cose positive o in opposizione a esse, allora gestirai le questioni seguendo impulsi negativi e il risultato finale di tale gestione non sarà sicuramente positivo. A prescindere da quanto elevato sarà il prezzo che pagherai o da quanta attenzione dedicherai alla gestione della questione, e qualsiasi siano le tue intenzioni, in che modo Dio valuterà il risultato? In che modo Dio giudicherà la questione? Se Dio la giudicherà come intralcio o disturbo, come causa di danno o di perdite all’interno della casa di Dio, allora le tue azioni sono malvagie. Se si tratta di malefatte poco gravi, potrebbero portarti a subire castigo, giudizio, rimprovero e potatura, mentre nel caso in cui fossero più gravi potrebbero portarti a essere punito. Se non sai agire in base alle verità principi e tendi invece in direzione dei pensieri e dei punti di vista errati dei non credenti, basando le tue azioni su queste cose, allora i tuoi sforzi saranno vani. Anche se hai pagato un prezzo elevato e hai investito molti sforzi, il risultato finale sarà comunque vano. In che modo Dio valuta questa questione? Come la giudica? In che modo la approccia? Come minimo, le tue azioni non sono positive, non rendono testimonianza a Dio e non Gli arrecano gloria, e il prezzo che hai pagato e lo sforzo mentale che hai investito non verranno ricordati; sono stati tutti vani. Hai capito? (Sì.) Prima di fare qualsiasi cosa, prenditi il tempo di riflettere attentamente, condividi di più con gli altri, ricerca chiarezza in merito ai principi prima di muoverti e non agire in modo irruento o impulsivo, spinto dal tuo egoismo e dai tuoi desideri. Qualunque esito ne scaturirà, alla fine dovrai fartene carico da solo e, a prescindere dal risultato, Dio emetterà un verdetto. Se speri che le tue azioni non si rivelino vane, che vengano ricordate da Dio o, meglio ancora, che diventino buone azioni gradite a Dio, allora dovresti ricercare più spesso i principi. Se queste cose non ti interessano, se non ti importa che le tue azioni siano buone o gradite a Dio e nemmeno che tu venga punito o no, e invece pensi: “Non importa, tanto è qualcosa che non potrò comunque vedere né sentire ora”, se sono questi i tuoi pensieri e i tuoi punti di vista, allora non agirai con un cuore che teme Dio. Sarai sfrenato, smodato e spericolato, privo di preoccupazioni o freni. Senza un cuore che teme Dio, sarai piuttosto incline ad agire verso una direzione deviata. Se segui la natura e gli istinti umani, verosimilmente il risultato finale sarà che le tue azioni non solo non risulteranno gradite a Dio e non verranno da Lui ricordate, ma diventeranno anche intralci, disturbi e malefatte. Perciò, è alquanto evidente quale sarà il tuo esito finale e in che modo esso sarà trattato e gestito da Dio. Pertanto, prima di fare qualsiasi cosa, prima di gestire qualsiasi questione, dovresti prima riflettere su cos’è che vuoi, considerare attentamente quale sarà il risultato finale della questione, e solo allora procedere. Ebbene, questo che cosa coinvolge? Coinvolge il tuo atteggiamento e i principi che segui quando fai qualsiasi cosa. L’atteggiamento migliore è quello di ricercare più spesso i principi e non basare il tuo giudizio sui tuoi sensi, preferenze, intenzioni, desideri o interessi immediati; devi invece ricercare i principi, pregare e ricercare al cospetto di Dio più spesso, sottoporre più spesso le questioni ai fratelli e alle sorelle, e tenere condivisioni e ricercare con i fratelli e le sorelle che stanno lavorando insieme a te allo svolgimento dei doveri. Prima di muoverti, comprendi bene i principi; non agire impulsivamente o in maniera confusa. Perché hai fede in Dio? Non lo fai in cambio di un pasto assicurato, per passare il tempo, per stare al passo con la moda o per soddisfare i tuoi bisogni spirituali. Lo fai per essere salvato. Quindi, in che modo puoi essere salvato? Qualsiasi cosa tu faccia dovrebbe essere pertinente alla salvezza, ai requisiti posti da Dio e alla verità, non è forse così?
Per quanto riguarda il tema dell’abbandonare i condizionamenti esercitati dalla famiglia, la nostra precedente condivisione riguardava le regole e i vari pensieri e punti di vista correlati al comportamento, i quali sono pensieri che le famiglie condizionano le persone a adottare. Tuttavia, a parte il fatto che le famiglie esercitano vari tipi di insegnamenti e di influenze sugli individui, vi è un condizionamento ancora maggiore. In altre parole, il condizionamento esercitato dalla famiglia comprende molto di più del semplice condizionamento dei pensieri. Oltre a ciò che abbiamo appena discusso, comprende anche il condizionamento tradizionale, superstizioso e religioso, che è ciò su cui condivideremo ora. Si tratta di questioni che riguardano gli stili di vita, gli usi, le abitudini e i dettagli quotidiani della vita. Per quanto riguarda i condizionamenti esercitati dalla famiglia nella vita quotidiana delle persone, ora passeremo a parlare della tradizione. Quali sono alcuni esempi di tradizione? Per esempio, una certa famiglia si aggrappa a particolari, detti o tabù correlati ai dettagli della vita quotidiana. Questo riguarda la tradizione? (Sì.) La tradizione è in qualche modo connessa e correlata alla superstizione, quindi le discuteremo insieme. Alcuni aspetti della tradizione possono essere considerati superstizione, mentre vi sono elementi della superstizione che non sono molto tradizionali e sono solamente abitudini o modi di vivere appartenenti a singole famiglie o gruppi etnici. Iniziamo a scoprire cosa comportano le tradizioni e le superstizioni. Voi conoscete già molte tradizioni e superstizioni perché numerosi aspetti della vostra vita quotidiana le coinvolgono. Elencatene qualcuna. (Cartomanzia, lettura della mano ed estrazioni a sorte.) Le estrazioni a sorte, la cartomanzia, la predizione del futuro, la lettura della mano, la lettura del volto, la previsione del destino attraverso l’ora di nascita, le sedute spiritiche: queste cose non vengono definite superstizione, ma sono tutte attività superstiziose. La superstizione si riferisce alle spiegazioni specifiche che queste attività contengono. Per esempio, controllare un calendario prima di uscire di casa per stabilire quali attività sono di buon auspicio o infauste per quel giorno, o se tutte le attività sono infauste, se traslocare o sposarsi o organizzare un funerale sono tutte di cattivo auspicio, o se qualsiasi attività è di buon auspicio quel giorno: questa è superstizione. Hai capito? (Sì, ho capito.) Elenca qualche altro esempio. (La credenza secondo la quale un tic all’occhio sinistro preannuncia fortuna, un tic all’occhio destro preannuncia catastrofi.) “Un tic all’occhio sinistro preannuncia fortuna, un tic all’occhio destro preannuncia catastrofi”: di cosa si tratta? (Di una superstizione.) È una superstizione. Tutte le cose che ho appena menzionato, come la predizione del futuro, le estrazioni a sorte, la lettura della mano e così via, rientrano tra le attività superstiziose. “Un tic all’occhio sinistro preannuncia fortuna, un tic all’occhio destro preannuncia catastrofi” è uno specifico detto correlato a un’attività superstiziosa. È una superstizione. Da dove derivano questi detti? Fondamentalmente provengono tutti dalle vecchie generazioni. Alcuni vengono tramandati dai genitori, altri dai nonni, dai bisnonni e così via. C’è altro? (Dio, contano anche le usanze legate alle festività?) Sì, contano anche quelle: alcune appartengono alla tradizione, mentre altre sono sia tradizioni che detti superstiziosi. Dal Sud al Nord della Cina, dall’Est all’Ovest, esistono numerose usanze legate alle festività. Consideriamone una specifica: per esempio, nella Cina meridionale, le persone mangiano spesso torte di riso durante il capodanno cinese. Questo che cosa simboleggia? Qual è lo scopo per cui le persone mangiano torte di riso? (Credono che mangiarle porterà loro una promozione ogni anno.) Mangiano torte di riso al fine di assicurarsi una promozione ogni anno. La parola “promozione” qui è un’omofona del termine cinese per “torta”. Quindi, lo scopo di mangiare torte di riso è quello di assicurarsi una promozione ogni anno. Ora, c’è mai stato un anno in cui non avete mangiato torte di riso e non siete stati promossi? Esiste forse qualcuno che ogni anno viene promosso perché ogni anno mangia torte di riso? Si può davvero “essere promossi”? Le persone sono consapevoli che questo non porterà necessariamente a una promozione ma, anche se non lo farà, almeno impedirà loro di fallire. Quindi, devono mangiarle. Mangiarle le fa sentire a proprio agio, mentre non mangiarle le mette a disagio. Si tratta di superstizione e tradizione. In breve, queste abitudini e tradizioni della tua famiglia hanno esercitato un’influenza su di te, e senza rendertene conto hai in una certa misura approvato e accettato queste tradizioni e abitudini; quindi hai anche approvato e accettato le superstizioni o i pensieri e i punti di vista che tali tradizioni promuovono. Quando vai a vivere per conto tuo, magari perpetui le stesse tradizioni e abitudini. Questo è innegabile. Parliamo ora di alcuni detti correlati alle tradizioni. Alcuni si dedicano spesso a queste cose: se qualcuno deve partire per un lungo viaggio, gli preparano da mangiare dei ravioli, mentre quando ritorna gli preparano dei noodles. Non si tratta di una tradizione? (Sì.) È una tradizione e un’usanza non scritta. Per ora non parliamo ancora dello scopo di questa usanza. Prima esaminiamo l’affermazione esatta riguardante tale azione. (“Ravioli fuori dalla porta, noodles dentro”. Oppure si può anche dire: “Ravioli per la partenza, noodles al ritorno”.) Che cosa significa “Ravioli per la partenza, noodles al ritorno”? Che se qualcuno oggi parte bisogna dargli da mangiare dei ravioli; qual è il significato di ciò? I ravioli sono avvolti in un involucro e la parola “avvolgere” è simile al termine cinese “proteggere”. Quindi, significa proteggere la vita di chi parte, assicurarsi che non gli capitino imprevisti dopo la partenza, che non muoia mentre è via e garantire che ritorni. Significa una partenza senza pericoli. “Ravioli per la partenza, noodles al ritorno” significa che chi parte tornerà sano e salvo e non avrà imprevisti: è più o meno questo il significato. In generale, alcune famiglie seguono questa tradizione. Se un membro della famiglia deve partire gli preparano i ravioli, mentre al suo ritorno gli fanno trovare dei noodles. Indipendentemente dal fatto che tu sia colui che mangia o colui che prepara questi piatti, lo fai come buon auspicio, sia per il presente che per il futuro, per il bene di tutti. Siete d’accordo sul fatto che questa tradizione sia positiva e una cosa che le persone dovrebbero fare e perpetuare nella loro vita? (Io no.) Alcuni fratelli e sorelle devono partire e la persona incaricata del vitto prepara loro dei ravioli, al che le chiedo: “Cosa ha a che fare la loro partenza con la preparazione dei ravioli?” E lei dice: “Be’, quando qualcuno parte dobbiamo preparare i ravioli”. Io rispondo: “Prepari i ravioli quando parte; e quando torna?” La persona Mi spiega: “Quando torna deve mangiare dei noodles”. E Io: “È la prima volta che ne sento parlare. Da dove deriva questa tradizione?” Lei Mi risponde: “Dalle mie parti si usa così. Se qualcuno parte gli prepariamo i ravioli, mentre quando torna i noodles”. Che impressione Mi ha lasciato questo nel cuore? Ho pensato: costoro credono in Dio, ma non agiscono in base alle Sue parole. Si basano invece sulla tradizione e su ciò che è stato tramandato loro dagli antenati. Credono che la vita di un individuo possa essere protetta dall’involucro di un raviolo, che l’eventualità che gli succeda qualcosa non sia nelle mani di Dio ma in quelle degli uomini. Credono che se avvolgono un raviolo la persona in partenza sarà al sicuro, mentre se non lo avvolgono non sarà al sicuro, e che potrebbe morire in qualche luogo durante il viaggio e non tornare mai più. Secondo i loro pensieri e punti di vista, la vita di una persona è come il ripieno di un raviolo, ha lo stesso valore. La sua vita non è nelle mani di Dio, e Dio non è in grado di controllare il suo destino. Solo usando l’involucro di un raviolo si può controllare il destino di una persona. Che tipo di individui sono costoro? (Miscredenti.) Sono dei miscredenti. Ci sono molte persone di questo tipo all’interno della chiesa. Non la considerano una superstizione. La considerano una parte delle loro abitudini, qualcosa che dovrebbero naturalmente sostenere come una cosa positiva. Lo fanno apertamente e si comportano come se fossero ragionevoli e avessero una base a sostegno. Non puoi dissuaderli; se gli impedisci di farlo, si sentono a disagio e dicono: “Sono io che cucino. Oggi qualcuno parte: se non gli preparo i ravioli e per caso muore, di chi sarà la responsabilità? Non sarà colpa mia?” Credono che le tradizioni dei loro antenati siano le più affidabili: “Se non segui la tradizione e violi questo tabù, la tua vita è a rischio e potresti morire per questo”. Non è forse un punto di vista da miscredenti? (Sì.) Con pensieri e punti di vista di questo genere profondamente radicati nel cuore, le persone possono mai accettare la verità? (No.) Tu dichiari di seguire Dio, di credere che Dio sia la verità, ma in cosa lo dimostri? A parole dici: “Credo che Dio sia sovrano e che il destino delle persone sia nelle Sue mani”. Poi però, quando qualcuno parte, subito gli prepari dei ravioli, e anche se non hai il tempo di comprare la carne devi comunque farli con il ripieno di verdure: non prepararli è fuori discussione. Queste azioni e questo comportamento sono una testimonianza di Dio? Glorificano Dio? (No.) Chiaramente no. Disonorano Lui e il Suo nome. Che tu accetti o meno la verità è una questione secondaria. Il punto chiave è che affermi di credere in Dio e di seguirLo, ma continui a aderire alle tradizioni che ti ha instillato Satana. In queste piccole questioni della tua vita quotidiana, ti attieni rigorosamente ai pensieri e alle abitudini che ti sono stati inculcati dai tuoi antenati, e nessuno può cambiarli. Questo è forse l’atteggiamento di qualcuno che accetta la verità? Questo è disonorare Dio; è tradirLo. Chi sono i tuoi antenati? Da dove provengono le loro tradizioni? Chi rappresentano queste tradizioni? Rappresentano la verità? Rappresentano cose positive? Chi ha inventato tali tradizioni? È stato forse Dio? Dio non fornisce agli uomini la verità per ripristinare le tradizioni, ma per abolirle. E invece tu non solo ti rifiuti di abbandonarle, ma le tratti come la verità e come qualcosa di positivo a cui attenersi. Questo non è forse un desiderio di morte? Non è opporsi apertamente alla verità e a Dio? (Sì.) Si tratta di un’aperta protesta contro Dio e di un’opposizione nei Suoi confronti. Qualcuno potrebbe dire: “E se non preparassi ravioli e noodles per i miei fratelli e sorelle, ma lo facessi per i miei familiari? Quando i miei familiari partono preparerò loro dei ravioli e quando tornano cucinerò loro dei noodles. Questo va bene?” Secondo voi va bene? E se invece diceste: “Se ingannerò qualcuno, non si tratterà dei miei fratelli e sorelle, ma dei miei familiari. Questo va bene?” Può mai andare bene? (No.) Non importa a chi siano indirizzate le tue azioni; quel che importa è ciò che stai vivendo e ciò che stai rivelando di te stesso, e quali punti di vista sostieni. Non importa chi inganni, ma quali sono le tue azioni e i tuoi principi, non è così? (Sì.)
Vi sono persone che, durante il capodanno cinese, passano le giornate a sfogliare almanacchi, iniziando a celebrare le festività tradizionali a partire dal trentesimo giorno del dodicesimo mese del calendario lunare, attenendosi rigorosamente allo stile di vita e ai tabù tramandati da queste usanze tradizionali in ciò che mangiano, in ciò che indossano e in ciò che si astengono dal fare ogni giorno. Qualunque cosa sia proibito dire o fare, si assicurano di evitare di dirla o farla, e qualunque cosa sia di buon auspicio mangiare o dire, ebbene, la mangiano e la dicono. Per esempio, alcuni credono che durante il capodanno debbano mangiare torte di riso per assicurarsi una promozione nell’anno successivo. Per ottenere questa promozione nell’anno successivo, si assicurano di mangiare torte di riso, indipendentemente dalle questioni importanti che devono affrontare, da quanto siano occupati o esausti, o da qualsiasi circostanza particolare che riguardi lo svolgimento del loro dovere o la possibilità di ritagliarsi abbastanza tempo per svolgerlo. Se non hanno il tempo di preparare le torte di riso a casa, allora escono a comprarne alcune solamente per garantirsi la buona sorte. Altri durante il capodanno devono mangiare pesce, perché simboleggia l’abbondanza nell’anno a venire. Se un anno non mangiano pesce, credono che nei dodici mesi successivi affronteranno la povertà. Se non riescono a comprare del pesce, possono anche metterne uno di legno sul tavolo da pranzo come gesto simbolico. Mangiano pesce e torte di riso per garantirsi nell’anno a venire sia una promozione che l’abbondanza. Da un lato, lo fanno perché il nuovo anno sia privo di imprevisti, per rendersi la vita migliore e più prospera; dall’altro, sperano di avere successo nella carriera o di guadagnare molto denaro con la loro attività. Inoltre, durante il capodanno si assicurano anche di usare frasi di buon auspicio. Per esempio, evitano di pronunciare i numeri quattro e cinque perché in cinese “quattro” suona simile a “morte” e “cinque” suona simile a “niente”. Preferiscono invece usare numeri come sei e otto, dato che la parola “sei” rappresenta la navigazione tranquilla e “otto” un grande guadagno. Non solo usano parole e frasi di buon auspicio, ma regalano anche buste rosse a dipendenti, familiari, parenti e amici. Regalare buste rosse simboleggia un grande guadagno, e più buste rosse regalano, più significa che avranno prosperità. Non regalano buste rosse solamente alle persone, ma anche ai loro animali domestici, a simboleggiare che i loro grandi guadagni possono derivare da chiunque e che l’anno successivo sarà ricco di ottimi affari e di enormi guadagni. Tutto, da ciò che mangiano a ciò che fanno, da ciò che dicono a come si comportano, è finalizzato a perpetuare le abitudini e i detti tramandati dalla tradizione, che praticano con precisione certosina. Il loro ambiente di vita o la comunità in cui vivono possono anche cambiare, ma questi costumi e stili di vita tradizionali no. Poiché queste tradizioni convogliano un certo significato, che comprende sia i detti positivi che i tabù tramandati dagli antenati, allora vanno perpetuate. Se queste tradizioni vengono violate o questi tabù infranti, l’anno successivo potrebbe non andare bene e riservare ostacoli ovunque, un peggioramento degli affari o il fallimento. Ecco perché è fondamentale mantenere vive queste tradizioni. Vi sono tradizioni che devono essere seguite durante le festività, e altre da seguire anche nella vita quotidiana. Per esempio, il taglio dei capelli: se qualcuno controlla il calendario e vede che oggi è un giorno infausto per tagliarsi i capelli o uscire, non oserà mettere piede fuori casa. Se non controlla il calendario e va comunque a tagliarsi i capelli, viola entrambi i tabù, sia quello dell’uscire di casa che quello di tagliarsi i capelli, e potrebbe andare incontro a conseguenze inaspettate, perciò queste cose vanno seguite. Esse appartengono sia alla tradizione che alla superstizione. Se qualcuno ha bisogno di uscire ma controlla il calendario e vede che oggi è un giorno infausto per ogni cosa, vale a dire un giorno da destinare al riposo, allo svago, al relax e a non fare nulla, allora, anche se gli viene chiesto di uscire a diffondere il Vangelo, magari si preoccuperà di ciò che potrebbe capitargli se violasse il tabù e gli accadesse qualcosa di inaspettato, come rimanere coinvolto in un incidente d’auto o essere rapinato. Non osa uscire e dice: “Andiamo domani! Non possiamo ignorare ciò che i nostri antenati ci tramandano. Loro dicono che dobbiamo sempre consultare il calendario prima di uscire. Se il calendario dice che il giorno è infausto per fare qualsiasi cosa, non dobbiamo uscire. Se esci e ti capita qualcosa, sarai tu a pagarne le conseguenze. Chi ti ha detto di non consultare il calendario e di non obbedire a quanto dice?” Questo riguarda sia la tradizione che la superstizione, non è vero? (Sì.)
Alcuni dicono: “Quest’anno compio 24 anni, è l’anno del mio segno zodiacale”. Altri dicono: “Quest’anno compio 36 anni; è l’anno del mio segno zodiacale”. Cosa devi fare durante l’anno del tuo segno zodiacale? (Indossare biancheria intima rossa e una cintura dello stesso colore.) Chi ha indossato biancheria intima rossa in passato? Chi una cintura rossa? Come vi ha fatto sentire indossare biancheria intima rossa e una cintura rossa? Vi è sembrato che il vostro anno sia andato bene? Farlo ha tenuto lontana la cattiva sorte? (Quando è stato l’anno del mio segno zodiacale, ho indossato calzini rossi, ma è stato un anno in cui agli esami sono andato particolarmente male. Indossare il rosso non mi ha portato fortuna come diceva la gente.) Indossarli ti ha portato sfortuna, non è vero? Avresti forse ottenuto risultati migliori se non ti fossi vestito di rosso? (Non sarebbe cambiato nulla, che li avessi indossati o meno.) Questo è un punto di vista accurato sulla questione: non sarebbe cambiato nulla. Si tratta sia di una tradizione che di una superstizione. Che si accetti o meno questa idea dell’anno del proprio segno zodiacale o che si voglia perpetuare questa tradizione oppure no, i pensieri e i detti tradizionali a essa correlati hanno lasciato un’impronta nella mente delle persone. Per esempio, quando arriva l’anno del tuo segno zodiacale, se ti capitano eventi inaspettati o circostanze particolari che fanno sì che il tuo anno vada male e non come desideri, non potrai fare a meno di pensare: “Quest’anno è stato davvero duro. A pensarci bene, è l’anno del mio segno zodiacale, e si dice che durante l’anno del proprio segno bisogna stare attenti perché è più facile infrangere i tabù. Secondo la tradizione, dovrei vestirmi di rosso, ma poiché credo in Dio non l’ho fatto. Non credo in questi detti però, se penso alle difficoltà che ho affrontato quest’anno, le cose non sono andate bene. Come posso evitare questi problemi? Magari il prossimo anno andrà meglio”. Senza rendertene conto, correlerai gli eventi eccezionali e sfavorevoli che ti sono capitati durante l’anno ai detti tradizionali riguardanti l’anno del segno zodiacale che i tuoi antenati e la tua famiglia ti hanno condizionato a seguire. Li userai come conferma degli eventi eccezionali che ti sono accaduti nel corso dell’anno e, così facendo, trascurerai i fatti e l’essenza che racchiudono. Accantonerai anche l’atteggiamento che dovresti assumere nei confronti di tali situazioni e gli insegnamenti che dovresti trarne. D’istinto penserai a quell’anno come a un anno particolare, correlando inconsapevolmente tutti gli eventi che ti sono accaduti al fatto che fosse quello del tuo segno zodiacale. Penserai: “Quest’anno mi ha portato delle disgrazie”, oppure: “Quest’anno mi ha portato delle benedizioni”. Queste idee hanno una correlazione precisa con i condizionamenti esercitati dalla tua famiglia. A prescindere dal fatto che siano corrette o meno, sono forse correlate all’anno del tuo segno zodiacale? (No.) Non lo sono. Quindi, le tue prospettive e i tuoi punti di vista su tali questioni sono corretti? (No.) Perché non sono corretti? La ragione non è forse che sei stato in qualche misura influenzato dai pensieri tradizionali che la tua famiglia ti ha inculcato? (Sì.) Questi pensieri tradizionali hanno acquisito priorità e occupato la tua mente. Pertanto, quando affronti tali questioni, la tua reazione immediata è quella di valutarle dalla prospettiva di questi pensieri e punti di vista tradizionali, trascurando la prospettiva che Dio vuole che tu assuma o i pensieri e i punti di vista che dovresti avere. Quale sarà il risultato finale del tuo modo di valutare tali questioni? Ti convincerai che quell’anno non è stato favorevole, che è andato male e non come desideravi, e allora adotterai la depressione e la negatività come mezzo per eludere queste cose, ribellarti e opporti a esse, e rifiutarle. Quindi, la ragione per cui sono sorti in te emozioni, pensieri e punti di vista di questo genere non è forse correlata ai pensieri tradizionali che la tua famiglia ti ha inculcato? (Sì.) Riguardo a tali questioni, che cosa dovrebbero abbandonare gli individui? Dovrebbero abbandonare la prospettiva e la posizione da cui le valutano. Non dovrebbero considerare tali questioni dal punto di vista per cui si sono trovati in simili situazioni perché era un anno sfortunato, sfavorevole, che non è andato come desideravano, o perché hanno infranto un qualche tabù o non si sono attenuti alle pratiche tradizionali. Dovresti invece affrontare tali questioni una per una e, prima di tutto, almeno valutarle dal punto di vista di un essere creato. Poniamo che tali questioni, buone o cattive che siano, conformi o contrarie ai tuoi desideri, favorevoli o avverse agli occhi umani, sono disposte da Dio, ricadono sotto la Sua sovranità e provengono da Lui. Non vi sono forse dei vantaggi nell’adottare questo tipo di prospettiva e di posizione riguardo a esse? (Sì.) Qual è il primo vantaggio? Che sai accettare tali questioni da Dio, e ciò significa che, in una certa misura, sai adottare una mentalità di sottomissione. Il secondo vantaggio è che puoi imparare una lezione e guadagnare qualcosa da queste delusioni. Il terzo vantaggio è che attraverso tali delusioni puoi riconoscere le tue manchevolezze e le tue carenze, nonché la tua indole corrotta. Il quarto vantaggio è che attraverso di esse puoi pentirti e cambiare rotta, abbandonare i tuoi pensieri e punti di vista precedenti, il tuo modo di vivere passato e i tuoi vari fraintendimenti su Dio e tornare al Suo cospetto, accettando le Sue orchestrazioni con un atteggiamento di sottomissione, anche se comportano il Suo castigo e il Suo giudizio, che Egli ti castighi o ti sottoponga alla Sua disciplina, o che ti punisca. Sarai disposto a sottometterti, non incolperai il Cielo né altre persone, non ricondurrai tutto al punto di vista e alla posizione che i pensieri tradizionali ti hanno inculcato, e valuterai invece ogni questione dalla prospettiva di un essere creato. Ti è di beneficio sotto molti aspetti. Queste cose non sono forse tutte vantaggiose? (Sì.) D’altro canto, se invece valuti queste cose in base ai pensieri tradizionali che la tua famiglia ti ha inculcato, tenterai di eluderle in tutti i modi possibili. Cosa significa eluderle? Significa che cercherai vari modi per evitare tali disgrazie, per evitare queste cose deludenti, sfavorevoli, sfortunate. Qualcuno dice: “Sono i piccoli demoni che si prendono gioco di te. Se indossi abiti rossi, puoi evitarli. Indossare abiti rossi è come quando nel Buddismo ti donano un talismano. Un talismano è un pezzo di carta gialla con alcuni caratteri rossi scritti sopra. Puoi attaccartelo sulla fronte, cucirtelo ai vestiti o metterlo sotto il cuscino: ti aiuterà a tenere lontane queste cose”. Quando le persone non hanno un percorso di pratica positivo, l’unica possibilità che hanno è ricorrere a questi cammini distorti e malvagi, perché nessuno vuole essere sfortunato o affrontare alcuna disgrazia. Tutti vogliono che le cose vadano bene. Si tratta di una reazione istintiva dell’umanità corrotta di fronte alle questioni del mondo. Vuoi eludere tali questioni o far ricorso a vari mezzi umani per risolverle perché non possiedi né il percorso corretto per affrontarle né i pensieri e i punti di vista giusti per gestirle. Sai valutare queste cose solo dalla prospettiva di un non credente, quindi la tua prima reazione è quella di evitarle, poiché non vuoi doverle affrontare. Dici: “Perché le cose mi vanno così male? Perché sono così sfortunato? Perché vengo potato ogni giorno? Perché continuo a ritrovarmi in dei vicoli ciechi e a commettere errori in tutto ciò che faccio? Perché le mie azioni vengono sempre rivelate? Perché le persone intorno a me non si comportano mai come vorrei? Perché mi prendono di mira, mi guardano dall’alto in basso e vanno contro la mia volontà in tutto?” Come dicono alcuni, “quando sei sfortunato, anche l’acqua fredda ti si può incastrare tra i denti”. L’acqua fredda può forse rimanere incastrata tra i denti? Per caso mastichi l’acqua fredda con i denti? Non è un’assurdità? Non equivale forse a incolpare il Cielo e gli altri? (Sì.) Cosa significa essere sfortunati? Cose simili esistono davvero? (No.) Non esistono. Se riconoscessi veramente che tutto è nelle mani di Dio, che tutto ricade sotto la Sua sovranità e le Sue disposizioni, non useresti parole come “sfortunato” e non cercheresti di eludere le questioni. Quando le persone affrontano situazioni in contrasto con i loro desideri, la loro prima reazione è quella di eluderle, e poi le respingono. Se non possono respingerle o eluderle né nascondersi da esse, iniziano a opporsi. Opporsi non significa solo pensarci o rifletterci su, ma anche agire. In segreto, le persone ricorrono a manovre meschine, pronunciando affermazioni provocatorie, affermazioni con cui giustificano, tutelano, glorificano o elogiano sé stesse al fine di fornire un’immagine positiva di sé, così da evitare di essere colpite da un evento sfortunato o rimanervi coinvolte. Una volta che qualcuno inizia a opporsi, può correre dei rischi, non è così? (Sì.) DimMi, quando un individuo giunge al punto in cui inizia a opporsi, la coscienza e la ragione della normale umanità sono ancora attive in lui? Costui è già passato dai pensieri e dai punti di vista all’azione vera e propria, e la ragione e la coscienza non possono più frenarlo. Che cosa significa questo? Significa che le azioni e i pensieri di una persona si trasformano nella realtà dell’opporre resistenza a Dio. Non si tratta semplicemente di un rifiuto, di una riluttanza o di un sentimento di infelicità che ha nel cuore, ma di un’opposizione mediante azioni e gesti concreti. Quando arriva a opporsi attraverso azioni reali, questa persona non è forse sostanzialmente spacciata? Quando la realtà di ribellarsi a Dio, di opporsi a Lui e di avversarLo ha preso forma, non si tratta più di un problema del cammino che le persone stanno percorrendo: si sono già verificate delle conseguenze. Questo non è molto pericoloso? (Sì.) Dunque, anche un’idea culturale tradizionale, un pensiero tradizionale o un detto superstizioso tra quelli piccoli e insignificanti possono portare a conseguenze molto gravi. Non si tratta solo di semplici abitudini di vita, di cosa mangiare, di cosa indossare o di cosa dire o non dire. Si può arrivare fino al tipo di atteggiamento che si adotta di fronte agli ambienti orchestrati da Dio. Pertanto, anche queste sono questioni che le persone dovrebbero abbandonare.
Oltre a mantenere determinati modi di vivere, pensieri e punti di vista tradizionali durante le festività principali, le persone li rispettano anche durante alcune festività minori. Per esempio, mangiano gnocchetti di riso dolci il quindicesimo giorno del nuovo anno lunare. Perché lo fanno? (Gli gnocchetti di riso dolci simboleggiano una famiglia che si riunisce.) Una famiglia che si riunisce. Avete mangiato fagottini dolci negli ultimi anni? (Li ho mangiati a casa, mai in chiesa.) Riunirsi con la propria famiglia è una cosa positiva? (No.) Vi sono brave persone nella tua famiglia? O ti chiedono dei soldi o di ripagare un debito; se possiedi fama e profitto, ti adulano e ti chiedono di goderne anche loro; se non li possiedi, ti guardano dall’alto in basso. C’è l’usanza di mangiare gnocchetti di riso dolci il quindicesimo giorno del nuovo anno lunare, così come ce ne sono altre in varie date, per esempio il secondo giorno del secondo mese lunare, il terzo giorno del terzo mese, il quarto del quarto, il quinto del quinto… C’è un’infinità di cose diverse, e a ognuna sono associati diversi cibi. Queste cose che il mondo dei non credenti e dei demoni fa sono tutte ridicole. Se durante una festività vuoi celebrare e gustare del buon cibo, allora di’ che mangerai del buon cibo e basta. Fintanto che le tue condizioni di vita lo permettono, puoi mangiare quello che vuoi. Basta con tutti questi espedienti, come mangiare torte di riso per ottenere una promozione ogni anno, mangiare pesce per garantirsi l’abbondanza o gnocchetti di riso dolci per riunire la famiglia. I cinesi preparano anche gnocchetti di riso, ma a quale scopo? Ogni anno, in occasione di varie feste, vi sono persone nella chiesa che si dedicano appositamente a comprare vari oggetti corrispondenti a ciascuna festa, come i fagottini di riso. Ho chiesto ad alcune di loro: “Perché mangiate fagottini di riso?” Mi hanno risposto: “Per la festa delle barche drago, il quinto giorno del quinto mese lunare”. I fagottini di riso sono piuttosto gustosi, ma non so perché siano correlati a una festa o come ciò si colleghi alla vita e alla sorte delle persone. Non ho mai fatto ricerche o sondaggi in merito, quindi non lo so. Presumibilmente, è per commemorare qualcuno. Ma perché dovremmo mangiare queste cose in memoria di costui? I fagottini di riso dovrebbero essere donati all’interessato. Chiunque voglia commemorarlo dovrebbe mettere dei fagottini di riso davanti alla sua tomba o alla sua immagine. Non andrebbero donati ai vivi, non riguardano loro. I vivi li mangiano per conto dell’interessato: che assurdità. La conoscenza di queste feste e di ciò che si deve mangiare durante il loro svolgimento proviene dai non credenti; non conosco i dettagli specifici, alcuni dei quali sono stati trasmessi in seguito dai membri della chiesa: si mangiano fagottini di riso durante la festa delle barche drago e torte di riso durante il capodanno lunare. In Occidente si mangia il tacchino il giorno del Ringraziamento: perché si mangia il tacchino? Le cronache riportano che il giorno del Ringraziamento si mangia il tacchino per ringraziare: anche questa è una tradizione. In Occidente c’è un’altra festa, chiamata Natale, in cui si allestiscono alberi di Natale e si indossano abiti nuovi: anche questa è una tradizione. Durante questa festa, gli occidentali devono anche scambiarsi parole gentili, auguri e benedizioni. Non è consentito pronunciare parolacce o volgarità. Tutto ciò equivale ai detti di buon auspicio delle culture orientali, e lo scopo è quello di impedire alle persone di infrangere i tabù, pena una sorte avversa nell’anno a venire. Le festività occidentali, come il Ringraziamento e il Natale, prevedono il consumo di cibi particolari e deliziosi, per giustificare il quale sono state create delle storie. Alla fine, riassumo quello che succede: le persone cercano un pretesto per consumare questi cibi deliziosi, cosa che permette loro di giustificare qualche giorno di vacanza per banchettare a casa e mangiare fino a scoppiare. Quando arriva il momento di donare il sangue, l’infermiera dice al donatore: “I suoi livelli di lipidi nel sangue sono troppo alti, non sono nella norma e la escludono dai criteri per la donazione”. Ciò è dovuto al consumo eccessivo di carne. Lo scopo principale della celebrazione di queste festività tradizionali è quello di godere di cose buone da mangiare e da bere. L’usanza viene tramandata da una generazione all’altra, dai vecchi ai giovani, e diventa una tradizione. Anche i pensieri e i punti di vista che stanno alla base di queste tradizioni, così come alcuni detti superstiziosi, vengono tramandati dagli anziani alle nuove generazioni.
Quali altri modi di dire superstiziosi esistono? Il tic all’occhio di cui ho appena parlato si verifica spesso? (Sì.) Tu dici: “Il mio occhio continua a contrarsi”. Qualcuno ti chiede: “Quale occhio ti si contrae?” Tu rispondi: “Il sinistro”. E l’altro: “Non è un problema: un tic all’occhio sinistro preannuncia fortuna, un tic all’occhio destro preannuncia catastrofi”. Ma è vero questo? Sei diventato ricco quando hai avuto un tic all’occhio sinistro? Hai ricevuto soldi? (No.) E si è verificata qualche catastrofe quando l’hai avuto al destro? (Neppure.) C’è stata una qualche situazione in cui si è verificata una catastrofe, in cui è successo qualcosa di brutto perché ti si contraeva l’occhio sinistro, o in cui è successo qualcosa di positivo perché a contrarsi era il destro? Voi credete in queste cose? (No.) Come potete non crederci? Per quale ragione vi si contrae l’occhio? Esistono rimedi nella cultura popolare per fermare i tic agli occhi? Vi sono dei metodi? (Ho visto alcune persone applicare un pezzo di carta bianca sulla palpebra.) Cercano un pezzo di carta bianca da applicarci su. Indipendentemente da quale occhio si contragga, strappano un pezzo di carta bianca dal calendario o da un quadernetto e lo applicano sulla palpebra: non può essere di nessun altro colore se non bianco. Cosa sta a significare la carta bianca? Che il tic è “neutralizzato”, indica che non potrà accadere nulla di male. Non è un ottimo metodo? È piuttosto eccezionale, non è vero? Ma significa forse che il tic è “neutralizzato”? (Questo non ha nulla a che vedere con il fatto che uno applichi o meno della carta sulla palpebra.) Potete chiarire questo punto? “Un tic all’occhio sinistro preannuncia fortuna, un tic all’occhio destro preannuncia catastrofi”: che significhi fortuna o catastrofi, vi sono spiegazioni per le contrazioni agli occhi? Capita che, quando ti viene un tic all’occhio destro, hai la sensazione che accadrà qualcosa di brutto, una premonizione, ma dopo un po’ il tic passa e te ne dimentichi; poi trascorrono alcuni giorni e accade qualcosa di brutto, e dopo essertene occupato improvvisamente ricordi e pensi: “Wow, il detto sul tic agli occhi è vero. Perché? Perché qualche giorno fa ho avuto un tic all’occhio destro e, dopo che mi è passato, si è verificato questo contrattempo. Dopo questo fatto, non ho avuto più alcun tic”. Succede mai questo? Quando non riesci a comprendere qualcosa, non osi dire nulla, non osi né negarlo né ammetterlo come vero; non puoi evitare l’argomento, non sai esprimerlo chiaramente, ma continui a ritenerlo plausibile. A parole dici: “È una superstizione, non posso crederci, tutto è nelle mani di Dio”. Tu non ci credi, ma il fatto si è avverato e con tale precisione: come te lo spieghi? Non comprendi la verità e l’essenza della questione, quindi non sai esprimerti chiaramente al riguardo. A parole lo neghi e lo liquidi come superstizione, ma nel profondo ne hai ancora paura perché a volte si avvera realmente. Per esempio, un uomo resta coinvolto in un incidente stradale e muore. Prima dell’incidente, la moglie ha un tic insistente all’occhio destro, che continua a contrarsi giorno e notte: quanto peggiorerà questo tic? Anche chi le sta intorno può vedere il suo occhio contrarsi. Dopo qualche giorno, il marito ha un incidente d’auto e muore. Finito il funerale, la donna si siede e comincia lentamente a pensare: “O mio Dio, in quei giorni il mio occhio si contraeva così tanto che non riuscivo a tenerlo fermo nemmeno con la mano. Non mi aspettavo che il fatto si avverasse in questo modo”. In seguito, inizia a credere a questo detto, pensando: “Oh cielo, le cose accadono davvero quando ho un tic all’occhio. Può essere un avvenimento sia positivo che negativo, ma di sicuro qualcosa accade. È una sorta di previsione o di premonizione”. Questo succede mai? Alcuni dicono: “Non ci credo, è una superstizione”. Ma poi il fatto si verifica proprio al momento giusto ed è davvero così accurato. Le cose di cui si parla all’interno della cultura popolare non sono dicerie senza fondamento; la superstizione è una cosa diversa dalla tradizione. Esiste in una certa misura nella vita delle persone, e inoltre influenza e controlla gli ambienti di vita e gli eventi che si verificano nella loro esistenza. Alcuni dicono: “Ma questo non è un segno manifestato da Dio invece di una superstizione? Poiché non è una superstizione, dovremmo trattarlo e capirlo come si addice. Non proviene da Satana; potrebbe venire da Dio, essere un Suo suggerimento. Non dovremmo condannarlo”. Come valutare correttamente la questione? Essa mette alla prova la tua capacità di valutare le cose e la tua comprensione della verità. Se approcci ogni cosa con lo stesso identico metodo, credendo che “tutto è superstizione, questa cosa non esiste e non ci credo affatto”, il tuo è un modo corretto di valutare le cose? Per esempio, quando i non credenti vogliono cambiare casa, vedono che sul loro almanacco c’è scritto: “Oggi è un giorno infausto per i traslochi”, quindi seguono questo tabù e quel giorno non osano traslocare. Prima di farlo, controllano se vi è una data in cui c’è scritto “Oggi è un giorno di buon auspicio per i traslochi” oppure “Oggi è un giorno di buon auspicio per ogni cosa”. Poi traslocano senza imprevisti e senza ripercussioni sulla loro sorte futura. Queste cose accadono? Alcuni leggono “giorno infausto per i traslochi” ma non ci credono e si trasferiscono comunque. Di conseguenza, dopo il trasloco, qualcosa va storto: si verifica una disgrazia in famiglia, la loro fortuna diminuisce, un familiare muore e un altro si ammala. Tutto peggiora, dall’agricoltura al lavoro, agli affari e alla scuola dei figli. Costoro non sanno cosa stia succedendo. Consultano una cartomante che dice loro: “In quel periodo hai infranto un grande tabù. Il giorno in cui ti sei trasferito era infausto per i traslochi e così facendo hai offeso Tai Sui”.[a] Cosa sta succedendo qui? Lo sapete? Se non riuscite a capirlo, allora non saprete come gestire situazioni di questo genere quando si presenteranno. Se un non credente dice: “Ascolta: mi sono trasferito in un giorno infausto per i traslochi, e in seguito la mia famiglia ha avuto un problema dopo l’altro, la nostra sfortuna è andata aumentando sempre di più, e da allora non abbiamo avuto un solo giorno positivo”, alle sue parole il tuo cuore potrebbe avere un sussulto. Ti spaventi, pensando: “Oh cielo, se non seguo il tabù succederà anche a me?” Poi ci rifletti su e ti dici: “Io credo in Dio, non ho paura!” Ma il dubbio permane nella tua mente e non osi infrangere il tabù.
Come dovremmo valutare questi detti superstiziosi? Cominciamo dalla questione del tic agli occhi. Sappiamo tutti di cosa si tratta? La comprensione più basilare che se ne ha è che il tic predice ciò che potrebbe accadere in futuro, sia che si tratti di un evento positivo che di uno negativo. Ma questa è superstizione o no? Rispondete pure. (È superstizione.) È superstizione. Domanda successiva: coloro che hanno fede in Dio dovrebbero credere in questo detto? (No.) Perché non dovrebbero crederci? (Perché le nostre fortune e le nostre disgrazie sono gestite e orchestrate dalle mani di Dio e non hanno nulla a che vedere con il fatto che il nostro occhio si contragga o meno. Tutto ciò che ci capita ricade sotto la sovranità e le disposizioni di Dio, e noi dovremmo sottometterci.) Supponiamo che un giorno un tic al tuo occhio persista per una giornata intera e anche la mattina dopo. In seguito, accade qualcosa e vieni potato. Dopo che hai subito la potatura, il tic all’occhio ti passa. Cosa penseresti in questo caso? “Il mio tic all’occhio era un segno premonitore della potatura che stavo per ricevere”. È solo una coincidenza? È superstizione? A volte è solo una coincidenza; a volte queste cose accadono. Che cosa sta succedendo qui? (Dio, a quanto pare un tic all’occhio può far parte della normale fisiologia corporea, dunque non dovrebbe essere associato all’essere potati.) Un tic all’occhio andrebbe inteso in questo modo: che si creda o no che il tic a un occhio predica fortuna e un tic all’altro occhio catastrofi, Dio ha creato il corpo umano con molti misteri. Quanto siano profondi questi misteri, quali siano i dettagli specifici coinvolti e quali gli istinti, le capacità e le potenzialità del corpo umano, sono conoscenze che gli esseri umani personalmente non possiedono. Non sanno se il corpo umano sia in grado di percepire il regno spirituale, se possieda quello che alcuni chiamano sesto senso. Le persone dovrebbero preoccuparsi di comprendere questi aspetti ignoti del corpo umano? (No.) Non serve, non hanno bisogno di capire quali misteri esistano all’interno del corpo umano. Nonostante ciò, dovrebbero avere una comprensione di base del fatto che il corpo umano non è semplice. Esso è fondamentalmente diverso da qualsiasi altra cosa o altro oggetto non creato da Dio, come un tavolo, una sedia o un computer. La natura di queste cose è completamente diversa da quella del corpo umano: questi oggetti senza vita non hanno alcuna percezione del regno spirituale, mentre il corpo umano, un organismo vivente che proviene da Dio, che è stato creato da Dio, è in grado di percepire l’ambiente in cui è immerso, l’atmosfera e alcuni oggetti particolari, nonché di reagire all’ambiente circostante e agli eventi imminenti. Non è semplice: tutte queste cose sono un mistero. Non solo il corpo umano può percepire le cose fredde, calde, piacevoli o sgradevoli all’olfatto, dolci, acide e piccanti, ma vi sono anche alcuni misteri di cui la mente cosciente soggettiva dell’individuo non è consapevole. Gli esseri umani non conoscono queste cose. Quindi, nello specifico, che un tic all’occhio sia correlato al sistema nervoso, al sesto senso o a qualcosa che riguarda il regno spirituale, non è qualcosa in cui ci addentreremo. In ogni caso, questo fenomeno esiste e non indagheremo sul suo scopo e sul significato della sua esistenza. A prescindere da tutto, sia le famiglie che la cultura popolare ripetono alcuni detti sui tic agli occhi. Che sia superstizione o meno, in fin dei conti si tratta di un segno che si manifesta nel corpo umano in anticipo rispetto a determinati eventi che poi si verificano nell’ambiente di vita. Ora, tale modo di manifestarsi appartiene alla superstizione, alla tradizione o alla scienza? Questo non può essere studiato, è un mistero. In breve, nella vita reale, nel corso di migliaia di anni dall’antichità a oggi, l’umanità ha concluso che un tic all’occhio di qualcuno è in qualche modo correlato agli eventi che gli accadranno intorno. È impossibile dimostrare se questa connessione riguardi la ricchezza, la fortuna o qualche altro aspetto della vita dell’interessato. Anche questo è un mistero. Perché è considerato un mistero? Molte cose riguardano il regno spirituale che è al di là del mondo materiale, e tu non potresti vederle né percepirle neanche se ti venissero dette. Ecco perché è considerato un mistero. Poiché queste cose sono misteriose e le persone non possono né vederle né percepirle, e pur tuttavia gli esseri umani provano comunque certi sentimenti di presagio e di preveggenza, come ci si dovrebbe approcciare a essi? La regola più semplice è limitarsi a ignorarli. Non credere che abbiano qualcosa a che fare con la tua ricchezza o con la tua fortuna. Non preoccuparti del fatto che possa accadere qualcosa di brutto quando ti si contrae l’occhio destro, e certamente non gioire quando hai un tic al sinistro, pensando che diventerai ricco. Non lasciarti influenzare da queste cose. Il motivo principale è che non hai la capacità di prevedere il futuro. Tutto è orchestrato e governato da Dio; se ciò che accadrà sarà un evento positivo o negativo, questo dipende solo da Dio. L’unico atteggiamento che dovresti assumere è la sottomissione alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio. Non fare previsioni, né inutili sacrifici, preparativi o sforzi. Qualsiasi cosa accadrà, accadrà, poiché tutto è nelle mani di Dio. Nessuno può cambiare i pensieri di Dio, i Suoi piani o ciò che Egli è determinato a far accadere. Che tu applichi un foglio di carta bianca alla palpebra o meno, che tu ce lo prema sopra con la mano, o che ti affidi alla scienza oppure alla superstizione, niente di tutto ciò farà alcuna differenza. Ciò che accadrà, accadrà, si avvererà, e tu non puoi cambiarlo perché tutto è nelle mani di Dio. Qualsiasi tentativo di evitarlo è sciocco, un sacrificio inutile e non necessario. Farlo dimostrerebbe solo che sei ribelle e testardo, privo di un atteggiamento di sottomissione nei confronti di Dio. Hai capito? (Sì.) Quindi, che un tic all’occhio si consideri superstizione oppure scienza, il vostro atteggiamento dovrebbe essere questo: non siate felici quando vi si contrae l’occhio sinistro, e non nutrite timore, terrore, preoccupazione, opposizione o rifiuto quando vi si contrae il destro. Anche se dopo che hai avuto un tic all’occhio succede qualcosa, dovresti affrontarlo con calma, perché tutto è nelle mani di Dio. Non devi avere timori né preoccupazioni. Se succede qualcosa di positivo, ringrazia Dio per la Sua benedizione: è la Sua grazia; se succede qualcosa di negativo, pregaLo di guidarti, di proteggerti e di non farti cadere in tentazione. In qualsiasi ambiente possa presentarsi in futuro, sii capace di sottometterti alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio. Non abbandonare Dio, non lamentarti con Lui e, a prescindere da quanto sia grande la catastrofe che ti colpisce o da quanto sia grave la disgrazia che ti capita, non incolparLo. Sii disposto a sottometterti alle Sue orchestrazioni. La cosa non sarà allora risolta? (Sì.) Per quanto riguarda questioni di tal genere, le persone dovrebbero avere questo pensiero e questo punto di vista: “Qualunque cosa accada in futuro, sono pronto, e ho un atteggiamento di sottomissione nei confronti di Dio. Quando ho un tic all’occhio sinistro, o al destro, oppure a entrambi contemporaneamente, non mi spavento. So che potrebbe accadere qualcosa in futuro, ma ho fede nel fatto che tutto è nelle mani di Dio. Potrebbe essere un modo in cui Dio mi informa che qualcosa sta per accadere, oppure una reazione istintiva del mio corpo fisico. In ogni caso, sono pronto e ho un atteggiamento di sottomissione nei confronti di Dio. Per quanto gravi saranno il danno o la perdita che subirò dopo l’avvenimento, non darò la colpa a Dio. Sono intenzionato a sottomettermi”. Questo è l’atteggiamento che le persone dovrebbero avere. Una volta adottato questo atteggiamento, non si preoccuperanno più di appurare se i detti riguardanti i tic agli occhi, che la loro famiglia le ha condizionate a seguire, siano superstizione oppure scienza. Diranno: “Non importa se è superstizione o scienza. Quello che credete voi è affar vostro. Se mi chiedete di applicarmi un pezzo di carta sulla palpebra, non lo farò. Se il tic diventa fastidioso, lo farò solo per un po’”. Se qualcuno ti dice: “Il tuo occhio si sta contraendo davvero tanto, sii prudente nei prossimi giorni!”, la prudenza può forse aiutarti a evitare qualcosa? (No, non si può evitare qualcosa che deve accadere.) Se è una benedizione non può essere un disastro, e se è un disastro non può essere evitato; che sia una benedizione o una catastrofe, la accetti in ogni caso. Questo è avere lo stesso atteggiamento di Giobbe. Se la accetti solo nel caso in cui sia una benedizione, e sei felice quando ti si contrae l’occhio sinistro, ma ti arrabbi quando ti si contrae il destro, dicendo: “Perché si contrae? Continua a farlo senza sosta! Pregherò e lancerò maledizioni perché il mio occhio destro smetta di contrarsi e per tenere la sfortuna lontana da me”, ebbene, questo non è l’atteggiamento che dovrebbe assumere chi crede in Dio e Lo segue. Senza che Dio lo permettesse, senza che Egli avesse stabilito che debba avvenire, la sfortuna o i demoni oserebbero avvicinartisi? (No.) Sia il mondo materiale che il regno spirituale ricadono sotto il controllo, la sovranità e le disposizioni di Dio. Qualunque cosa un piccolo demone volesse fare, senza il permesso di Dio, oserebbe torcerti anche un solo capello? Non oserebbe, vero? (No, non oserebbe.) Vuole raggiungerti e farti del male ma non oserà, a meno che non sia Dio a permetterlo. Se Dio lo permetterà, dicendo: “Creagli qualche situazione intorno e portagli cattiva sorte e problemi”, allora il piccolo demone sarà felice e inizierà ad agire a tuo danno. Se hai fede in Dio e lo sconfiggi, rimanendo saldo nella tua testimonianza, senza rinnegare né tradire Dio, non permettendo al piccolo demone di trionfare, allora quando questi si presenterà davanti a Dio non potrà più accusarti, Dio guadagnerà da te la gloria e rinchiuderà il piccolo demone, che non oserà più farti del male, e tu sarai al sicuro. Questa è la fede autentica che dovresti avere, nel fatto che tutto è nelle mani di Dio. Senza il Suo permesso, non ti toccherà alcuna sorte sfortunata o avversa. Dio può fare molto di più che benedire le persone; Egli può predisporre varie circostanze per metterti alla prova e temprarti, perché tu affrontandole ne tragga degli insegnamenti, e può predisporre varie circostanze per castigarti e giudicarti. A volte le circostanze che Dio disporrà potranno non conformarsi alle tue nozioni e tanto meno alle tue fantasie. Ma non dimenticare quello che disse Giobbe: “Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?” (Giobbe 2:10). Questa dovrebbe essere la fonte della tua autentica fede in Dio. Abbi fede nel fatto che Dio ha il controllo su tutto e non avrai paura di un semplice tic all’occhio, giusto? (Sì.)
Abbiamo appena condiviso in merito a come approcciare i tic agli occhi. Un tic a un occhio, evento comune nella vita quotidiana, è qualcosa che spesso le persone tentano di risolvere con metodi umani. Tuttavia, di solito con questi metodi non ottengono i risultati desiderati e, alla fine, ciò che deve accadere accadrà e nessuno può sfuggirvi. Che sia una cosa positiva o negativa, che sia un esito che le persone gradiranno oppure no, ciò che deve accadere accadrà senza dubbio. Questa è un’ulteriore conferma del fatto che, sia che si tratti del destino di una persona, sia che si tratti di questioni banali della vita quotidiana, tutto è orchestrato e gestito da Dio e nessuno può sottrarsi. Pertanto, chi è saggio dovrebbe approcciare queste cose con un atteggiamento corretto e positivo, valutandole e risolvendole sulla base delle verità principi e della parola di Dio, anziché ricorrere a metodi umani per fare sacrifici o lotte inutili, o alla fine saranno loro a subire delle perdite. Questo perché, quando si tratta della sovranità del Creatore, non esiste una strada alternativa che l’umanità possa scegliere. È questa l’unica strada da scegliere e da seguire. Sottomettersi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, trarre degli insegnamenti negli ambienti che Egli orchestra, imparare a sottomettersi a Lui, a comprendere le Sue azioni, sé stessi e quale strada un essere creato dovrebbe scegliere e percorrere, e imparare a percorrere bene il cammino di vita che le persone dovrebbero percorrere, invece di opporsi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio con metodi superstiziosi o umani.
Abbiamo concluso la nostra condivisione su come approcciare il tic agli occhi; invece come si dovrebbe gestire nella vita quotidiana la questione dei sogni? Per esempio, se una notte sogni che ti cadono i denti, tua madre potrebbe chiederti: “Sanguinavano mentre cadevano?” Se tu le domandi: “Cosa succederà se nel sogno sanguinavo?”, lei magari ti risponde che potrebbe significare che morirà un membro della famiglia o forse che si verificherà qualche altra disgrazia. Non so quale sia il significato specifico di questo dettaglio, in una famiglia si dirà una cosa, in un’altra una cosa diversa. Alcuni potrebbero affermare che questo sogno predice la morte di un parente stretto, come un nonno o un genitore, mentre altri potrebbero dire che indica la morte di un amico. In ogni caso, sognare di perdere i denti è considerato in generale un fatto negativo. Poiché è negativo e riguarda questioni di vita e di morte, genera negli individui grande preoccupazione. Ogni volta che sognano di perdere i denti, si svegliano con una sensazione di disagio. Hanno una certa sensazione che stiano per accadere una disgrazia o qualcosa di brutto, e questo genera in loro ansia, paura e terrore. Vogliono liberarsi di questa sensazione ma non ci riescono, vogliono trovare qualcuno che si occupi della questione o la appiani, ma questo non è possibile. In breve, sono prigionieri di questo sogno. Soprattutto quando sognano che i denti sanguinavano, la loro preoccupazione aumenta. Dopo aver fatto un sogno del genere, restano spesso di cattivo umore per molti giorni, si sentono a disagio e non sanno come affrontarlo. Chi non ha familiarità con queste cose può anche rimanere indifferente, mentre chi ha ormai adottato certi pensieri e punti di vista o ha sentito dire cose più allarmanti e impressionanti al riguardo, tramandate dai suoi antenati, tende a essere ancora più preoccupato. Teme di fare sogni di questo tipo e, ogni volta che gli capita, fa subito ricorso a preghiere come: “O Dio, Ti prego, proteggimi, confortami, dammi forza e impedisci che queste cose si verifichino. Se è destino che accadano ai miei genitori, Ti prego di tenerli al sicuro e liberi da qualsiasi sventura”. È chiaro che questi atteggiamenti sono influenzati dai loro pensieri e punti di vista o dai detti tradizionali. Per quanto riguarda le tradizioni, alcune famiglie o certi individui potrebbero avere metodi peculiari per alleviare questi problemi, o mangiare e bere determinati alimenti, recitare certi incantesimi o compiere azioni specifiche per scongiurare o evitare esiti negativi. Esistono certamente pratiche di questo tipo nelle tradizioni popolari, ma non le approfondiremo. Ciò su cui condivideremo è come approcciare e comprendere la questione dei sogni. Il sogno è un istinto della carne dell’uomo oppure rientra tra i fenomeni di sopravvivenza della carne. In ogni caso, è un evento misterioso. Si dice spesso: “Il giorno ha i suoi pensieri, la notte i suoi sogni”. Tuttavia, di solito non si pensa a cose come la perdita dei denti durante la giornata, né le si immagina nei propri desideri. Nessuno vuole che gli accada nulla del genere e nessuno è ossessionato da queste cose giorno e notte. Ciononostante, spesso questi eventi si verificano quando meno ce lo si aspetta. Quindi, ciò non ha nulla a che fare con il detto “Il giorno ha i suoi pensieri, la notte i suoi sogni”. Non è qualcosa che accade perché ci pensi. A prescindere dalle interpretazioni dei sogni avanzate da Freud in Occidente o dal Duca di Zhou in Cina, o dal fatto che i sogni alla fine si avverino o meno, in breve, la questione del sogno è correlata a certe sensazioni inconsce e alla consapevolezza del corpo umano, e costituisce una parte dei suoi misteri. Gli scienziati che studiano la biologia e le neuroscienze in Occidente hanno condotto ricerche al riguardo, ma alla fine non sono riusciti a comprendere appieno l’origine dei sogni umani. Se non sono riusciti a capirla loro, spetta dunque a noi tentare di fare ricerche in merito? (No.) Perché no? (Fare ricerche su queste cose è inutile, e comunque non le capiremmo.) Non è che sia inutile o che non le capiremmo: il punto è che non sono correlate alla verità, tutto qui. Che cosa puoi ottenere studiando e comprendendo questa questione? Essa riguarda forse la verità? (No.) È solamente un fenomeno che si verifica nel corso della sopravvivenza del corpo e che ha luogo di frequente durante la vita delle persone. Tuttavia, loro non sanno cosa significhi. Questo fa parte del mistero. Non c’è bisogno di ricercare né di approfondire in merito, perché non riguarda la verità e non ha nulla a che vedere con i percorsi che le persone intraprendono. Che di notte sogni di perdere i denti oppure no, che sogni di prendere parte a un sontuoso banchetto o di andare sulle montagne russe, tutto ciò ha qualcosa a che fare con la vita che conduci durante il giorno? (No.) Se una notte sogni di scontrarti con qualcuno, significa forse che sicuramente poi accadrà durante il giorno? Se una notte fai un sogno piacevole, bello, e ti svegli felice, questo garantisce che durante il giorno tutto andrà bene e come tu desideri? Significa che durante il giorno riuscirai a comprendere la verità e a trovare le verità principi mentre agisci? (No.) Quindi, sognare non ha alcuna correlazione con la verità. Non c’è bisogno di fare ricerche al riguardo. Sognare di perdere i denti e sanguinare ha una qualche relazione con la morte di un tuo parente stretto? (No, nessuna.) Perché ripeti sempre queste cose da ignorante? Ti stai di nuovo comportando da ignorante, non è così? Sei privo di comprensione. Il corpo umano è un mistero e ci sono molte cose che non sai spiegare. Puoi risolvere tutto con un semplice “no”? In passato, anche i profeti e gli individui prescelti da Dio facevano sogni profetici. Questi sogni avevano una rilevanza. Come spieghi il fatto che Dio Si serviva dei sogni per fare delle rivelazioni agli uomini? E come ha fatto Dio a entrare nei loro sogni? Questi sono tutti misteri. Dio usava i sogni anche per dire loro certe cose e illuminarli su determinate questioni, mettendoli così in condizione di prevedere alcuni eventi prima che accadessero. Come spieghi tutto questo? Non sono forse cose che voi ignorate? (Sì.) Ora, il punto non è che tu arrivi a negare ciecamente i vari fenomeni inspiegabili che si verificano nella vita di tutti i giorni inerenti a misteri che non sei in grado di svelare, ma che li comprenda e li approcci con precisione. Non si tratta di negare costantemente queste cose, dicendo che non accadono, che non esistono o che sono impossibili, quanto piuttosto di trattarle correttamente. Cosa significa trattarle correttamente? Significa non approcciare tali questioni secondo pensieri e punti di vista superstiziosi o estremi come fanno i membri del mondo secolare, e neppure farlo alla stessa maniera degli atei o di chi non ha fede. L’obiettivo non è che tu ti spinga a questi due estremi, ma che assuma la posizione e il punto di vista corretti per valutare queste cose che accadono nella vita quotidiana; non il punto di vista dei membri del mondo né quello dei miscredenti, bensì quello che dovrebbe avere un credente in Dio. Perciò, quale punto di vista dovresti nutrire su tali questioni? (Qualunque cosa accada, sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio, senza approfondire tali questioni.) Esatto; tuttavia, non dovresti averne una certa comprensione? Supponiamo che qualcuno dica: “Tal dei Tali ha sognato che gli cadevano i denti e che sanguinava, e nel giro di pochi giorni ho saputo che suo padre è morto”. Se immediatamente lo neghi e dici: “Impossibile! È solo superstizione, una coincidenza. La superstizione è credere in qualcosa perché se ne è ossessionati; se non ne fossi ossessionato, non esisterebbe”, questa non è una cosa sciocca da dire? (Sì.) Allora in che modo dovreste considerare la questione? (Dovremmo riconoscere che il corpo fisico racchiude numerosi misteri, e sognare denti che cadono e sanguinano potrebbe indicare che sta per verificarsi qualcosa di spiacevole. Tuttavia, a prescindere dal fatto che accada o meno, dovremmo sottometterci alla sovranità e alle disposizioni di Dio.) Avete appena appreso qualcosa riguardo ai tic agli occhi, quindi come dovreste approcciare i sogni di denti che cadono e sanguinano? Occorrerebbe dire: “Questa questione va oltre la nostra comprensione. Nella vita reale, di fatto questo fenomeno si verifica. Non possiamo stabilire se si avvererà o se presagisce che accadrà qualcosa di brutto, ma eventi avversi come questo accadono davvero nella vita reale. Le questioni del regno spirituale vanno al di là della nostra comprensione e non oseremo fare affermazioni a casaccio. Se farò un sogno del genere, che atteggiamento dovrei assumere? Di qualunque sogno si tratti, non me ne lascerò condizionare. Se davvero si avvererà come dicono le persone, allora ringrazierò Dio per avermi concesso di prepararmi mentalmente, per avermi fatto sapere che potrebbe accadere un evento del genere. Non ho mai pensato a come reagirei alla morte di un familiare, dei miei genitori: se sarei abbattuto, se potrebbe compromettere il mio svolgimento del dovere, se mi sentirei debole o se esprimerei lamentele nei confronti di Dio; non ci ho mai riflettuto. Ma oggi questo evento me ne ha fornita un’idea, facendomi vedere la mia reale statura. Quando penso alla morte dei miei genitori, provo un dolore profondo dentro di me; ne verrei condizionato e mi sentirei depresso. Mi rendo improvvisamente conto che la mia statura è ancora alquanto scarsa. Ho troppo poco un cuore di sottomissione a Dio e troppo poca fede in Lui. Sento che da oggi in poi dovrei munirmi di più verità, sottomettermi a Dio e non lasciarmi condizionare da tale questione. Se davvero un mio parente stretto morirà o se ne andrà, non me ne lascerò condizionare. Sono pronto, e chiedo a Dio di guidarmi e di accrescere la mia forza. Qualunque cosa mi aspetti, non proverò rimorsi per aver scelto di svolgere il mio dovere, né rinuncerò a scegliere di spendermi per Dio con tutto il corpo e tutta la mente. Persevererò e continuerò esattamente come prima a sottomettermi di buon grado alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio”. In seguito, dovresti pregare spesso nel tuo cuore, ricercando la guida di Dio e chiedendoGli di accrescere la tua forza, così da non lasciarti più condizionare dalla questione. Che un tuo parente stretto muoia oppure no, dovresti intanto munire la tua statura per affrontarlo, assicurandoti che quando un tale evento si verificherà non cederai alla debolezza, non esprimerai lamentele nei confronti di Dio e non cambierai la tua determinazione e il tuo desiderio di spenderti per Dio con tutto il corpo e tutta la mente. Non è forse questo l’atteggiamento che dovresti assumere? (Sì.) Quando si tratta di cose come sognare che ti cadono i denti, non dovresti negare la loro esistenza né trascurarle e ignorarle, e tanto meno dovresti adottare metodi strani o di difesa per affrontarle. Dovresti invece ricercare la verità, presentarti davanti a Dio e accettare le Sue orchestrazioni; non compiere sacrifici inutili o scelte sciocche. Chi è ignorante e testardo, di fronte a qualcosa che non ha mai sperimentato prima e che non riesce a comprendere, tende a dire: “È impossibile”, “Non è reale”, “Non esiste” o “È solo superstizione”. Alcuni credenti in Dio dicono addirittura: “Io credo in Dio, non credo nei fantasmi” oppure “Io credo in Dio, non credo in Satana. Satana non esiste!” Usano queste affermazioni per dimostrare la loro autentica fede in Dio, dichiarando che credono in Lui ma non nei fantasmi, negli spiriti maligni, nella possessione e nemmeno nell’esistenza del regno spirituale. Non sono semplicemente dei miscredenti? (Sì.) Non accettano i detti del pensiero tradizionale del mondo dei non credenti, né le spiegazioni superstiziose o i fatti correlati alle superstizioni. Non credere in queste cose non significa che non esistano. In questo momento il punto non è chiederti di non credere in queste cose, di eluderle o di negarle, bensì insegnarti a nutrire i pensieri e i punti di vista corretti quando affronti tali questioni, a compiere le scelte giuste e ad assumere il giusto atteggiamento. Questa sarà la tua vera statura ed è a questo che dovresti accedere. Per esempio, qualcuno sogna di perdere i capelli. Anche questo è considerato di cattivo auspicio. Indipendentemente dalle interpretazioni corrispondenti o dal realizzarsi dell’evento, in breve, le persone danno delle spiegazioni su questi sogni e li ritengono presagio di un evento negativo o avverso. A parte i sogni comuni che non riguardano questioni significative, vi sono determinate interpretazioni per questi sogni particolari, le quali sono precognizioni di eventi specifici che forniscono alle persone determinati avvertimenti, previsioni o predizioni, comunicano loro cosa accadrà in futuro o danno loro una certa consapevolezza, e così loro sanno cosa sta per accadere e possono di conseguenza prepararsi mentalmente. A prescindere da ciò che potrebbe accadere, voi non dovreste adottare atteggiamenti di elusione, di rifiuto, di difesa o di opposizione, e nemmeno ricorrere a metodi umani per risolvere queste situazioni. Quando vi trovate di fronte a situazioni simili, dovreste presentarvi ancora più immediatamente davanti a Dio e chiederGli di guidarvi, in modo che di fronte agli eventi imminenti possiate riuscire a rimanere saldi nella vostra testimonianza e conformare la vostra pratica alle intenzioni di Dio, anziché opporvi rifiuto e ostilità. Chiederti di praticare in questo modo non equivale a chiederti di concentrarti su queste cose; ti insegna che tipo di atteggiamento dovrai adottare per affrontarle e che tipo di approccio dovrai assumere per risolverle quando inevitabilmente si presenteranno. Questo è ciò che dovresti capire. DimMi, ti è stato chiesto di non concentrarti su queste cose, ma non è forse vero che accadono nella vita di tutti i giorni? (Sì.) Se dici che non esistono e poi accadono, potresti rifletterci e pensare: “Oh no, devo crederci, si è avverato realmente!” Senza una preparazione preliminare e il giusto atteggiamento, quando queste cose si verificheranno, verrai colto di sorpresa, non sarai in alcun modo preparato, non saprai come pregare Dio né come affrontare la situazione, e non avrai una vera fede in Dio né autentica sottomissione. In ultima analisi, proverai solo paura. Più paura avrai, più perderai la presenza di Dio; e, quando perderai la presenza di Dio, potrai solo chiedere aiuto ad altre persone ed escogitare tutti i metodi umani possibili per liberarti. Quando non riuscirai a liberarti, comincerai a credere che Dio non sia più degno di fiducia né affidabile, e che lo siano invece le persone. Le cose continueranno a peggiorare: non solo non crederai più che si tratti di superstizione, ma vedrai la situazione come qualcosa di terribile, fuori dal tuo controllo. A quel punto potresti dire: “Non c’è da stupirsi che i non credenti e coloro che credono nel Buddismo e bruciano incenso in adorazione di Buddha vadano costantemente nei templi, brucino incenso, preghino per ottenere benedizioni, adempiano ai voti, siano vegetariani e cantino i testi buddisti. A quanto pare queste cose funzionano davvero!” Non solo sarai privo di sottomissione e fede autentiche nei confronti di Dio, ma inizierai anche ad avere paura degli spiriti maligni e di Satana. Dopo di che, ti sentirai obbligato a obbedire loro in qualche misura e dirai: “Con questi spiriti maligni non si deve scherzare; sbagli a non crederci, devi approcciarli con cautela. Non puoi dire quello che vuoi alle loro spalle: ci sono dei tabù. Questi spiriti maligni non vanno presi alla leggera!” Dietro questi eventi, ti renderai improvvisamente conto che al di là del mondo materiale operano poteri che non avevi previsto. Quando inizierai a percepire queste cose, il tuo cuore si colmerà di paura e vorrà eludere Dio, e la tua fede in Lui diminuirà. Dunque, quando si tratta di questioni come sognare denti o capelli che cadono, dovresti adottare il giusto atteggiamento. Indipendentemente dalle specifiche interpretazioni o previsioni che associ a questi eventi quando ti accadono, l’unica cosa che devi fare è credere che tutto è nelle mani di Dio ed essere disposto a sottometterti alle Sue orchestrazioni e disposizioni; è questo l’atteggiamento che dovresti adottare quando affronti tutte queste questioni. Ecco qual è la posizione che dovresti assumere e la testimonianza che dovresti rendere in quanto seguace di Dio, non è così? (Sì.) Credere che tutte queste cose potrebbero accadere e che tutto è nelle mani di Dio: questo è l’atteggiamento che dovresti mantenere.
Alcune persone hanno dei tabù riguardo a determinati numeri o giorni particolari. Per esempio, alcuni tra coloro che sono in affari da molti anni attribuiscono grandissima importanza alla possibilità di guadagnare una fortuna, quindi amano e apprezzano particolarmente i numeri legati alla possibilità di fare fortuna negli affari ed evitano quelli che ritengono porteranno sfortuna alla loro attività. Per esempio, una certa persona ha una predilezione per il 6 e l’8, il numero della porta del suo negozio è 168, e il negozio si chiama “Yi Lu Fa”, che significa diventare ricchissimi e la cui pronuncia in mandarino è simile a quella dei numeri 1, 6 e 8,[b] numeri fortunati secondo il folklore cinese. Per contro, la tradizione cinese considera negativi i numeri 4 e 5, in quanto il 4 significa morte e il 5 significa niente, mancanza o vuoto, e ciò implica che si potrebbe non riuscire a recuperare l’investimento iniziale o a guadagnare soldi. Persino le targhe delle auto di alcuni cinesi sono fatte di soli numeri 6 e, se vedi una sfilza di 6, puoi essere praticamente certo che si tratti di un cinese. Quanta ricchezza avranno accumulato costoro usando così tanti 6? Una volta ero in un parcheggio e tutti i posti auto erano occupati tranne uno, il numero 64. Sapete perché nessuno aveva parcheggiato in quel posto? (Il 64 può significare morte ed è considerato sfortunato.) 64 significa morte sulla strada. All’epoca non sapevo perché nessuno parcheggiasse in quel posto, ma in seguito Me ne hanno parlato alcuni non credenti e allora ho capito. In mandarino, 6 suona simile a “strada” e 4 a “morte”, dunque 64 suona come “morte sulla strada”: per questo la gente non parcheggiava lì. Suppongo che in seguito abbiano cambiato il numero di quel parcheggio in 68, che in mandarino suona simile a “diventare ricchissimi”. Le persone sono così ossessionate dal denaro da nutrire per esso una totale fissazione. Un numero può davvero cambiare qualcosa? I detti dei cinesi riguardanti questi numeri hanno influenzato anche gli stranieri. Quando stavamo visionando delle case, un agente immobiliare ci ha chiesto: “Avete qualche tabù su certi numeri? Per esempio, se il civico è il 14, è un problema per via del 4?” Gli ho risposto: “Non ci ho mai pensato. Non sapevo di questo detto”. E lui: “Molti cinesi si rifiutano di prendere in considerazione una casa perché il civico contiene il numero 4”. Al che ho risposto: “Noi non abbiamo tabù sui numeri. Consideriamo solo l’ubicazione, la zona, l’illuminazione, la ventilazione, la struttura e la qualità della casa e altri parametri del genere. Non ci interessano i numeri, non abbiamo alcun tabù”. Quindi, poiché i non credenti hanno dei tabù su certi numeri, pensi che sicuramente accadrà qualcosa di negativo? (Non necessariamente.) Non sappiamo quali siano le peculiarità in termini di numeri degli altri Paesi al di fuori della Cina, come la Corea del Sud, il Giappone, le Filippine o alcuni Paesi del Sud-est asiatico. In breve, gli abitanti di ogni Paese hanno delle peculiarità riguardo a determinati numeri. Per esempio, agli americani il numero 6 risulta alquanto indifferente. Gli occidentali non lo amano per via di una sorta di cultura religiosa, poiché il numero 6 citato nella Bibbia dal libro dell’Apocalisse ha una connotazione negativa. Nemmeno il 13 piace agli occidentali. Molti ascensori non hanno il piano corrispondente perché si crede che il 13 porti sfortuna. I cinesi invece credono che il 6 e l’8 portino fortuna. Allora, quale delle due credenze è la verità? (Nessuna delle due.) Per voi è rilevante qualche numero in particolare? Avete un vostro numero fortunato? (No.) Ecco, questo è un bene. I cinesi del Sud del Paese prestano particolare attenzione ad aspetti come il fatto che un numero porti fortuna o meno, la scelta della data giusta per fare una qualsiasi cosa e il rispetto delle limitazioni alimentari durante le festività; sono particolarmente attenti a queste cose. Ma di certo la questione dei numeri non può spiegare nulla. Se le persone evitano determinati numeri, ciò è in qualche misura correlato alle credenze, alle fantasie, ai pensieri e alle nozioni che possiedono. Sono tutti pensieri e punti di vista sciocchi. Se la tua famiglia ti ha inculcato tali pensieri e punti di vista, dovresti abbandonarli e non crederci. Queste idee sono persino più assurde, non sono nemmeno superstizioni, e stanno alla base dei detti ridicoli e insensati dei membri della società assetati di denaro.
Alcuni attribuiscono un’enorme importanza ai segni dello zodiaco cinese e ciò è correlato alla superstizione. Oggi anche gli occidentali parlano dei segni zodiacali cinesi, quindi non bisogna pensare che solo gli asiatici li conoscano. Anche gli occidentali conoscono il Coniglio, il Bue, il Topo e il Cavallo. E quali altri? Il Serpente, il Drago, il Gallo e la Capra, giusto? Per esempio, antenati e genitori tramandano la credenza che chi nasce sotto il segno zodiacale della Capra ha una vita condannata. Se sei della Capra, potresti pensare: “La mia vita è condannata, mi capitano continue disgrazie. Ho un pessimo partner e figli disobbedienti e il mio lavoro non va bene. Non vengo mai promosso né ricevo gratifiche. Sono sempre sfortunato. Se avrò un altro figlio, non sarà nell’anno della Capra. Ci sono già io nella famiglia che sono nato sotto il segno della Capra e ho una vita già abbastanza condannata; se ne mettessi al mondo un altro dello stesso segno, saremmo in due. Come potremmo vivere in questo modo?” Rifletti sulla questione, pensando: “Non posso assolutamente avere un figlio nell’anno della Capra, quindi a quale anno dovrei puntare? Drago? Serpente? Tigre?” Essere nato nell’anno del Drago significa che sei davvero un drago? Puoi davvero diventare un imperatore? Questa non è un’assurdità? Volete avere questi segni zodiacali? Alcuni dicono: “Le persone nate nell’anno del Coniglio e quelle nate nell’anno del Gallo non vanno d’accordo tra loro. Io sono un Coniglio, quindi dovrei evitare di interagire con qualcuno del Gallo. Abbiamo i segni zodiacali incompatibili e i destini in disaccordo. I miei genitori dicono che le persone come noi non sono adatte a sposarsi tra loro e non vanno d’accordo. È meglio che mantenga al minimo i contatti con persone di quel segno, che non ci parli e non ci interagisca. I nostri destini sono in disaccordo; se staremo insieme, non avrò potere contro una persona di quel segno e vivrò di meno, non è vero? Devo stare lontano da costoro”. Queste persone subiscono l’influenza di tali detti. Non è sciocco? (Sì.) In breve, a prescindere dal fatto che il tuo destino sia o meno in disaccordo con quello di chi è nato sotto un determinato segno zodiacale, ciò avrà davvero un impatto sul tuo avvenire? Ti impedirà di compiere il corretto cammino di vita? (No.) Alcuni sono disposti a lavorare, a collaborare e persino a vivere soltanto con qualcuno di un segno zodiacale compatibile con il loro. Inconsciamente, nel profondo, sono influenzati da questi detti, che sono stati tramandati loro dai genitori o dagli antenati e che occupano un posto ben preciso nel loro cuore. Vedi, gli orientali si preoccupano dei segni zodiacali cinesi, mentre gli occidentali dei propri segni astrologici. Ora anche gli orientali al passo con i tempi hanno iniziato a parlare dei segni astrologici occidentali, come lo Scorpione, la Vergine, il Sagittario e così via. Per esempio, una persona del Sagittario impara che tipo di personalità ha e il fatto che tende ad andare d’accordo con individui di un determinato segno. Quando viene a sapere che qualcuno è di quel segno, è disposta a interagire con lui, ne ha una buona impressione e un’ottima opinione. Anche questa persona è stata influenzata dalle tradizioni che la famiglia l’ha condizionata a adottare. Che si tratti di segni zodiacali orientali o dell’astrologia occidentale, che i destini in disaccordo o la compatibilità dei segni esistano davvero e che tutto ciò abbia un impatto su di te oppure no, dovresti capire quale punto di vista assumere al riguardo. Che cosa dovresti capire? L’ora di nascita di una persona, il decennio, il mese e l’ora in cui è nata, tutto questo è correlato al suo destino. Qualunque cosa dicano i cartomanti o chi fa Face Reading in merito al tuo destino, al tuo segno astrologico occidentale o al fatto che il tuo segno zodiacale cinese sia positivo o no, e a prescindere da quanto siano precisi, cosa importa in ogni caso? Questo che cosa spiega? Non è forse un’ulteriore prova del fatto che il tuo destino è già stato stabilito da Dio? (Sì.) Che riuscita avrà il tuo matrimonio, dove vivrai, da che tipo di persone sarai circondato, di quante ricchezze materiali godrai nella vita, se sarai ricco o povero, quante sofferenze patirai, quanti figli avrai e quanto denaro guadagnerai: tutto questo è già stato decretato. Che tu ci creda o meno, che i cartomanti lo calcolino per te oppure no, comunque non cambierà. È importante sapere queste cose? Alcuni sono particolarmente desiderosi di saperle: “Che sorte avrò? Sarò povero o ricco? Incontrerò persone che mi apporteranno vantaggi? Esistono individui il cui destino è in disaccordo con il mio? Nella vita incontrerò persone a me avverse? A che età morirò? Morirò per malattia, logoramento, sete o fame? Come morirò? Sarà doloroso o disonorevole?” È utile sapere queste cose? (No.) In sintesi, c’è una sola cosa di cui devi essere certo su questo argomento: tutto è decretato da Dio. Qualsiasi siano il tuo segno cinese o quello astrologico, oppure l’ora e la data della tua nascita, tutto è già stato determinato da Dio. Proprio perché tutto è stato decretato, la prosperità e la ricchezza di cui godrai nella vita, così come l’ambiente in cui vivrai, sono già stati determinati da Dio prima che tu nascessi, non hai bisogno di approcciare tali questioni con superstizione o dal punto di vista dei membri del mondo secolare, adottando determinati metodi per evitare i momenti sfortunati o prendendo certi provvedimenti per preservare e mantenere quelli fortunati. Non è questo il modo in cui dovresti affrontare il destino. Per esempio, se sei destinato a contrarre una grave malattia a una certa età e i lettori del volto te lo predicono in base al tuo segno astrologico, al tuo segno zodiacale cinese o alla tua ora di nascita, cosa farai? Avrai paura o cercherai un modo per risolvere la questione? (Lascerò che la natura faccia il suo corso e mi sottometterò all’orchestrazione di Dio.) Questo è l’atteggiamento che le persone dovrebbero adottare. Qualunque cosa il tuo destino preveda o escluda, tutto è già stato predeterminato da Dio. Che ti piaccia o no, che tu sia disposto ad accettarlo e abbia la capacità di affrontarlo o meno, in ogni caso tutto è già stato decretato da Dio. L’atteggiamento che dovresti mantenere è accettare questi fatti in quanto essere creato. Che qualcosa sia accaduto o meno, che tu sia disposto ad affrontarlo oppure no, dovresti accettarlo e affrontarlo in quanto essere creato, anziché dedicarti o chiedere consiglio agli altri in merito a cose come l’astrologia, i segni zodiacali o la lettura del volto, o attingere a varie risorse per sapere il prima possibile cosa ti accadrà in futuro ed evitarlo. È sbagliato trattare con questo atteggiamento il destino e la vita che Dio ha disposto per te. Alcuni genitori contattano una cartomante che dice al figlio: “In base al tuo segno astrologico, al tuo segno cinese e alla tua ora di nascita, non devi permettere che il fuoco entri nella tua vita”. Dopo aver sentito queste parole, le memorizzano e ci credono, e in seguito esse diventano un normale tabù nella loro vita quotidiana. Per esempio, se il nome di qualcuno contiene l’ideogramma per “fuoco”, non interagiranno con lui o, se anche lo faranno, non raggiungeranno alcuna intimità né avranno alcun contatto ravvicinato. Eviteranno che accada perché ne avranno paura. Per esempio, se il nome di un individuo è Li Can, costoro ci rimugineranno su, pensando: “L’ideogramma ‘Can’ contiene un radicale che indica il ‘fuoco’ e uno che sta per ‘montagna’: non va bene, c’è il radicale ‘fuoco’, quindi non posso interagire con lui, devo mantenere le distanze”. Avranno paura di interagire con questa persona. Per quanto possibile, in casa si terranno lontani dai fornelli della cucina, non parteciperanno a cene a lume di candela né a feste con falò ed eviteranno abitazioni con il camino, perché tutto ciò ha a che fare con il fuoco. Se vogliono fare un viaggio e vengono a sapere che in un certo posto c’è un vulcano, non ci vanno. Quando si recano in qualche luogo a diffondere il Vangelo, devono informarsi sul cognome e sul nome della persona con cui lo condivideranno, e assicurarsi che non vi siano l’ideogramma “fuoco”, e se la persona è un fabbro che fonde il ferro in casa non ci andranno affatto. Anche se nella loro mente cosciente hanno fede nel fatto che tutto è nelle mani di Dio e sanno che non dovrebbero avere paura, non appena si imbattono in queste situazioni proibite iniziano a provare preoccupazione e timore e non osano infrangere il tabù. Vivono nella paura costante che si verifichino incidenti e disastri che non sarebbero in grado di sopportare. Non hanno autentica fede in Dio. In altri ambiti sanno essere obbedienti, sopportare le difficoltà e pagare un prezzo, ma questa questione è l’unica cosa che non riescono a tollerare. Per esempio, se qualcuno dice loro: “Non dovrai mai attraversare un ponte in tutta la tua vita. Se lo farai, si verificherà un incidente. Se ne attraverserai tanti, il pericolo sarà ancora maggiore e rischierai la vita”, memorizzeranno queste parole e in seguito, che stiano andando al lavoro, a incontrare degli amici o persino a una riunione, eviteranno i ponti e faranno delle deviazioni per paura di poter infrangere il tabù. Non credono che moriranno necessariamente in questo modo, ma nutrono comunque preoccupazione in merito. A volte non hanno altra scelta che attraversare un ponte e, dopo averlo fatto, dicono: “Ho fede nel fatto che tutto è nelle mani di Dio. Se non sarà Dio a permetterlo, non morirò”. Tuttavia, hanno ancora il cuore turbato da quelle parole e non riescono a liberarsene. Alcuni dicono che l’acqua è avversa al loro destino, quindi evitano di avvicinarsi a ruscelli o pozzi. C’era una sorella che aveva una piscina in giardino, e dunque costoro non andavano a casa sua per le riunioni, e quando si sono spostati da un’altra persona che aveva un acquario in casa, non andavano neanche lì. Non andavano in nessun posto che avesse l’acqua e neppure la toccavano, che fosse corrente o stagnante. Nella vita di tutti i giorni, questi detti assurdi derivanti dal condizionamento familiare coinvolgono la cultura tradizionale e la superstizione. In una certa misura, essi influenzano il punto di vista delle persone su determinate questioni e incidono sulle loro abitudini o sui loro stili di vita quotidiani. Questo, in certa misura, vincola i loro pensieri e controlla i loro principi e i loro metodi corretti di agire.
Alcuni dicono: “Se queste tradizioni e queste superstizioni appartengono a certi pensieri e superstizioni tradizionali al di fuori del cristianesimo, allora dovremmo criticarle e abbandonarle. E invece le persone non devono abbandonare determinati pensieri, punti di vista, tradizioni o superstizioni delle religioni ortodosse? Questi andrebbero considerati come festività o stili di vita da commemorare e mantenere nella nostra vita quotidiana?” (No. Dovremmo abbandonarli entrambi poiché non provengono da Dio.) Per esempio, la più grande festa che deriva dal cristianesimo è il Natale: lo conoscete? Attualmente anche in alcune grandi città orientali si festeggia il Natale, si organizzano feste per l’occasione e si celebra la vigilia. Oltre al Natale, ci sono anche la Pasqua e Pesach, entrambe importanti festività religiose. Alcune festività prevedono che si mangino tacchino e carne arrosto, altre bastoncini di zucchero rossi e bianchi, che simboleggiano il prezioso sangue del Signore Gesù versato come sacrificio espiatorio per le persone, così da renderle sante. Il rosso rappresenta il prezioso sangue del Signore Gesù, il bianco la santità, e la gente mangia questo tipo di dolci. C’è anche la tradizione di mangiare le uova di Pasqua durante la Pasqua. Queste festività sono tutte legate al cristianesimo. Esistono inoltre alcune icone cristiane, come le immagini di Maria e Gesù e la croce. Queste cose sono derivate dal cristianesimo e, a Mio parere, sono anch’esse una sorta di tradizione. Dietro queste tradizioni vi devono essere delle superstizioni. A prescindere dal loro contenuto, in breve, fintanto che questi detti superstiziosi non riguardano la verità, il cammino che le persone intraprendono o i requisiti che Dio ha posto agli esseri creati, allora non hanno nulla a che vedere con ciò a cui voi dovreste avere accesso al momento, e dovreste abbandonarli. Non andrebbero considerati sacri e inviolabili; naturalmente non c’è nemmeno bisogno di disprezzarli: basta trattarli nel modo corretto. Queste festività hanno qualcosa a che fare con noi? (No.) Non hanno nulla a che fare con noi. Una volta uno straniero Mi ha chiesto: “Voi festeggiate il Natale?” Ho risposto: “No”. “Allora festeggiate il capodanno cinese? La festa di primavera?” E Io: “No”. “Allora quali festività celebrate?” Ho risposto: “Non abbiamo festività. Per noi ogni giorno è uguale. Mangiamo quello che vogliamo ogni giorno, non in funzione delle festività. Io non ho tradizioni”. Lui Mi ha chiesto: “Perché?” Gli ho risposto: “Per nessun motivo. Questo modo di vivere è molto libero, privo di vincoli. Viviamo senza formalità, semplicemente seguendo le regole, mangiando, riposando, lavorando e spostandoci secondo i tempi e le misure forniti da Dio, in maniera naturale e libera, senza alcuna formalità”. Naturalmente, quando si parla di quell’oggetto religioso peculiare che è la croce, ebbene, alcuni la ritengono sacra. La croce è sacra? Può essere definita sacra? L’immagine di Maria è sacra? (No.) L’immagine di Gesù è sacra? Non avete il coraggio di dirlo. Perché l’immagine di Gesù non è sacra? Perché è stata disegnata dagli uomini, non è la vera sembianza di Dio e non ha nulla a che fare con Lui. È solo un disegno. Per non parlare dell’immagine di Maria. Nessuno conosce l’aspetto di Gesù, quindi Lo raffigurano alla cieca e, una volta terminato di disegnarLo, ti chiedono di porti in adorazione al cospetto di questa immagine. Non saresti uno sciocco a farlo? Tu dovresti adorare soltanto Dio. Non dovresti inscenare uno spettacolo formale inchinandoti di fronte a qualche idolo, ritratto o immagine; non bisogna inchinarsi davanti a un oggetto. Dovresti adorare Dio e guardare a Lui nel tuo cuore. Le persone dovrebbero prostrarsi davanti alle parole di Dio e alla Sua persona reale, non davanti alla croce o alle immagini di Maria o di Gesù, le quali sono tutte idoli. La croce è semplicemente un simbolo della seconda fase dell’opera di Dio. Non ha nulla a che fare con l’indole e l’essenza di Dio o con i requisiti da Lui posti nei confronti dell’umanità. Non rappresenta l’immagine di Dio, e tanto meno la Sua essenza. Pertanto, indossare una croce non rappresenta il fatto che temi Dio o che possiedi un amuleto di protezione. Io non ho mai rappresentato la croce. Non ho simboli di croci in casa Mia, niente di tutto questo. Dunque, quando si tratta di non celebrare il Natale e la Pasqua, le persone possono anche abbandonare queste cose facilmente, ma se si tratta di oggetti religiosi come la croce, le immagini di Maria e di Gesù o anche la Bibbia, quando dici loro di buttare via una croce oppure un’immagine di Maria o di Gesù, pensano: “Oh, questo è così empio, è davvero empio. Chiedi immediatamente perdono a Dio, immediatamente…” Sono convinte che ci saranno delle conseguenze. Certo, non è necessario che tu distrugga deliberatamente questi oggetti in alcun modo, ma neppure che li rispetti. Sono meri oggetti e non hanno nulla a che fare con l’essenza o con l’identità di Dio. Questo è qualcosa che dovresti sapere. Ovviamente, le festività natalizie e pasquali concepite dagli uomini non hanno nulla a che fare con l’identità o con l’essenza di Dio, con la Sua opera o con i requisiti da Lui posti alle persone. Se anche celebri cento o diecimila Natali oppure festeggi il Natale o la Pasqua per innumerevoli vite, questo non sostituisce comunque la comprensione della verità. Non devi ammirare queste cose e dire: “Devo trasferirmi in Occidente. In Occidente potrò celebrare il Natale. Il Natale è sacro. Il Natale è un giorno dedicato alla commemorazione dell’opera di Dio e che noi dovremmo commemorare, un giorno in cui dovremmo essere solenni. E la Pasqua è ancor di più un giorno che attira l’attenzione di tutti, in cui si commemora la resurrezione dai morti di Dio incarnato. È un giorno in cui dovremmo gioire insieme, festeggiare e farci gli auguri l’uno con l’altro, e commemorarlo per l’eternità”. Queste sono tutte fantasie umane, Dio non ne ha bisogno. Se Dio avesse bisogno di persone che commemorino questi giorni, ti comunicherebbe l’anno, il mese, il giorno, l’ora, il minuto e il secondo esatti. Il fatto che non ti abbia detto l’anno, il mese e il giorno esatti ti fa capire che Dio non ha bisogno che le persone commemorino questi giorni. Se lo fai, violi le Sue restrizioni, cosa che a Lui non piace. A Dio non piace, ma tu insisti a farlo e sostieni di star adorando Lui. Allora Dio prova ancor più disgusto nei tuoi confronti e tu meriti di morire. Hai capito? (Sì.) Se ora vuoi celebrare queste festività, Dio non ti presterà attenzione e prima o poi pagherai il prezzo e ti assumerai la responsabilità delle tue azioni sbagliate. Pertanto, ti dico che è più importante che tu comprenda veramente una singola parola di Dio e segua le Sue parole invece di prostrarti e chinare il capo mille volte davanti alla croce. Per quante volte tu lo faccia, è inutile e non significa che stai seguendo la via di Dio, accettando le Sue parole o agendo secondo i principi da Lui richiesti. Dio non Se ne ricorderà. Quindi, se ritieni la croce particolarmente sacra, da oggi in poi dovresti abbandonare questo pensiero e punto di vista e rimuovere la tua amata croce dalle profondità del cuore. Essa non rappresenta Dio e adorarla non significa che tu sia devoto. Custodirla, averla a cuore o addirittura portarla sulle spalle tutto il giorno non significa che stai adorando Dio. La croce è stata semplicemente uno strumento utilizzato in una fase dell’opera di Dio e non ha alcuna correlazione con l’essenza, l’indole o l’identità di Dio. Se persisti nell’adorarla come se fosse Dio, questo è qualcosa che Dio detesta. Non solo Egli non lo ricorderà, ma ti sdegnerà. Se insisti e dici: “Non Ti ascolterò. Ai miei occhi, la croce è sacra e inviolabile. Non credo nelle Tue parole secondo cui la croce non è importante e non rappresenta Dio, e non le accetto”, allora puoi agire come meglio credi e vedere cosa ne otterrai alla fine. Dio è sceso dalla croce molto tempo fa. Essa era il più insignificante degli strumenti, utilizzato in una fase dell’opera di Dio. È solamente un oggetto e agli occhi di Dio non ha alcun valore per il quale debba essere mantenuta. Naturalmente, non c’è bisogno che tu la abbia a cuore, la ami, la ammiri o la rispetti. Nulla di tutto ciò è necessario. Le persone hanno molto a cuore anche la Bibbia. Anche se non la leggono più, essa occupa comunque un posto preciso nel loro cuore. Ancora non riescono ad abbandonare del tutto i punti di vista che nutrono su di essa, tramandati loro dalla famiglia o dagli antenati. Per esempio, a volte, quando trascuri la Bibbia, potresti pensare: “Oh, cosa sto facendo? Questa è la Bibbia. Si dovrebbe averla a cuore! La Bibbia è sacra e non andrebbe trattata con indifferenza, come se fosse un libro qualunque. Ha accumulato tanta polvere e nessuno si è preoccupato di pulirla. Gli angoli delle pagine sono piegati e nessuno li ha raddrizzati”. Le persone dovrebbero abbandonare questo tipo di pensiero e di punto di vista del trattare la Bibbia come se fosse qualcosa di sacro e inviolabile.
Tutte le tradizioni e le superstizioni familiari di cui abbiamo appena parlato, così come i vari pensieri, punti di vista e stili di vita legati alla religione, nonché gli oggetti verso i quali le persone sono superstiziose oppure che ammirano o hanno a cuore, inculcano in loro certi stili di vita, pensieri e punti di vista errati e le fuorviano in modo impercettibile nella loro vita, nel loro vivere quotidiano e nella loro sopravvivenza. Nella vita di tutti i giorni, tale conseguente sviamento intralcia le persone, senza che esse se ne rendano conto, nei loro tentativi di accettare le cose corrette e le questioni e i pensieri positivi, e le porta a compiere inconsapevolmente azioni sciocche, irragionevoli e infantili. Proprio per questo motivo, è necessario che gli individui abbiano una visione, dei pensieri e dei punti di vista accurati su tali questioni. Se qualcosa riguarda la verità ed è a essa conforme, devi accettarlo, metterlo in pratica e sottometterti a esso in quanto principio da seguire per la tua vita e sopravvivenza. Se invece non riguarda la verità ed è solo tradizione o superstizione, o deriva semplicemente dalla religione, allora dovresti abbandonarlo. Infine, c’è una particolarità sull’argomento su cui abbiamo condiviso. Quando parliamo di tradizioni, superstizioni e religione, a prescindere dal fatto che tu le riconosca o meno, dal fatto che le abbia sperimentate oppure no, e da quanto tu le riconosca, in breve, vi sono alcuni detti della tradizione e della superstizione che esistono oggettivamente e realmente e, in una certa misura, influenzano e disturbano la vita quotidiana di tutte le persone. In che modo dovreste quindi considerare la questione? Alcuni dicono: “Devi crederci. Se non seguirai ciò che si dice, andrai incontro a delle conseguenze: cosa farai a quel punto?” Sai qual è la più grande differenza tra credenti e miscredenti? (La più grande differenza è che i credenti hanno fede nel fatto che tutto è nelle mani di Dio, mentre i miscredenti non fanno che tentare di cambiare il proprio destino da soli.) Un altro aspetto è che i credenti godono della presenza e della protezione di Dio, quindi questi vari fenomeni superstiziosi esistenti nella vita reale non li influenzano. I miscredenti invece, poiché sono privi della protezione di Dio e non credono né nella Sua protezione né nella Sua sovranità, sono controllati nella loro vita quotidiana da vari demoni immondi e spiriti maligni. Pertanto, devono prestare attenzione ai tabù in tutto ciò che fanno. Da dove derivano questi tabù? Da Dio? (No.) Perché costoro devono astenersi dal fare queste cose? Come sanno di doversene astenere? La ragione è che alcuni individui hanno sperimentato queste cose e ne hanno tratto determinati insegnamenti ed esperienze che hanno in seguito diffuso tra la gente. Questi insegnamenti ed esperienze dilagano poi in modo capillare, creando una sorta di tendenza tra le persone, e tutti iniziano a vivere e ad agire di conseguenza. Come si è generata questa tendenza? Se non segui le regole stabilite dagli spiriti maligni e dai demoni immondi, essi ti disturberanno, ti intralceranno e sconvolgeranno la tua vita normale, costringendoti a credere nell’esistenza di questi tabù e nel fatto che se li violerai andrai incontro a delle conseguenze. Nel corso di migliaia di anni, le persone hanno accumulato tali esperienze nella loro vita quotidiana, tramandandole da una generazione all’altra, e sono arrivate a convincersi che c’è una forza invisibile che le controlla nell’ombra e a cui loro devono prestare ascolto. Per esempio, se durante il capodanno cinese non fai scoppiare fuochi d’artificio, nell’anno a venire i tuoi affari andranno male. Un altro esempio è che, se accendi il primo bastoncino d’incenso durante il capodanno, tutto ti andrà bene per l’intero anno. Queste esperienze dicono alle persone che devono credere a tali superstizioni e detti derivanti dalla cultura popolare e, generazione dopo generazione, loro vivono in questo modo. Cosa dicono questi fenomeni alle persone? Dicono loro che tali divieti e tabù sono tutte esperienze che gli uomini hanno accumulato nella vita nel corso del tempo e che sono cose che loro sono tenute a fare, che devono fare perché esistono determinate forze invisibili che controllano tutto da dietro le quinte. Alla fine, di generazione in generazione, le persone seguono queste regole. Coloro che non credono in Dio devono seguire queste superstizioni e tradizioni per vivere una vita relativamente tranquilla all’interno dei gruppi sociali. Vivono ricercando la pace, l’agio e la gioia. Allora perché coloro che credono in Dio non devono seguire queste superstizioni e tradizioni? (Perché sono protetti da Dio.) Sono protetti da Dio. Quelli che credono in Dio Lo seguono, ed Egli li conduce alla Sua presenza e nella Sua casa. Se non è Dio a permetterlo, Satana non oserà farti del male. Non oserà toccarti, neanche se non rispetti le sue regole. Può invece manipolare a proprio piacimento coloro che non credono in Dio e non Lo seguono. Il metodo che Satana adotta per manipolare le persone è stabilire vari dettami e strane regole da seguire. Se non li segui, ti punirà. Per esempio, se non adori il dio della cucina il 23° giorno del dodicesimo mese lunare, non andrai forse incontro a delle conseguenze? (Sì.) Vi saranno delle conseguenze, e i non credenti non osano trascurare questo rituale. Quel giorno devono inoltre mangiare caramelle al sesamo per sigillare la bocca del dio della cucina e impedirgli di parlare di loro in cielo. Come sono nati queste regole e questi detti superstiziosi? È Satana che fa certe cose, le quali vengono poi tramandate per tradizione orale. Alla radice, essi provengono da Satana e da vari demoni immondi, spiriti maligni e demoni superiori. Sono loro a stabilire tali regole e a controllare le persone per mezzo di esse e di questi detti superstiziosi, inducendole a prestar loro ascolto. Se non lo fai, si scagliano ferocemente contro di te, ti puniscono. Alcuni non credono a questi detti superstiziosi e le loro case sono sempre nel caos. Quando vanno in un tempio buddista per farsi predire la fortuna, si sentono dire: “Santo cielo, hai violato un certo tabù. Devi scavare la terra sotto casa tua, sistemare il camino, cambiare l’arredamento e posizionare un talismano sull’architrave della porta. Così quei piccoli demoni non oseranno più avvicinarsi”. In realtà un demone più grande ha sottomesso il piccolo, è per questo che il piccolo non ti infastidirà più. In questo modo, la vita di costui diventa molto più tranquilla. All’inizio non ci credeva, ma ora, quando lo vede, dice: “Oh cielo, c’era davvero un piccolo demone che mi causava tanti problemi!” Non ha altra scelta che crederci. Coloro che non credono in Dio e cercano di cavarsela e di sopravvivere in questo mondo sono completamente controllati dalle entità malvagie, senza il diritto né la libertà di scegliere da sé: devono credere a queste cose. Per contro, se quelli che tra di voi credono in Dio persistono su questi pensieri e punti di vista superstiziosi o tradizionali o su questi aspetti delle religioni, ne celebrano le festività, credono nei loro detti e perpetuano le loro tradizioni, i loro modi di vivere e i loro atteggiamenti verso la vita, e se la fonte della loro gioia nella vita si basa su questi detti, allora stanno impiegando una sorta di linguaggio silenzioso per dire a Dio: “Non credo nelle Tue orchestrazioni, né voglio accettarle”, e sempre con un linguaggio silenzioso stanno anche dicendo agli spiriti maligni, ai demoni immondi e a Satana: “Avanti, credo nei vostri detti e sono disposto a collaborare con voi”. Poiché negli atteggiamenti che assumi, nei tuoi pensieri, nei tuoi punti di vista e nelle tue pratiche non accetti la verità, e ti conformi invece ai pensieri e ai punti di vista degli spiriti maligni, dei demoni immondi e di Satana, e attui i loro pensieri e i loro punti di vista quando ti comporti e agisci, ebbene, stai vivendo sotto il loro potere. Dal momento che sei disposto a vivere sotto il loro potere, a preparare ravioli quando parti e a mangiare noodles quando fai ritorno a casa, a mangiare pesce e torte di riso durante il capodanno cinese, allora assecondali pure. Non c’è bisogno che tu creda in Dio e che dichiari di avere fede in Lui. In ogni luogo e in ogni questione, tu valuti le persone e le cose, ti comporti e agisci, vivi e sopravvivi in base allo stile di vita, ai pensieri e ai punti di vista che Satana ti ha inculcato, oppure in base alle nozioni religiose, e ciò che fai non ha nulla a che vedere con ciò che Dio ti ha insegnato o con la verità. Questo significa che sei un autentico seguace di Satana. Dato che nel tuo cuore segui Satana, perché sei ancora seduto qui? Perché stai ancora ascoltando questo sermone? Non si tratta forse di un inganno? Non è forse una bestemmia contro Dio? Dal momento che sei così ossessionato dalle tradizioni, dalle superstizioni e dalle nozioni religiose che ti ha instillato Satana, vi sei invischiato e tieni ancora in vita dei legami con esse, allora dovresti smettere di credere in Dio. Dovresti rimanere nel tempio buddista, bruciare incenso, inchinarti, fare estrazioni a sorte e cantare le scritture. Non dovresti rimanere nella casa di Dio, non sei degno di ascoltare le Sue parole né di accettare la Sua guida. Poiché però ti proclami seguace di Dio, dovresti abbandonare queste tradizioni e superstizioni familiari e queste nozioni religiose. Anche per quanto riguarda i tuoi modi basilari di vita, se si tratta di tradizioni e superstizioni, dovresti abbandonarle e non aggrappartici. Ciò che Dio detesta maggiormente sono le tradizioni umane, le festività, le usanze e certe regole di vita che provengono dalla cultura popolare e dalla famiglia, le quali celano determinate interpretazioni. Per esempio, alcuni devono appendere uno specchio all’architrave della porta quando costruiscono una casa, dicendo che serve ad allontanare gli spiriti maligni. Credi in Dio ma hai lo stesso paura dei demoni? Se credi in Dio, allora come riescono i demoni a tormentarti con così tanta facilità? Sei realmente un vero credente in Dio? Durante il capodanno cinese, se un bambino pronuncia delle parole di cattivo auspicio come “se muoio” o “se mia madre muore”, subito dopo dice: “Pah, pah, pah, le parole di un bambino non possono rompere il tabù, le parole di un bambino non possono rompere il tabù”. È spaventato a morte, teme che le sue parole si avverino. Di che cosa hai paura? Se anche si avverasse, potresti forse non accettarne la realtà? Sapresti opporti? Non dovresti accettarlo da Dio? Con Dio non esistono tabù, ma solo cose conformi o non conformi alla verità. In quanto credente in Dio, non dovresti aderire ad alcun tabù, bensì gestire tali questioni in base alle parole di Dio e alle verità principi.
La condivisione di oggi riguarda argomenti relativi al modo in cui le famiglie condizionano le persone a seguire le tradizioni, le superstizioni e la religione. Forse quello che sappiamo di questi argomenti non è molto, ma basta a dirti attraverso questa condivisione che tipo di atteggiamento dovresti assumere e in che modo dovresti affrontarli in base alle parole di Dio e ai principi. Quanto meno, la pratica che dovresti attuare è abbandonare ciò che è correlato a questi argomenti e non tenerli nel tuo cuore né mantenerli come un normale stile di vita. Ciò che soprattutto dovresti fare è abbandonarli e non lasciarti più disturbare o vincolare da essi. Non dovresti usarli come base per giudicare la tua vita e la tua morte, la tua buona sorte e le disgrazie che ti accadono e tanto meno, naturalmente, dovresti affrontare o scegliere il tuo cammino futuro in base a essi. Se quando esci vedi un gatto nero e dici: “Oggi sarà una giornata sfortunata? Succederà qualcosa di brutto?”, com’è questo punto di vista? (Sbagliato.) Cosa può mai farti un gatto? Anche se esistono detti superstiziosi al riguardo, non hanno nulla a che fare con te, quindi non c’è bisogno di avere paura. Non devi avere paura nemmeno di una tigre nera, figuriamoci di un gatto. Tutto è nelle mani di Dio e tu non dovresti temere Satana né altri spiriti maligni, men che meno di un gatto nero. Se nel cuore non hai tabù, persegui solamente la verità e hai fede nel fatto che tutto è nelle mani di Dio, anche se esistono alcuni detti al riguardo o la cosa potrebbe portarti sfortuna, non devi preoccuparti. Per esempio, un giorno senti all’improvviso un gufo che bubola accanto al tuo letto. Nel folklore cinese si dice: “Non temere il verso del gufo, ma la sua risata”. Questo gufo bubola e ride allo stesso tempo, cosa che ti spaventa a morte e ti getta una leggera ombra nel cuore. Ma riflettici su un attimo: “Ciò che deve accadere accadrà, e ciò che non deve accadere, Dio non lo permetterà. Io sono nelle mani di Dio, così come lo è ogni altra cosa. Non me ne lascerò spaventare né influenzare. Vivrò come devo, perseguirò la verità, metterò in pratica le parole di Dio e mi sottometterò a tutte le Sue orchestrazioni. Questo non potrà mai cambiare!” Quando nulla può disturbarti, allora sei nel giusto. Se un giorno fai un brutto sogno in cui perdi i denti, ti cadono i capelli, rompi una ciotola, ti vedi morto e all’interno dello stesso sogno accadono contemporaneamente cose negative di ogni sorta, ebbene, nessuna di queste scene è di buon auspicio per te: allora, come reagirai? Ti sentirai depresso? Turbato? Te ne lascerai influenzare? Se ti è capitato in passato, magari ti sei sentito turbato per un mese o due, ma alla fine non è successo nulla e hai potuto tirare un sospiro di sollievo. Ora invece ne sei turbato solo leggermente e, non appena pensi che tutto è nelle mani di Dio, il tuo cuore subito si calma. Ti presenti davanti a Dio con un atteggiamento di sottomissione, e questo è corretto. Se anche questi cattivi presagi portassero davvero a qualcosa di negativo, c’è un modo per risolvere la questione. Quale? Non sono forse nelle mani di Dio anche le cose negative? Senza il permesso di Dio, Satana e i diavoli non possono nemmeno torcerti un capello. Soprattutto nelle questioni che riguardano la vita e la morte, non spetta a Satana decidere. Senza il permesso di Dio, queste situazioni grandi e piccole non si verificheranno. Quindi, a qualsiasi spiacevole fenomeno tu assista in sogno una notte o qualsiasi sensazione corporea insolita tu possa sperimentare, non preoccuparti, non sentirti a disagio e certamente non considerare di evitare, rifiutare o opporti a ciò che accadrà. Non tentare di far ricorso a metodi umani come le bambole vudù, le sedute spiritiche, le estrazioni a sorte, la cartomanzia o la ricerca di informazioni online per evitare questi rischi. Non ce n’è alcun bisogno. È possibile che il tuo sogno indichi che accadrà davvero qualcosa di brutto, come per esempio che tu finisca in bancarotta, che le tue azioni crollino, che la tua attività venga acquisita da altri, che tu venga arrestato dal governo durante una riunione, o denunciato mentre diffondi il Vangelo e così via. E con ciò? Tutto è nelle mani di Dio; non avere paura. Non preoccuparti, non affliggerti, non temere le cose brutte che non sono ancora accadute e, naturalmente, non opporti e non ribellarti al loro verificarsi. Fai ciò che è tenuto a fare un essere creato, adempi alle tue responsabilità e ai tuoi obblighi di essere creato e assumi la posizione e la prospettiva che un essere creato dovrebbe assumere: è questo l’atteggiamento che tutti dovrebbero avere di fronte alle situazioni, vale a dire di accettazione e di sottomissione, lasciando tutto alle orchestrazioni di Dio senza lamentele. In questo modo, qualsiasi detto e qualsiasi conseguenza di tipo religioso, tradizionale o superstizioso non saranno un problema per te e non ti arrecheranno alcun disturbo; ti libererai veramente dal potere di Satana e dall’influenza delle tenebre, non sarai controllato dall’influenza delle tenebre né da alcun pensiero di Satana. I tuoi pensieri, la tua anima e tutto il tuo essere saranno conquistati e guadagnati dalle parole di Dio. Questa non è forse libertà? (Sì.) È una libertà completa, è vivere liberi e senza vincoli e avere una sembianza umana. Che cosa meravigliosa!
Il contenuto della condivisione di oggi era fondamentalmente questo. Per quanto riguarda alcuni tabù delle abitudini della vita quotidiana, come per esempio il cibo da non mangiare quando si soffre di certe malattie, o il fatto che alcune persone non possono mangiare cibi piccanti perché tendono ad avere un eccessivo aumento di temperatura corporea, essi non riguardano il modo in cui ci si comporta o i propri pensieri e punti di vista, e tanto meno il cammino che si intraprende. Queste cose non rientrano nell’ambito della nostra condivisione. L’argomento della nostra condivisione, i condizionamenti esercitati dalla famiglia, ha a che fare con i pensieri e i punti di vista delle persone, con il loro normale stile di vita e le loro regole di esistenza, nonché con i loro pensieri, punti di vista, posizioni e prospettive nei confronti di varie cose. Una volta corretti sotto ogni aspetto questi pensieri, punti di vista e atteggiamenti sbagliati, la cosa successiva che un individuo deve fare per ottenere accesso è ricercare e accettare pensieri, punti di vista, atteggiamenti e prospettive corretti nei confronti delle cose. Bene, questo è tutto per quanto riguarda la condivisione sull’argomento di oggi. Arrivederci!
25 marzo 2023
Note a piè di pagina:
a. Tai Sui è l’abbreviazione di “dio Tai Sui”. Nell’astrologia cinese, Tai Sui indica il dio guardiano dell’anno. Tai Sui governa tutte le sorti di un determinato anno.
b. Il testo originale non contiene la frase “che significa diventare ricchissimi e la cui pronuncia in mandarino è simile a quella dei numeri 1, 6 e 8”.