Come percorrere il cammino di Pietro

Per essere precisi, intraprendere il cammino di Pietro nella propria fede significa percorrere il cammino del perseguimento della verità, che è anche quello del giungere a conoscere realmente sé stessi e del cambiare la propria indole. Solo percorrendo il cammino di Pietro si seguirà la via del perfezionamento da parte di Dio. Occorre aver ben chiaro e preciso il modo in cui intraprendere il cammino di Pietro e come metterlo in pratica. Prima di tutto, bisogna mettere da parte le proprie intenzioni, i perseguimenti impropri, e anche la famiglia e tutte le cose che riguardano la propria carne. Occorre essere totalmente consacrati: ciò significa consacrare completamente sé stessi alla parola di Dio, concentrarsi sul nutrirsi delle Sue parole, sulla ricerca della verità e dei desideri di Dio all’interno delle Sue parole, e tentare di comprendere le intenzioni di Dio in ogni cosa. Questo è il più fondamentale e vitale metodo di pratica. È stato ciò che Pietro ha fatto dopo aver visto Gesù, ed è solo praticando in questo modo che si possono ottenere i risultati migliori. Consacrazione totale alla parola di Dio implica in primo luogo ricercare la verità e i desideri di Dio all’interno delle Sue parole, concentrarsi sulla comprensione delle Sue intenzioni e sul capire e ottenere più verità dalle Sue parole. Leggendo le parole di Dio, Pietro non era concentrato sulla comprensione delle dottrine, tanto meno sul conseguimento della conoscenza teologica. Invece, egli si concentrava sulla comprensione della verità, sull’intendimento delle intenzioni di Dio, nonché sul raggiungere la comprensione dell’indole e dell’amorevolezza di Dio. Pietro tentava anche di capire dalle parole di Dio le varie condizioni corrotte dell’uomo, così come la natura essenza e i reali difetti dell’uomo, soddisfacendo così con facilità le richieste che Dio fa, al fine di soddisfarLo. Pietro aveva adottato molte pratiche corrette attinenti alle parole di Dio. Ciò era veramente in armonia con le intenzioni di Dio, e ha rappresentato il modo migliore in cui una persona potesse collaborare mentre sperimentava l’opera di Dio. Quando sperimentava le centinaia di prove inviate da Dio, Pietro esaminava rigorosamente sé stesso a confronto con ogni parola di Dio di giudizio ed esposizione dell’uomo, e con ogni parola delle Sue richieste all’uomo, e si sforzava di afferrare con accuratezza il significato di quelle parole. Cercava con tutto sé stesso di riflettere su ogni parola che Gesù gli aveva detto e di memorizzarla, e conseguiva risultati eccellenti. Praticando in questo modo, fu in grado di conseguire una certa comprensione di sé stesso a partire dalle parole di Dio, e non solo arrivò a comprendere i vari stati corrotti e le carenze dell’uomo, ma anche l’essenza e la natura dell’uomo. Questo è quel che significa comprendere davvero sé stessi. Dalle parole di Dio, Pietro non solo raggiunse una vera comprensione di sé stesso, ma vide anche l’indole giusta di Dio, ciò che Dio ha ed è, le intenzioni di Dio per la Sua opera e le richieste di Dio all’umanità. Da queste parole, arrivò davvero a comprendere Dio. Giunse a conoscere l’indole di Dio e la Sua essenza; arrivò a conoscere e a comprendere ciò che Dio ha ed è, così come la Sua amorevolezza e le Sue richieste all’uomo. Sebbene Dio allora non parlasse così tanto come adesso, risultati sotto questi aspetti furono comunque conseguiti da Pietro. Fu una cosa rara e preziosa. Pietro affrontò centinaia di prove, ma non soffrì invano. Non solo arrivò a comprendere sé stesso a partire dalle parole e dall’opera di Dio, ma arrivò anche a conoscere Dio. Inoltre, si concentrò con particolare attenzione sulle prescrizioni di Dio all’umanità contenute nelle Sue parole. Quali che siano gli aspetti nei quali l’uomo dovrebbe soddisfare Dio per essere in armonia con le Sue intenzioni, Pietro fu in grado di compiere un grosso sforzo in tali aspetti e ottenere completa chiarezza. Ciò fu estremamente utile per quanto riguarda il suo ingresso nella vita. Indipendentemente da ciò di cui Dio avesse parlato, a condizione che quelle parole fossero in grado di diventare vita e fossero la verità, Pietro fu in grado di scolpirle nel suo cuore per riflettere su di esse e riconoscerle assiduamente. Avendo ascoltato le parole di Gesù, fu in grado di custodirle nel suo cuore, il che dimostra che egli era particolarmente concentrato sulle parole di Dio, e alla fine conseguì veramente dei risultati. Cioè, egli era in grado di mettere liberamente in pratica le parole di Dio, praticare correttamente la verità ed essere in armonia con le intenzioni di Dio, agire interamente in accordo con i desideri di Dio, e rinunciare alle sue opinioni e fantasie personali. In questo modo, Pietro entrò nella realtà delle parole di Dio. Il servizio di Pietro risultò conforme alle intenzioni di Dio prima di tutto perché egli aveva agito in questo modo.

Se uno è capace di soddisfare Dio mentre svolge il proprio dovere, è fedele a princìpi nelle proprie parole e azioni e accede alla realtà di tutti gli aspetti della verità, allora è una persona che viene perfezionata da Dio. Si può dire che l’opera e le parole di Dio siano state completamente efficaci per persone del genere, che le parole di Dio siano divenute la loro vita, che tali persone abbiano ottenuto la verità, e che siano in grado di vivere secondo le parole di Dio. Una volta che ciò sarà avvenuto, la natura della loro carne – ovverosia il fondamento stesso della loro esistenza originale – andrà in pezzi e crollerà. Solo dopo che le persone avranno fatto delle parole di Dio la loro vita, diverranno persone nuove. Se le parole di Dio diventano la vita delle persone, se la visione della Sua opera, la Sua esposizione, i Suoi requisiti per l’umanità e i criteri da Lui richiesti per la vita umana diventano la vita delle persone, se le persone vivono secondo queste parole e queste verità, allora sono perfezionate dalle parole di Dio. Tali persone sono rinate e sono divenute persone nuove attraverso le parole di Dio. Questo è il cammino tramite il quale Pietro perseguì la verità. Questo è il cammino che porta a essere resi perfetti. Pietro fu perfezionato dalle parole di Dio, guadagnò la vita dalle parole di Dio, la verità espressa da Dio diventò la sua vita, ed egli divenne una persona che ha ottenuto la verità. Sappiamo tutti che, nel periodo dell’ascensione di Gesù, Pietro aveva molte nozioni, ribellioni e debolezze. Perché queste cose cambiarono completamente in seguito? Questo fatto ha una relazione diretta con il suo perseguimento della verità. Nel perseguire la vita, ci si deve concentrare sulla pratica della verità. La mera comprensione della dottrina non è di alcuna utilità, né lo è la quantità di dottrina a proposito della quale si è in grado di parlare. Queste cose non possono condurre a un cambiamento della propria indole di vita. La mera comprensione del significato letterale delle parole di Dio non è l’equivalente della comprensione della verità. Sono quelle questioni di essenza e di principio illustrate nelle parole di Dio ad essere la verità. Ogni versetto di ciò che Egli ha enunciato contiene la verità, anche se la gente non è necessariamente in grado di comprenderla. Per esempio, quando Dio dice “Voi dovete essere persone oneste”, c’è verità in questa affermazione. C’è anche più verità in affermazioni da Lui enunciate come “Voi dovete diventare persone che si sottomettono al cospetto di Dio, che amano Dio e che adorano Dio. Dovete adempiere bene ai vostri doveri di esseri umani”. Ogni versetto delle parole di Dio espone un aspetto della verità, e ognuna di queste verità è in stretta correlazione con altre. Pertanto, Dio esprime la verità in tutto ciò che dice, e parla ampiamente di ogni verità. Lo scopo di questo è far capire alla gente l’essenza della verità. Solo coloro che comprendono la parola di Dio fino a tal punto possono essere definiti persone che comprendono la parola di Dio. Se tu comprendi e spieghi le parole di Dio solo in base al loro significato letterale ed enunci vuote parole e dottrine, allora la tua non è una comprensione della verità. Ti stai semplicemente mettendo in mostra, tutte chiacchiere ma niente azioni; ti stai solo gingillando con la dottrina.

Finché le persone non hanno sperimentato l’opera di Dio e compreso la verità, è la natura di Satana che prende il sopravvento e domina dentro di loro. Quali elementi specifici fanno parte di quella natura? Ad esempio, perché sei egoista? Perché proteggi la tua posizione? Perché hai sentimenti così forti? Perché trai piacere da cose inique? Perché ti piacciono quei mali? Su cosa si basa il tuo debole per simili cose? Da dove vengono tali cose? Perché sei così felice di accettarle? Ormai siete arrivati tutti a comprendere che la ragione principale dietro a tutte queste cose è che il veleno di Satana è nell’uomo. Dunque cos’è il veleno di Satana? Come lo si può esprimere? Per esempio, se chiedi “Come si dovrebbe vivere? Per cosa si dovrebbe vivere?”, le persone risponderanno: “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La filosofia e la logica di Satana sono diventate la vita delle persone. Qualsiasi cosa perseguano, lo fanno per se stesse, e dunque vivono solo per se stesse. “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” – questa è la filosofia di vita dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana. Queste parole sono già diventate la natura dell’umanità corrotta e sono il vero ritratto della natura satanica dell’umanità corrotta. Questa natura satanica è già diventata la base dell’esistenza dell’umanità corrotta. Per diverse migliaia di anni, l’umanità corrotta ha vissuto in base a questo veleno di Satana, fino ai giorni nostri. Satana agisce solamente per i propri desideri, le proprie ambizioni e i propri scopi. Vuole superare Dio, liberarsi da Dio e assumere il controllo di tutte le cose create da Dio. Oggi, tale è la misura in cui le persone sono state corrotte da Satana: tutti posseggono una natura satanica, tutti cercano di negare Dio e di opporGlisi e vogliono controllare il proprio destino e cercano di opporsi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio. Le loro ambizioni e i loro desideri sono esattamente gli stessi di Satana. Pertanto, la natura dell’uomo è la natura di Satana. In realtà, i motti e gli aforismi di molte persone rappresentano la natura umana e riflettono l’essenza della corruzione umana. Le cose che le persone scelgono sono le loro preferenze personali e rappresentano la loro indole e i loro perseguimenti. Nessuna parola che una persona dice e nessuna azione che compie, per quanto sia mascherata, può nasconderne la natura. Per esempio, i farisei di solito predicavano molto bene, ma quando udirono le prediche e le verità espresse da Gesù, invece di accettarle, le condannarono. Questo mise a nudo la natura essenza dei farisei, che provavano avversione e odio nei confronti della verità. Alcune persone parlano molto bene e sono brave a camuffarsi, ma gli altri, dopo averle frequentate per un po’, scoprono che la loro natura è estremamente ingannevole e disonesta. Dopo averle frequentate a lungo, tutti scoprono la loro natura essenza e, alla fine, traggono la seguente conclusione: tali persone non dicono mai una parola di verità e sono false. Questa affermazione rappresenta la natura di simili persone ed è la migliore prova e descrizione della loro natura essenza. La loro filosofia per le interazioni mondane è non dire a nessuno la verità, così come non fidarsi di nessuno. La natura satanica dell’uomo contiene una gran quantità di filosofie e veleni satanici. A volte, tu stesso non ne sei consapevole e non li capisci; nonostante questo, ogni momento della tua vita è basato su di essi. Inoltre, ritieni che tali cose siano piuttosto corrette e ragionevoli, e niente affatto errate. Ciò basta a dimostrare che le filosofie di Satana sono diventate la natura degli esseri umani, e che essi vivono in totale conformità con esse, pensando che si tratti di un buon modo di vivere e senza provare il minimo pentimento. Perciò rivelano costantemente la loro natura satanica e vivono costantemente secondo le filosofie di Satana. La natura di Satana è la vita dell’umanità, nonché la natura essenza dell’umanità. Si può benissimo esprimere che natura è tramite una sintesi verbale. Nella natura dell’uomo, vi sono arroganza, presunzione e un desiderio di emergere. Essa contiene anche un’avidità mercenaria che mette il profitto prima di tutto e non ha riguardo per la vita. Vi sono anche ingannevolezza, disonestà e una tendenza a ingannare le persone in ogni occasione, nonché insopportabile malvagità e sudiciume. Questa è una sintesi della natura dell’uomo. Se sei in grado di discernere i tanti aspetti che finiscono per rivelarsi nella tua natura, allora sei riuscito ad averne comprensione. Se invece non hai nessun discernimento di ciò che si rivela nella tua natura, allora non ne hai comprensione alcuna. Pietro perseguì il conoscere sé stesso e l’esaminare che cosa fosse stato rivelato in lui tramite l’affinamento prodotto dalle parole di Dio e nelle varie prove che Egli aveva disposto per lui. Quando giunse veramente a comprendere sé stesso, Pietro si rese conto di quanto l’uomo sia profondamente corrotto, di quanto sia irrilevante e indegno di servire Dio e di come non meriti di vivere al cospetto di Dio. A quel punto, Pietro cadde prostrato davanti a Dio. Avendo sperimentato così tanto, alla fine Pietro giunse a questa consapevolezza: “Conoscere Dio è la cosa più preziosa! Se morissi prima di conoscerLo, sarebbe davvero un peccato. Conoscere Dio è la cosa più importante, più densa di significato che ci sia. Se l’uomo non conosce Dio, allora non merita di vivere, è identico agli animali, e non ha vita”. All’epoca in cui l’esperienza di Pietro era giunta a questo punto, egli era divenuto consapevole della propria natura e ne aveva acquisito una comprensione relativamente buona. Sebbene non sarebbe stato probabilmente capace di spiegarla in maniera tanto chiara quanto le persone saprebbero fare oggi, aveva effettivamente raggiunto questa condizione. Pertanto, percorrere il cammino della ricerca della verità e conseguire il perfezionamento per mano di Dio comporta conoscere la propria natura a partire dalle parole di Dio, nonché comprendere i vari aspetti della propria natura e descriverla accuratamente a parole, parlando in modo chiaro e semplice. Solo così si ottiene una vera conoscenza di sé stessi e solo in questo modo si raggiungono i risultati richiesti da Dio. Se la tua conoscenza non è ancora giunta a tal punto e malgrado ciò affermi di comprendere te stesso e di aver acquisito la vita, non ti stai forse semplicemente vantando? Non conosci te stesso, né sai cosa sei dinanzi a Dio, non sai se hai davvero raggiunto i requisiti per essere umano, o quanti elementi satanici continuano a essere presenti in te. Ancora non ti è chiaro a chi appartieni e non hai nemmeno un briciolo di conoscenza di te stesso: come puoi dunque essere in possesso di ragionevolezza di fronte a Dio? Quando Pietro perseguiva la vita, si concentrava sulla comprensione di sé stesso e sul cambiamento della propria indole durante le prove da lui affrontate. Si adoperò per conoscere Dio. Alla fine, fu questo il suo pensiero: “Durante la loro vita, gli esseri umani devono cercare di comprendere Dio; conoscerLo è la cosa fondamentale. Se non conosco Dio, non potrò riposare in pace quando morirò. Invece, se Lo avrò conosciuto, anche se a quel punto Dio mi farà morire, ne sarò più che lieto, non mi lamenterò minimamente e la mia vita intera sarà stata realizzata”. Pietro non fu in grado di ottenere questo grado di comprensione o di raggiungere tale condizione subito dopo aver cominciato a credere in Dio; affrontò invece un gran numero di prove. La sua esperienza dovette arrivare a un certo punto ed egli dovette capire pienamente sé stesso prima di poter percepire il valore della conoscenza di Dio. Il cammino intrapreso da Pietro fu dunque il cammino del perseguimento della verità, nonché un cammino di acquisizione della vita e di perfezionamento. La sua pratica specifica si concentrò prevalentemente su questo aspetto.

Nella vostra fede in Dio, che strada state percorrendo? Se non ricerchi, come fece Pietro, la vita, la comprensione di te stesso e la conoscenza di Dio, allora non stai ancora facendo il cammino di Pietro. In questo momento, la maggior parte delle persone si trova in questo tipo di stato: “Per poter ottenere delle benedizioni mi devo sacrificare per Dio e pagare un prezzo per Lui. Per poter ottenere delle benedizioni devo abbandonare tutto per Dio; devo portare a termine ciò che Lui mi ha affidato e devo compiere bene il mio dovere”. Questo stato è dominato dal desiderio di guadagnarsi benedizioni ed è un esempio di come alcuni si impegnino a fondo per Dio al solo scopo di ricevere ricompense da Lui e di ottenere una corona. Una persona che si comporta in questo modo non ha la verità dentro di sé e di certo la sua conoscenza è limitata ad alcune parole e dottrine, di cui fa sfoggio ovunque vada. Il suo cammino è quello di Paolo. La fede in Dio di un individuo di questo tipo è un atto di costante sforzo, ed egli è intimamente convinto che più fa, più dimostrerà la sua lealtà a Dio, che più fa, più Dio sarà sicuramente soddisfatto, e che più fa, più meriterà di essere incoronato davanti a Dio e più grandi saranno le benedizioni che guadagnerà. Pensa che, se riuscirà a sopportare le sofferenze, a predicare e morire per Cristo, a sacrificare la propria vita e a portare a termine tutti i compiti che Dio gli ha affidato, allora sarà una delle persone che ottengono le benedizioni maggiori e che sicuramente riceverà una corona. Questo è precisamente ciò che Paolo si immaginava e perseguiva. Questo è esattamente il cammino da lui percorso, e fu sotto la guida di questi pensieri che egli lavorò per servire Dio. Tali pensieri e intenzioni non hanno forse origine da una natura satanica? Sono come quelli degli esseri umani terreni, i quali credono che, fintanto che sono al mondo, debbano ricercare la conoscenza e che, dopo averla ottenuta, possano distinguersi dalla massa, diventare funzionari e godere di una posizione di prestigio. Pensano che, una volta ottenuta tale posizione di prestigio, possano realizzare le loro ambizioni e portare la propria professione e le proprie pratiche familiari a determinati livelli di prosperità. Tutti i non credenti non percorrono forse questo cammino? La fede di coloro che sono dominati da questa natura satanica può solo essere come quella di Paolo. Il loro pensiero è: “Devo abbandonare ogni cosa al fine di dedicarmi a dio. Devo essere leale davanti a dio e alla fine riceverò grandi ricompense e corone”. È lo stesso atteggiamento delle persone terrene che perseguono cose terrene. Non sono affatto diverse e sono soggette alla stessa natura. Quando gli esseri umani hanno una natura satanica di questa sorta, nel mondo perseguono la conoscenza, l’erudizione, il prestigio, e cercano di distinguersi dalla massa. Se credono in Dio, essi cercheranno di ottenere grandi corone e grandi benedizioni. Se non perseguono la verità nella loro fede in Dio, sicuramente intraprenderanno questa strada. Questo è un fatto immutabile, una legge di natura. Il cammino di chi non persegue la verità è un cammino diametralmente opposto a quello di Pietro. Quale cammino state intraprendendo, voi tutti, adesso? Sebbene potreste non avere programmato di intraprendere il cammino di Paolo, la vostra natura vi ha imposto di percorrere questa strada e state andando in quella direzione indipendentemente dalla vostra volontà. Sebbene vogliate intraprendere il cammino di Pietro, se non avete le idee chiare su come farlo, farete invece il cammino di Paolo pur senza volerlo: ecco come stanno veramente le cose. Allora, di preciso, come si può intraprendere il cammino di Pietro di questi tempi? Se non sei in grado di distinguere tra il cammino di Pietro e quello di Paolo, o se non ti sono familiari, allora, quando sostieni di percorrere il cammino di Pietro, le tue sono solo parole vuote. Per prima cosa, ti deve essere ben chiaro quale sia la strada di Pietro e quale quella di Paolo. Solo quando comprenderai veramente che il cammino di Pietro è quello del perseguimento della vita e che è l’unico verso il perfezionamento sarai in grado di percorrere il cammino di Pietro, perseguendo nel suo stesso modo e mettendo in pratica i suoi stessi principi. Se non comprenderai il cammino di Pietro, allora il cammino sul quale ti avvierai sarà di certo quello di Paolo, perché per te non ce ne sarà un altro, non avrai scelta in merito. Chi non comprende la verità e non è in grado di perseguirla avrà difficoltà a seguire il cammino di Pietro, per quanta determinazione possieda. Si può dire che sia grazia ed elevazione di Dio il fatto che Egli, adesso, vi abbia rivelato il cammino che conduce alla salvezza e al perfezionamento. È Lui a guidarvi sul cammino di Pietro. Senza la guida e l’illuminazione di Dio, nessuno sarebbe in grado di intraprendere il cammino di Pietro, e la sola scelta possibile sarebbe quella di percorrere il cammino di Paolo, di seguire le orme di Paolo fino alla distruzione. In quel tempo, Paolo non si rendeva conto che fosse sbagliato camminare su quella strada, credeva convintamente che fosse giusto. Non acquisì la verità e, in particolare, non subì un cambiamento di indole. Credeva troppo in sé stesso e riteneva che non ci fosse il minimo problema nell’avere fede in quel modo. Continuò ad andare avanti, pieno di fiducia ed estremamente sicuro di sé. Alla fine non se ne rese mai conto. Fu sempre convinto che vivere fosse cristo. Paolo continuò a percorrere quella strada fino in fondo e quando poi fu punito, per lui fu la fine. Il cammino di Paolo non implicava la conoscenza di sé stessi e ancor meno il tentativo di cambiare di indole. Egli non analizzò mai la sua propria natura e non arrivò mai alla conoscenza di sé. Sapeva solo di essere il principale responsabile della persecuzione di Gesù. Ma non raggiunse la minima comprensione della propria natura e, quando ebbe terminato il suo lavoro, pensò di stare vivendo come Cristo e di meritare una ricompensa. Il lavoro che Paolo fece fu solo quello di rendere un servizio a Dio mentre per sé non acquisì minimamente né verità né vita, pur avendo ricevuto alcune rivelazioni da parte dello Spirito Santo. Pertanto, non fu salvato da Dio. Al contrario, fu da Lui punito. Perché si dice che il cammino di Pietro è il cammino verso il perfezionamento? Perché, nel suo agire, egli dava particolare rilievo alla vita, alla conoscenza di Dio e alla comprensione di sé stesso. Grazie alla sua esperienza dell’opera di Dio, giunse a conoscere sé stesso, poté comprendere lo stato di corruzione dell’uomo, riconobbe le sue carenze e scoprì qual era per l’uomo la cosa più preziosa da perseguire. Egli fu in grado di amare sinceramente Dio, imparò come ripagarLo, ottenne una parte di verità e arrivò a possedere la realtà che Dio richiede. Da tutte le cose che disse durante le prove che affrontò, si può evincere che Pietro era veramente colui che aveva il maggior grado di comprensione di Dio. Poiché arrivò a comprendere così tanta verità dalle parole di Dio, il suo cammino diventò sempre più luminoso e sempre più in armonia con le intenzioni di Dio. Se non avesse avuto questa verità, non sarebbe stato in grado di intraprendere un cammino così giusto.

Ora, rimane ancora una domanda: se sai qual è il cammino di Pietro, puoi percorrerlo? Questa è una domanda realistica. Devi essere in grado di distinguere chiaramente che tipo di persona può percorrere il cammino di Pietro e quale tipo di persona non può farlo. Chi percorre il cammino di Pietro deve essere il giusto tipo di persona. Solo se sei il giusto tipo di persona, puoi essere perfezionato. Chi non è il giusto tipo di persona non può essere perfezionato. Coloro che sono come Paolo non possono percorrere il cammino di Pietro. Un determinato tipo di persona farà un determinato tipo di cammino. Questo è determinato interamente dalla sua natura. Indipendentemente dalla chiarezza con cui spieghi il cammino di Pietro a Satana, esso non può percorrerlo. Anche se volesse farlo, non sarebbe in grado di accedervi. La sua natura ha determinato che lui non può intraprendere il cammino di Pietro. Solo coloro che amano la verità sono in grado di intraprendere il cammino di Pietro. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Questo è vero. Se nella tua natura non ci sono elementi di amore per la verità, tu non puoi percorrere il cammino di Pietro. Se sei una persona che ama la verità, se sei capace di accettare la verità nonostante la tua indole corrotta, e sai ricevere l’opera dello Spirito Santo e sai comprendere le intenzioni di Dio, allora in questo modo sarai in grado di ribellarti alla carne e di sottometterti al piano di Dio. Quando sperimenti dei cambiamenti nella tua indole dopo aver subito alcune prove, significa che ti stai lentamente immettendo sul cammino di Pietro in cui vieni perfezionato.

Inverno 1998

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