15. La storia di Joy
In passato, ho sempre trattato gli altri in base alle emozioni. Finché erano gentili con me, io lo ero con loro. Non avevo discernimento degli altri e, inoltre, non avevo principi. Questo fino a quando non ho sperimentato alcune cose che mi hanno fatto capire che i principi in base ai quali avevo rapporti amichevoli con gli altri e quelli in base a cui li consideravo erano errati.
Nel febbraio del 2021, la mia cara amica Emma mi ha invitato a una riunione della Chiesa di Dio Onnipotente. Leggendo le parole di Dio Onnipotente e ascoltando la condivisione nelle riunioni, ho avuto la certezza che Dio Onnipotente è la seconda venuta del Signore Gesù e ho accolto con gioia l’opera di Dio degli ultimi giorni. Qualche mese dopo, sono stata scelta dalla chiesa come diacono per l’irrigazione.
Un giorno mi sono accorta che, in un gruppo di riunione, Emma si era messa d’un tratto a diffondere dicerie e falsità che mettevano in dubbio Dio e attaccavano la chiesa, nonché pregiudizi sui leader e sui diaconi. Le sue parole contenevano malcontento e derisione. Sosteneva inoltre che non erano sue opinioni personali, ma idee di altri, e sperava che si potesse organizzare una riunione affinché i leader rispondessero a quelle domande. Dopo aver letto le falsità e le dicerie diffuse da Emma, ero sconvolta. Allo stesso tempo ero anche preoccupata, perché tutte le persone in quel gruppo erano fratelli e sorelle che avevano appena accolto l’opera di Dio degli ultimi giorni. Inviare messaggi di questo genere al gruppo avrebbe senz’altro causato turbamento, e avrebbe potuto persino fuorviare alcuni che mancavano di basi solide e di discernimento. Mi sentivo molto a disagio e non sapevo perché Emma si comportasse così. Se avesse davvero voluto delle risposte alle sue domande, avrebbe potuto inviarle direttamente al leader. Perché stava diffondendo quelle voci tra i nuovi arrivati? Presto, proprio come avevo temuto, le dicerie diffuse da Emma hanno generato confusione e scompiglio all’interno della chiesa, influenzando alcuni fratelli e sorelle, rendendoli prevenuti e refrattari nei confronti dei leader e dei diaconi. Uno dei capigruppo mi ha chiesto: “Sono vere le cose che ha detto Emma?” Quella situazione mi ha turbata ancora di più. Così, mi sono affrettata a cercare Emma per domandarle da dove provenissero quelle dicerie. Emma mi ha detto: “Non sono questioni che ho sollevato io. Voglio solo che i leader tengano una riunione per fornire risposte”. Le ho chiesto di nuovo chi le avesse riferito quelle voci, ma Emma non me l’ha detto. Ho segnalato la questione alla leader, che a sua volta voleva sapere con precisione chi avesse sollevato quelle questioni per risolvere rapidamente il problema alla radice. Ma Emma non le ha detto nulla. In seguito, dopo aver indagato, è emerso che nessuno degli altri fratelli e sorelle aveva sollevato quelle questioni, e che era Emma stessa ad avere delle nozioni sull’opera di Dio. Aveva raccolto alcune dicerie da Internet e le aveva riformulate in domande, ma si rifiutava di ammetterlo. Dopo aver appreso la verità sulla questione, la leader ha subito organizzato una riunione, e ha condiviso per rispondere a ogni singola diceria e falsità di Emma, fornendo così ai fratelli e le sorelle discernimento sulle cose dette da Emma. Tuttavia, Emma non manifestava consapevolezza né pentimento per le proprie azioni.
Dopo questo episodio, la leader mi ha chiesto: “Cosa farai se Emma non è una persona corretta? Sarai in grado di trattarla in conformità alle verità principi?” Di fronte alle domande della leader, non sapevo cosa rispondere. Poi, io e la leader abbiamo letto insieme un passo della parola di Dio: “Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. […] Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: ‘Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?’ ‘Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre Mio, che è nei cieli, Mi è fratello, sorella e madre’. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: ‘Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia’. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee fuorviate ci si può realmente trasformare”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho compreso un po’ meglio la Sua volontà. Dio ci chiede di trattare le persone secondo i principi, e dovremmo amare ciò che Dio ama, odiare ciò che Dio odia. In qualsiasi questione di principio, e di qualunque persona si tratti, dobbiamo trattarla secondo le parole di Dio: “Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia”. Emma aveva deliberatamente diffuso quelle voci e falsità, che avevano generato negli altri nozioni e incomprensioni su Dio e confusione sulla Sua opera. Questo aveva turbato la vita della chiesa: un atto di natura malvagia. Dio odia i malfattori. Le persone dovrebbero schierarsi con Dio, ripudiare i malfattori e porre fine alle loro azioni malvagie, per evitare che continuino a disturbare coloro che si riuniscono normalmente e leggono la parola di Dio. Una volta compreso questo, ho detto alla leader: “Per quanto sia difficile per me accettare che Emma abbia compiuto il male, è un dato di fatto. Non mi lascerò turbare o limitare da lei. La tratterò secondo i principi forniti da Dio. Se la chiesa decide di isolarla, metterò da parte i miei sentimenti per lei, e non incolperò Dio”. La leader mi ha risposto: “In questo tipo di situazione, per evitare che i fratelli e le sorelle continuino a essere ingannati da Emma, la chiesa ha deciso di isolare Emma in modo che possa riflettere su sé stessa”. Sebbene fossi preoccupata per il frangente in cui si trovava Emma, ero anche consapevole che Emma aveva agito come serva di Satana, intralciando e disturbando la vita della chiesa, e quanto disposto dalla leader aveva lo scopo di proteggere fratelli e sorelle dall’essere ingannati o turbati da dicerie e falsità; così non ho più detto nulla. Dopo pochi giorni, Emma è venuta da me, dicendomi che temeva di essere rimossa dal gruppo di riunione. Le ho detto: “Hai sbagliato. Se vuoi davvero risolvere questi problemi, sottoponili all’attenzione della leader perché possa aiutarti a risolverli, e non diffondere dicerie e falsità tra i fratelli e le sorelle causando loro turbamento”. Volevo che Emma si pentisse, ma non mi ha risposto. Ha detto solo che non voleva essere rimossa dal gruppo e che, se fosse accaduto, avrebbe creato un falso account con dati e indirizzo fasulli per rientrare nella chiesa come qualcuno che indaga sulla vera via, vale a dire che si sarebbe organizzata per andare in una chiesa diversa. Le parole di Emma mi hanno davvero stupita. Non aveva assolutamente intenzione di pentirsi. Voleva addirittura creare un falso account per infiltrarsi nella chiesa, disturbare e sabotare. Non era forse una serva di Satana? Le sue azioni dimostravano inoltre che non era sincera. Stava progettando di ingannare i suoi fratelli e sorelle e la chiesa. In quel momento, ho pensato alle responsabilità di un diacono dell’irrigazione: “Se scopre un problema, deve immediatamente affrontarlo ricercando la verità; i problemi gravi vanno risolti mediante condivisione con i capi della chiesa. Non deve esserci alcun occultamento dei dati di fatto” (Le disposizioni per attività). Sentivo che, in quanto diacono dell’irrigazione, dovevo attenermi alle verità principi e proteggere i miei fratelli e sorelle dall’essere disturbati e fuorviati. Così, ne ho parlato alla leader e le ho inviato gli screenshot della nostra chat. Ma poi ho pensato che Emma era stata la prima a condividere con me il Vangelo e a come fossimo amiche, e così ho chiesto alla leader se era possibile farla rimanere nel suo gruppo. In quel modo, non avrebbe creato un falso account per disturbare altre chiese. La leader mi ha detto: “Se non compie il male e non crea disturbo, può rimanere. Ma al momento non ha capito affatto le sue azioni malvagie né il disturbo che ha causato. Vuole ancora imbrogliare, ingannare e intrufolarsi in un’altra chiesa. Questo dimostra che non si è pentita! Se ha davvero l’essenza di una malfattrice, non si pentirà né cambierà, e non smetterà di compiere il male”. Le parole della leader sono state un monito per me, e solo allora mi sono resa conto che, volendo tenere Emma nella chiesa, stavo agendo in base alle emozioni. Emma non aveva alcuna conoscenza di sé. Non c’era modo di sapere quando avrebbe di nuovo compiuto il male e disturbato la chiesa. Non avevo alcun principio nel mio perorare la causa di Emma.
In seguito, la leader ha indagato e scoperto che quando Emma aveva delle nozioni, non cercava la verità per risolverle. Al contrario, approfittava di proposito delle occasioni per attaccare Dio, travisava i fatti, diffondeva dicerie e falsità, e fuorviava i fratelli e le sorelle fino a creare in loro nozioni sull’opera di Dio. Inoltre, durante le riunioni, diceva spesso che i leader e i capigruppo non erano all’altezza del loro lavoro per attaccare la positività dell’esecuzione dei loro doveri, facendoli diventare negativi e compromettendo i risultati dei loro doveri. Le azioni di Emma disturbavano gravemente la chiesa, e lei non si pentiva, quindi era davvero una malfattrice. Alla fine, la chiesa l’ha espulsa secondo i principi di rimozione delle persone, e io ho smesso di proteggerla. Ma ciò che è accaduto dopo mi ha causato un grande dolore.
Una mattina, all’improvviso, Emma mi ha inviato un messaggio chiedendomi perché le stessi facendo questo, e ha detto che avevo distrutto la fiducia che aveva in me e creato una situazione davvero grave. In seguito, ho capito che la sua rabbia derivava dalla faccenda del falso account. Il contenuto degli screenshot che avevo inviato alla leader era stato scritto nella nostra lingua locale, che la leader non comprendeva, così aveva chiesto a un’altra sorella di tradurlo. Tuttavia, il caso ha voluto che questa sorella fosse un’amica di Emma e le avesse riferito quanto era accaduto. Ecco perché Emma mi stava inviando messaggi in cui mi tartassava di domande. Quella mattina ho pianto diverse volte. Sentivo che la mia amicizia con Emma stava per finire. Ho iniziato a ricordare i momenti trascorsi con lei. Emma mi aveva aiutato a trovare delle idee quando ero in difficoltà, e spesso condividevamo i nostri pensieri l’una con l’altra… Ma ora non sapevo come affrontare Emma. Non riuscivo ad acquietare il mio cuore. Non riuscivo nemmeno a concentrarmi abbastanza a lungo per ospitare le riunioni. Continuavo a incolpare me stessa: “Ho davvero rovinato tutto? Forse c’è un modo migliore per impedirle di creare un account falso e di disturbare la chiesa”. Ho cominciato a dubitare che la mia decisione fosse quella giusta. Ero molto turbata. Volevo addirittura disattivare il mio account, evitare i miei fratelli e sorelle e fuggire da tutto, ma sapevo che non potevo abbandonare i miei doveri, che non dovevo evitare i problemi ma cercare attivamente delle soluzioni. Così ho parlato alla leader del mio stato. La leader mi ha inviato un passo della parola di Dio: “Devi entrare dal lato della positività; essere attivo e non passivo. Niente e nessuno ti deve scuotere, in nessuna situazione, e non devi essere influenzato dalle parole altrui. Devi avere un’indole stabile; qualunque cosa dicano le persone, devi subito mettere in pratica ciò che sai essere la verità. Devi sempre avere le Mie parole all’opera dentro di te, a prescindere da chi puoi trovarti di fronte; devi essere in grado di restare saldo nella tua testimonianza a Me e mostrare riguardo per i Miei fardelli. Non devi pedissequamente concordare con gli altri senza avere le tue idee; devi avere, invece, il coraggio di farti avanti e di obiettare alle cose che non sono in linea con la verità. Se sai per certo che c’è qualcosa di sbagliato, ma non hai il coraggio di esporlo, allora non sei una persona che pratica la verità. Vorresti dire qualcosa, ma non osi farlo, e così ci giri intorno e poi cambi argomento; Satana è dentro di te e ti trattiene, facendoti parlare invano ed essere incapace di perseverare fino alla fine. Porti ancora la paura nel cuore, e la causa non è forse che il tuo cuore è ancora pieno delle idee di Satana?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 12”). Dopo aver letto la parola di Dio, la leader ha condiviso con me: “Le parole di Dio sono molto chiare. Se scopri qualcosa che danneggia il lavoro della chiesa e che ferisce i tuoi fratelli e sorelle, o se c’è un disturbo da parte di Satana, devi prendere posizione, avere il coraggio di segnalarlo, fermarlo, e difendere il lavoro della chiesa. Solo chi si comporta così pratica la verità. Se sappiamo che c’è qualcosa di sbagliato, eppure siamo ancora vincolati dalle nostre emozioni, temiamo di rompere i rapporti con gli altri e non sappiamo attenerci alle verità principi, allora stiamo dalla parte di Satana, e questo va contro la volontà di Dio! Hai scoperto che la tua amica diffondeva falsità, e l’hai smascherata e fermata, proteggendo i tuoi fratelli e sorelle da un danno. Hai fatto la scelta giusta e non devi sentirti né in colpa né triste”. Dopo aver letto la parola di Dio e ascoltato la condivisione della sorella, ho visto che la mia levatura era ancora troppo scarsa e che mancavo di discernimento. Avevo chiaramente agito secondo i principi ma, quando Emma si era lamentata e mi aveva accusata, la cosa mi aveva sconvolta, e mi ero chiesta se avessi sbagliato. Ora so che la mia scelta e la mia pratica erano state giuste. Nelle questioni che riguardano il lavoro della chiesa e la vita dei miei fratelli e sorelle, devo seguire i principi e assumere una posizione salda. Dovevo imparare a discernere il bene dal male e a non farmi condizionare dalle emozioni.
Dopo aver compreso la volontà di Dio, mi sono calmata e concentrata sul mio dovere. Ma non era ancora finita. D’un tratto, Emma mi ha inviato un altro messaggio, dicendomi: “Sono stata rimossa dal gruppo. Sei contenta ora? Tutto questo è merito tuo. Grazie tante!” C’erano scherno e sarcasmo in quelle parole. Per un po’, non ho saputo cosa risponderle. Sapevo che a quel punto la nostra amicizia era finita, ed ero molto triste. Il nostro rapporto era così bello, ed è stata lei a predicarmi il Vangelo. Ma ora ho segnalato il suo problema alla leader. Non l’ho forse tradita? Cosa penserà di me? Cosa dovrei fare, adesso? Dovrei chiederle scusa? Ho tradito la sua fiducia in me? Sono stata incapace di difendere la nostra amicizia? Ho davvero fatto la cosa giusta? Nella mia confusione e sofferenza, ho letto un passo delle parole di Dio: “Il comportamento che non Mi obbedisce in modo assoluto è tradimento. Il comportamento che non sa esserMi leale è tradimento. ImbrogliarMi e usare menzogne per ingannarMi è tradimento. Nutrire nozioni e diffonderle ovunque è tradimento. Essere incapace di sostenere le Mie testimonianze e i Miei interessi è tradimento. Offrire falsi sorrisi quando si è lontani da Me nel cuore è tradimento. Questi sono tutti atti di tradimento di cui siete stati sempre capaci e sono comuni tra voi. Forse nessuno di voi penserà che sia un problema, ma Io sono di altro avviso. Non posso considerare il tradimento nei Miei confronti una questione trascurabile, e di certo non posso ignorarla” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un problema gravissimo: il tradimento (1)”). Leggere la parola di Dio è stato per me illuminante. Avevo sempre pensato di essere stata io a tradire la mia amica. Perché non mi chiedevo se le mie opinioni e il mio comportamento fossero in linea con la verità o se avessi tradito Dio? Non dovrei preoccuparmi solo dei sentimenti della mia amica e ignorare l’atteggiamento di Dio. Le parole di Dio sono molto chiare: “Essere incapace di sostenere le Mie testimonianze e i Miei interessi è tradimento”. Emma aveva diffuso nozioni sull’opera di Dio, ingannato i fratelli e le sorelle e disturbato la vita della chiesa. Voleva anche creare un falso account per ingannare gli altri. Queste sono tutte azioni di Satana, che smantellano il lavoro della chiesa. Se avessi scelto di stare dalla parte di Emma e di non praticare la verità, mi sarei schierata con Satana e avrei tradito Dio! Ho anche pensato a queste parole di Dio: “Sii fedele a Me a qualsiasi costo e avanza con coraggio; Io sono la roccia della tua forza, perciò confida in Me!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Dovevo pregare sinceramente Dio e fidarmi di Lui, e credere che Dio mi avrebbe guidata a distinguere il bene dal male, a imparare a discernere le persone, e impedito di perdere i miei principi e la mia posizione in questa faccenda.
In seguito, mi sono chiesta: “Quando ho scoperto che Emma stava facendo una cosa sbagliata, l’ho segnalato alla leader. L’ho fatto chiaramente per salvaguardare il lavoro della chiesa. Perché mi dispiace sempre per Emma?” Più tardi, è stata la parola di Dio a fornire una risposta alla mia domanda. La parola di Dio dice: “Se non hai un rapporto normale con Dio, allora a prescindere da ciò che farai per mantenere i tuoi rapporti con gli altri, da quanto lavorerai duramente o da quanta energia ci metterai, tutto ciò apparterrà a una filosofia umana di vita. Starai difendendo la tua posizione tra le persone e ottenendo la loro lode secondo le prospettive e le filosofie umane, e non stabilendo normali rapporti interpersonali secondo la parola di Dio. Se non ti concentri sui rapporti con le persone e mantieni invece un rapporto normale con Dio, se sei disposto a dare a Dio il tuo cuore e a imparare a obbedirGli, i tuoi rapporti interpersonali diverranno naturalmente normali. […] Normali rapporti interpersonali si stabiliscono sul fondamento del rivolgere il proprio cuore a Dio, non mediante sforzi umani. Se Dio è assente nel cuore di una persona, allora i suoi rapporti con gli altri non sono altro che rapporti carnali. Non sono normali, sono lascive concessioni, e sono odiati e detestati da Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “È molto importante stabilire un rapporto normale con Dio”). “In tutto ciò che fai o che dici sii capace di sintonizzare il cuore nel modo corretto, di essere giusto nelle tue azioni, senza lasciarti guidare dalle emozioni o agire secondo la tua volontà. Sono questi i principi di condotta a cui deve attenersi chi crede in Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Com’è il tuo rapporto con Dio?”). Dalla parola di Dio ho capito che tenevo troppo a proteggere le mie relazioni con gli altri e che avevo trascurato il mio normale rapporto con Dio e vivevo nelle emozioni della carne. Il fatto è che mantenere le relazioni con gli altri serve soltanto a proteggere i propri interessi, l’immagine e il prestigio. Tutto questo proviene dalla carne, ed è anche contaminato da emozioni e intenzioni personali e non è conforme alle verità principi. Mi sono resa conto che non ero obiettiva sulla questione di Emma e non avevo una posizione perché ero condizionata dalle emozioni, che mi impedivano di fare la cosa giusta. Pensavo solo a mantenere la mia amicizia, la mia immagine e il mio posto nel cuore delle persone; di conseguenza, ero intrappolata dalle emozioni. Perciò non riuscivo a trattare le persone secondo le verità principi, tanto meno a considerare gli interessi della chiesa. Avevo persino avuto intenzione di abbandonare il mio dovere, prendere le distanze dai miei fratelli e sorelle e tradire Dio. Solo allora ho capito che le emozioni sono egoistiche. Satana le usa per controllare le persone, inducendole a tradire la verità e Dio. Inoltre, ho capito che, quando Emma mi aveva predicato il Vangelo e invitata alla riunione, in realtà si trattava delle disposizioni sovrane di Dio. Avrei dovuto essere grata a Dio, non a Emma. Una volta comprese queste cose, mi sono sentita molto sollevata e molto meno tormentata.
In seguito, durante una riunione, ha letto un passo della parola di Dio che mi ha permesso di vedere più chiaramente la natura essenza di Emma. La parola di Dio dice: “Coloro tra i fratelli e le sorelle che esprimono costantemente la loro negatività sono lacchè di Satana e disturbano la chiesa. Queste persone un giorno dovranno essere espulse ed eliminate. Se le persone, nella loro fede in Dio, non hanno un cuore che Lo teme, se non hanno un cuore che Gli obbedisce, non solo saranno incapaci di svolgere qualsiasi lavoro per Dio, ma anzi diventeranno coloro che disturbano l’opera di Dio e Lo sfidano. La più grande disgrazia per un credente è quando, pur credendo in Dio, non Gli obbedisce e non Lo teme, ma invece Lo sfida. Se i credenti usano un linguaggio e un comportamento noncurante e smodato quanto quello dei non credenti, sono ancora più malvagi di questi ultimi; sono veri e propri demoni. Coloro che nella chiesa danno sfogo al loro parlare maligno e velenoso, coloro che diffondono dicerie, alimentano il disaccordo e formano cricche a parte tra i fratelli e le sorelle, avrebbero dovuto essere espulsi dalla chiesa. Tuttavia, poiché questa è un’epoca diversa dell’opera di Dio, queste persone sono state limitate, perché devono essere senza dubbio scacciate. Tutti coloro che sono stati corrotti da Satana hanno un’indole corrotta. Alcuni hanno solamente un’indole corrotta, mentre altri non si limitano a questo: oltre ad avere un’indole satanica corrotta, hanno anche una natura estremamente maligna. Quindi non solo le loro parole e azioni rivelano un’indole satanica corrotta, ma le persone stesse sono il vero diavolo Satana. Il loro comportamento intralcia e disturba l’opera di Dio, disturba l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e nuoce alla normale vita della chiesa. Prima o poi questi lupi travestiti da agnelli devono essere eliminati, e nei loro confronti, in quanto lacchè di Satana, bisogna adottare un atteggiamento inflessibile di rifiuto. Solo in questo modo si sta dalla parte di Dio, e coloro che non riescono a farlo sguazzano nel fango di Satana” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Questo passo è un avvertimento di Dio alle persone. Ho capito che coloro che non praticano la verità, diffondono sempre voci e seminano discordia sono persone che si ribellano e si oppongono a Dio. Costoro non sono gli eletti di Dio; anzi, sono servi di Satana e malfattori. Tutto ciò che fanno è ostile a Dio e, secondo le regole della chiesa, queste persone devono essere espulse. Sia ringraziato Dio! Ora il mio cuore è luminoso e ho discernimento. In base al suo comportamento, so che Emma è una malfattrice. Mi sono anche ricordata che ne “I principi per trattare gli altri secondo la loro essenza” si dice: “(4) Se qualcuno dimostra di essere sostanzialmente una persona malvagia, uno spirito maligno, un anticristo o un miscredente, quel tale deve essere epurato o espulso, come stabilito dalla chiesa. (5) Le persone false che manifestano di frequente opinioni erronee, nutrono concezioni riguardo a Dio e adottano un atteggiamento difensivo contro di Lui sono annoverate fra i miscredenti. Vanno epurate o espulse” (170 principi per praticare la verità, “132. I principi per trattare gli altri secondo la loro essenza”). Secondo i principi, i malfattori vanno allontanati dalla chiesa per evitare che causino intralcio al suo interno, in modo che gli altri non siano disturbati quando si riuniscono o svolgono i loro doveri. Ho anche capito che Dio permette ai malfattori di disturbare la chiesa in modo che i prescelti di Dio possano comprendere la verità, imparare a discernere le persone e trattarle in conformità alla parola di Dio. Allo stesso tempo, questo ci fa conoscere la nostra vera levatura, imparare a praticare la verità e salvaguardare gli interessi della chiesa. Rendendomi conto di queste cose, ero grata a Dio. Senza la protezione di Dio e la guida delle Sue parole, sarei ancora condizionata dalle emozioni, difenderei una malfattrice e sarei ingannata da Emma. È una cosa molto pericolosa! Compreso tutto questo, non ero più turbata dalla questione, e mi sentivo davvero sollevata.
In seguito, Emma mi ha contattato diverse volte, ma non ne sono più stata influenzata né disturbata. Dopo aver subìto questa esperienza, ero piena di gratitudine verso Dio. È stato Dio a guidarmi a comprendere alcune verità, ad acquisire discernimento e a liberarmi dalle costrizioni delle emozioni. La verità è davvero importante per le persone. Solo quando consideriamo persone e questioni in base alla verità, possiamo avere dei principi e non essere fuorviati e usati da Satana. Grazie a Dio!