57. Perseguire la verità ancora di più in vecchiaia
Sono nata in una famiglia cristiana e ho accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni quando avevo 60 anni. Mi sono sentita così fortunata di poter accogliere il Signore negli ultimi giorni e accettare l’opera finale di Dio, e sentivo che il mio sogno di essere salvata e di entrare nel Regno si sarebbe presto realizzato. Purché avessi lavorato duramente nel mio dovere e fatto sacrifici, avrei avuto la possibilità di ricevere la salvezza di Dio. Da allora, mi sono impegnata al massimo in ogni dovere disposto per me dalla chiesa, e persino a 70 anni ero ancora in grado di uscire in bicicletta e fare commissioni per la chiesa. Per svolgere i miei doveri, correvo su e giù per le scale senza mai sentirmi stanca. Ero felice di poter ancora compiere un dovere. Con l’avanzare dell’età, il mio corpo ha risentito dell’invecchiamento e fisicamente non ero più la stessa. Viste le mie condizioni di salute, la chiesa mi ha affidato il dovere di ospitare in casa. Ero un po’ contrariata. Con l’avanzare dell’età, la mia vista si è ridotta e non potevo più uscire in bicicletta per i miei doveri. Tutto ciò che potevo fare era ospitare. Se non avessi più potuto svolgere alcun dovere con l’avanzare dell’età, potevo ancora essere salvata? Pensavo a quanto sarebbe stato bello avere qualche anno in meno, e invidiavo molto i fratelli e le sorelle più giovani in grado di spostarsi per lavorare per Dio.
Nel marzo del 2022, il leader della chiesa mi ha assegnato il compito di andare a sostenere sorella Yu Xin. Aveva 78 anni, spostarsi le tornava difficile a causa della sua salute e non poteva svolgere alcun dovere. Vedere lo stato in cui si trovava mi ha rattristata e angosciata. Avevo ormai più di 80 anni, ero ancora più vecchia di sorella Yu Xin, la mia salute non era più quella di una volta, e non sapevo se un giorno anch’io mi sarei ammalata e non sarei stata in grado di svolgere un dovere; a cosa sarei servita in quel caso? Avrei avuto speranza di salvezza se non avessi potuto compiere alcun dovere? Più ci pensavo e più mi sentivo turbata. Poi anch’io mi sono ammalata. Una volta mi sono alzata di notte per andare in bagno e ho avuto un capogiro, e al mattino non riuscivo ad alzarmi dal letto. Ero così stordita da non riuscire nemmeno ad aprire gli occhi. Avevo la diarrea e vomitavo anche l’acqua. Mio marito ha chiamato nostra figlia perché venisse a prendersi cura di me, e dopo due giorni finalmente ho iniziato a riprendermi. Ho potuto mantenere il mio dovere, ma ero molto debole e non avevo l’energia per fare nulla. Vomitavo tutto il cibo e mi sentivo stordita e nauseata. Ero preoccupata; ero una persona anziana e la mia salute peggiorava di giorno in giorno: se mi fossi ammalata di nuovo in quel modo, mi sarei ripresa altrettanto in fretta? Se non mi fossi ripresa in breve tempo e avessi avuto bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me, non sarei stata in grado di svolgere alcun dovere; questo non mi avrebbe reso inutile? Sarei potuta entrare nel Regno senza un dovere? Sarebbe stato meraviglioso essere qualche anno più giovane, come 20 anni prima, quando avevo appena accettato questa fase dell’opera e nulla di ciò che c’era da fare mi spaventava. Qualsiasi cosa la chiesa mi assegnasse, vicino o lontano, riuscivo a portarla a termine. Con un dovere, avevo più speranza di essere benedetta. Ma non potevo tornare indietro nel tempo e non ero più adatta a nulla. Così mi trascinavo giorno dopo giorno. Senza rendermene conto, ho iniziato a vivere nella negatività e nell’incomprensione. Il mio stato continuava a peggiorare. Ho perso entusiasmo nel leggere le parole di Dio e non ero motivata a fare nulla. Non mettevo il cuore nel mio dovere come prima. Ho pregato Dio: “Dio! Sento che, ora che sono più vecchia e non posso svolgere molti doveri, non ho speranza di entrare nel Regno ed essere salvata. Sono davvero demoralizzata. O Dio, Ti prego, dammi la fede e guidami affinché non sia limitata dalla vecchiaia e possa capire la Tua volontà e uscire da questo stato”.
Il mio stato ha iniziato a cambiare quando ho letto alcune parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Tra i fratelli e le sorelle vi sono anche persone anziane, di età compresa tra i 60 e gli 80 o 90 anni circa, che a causa della loro età avanzata affrontano alcune difficoltà. Nonostante l’età, il loro modo di pensare non è necessariamente corretto o ragionevole e le loro idee e i loro punti di vista non sono necessariamente conformi alla verità. Questi anziani hanno comunque dei problemi e si preoccupano sempre: ‘La mia salute non è più tanto buona e vi è una gamma limitata di doveri che posso svolgere. Se compio solo questo minimo dovere, Dio Si ricorderà di me? A volte mi ammalo e ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Quando non c’è nessuno a farlo, non sono in grado di svolgere il mio dovere, quindi cosa posso fare? Sono vecchio e non ricordo le parole di Dio quando le leggo e per me è difficile capire la verità. Durante le condivisioni sulla verità, parlo in modo confuso e illogico e non ho fatto esperienze degne di essere condivise. Sono vecchio e non ho abbastanza energia, la mia vista non è molto buona e non sono più forte come un tempo. Tutto è difficile per me. Non solo non riesco a compiere il mio dovere, ma dimentico facilmente le cose e commetto errori. A volte mi confondo e creo problemi alla chiesa e ai fratelli e alle sorelle. Voglio ottenere la salvezza e perseguire la verità, ma è molto difficile. Cosa posso fare?’ […] In particolare, ci sono anziani che vogliono dedicare tutto il loro tempo a spendersi per Dio e a compiere il loro dovere, ma non stanno bene fisicamente. Alcuni soffrono di ipertensione, altri di glicemia alta, altri ancora hanno problemi gastrointestinali, e la loro forza fisica non riesce a tenere il passo con le richieste del loro dovere, motivo per cui si agitano. Vedono i giovani in grado di mangiare e bere, di correre e saltare, e provano invidia. Più vedono i giovani fare queste cose, più si sentono angosciati, e pensano: ‘Voglio svolgere bene il mio dovere e perseguire, comprendere e anche praticare la verità, quindi perché è così difficile? Sono così vecchio e inutile! Dio non vuole gli anziani? I vecchi sono davvero inutili? Noi non possiamo ottenere la salvezza?’ Sono tristi e, da qualsiasi punto di vista guardino la situazione, non riescono a provare gioia. Non vogliono perdere un momento così bello e una così grande opportunità, eppure non sono in condizione di spendersi e di compiere il loro dovere con tutto il cuore e tutta l’anima come fanno i giovani. Questi anziani cadono in una profonda angoscia, ansia e preoccupazione a causa della loro età. Ogni volta che affrontano difficoltà, contrattempi, avversità o ostacoli, danno la colpa alla loro età e addirittura odiano e disprezzano sé stessi. Ma in ogni caso non serve a nulla, non c’è soluzione e non hanno una via d’uscita. È possibile che davvero non abbiano una via d’uscita? Esiste una qualche soluzione? (Anche gli anziani dovrebbero svolgere i loro doveri in maniera commisurata a quanto possono.) È accettabile che gli anziani svolgano i loro doveri per quanto è loro possibile, giusto? Forse che gli anziani non possono più perseguire la verità a causa della loro età? Non sono forse in grado di comprendere la verità? (Sì, lo sono.) Gli anziani possono capire la verità? Possono capirne una parte, ma nemmeno i giovani possono capirla tutta. Gli anziani hanno sempre un’idea sbagliata: credono di essere confusi, di avere una cattiva memoria e quindi di non poter capire la verità. Hanno ragione? (No.) Anche se i giovani hanno molta più energia di loro e sono fisicamente più forti, in realtà la loro capacità di capire, comprendere e conoscere è uguale a quella degli anziani. Non sono forse stati giovani anche gli anziani? Non sono nati vecchi, e anche i giovani invecchieranno un giorno. Gli anziani non devono sempre ritenersi diversi dai giovani perché sono vecchi, fisicamente deboli, malati e provvisti di una cattiva memoria. In realtà, non c’è alcuna differenza tra loro. Cosa intendo quando dico che non c’è differenza? Che si tratti di anziani o di giovani, possiedono la medesima indole corrotta, gli stessi atteggiamenti e punti di vista su ogni genere di cose, così come le stesse prospettive e opinioni. Quindi, gli anziani non devono pensare di non avere ambizioni o desideri smodati perché sono vecchi, capaci di stabilità e con meno desideri sfrenati dei giovani, né di avere meno tipi di indole corrotta: questa è un’idea sbagliata. I giovani sono capaci di competere per il prestigio; non sono capaci di farlo anche gli anziani? I giovani possono agire contro i principi e in modo arbitrario; gli anziani non possono forse fare lo stesso? (Sì.) I giovani sanno essere arroganti, non sanno esserlo anche gli anziani? A ogni modo, quando gli anziani manifestano arroganza, a causa dell’età avanzata non sono altrettanto aggressivi e non si tratta di un’arroganza così sfrenata. I giovani mostrano manifestazioni più evidenti di arroganza a causa dei loro corpi e delle loro menti flessibili, mentre le esternazioni degli anziani sono meno evidenti a causa delle loro membra e delle loro menti irrigidite. Tuttavia, possiedono la stessa essenza di arroganza e la medesima indole corrotta. Non importa da quanto tempo una persona anziana crede in Dio o da quanti anni compie il suo dovere: se non persegue la verità, la sua indole corrotta rimarrà invariata. […] Quindi, non è che gli anziani non abbiano nulla da fare, né che non siano in grado di svolgere i loro doveri, e tanto meno che siano incapaci di perseguire la verità: ci sono molte cose da fare per loro. Le varie eresie e falsità, così come le varie idee e nozioni tradizionali, le cose ignoranti e testarde, quelle conservatrici, irragionevoli e assurde che hai accumulato durante la tua vita si sono tutte accatastate nel tuo cuore, e dovresti dedicare ancora più tempo dei giovani a portarle alla luce, analizzarle e riconoscerle. Non è vero che non hai niente da fare e non è il caso di sentirti angosciato, ansioso e preoccupato quando non sai cosa fare: questo non è né il tuo compito né la tua responsabilità. Prima di tutto, le persone anziane dovrebbero avere la giusta mentalità. Anche se gli anni avanzano e la vecchiaia si fa sentire a livello fisico, dovresti comunque mantenere una mentalità giovanile. Sebbene tu stia invecchiando, il tuo pensiero sia rallentato e la tua memoria si sia indebolita, se riesci ancora ad acquisire conoscenza di te stesso, a capire le parole che dico e a comprendere la verità, allora questo dimostra che non sei vecchio e che non hai una scarsa levatura. Se qualcuno ha 70 anni ma non è in grado di capire la verità, allora ciò dimostra che ha una statura troppo scarsa e non è all’altezza del compito. Pertanto, l’età è irrilevante quando si tratta della verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Come perseguire la verità (3)”). Ho letto questo passo diverse volte. Le parole di Dio mi hanno davvero colpita nel profondo, rivelando il mio preciso stato. Mi sono resa conto che ormai ero vecchia e non ero più nelle stesse condizioni, quindi non potevo più darmi da fare in giro per il mio dovere e potevo solo ospitare a casa. E quando ho visto come stava sorella Yu Xin, a casa e incapace di compiere un dovere, mi sono davvero preoccupata per la mia età e del fatto che se davvero un giorno non avessi potuto muovermi o compiere un dovere non avrei potuto essere salvata. Il pensiero di non poter entrare nel Regno mi colmava di dolore e turbamento e mi faceva preoccupare per la mia destinazione. Vivevo in uno stato negativo e pessimistico e avevo perso la spinta a fare qualsiasi cosa. Leggere le parole di Dio mi ha commossa e mi ha illuminato il cuore. Non è che gli anziani non abbiano alternative e non possano essere salvati; non è vero che non possiamo fare nulla o assumere alcun dovere. Essere anziani non significa che il nostro cuore sia vecchio e che non possiamo fare nulla. Noi anziani possiamo ancora fare le cose proprio come prima, leggere le parole di Dio, pregare quando si deve, e svolgere tutti i doveri che possiamo, come di consueto. Dio non ha mai detto che non approva gli anziani perché non possono più svolgere tanti doveri come un tempo. Inoltre, sia gli anziani che i giovani hanno un’indole corrotta e tutti dobbiamo ricercare la verità per eliminare tale indole. Soprattutto gli anziani come me che, attraverso la vita in famiglia, a scuola e nella società, hanno sviluppato ogni sorta di pensieri, nozioni e filosofie sulla vita. Molte di queste filosofie, eresie e falsità sataniche si erano accumulate nella mia testa. Ero una credente da anni, ma questi veleni satanici erano ancora radicati in me ed erano diventati le mie regole di sopravvivenza. A volte, quando ero in una riunione con altri, notavo qualcuno che viveva in uno stato sbagliato o che diffondeva negatività. Vedevo molto chiaramente che quello che diceva agli altri non era edificante, ma tenevo la bocca chiusa per proteggere le mie relazioni interpersonali. Vivevo secondo la filosofia satanica: “Tacere sui difetti dei buoni amici consente una lunga e grande amicizia”. Non ero disposta a praticare la verità per evitare di offendere qualcuno. E nelle riunioni, quando parlavamo di certi protagonisti e di certe storie della Bibbia, alcuni fratelli e sorelle non capivano e io rivelavo un’indole arrogante. Sentivo che, in quanto vecchia cristiana, ne sapevo più di loro, così mi mettevo a spiegarglielo, usandolo come capitale per mettermi in mostra. Con tanti tipi di indole corrotta ancora da eliminare, avrei dovuto percepire più urgenza e impegnarmi nel perseguire la verità. Avrei dovuto ricercare di più la verità negli anni che mi restavano ed eliminare così la mia corruzione. C’erano così tante cose che avrei dovuto fare e verità in cui entrare. Tuttavia, invidiavo sempre i giovani perché erano in buona salute e potevano svolgere tanti doveri, convinta che avessero più speranze di salvezza. Ora che non potevo spostarmi e i miei doveri erano limitati, temevo di non ottenere un posto nel Regno. Sono sprofondata in uno stato negativo da cui non riuscivo a uscire. Ripensandoci ora, è stato così sciocco. Dovevo avere un atteggiamento appropriato. Anche se sono più anziana e la mia carne invecchia, posso ancora capire le parole di Dio e possiedo senno e ragione normali, quindi devo immediatamente perseguire la verità senza perdere tempo e non posso continuare a vivere nell’angoscia e nell’ansia. Ciò emerge chiaramente in questo passo delle parole di Dio: “Sebbene tu stia invecchiando, il tuo pensiero sia rallentato e la tua memoria si sia indebolita, se riesci ancora ad acquisire conoscenza di te stesso, a capire le parole che dico e a comprendere la verità, allora questo dimostra che non sei vecchio e che non hai una scarsa levatura” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Come perseguire la verità (3)”). Le parole di Dio mi hanno illuminato il cuore, e ho subito percepito che avevo qualcosa per cui lottare. Dio dice che non sono vecchia, quindi dovrei ancora di più perseguire diligentemente la verità negli anni che mi restano.
Ho letto anche queste altre parole di Dio: “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). “Il desiderio di Dio è che ogni persona sia resa perfetta, sia in definitiva guadagnata da Lui, sia completamente mondata e diventi qualcuno che Egli ama. Non importa che Io dica che siete restii o di scarsa levatura – questo è un fatto. Questa Mia affermazione non dimostra che intendo abbandonarvi, che ho perso la speranza in voi, ancor meno che non desidero salvarvi. Oggi sono venuto a compiere l’opera per la vostra salvezza, ovvero la Mia opera è il prosieguo di tale opera. Ciascuno ha l’opportunità di essere reso perfetto: a condizione che lo desideri, a condizione che tu ricerchi, alla fine sarai in grado di ottenere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se hai un’alta levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui. Essere leali, obbedire fino alla fine e cercare di possedere l’amore supremo per Dio – questo è ciò che devi realizzare e non esiste pratica migliore di queste tre cose” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Queste parole di Dio mi hanno davvero commossa. Dio non ha mai stabilito l’esito di una persona in base alla levatura, all’età o a quanti doveri ha svolto. Dio guarda solo se le persone sono devote e obbedienti nei Suoi confronti. Fintanto che qualcuno è motivato a perseguire la verità, possiede fede autentica e ama la verità, Dio non lo abbandonerà. Ho visto che Dio è giusto e che i Suoi requisiti non sono uguali per tutti. Egli pone richieste alle persone in base alla loro statura e alle loro capacità. Chi può ospitare dovrebbe ospitare, chi può predicare il Vangelo dovrebbe predicare. Ognuno dovrebbe fare ciò che può. Finché sappiamo perseguire la verità e agire in base alle parole di Dio, abbiamo una possibilità di salvezza. Ma mi pareva che, vista la mia età avanzata, non ci fosse alcun dovere che potessi compiere, e che Dio non mi avrebbe approvata. Vedevo Dio come un boss del mondo secolare, che ti tiene quando puoi lavorare e hai un valore e che in caso contrario ti scaccia. Questa era una mancanza di timore nei confronti di Dio. E, a causa delle mie nozioni e fantasie sbagliate, fraintendevo la Sua volontà. Inoltre, Dio non ha mai detto che gli anziani non possono essere salvati o perfezionati. Ho ripensato agli anticristi e ai malfattori espulsi dalla chiesa. Alcuni erano più giovani di me e avevano rinunciato alla famiglia e al lavoro per i loro doveri. Secondo gli standard umani lavoravano duramente, ma non perseguivano la verità e la loro indole corrotta non è cambiata di una virgola. Hanno agito secondo la loro natura satanica, intralciando il lavoro della casa di Dio, senza mai pentirsi, e alla fine Dio li ha scacciati. Per quanto riguarda i membri più anziani, alcuni restano in casa a ospitare, altri tengono i libri della chiesa, ma tutti svolgono il loro ruolo come dovrebbero. Dio non volta loro le spalle né li scaccia a causa della loro età avanzata o perché non possono più svolgere tanti doveri come prima. Ho capito che Dio scaccia le persone per via della loro natura essenza, non per la loro età. Ora che sono vecchia, non posso più sostenere la chiesa come prima. Ospito altri in casa mia. Quindi devo svolgere bene il mio dovere e mantenere un ambiente sicuro per le riunioni a casa mia, in modo che i fratelli e le sorelle possano andare e venire in pace. In questo modo mi dedico al mio dovere. La mia vicina, sorella Yu Xin, non sta bene e ha bisogno di sostegno, quindi dovrei fare tutto ciò che posso, incontrandola e condividendo con lei. E ogni volta che affronto sfide o problemi dovrei pregare e leggere le parole di Dio per risolverli. Se posso portare tre chili ne porterò tre, se riesco a portarne dieci ne porterò dieci. Fare del proprio meglio e fare tutto ciò che si può: questa è la cosa più importante. Una volta che l’ho compreso, ho provato vergogna e umiliazione. Non avevo capito la volontà di Dio, non valutavo le cose né agivo in base alle Sue parole. Vivevo invece secondo le mie idee sbagliate, fraintendendo Dio. Ero veramente ribelle.
Ho riflettuto sul perché mi preoccupassi sempre di essere vecchia e incapace di compiere un dovere, e di venire scacciata. Quale intento c’era dietro? Nella mia ricerca, ho letto un paio di passi delle parole di Dio: “Alcuni si rinvigoriscono non appena comprendono che la fede in Dio porterà loro benedizioni, ma poi perdono tutta l’energia appena si rendono conto di dover soffrire dei raffinamenti. Questo è credere in Dio? In definitiva, nella tua fede devi raggiungere una totale e assoluta obbedienza dinanzi a Dio. Credi in Dio eppure hai ancora richieste da farGli, hai molte nozioni religiose che non sei in grado di domare, interessi personali che non riesci ad abbandonare, e ancora cerchi le benedizioni della carne e vuoi che Dio salvi la tua carne, che salvi la tua anima: questi sono tutti comportamenti di individui che hanno un modo di vedere sbagliato. Malgrado coloro che nutrono credenze religiose abbiano fede in Dio, anziché cercare di modificare la propria indole e di perseguire la conoscenza di Dio, sono solo alla ricerca degli interessi legati alla loro carne. Molti fra voi nutrono una fede che appartiene alla categoria delle convinzioni religiose; non è vera fede in Dio. Per credere in Dio bisogna avere un cuore disposto a soffrire per Lui e la volontà di rinunciare a se stessi. A meno che queste persone non soddisfino queste due condizioni, la loro fede in Dio non è valida, e non saranno in grado di realizzare un cambiamento della loro indole. Solo coloro che perseguono sinceramente la verità, che ricercano la conoscenza di Dio e che perseguono la vita credono veramente in Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento”). “Le persone hanno fede in Dio allo scopo di ottenere benedizioni, ricompense e corone. Questo non si trova forse nel cuore di tutti? Sì, è un dato di fatto. Anche se le persone non ne parlano spesso, e addirittura nascondono la loro mira e il loro desiderio di ottenere benedizioni, questa mira e questo desiderio sono sempre stati incrollabili nel profondo dei loro cuori. Non importa quanta teoria spirituale capiscano, quanta esperienza o conoscenza abbiano, quali doveri siano in grado di compiere, quanta sofferenza sopportino o quale prezzo paghino: non rinunciano mai alla mira a ottenere benedizioni nascosta nel profondo del loro cuore, e si adoperano sempre silenziosamente al suo servizio. Non è forse questa la cosa sepolta più profondamente nei loro cuori? Senza questa mira a ricevere benedizioni, come vi sentireste? Con quale atteggiamento svolgereste il vostro dovere e seguireste Dio? Cosa succederebbe alle persone se si liberassero di questa mira a ricevere benedizioni nascosta nei loro cuori? È possibile che molti diventerebbero negativi, mentre alcuni perderebbero la motivazione a svolgere i loro doveri. Perderebbero interesse nella loro fede in Dio, come se la loro anima fosse svanita. Darebbero l’impressione che il loro cuore fosse stato strappato via. Ecco perché dico che la motivazione a ottenere benedizioni è qualcosa di profondamente nascosto nel cuore delle persone” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sei indicatori di crescita nella vita”). Ciò che Dio rivela e giudica in queste parole è proprio lo stato in cui mi trovavo. Dio scruta davvero nei cuori e nelle menti degli uomini. Queste parole mettevano a nudo i miei intenti profondi e le mie speranze di essere benedetta, e il fatto che avevo fede solo per le benedizioni. Quando avevo appena accettato questa fase dell’opera, ero spinta dalla possibilità di entrare nel Regno. Ero disposta a fare tutto ciò che la chiesa voleva. Svolgevo il mio dovere sotto la pioggia e sotto il sole. Pensavo che fintanto che avessi pagato un prezzo Dio avrebbe approvato, e che poi sarei stata salvata e avrei ottenuto le benedizioni del Regno dei Cieli. Ma ora che vedevo che stavo invecchiando, che tutte le mie funzioni corporee erano compromesse dall’invecchiamento e che non potevo più fare ciò di cui ero stata capace in passato, temevo che un giorno mi sarei ammalata e non sarei stata in grado di svolgere alcun dovere. Questo mi rattristava e angosciava. E quando pensavo a quei due giorni in cui ero stata malata e immobilizzata, ero ancora più preoccupata che, se mi fossi ammalata di nuovo e non fossi guarita rapidamente, non sarei riuscita a svolgere alcun dovere e non avrei potuto essere salvata. Il mio cuore era vuoto, mi sentivo cupa e depressa. Non avevo voglia di leggere le parole di Dio o di pregare, pensavo che sarei vissuta alla giornata. Ho capito che celavo ben radicato nel profondo del cuore l’intento di essere benedetta, e che non facevo che adoperarmi e sforzarmi per raggiungere questo obiettivo. In apparenza svolgevo un dovere e volevo soddisfare Dio, ma in realtà volevo scambiare il mio dovere con le benedizioni del Regno dei Cieli. Lavoravo per la mia destinazione. Ho davvero una natura troppo malvagia e astuta. Sono nata in una famiglia cristiana e fin da piccola ho seguito i miei genitori nel credere nel Signore Gesù. A 60 anni ho accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Ho già guadagnato molto. Negli ultimi giorni Dio ha chiaramente condiviso su ogni aspetto della verità e, attraverso il giudizio e il castigo della Sua parola, ho acquisito una certa comprensione della mia natura corrotta e dei miei veleni satanici, sono in grado di disprezzare me stessa e la mia indole corrotta è un po’ cambiata. Sono frutti derivati dalle mie esperienze del giudizio e del castigo delle parole di Dio. È una grazia incredibile da parte di Dio! Ho ricevuto una salvezza così grande. Anche se Dio mi togliesse il respiro in questo preciso momento non avrei rimpianti e Gli dovrei la mia gratitudine. Ma adesso sono ancora viva e respiro. Dovrei perseguire con tutto il cuore la verità e un cambiamento d’indole. Che in futuro venga benedetta o che patisca un disastro, dovrei sottomettermi al governo e alle disposizioni di Dio. Questa è la ragione che dovrei possedere in quanto essere creato. Io invece, dopo aver tratto tanto nutrimento dalle Sue parole, non sapevo ancora come ripagarLo del Suo amore. Volevo trattare con Dio e scambiare il mio dovere con le benedizioni del Regno. Quando ho pensato di non poterci riuscire, sono diventata negativa e ho frainteso Dio. Ero priva di coscienza e ragione. Dov’era la mia umanità? Ero così egoista, spregevole e miserabile. Avevo motivazioni e prospettive di fede errate. Volevo solamente entrare nel Regno dei Cieli e perseguivo solo guadagni e benedizioni carnali. Percorrevo lo stesso cammino di Paolo. Ho pensato a Paolo, che aveva realizzato così tanto ma aveva fede solo per essere ricompensato e incoronato. Usava il suo lavoro per stringere accordi con Dio, voleva scambiarlo con le benedizioni del Cielo. Non cercava di conoscere Dio. Il suo era un cammino di opposizione a Dio. Alla fine, Dio lo ha punito. Io perseguivo le stesse cose di Paolo. Non perseguivo un cambiamento d’indole per soddisfare Dio, e svolgevo il mio dovere solo per le benedizioni. In superficie stavo compiendo un dovere, ma in sostanza stavo ingannando Dio. Non ero una vera credente. Un vero credente è qualcuno che persegue la verità, che cerca di conoscere e amare Dio. Non pone condizioni e non cerca accordi nel modo in cui compie il suo dovere. Non cela intenti o obiettivi personali, né desideri smodati. Mette tutto sé stesso nel soddisfare Dio. Proprio come Pietro: anche se non si è adoperato tanto quanto Paolo, era capace di accettare il giudizio e il castigo di Dio, di conoscere sé stesso e di cercare di conoscere e amare Dio. Alla fine, si è sottomesso fino alla morte ed è stato crocifisso a testa in giù per Dio, testimoniando per glorificarLo. Credendo come credevo io, sempre aggrappata a intenti e desideri ignobili, non avrei mai ottenuto l’approvazione di Dio, anche se avessi avuto fede per molti anni. Alla fine, Egli mi avrebbe solo rifiutata e detestata. Senza pentirmi, e cercando nella mia fede e nel mio dovere di stringere degli accordi, alla fine non avrei ottenuto la verità né un cambiamento d’indole. Sarei finita proprio come Paolo, smascherata e scacciata da Dio.
Ho pensato a ciò che Dio ha detto: “Non vi è correlazione fra il dovere dell’uomo e l’eventualità che egli sia benedetto o maledetto. Il dovere è ciò che l’uomo dovrebbe compiere; è la sua vocazione mandata dal cielo e non dovrebbe dipendere da ricompense, condizioni o ragioni. Soltanto così egli starà compiendo il suo dovere” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La differenza tra il ministero di Dio incarnato e il dovere dell’uomo”). A quel punto ho capito che un dovere è ciò che un essere creato dovrebbe fare e non è correlato al ricevere benedizioni o disgrazie. Come membro della Sua casa, non dovrei porre a Dio delle condizioni. Dovrei adempiere alle mie responsabilità. È proprio come in una famiglia. Quando i figli fanno il possibile per la famiglia, possono davvero chiedere ricompense in denaro ai loro genitori? Non sarebbero membri della famiglia, ma dei lavoratori dipendenti. In quanto membro della famiglia di Dio ed essere creato, dovrei semplicemente svolgere un minimo di dovere per il Creatore; è giusto e naturale. Dovrei manifestare la mia devozione senza pensare a condizioni o ricompense. Questo è ciò che dovrei fare. Ora sono più vecchia e non godo di ottima salute, ma Dio non mi ha abbandonata. Mi sostiene e mi guida ancora con le Sue parole. Non posso essere priva di coscienza né continuare a vivere in uno stato negativo, abbandonandomi alla disperazione. Dovrei avere un atteggiamento appropriato e, finché sono in me e possiedo ancora la mia ragione, leggere di più le parole di Dio per conoscere me stessa e perseguire un cambiamento d’indole, fare tutto ciò che posso ora e sottomettermi al governo e alle disposizioni di Dio. Ho letto altre parole di Dio: “Ognuno, indipendentemente dalla levatura, dall’età o dal numero di anni in cui ha creduto in Dio, dovrebbe impegnarsi in direzione del perseguimento della verità. Non dovresti porre l’accento su alcuna logica di fondo oggettiva; dovresti perseguire la verità incondizionatamente. Non sprecare il tuo tempo. Se ricerchi e ti sforzi in direzione del perseguimento della verità come missione di vita prioritaria, la verità che acquisisci e che riesci a raggiungere nel tuo perseguimento potrebbe anche non essere quella che avresti desiderato. Ma, se Dio dice che ti attribuirà una destinazione in base al tuo atteggiamento nel perseguimento e alla tua sincerità, allora sarà davvero meraviglioso! Per ora non concentrarti su quali saranno la tua destinazione o il tuo esito. Cosa accadrà e cosa riserva il futuro, se sarai in grado di evitare i disastri e la morte: non pensarci e non chiedertelo. Concentrati solo sul perseguire la verità contenuta nelle parole di Dio e i Suoi requisiti, sul compiere bene il tuo dovere, sul soddisfare la volontà di Dio, sul non dimostrarti indegno dei seimila anni che Egli ha atteso, dei Suoi seimila anni di ferventi aspettative. Da’ a Dio un po’ di conforto, lascia che intraveda per te una speranza e che i Suoi desideri si realizzino in te. DimMi: Dio ti riserverebbe un cattivo trattamento se facessi questo? Certo che no! E, anche se i risultati finali non sono come si sarebbe voluto, in che modo si dovrebbe trattare questo fatto in quanto esseri creati? Ci si dovrebbe sottomettere in tutto e per tutto alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, senza alcun intento personale. Non è questa la prospettiva che gli esseri creati dovrebbero adottare? (Sì.) Questa è la mentalità giusta” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). “Il perseguimento della verità è una questione importantissima nella vita umana. Nessun’altra questione è tanto rilevante quanto il perseguimento della verità, e nessun’altra ha più valore dell’acquisizione della verità. È stato facile seguire Dio fino a oggi? Sbrigati a considerare il perseguimento della verità come una questione cruciale! Questa degli ultimi giorni è la fase più importante dell’opera che Dio svolge negli uomini all’interno del Suo piano di gestione di seimila anni. Il perseguimento della verità è la massima aspettativa che Egli ripone nel Suo popolo eletto. Dio spera che le persone percorrano la retta via, ossia il perseguimento della verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). Leggere queste parole mi ha davvero ispirata e commossa. Dio ci ha detto tutto sulla Sua volontà e su ciò che richiede e spera dalle persone. A Lui non importa quanto sia elevata o scarsa la nostra levatura, quanti anni abbiamo o quanti doveri abbiamo svolto; Gli interessa solo che perseguiamo la verità, che siamo devoti nella fede e obbedienti. Proprio come nell’Età della Grazia: la vedova offrì solo due misere monete, eppure ottenne l’approvazione di Dio perché Gli offrì tutto ciò che aveva. Dio vide la sua sincerità. Anche se ormai sono vecchia e non posso paragonarmi ai giovani in nessun aspetto, non sono negativa. Voglio andare avanti e mettere a frutto ogni singolo giorno. Finché ho ancora i sensi e la ragione, dovrei davvero perseguire di più la verità e leggere di più le parole di Dio, mettere in pratica ogni piccola cosa che capisco e fare del mio meglio nel mio dovere. Così, quando morirò, avrò il cuore in pace e non deluderò Dio, che mi ha sostenuta per tutta la vita. Dio mi ha permesso di nascere negli ultimi giorni. Ho potuto accettare la Sua opera degli ultimi giorni all’età di 60 anni, assistere alla Sua manifestazione, udire personalmente la Sua voce e sperimentare il giudizio e il castigo delle Sue parole; questa è stata per me un’enorme grazia e benedizione da parte Sua. Se continuassi a vivere in preda alla tristezza della vecchiaia, senza l’urgente spinta a cogliere l’opportunità di perseguire la verità, perderei la possibilità di sperimentare l’opera di Dio e di essere salvata. Se volessi perseguire la verità più in là, la mia occasione sarebbe ormai persa e sarebbe troppo tardi per i rimpianti. Così ho pregato Dio: “O Dio! Sono pronta a pentirmi. Non voglio più vivere in uno stato di negatività, ansia e incomprensione. Voglio mettere in pratica le Tue parole, fare del mio meglio per perseguire la verità finché sono in vita e intraprendere la retta via nella vita. Voglio mettere in pratica tutto ciò che ho capito dalle Tue parole, compiere il mio dovere e soddisfare la Tua volontà. Che io riceva benedizioni o disgrazie, sono pronta a sottomettermi al Tuo governo e alle Tue disposizioni”.
Da allora mi sono concentrata sul leggere le parole di Dio e sul rifletterci sopra. Metto tutta me stessa in qualsiasi dovere la chiesa mi assegni. Ho acquisito esperienza e conoscenza grazie ai miei anni da credente, e ho praticato la scrittura di articoli per rendere testimonianza a Dio. Ora, in particolar modo, chi predica il Vangelo ha bisogno di buoni articoli per eliminare le nozioni delle persone religiose, e come credente di lunga data mi piacerebbe scriverne alcuni, fare quanto posso per diffondere il Vangelo del Regno. Inoltre, ho un’indole piuttosto arrogante e tendo a limitare la mia famiglia a causa della mia arroganza. Sto ricercando la verità per risolvere questo aspetto della mia corruzione e per vivere un’umanità normale davanti alla mia famiglia. Nelle mie interazioni abituali con i fratelli e le sorelle, quando vedo qualcuno che viola i principi, se ho paura di dire qualcosa che possa offenderlo o dargli una cattiva impressione di me, prego Dio così da non vivere secondo le filosofie sataniche e mi concentro sul praticare la verità, sostenere gli interessi della chiesa e non compiacere gli altri. Ora mi sto addestrando a praticare la verità in ogni piccola cosa e mi sento molto in pace e piena di gioia. Se sono uscita dall’angoscia, dall’ansia e dalle preoccupazioni, è interamente merito della guida e della grazia di Dio. Gli sono veramente grata! Sia resa ogni gloria a Dio Onnipotente!