6. La storia di Angel

di Angel, Birmania

Ho conosciuto sorella Tina su Facebook nell’agosto del 2020. Mi ha detto che il Signore Gesù era ritornato, che stava esprimendo molte verità e compiendo l’opera di giudizio degli ultimi giorni. Mi ha anche parlato delle profezie secondo cui sarebbe tornato per compiere quest’opera di giudizio: “Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio(1 Pietro 4:17). “Se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno(Giovanni 12:47-48). “Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità(Giovanni 16:12-13). Dopo aver letto questi versetti e ascoltato la comunione di Tina, ho capito che il Signore Gesù ha compiuto soltanto l’opera di redenzione. Sebbene i peccati dei fedeli siano stati assolti, la nostra natura peccaminosa permane. Anche se andiamo in chiesa, preghiamo e ci confessiamo, continuiamo a mentire e a peccare, incapaci di sfuggire ai vincoli del peccato. Abbiamo bisogno che Dio compia l’opera di giudizio e di purificazione per liberarci veramente da questi legami ed essere degni di entrare nel Regno di Dio. La comunione di Tina è stata molto illuminante, lei mi ha detto cose che non avevo mai sentito in chiesa. Ero intenzionata a ricercare e indagare.

Due fratelli sono venuti a diffondere il Vangelo nel nostro villaggio e io li ho ospitati. Una volta, più di venti compaesani sono venuti a casa mia per sentirli predicare. Avevano grande considerazione per la parola di Dio Onnipotente e ne traevano enorme nutrimento, e volevano continuare a indagare. Il giorno dopo, saputo dei fratelli e della loro predicazione del Vangelo, i pastori e gli anziani sono venuti da me per tentare di fermarmi. Appena varcata la porta, il pastore Stefano mi ha chiesto: “Chi erano quelle persone che sono venute qui da te a predicare?” Le loro espressioni dure mi hanno messa in agitazione. Temevo quei due fratelli potessero correre dei rischi se i pastori avessero saputo che erano venuti a predicare il Vangelo. Così ho risposto: “Sono amici conosciuti su internet”. Il pastore Claudio ha replicato: “Abbiamo saputo che sono venuti a diffondere il Vangelo. Non devi mai più ospitarli! Se scopro che l’hai fatto, dirò a tuo marito che ospiti degli uomini qui!” Mi ha fatta davvero infuriare. Li avevo solo ospitati mentre diffondevano il Vangelo agli abitanti del villaggio. Non avevo fatto nulla di sconveniente, eppure il pastore era disposto a mentire e a minacciarmi. Il pastore Stefano ha aggiunto: “Non credere al loro Vangelo, il Signore Gesù ha detto chiaramente: ‘Allora, se qualcuno vi dice: “Il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti(Matteo 24:23-24). Negli ultimi giorni emergeranno molti falsi cristi. Qualunque predicazione sul fatto che il Signore sia ritornato è falsa. Non lasciarti ingannare da loro! Lo dico per proteggerti. Temo che verrai ingannata”. All’epoca, non avevo discernimento sulle parole dei pastori; pensavo che, essendo credenti di lungo corso, capissero molte cose e che ciò che dicevano fosse in accordo con la Bibbia. Cosa avrei fatto se avessero avuto ragione e io fossi stata davvero fuorviata? Così, ho creduto loro. I membri della Chiesa di Dio Onnipotente mi cercavano per le riunioni, ma io inventavo scuse per rifiutare; ho persino cambiato il mio account Facebook e ho tagliato completamente i ponti con loro.

Ho saltato le riunioni per circa due settimane. Passavo le giornate in casa a chattare con gli amici online e a guardare video. Ero così annoiata. Spesso ripensavo ai giorni in cui mi riunivo con i credenti in Dio Onnipotente, quando il mio cuore era pieno e gioioso, mentre ora mi sentivo sempre più a disagio. Pensavo: “Se Dio Onnipotente è davvero il Signore Gesù ritornato, perderò la Sua salvezza se non Lo accetto? Ma i pastori hanno detto che negli ultimi giorni emergeranno dei falsi cristi per ingannare le persone e che qualunque predicazione sul fatto che il Signore sia ritornato è falsa. E se venissi ingannata?” Combattuta e confusa, nella mia ricerca ho pregato il Signore: “O Signore Gesù, non ho discernimento e non so a chi dare ascolto. Ti prego, illuminami affinché comprenda la Tua volontà e non perda la Tua salvezza”. Dopo aver pregato, ho capito che non potevo semplicemente scappare e non ricercare; dovevo contattare i fratelli e le sorelle della Chiesa di Dio Onnipotente per chiarire quelle questioni. Ma, con mia grande sorpresa, i pastori lo hanno saputo dopo appena due riunioni. Hanno convocato quella sera a casa del pastore Stefano un gruppo di alcuni di noi, sia fratelli che sorelle. Ero piuttosto nervosa. Non avevo idea di quali fossero le loro intenzioni. Quella sera, siamo andati a casa del pastore Stefano. C’erano anche altri pastori e anziani. Il pastore Stefano ha detto: “Ho sentito che di recente avete seguito i sermoni online. Perché ascoltate i sermoni della Chiesa di Dio Onnipotente invece dei nostri? Fintanto che verrete in chiesa, ascolterete i nostri sermoni, pregherete e vi confesserete con il Signore, allora quando il Signore tornerà verrete sicuramente portati in Cielo”. Ho pensato: “Chi crede in Dio dovrebbe ascoltare le Sue parole. I pastori e gli anziani, invece, ci esortano sempre ad ascoltare le loro: non stanno forse portando le persone davanti a loro stessi invece che davanti a Dio?” Non ero d’accordo con le parole del pastore, ma non ho osato confutarle. Il pastore Stefano ci ha porto un quaderno e ha urlato: “Continuerete a credere in un altro Dio? Fate subito la vostra scelta! I vostri nomi sono scritti qui, affrettatevi a firmare! Se scegliete di smettere di credere, lasciate un segno di spunta, altrimenti una X. Vi ritroverete in un mare di guai se continuerete a credere in un altro Dio! Non aiuteremo più le vostre famiglie in situazioni come matrimoni, funerali, nascite o nella costruzione delle vostre case”. Dove vivo io, diamo molto valore a queste usanze, e senza il sostegno dei pastori nemmeno gli abitanti del villaggio ci avrebbero aiutati. Allora ero un po’ debole. Mi sono detta: “La mia famiglia sta progettando di costruire una casa. Secondo le usanze del villaggio, la cosa va presieduta dai pastori e dagli anziani. Se non prendono loro la situazione in mano, nessuno fornirà il suo aiuto. Se continuo a partecipare alle riunioni online, quando succederà qualcosa a casa ci troveremo in difficoltà. Ma io ho letto le parole di Dio Onnipotente e mi sembrano la voce del Signore, Dio Onnipotente potrebbe davvero essere il Signore Gesù ritornato. Se ascolto i pastori e abbandono Dio Onnipotente, non opporrò forse resistenza al Signore?” A questo pensiero, ho scritto una X sul quaderno. Molti degli altri hanno fatto lo stesso. Solo una persona ha vergato un segno di spunta. Furioso, il pastore ha commentato: “Quando avrete problemi in futuro, gli abitanti del villaggio non verranno ad aiutarvi. Non pregheremo nemmeno per voi. D’ora in poi, abbiamo chiuso!”

Ero arrabbiata, ma allo stesso tempo anche confusa. Che dire dei falsi cristi di cui parlavano i pastori? Ho chiesto alle due sorelle con cui mi riunivo. Una di loro mi ha letto alcune parole di Dio Onnipotente: “Dio incarnato è chiamato Cristo, e così il Cristo che può offrire agli esseri umani la verità è chiamato Dio. Non vi è nulla di eccessivo in questo, poiché Egli possiede l’essenza di Dio e possiede l’indole di Dio e la sapienza della Sua opera, che sono irraggiungibili per l’uomo. Coloro che si proclamano Cristo ma non sanno eseguire l’opera di Dio sono degli impostori. Cristo non è solamente la manifestazione di Dio in terra, ma anche la carne particolare assunta da Dio nell’eseguire e nel portare a termine la Sua opera fra gli uomini. Questa carne non può essere soppiantata da un uomo qualunque, ma è una carne che può svolgere adeguatamente l’opera di Dio in terra, esprimere la Sua indole, ben rappresentarLo e fornire la vita all’uomo. Presto o tardi, gli imitatori di Cristo cadranno tutti, poiché, anche se affermano di essere Cristo, non possiedono nulla della Sua sostanza. E così, dico che l’autenticità di Cristo non può essere definita dall’uomo, ma la risposta e la decisione provengono da Dio Stesso(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna”). Dopo, ha condiviso: “Come possiamo discernere il vero Cristo dai falsi? Cristo è lo Spirito di Dio incarnato, venuto sulla terra in forma umana. È l’incarnazione della verità, l’avvento del Salvatore. Cristo può esprimere verità e svelare misteri. È in grado di purificare e salvare l’uomo e di compiere l’opera di Dio Stesso. I falsi cristi sono, in essenza, demoni. Per quanto affermino di essere Dio, non sono capaci di esprimere la verità e di compiere l’opera di Dio di salvezza dell’umanità. Possono solo predicare alcune parole della Bibbia o imitare Dio compiendo alcuni miracoli per abbindolare le persone”. Poi mi ha presentato un’analogia. Se ci sono dieci individui in camice bianco con lo stetoscopio che dichiarano tutti di essere medici, ma solo uno è un vero medico, come possiamo distinguere quell’unico vero dai falsi? Non basta guardare i vestiti o il comportamento: la cosa fondamentale è vedere se sono in grado di curare le malattie. Chi è in grado di farlo è un medico. Per discernere Cristo, non possiamo guardare solo alle apparenze. Dobbiamo stabilirlo in base alle Sue opere, alle Sue parole e all’indole che rivela. Se è in grado di esprimere verità e di compiere l’opera di salvezza dell’umanità, allora è Cristo. Leggendo la parola di Dio Onnipotente, possiamo tutti vedere che le Sue parole sono la verità, che hanno potere e autorità. Egli svela i misteri del piano di gestione di Dio di seimila anni, le tre fasi della Sua opera, la Sua incarnazione, i Suoi nomi e la storia segreta della Bibbia. Rivela inoltre la verità e l’essenza della corruzione dell’uomo da parte di Satana e la fonte della ribellione e della resistenza dell’uomo a Dio, aiutando le persone a conoscere la loro indole corrotta. Egli ci dice, ad esempio, quali tipi di persone Gli piacciono, quali detesta, quali possono entrare nel Regno di Dio e quali saranno puniti. E ci rivela la Sua indole giusta che non tollera offesa. Dio Onnipotente ha espresso tutte le verità di cui l’umanità corrotta ha bisogno per essere salvata e sta compiendo l’opera di giudizio degli ultimi giorni. Questo ci dà la certezza che Dio Onnipotente è Dio incarnato e il Cristo degli ultimi giorni. I falsi cristi non sanno esprimere verità né compiere l’opera di Dio di salvezza dell’umanità, e tanto meno eliminare l’indole corrotta dell’uomo. Per quanto dichiarino di essere Dio, dicono il falso, sono spiriti maligni, e cadranno. La comunione di quella sorella mi ha davvero illuminato il cuore. Ho capito che non potevo basarmi sulle parole dei pastori o degli anziani per discernere il vero Cristo, e che è fondamentale vedere se Egli sappia esprimere le verità e compiere l’opera di salvezza dell’umanità. Dio Onnipotente ha espresso così tante verità, ha rivelato numerosissimi misteri della Bibbia e ha compiuto l’opera di giudizio e purificazione dell’uomo. Sono cose che nessun essere umano avrebbe potuto fare. Ne ero assolutamente certa: Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato. Da allora, mi sono spesso riunita con i fratelli e le sorelle del mio villaggio.

Nell’aprile del 2021, mio marito ha avuto una recidiva della sua vecchia malattia ed è morto. I miei parenti volevano che i pastori venissero ad aiutarmi a pregare e a organizzare il funerale, ma i pastori e gli anziani mi hanno derisa e hanno colto l’occasione per tentare di spingermi a rinunciare alla mia fede. Il capo-circoscrizione li ha assecondati, rimproverandomi perché non davo loro ascolto e proibendo agli altri compaesani di aiutarmi. Poi ha detto: “Se solo ti confessi davanti a tutti, prometti di rinunciare a Dio Onnipotente e di frequentare altre congregazioni ecclesiastiche, ti aiuteremo a seppellire tuo marito”. Non avrei mai immaginato che avrebbero usato la sepoltura di mio marito per spingermi ad abbandonare la fede. È stato così spregevole e odioso. Non avevo motivo di confessarmi con loro. Potevo solo piangere, mentre tenevo in braccio mio figlio di cinque mesi. Quando non ho risposto, hanno istigato la mia famiglia a minacciarmi affinché ammettessi di avere torto. Non c’era nessuno a difendermi. Ero scossa dai tremiti e mi sentivo irrimediabilmente sola. Ho pensato: “Se non ammetterò di essere in torto, nessuno mi aiuterà a seppellire mio marito; ma, se lo facessi, rinnegherei e tradirei Dio. Cosa devo fare?” Afflitta, ho invocato Dio: “Dio Onnipotente! Io credo che Tu sei Dio Stesso, l’unico Creatore di ogni cosa, che Tu sei il Dio Onnipotente degli eserciti e che tutto è nelle Tue mani. Intendo sottomettermi alle Tue disposizioni”. Dopo aver pregato, ho ricordato un passo della parola di Dio che avevo letto: “In ogni fase dell’opera che Dio compie negli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma dietro ciò che appare, dietro ogni fase dell’opera e dietro ogni cosa che accade vi è una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nel testimoniare Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu dovuto alle azioni e al disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro ogni cosa vi è una battaglia. […] Quando Dio e Satana combattono nel regno dello spirito, in che modo dovresti soddisfare Dio e in che modo dovresti restare saldo nel testimoniarLo? Devi sapere che tutto ciò che ti accade è una grande prova ed è quello il momento in cui Dio ha bisogno che tu dia testimonianza(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Ho capito che, anche se in apparenza erano i pastori e il capo-circoscrizione a perseguitarmi e a ostacolarmi, di fatto si trattava di un inganno e di un intralcio di Satana. Affermavano che fosse per il mio bene, ma in realtà sfruttavano le usanze del villaggio su cose come i funerali, i matrimoni, le nascite e la costruzione delle case per indurre i compaesani ad abbandonarmi e costringere me a rinnegare e tradire Dio. Volevano inoltre che facessi ritorno alla loro religione, che continuassi a seguirli e a obbedire a loro. Dio ha lasciato da tempo le chiese dell’Età della Grazia per compiere l’opera di giudizio degli ultimi giorni. Se avessi ascoltato i pastori e il capo-circoscrizione e fossi tornata alla loro chiesa, avrei perso la possibilità di essere salvata da Dio e sarei stata mandata all’inferno e punita insieme a loro. Questa era la subdola intenzione di Satana. Per quanto mi ostacolassero, non potevo ascoltarli. Dovevo pregare, affidarmi a Dio, rimanere salda nella mia testimonianza e umiliare Satana. Ma avevo comunque bisogno di aiuto per il funerale di mio marito, questo era un problema concreto. Tutti i miei compaesani, i parenti e gli amici prestavano ascolto al capo-circoscrizione e ai pastori e non volevano aiutarmi, quindi cosa dovevo fare? Continuavo a invocare Dio: “Dio Onnipotente, che qualcuno venga ad aiutarmi a seppellire mio marito o no è interamente nelle Tue mani. Ti affido queste questioni. Qualunque cosa accada, mi sottometterò a Te e non Ti tradirò mai”. Pregare mi ha un po’ rasserenata e ha lenito il dolore. Proprio in quel momento, ho sentito di fuori mio zio che diceva: “Vi supplico, vi prego di aiutarmi, mi scuso io a nome suo”. Il capo-circoscrizione gli ha risposto: “Deve scusarsi personalmente”. Ho pensato: “Questi pastori e questi anziani sono davvero disumani. Sono persino peggiori di un vero e proprio non credente! Farebbero di tutto per indurmi a tradire Dio, ma più ci provano, più devo rimanere salda nella mia testimonianza per svergognare Satana”. Una decina di minuti dopo, ho ricevuto una telefonata inaspettata di mia madre, che mi ha detto: “Non disperare, alcuni amici di tuo marito, dell’esercito, ti aiuteranno a seppellirlo; stanno già venendo lì”. In quel momento ero davvero commossa. Dio aveva mandato delle persone ad aiutarmi a superare quella crisi quando ero al massimo della disperazione. Ho rammentato un passo della Sua parola: “Sai che ogni cosa nell’ambiente che ti circonda è lì perché Io l’ho permesso, Io l’ho disposto. Vedi con chiarezza e appaga il Mio cuore nell’ambiente che ti ho dato. Non temere, il Dio Onnipotente degli eserciti sarà certamente con te; Egli vi protegge ed è il vostro scudo(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 26”). Ho capito che tutto è nelle mani di Dio. Purché ci affidiamo veramente a Dio, Egli ci aprirà una strada. Subivo ancora delle persecuzioni, certo, ma ho visto la guida di Dio, il mio cuore si è rafforzato e ho smesso di sentirmi negativa e debole.

Terminate le cerimonie funebri per mio marito, sua madre mi rimproverava spesso, dicendo che gli abitanti del villaggio ci evitavano perché avevo tradito il Signore Gesù e credevo nel Dio sbagliato. Anche i miei parenti mi attaccavano per gli stessi motivi. Persino la famiglia di mia madre non osava avvicinarsi a me. Solo mia madre veniva a trovarmi, anche se continuava a esortarmi: “Perché non ascolti i pastori né il capo-circoscrizione e il capovillaggio? Guardati: sei vedova; se non ti affidi a queste persone o ai tuoi suoceri, a chi puoi mai rivolgerti? Tuo figlio è ancora così piccolo. Dovresti confessarti e smettere di credere in Dio Onnipotente!” Ovunque andassi, gli abitanti del villaggio parlavano di me alle mie spalle e le mie questioni personali erano oggetto di pettegolezzi. In passato andavo molto d’accordo con gli altri abitanti del villaggio e con i miei vicini, mentre ora mi perseguitavano ed emarginavano solo a causa della mia fede. Ero davvero ferita e demoralizzata. All’epoca, in Birmania non avevamo connessione internet, quindi non potevo riunirmi né ascoltare i sermoni online, e gli altri membri non avevano il coraggio di venire a casa mia per condividere la parola di Dio e aiutarmi. Mi sembrava di essere precipitata nelle tenebre e non riuscivo a scorgere la luce. Non mi restava che pregare Dio ogni giorno, chiedendoGli di guidarmi fuori da quei giorni bui. Un giorno, ho ricevuto un messaggio con delle parole di Dio: “Non essere avvilito, non essere debole, e Io chiarirò le cose per te. La strada verso il Regno non è così agevole, nulla è così semplice! Vuoi ottenere facilmente le benedizioni, giusto? Oggi tutti avranno prove amare da affrontare. Senza di esse, il cuore amoroso che avete per Me non si rafforzerà e voi non proverete per Me un amore autentico. Sebbene tali prove consistano solo in circostanze di scarso rilievo, tutti devono sperimentarle; è solo che la difficoltà delle prove sarà diversa a seconda delle persone. Le prove sono una benedizione da parte Mia, e quanti di voi vengono spesso innanzi a Me e implorano in ginocchio le Mie benedizioni? Sciocchi bambini! Pensate sempre che qualche parola favorevole conti come le Mie benedizioni, eppure non vi rendete conto che l’amarezza è una di esse(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 41”). Leggerlo mi ha davvero commossa. È stato come prendere all’improvviso, nella fase più acuta della malattia, una potente medicina; mi ha colmata di fede e forza. Riflettendo sulla parola di Dio, ho compreso che non è facile seguire Dio, tutti devono affrontare dolori e tribolazioni. Soffrivo fisicamente, è vero, ma questo poteva spingermi a pregare e ad affidarmi a Dio spesso. E più soffrivo, più ero motivata a ricercare la verità. Senza rendermene conto, avevo acquisito una certa conoscenza della sovranità di Dio, il mio rapporto con Lui si era rafforzato ed ero più determinata a seguirLo. Credevo nel Signore fin da quando ero piccola, ma avevo solamente goduto della grazia, delle benedizioni, della pace e della felicità che mi aveva donato. Non avevo mai affrontato dolori o prove. Non sapevo nulla del Signore, né tanto meno di come discernere le persone. In quanto credente in Dio Onnipotente, attraverso quelle persecuzioni e avversità avevo sofferto un po’, ma avevo imparato a discernere le persone: vedevo chiaramente i volti spregevoli, ingannevoli e ostili a Dio dei pastori e degli anziani. In passato, vedendo che i pastori sapevano spiegare la Bibbia e pregare per noi, avevo pensato che tenessero a noi, capissero la Bibbia e conoscessero Dio. Ma quando hanno saputo che il Signore Gesù era tornato non avevano alcuna intenzione di ricercare e indagare. Hanno anche ostacolato i credenti nell’indagare sull’opera di Dio, servendosi delle usanze del villaggio per minacciarmi e istigando gli abitanti ad attaccarmi e a spingermi ad abbandonare Dio Onnipotente. Ho visto che erano farisei ipocriti e li ho completamente respinti. Se ripenso a quei giorni di dolore e depressione, senza la guida della parola di Dio avrei potuto impazzire a causa di quei demoni. È stato grazie alla parola di Dio che ho superato tutte quelle difficoltà. Sono veramente grata a Dio Onnipotente! Dopo qualche tempo, in Birmania è tornato internet. Ho contattato alcuni degli altri membri e ci siamo riuniti online. Ma le persecuzioni dei pastori e del capo-circoscrizione si sono ulteriormente inasprite.

Un giorno, nel gennaio 2022, hanno indetto un’assemblea del villaggio. Vi hanno preso parte circa trecento persone. Hanno costretto quattordici di noi fedeli ad accovacciarsi all’esterno, sotto il sole cocente. Il capovillaggio ha detto: “Non possono esserci due credi in questo villaggio. Ho indetto questa assemblea affinché voi seguaci di Dio Onnipotente possiate fare una scelta. A nome di tutto il villaggio, vi chiedo: continuerete a credere in Dio Onnipotente o tornerete alla chiesa?” Hanno convocato i nostri parenti perché tentassero di persuaderci uno per uno. Il padre di fratello Roberto era un capovillaggio e lo ha esortato a inginocchiarsi e confessarsi. Roberto ha risposto che non c’era nulla di male nel credere in Dio Onnipotente e si è rifiutato di obbedire. Suo padre ha detto con rabbia: “Dovresti credere a ciò in cui credono i tuoi genitori, a prescindere. Non ascoltandoci e credendo in Dio Onnipotente, non ci stai forse abbandonando?” Roberto ha replicato: “Io credo in Dio: quando mai ho detto che vi stavo abbandonando? Amo voi, i miei genitori, ma amo di più Dio, il nostro Creatore”. Suo padre, ancora più arrabbiato di prima, ha ringhiato: “Tu sei mio figlio! Tutto ciò che sei è nelle mie mani! Non ti permetto di parlarmi così!” Di fronte a quella scena, l’arroganza di quelle persone mi è apparsa ancora più chiara. Sebbene credessero nel Signore, non avevano un cuore che Lo temeva e non Lo magnificavano. Poi, un funzionario del governo ha detto: “La Cina non permette alle persone di credere in Dio Onnipotente e arresta chi lo fa. Abbiamo intenzione di condurre le nostre indagini qui. Chi vi ha fatto conoscere questa fede? Chi è il vostro leader?” Tutti abbiamo risposto che non avevamo un leader. Un altro funzionario ci ha incalzati per avere delle risposte, ma noi abbiamo ribadito che non avevamo un leader. Allora, un funzionario del governo distrettuale ci ha chiesto: “Cosa intendete con ‘Dio Onnipotente’?” Ho risposto: “Non lo sapete? Dio Onnipotente è il Signore della creazione, lo stesso Signore che ha creato voi”. Le mie parole lo hanno mandato su tutte le furie e ci ha intimato di fare la nostra scelta finale. Coloro che sceglievano di continuare a credere in Dio Onnipotente dovevano dire “continuo” mentre quelli che volevano smettere dovevano dire “abbandono”. Se avessimo scelto “continuo”, saremmo stati segnalati ai piani alti perché si occupassero di noi. Il capo-circoscrizione ha inoltre detto che chi sceglieva l’opzione “continuo” doveva lasciare il villaggio, mentre chi sceglieva “abbandono” poteva rimanere e tornare alla chiesa. Ci hanno quindi fatto dichiarare uno per uno le nostre decisioni. Avevo davanti tre sorelle che hanno scelto “abbandono” per paura della persecuzione. Arrivato il mio turno, mia madre, con mio figlio sulle spalle, mi ha gridato di dichiarare “abbandono” e di smettere di credere. Era così doloroso guardare mia madre e mio figlio in quel momento. Se mi avessero arrestata, cosa ne sarebbe stato di loro? Sarebbe stato così difficile per mia madre prendersi cura di mio figlio. Così ho pregato, chiedendo a Dio di darmi fede. Ho ricordato le parole del Signore Gesù: “Chi ama padre o madre più di Me, non è degno di Me; e chi ama figlio o figlia più di Me, non è degno di Me. Chi non prende la sua croce e non viene dietro a Me, non è degno di Me(Matteo 10:37-38). “Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il Regno dei Cieli(Matteo 5:10). Inoltre, Dio Onnipotente dice: “Che cosa intende Dio quando dice che ‘Dio è la sorgente della vita dell’uomo’? Dice così affinché tutti si rendano conto di questo: le nostre vite e le nostre anime provengono tutte da Dio e sono state create da Lui, non dai nostri genitori e non certo dalla natura. È Dio che ce le ha donate. Solo la nostra carne è nata dai nostri genitori, come i nostri figli sono nati da noi, ma il loro destino è interamente nelle mani di Dio. Credere in Lui è un’opportunità che Dio ci ha dato; è ordinata da Lui ed è la Sua grazia. Non hai pertanto alcun bisogno di adempiere a obblighi o responsabilità nei confronti di chiunque altro; dovresti solamente svolgere il tuo dovere di essere creato nei confronti di Dio. Questo è ciò che si deve fare al di sopra di tutto il resto, la cosa principale su cui si deve incentrare la propria vita(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee fuorviate ci si può realmente trasformare”). Ho capito che il nostro destino è nelle mani di Dio. Dove nasciamo, chi sono i nostri genitori, quali difficoltà affronteremo: tutte queste cose sono state prestabilite da Dio molto tempo fa. Anche se ho dato alla luce mio figlio, tutto ciò che posso fare per lui è il mio dovere di madre, ossia prendermi cura di lui. Ma non posso cambiare il suo destino o quello che gli accadrà. Alcuni bambini rimangono orfani da piccoli, eppure diventano adulti lo stesso. Come i miei genitori, che hanno divorziato quando ero piccola; non ho avuto un padre che si prendesse cura di me come gli altri bambini, ma sono comunque diventata un’adulta sana. È Dio a decidere del futuro di mio figlio. Mia madre era ancora giovane. Anche in mia assenza, poteva prendersi cura del mio bambino. Dovevo affidarli a Dio e sottomettermi alle Sue disposizioni. Sentivo sempre più di dover scegliere di credere in Dio, seguirLo, rimanere salda nel testimoniarLo e svergognare Satana. Così, mi sono alzata in piedi e ho detto: “Continuo!” Il capo-circoscrizione ha detto: “Chi sceglie di continuare commette un errore”. Ho risposto: “Io credo in Dio e Lo seguo. Ascolto solo la Sua parola. Non è un errore!” Il funzionario mi ha rimproverata con rabbia, definendomi apostata e traditrice del Signore. Ma nel mio cuore sapevo che Dio Onnipotente ha espresso molte verità e compiuto l’opera di giudizio degli ultimi giorni, e che Egli è il Signore Gesù ritornato. Avevo udito la voce di Dio e accettato la salvezza del Signore. Stavo seguendo le orme dell’Agnello: come poteva essere un tradimento del Signore? Volevo davvero confutarli, ma con quel loro darmi addosso non me ne hanno data la possibilità. L’anziano Oreste mi ha maledetta come una miserabile ingrata e ha afferrato un’asse per picchiarmi. Terrorizzata, ho pregato Dio in silenzio. Con mia grande sorpresa, mia suocera si è improvvisamente fatta avanti per fermarlo. Ho ringraziato Dio per la Sua protezione. Poi, altri cinque membri hanno scelto di dire “continuo”. Vedendo che non scendevamo a compromessi, hanno ripreso a chiederci chi fosse il nostro leader. Nessuno ha risposto. Siamo rimasti accovacciati al sole dalle nove e mezza del mattino alle cinque del pomeriggio, oltre sette ore di fila. Per via di tutto quel tempo senza cibo né acqua, un fratello più fragile è svenuto per la pressione bassa. La sua famiglia è accorsa per aiutarlo, ma il capo-circoscrizione non glielo ha permesso. Ha detto loro: “Se il vostro Dio è il vero Dio, perché lui è svenuto?” Dopo, vedendo che continuavamo a non arrenderci, il capo-circoscrizione ci ha detto di prendere i nostri familiari, il nostro bestiame e tutti i nostri beni e di lasciare il villaggio quella sera stessa. Ha aggiunto che avrebbero bruciato le nostre case dopo che ce ne fossimo andati. Il funzionario del governo distrettuale ha commentato: “Non sprechiamo tempo: preferirebbero morire piuttosto che dire chi è il loro leader. Per ora mandateli a casa. Domani invierò i rapporti su di loro al governo perché i vertici decidano in merito. Questo li spaventerà”. Ma io non ero affatto spaventata. Sapevo che tutto era nelle mani di Dio, che era solamente Lui a stabilire se gli alti funzionari sarebbero venuti e ci avrebbero arrestati oppure no.

La mattina del terzo giorno, il governo ha indetto una riunione circoscrizionale. C’erano più di 400 persone. Temevo che ci costringessero a bestemmiare Dio e a firmare una dichiarazione di apostasia, così ho pregato, chiedendo a Dio di proteggerci affinché rimanessimo saldi nella nostra testimonianza. Nella riunione, il capo del distretto governativo ci ha detto: “Siete tutti giovani e non capite nulla. Non sono qui per chiedere conto a voi oggi, ma d’ora in poi dovrete obbedire ai vostri genitori, lavorare sodo e smettere di ascoltare le parole di Dio Onnipotente e di diffondere il Suo Vangelo, o il capo-circoscrizione vi arresterà e vi consegnerà al governo”. Un funzionario del consiglio di amministrazione si è rivolto alla folla: “Tratteremo i seguaci di Dio Onnipotente come fa il PCC. Il PCC dà la caccia a questi credenti, li arresta e può picchiarli a morte impunemente. Faremo lo stesso qui, nello stato di Wa. Tutti questi credenti saranno arrestati, che abbiano fatto qualcosa di male o meno, e poi verranno picchiati a morte impunemente. Nessuno può affermare cose come ‘quei credenti non hanno fatto nulla di male’. Questi sono gli ordini del governo. Non opponete resistenza, e se vedete dei credenti in Dio Onnipotente denunciateli”. Poi ha puntato un dito verso noi credenti e ha detto alla folla: “Guardate bene i loro volti, dovrete saper riconoscerli. Queste persone credono in Dio Onnipotente. Se le vedete riunirsi o evangelizzare, denunciatele!” Poi ha incaricato un impiegato del distretto di leggere a tutti del materiale di blasfemie contro Dio. La gente è stata ingannata dalle parole del governo e alcuni ci guardavano con disgusto. Le loro parole mi hanno fatta infuriare. Sapevo che il governo stava perseguitando noi credenti per costringerci a rinunciare alla nostra fede e per instillare nelle persone la paura e il timore di indagare sull’opera di Dio Onnipotente e far loro perdere la salvezza di Dio. Questo mi ha fatto odiare quei diavoli ancora di più. Poi ci hanno lasciati andare a casa.

Tornata a casa, ho letto un passo delle parole di Dio Onnipotente: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche obbedire a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è servirle, e lavorare per l’umanità e servire l’opera di Dio e il Suo piano di gestione. Per quanto malevola sia la sua natura e per quanto malvagia la sua sostanza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: essere al servizio di Dio e fungere da completamento di Dio. Tali sono l’essenza e la posizione di Satana. La sua sostanza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina al servizio di Dio!(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Leggere la parola di Dio mi ha dato fede. I pastori e gli anziani potevano farci pressioni, il governo poteva arrestarci e perseguitarci, e potevano usare le nostre famiglie per cercare di spingerci ad abbandonare Dio Onnipotente; ma, qualunque cosa dicessero o facessero, non potevano nulla contro di noi se non era Dio a permetterlo. Come quando l’anziano Oreste ha tentato di picchiarmi con una tavola e mia suocera, che mi odiava, si è improvvisamente fatta avanti in mia difesa e lo ha fermato. Tutto questo dipendeva da Dio. Percepivo il potere e la sovranità di Dio su tutte le cose e sentivo che Egli vegliava su di me. Sapevo che Dio predisponeva le situazioni in base alla mia statura e che non mi stava affidando un fardello troppo pesante. Attraverso queste esperienze, la mia fede in Dio è cresciuta e ho percepito che tutto ciò che Egli fa è buono. Sono così grata a Dio! Questa esperienza mi ha anche permesso di vedere chiaramente la natura di opposizione e odio nei confronti di Dio dei pastori e degli anziani. Le parole di Dio dicono: “Ci sono quelli che leggono la Bibbia in grandi chiese e la recitano per tutto il giorno, eppure non ce n’è uno tra loro che comprenda lo scopo dell’opera di Dio. Non uno tra loro è in grado di conoscere Dio, tanto meno è in sintonia con la volontà di Dio. Sono tutti uomini indegni e spregevoli, così boriosi da voler insegnare a Dio. Anche se sventolano la Sua bandiera, Gli si oppongono intenzionalmente. Anche se rivendicano la loro fede in Dio, mangiano pur sempre la carne e bevono il sangue dell’uomo. Tutti questi uomini sono diavoli che divorano l’anima dell’uomo, capi demoni che deliberatamente disturbano chi cerca di percorrere la strada giusta, pietre di inciampo che intralciano quanti cercano Dio. Anche se sono ‘di robusta costituzione’, come fanno i loro seguaci a sapere che in realtà sono anticristi che guidano l’uomo a opporsi a Dio? Come fanno i loro seguaci a sapere che sono diavoli vivi dediti a divorare anime umane?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Tutti coloro che non conoscono Dio sono persone che si oppongono a Dio”). I pastori e gli anziani non comprendevano affatto la Bibbia. Insegnavano solo le parole e le dottrine della Bibbia, e non accoglievano minimamente il Signore e tanto meno ricercavano la verità. Di fronte all’opera di Dio degli ultimi giorni, non ricercavano né indagavano, interpretavano male la parola del Signore e diffondevano nozioni per fuorviare i fedeli. Affermando che qualunque predicazione sul fatto che il Signore era ritornato fosse falsa, impedivano ai fedeli di udire la voce di Dio e di accogliere il Signore. Dichiaravano anche che lo scopo era proteggere i fedeli, ma in realtà temevano che nessuno li avrebbe ascoltati se tutti avessero seguito Dio Onnipotente, e che ciò avrebbe messo a repentaglio il loro prestigio e il loro sostentamento. Ecco perché cercavano di indurci ad abbandonarLo. Sono arrivati a far leva sulle usanze in merito a funerali, matrimoni, nascite e costruzione di case per tentare di farmi firmare una dichiarazione di apostasia. Per spingermi a rinunciare a Dio Onnipotente, hanno persino usato la sepoltura di mio marito. Quando non ho ascoltato, in combutta con il governo hanno indetto un’assemblea del villaggio per perseguitarmi e hanno usato la mia famiglia per indurmi a tradire Dio. Volevano persino cacciarci dal villaggio, bruciare le nostre case e consegnarci ai funzionari superiori. Non si sono fermati davanti a nulla pur di perseguitarci, affinché tradissimo Dio Onnipotente e perdessimo la possibilità di essere salvati e di entrare nel Regno di Dio. Quei pastori erano davvero subdoli e malvagi! Ho ricordato le parole con cui il Signore Gesù condannò i farisei. Il Signore Gesù disse: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il Regno dei Cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. […] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi(Matteo 23:13, 15). Con il pretesto di proteggere il gregge, i pastori e gli anziani impedivano alle persone di accettare l’opera di Dio degli ultimi giorni. Le fuorviavano affinché li seguissero nell’opporsi a Dio e alla fine le avrebbero condotte all’inferno. Sono diavoli viventi che impediscono alle persone di entrare nel Regno di Dio, demoni e anticristi che si oppongono a Dio e danneggiano gli uomini. Ho visto chiaramente la loro essenza di odio verso la verità e verso Dio, e sono diventata più salda nella mia fede nel seguire Dio. Comunque cercassero di fuorviarmi o di ostacolarmi, non avrei abbandonato Dio Onnipotente. In preghiera, ho promesso a Dio di compiere bene il mio dovere e di portare davanti a Lui un maggior numero di persone che anelano alla Sua apparizione affinché accettino la Sua salvezza.

Col passare del tempo, le limitazioni all’evangelizzazione e alle nostre riunioni non sono cessate. Per impedirci di credere in Dio Onnipotente e di riunirci online, hanno incaricato agenti di controllare i nostri telefoni ogni tre giorni e cancellare l’app di Facebook non appena la vedevano. Per evitare di essere controllati da loro e dal governo, portavamo gli attrezzi agricoli in montagna e fingevamo di lavorare per poterci riunire in segreto. Di solito non osavamo parlare liberamente della nostra fede nel villaggio, ma comunque ci perseguitassero, ci affidavamo lo stesso a Dio continuando a diffondere il Vangelo in altri villaggi. Col tempo, sempre più persone hanno accettato il Vangelo. Ma il capo villaggio ha scoperto che stavo diffondendo il Vangelo e mi ha fatto pressioni affinché vendessi gli altri e confessassi a chi avevo predicato. Di fronte al mio silenzio, mi ha minacciata, cercando di indurmi a rinnegare la mia fede e a farmi tornare nella congregazione, pena il mio arresto. Per riunirmi e predicare il Vangelo normalmente e sfuggire alle persecuzioni e all’arresto, sono fuggita dal Birmania e sono emigrata in un altro Paese. Ora vivo con altri fratelli e sorelle. Ci riuniamo, diffondiamo il Vangelo e testimoniamo l’opera di Dio. Mi trovo davvero benissimo. Ho patito dolore e persecuzione in tutto questo, ma ho acquisito un certo discernimento nei confronti dei pastori e degli anziani, vedo più chiaramente la malvagità del governo e non mi lascio più limitare da loro. Ho anche acquisito una certa conoscenza della sovranità di Dio e la mia fede in Lui è cresciuta. Sono cose che non avrei potuto ottenere in un ambiente confortevole.

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