49. Un atteggiamento corretto nei confronti del proprio dovere
Irrigavo i nuovi arrivati nella chiesa; ma, a causa della mia levatura piuttosto scarsa, c’erano molte verità che non riuscivo a comunicare chiaramente e non ero in grado di risolvere i problemi dei neofiti. Inoltre, proteggevo sempre la mia immagine e il mio prestigio. Quando qualcosa non mi era chiaro, mi vergognavo a chiedere aiuto agli altri. Di conseguenza, non ho svolto un buon lavoro nell’irrigare i nuovi arrivati e per questo motivo sono stata rimossa. La leader mi ha poi assegnata agli affari generali. Questo cambiamento di dovere mi ha davvero irritata. Non riuscivo ad accettarlo, soprattutto quando vedevo sempre più persone accettare l’opera di Dio degli ultimi giorni e a cui occorreva irrigazione urgente. Perdere quel dovere proprio in quel momento mi ha fatto chiedere se non fossi stata smascherata. Mi preoccupava cosa avrebbero pensato gli altri di me quando lo avrebbero scoperto: che mancavo di levatura, che ero adatta solo a lavori di fatica e saltuari. All’inizio, irrigavo i nuovi credenti insieme agli altri, mentre ora mi occupavo di affari generali, solo di piccole faccende: che senso aveva quel tipo di dovere? Per quanto bene facessi, sarei stata solo un’operaia e sarei stata eliminata. Più ci pensavo, più mi arrabbiavo. Non eseguivo bene i miei compiti, accontentandomi invece di svolgerli meccanicamente, senza metterci il cuore. A volte, c’erano molte cose da fare la sera, ma iniziavo ad appisolarmi molto presto. Una volta, una sorella responsabile del lavoro di irrigazione mi ha scritto per chiedermi di aiutarla a organizzare alcuni documenti di lavori passati. Nel leggere il suo messaggio, ho provato molta resistenza. Non ero più addetta al lavoro di irrigazione: perché chiedeva a me di farlo? Ma non potevo rifiutare, così ho accettato con riluttanza. Il giorno dopo, un’altra sorella irrigatrice mi ha chiesto aiuto. Ero davvero riluttante, e mi sono detta: “Gli affari generali non sono che lavori saltuari e chiunque può assegnarmi incarichi. Non si tratta realmente del mio lavoro, quindi perché chiede aiuto a me?” Se avessi rifiutato, temevo che avrebbe pensato che non stessi sostenendo il lavoro della chiesa. Di malavoglia, ho accettato.
Per alcuni giorni, non ho affatto riflettuto su me stessa. Non riuscivo ad accettare quel cambiamento di dovere da parte di Dio e mi opponevo alla leader, convinta che mi stesse rendendo le cose difficili. Di proposito, ho detto a una sorella con cui collaboravo in passato: “Sono sempre stata attiva nel mio lavoro di irrigazione e ho fatto tutto quello che dovevo fare. La leader non mi ha mai aiutata in caso di problemi, e poi mi ha sostituita seduta stante. Beh, non importa. Dal momento che è accaduto, dovrò trarne un insegnamento”. Quando l’ha saputo, anche a quella sorella sembrava che la leader non fosse stata equa con me. In quel momento, mi sentivo davvero offesa. Perché ero stata incaricata di gestire gli affari generali? Ero capace solo di svolgere lavori saltuari? Non valeva la pena coltivarmi? Mi sembrava che da quel momento in poi sarei stata inutile e che, se pure avessi mantenuto la mia fede fino alla fine, sarei stata eliminata. Questi pensieri mi rendevano sempre più infelice. Ho capito che il mio stato non era corretto, così ho immediatamente pregato davanti a Dio, dicendo: “Dio, cos’ho che non va? Questo è comunque un dovere: perché sono così scontenta di gestire gli affari generali? Dio, Ti prego, illuminami e guidami a capire me stessa e a smettere di vivere nella corruzione”. Dopo aver pregato, ho pensato alle parole di Dio sull’atteggiamento degli anticristi verso i cambiamenti di dovere. La parola di Dio dice: “Quale sia il dovere più adatto a te deve essere stabilito in base ai tuoi punti di forza. Se capita che la chiesa ti assegni un dovere in cui non sei bravo o che preferiresti non svolgere, puoi sollevare la questione e risolverla attraverso la comunicazione. Ma se sei in grado di svolgerlo, se è un dovere che dovresti svolgere, e non vuoi farlo solo per timore di soffrire, allora hai un problema con te stesso. Se sei disposto a obbedire e sei in grado di ribellarti alla tua carne, allora si può affermare che tu sia relativamente ragionevole. Tuttavia, se cerchi sempre di calcolare quali siano i doveri più prestigiosi e se presumi che certi doveri ti faranno perdere la stima degli altri, questo dimostra che hai un’indole corrotta. Perché nutri simili pregiudizi nella comprensione dei doveri? È possibile che tu sappia svolgere bene un dovere se lo scegli in base alle tue idee personali? Questo non è necessariamente vero. Ciò che conta di più è eliminare la tua indole corrotta; se non lo fai non sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere, nemmeno se ti piace. Alcune persone svolgono i loro doveri senza principi, e il loro svolgimento del dovere è sempre basato sulle loro preferenze, quindi non sono mai in grado di risolvere le difficoltà, sono superficiali in ogni dovere che svolgono, e alla fine vengono eliminate. Persone come queste possono forse essere salvate? […] Le persone malevole e gli anticristi non hanno mai un atteggiamento corretto nei propri doveri. Cosa pensano quando vengono trasferiti? ‘Credete che io sia solo un servitore? Quando mi usate, mi fate rendere un servizio per voi e, quando avete finito con me, vi limitate a mandarmi via. Ebbene, io non renderò servizio in questo modo! Voglio essere un leader o un lavoratore, perché sono questi gli unici lavori rispettabili qui. Se non mi permettete di essere un leader o un lavoratore e volete comunque che io mi adoperi, potete scordarvelo!’ Che tipo di atteggiamento è questo? Si stanno sottomettendo? Su quale base affrontano un trasferimento nel loro dovere? Sulla base dell’irruenza, delle idee personali e della loro indole corrotta, giusto? E quali sono le conseguenze di questo approccio? Anzitutto, simili persone sapranno forse essere leali e sincere nel loro prossimo dovere? No, affatto. Avranno un atteggiamento positivo? In che stato si troveranno? (In uno stato di sconforto.) Qual è l’essenza dello sconforto? È l’antagonismo. E qual è il risultato finale di un umore antagonista e scoraggiato? Una persona che si sente così può mai compiere bene il suo dovere? (No.) Se una persona è sempre negativa e antagonista, è forse in grado di svolgere un dovere? Qualunque dovere svolga, non lo può svolgere adeguatamente. È un circolo vizioso e non finirà bene. Perché? Persone come queste non stanno percorrendo una buona strada; non cercano la verità, non sono sottomesse e non riescono a comprendere correttamente l’atteggiamento e l’approccio della casa di Dio nei loro confronti. Questo è un problema, non è vero? È un cambiamento di dovere perfettamente appropriato, ma gli anticristi affermano che sia stato apportato per tormentarli, che non vengono trattati come esseri umani, che la casa di Dio manca di amore, che sono trattati come macchine, chiamati quando servono e poi messi da parte quando non servono. Questo non è forse un argomento distorto? Chi dice queste cose possiede forse coscienza o ragione? È una persona priva di umanità! Distorce una questione perfettamente corretta, trasforma una pratica del tutto appropriata in qualcosa di negativo: non si tratta forse della malvagità di un anticristo? Una persona così malvagia può forse comprendere la verità? Assolutamente no. Questo è uno dei problemi degli anticristi: qualsiasi cosa accada loro, la considereranno in una maniera distorta. Perché pensano in modo distorto? Perché la loro natura essenza è molto malvagia. La natura essenza di un anticristo è principalmente malvagia, ed è seguita dalla loro ferocia: queste sono le loro caratteristiche principali. La natura malvagia degli anticristi impedisce loro di comprendere correttamente qualsiasi cosa; al contrario, distorcono tutto, si spingono agli estremi, spaccano il capello in quattro e non sono capaci di gestire le cose adeguatamente o di cercare la verità. Poi reagiscono attivamente e cercano di vendicarsi, diffondendo addirittura nozioni e dando sfogo a negatività, istigando e coinvolgendo altri nel disturbare il lavoro della chiesa. Diffondono segretamente alcune lamentele, giudicano il modo in cui le persone sono trattate dalla casa di Dio, alcune delle sue regole amministrative, il modo in cui alcuni leader agiscono e condannano questi leader. Di che tipo di indole si tratta? Di un’indole maligna” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 12: Vogliono abbandonare quando non hanno prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni”). Dalle parole di Dio, ho visto che, qualsiasi cosa accada, gli anticristi non capiscono correttamente le intenzioni di Dio, e fraintendono sempre le cose. Approcciano un semplice cambiamento di dovere come fosse una retrocessione, pensando che si stiano rendendo loro le cose difficili. Diventano negativi e resistenti, e potrebbero abbandonare il loro dovere in qualsiasi momento, trascurando il lavoro della chiesa. Gli anticristi hanno una natura così malvagia e crudele! E io mi stavo comportando esattamente nello stesso modo. Dopo essere stata rimossa, avrei dovuto riflettere sui miei fallimenti e apprezzare l’opportunità di un nuovo dovere. Invece, non ho nemmeno riflettuto. Mi sembrava che la leader fosse stata dura con me, che gestire gli affari generali fosse degradante e imbarazzante, che svolgessi lavori strani e fossi un’operaia, che non valesse la pena coltivarmi, e che quindi non avessi futuro. Semplicemente non sapevo sottomettermi; mi sembrava persino di aver subìto un torto, e mi opponevo a quel dovere. Ero sempre svogliata, facevo le cose meccanicamente, del tutto assente. Mi stavo opponendo a Dio e usavo quel tipo di negatività per contrastarLo. Non volevo collaborare quando le sorelle irrigatrici venivano a chiedermi aiuto, e non facevo che lamentarmi. Pensavo che mi dessero ordini, che mi assegnassero lavori faticosi e strani. Volevo sfogare i miei sentimenti di offesa, così ho esposto le mie rimostranze alla mia ex collaboratrice, lamentandomi della leader. Lei, influenzata, ha sviluppato un pregiudizio verso la leader. Quel cambiamento di dovere mi ha messa completamente a nudo. Svolgevo i miei doveri solo in base a preferenze personali, volevo solo un dovere che mi facesse fare bella figura. Con un prestigio inferiore, mi pareva di perdere la stima degli altri e la speranza di benedizioni, così ero negativa e mi trascinavo, opponendomi a Dio e sfogando persino la mia rabbia nel dovere. Ho diffuso i miei pregiudizi e idee e ho portato dalla mia parte un’altra persona che combattesse per me. Mi comportavo diversamente da un anticristo? Riflettendo, ho visto che ero del tutto priva di normale umanità e ragione!
Poi, ho letto alcune parole di Dio: “Alcune persone non svolgono i loro doveri in modo adeguato, sono sempre superficiali, causano intralcio o disturbo e, alla fine, vengono sostituite. Non vengono però espulse dalla chiesa, e in questo modo viene data loro la possibilità di pentirsi. Tutti hanno un’indole corrotta, tutti hanno momenti di smarrimento o di confusione, momenti in cui manifestano scarsa levatura. L’obiettivo della possibilità che ti viene data è che tu possa ribaltare la situazione. E come si può fare questo? Devi riflettere e arrivare a conoscere i tuoi errori passati; non accampare scuse e non andartene in giro a diffondere nozioni. Se fraintendi Dio e trasmetti con leggerezza agli altri queste incomprensioni, portando anche loro a fraintendere Dio insieme a te, se hai delle nozioni e vai in giro a diffonderle inducendo tutti a sviluppare nozioni insieme a te e a cercare di discutere con Dio insieme a te, non equivale forse a incitare la folla? Non è forse opporsi a Dio? E può mai venire qualcosa di buono dall’opporsi a Dio? Puoi ancora essere salvato? Tu speri che Dio ti salvi, eppure rifiuti di accettare la Sua opera, resisti e ti opponi a Lui, quindi Dio vorrà ancora salvarti? Abbandona questa speranza. Quando hai commesso un errore Dio non ti ha ritenuto responsabile né ti ha eliminato a causa di quel singolo errore. La casa di Dio ti ha dato una possibilità e ti ha permesso di continuare a svolgere un dovere e di pentirti, e questa è l’opportunità che Dio ti ha concesso; se possiedi coscienza e ragione, dovresti farne tesoro. Alcuni sono sempre superficiali nell’assolvere i loro doveri, e vengono sostituiti; altri vengono trasferiti. Questo significa forse che sono stati eliminati? Non è quello che ha detto Dio; hai ancora una possibilità. Che cosa dovresti fare, dunque? Devi riflettere su te stesso, arrivare a conoscerti e conseguire un autentico pentimento; questa è la via. Ma alcune persone non fanno questo, anzi si ribellano e vanno in giro a dire: ‘Non mi è stato permesso di svolgere questo dovere perché ho detto una cosa sbagliata e ho offeso qualcuno’. Non cercano il problema in sé stesse, non riflettono, non ricercano la verità, non si sottomettono alle disposizioni e alle orchestrazioni di Dio e Gli si oppongono diffondendo nozioni. Costoro non sono forse diventati Satana? Quando fai le cose che fa Satana, non sei più un seguace di Dio, sei diventato un nemico di Dio; Dio salverebbe mai il suo nemico? No. Dio salva persone che possiedono un’indole corrotta, persone vere, non i diavoli, non i Suoi nemici. Quando vai contro Dio, ti lamenti di Lui, Lo fraintendi e Lo giudichi diffondendo nozioni su di Lui, allora sei completamente contro di Lui; stai sollevando un grido di protesta contro Dio” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto ricercando le verità principi si può svolgere bene il proprio dovere”). Le parole di Dio mi hanno profondamente toccata. Nonostante la mia destituzione, la chiesa mi ha dato comunque la possibilità di compiere un dovere. Non ha detto che non potevo perseguire la verità e che sarei stata eliminata. Mi è stato assegnato un altro dovere, e questo mi dava l’opportunità di riflettere su me stessa e capirmi. Ma, non comprendendo l’intenzione di Dio, pensavo che essere destituita significasse perdere il prestigio e la faccia. Ero negativa e opponevo resistenza. Ero così ribelle e irragionevole! Quando irrigavo i nuovi credenti, poiché non avevo buona levatura, non riuscivo a condividere chiaramente sulla verità e i dubbi dei neofiti non venivano risolti tempestivamente. Per paura che gli altri mi guardassero dall’alto in basso, fingevo sempre, e non mi aprivo né cercavo aiuto per le mie difficoltà. La leader ha condiviso con me i princìpi e i metodi per quel dovere, ma io mi accontentavo di sapere che esistevano e non pensavo a come poi metterli in pratica e applicarli. Così, dopo ripetute condivisioni, non ho afferrato molti princìpi e il mio lavoro di irrigazione non ha mai ottenuto buoni risultati. Non solo avevo scarsa levatura, ma ero estremamente arrogante e non volevo cercare la verità. Non stavo incrementando le mie capacità e il mio lavoro ristagnava. Quindi ho dovuto essere riassegnata a un dovere differente. Ma non volevo riconoscere la mia corruzione e le mie mancanze. Ero indignata per il mio trasferimento e non lo accettavo. Ho persino pensato che Dio mi stesse smascherando, mettendomi in cattiva luce, e che mi avrebbe eliminata. Era assurdo e del tutto irragionevole da parte mia. Con la mia scarsa levatura e la mia mancanza di risultati nell’irrigare i nuovi arrivati, ero spesso negativa. Se avessi mantenuto quel dovere, non solo avrei danneggiato la mia vita, ma avrei anche ostacolato il lavoro della chiesa. In base alla mia levatura e ai miei punti di forza, la leader mi ha affidato un dovere commisurato alle mie capacità. Si trattava di seguire i princìpi ed essere responsabile della mia vita. Ma io non sapevo cosa fosse giusto per me. Non ho riflettuto su me stessa per conoscermi e ho contrattaccato, giudicando la leader alle sue spalle, diffondendo negatività. Esteriormente, sembrava che stessi soltanto trovando in lei delle mancanze, ma in realtà mi stavo opponendo a Dio, andando contro di Lui. Venendo smascherata in questo modo, ho visto che non solo mancavo di levatura, ma che avevo anche un’indole gravemente corrotta. Se non mi fossi sottomessa come dovevo e non avessi svolto seriamente il mio dovere, sarei stata messa a nudo ed eliminata.
Riflettendo, ho anche scoperto una mia visione fallace. Pensavo che i doveri fossero di diversi livelli, che ce ne fossero di più e di meno importanti, e che solo il lavoro di leader o di irrigatrice fosse un vero dovere, mentre quello degli affari generali non potesse essere considerato tale. Pensavo che si trattasse di un lavoro di basso livello, che svolgere simili doveri fosse solo manodopera, e che sarei stata eliminata dopo la conclusione. Perciò, essere incaricata di gestire gli affari generali mi faceva sentire inferiore, trattata come un automa. Opponevo resistenza ed ero addirittura demotivata nel compiere il mio dovere. Invece, nella chiesa, tutti i doveri servono al piano di gestione di Dio di salvezza dell’umanità. Che si tratti di essere leader, irrigatori, o di occuparsi degli affari generali, è comunque un dovere, e tutti devono collaborare bene. È proprio come una macchina: ogni singola parte ha il suo scopo, quindi non c’è grande o piccolo, alto o basso, nobile o infimo nei doveri, solo funzioni diverse. Indipendentemente dal dovere che svolgono, tutti hanno lezioni da imparare e verità principi da praticare e in cui entrare. Purché perseguiamo la verità, tutti possiamo essere salvati da Dio. Io, invece, pensavo sempre alle cose in modo sbagliato. Ritenevo che gli affari generali fossero solo manodopera e lavori saltuari. Ho applicato questa prospettiva distorta e malvagia al mio cambiamento di dovere e ho frainteso l’intenzione di Dio. È una cosa che Dio odia e disprezza profondamente! Questo mi ha ricordato alcune parole di Dio: “Il desiderio di Dio è che ogni persona sia resa perfetta, sia in definitiva guadagnata da Lui, sia completamente purificata e diventi qualcuno che Egli ama. Non importa se Io dica che siete arretrati o di scarsa levatura: questo è un fatto. Questa Mia affermazione non dimostra che intendo abbandonarvi, che ho perso la speranza in voi, ancor meno che non desidero salvarvi. Oggi sono venuto a compiere l’opera per la vostra salvezza, ovvero la Mia opera è il prosieguo dell’opera di salvezza. Ciascuno ha l’opportunità di essere reso perfetto: a condizione che lo desideri, a condizione che tu lo persegua, alla fine sarai in grado di ottenere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se hai un’alta levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Leggere la parola di Dio mi ha davvero commossa, ma allo stesso tempo mi vergognavo. Ho frainteso e incolpato Dio senza capire la Sua intenzione. Pensavo di essere stata assegnata al lavoro degli affari generali a causa della mia scarsa levatura, e che sarei stata eliminata dopo aver terminato la manodopera. In realtà, Dio non ha mai detto che non salverà coloro che hanno scarsa levatura, e non tratta le persone in base alla loro levatura o al dovere che svolgono. Egli guarda se amano e perseguono la verità. È questa la chiave per sapere se possano essere salvate. Ho ripensato a una persona malevola che era stata allontanata dalla chiesa. Sembrava avere levatura e il suo dovere ispirava ammirazione, ma perseguiva sempre il prestigio, soffocava gli altri ed escludeva chi aveva opinioni diverse. È stata più volte potata, ma non si è pentita. Alla fine è stata allontanata dalla chiesa. Anche moltissimi dei falsi leader e anticristi che sono stati smascherati ed eliminati negli anni recenti erano dotati di levatura e doni esteriormente, ma non perseguivano la verità. Compivano molte malefatte in nome della fama e del prestigio, e percorrevano un cammino avverso a Dio. Per quanto elevata possa sembrare la propria levatura, per quanto prestigio si possieda, se non si persegue la verità, essere smascherati ed eliminati da Dio è solo questione di tempo. Ho pensato anche ad alcuni fratelli e sorelle di levatura media che non svolgono doveri straordinari ma sanno metterci il cuore, restando al posto di un essere creato. Quando rivelano corruzione, pregano e cercano davanti a Dio, per riflettere su sé stessi e conoscersi attraverso le Sue parole. Nel tempo, la loro indole corrotta cambia. L’indole di Dio è davvero giusta. Egli non tratta nessuno ingiustamente. Indipendentemente dalla nostra levatura, qualsiasi dovere compiamo, Dio nutre e irriga tutti allo stesso modo, e predispone situazioni perché sperimentiamo le Sue parole ed entriamo nella verità realtà. L’opera di Dio di salvezza dell’uomo è così concreta! Dopo aver compreso l’intenzione di Dio, non ero più così resistente al mio dovere attuale, e volevo invece sottomettermi e compierlo bene.
In seguito, ho letto alcune parole di Dio: “Il fatto che oggi siate capaci di svolgere il vostro dovere nella casa di Dio, a prescindere che sia grande o piccolo, che sia fisico o mentale e che consista nella gestione dei problemi esterni o in un lavoro interno, lo svolgimento del dovere da parte di qualcuno non avviene mai per caso. Come potrebbe essere una tua scelta? Questo è tutto guidato da Dio. È solo perché Dio ti ha assegnato un incarico che vieni smosso in questo modo, che hai questo senso della missione e della responsabilità e che riesci ad assolvere questo dovere. Tra i non credenti ci sono moltissimi individui dotati di bell’aspetto, di conoscenza o di talento, ma Dio li favorisce? No. Non li ha selezionati e favorisce soltanto tutti voi. Fa in modo che tutti voi assumiate ogni tipo di ruolo, che svolgiate ogni tipo di dovere e che accettiate diversi tipi di responsabilità nella Sua opera di gestione. Quando il Suo piano di gestione arriverà finalmente alla conclusione e si compirà, che gloria e privilegio saranno questi! Così, quando le persone patiscono un po’ di sofferenza mentre oggi svolgono il loro dovere, quando devono rinunciare ad alcune cose, spendersi un po’ e pagare un certo prezzo, quando perdono il prestigio, la fama e il profitto nel mondo, e quando queste cose svaniscono tutte, sembra che sia stato Dio a sottrarle, ma costoro hanno acquisito qualcosa di più prezioso e di più importante. Che cosa hanno ottenuto le persone da Dio? Assolvendo il proprio dovere, hanno ottenuto la verità e la vita. Solo quando hai svolto il tuo dovere, quando hai portato a termine l’incarico da parte di Dio, quando vivi tutta la vita per la tua missione e per l’incarico che Egli ti ha assegnato, quando hai una bellissima testimonianza e vivi una vita che abbia valore, solo allora sei una persona reale! E perché dico che sei una persona reale? Perché Dio ti ha selezionato e ti ha fatto svolgere il tuo dovere di essere creato all’interno della Sua gestione. Questo è il più grande valore e significato della tua vita” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Dio non guarda a ciò che dici o prometti quando ti trovi davanti a Lui; Egli guarda se agisci secondo la verità realtà. A Dio non interessa quanto siano elevate, profonde o potenti le tue azioni; anche se fai qualcosa di piccolo, se Egli vede la sincerità in ogni tua azione, dirà: ‘Questa persona crede sinceramente in Me. Non si è mai messa in mostra. Si comporta in maniera commisurata alla sua posizione. Sebbene non abbia fornito un grande contributo alla casa di Dio e possieda scarsa levatura, è salda e sincera in tutto ciò che fa’. Cosa racchiude questa ‘sincerità’? Racchiude il timore e la sottomissione a Dio, nonché fede e amore autentici; racchiude tutto ciò che Dio vuole vedere. Agli occhi degli altri, tali individui potranno sembrare insignificanti, come coloro che preparano il cibo o fanno le pulizie, persone che svolgono un dovere ordinario. Costoro non sono degni di nota agli occhi degli altri, non hanno realizzato nulla di grande e non c’è ragione per stimarli, ammirarli o invidiarli: sono solo persone comuni. Eppure possiedono e vivono tutto ciò che Dio richiede e lo offrono interamente a Lui. DiteMi, cos’altro può volere Dio? Egli è soddisfatto di loro” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio mi hanno mostrato che, qualunque dovere io riceva, è stabilito e disposto da Dio. Dovrei sottomettermi e approcciarli tutti con il cuore. Qualsiasi levatura o abilità io possieda, dovrei fare tutto il possibile, dare il massimo. Questa è l’intenzione di Dio, e ciò che in effetti è il mio dovere.
Da allora, ho assunto un atteggiamento corretto e svolto il lavoro degli affari generali con scrupolosità; dopo un po’ di tempo, mi sono resa conto che non era affatto faticoso come credevo. Ci sono molti princìpi da afferrare e da approfondire in questo dovere, e compierlo richiede un cuore puro, che ricerca la verità. In un certo periodo di pratica, ho ricavato molto dalla gestione degli affari generali. Ho imparato alcune abilità e ho compreso alcuni princìpi, e ho anche sperimentato quanto sia pratica la salvezza di Dio per l’umanità! Quel cambiamento di dovere ha corretto la prospettiva errata che avevo nei confronti dei doveri e ora ero disposta a sottomettermi alle disposizioni di Dio e a fare del mio meglio nel mio dovere. Lode a Dio!