67. Come affrontare le difficoltà nel condividere il Vangelo
Tutta la mia famiglia era cattolica, e così la maggior parte degli altri abitanti del nostro villaggio; ma, poiché la chiesa cattolica lì non aveva un sacerdote a presiederla, per molto tempo nessuno era andato in chiesa a studiare la Bibbia. Il 22 maggio 2020, ho letto le Parole di Dio Onnipotente online e, grazie a esse, ho avuto la certezza che il Signore Gesù fosse tornato, che Egli fosse il Cristo degli ultimi giorni, Dio Onnipotente, e ho accettato con gioia la Sua opera degli ultimi giorni. In seguito, ho letto questo nelle Parole di Dio Onnipotente: “Dal momento che l’uomo crede in Dio, deve seguire da vicino le Sue orme, passo dopo passo; dovrebbe ‘seguire l’Agnello, ovunque Egli vada’. Sono queste le persone che ricercano la vera via e che conoscono l’opera dello Spirito Santo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio e la pratica dell’uomo”). Sapevo che, in quanto credenti, dovevamo conoscere l’opera di Dio e seguire le Sue orme. C’erano così tanti credenti nel villaggio, ma nessuno di loro aveva sentito la voce di Dio o accolto il ritorno del Signore Gesù, quindi volevo davvero condividere con loro questa incredibile notizia. Ma avevo un po’ paura. Sentivo che, essendo giovane e non sapendo come condividere il Vangelo, sicuramente non mi avrebbero ascoltato. Temevo che mi avrebbero guardato dall’alto in basso, dicendomi: “Sei così giovane. Perché vai in giro a predicare invece di studiare o di trovarti un lavoro?” Inoltre, erano credenti da anni, quindi avrebbero ascoltato la mia testimonianza del ritorno del Signore Gesù? Come mi avrebbero trattato? Come avrei potuto condividere per eliminare le loro eventuali nozioni o confusioni? Cosa avrei fatto se si fossero opposti alla mia fede in Dio Onnipotente e alla mia condivisione del Vangelo? Ci ho pensato molto, ma sapevo che diffondere il Vangelo era l’intenzione di Dio. Dovevo condividere il Vangelo con loro e rendere testimonianza a Dio.
Così ho pregato Dio e leggendo le Parole di Dio Onnipotente la mia fede si è rinsaldata. Ho letto questo nelle Sue Parole: “Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo incarico e della tua responsabilità? Dov’è il tuo senso di missione storica? In che modo presterai un buon servizio come maestro nella prossima epoca? Hai un forte senso del ruolo di maestro? Come spiegheresti il concetto di signore di tutte le cose? È davvero il signore di tutte le creature viventi e di tutta la materia del mondo? Quali progetti hai per il progresso della fase successiva dell’opera? Quante persone attendono che tu diventi il loro pastore? Il tuo è un compito gravoso? Sono poveri, miserabili, ciechi e smarriti, e nel buio gemono: ‘Dove si trova la via?’. Quanto bramano che la luce, come una stella cadente, scenda all’improvviso e disperda le forze delle tenebre che hanno oppresso gli uomini per così tanti anni! Chi può sapere con quanta ansia sperino e come si struggano giorno e notte per questo? Questi uomini, che soffrono profondamente, rimangono imprigionati in oscure segrete, senza speranza di liberazione, anche nel giorno in cui la luce passa sfolgorando; quando smetteranno di piangere? Questi spiriti fragili, cui non è mai stato concesso alcun riposo, patiscono una terribile sventura e sono stati a lungo relegati a questa condizione da corde spietate e dall’immobilità della storia. Chi ha mai udito il suono dei loro gemiti? Chi ha mai rivolto lo sguardo alla loro miserevole condizione? Hai mai pensato a quanto sia addolorato e inquieto il cuore di Dio? Come può Egli tollerare di vedere l’umanità innocente, che ha creato con le Sue Stesse mani, patire un simile tormento? Dopotutto, gli uomini sono le vittime di un avvelenamento. Benché siano sopravvissuti fino a oggi, chi avrebbe mai pensato che da lungo tempo sono stati avvelenati dal maligno? Hai dimenticato di essere una delle vittime? Per l’amore che provi verso Dio, non sei disposto a lottare per salvare coloro che sono sopravvissuti? Non sei disposto a dedicare tutte le tue energie a ripagare Dio, che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue? Alla fine dei conti, come interpreti il fatto di essere usato da Dio per vivere la tua vita straordinaria? Hai davvero la determinazione e la fiducia necessarie per vivere la vita significativa di un pio servitore di Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come devi affrontare la tua missione futura?”). Ho imparato che condividere il Vangelo è un nostro dovere. Molte persone non hanno ancora udito la voce di Dio e tanto meno hanno idea che il Signore sia tornato e stia compiendo l’opera di giudizio e di purificazione degli uomini. Stanno ancora vivendo nella corruzione e nella miseria di Satana. Dio spera che tutti noi siamo in grado di considerare la Sua intenzione, prendere posizione e collaborare con Lui. Che, a prescindere dai problemi e dalle difficoltà che affrontiamo, sappiamo pregare e affidarci di più a Lui, e fare tutto il possibile per diffondere il Vangelo del Regno. Ma io non capivo l’intenzione di Dio: pensavo che, essendo così giovane, non fossi capace di condividere il Vangelo. Avevo paura che gli abitanti del villaggio non mi ascoltassero e mi guardassero dall’alto in basso, così sono rimasto bloccato tra queste difficoltà e ciò che mi immaginavo, appesantito dalle preoccupazioni. Ho pensato solo alle mie avversità, senza considerare l’intenzione di Dio, e non ho pensato di pregare e affidarmi a Dio in quelle battaglie, di compiere il mio dovere e responsabilità. Quando ho pensato a quante persone desideravano il ritorno del Signore e volevano essere salvate dalle tenebre, ho provato un senso di urgenza. Ho deciso di fare tutto il possibile per diffondere e testimoniare il Vangelo di Dio degli ultimi giorni e di dedicare tutto il mio tempo e le mie energie a quel lavoro.
Dopo di che, ho iniziato a pianificare la condivisione del Vangelo con la gente del mio villaggio. Per prima cosa, sono andato in copisteria e ho fatto stampare degli inviti per dieci famiglie affinché venissero a casa mia per ascoltare un sermone. Erano tutti piuttosto sorpresi e hanno elogiato ciò che stavo facendo. Ero così felice. Dopo, ho pensato: “Se questa sera verranno molte persone, sarà difficile far leggere a tutti le Parole di Dio solo con il mio piccolo cellulare mentre ascoltano il sermone”. Allora, sono andato da un amico per chiedergli di prestarmi il suo portatile. Quella sera, sono venute 13 persone ad ascoltare il sermone, e durante l’incontro tutti hanno apprezzato la lettura delle Parole di Dio, e chiunque volesse leggere si alzava e si offriva volontario. Erano tutti veramente contenti dopo l’incontro. Hanno detto che le Parole di Dio erano meravigliose e che avevano guadagnato molto leggendole. Hanno detto che era stato bello potersi riunire per leggerle e che il giorno dopo avrebbero voluto portare anche i loro familiari ad ascoltare le Parole di Dio. Vedere come tutti desideravano le Parole di Dio mi ha reso davvero felice. Ma poi ho capito che non era possibile continuare a prendere in prestito il portatile del mio amico. Volevo comprarne uno mio ma, quando ho raccolto tutto il mio denaro, ho visto che non era ancora sufficiente. Non sapevo cosa fare. Dopo aver chiesto in giro, ho scoperto che i proiettori sono un po’ più economici dei computer e ho deciso di chiedere un prestito per comprarne uno, così gli altri abitanti del villaggio avrebbero potuto leggere le Parole di Dio. Sono andato in città a chiedere un prestito e ho comprato un proiettore. Ho preparato tutto prima di iniziare la riunione successiva e, non molto tempo dopo, gli abitanti del villaggio hanno cominciato ad arrivare C’erano 19 persone che riempivano l’intera stanza. In quel momento, ho capito che era stato Dio a predisporre tutto questo, ed ero così entusiasta. Mi sono affrettato a trovare un amplificatore affinché tutti potessero ascoltare le Parole di Dio. Abbiamo condiviso sulla verità in merito a come le profezie del ritorno del Signore si fossero compiute, a come accoglierLo, a come essere sicuri che il Signore Gesù fosse tornato e a come l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni avrebbe messo a nudo ogni tipo di persona. Tutti i presenti hanno partecipato con entusiasmo alla lettura delle Parole di Dio, e anche alcuni bambini sono stati contenti di leggerle. Vedendo quanto desideravano le Sue Parole, ho capito che era tutta opera di Dio. Qualcuno si è trattenuto dopo la fine dell’incontro e ha detto di aver apprezzato molto l’ascolto. Alcune persone si sono molto emozionate, compreso il capo del villaggio, che voleva che tutti gli abitanti del luogo venissero ad ascoltare le Parole di Dio. È stata una sorpresa così piacevole. Quell’esito ha completamente demolito le mie nozioni e le mie fantasie e mi sono vergognato. Sono stato veramente testimone dell’opera e della guida di Dio e ho acquisito maggiore fiducia nel condividere il Vangelo. Da allora ho invitato gli abitanti del villaggio ad ascoltare i sermoni ogni singolo giorno, e sempre più persone hanno iniziato a venire. Erano tutti entusiasti e dicevano: “Non ho mai letto nulla di simile prima d’ora. Dio Si è fatto carne ed è tornato, e noi ci siamo trovati faccia a faccia con Lui. Siamo stati davvero benedetti nel poter accogliere il Signore”. Hanno anche organizzato un evento per invitare altre persone dalle città circostanti a partecipare a una riunione. Mi hanno detto: “Sei così giovane, ma stai facendo questo per gli abitanti del villaggio, aiutando tutti ad ascoltare le Parole di Dio, e in un modo così coscienzioso. Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per noi prima d’ora. Non avremmo mai pensato che una persona giovane come te potesse farlo: è meraviglioso”. Sapevo che era tutta opera di Dio, e questo mi ha emozionato e mi ha reso più fiducioso nel diffondere il Vangelo.
Ma, quando ho irrigato questi nuovi credenti, ho incontrato ogni sorta di difficoltà. A volte la mia connessione a Internet non funzionava e dovevo andare di porta in porta per guidare gli incontri. La cosa peggiore è che lì pioveva molto e le strade si trasformavano in pantani, per cui era difficile percorrerle. Quando andavo a irrigare i nuovi arrivati, dovevo correre da una casa all’altra. A volte, mi precipitavo a casa di un nuovo credente prima che cominciasse a piovere, e mi capitava di dover aspettare perché non era ancora tornato a casa. Poi, quando le riunioni finivano, non era facile tornare a casa a piedi sulle strade bagnate dalla pioggia. A volte, quando avevo esaurito le forze, mi sentivo un po’ negativo e debole, allora pregavo e leggevo le Parole di Dio. In quel periodo, ho letto questo nelle Parole di Dio Onnipotente: “Non essere avvilito, non essere debole, e Io chiarirò le cose per te. La strada verso il Regno non è così agevole, nulla è così semplice! Vuoi ottenere facilmente le benedizioni, giusto? Oggi tutti avranno prove amare da affrontare. Senza di esse, il cuore di amore che avete per Me non si rafforzerà e voi non proverete per Me un amore autentico. Sebbene tali prove consistano solo in circostanze di scarso rilievo, tutti devono attraversarle; è solo che la difficoltà delle prove sarà diversa a seconda delle persone. Le prove sono una benedizione da parte Mia, e quanti di voi vengono spesso innanzi a Me e implorano in ginocchio le Mie benedizioni? Sciocchi bambini! Pensate sempre che qualche parola favorevole conti come le Mie benedizioni, eppure non vi rendete conto che l’amarezza è una di esse” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 41”). “Quando affronti la sofferenza, devi essere in grado di mettere da parte la preoccupazione per la carne e di non esprimere lamentele verso Dio. […] Qualunque sia la tua vera statura, devi in primo luogo possedere sia la determinazione a subire avversità, sia la fede autentica, come pure la determinazione a ribellarti alla carne. Dovresti essere disposto a sopportare le avversità personali e subire perdite nella sfera dei tuoi interessi personali, al fine di soddisfare le intenzioni di Dio. Devi anche avere la capacità di provare rimorso per te stesso nel cuore: in passato non sei stato in grado di soddisfare Dio e ora puoi provare rimorso. Non devi essere manchevole in alcuno di questi aspetti: è attraverso queste cose che Dio ti porterà a perfezione. Se non sei in grado di soddisfare queste condizioni, non puoi essere perfezionato” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento”). Le Parole di Dio mi hanno confortato e incoraggiato a non perdermi d’animo e a non diventare debole: Dio mi avrebbe guidato e aiutato. Sperimentavo qualche disagio fisico e pagavo un piccolo prezzo per condividere il Vangelo, ma era significativo e prezioso. Era la cosa più giusta da fare e quella che più avrebbe ottenuto l’approvazione di Dio. Ho pensato a Pietro, a Matteo e agli altri apostoli del Signore Gesù che hanno sofferto molto per diffondere il Vangelo. Alcuni sono persino morti nei loro sforzi di condividerlo, ma sono rimasti saldi e non si sono mai tirati indietro. In confronto a loro, quel poco che avevo sofferto non era nemmeno degno di essere menzionato. È stato per grazia di Dio che ho avuto la fortuna di accettare la Sua opera degli ultimi giorni e che potevo compiere il mio dovere diffondendo il Vangelo del Regno. Non potevo continuare a considerare la mia carne e ad avere paura di qualche avversità. Dovevo essere disposto a soffrire. Non potevo scoraggiarmi di fronte a nessuna difficoltà. Anche con malesseri fisici, dovevo lo stesso condividere il Vangelo, rendere testimonianza a Dio e compiere il mio dovere per soddisfarLo.
Una volta mi sono ammalato e ho avuto il raffreddore per diversi giorni. Di sera avevo febbre, mal di testa e mal di stomaco. Non riuscivo nemmeno a parlare. Una sorella ha visto che non stavo bene e mi ha detto: “Non dovresti andare alla riunione di stasera”. In quel momento, ero d’accordo. Ma, in seguito, il pensiero di lasciare i nuovi credenti a riunirsi da soli mi ha reso inquieto. Pensavo che quel malessere fosse una prova per me, e che dovevo comunque fare bene il mio dovere. Mi sono ricordato che in passato andavo a giocare a calcio anche quando ero malato o mi ero infortunato a una gamba. Allora perché non potevo svolgere il mio dovere ora? A questo pensiero, sono salito sul mio motorino e sono andato alla riunione. Sorprendentemente, quando sono arrivato, non mi sentivo più così male. Ero davvero felice e sono guarito in un paio di giorni.
Dopo oltre un mese di duro lavoro per diffondere il Vangelo, la maggior parte degli abitanti del villaggio, a parte quelli che lavoravano fuori città, aveva accettato il Vangelo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Volevo che più persone ascoltassero la voce di Dio, perché sono ancora molti coloro che non sanno che il Signore Gesù è tornato, che sta esprimendo così tante verità e sta compiendo l’opera di purificazione e di salvezza dell’umanità. Così ho deciso di andare a condividere il Vangelo in altri villaggi. Ho pregato nel mio cuore: “Dio Onnipotente, Ti prego, guidami affinché non perda la fede e possa continuare ad andare avanti. Sono fiducioso che Tu mi aiuterai a superare tutte le difficoltà che incontrerò”. Successivamente, sono andato in un villaggio vicino per condividere il Vangelo. Ho percorso a piedi in discesa una strada fangosa per 30 minuti per predicare il Vangelo, ma le prime tre famiglie hanno detto di non avere tempo e mi hanno gentilmente mandato via. Mi sono sentito davvero deluso e un po’ scoraggiato. Quella sera sono tornato a casa molto tardi. Sorella Annie mi ha chiamato per chiedermi come fosse andata la mia condivisione del Vangelo, e anche per condividere con me sulle Parole di Dio, incoraggiandomi e aiutandomi. Ho letto qualcosa nelle Parole di Dio Onnipotente: “Quello che desidero è la tua lealtà e sottomissione ora, il tuo amore e la tua testimonianza ora. Anche se in questo momento non sai di quale testimonianza o di quale amore si tratti, dovresti portarMi tutto ciò che è tuo e consegnarMi gli unici tesori che hai: la tua lealtà e la tua sottomissione. Devi sapere che la testimonianza della Mia sconfitta di Satana sta nella lealtà e nella sottomissione dell’uomo, così come la testimonianza della Mia completa conquista dell’uomo. Il dovere della tua fede in Me è di testimoniarMi, di essere leale verso di Me e nessun altro, e di essere sottomesso sino alla fine. Prima che inizi la fase successiva della Mia opera, come Mi testimonierai? Come sarai leale e sottomesso nei Miei confronti? Dedichi tutta la tua lealtà alla tua funzione o semplicemente rinuncerai? Preferiresti sottometterti a ogni Mia disposizione (fosse anche la morte o la distruzione) o fuggiresti a metà strada per evitare il Mio castigo? Io ti castigo affinché tu Mi testimoni e Mi sia leale e sottomesso. Per di più, il castigo attuale ha il fine di svolgere la fase successiva della Mia opera e permetterne l’avanzamento senza ostacoli. Pertanto, ti esorto a essere saggio e a non trattare la tua vita o il significato della tua esistenza come sabbia senza valore. Puoi sapere esattamente quale sarà la Mia opera a venire? Sai come opererò nei giorni a venire e come si svolgerà la Mia opera? Dovresti conoscere il significato della tua esperienza della Mia opera e ancora di più il significato della tua fede in Me. Ho fatto così tanto; come potrei abbandonare tutto a metà come immagini? Ho svolto un’opera così estesa; come potrei distruggerla? In verità, sono venuto a porre fine a quest’età. Questo è vero ma, ancora di più, devi sapere che devo iniziare una nuova età, una nuova opera e, soprattutto, diffondere il Vangelo del Regno. Quindi, dovresti sapere che l’opera attuale consiste soltanto nel cominciare una età e gettare le fondamenta per la diffusione del Vangelo nel tempo a venire e per porre fine all’età in futuro. La Mia opera non è così semplice come pensi, e non è nemmeno così inutile o senza senso come potresti credere. Quindi, devo dirti ancora: dovresti offrire la tua vita per la Mia opera e ancor di più dovresti dedicare te stesso alla Mia gloria. Ho lungamente desiderato il tuo testimoniarMi, e ancor di più ho desiderato che tu diffonda il Mio Vangelo. Dovresti comprendere ciò che è nel Mio cuore” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Che cosa sai della fede?”). Leggere queste Parole di Dio mi ha dato forza. Era come se Dio mi stesse dicendo che dovevo avere fede in Lui e che, a prescindere dalle difficoltà che avessi affrontato, non potevo essere debole o negativo, non potevo lasciarmi scoraggiare o turbare, perché Dio ci guida. Finché avessi tenuto in considerazione l’intenzione di Dio e fossi andato a diffondere il Suo Vangelo del Regno, Egli mi avrebbe aperto una strada. Attraverso le Parole di Dio, ho visto che condividere il Vangelo non è un cammino facile: richiede sofferenza e il pagamento di un prezzo. Noè ha predicato il Vangelo per 120 anni ed è stato deriso, calunniato e denigrato dalla gente. Ha sofferto molto e, sebbene non abbia convertito nessuno, non si è arreso né è diventato debole: ha continuato a condividere il Vangelo. Noè è rimasto saldo nella sua devozione e sottomissione a Dio. Ha compiuto il suo dovere di essere creato e ha ottenuto l’approvazione e le benedizioni di Dio. Quando Dio ha mandato il diluvio per distruggere il mondo, la famiglia di Noè, composta da otto persone, è stata salvata da Dio ed è sopravvissuta. Allora ho pensato a me. Avevo condiviso il Vangelo con appena tre famiglie e mi ero perso d’animo quando non l’avevano accettato. Non avevo vera fede in Dio. In realtà, Dio aveva permesso che quella situazione e quelle difficoltà si abbattessero su di me per perfezionare la mia fede e la mia devozione a Lui. Quindi, che accettassero o meno il Vangelo, dovevo andare a predicarlo. Questo era il mio dovere.
Le Parole di Dio mi hanno dato forza. Il giorno dopo sono andato a condividere il Vangelo in un altro villaggio. Ho anche detto una preghiera, chiedendo a Dio di illuminare i potenziali destinatari del Vangelo affinché comprendessero le Sue Parole. Quella sera, ho trovato qualcuno interessato ad ascoltare il Vangelo e, dopo aver condiviso e reso testimonianza con lui della manifestazione e dell’opera di Dio, ho continuato a trovare altre persone con cui condividere il Vangelo, e quella sera ne ho convertite sei. Sono rimasto molto sorpreso perché alcuni destinatari del Vangelo erano cattolici e avevano molte nozioni, ma dopo che ho condiviso con loro le Parole di Dio sono riusciti a capire e hanno accettato il Vangelo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Dopo sono andato anche in altri posti, e ogni volta che uscivo per condividere il Vangelo pregavo, chiedendo a Dio di illuminarmi e guidarmi affinché sapessi come predicare e testimoniare le Sue Parole. Man mano che sempre più persone accettavano il Vangelo di Dio, la mia fede cresceva. Anche se a volte, quando andavo in altri villaggi a predicare a sconosciuti, avvertivo un po’ di timidezza e di timore, la guida delle Parole di Dio mi dava la fiducia e il coraggio di affrontarlo. Sapevo che questo era il mio dovere e che, se non avessi condiviso il Vangelo, non avrei praticato di più, e non avrei imparato e acquisito più verità. In seguito, praticando costantemente la condivisione del Vangelo, ho smesso di essere così nervoso e spaventato e sono arrivato a comprendere sempre più chiaramente la verità delle visioni. Mi sono sentito davvero rilassato e libero. Ho guadagnato davvero tanto attraverso questo processo di condivisione del Vangelo.
Condividendo il Vangelo, ho fatto molte esperienze e incontrato molte avversità. Ma ho imparato ad affidarmi e a guardare a Dio in quei momenti, sono giunto a conoscere la Sua onnipotente sovranità e anche a capire l’importanza di compiere il mio dovere.