77. L’amore cieco è una cosa terribile
Nel 1998, io e le mie tre sorelle abbiamo accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Spesso condividevamo sulle parole di Dio, cantavamo inni e lodavamo Dio insieme, e ci spronavamo a vicenda a ricercare seriamente la verità e a perseguire la salvezza. In seguito, abbiamo tutte iniziato a svolgere dei doveri nella chiesa e ogni volta che ci incontravamo parlavamo delle nostre situazioni attuali e di ciò che avevamo imparato nello svolgimento dei doveri. Ma la mia sorella più giovane, Xiao Zhi, quando non si lamentava delle difficoltà che affrontava nel suo dovere, parlava soprattutto dei problemi degli altri. Una volta, ha detto che aveva avuto molti problemi appena era stata messa a capo del gruppo di irrigazione, ma che il leader della chiesa non le aveva fornito alcun aiuto. Si è anche lamentata del fatto che i fratelli e le sorelle non comprendevano i princìpi nei loro doveri, e che il leader non aveva condiviso al riguardo, non aveva risolto il problema e non era in grado di svolgere lavoro reale. Tuttavia, io conoscevo il leader della sua chiesa, e in realtà era capace di svolgere lavoro reale. Vedendo che mia sorella non cercava di imparare dalla sua esperienza e invece si limitava a criticare i difetti del suo leader, ho pensato che fosse solo una questione di inesperienza e di scarsa consapevolezza di sé, così spesso la aiutavo e condividevo con lei sulle parole di Dio. Le dicevo che avrebbe dovuto smettere di pensare agli altri, e iniziare a concentrarsi sul proprio ingresso nella vita e cercare di imparare dalle difficoltà che affrontava. Con il passare del tempo, abbiamo avuto sempre meno occasione di vederci, perché eravamo entrambe molto occupate.
Un giorno, nell’agosto del 2018, mi è capitato di leggere una lettera che un leader aveva scritto a sorella Xiang Yuxun per chiederle di fornire maggiori dettagli per la documentazione su una malevola che doveva essere espulsa. Con mia sorpresa, la malevola era mia sorella Xiao Zhi. In quel momento, non potevo credere ai miei occhi. Non avrei mai lontanamente immaginato che mia sorella sarebbe stata espulsa. Leggendo meglio il rapporto di Yuxun, ho scoperto che Xiao Zhi, nel periodo in cui supervisionava il lavoro di irrigazione, approfittava spesso della sua posizione per rimproverare e sminuire gli altri. Quando una sorella le ha fatto notare le sue inadeguatezze, non ha accettato la critica; anzi, ha deriso e attaccato quella sorella, la quale alla fine si è sentita così limitata e infelice da non voler più compiere il suo dovere. Anche altri fratelli e sorelle si sentivano limitati da Xiao Zhi in diverse misure, ed erano demoralizzati. Quando ho appreso queste informazioni, non riuscivo a credere che Xiao Zhi potesse commettere tali malvagità e ho persino sviluppato alcune idee su Yuxun, pensando: “Nutri forse un qualche pregiudizio nei confronti di mia sorella? Potrà non avere un ottimo ingresso nella vita, ma non è una malevola. Non starai esagerando?” Più ci pensavo, più mi arrabbiavo. Quella notte non sono riuscita a dormire. Pensavo a come mia sorella avesse lasciato la sua famiglia e il suo lavoro, e a quanto fosse stato difficile per lei viaggiare tutti quegli anni per diffondere il Vangelo e svolgere il suo dovere. Ho rammentato che una volta un malevolo l’aveva denunciata mentre diffondeva il Vangelo e lei era stata costretta a restare una notte nascosta in una casa abbandonata per evitare l’arresto. Nei suoi anni di condivisione del Vangelo, era stata picchiata e insultata da membri del mondo religioso, aveva dormito in pagliai e porcilaie e spesso era rimasta senza mangiare. Forse non aveva ottenuto risultati eccellenti in tanti anni da credente, ma si era impegnata molto. Come poteva ora essere espulsa in quanto malevola? Tuttavia, ho riflettuto sul fatto che la chiesa agisce secondo i princìpi ed espelle sempre le persone in base ai loro comportamenti ripetuti e alla loro natura essenza. La chiesa non accusa mai nessuno a torto. Xiao Zhi era veramente una malevola? Il solo pensiero mi addolorava. Se fosse stata davvero espulsa, avrebbe perso la salvezza e tutte le difficoltà che aveva sopportato sarebbero state vane. Nei giorni successivi, mi sentivo male ogni volta che ci pensavo, come se una pietra mi gravasse sul petto.
Pochi giorni dopo, ho ricevuto una lettera da un’altra delle mie sorelle, Xiao Yue, che diceva che Xiao Zhi stava molto male e doveva essere operata. Leggendo la lettera, ho pensato: “Se Xiao Zhi riuscisse a sfruttare questo periodo di malattia per riflettere su sé stessa e pentirsi davanti a Dio, magari potrebbe evitare di essere espulsa?” Ho scritto immediatamente a Xiao Zhi, usando le parole di Dio per parlarle dell’indole giusta di Dio. Le ho scritto che doveva sfruttare la malattia come un’opportunità per riflettere su sé stessa e pentirsi, invece di cercare le cause all’esterno. Ma il problema di Xiao Zhi non era così semplice come pensavo. Quando due mesi dopo ho fatto visita a casa, Xiao Yue mi ha parlato del comportamento di Xiao Zhi. Mi ha detto che aveva un’indole estremamente arrogante; dopo essere stata assegnata al lavoro di irrigazione, aveva insistito perché tutto fosse fatto a modo suo. La sua collaboratrice non era d’accordo con lei sul lavoro e non condivideva il suo punto di vista, così Xiao Zhi si era risentita e aveva iniziato ad attaccare ed emarginare quella sorella. Aveva persino cercato di inimicarle gli altri, diffondendo pregiudizi contro di lei tra gli altri, i quali di conseguenza sono stati fuorviati e hanno giudicato quella sorella insieme a lei. In seguito, quando quella sorella non era in buono stato, Xiao Zhi non solo non l’ha aiutata, ma ha anche seminato discordia tra lei e gli altri affermando che non era in grado di svolgere il suo dovere perché era in cattivo stato e impedendo agli altri di aiutarla. Questo ha reso quella sorella ancora più negativa, finché non è più stata in grado di compiere il suo dovere ed è stata rimossa. Quando un’altra sorella ha dichiarato di sentirsi limitata da lei, Xiao Zhi si è profondamente risentita e coglieva ogni occasione per vendicarsi di quella sorella e attaccarla. La giudicava e denigrava anche di fronte ad altri fratelli e sorelle. Quando la sorella è piombata di conseguenza nell’afflizione e nella negatività, Xiao Zhi ne ha approfittato per dire al leader e agli altri che quella sorella aveva perso l’opera dello Spirito Santo e non era tagliata per il suo dovere, e ha dichiarato di volere che fosse destituita. I fratelli e le sorelle erano influenzati negativamente dai continui attacchi e punizioni di Xiao Zhi, dal modo in cui li escludeva e li denigrava, e di conseguenza non riuscivano a fare progressi nel loro lavoro. Questo costituiva un grave intralcio al lavoro di irrigazione della chiesa. Il suo leader le ha fatto notare i suoi problemi e ha tentato di aiutarla più volte, ma lei non solo rifiutava le sue critiche, ma non faceva che controbattere. Fino alla sua rimozione, non ha mostrato alcuna consapevolezza di sé e ha persistito nella sua ostilità. Ha persino evidenziato i difetti del leader e lo ha criticato alle sue spalle. Quando Xiao Yue ha cercato di farle notare i suoi problemi, si è lamentata del fatto che Xiao Yue non la capisse e non prendesse le sue difese. Ha addirittura affermato: “Non si può parlare onestamente all’interno della chiesa. Sono stata rimossa solo per aver detto apertamente ciò che pensavo”. Queste sue parole mi hanno sconvolta. Non mi ero resa conto che tenesse così tanto al prestigio, che avesse una natura così maligna e che fosse capace di attaccare e punire chi non era d’accordo con lei. Non si trattava di semplice corruzione, ma di un problema della sua stessa natura! In seguito, quando ci siamo viste, ho immediatamente fatto comunione con lei e le ho consigliato di riflettere sulle sue azioni malvagie. Le ho detto che se non si fosse pentita sarebbe stata espulsa e avrebbe perso la sua possibilità di salvezza. Con mia sorpresa, lungi dall’accettare il mio consiglio, mi ha risposto indignata: “Tu non sai come sono andate le cose e non voglio più parlarne. Se aggiungo altro, direte tutti che sto cercando di parlare a mia discolpa”. Vederla così arrabbiata mi ha sconvolta. Non avevo idea del fatto che fosse così testarda e non accettasse minimamente la verità. Era forse irrecuperabile? A quel punto, il mio spirito si è rabbuiato. Ho ripensato a quando eravamo insieme e lei criticava e giudicava gli altri di continuo, senza riflettere mai su sé stessa. Inoltre, non faceva che menzionare i difetti del suo leader. Ho pensato a queste parole di Dio: “Coloro che nella chiesa danno sfogo al loro parlare maligno e velenoso, coloro che diffondono dicerie, alimentano il disaccordo e formano cricche a parte tra i fratelli e le sorelle, avrebbero dovuto essere espulsi dalla chiesa. Tuttavia, poiché questa è un’epoca diversa dell’opera di Dio, queste persone sono state limitate, perché devono essere senza dubbio eliminate. Tutti coloro che sono stati corrotti da Satana hanno un’indole corrotta. Alcuni hanno solamente un’indole corrotta, mentre altri non si limitano a questo: oltre ad avere un’indole satanica corrotta, hanno anche una natura estremamente maligna. Quindi non solo le loro parole e azioni rivelano un’indole satanica corrotta, ma le persone stesse sono i veri diavoli e Satana. Il loro comportamento intralcia e disturba l’opera di Dio, disturba l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e nuoce alla normale vita della chiesa. Prima o poi questi lupi travestiti da agnelli devono essere allontanati, e nei loro confronti, in quanto lacchè di Satana, bisogna adottare un atteggiamento inflessibile di rifiuto. Solo in questo modo si sta dalla parte di Dio, e coloro che non riescono a farlo sguazzano nel fango di Satana” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Attraverso le parole di Dio, ho imparato che il comportamento di mia sorella non era la semplice manifestazione transitoria di un’indole corrotta, ma piuttosto il riflesso della sua natura profondamente maligna. Puniva e vessava gli altri e si vendicava di loro, escludeva e attaccava chiunque non fosse d’accordo con lei o ledesse i suoi interessi. Distorceva i fatti al fine di giudicare e condannare gli altri, fino a ridurli in uno stato di negatività. I leader e gli altri l’hanno potata e assistita in molteplici occasioni in merito al suo comportamento, ma lei non ha mai ammesso di essere in difetto, si è opposta e ha controbattuto sempre. Non mostrava di provare rimorso né di riflettere su sé stessa, e addirittura odiava e attaccava il leader. Io e Xiao Yue abbiamo condiviso con lei e l’abbiamo assistita più volte, ma lei non ha accettato le nostre parole, si è risentita e ci ha opposto resistenza, pensando che la stessimo mettendo in difficoltà. Dopo essere stata destituita, non ha riflettuto su sé stessa e ha distorto i fatti, dicendo che non ci si poteva esprimere onestamente nella chiesa e che era stata destituita solo per aver parlato apertamente. Non stava forse distorcendo la verità e fuorviando gli altri? Non stava negando la giustizia di Dio e il fatto che nella casa di Dio regna la verità? In passato, avevo sempre pensato che avesse scarso ingresso nella vita e che i suoi comportamenti malvagi fossero semplicemente una manifestazione transitoria di corruzione; per questo ho continuato ad aiutarla e a sostenerla. Ma ora mi rendevo conto che non si trattava di scarso ingresso nella vita né di una manifestazione transitoria di corruzione: provava avversione e odio per la verità e possedeva l’essenza di una persona malevola.
In passato ero convinta che, poiché Xiao Zhi aveva fatto sacrifici, si era spesa, aveva sofferto molto per il suo dovere e si era impegnata duramente, sebbene senza ottenere nulla di significativo, Dio ne avrebbe tenuto conto anche se lei non perseguiva la verità. In seguito però, leggendo le parole di Dio, ho capito che questa comprensione era distorta. La parola di Dio dice: “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo. Dovete rendervi conto che anche tutti coloro che non seguono la volontà di Dio saranno puniti. Questo è un dato di fatto immutabile. Pertanto, tutti coloro che vengono puniti, sono puniti a motivo della giustizia di Dio e come retribuzione delle loro numerose malvagie azioni” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Le parole di Dio mi hanno insegnato che Egli non stabilisce la destinazione di ogni persona in base a quanto a lungo ha prestato servizio, a quanto ha sofferto, sacrificato e speso, ma piuttosto in base al fatto che abbia o meno ottenuto un cambiamento d’indole e acquisito la verità. Tutti coloro che accettano e praticano la verità, e infine ottengono un cambiamento d’indole, possono essere salvati. Per quanto riguarda i malevoli, i miscredenti e gli anticristi che provano avversione e odio per la verità, non importa quanto soffrano: alla fine verranno eliminati e non otterranno la salvezza, poiché commettono ogni sorta di male e non ottengono la minima trasformazione. Ho pensato a come Xiao Zhi avesse seguito la fede per diversi anni, eppure, nonostante esteriormente facesse dei sacrifici, si spendesse e soffrisse per il suo dovere, non ricercava in alcun modo la verità, non acquisiva consapevolezza di sé stessa e non provava alcun rimorso o pentimento per aver intralciato così gravemente il lavoro della chiesa. Era solo colpa sua se si era arrivati al punto di espellerla. Si trattava della giustizia di Dio. Avevo sempre creduto che la sua capacità di fare sacrifici, di spendersi e di soffrire nel suo dovere significasse che era una vera credente; solo ora mi rendevo conto che faceva tutto questo per la fama e il prestigio, invece che per perseguire la verità e ottenere un cambiamento d’indole. Indipendentemente da quanto a lungo avesse mantenuto la fede o sofferto, non aveva accettato la verità, non si era veramente pentita né era cambiata, e alla fine sarebbe stata inevitabilmente eliminata. Ho pensato a Paolo, che esteriormente fece sacrifici, si spese e lavorò duramente nel suo dovere, viaggiando attraverso mezza Europa per diffondere il Vangelo, e che, non avendo ottenuto un cambiamento d’indole e non avendo cercato di compiere il suo dovere di essere creato, spendendosi invece per inseguire una corona e le benedizioni del Regno celeste, fu capace di pronunciare queste parole: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia” (2 Timoteo 4:7-8). Paolo pretendeva spudoratamente una corona da Dio e non c’era sincerità né sottomissione a Dio nei sacrifici che faceva: ogni sua azione era una transazione ed era motivata dall’ambizione e dal desiderio. Egli percorse la via della resistenza a Dio e infine offese la Sua indole, cosa che gli procurò la punizione eterna. Mi sono resa conto che non si ottiene nulla dalla fede se non si ricerca e non si accetta la verità e ci si concentra invece su sacrifici e sofferenze esteriori. Alla fine, si potrà addirittura essere puniti, poiché con un simile comportamento si tenderà a compiere ogni tipo di male.
In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha fornito un percorso di pratica. La parola di Dio dice: “Chi è Satana, chi sono i demoni e chi sono i nemici di Dio se non quelli che oppongono resistenza a Dio, i quali non credono in Lui? Non sono forse quelle persone che si ribellano a Dio? Non sono forse coloro che dichiarano di avere fede, eppure mancano della verità? Non sono coloro che cercano unicamente di ottenere le benedizioni, ma sono incapaci di rendere testimonianza a Dio? Puoi ancora mescolarti a questi demoni oggi e trattarli con coscienza e amore, ma così facendo non stai forse offrendo a Satana delle buone intenzioni? Questo non è allearsi ai demoni? Se le persone sono arrivate a questo punto e sono ancora incapaci di distinguere tra bene e male e continuano a essere ciecamente amorevoli e misericordiose, senza alcun desiderio di cercare le intenzioni di Dio o alcuna capacità di far proprie, in qualche modo, le intenzioni di Dio come se fossero le loro, allora avranno una fine tanto più misera. Chiunque non creda nel Dio fatto carne è nemico di Dio. Se puoi avere coscienza e amore nei confronti di un nemico, non manchi forse di senso di giustizia? Se sei in armonia con coloro che Io detesto e con i quali non concordo, e nutri ancora amore o coinvolgimento personale nei loro confronti, non sei ribelle? Non stai intenzionalmente resistendo a Dio? Una persona simile possiede forse la verità? Se le persone hanno coscienza verso i nemici, amore per i demoni e misericordia verso Satana, non stanno forse intralciando intenzionalmente l’opera di Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono sentita profondamente in colpa. Dio ci chiede di amare ciò che Egli ama e di odiare ciò che Egli odia. Coloro che non accettano e addirittura disprezzano la verità sono malevoli; appartengono alla genia del diavolo Satana e dovrebbero destare in noi orrore. Xiao Zhi ha compiuto ogni genere di male, non si è pentita ed è stata smascherata come malevola, ma io non ho acquisito discernimento sulla sua vera essenza secondo le parole di Dio e ho continuato a sostenere che le era stato fatto un torto perché aveva sofferto molto nel suo dovere, aveva compiuto numerosi sacrifici e aveva lavorato duramente nonostante i suoi scarsi risultati. Non stavo forse assecondando Satana e schierandomi al suo fianco nell’oppormi a Dio? Ero una credente da molti anni, mi ero nutrita di tantissime parole di Dio, ma non ero in grado di valutare le persone e le situazioni alla luce delle Sue parole. Al contrario, lasciavo che fosse il mio affetto a dettare le mie parole, non ero capace di discernere il bene dal male e non avevo la minima comprensione dei princìpi. Ero confusa e disorientata, e Dio mi disprezzava e mi aborriva. Dopo essermene resa conto, sono stata in grado di lasciare andare parte del mio affetto per mia sorella e di guardare alla sua espulsione con il giusto atteggiamento.
Un giorno, tre mesi dopo, ho provato una fitta di tristezza nel sentire la mia collaboratrice dire che tutte le informazioni necessarie all’espulsione di mia sorella erano state raccolte. “Ora per lei non c’è più alcuna speranza di salvezza”, mi sono detta. Più ci pensavo, più provavo compassione per Xiao Zhi. Nutrivo persino la speranza che le informazioni raccolte per la sua espulsione risultassero insufficienti e lei potesse continuare a offrire manodopera nella chiesa. Ma poi mi sono resa conto che il mio atteggiamento era sbagliato. Sapevo bene che mia sorella possedeva l’essenza di una persona malevola e che non avrebbe ricevuto la salvezza di Dio, eppure continuavo a provare empatia e compassione per lei, nella speranza di farla rimanere nella chiesa. Non stavo forse solidarizzando con un diavolo e opponendomi a Dio? Allora mi sono affrettata a pregare Dio, chiedendoGli di guidarmi a superare i vincoli del mio affetto. Dopo aver pregato, ho pensato a questi passi delle Sue parole: “Tutta l’umanità vive in base ai sentimenti, e così Dio non ne evita nemmeno uno e svela i segreti nascosti nei cuori dell’intera umanità. Perché è così difficile per le persone separarsi dai loro sentimenti? Farlo va forse oltre i criteri della coscienza? La coscienza può compiere la volontà di Dio? I sentimenti possono aiutare le persone a superare le avversità? Agli occhi di Dio, i sentimenti sono Suoi nemici: non è stato forse affermato chiaramente nelle parole di Dio?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Interpretazione dei misteri delle ‘Parole di Dio all’intero universo’, Cap. 28”). “Io non concedo alle persone la possibilità di esprimere i loro sentimenti, perché Io sono privo di sentimenti della carne, e ho sviluppato sommo odio nei confronti dei sentimenti delle persone. È a causa dei sentimenti fra le persone che Io sono stato messo da parte e sono diventato un ‘altro’ ai loro occhi; è a causa dei sentimenti fra le persone che sono stato dimenticato; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo coglie l’occasione di sollevare la propria ‘coscienza’; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo prova sempre avversione per il Mio castigo; è a causa dei suoi sentimenti che l’uomo Mi chiama ingiusto e iniquo e dice che sono incurante dei suoi sentimenti nella Mia gestione delle cose. Ho anche dei parenti sulla terra?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 28”). Grazie alla rivelazione delle parole di Dio, ho appreso che l’affetto è il più grande ostacolo alla pratica della verità. Quando viviamo in base all’affetto, non siamo in grado di valutare persone e situazioni alla luce delle verità princìpi. Quando ho saputo che mia sorella sarebbe stata espulsa dalla chiesa, ho nutrito per lei empatia e compassione, sperando persino che il suo caso non soddisfacesse i criteri per l’espulsione e che lei potesse rimanere nella chiesa. Tutto dipendeva dal mio eccessivo affetto nei suoi confronti. Poiché vivevo di veleni satanici come “L’uomo non è inanimato; come può essere privo di emozioni?” e “Il sangue non è acqua”, ho perso la capacità di discernere il bene dal male e di sapere cosa si deve amare e cosa si deve disprezzare. Quando Yuxun mi ha fornito informazioni su Xiao Zhi, ho difeso mia sorella da quella che ritenevo un’ingiustizia senza prima appurare la realtà della situazione. Pensavo che Yuxun avesse esagerato nella sua relazione e mi sono lamentata del fatto che non stesse aiutando mia sorella. In realtà, i fratelli e le sorelle avevano fatto comunione con lei e l’avevano aiutata più volte, ma lei non aveva accettato il loro aiuto e aveva continuato a criticarli alle loro spalle. Stavo davvero distorcendo la situazione e parlando a nome di Satana. Nonostante mia sorella avesse commesso tante malefatte, non la odiavo, e desideravo addirittura che rimanesse nella chiesa; avevo permesso al mio affetto di prendere il sopravvento su di me. Ogni giorno in cui si permetteva a una persona malevola come lei di rimanere nella chiesa sarebbe stato un altro giorno in cui si compiva il male, cosa che avrebbe arrecato ulteriore danno ai fratelli e alle sorelle e al lavoro della chiesa. Desiderando che Xiao Zhi rimanesse nella chiesa e permettendole di continuare a intralciare il lavoro, non stavo forse assecondando le sue malefatte? Avevo preso parte al male compiuto da una persona malevola! Allora, ho finalmente capito cosa si intendeva nelle parole di Dio con l’affermazione: “I sentimenti sono Suoi nemici”. Mi sono resa conto che, se non avessi cercato la verità e lasciato che fosse il mio affetto a dettare il modo in cui agivo di fronte a un problema, sarei stata incline a compiere il male e a oppormi a Dio in qualsiasi momento.
In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio che dice: “Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. Se i tuoi genitori non credono in Dio, se sanno benissimo che la fede in Dio è il giusto cammino in grado di condurre alla salvezza eppure rimangono chiusi, allora non vi è alcun dubbio che siano persone che provano avversione e odio per la verità, e non vi è alcun dubbio che sono coloro che si oppongono a Dio e Lo odiano; e Dio naturalmente li odia e li aborrisce. Potresti aborrire genitori di questo tipo? Si oppongono a Dio e Lo insultano: in questo caso, sono sicuramente demoni e Satana. Anche tu sapresti odiarli e maledirli? Sono tutte domande reali. Se i tuoi genitori ti impediscono di credere in Dio, in che modo dovresti trattarli? Come richiesto da Dio, dovresti amare ciò che Dio ama, e odiare ciò che Dio odia. Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: ‘Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?’ ‘Poiché chiunque avrà seguito la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli, esso Mi è fratello e sorella e madre’. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: ‘Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia’. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie idee sbagliate ci si può realmente trasformare”). Attraverso le Sue parole, ho percepito la giustizia di Dio. Egli tratta le persone secondo i princìpi e chiede a noi di fare lo stesso. Dobbiamo amare coloro che cercano la verità, credono lealmente in Dio e svolgono lealmente i loro doveri, così come coloro che intralciano costantemente la chiesa, punendo e attaccando fratelli e sorelle e odiando la verità e Dio, sono tutti individui malevoli che dobbiamo sdegnare e disprezzare. Anche se sono nostri parenti, dobbiamo valutarli alla luce delle parole di Dio, amando ciò che Dio ama e odiando ciò che Dio odia. Ma io ero sprovvista della verità. Vedevo tutto dalla prospettiva del mio affetto. Ero priva di princìpi e di discernimento, e mostravo amore ed empatia verso una persona malevola, un demone che era stato chiaramente smascherato. Questo era amore cieco! Quando me ne sono resa conto, ho lodato la giustizia di Dio e ho visto con i miei occhi che nella casa di Dio regnano la verità e la giustizia, e dunque nessun malevolo può trovarvi posto. Ora, con l’aiuto delle parole di Dio, sono riuscita a liberarmi dalle catene dell’affetto e a comprendere meglio me stessa. Sia lodato Dio!