100. Cosa ho guadagnato parlando sinceramente

Tempo fa, ho sentito un passo di una condivisione di Dio che dice: “Accattivarsi favori, fare il leccapiedi, dire ciò che si pensa che gli altri vogliano sentirsi dire: probabilmente tutti conoscono il significato letterale di queste parole. E anche le persone che si comportano così sono comuni. Accattivarsi i favori, fare il leccapiedi, dire ciò che si pensa che gli altri vogliano sentirsi dire: il più delle volte, questo modo di parlare è finalizzato a ottenere il favore o le lodi altrui, o a trarre qualche tipo di vantaggio. Questo è come parlano di solito i sicofanti, ed è giusto dire che queste cose si manifestano in tutta l’umanità corrotta, in misura maggiore o minore, e che rientrano tra i modi di dire che appartengono alle filosofie sataniche(“Disprezzano la verità, contravvengono pubblicamente ai principi e ignorano le disposizioni della casa di Dio (Parte seconda)” in “Smascherare gli anticristi”). All’epoca, quando sentivo le parole di Dio smascherare simili persone, non le applicavo a me stessa. Tali persone mi disgustavano, non mi piacevano e non volevo passare del tempo con loro, così mi ritenevo migliore di loro. Inaspettatamente, quando i fatti mi hanno messa a nudo, ho visto che per interesse cercavo di compiacere le persone, di ingraziarmele e di dire cose piacevoli, cosa che è inoltre astuta e ingannevole.

Qualche giorno fa, ho partecipato a una riunione di gruppo. Dopo l’incontro, il leader mi ha inviato un messaggio per chiedermi come fosse la comunione di fratello Zhang. Il messaggio mi ha resa un po’ nervosa: “Perché il leader mi fa improvvisamente questa domanda? Come dovrei rispondere? Se rispondo in modo errato, cosa penserà di me il leader? Che non sono nemmeno in grado di discernere la qualità delle condivisioni degli altri, che ho scarsa levatura e nessuna esperienza pratica? Se così fosse, il leader si fiderà mai di me e mi impiegherà in futuro in ruoli importanti? Potrei persino perdere molto presto la mia posizione di capogruppo”. Volevo solo mantenere immagine e posizione, in modo che lui mi ritenesse capace di discernimento, così ho iniziato a chiedermi cosa intendesse dire. Poiché lo chiedeva, doveva ritenere ci fosse un problema con la comunione di fratello Zhang, quindi come potevo ottenere la sua approvazione? Sentivo che, sebbene alcune delle cose condivise da fratello Zhang fossero parole di dottrina, in alcuni punti era concreto. Ma temevo di non vedere le cose correttamente, così non ho rivelato al leader i miei veri pensieri. Invece, ho detto: “Fratello Zhang ha condiviso molta vuota dottrina”. Il mio leader ha risposto: “Solo quello che diceva lui era dottrina. Assicurati di richiamarlo e di aiutarlo di più in futuro”. Dopo aver letto la risposta del leader, ho pensato: “Per fortuna non ho espresso i miei veri pensieri. Altrimenti mi sarei messa in cattiva luce, e il mio leader mi avrebbe vista per ciò che sono!”.

Poco dopo, ho partecipato a un’altra riunione di gruppo. Al termine, il leader mi ha chiesto in un messaggio: “Cosa ne pensi della comunione di sorella Liu?” Il messaggio mi ha lasciata un po’ perplessa. Avevo vagato con la mente durante la riunione, quindi non avevo ascoltato affatto la comunione della sorella. Cosa avrei dovuto rispondere? Se fossi stata sincera, cosa avrebbe pensato di me il leader? Ho ricordato di averlo sentito dire, in passato, che quella sorella parlava spesso di dottrina, quindi il leader mi aveva contattata per una conferma? L’ultima volta, voleva una mia opinione perché pensava che fratello Zhang parlasse di dottrina. Forse il motivo era lo stesso anche stavolta. Così, ho risposto: “Dalla sua comunione, non ho sentito quale conoscenza di sé possedesse, né quale delle sue idee fosse cambiata”. Il leader ha letto la mia risposta senza replicare. Stavolta non riuscivo a calmarmi, e ho iniziato a chiedermi: “Il leader è insoddisfatto della mia risposta? Ho risposto male? Se l’ho fatto, per me è finita. Ora il leader penserà che ho scarsa levatura?”. In quei giorni, questo pensiero tornava a turbarmi di tanto in tanto.

Qualche giorno dopo, in una riunione, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha colpita al cuore. La parola di Dio dice: “Gli uomini subdoli che agiscono in un modo davanti agli altri e in un altro alle loro spalle, non sono disposti a essere perfezionati. Sono tutti figli della perdizione e della distruzione; appartengono non a Dio, ma a Satana. Non sono il tipo di uomini prescelti da Dio!(“Coloro che obbediscono a Dio con cuore sincero saranno certamente guadagnati da Lui” in “La Parola appare nella carne”). Non ho potuto fare a meno di pensare a quello che era successo quel giorno, quando il leader mi aveva chiesto un’opinione sulla comunione del fratello e della sorella. Non ho osato rivelargli i miei veri pensieri perché temevo che una risposta sbagliata avrebbe compromesso la mia immagine e il mio prestigio ai suoi occhi, così ho risposto in modo falso. Ho dedotto cosa pensasse il mio leader, e poi ho cercato di rispondere assecondandolo. Pensavo che così sarei stata meno a rischio di errore, che non avrei messo in luce i miei difetti, che lui non mi avrebbe vista per ciò che ero e che avrei così difeso la mia posizione. Mi ritenevo intelligente, ingannando il mio leader e nascondendo i miei pensieri, ma Dio è giusto e vede tutto. Dio vedeva benissimo le mie intenzioni ingannevoli e i miei trucchi, e li condannava in tutto e per tutto. Più contemplavo le parole di Dio, più avevo paura. Mi chiedevo come potessi avere pensieri così malvagi, spregevoli e vergognosi.

Ho anche rammentato come Dio abbia smascherato le “Accattivarsi favori, fare il leccapiedi, dire ciò che si pensa che gli altri vogliano sentirsi dire” manifestazioni degli anticristi, così ho cercato alcune parole di Dio. Dio dice: “Gli anticristi sono ciechi nei confronti di Dio, ed Egli non ha posto nei loro cuori. Quando costoro incontrano Cristo, non Lo trattano diversamente da una persona comune, prendendo continuamente spunto dal Suo modo di esprimerSi e dal Suo tono, cambiando il proprio a seconda della situazione, senza mai dire come stanno realmente le cose, senza mai dire nulla di sincero, pronunciando solo parole e dottrine vuote nel tentativo di ingannare e raggirare il vero Dio che sta davanti ai loro occhi. Non hanno il minimo timore di Dio. Sono assolutamente incapaci di parlare a Dio con il cuore, di dire qualcosa di vero. Parlano nello stesso modo in cui un serpente striscia, con una traiettoria tortuosa e indiretta. Lo stile e la direzione delle loro parole è come un tralcio di una pianta di melone che si arrampica lungo un palo. Quando tu dici che qualcuno è di buona levatura e che potrebbe essere promosso, loro parlano immediatamente di quanto costui sia buono e di ciò che si manifesta e si rivela in lui; se tu dici che qualcuno è cattivo, si affrettano a parlare di quanto questa persona sia perfida e malvagia, di come causi perturbazioni e interruzioni nella Chiesa. Quando tu desideri scoprire la verità riguardo a qualcosa, non hanno nulla da dire; prevaricano, aspettando che tu giunga a una conclusione, cercando di captare il significato delle tue parole, in modo da dirti quello che vuoi sentire. Tutto ciò che dicono è lusinga, adulazione e ossequiosità; dalle loro bocche non esce una sola parola di verità(“Disprezzano la verità, contravvengono pubblicamente ai principi e ignorano le disposizioni della casa di Dio (Parte seconda)” in “Smascherare gli anticristi”). “Dio ama le persone sincere, mentre odia le persone subdole e astute. Se ti comporti come una persona infida e cerchi di ricorrere a inganni, Dio non ti odierà? La casa di Dio ti lascerà semplicemente impunito? Prima o poi, sarai ritenuto responsabile. A Dio piacciono le persone sincere e non piacciono quelle infide. Tutti dovrebbero capirlo chiaramente e smettere di essere confusi e di fare cose stupide. Un’ignoranza momentanea è comprensibile, ma rifiutare del tutto la verità è un ostinato rifiuto di cambiare. Le persone sincere sanno assumersi le loro responsabilità. Non pensano ai propri guadagni e alle proprie perdite, piuttosto salvaguardano il lavoro e gli interessi della casa di Dio. Hanno un cuore gentile e sincero, simile a una ciotola d’acqua limpida di cui si può vedere il fondo a colpo d’occhio. E c’è trasparenza nelle loro azioni. Una persona falsa non fa che ricorrere a inganni, simula costantemente, nasconde le cose e si traveste così accuratamente che nessuno può vederla per ciò che è veramente. Le persone non sono in grado di intuire i tuoi pensieri intimi, ma Dio può scrutare negli angoli più profondi del tuo cuore. Se Dio vede che non sei una persona sincera, che sei astuto, che non accetti mai la verità, che cerchi sempre di ingannarLo e che non Gli offri il tuo cuore, allora non ti amerà, bensì ti odierà e ti abbandonerà. Tutti coloro che hanno successo tra i miscredenti, che sono dotati di capacità oratorie e ingegno sottile, che razza di persone sono? Vi è chiaro questo? Qual è la loro essenza? Si può affermare che sono tutti individui straordinariamente scaltri, sono tutti estremamente astuti e viscidi, sono il vero diavolo Satana. Dio potrebbe mai salvare simili persone? Dio non odia niente più dei diavoli, persone astute e subdole. Dio non salverà affatto tali persone; pertanto, qualunque facciate, non dovete diventare delle persone di questo tipo. Coloro che sono sempre all’erta e considerano tutte le angolazioni nei loro discorsi, che vedono da che parte soffia il vento e sono scaltri nel trattare i loro affari, vi dico che sono coloro che Dio detesta più di tutti: persone di questo tipo non potranno mai essere redente. Quando le persone sono astute e subdole, per quanto sembrino piacevoli le loro parole, si tratta comunque di bugie ingannevoli. Meglio suonano le loro parole, e più esse sono il diavolo Satana. È esattamente questo, dunque, il tipo di persone che Dio disprezza maggiormente. Cosa ne pensate: le persone che sono astute, persuasive e brave a mentire potrebbero mai ricevere l’opera dello Spirito Santo? Potrebbero ricevere l’illuminazione e la luce dello Spirito Santo? Assolutamente no. Qual è l’atteggiamento di Dio nei confronti delle persone astute e subdole? Egli le disprezza, le mette in disparte e non presta loro alcuna attenzione, le considera alla stregua degli animali. Agli occhi di Dio, tali persone indossano una pelle umana e basta; in sostanza, sono identiche al diavolo Satana, sono cadaveri ambulanti, e Dio non le salverebbe mai(Come riconoscere i falsi capi).

Dalle parole di Dio, ho visto che gli anticristi hanno un’indole davvero malvagia. Per raggiungere i loro obiettivi, adulano e guardano da che parte soffia il vento persino alla presenza di Cristo, e credono che Cristo non Si accorga dei loro trucchi e di poter ingannarLo. Pertanto, osano ingannare palesemente Dio, usarLo e trattarLo come un essere umano. Dio trova detestabile questo atteggiamento nei Suoi confronti. Anche se io non ero a contatto diretto con Cristo, l’indole che manifestavo era la stessa di un anticristo. In effetti, che il mio leader mi chiedesse un’opinione sulla comunione di un fratello e di una sorella era una cosa molto comune, e io potevo dire qualsiasi cosa pensassi, invece ho complicato le cose e la mia mente si è persa in mille ragionamenti. Ho ipotizzato che il leader testasse la mia capacità di discernimento, e temevo che, se avessi commesso un errore, mi avrebbe disprezzata e non mi avrebbe più stimata né coltivata. Per mantenere la mia immagine e la mia posizione nel suo cuore, ho nascosto i miei veri pensieri e ho deliberatamente cercato di assecondare le sue idee. Mi sono comportata proprio come rivela la parola di Dio, ossia come un serpente strisciante e una vite di melone rampicante, che si attorciglia e contorce. Trattavo le persone e interagivo con loro in questo modo, al solo scopo di ingannarle e raggirarle. Ero estremamente astuta e subdola. E, mentre lo facevo, non è che non lo sapessi. Parlavo dopo aver ponderato e calcolato. L’ho fatto deliberatamente. Ero persino convinta che Dio non vedesse i miei trucchi, così ho osato mentire e ingannare sfacciatamente. Non avevo la minima riverenza per Dio e non Lo trattavo affatto come Dio. Ho osato mentire e ingannare gli altri; quindi, se mai fossi entrata in contatto con Cristo, avrei sicuramente ingannato e usato Dio, e avrei offeso la Sua indole. Queste parole di Dio mi hanno colpita: “Agli occhi di Dio, tali persone indossano una pelle umana e basta; in sostanza, sono identiche al diavolo Satana, sono cadaveri ambulanti, e Dio non le salverebbe mai”. Queste parole mi hanno paralizzata seduta stante. Dio stava rivelando la mia natura e descrivendo le mie azioni. Ho ricordato che, nei miei rapporti con gli altri, di solito osservavo le loro parole ed espressioni. Adulavo soprattutto i leader e i lavoratori. Cercavo sempre di intuire i loro pensieri e di assecondarli, e lo reputavo intelligente, perché nessuno poteva vedermi per ciò che ero. Ma Dio aveva già avuto discernimento di me, e Dio odia e detesta particolarmente le persone come me. Ora, finalmente, ho capito perché Dio dice di amare le persone sincere e di odiare quelle false. Perché le persone sincere hanno un cuore puro, limpido come l’acqua, trattano le persone e Dio con sincerità e non nascondono mai intenzionalmente i loro difetti, né si camuffano. Queste persone non vivono una vita faticosa, gli altri gradiscono la loro compagnia e sono apprezzate da Dio. Invece, le persone false hanno una mente contorta, tramano e hanno fini personali in tutto, e cose e parole semplicissime diventano molto complicate con loro. Le parole e le azioni delle persone false sono tutte volte a confondere e ingannare gli altri per i loro obiettivi personali. Vivono una natura demoniaca, e Dio non salva mai tali persone. Alla luce di questo, ero un po’ spaventata. Ho visto che la mia natura era falsa e malvagia come quella di Satana e, se avessi continuato a non perseguire la verità e a non cambiare, sarei stata scacciata e punita da Dio. Dio è santo e giusto, e coloro che vivranno nel Regno di Dio sono tutti sinceri e intenzionati a praticare la verità. Una persona falsa non entrerà mai nel Regno di Dio. Questo pensiero mi ha colmata di rimorso, e non volevo più vivere secondo la mia indole falsa e malvagia; così, ho pregato Dio per dirGli che volevo praticare la sincerità, e aprirmi e parlare sinceramente con tutti, di chiunque si trattasse. In seguito, in una riunione, mi sono aperta sulle mie intenzioni spregevoli e sulla corruzione manifestata in quelle due occasioni. Mi ha fatta sentire molto più sollevata e a mio agio.

Dopo di che, mi sono chiesta perché mi preoccupassi sempre di ciò che il leader diceva di me, e perché arrivassi a mentire e ingannare per questo. Un giorno, nella parola di Dio, ho letto: “Qualsiasi sia il livello di un capo o di un lavoratore, se voi li adorate per la loro comprensione della verità e per i loro doni, e credete che possiedano la verità e che possano aiutarvi, se li venerate e dipendete da loro in ogni cosa e cercate di ottenere la salvezza in questo modo, allora, alla fine, tutto ciò non porterà a nulla, perché il punto di partenza è intrinsecamente sbagliato. Non importa quante verità si comprendano: nessuno può prendere il posto di Cristo; e, per quanto una persona sia dotata, questo non significa che possieda la verità; pertanto, tutti coloro che adorano, venerano e seguono le persone alla fine saranno scacciati e condannati. Quando le persone credono in Dio, tutto ciò che sono capaci di fare è venerare e seguire Dio. Indipendentemente dal rango direttivo, i capi sono pur sempre persone comuni. Se li consideri come tuoi diretti superiori, se ritieni che siano superiori a te, che siano più competenti di te e che debbano guidarti, che siano sotto ogni aspetto superiori a chiunque altro, questo è sbagliato, è una tua illusione. […] Se segui Dio, dovresti ascoltare la Sua parola; se qualcuno parla e agisce correttamente ed è conforme ai principi della verità, non basta forse obbedire alla verità? Perché sei così ignobile? Perché insisti nel trovare qualcuno da adorare e seguire? Perché godi di essere schiavo di Satana? Perché non essere invece al servizio della verità? Ciò dimostra se una persona possieda o meno senno e dignità. Dovresti iniziare da te stesso: munisciti di verità di vario genere, impara a identificare le varie manifestazioni di diverse questioni e persone, apprendi la natura di ciò che si manifesta nelle varie persone e quale indole esse rivelano, impara a distinguere l’essenza di vari tipi di persone, abbi chiaro quali tipi di persone ti stanno intorno, che tipo di persona sei tu e che tipo di persona è il tuo leader. Quando vedrai chiaramente tutto questo, dovresti essere in grado di approcciarti a queste persone nel modo giusto, secondo i principi della verità: se sono fratelli e sorelle dovresti trattarli con amore mentre, se non lo sono, dovresti abbandonarli e mantenere le distanze; se sono persone che possiedono la realtà della verità, anche se potresti venerarle, non dovresti adorarle. Nessuno può prendere il posto di Cristo, solo Cristo è il vero Dio. Se riesci a vedere queste cose con chiarezza, allora possiedi levatura e non rischi di essere ingannato dagli anticristi, né devi temere che ciò possa accadere(“Si comportano in modi strani e misteriosi, sono dispotici e autoritari, non tengono mai condivisioni con gli altri e li costringono a obbedire loro” in “Smascherare gli anticristi”). Dio rivelava esattamente il mio stato. Anche se credevo in Dio da molti anni, non avevo un posto per Lui nel mio cuore. Mi concentravo sul potere e sul prestigio delle persone, applicavo il veleno di Satana “Un alto funzionario non è all’altezza di un manager sul campo”, e percepivo sempre distanti da me la sovranità e il controllo di Dio, come se fosse il leader che avevo davanti a decidere tutto per me, e come se dalle sue parole dipendesse che fossi o meno stimata e coltivata e potessi svolgere il mio dovere. Non è questa la visione dei non credenti? Per ottenere l’apprezzamento dei loro leader e mantenere posizione e lavoro, i non credenti compiacciono i loro leader in ogni cosa e li adulano sempre, come dei tirapiedi senza carattere né dignità. Ero forse diversa da loro? Per ottenere l’apprezzamento del mio leader e mantenere il mio prestigio, volevo sempre compiacerlo, e facevo di tutto per dedurre e soddisfare le sue preferenze. Sono diventata astuta e malvagia, sempre a guardare da che parte soffiava il vento. Per i miei interessi, ho perso la mia dignità e sono diventata completamente disumana. In realtà, la casa di Dio segue dei princìpi per selezionare e coltivare le persone, a differenza del mondo dei non credenti. I non credenti praticano secondo il detto “Non si ottiene nulla senza adulare e lusingare”. Fintanto che riescono a compiacere i loro superiori, anche senza reali talenti e conoscenze, possono ottenere favore e promozioni. Ma nella casa di Dio è diverso. Nella casa di Dio regna la verità. Le persone vengono selezionate e coltivate in base ai princìpi della verità. Se avete una buona umanità, sapete accettare la verità, il vostro cuore è rivolto a Dio e sapete proteggere gli interessi della casa di Dio, non importa se la vostra levaura è un po’ scarsa. La chiesa assegnerà a ognuno un dovere adeguato. Se avete un cattivo carattere, non perseguite la verità e fate solo trucchi e complotti, anche se vi ingraziate il leader, non otterrete mai un ruolo importante. Quando i fratelli e le sorelle avranno discernimento di voi, sarete disprezzati e ripudiati. Anche se alcuni falsi leader e anticristi vanno contro i princìpi e promuovono coloro che li adulano e compiacciono, prima o poi saranno smascherati: non potranno mai farsi strada nella casa di Dio. Una volta compreso questo, non mi sono più preoccupata di come mi vedesse il leader. Non importa quello che gli altri pensano di me, e che possa o no continuare ad eseguire il mio compito dipende dal fatto che io persegua la verità e svolga bene il mio dovere. Ora dovrei concentrarmi nel compiere bene il mio dovere, e ricercare la verità nel mio dovere per risolvere i miei problemi e le mie difficoltà. Questo è il modo in cui dovrei praticare, e la mia vera responsabilità.

Poi, ho cercato un cammino di pratica nella parola di Dio e ho trovato questo passo. “Tutti voi sapete che Dio detesta coloro che cercano di accattivarsi favori, che fanno i leccapiedi e che ti dicono quello che pensano tu voglia sentire. Quali sono dunque i principi ai quali le persone dovrebbero attenersi? […] Essere sinceri: questo è il principio da seguire quando si interagisce con Dio. Non preoccupatevi di accattivarvi i favori di Dio o di fare i leccapiedi; non c’è bisogno di fare i leccapiedi, è sufficiente essere sinceri. E cosa significa essere sinceri? In che modo andrebbe messo in pratica? (Semplicemente aprendosi a Dio, senza fingere, senza nascondere nulla, senza avere segreti, incontrando Dio con un cuore sincero, ed essendo diretti, senza inganni né trucchi). Esatto. Per essere sincero, devi prima di tutto mettere da parte i tuoi desideri personali. Invece di concentrarti su come Dio ti tratta, devi dire ciò che hai nel cuore e non valutare o considerare quali saranno le conseguenze delle tue parole; devi dire tutto ciò che pensi, accantonare le tue motivazioni e non dire le cose solo per conseguire qualche obiettivo. Quando hai troppe intenzioni personali, sei sempre guardingo nel modo in cui parli, valutando: ‘Dovrei parlare di questo e non di quello, devo stare attento a ciò che dico. Parlerò in modo da procurarmi dei vantaggi, coprire le mie mancanze e dare a Dio una buona impressione di me’. Non hai forse degli scopi personali? Prima che tu apra la bocca, la tua mente si riempie di pensieri subdoli, riaggiusti più volte quello che intendi dire, così che quando le parole ti escono dalla bocca non sono più così pure, non sono affatto autentiche e contengono i tuoi obiettivi personali e le trame di Satana. Questo non è essere sinceri. E che cos’è? Si chiama avere cattive intenzioni e obiettivi subdoli. Per di più, quando parli, prendi sempre spunto dalle espressioni facciali e dallo sguardo dell’interlocutore: se l’interlocutore ha un’espressione positiva sul volto, continui a parlare; in caso contrario, ti trattieni e non dici nulla; se l’espressione dell’interlocutore è negativa e sembra che non gli piaccia quello che sta sentendo, ci rifletti su e dici a te stesso: ‘Be’, dirò qualcosa che ti interessa, che ti faccia felice, che ti piaccia e che ti renda ben disposto nei miei confronti’. Questo è forse essere sinceri? No(“Disprezzano la verità, contravvengono pubblicamente ai principi e ignorano le disposizioni della casa di Dio (Parte seconda)” in “Smascherare gli anticristi”). “A Dio non piacciono le persone che cercano di accattivarsi favori, che fanno i leccapiedi o che dicono ciò che sono convinti Lui voglia sentire. Ma allora, che tipo di persone piace a Dio? In che modo Dio desidera che le persone conversino e facciano comunione con Lui? A Dio piacciono le persone oneste e sincere. Egli non ha bisogno che tu cerchi di decifrarLo e di prendere spunto da Lui; ha bisogno che tu sia puro e che abbia un cuore sincero. Non vuole che tu nasconda nulla, né che indossi una maschera o una finzione nel tuo cuore: Dio vuole che ciò che manifesti all’esterno corrisponda a ciò che hai nel cuore(“Disprezzano la verità, contravvengono pubblicamente ai principi e ignorano le disposizioni della casa di Dio (Parte seconda)” in “Smascherare gli anticristi”). La Parola di Dio rende molto chiaro il cammino di pratica. Nell’interagire con Dio e con le persone, dovete essere franchi, sinceri e capaci di dire la verità, non dovete lasciarvi condizionare dal potere e dal prestigio, non dovete avere scopi personali, e dovete accettare l’esame di Dio ed essere persone sincere. Allora, dopo aver letto questo passo delle parole di Dio, ho rammentato che il Signore Gesù chiese a Pietro: “Simone Barjona, Mi hai mai amato?” E Pietro rispose sinceramente: “Signore! Una volta amai il Padre celeste, ma ammetto di non aver mai amato Te”. Pietro era puro e sincero. Non pensava a come compiacere il Signore Gesù, diceva semplicemente ciò che pensava. Il cuore di Pietro era puro e limpido, per questo sapeva essere sincero con il Signore Gesù. Ciò che Pietro viveva ha soddisfatto Dio e ha ottenuto la Sua approvazione. Capito questo, ho visto più chiaramente il cammino di pratica, e ho iniziato a praticare consapevolmente la sincerità nella mia vita.

Un giorno, dopo una riunione, il mio leader ha chiesto a me e a due capigruppo la valutazione di una sorella. La richiesta mi ha resa un po’ nervosa, e ho ricominciato a fare congetture: “Il mio leader vuole la valutazione, quindi pensa che questa sorella abbia un problema? Se lo chiede a noi, vuole forse mettere alla prova il nostro discernimento? Il leader ha detto che questi due capigruppo avevano buona levatura e che voleva coltivarli; quindi, se non la vedo alla loro stessa maniera, sarò comunque stimata e coltivata?” In quel momento, ho visto che stavo di nuovo per ricorrere a ragionamenti e falsità. Ho ripensato alle parole di Dio: “A Dio non piacciono le persone che cercano di accattivarsi favori, che fanno i leccapiedi o che dicono ciò che sono convinti Lui voglia sentire. Ma allora, che tipo di persone piace a Dio? In che modo Dio desidera che le persone conversino e facciano comunione con Lui? A Dio piacciono le persone oneste e sincere. Egli non ha bisogno che tu cerchi di decifrarLo e di prendere spunto da Lui; ha bisogno che tu sia puro e che abbia un cuore sincero. Non vuole che tu nasconda nulla, né che indossi una maschera o una finzione nel tuo cuore: Dio vuole che ciò che manifesti all’esterno corrisponda a ciò che hai nel cuore”. Dio scruta ciò che penso e ciò che intendo fare, ed Egli vuole che io sia una persona sincera ed esprima i miei veri pensieri senza camuffamenti, finzioni né discrepanze con ciò che penso intimamente. Dovevo praticare secondo le parole di Dio ed essere sincera con gli altri. Così, ho rivelato apertamente il mio punto di vista al leader. Alla fine, mi sentivo molto rilassata, e ho percepito che praticare l’onestà mi metteva a mio agio e mi rendeva serena e sicura. È stata un’esperienza del tutto nuova per me. Ho inoltre sperimentato in parte la bellezza della sincerità, e ho sentito che questo è il modo in cui le persone dovrebbero comportarsi. Lode a Dio!

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