37. L’idea che “si dovrebbe dare credito al duro lavoro, se non al merito” è conforme alla verità?
All’inizio di agosto del 2022, al termine di una delle nostre riunioni, sorella Wang Jing ha detto: “Zhang Min è stata isolata a casa in riflessione”. Quando l’ho sentito, ho chiesto: “Cosa sta succedendo?” Wang Jing ha risposto: “Ogni volta che i fratelli e le sorelle le facevano notare i problemi emersi nel suo dovere, Zhang Min si rifiutava sempre di accettarlo, e addirittura controbatteva e si difendeva. Faceva delle scenate, piangendo e sollevando un polverone, persino sfogando la sua frustrazione nel suo dovere. Questo ha impedito il normale svolgimento del lavoro e causato intralcio e disturbo alla vita della chiesa. Se non riflette e non cerca di conoscere sé stessa e continua a tentare di discolparsi, potrebbe venire allontanata”. Queste parole però mi hanno molto sorpresa. Ho pensato che Zhang Min aveva sempre fatto rinunce e si era spesa durante i suoi molti anni di fede in Dio, e che quando irrigava i nuovi arrivati era amorevole e gentile. Per quanto tardi fosse, ogni volta che un nuovo arrivato aveva un problema, lei faceva tutto il possibile per condividere con lui e risolverglielo, e non abbandonava il suo dovere nemmeno quando si trattava di una questione familiare. Anche se ora non accettava la verità, magari era solo perché ancora non la riconosceva. Se a poco a poco avesse cercato di riflettere e di capire, non sarebbe andato bene? Non meritava di essere allontanata. Se una persona come lei fosse stata allontanata, allora, considerando che io non rinunciavo e non mi spendevo quanto lei, non sarei stata eliminata anch’io alla fine? In quel periodo, ogni volta che pensavo a questo, il mio stato diventava piuttosto negativo e mi mancava l’energia per fare il mio dovere.
In seguito, a una riunione, la leader della nostra chiesa, Wang Yu, è venuta a controllare il materiale per l’allontanamento di Zhang Min, e io ho esternato le mie nozioni e la mia confusione, dicendo: “Zhang Min ha abbandonato la sua famiglia e ha rinunciato alla carriera per svolgere il suo dovere per molti anni; merita credito per il duro lavoro, se non per il merito. Perché viene allontanata? Se lei non può ottenere la salvezza svolgendo il suo dovere in questo modo, dal momento che non soffro le stesse avversità e non pago il suo stesso prezzo, non dovrei essere eliminata anch’io?” Vedendo che avevo sviluppato delle nozioni, Wang Yu ha pazientemente condiviso con me, dicendo: “Quello che vedi è il modo in cui Zhang Min sembra agire in superficie; non hai visto qual è stato in tutto questo tempo il suo atteggiamento verso la verità. Secondo le valutazioni dei fratelli e delle sorelle, quando le accadeva qualcosa, Zhang Min non accettava mai nulla da Dio e cercava troppo di interpretare persone e cose. I fratelli e le sorelle hanno condiviso con lei e l’hanno aiutata molte volte, ma lei non accettava minimamente la verità, controbattendo e discolpandosi, e addirittura sfogando la sua frustrazione nel suo dovere”. La leader ha poi fatto un esempio, dicendo: “Una volta, il supervisore di Zhang Min le ha fatto notare uno dei suoi problemi nell’irrigare i nuovi arrivati. Zhang Min non l’ha accettato e ha pensato che il supervisore la stesse deliberatamente prendendo di mira. Ha perso le staffe e ha detto: ‘Non posso più fare questo dovere; trovate qualcun altro!’ Poi se n’è andata via piangendo”. La leader ha detto che le manifestazioni di Zhang Min erano sempre state queste, e che ogni volta che qualcosa coinvolgeva il suo orgoglio e il suo prestigio sollevava un polverone e nessuno riusciva a trattenerla. Persino il suo supervisore era limitato da lei. Questi suoi comportamenti disturbavano gravemente la vita della chiesa e influivano sul lavoro di irrigazione. Sebbene Zhang Min avesse svolto il suo dovere durante quegli anni di fede in Dio, non perseguiva affatto la verità, e quando le capitava qualcosa non lo accettava mai da Dio, né rifletteva su sé stessa e imparava nuove lezioni. Era una miscredente. Poi, Wang Yu ha letto un passo delle parole di Dio: “La misura in base alla quale l’uomo giudica gli altri uomini è fondata sul suo comportamento; coloro la cui condotta è buona sono giusti, mentre coloro la cui condotta è abominevole sono malevoli. La misura in base alla quale Dio giudica l’uomo è fondata sul fatto che la sua essenza si sottometta a Lui o meno; colui che si sottomette a Dio è una persona giusta, mentre chi non lo fa è un nemico e una persona malevola, indipendentemente dal fatto che il comportamento di questa persona sia buono o cattivo, e indipendentemente dal fatto che ciò che tale persona afferma sia giusto o sbagliato” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Poi ha condiviso e ha detto: “Le persone giudicano gli altri in base alle apparenze. Se qualcuno pare comportarsi bene, allora è una brava persona, mentre se sembra comportarsi male è una persona malevola. Dio guarda le persone in base alla loro natura essenza e al loro atteggiamento verso la verità. Egli guarda se le persone sono in grado di sottomettersi a Lui e alla verità, non guarda quanto sembrino rinunciare, soffrire e lavorare in superficie”. Grazie a questa condivisione, ho riflettuto: il motivo per cui mi dispiaceva per Zhang Min quando è stata allontanata era che vedevo solo le sue apparenze. Vedevo che era capace di abbandonare la famiglia, rinunciare alla carriera, sopportare la sofferenza e pagare un prezzo, e che quando i nuovi arrivati affrontavano dei problemi non le dispiaceva dedicare del tempo a condividere con loro, e quindi credevo che fosse una persona che perseguiva la verità. Ma non guardavo se quando le succedeva qualcosa fosse o meno in grado di accettare la verità o sottomettervisi o che tipo di risultati ottenesse nel suo dovere. Pensavo che la casa di Dio le ponesse requisiti troppo severi e che non avrebbe dovuto essere allontanata. Evidentemente non sapevo capire chiaramente le persone o le cose ed ero troppo ignorante.
Tempo dopo, in una riunione con un piccolo gruppo, ho scoperto che a proposito dell’allontanamento di Zhang Min anche alcuni fratelli e sorelle erano dell’idea che “si dovrebbe dare credito al duro lavoro, se non al merito”. Per risolvere il problema, ho trovato diversi passi delle parole di Dio da leggere. Dio Onnipotente dice: “Paolo non perseguiva la verità. Credeva in Dio solo perché cercava un futuro e una destinazione per la sua carne. Cercava solo di guadagnarsi ricompense e una corona. Dio gli disse così tante parole, lo disciplinò, lo illuminò e gli rivelò così tanto, eppure Paolo non si sottomise a Dio né accettò la verità. Si ribellò e si oppose sempre a Dio; alla fine, divenne un anticristo e fu condannato e punito. Paolo è un esempio di cosa non fare. […] Secondo le nozioni e le fantasie dell’uomo, le persone pensano: ‘Dio non avrebbe dovuto trattare Paolo in quel modo. Paolo fece così tanto e soffrì così tanto. Inoltre, fu estremamente fedele a Dio. Perché Dio lo trattò in quel modo?’ È giusto che le persone dicano così? È in linea con la verità? In che modo Paolo fu così leale o devoto a Dio? Non stanno forse distorcendo i fatti? Paolo fu leale e devoto per ottenere benedizioni per sé stesso. Questa è lealtà e devozione a Dio? Quando non comprendono la verità, quando non riescono a vedere chiaramente l’essenza di un problema, e parlano ciecamente in base ai loro sentimenti, le persone non si stanno forse ribellando a Dio, non si stanno opponendo a Lui? Non c’è da meravigliarsi se tutti adorano Paolo! Coloro che appartengono a Satana adorano sempre Satana, e parlano persino a nome di Satana in base ai loro sentimenti. Questo significa che le persone restano connesse con Satana anche se può sembrare che si siano separate da lui. Di fatto, quando parlano a nome di Satana, stanno anche parlando per sé stesse. Sono comprensive con Paolo perché sono come lui, sono sul suo stesso cammino. Secondo il buon senso dell’uomo, Dio non avrebbe dovuto trattare Paolo in quel modo, ma ciò che Dio fece fu l’esatto contrario del buon senso umano. Questa è l’indole giusta di Dio, ed è la verità. Parlando in base al buon senso dell’uomo, si può dire: ‘Anche se non ottenne molto, Paolo si sforzò e lavorò moltissimo. Avrebbe dovuto essere risparmiato anche solo per aver sofferto tanti anni. Anche se fu solo un operaio, sarebbe stato giusto. Non avrebbe dovuto essere punito né mandato all’inferno’. Questi sono il buon senso e i sentimenti dell’uomo. Non è la verità. Qual è l’aspetto più adorabile di Dio? Che non ha il buon senso dell’uomo. Ogni cosa che fa è conforme alla verità e alla Sua essenza. Egli rivela un’indole giusta. Dio non ha riguardo per i tuoi desideri soggettivi, né per i fatti oggettivi risultanti dalle tue azioni. Dio determina e definisce quale tipo di persona sei in base a ciò che fai, a ciò che riveli, e al cammino che percorri, e poi assume l’atteggiamento più appropriato nei tuoi confronti. Ecco da dove arrivò l’esito di Paolo. Considerando il caso di Paolo, sembra che Dio fosse privo di amore. Pietro e Paolo erano entrambi esseri creati, ma Dio, se da un lato approvò e benedì Pietro, dall’altro smascherò, analizzò, giudicò e condannò Paolo. Non si riesce a vedere l’amore di Dio nel modo in cui decise l’esito di Paolo. Quindi, in base a ciò che accadde a Paolo, potresti dire che Dio non ama? No, non puoi, perché Dio lo disciplinò molte volte, lo illuminò, gli diede molte occasioni di pentirsi, ma Paolo ostinatamente rifiutò e percorse il cammino di resistenza a Dio. Così alla fine Dio lo condannò e lo punì” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo comprendendo la verità si possono conoscere le azioni di Dio”). “Alcuni finiranno per dire: ‘Ho svolto molto lavoro per Te e, anche se forse non ho ottenuto risultati degni di nota, sono stato comunque diligente nei miei sforzi. Non puoi proprio farmi entrare in Cielo per mangiare il frutto della vita?’ Devi sapere che tipo di persone desidero; alle persone che sono impure non è permesso entrare nel Regno, a insudiciare il suolo sacro. Anche se forse hai svolto molto lavoro e lavorato per molti anni, alla fine sei ancora deplorevolmente lurido, pertanto sarà intollerabile per la legge del Cielo che tu voglia entrare nel Mio Regno! Dalla creazione del mondo fino a oggi non ho mai offerto facile accesso al Mio Regno a chi cerca di ingraziarsi il Mio favore. È una regola celeste e nessuno può infrangerla! Devi cercare la vita. Oggi coloro che saranno resi perfetti sono della stessa categoria di Pietro: sono coloro che cercano di cambiare la propria indole e sono disposti a rendere testimonianza a Dio e ad adempiere il proprio dovere di esseri creati. Solo le persone di questo tipo saranno rese perfette. Se miri soltanto alle ricompense e non cerchi di cambiare la tua indole di vita, tutti i tuoi sforzi saranno vani e questa è una verità immutabile!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). “Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo. Dovete rendervi conto che anche tutti coloro che non seguono la volontà di Dio saranno puniti. Questo è un dato di fatto immutabile” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Dalle parole di Dio, ho capito che la Sua indole è giusta e santa. L’esito di una persona e il fatto che venga salvata o meno non dipendono da quanto lavoro sembra svolgere o da quanto appare rinunciare e spendersi. Ciò che conta è se è o meno una persona che persegue la verità e se cambia la sua indole di vita oppure no. Se si concentra solo sul duro lavoro e non persegue un cambiamento dell’indole di vita, in ultima analisi non sarà in grado di rimanere salda e prima o poi dovrà essere eliminata. Proprio come Paolo durante l’Età della Grazia. Egli lavorò per molti anni, sopportò molte sofferenze, guadagnò molte persone mentre diffondeva il Vangelo e fondò molte chiese, ma il suo spendersi era interamente volto a ottenere ricompense e una corona, e la sua intenzione era quella di condurre transazioni con Dio. Inoltre, Paolo aveva una natura estremamente arrogante e presuntuosa e non aveva alcun riguardo per nessuno, tanto da testimoniare che viveva come Cristo. Paolo percorreva il cammino di un anticristo di opposizione a Dio, e alla fine offese l’indole di Dio e Dio lo punì. Quando si è trattato di allontanare Zhang Min, io ho commesso lo stesso errore. Credevo che Zhang Min avesse lavorato duramente, abbandonato la famiglia e rinunciato alla carriera per svolgere il suo dovere, che le si dovesse dare credito per il duro lavoro, se non per il merito, o quanto meno per quanto era sfinita, e che come minimo le si dovesse dare la possibilità di pentirsi. Ora, guardando le sue manifestazioni costanti, ho constatato che non accettava minimamente la verità e provava per essa avversione, e che ogni volta che le capitava qualcosa, se coinvolgeva il suo orgoglio e il suo prestigio, sollevava un polverone. Non solo non accettava i suggerimenti e l’aiuto dei fratelli e delle sorelle, ma si comportava in modo irragionevolmente problematico, imprecava, diceva assurdità e sfogava la frustrazione nel suo dovere. Non sembrava affatto una credente in Dio. Quando i fratelli e le sorelle esponevano i suoi problemi e glieli facevano notare, pensava che la mettessero di proposito in imbarazzo, e a volte si sentiva offesa e quindi ignorava la leader, la quale di conseguenza non poteva implementare il lavoro. Con la sua presenza in chiesa, arrecava disturbo ai fratelli e alle sorelle e al lavoro, e si potrebbe dire che i contro superavano i pro. Il suo allontanamento da parte della chiesa rivelava totalmente la giustizia di Dio. Ma io non avevo giudicato la questione in base alle verità principi. Quando ho saputo che era stata allontanata, ho frainteso Dio e sono intervenuta in difesa di Zhang Min. Ho capito che non possedevo la verità e non sapevo come discernere le persone, e che avrei potuto oppormi a Dio in qualsiasi momento.
In seguito, ho letto un altro passo delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Di solito, le persone irragionevolmente problematiche non commettono azioni infide o malvagie di rilievo, ma nel momento in cui vengono coinvolti i loro interessi, la loro reputazione o la loro dignità, esplodono immediatamente di rabbia, fanno scenate, si comportano in modo irragionevole e minacciano persino di fare del male a sé stessi. DimMi, se in una famiglia emergesse una persona così assurda e ostinata, non ne soffrirebbero tutti i membri? Il nucleo familiare verrebbe allora inghiottito da un’atmosfera torbida e cupa, carica di grida e di ululati, che renderebbe la vita insostenibile. In alcune chiese vi sono individui di questo tipo; sebbene la cosa non si noti quando tutto è normale, non si sa mai quando potrebbero esplodere e rivelarsi. Le manifestazioni principali di costoro sono, tra l’altro, il fare scenate, l’esporre argomentazioni assurde e l’imprecare in pubblico. Anche se si verificano solo una volta al mese o due volte all’anno, questi comportamenti causano grande disagio e difficoltà, apportando diversi gradi di disturbo alla vita di molte persone nella chiesa. Se viene effettivamente accertato che un individuo rientra in questa categoria, è necessario occuparsene tempestivamente e allontanarlo dalla chiesa. C’è chi potrebbe dire: ‘Queste persone non fanno alcun male di per sé. Non possono essere considerate malevole; bisognerebbe accettarle e sopportarle’. DiteMi, sarebbe giusto non occuparsi di costoro? (No.) Perché no? (Perché le loro azioni causano notevoli problemi e fastidi alla maggior parte della gente, oltre a disturbare la vita della chiesa.) Da questa conclusione, è chiaro che coloro che disturbano la vita della chiesa, pur non essendo persone malevole o anticristi, non dovrebbero rimanere nella chiesa. Poiché tali individui provano avversione per la verità invece di amarla e non importa da quanti anni credano in Dio o quanti sermoni ascoltino: non la accetteranno. Quando compiono una cattiva azione e vengono potati, fanno scenate e dicono sciocchezze. Anche quando si condivide con loro sulla verità, non l’accettano. Nessuno può ragionare con loro. Persino quando sono Io a condividere con loro sulla verità, possono forse restare in silenzio esteriormente, ma dentro di sé non l’accettano. Di fronte a una situazione reale, continuano a comportarsi come hanno sempre fatto. Non ascoltano le Mie parole, quindi accetterebbero ancora meno i vostri consigli. Sebbene queste persone possano non commettere atti di grande malvagità, non accettano per nulla la verità. Se si guarda la loro natura essenza, non solo mancano di coscienza e ragione, ma possono anche causare problemi inutili ed essere irragionevoli. Possono costoro ottenere la salvezza di Dio? Assolutamente no! Coloro che non accettano affatto la verità equivalgono a miscredenti, sono lacchè di Satana. Quando le cose non vanno come vogliono loro, fanno i capricci, si ostinano a sciorinare argomentazioni assurde e non ascoltano la verità, a prescindere da come essa venga condivisa. Questi individui sono irragionevoli piantagrane, meri diavoli e spiriti maligni; sono peggio delle bestie! Si tratta di folli malati di mente e non sono mai capaci di vero pentimento. Più a lungo rimangono nella chiesa, più nozioni si formano su Dio, più richieste irragionevoli fanno alla Sua casa, e maggiori sono il disturbo e il danno che arrecano alla vita della chiesa. Ciò influisce sull’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio e sul normale progresso del lavoro della chiesa. Il danno che procurano a tale lavoro non è inferiore a quello causato dalle persone malevole; costoro dovrebbero essere allontanati dalla chiesa fin da subito. Alcuni dicono: ‘Non sono solo un po’ irragionevoli? Non arrivano fino al punto di essere persone malevole, quindi non sarebbe meglio trattarli con amore? Se li teniamo, forse possono cambiare ed essere salvati’. Ti dico che è impossibile! Non c’è nessun ‘forse’: queste persone non possono assolutamente essere salvate. Il motivo è che non riescono a capire la verità, tanto meno ad accettarla; sono privi di coscienza e di ragione, i loro processi di pensiero sono anormali e mancano persino del più elementare buon senso necessario in quanto esseri umani. Sono individui con la mente malata. Dio non salva assolutamente individui di questo tipo” (La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (26)”). Dalle parole di Dio ho capito che, sebbene le persone irragionevolmente problematiche non facciano nulla di estremamente malvagio, ogni volta che qualcosa coinvolge i loro interessi sollevano un polverone e si lanciano in falsi ragionamenti. Per quanto si condivida con loro sulla verità, non lo accettano e disturbano gravemente la vita della chiesa. Inoltre, queste persone irragionevolmente problematiche non possiedono la coscienza e la ragione della normale umanità e, per quanti anni di fede in Dio abbiano alle spalle, non riescono a capire un briciolo di verità. Dio non salva simili persone. Zhang Min è una persona di questo tipo. Non appena qualcosa coinvolgeva i suoi interessi, lei creava problemi e sollevava un polverone, trasformando una riunione perfetta in un caos totale. Era impossibile per gli altri calmarsi e condividere sulle parole di Dio. Persone simili andrebbero gestite in modo tempestivo per salvaguardare la vita della chiesa. Infatti, tutte le persone con un po’ di coscienza e di ragione sono consapevoli che non si viene allontanati per una casualità, e si calmano per riflettere appropriatamente su di sé e trarne degli insegnamenti. Anche se sul momento non capiscono, almeno non diffondono le loro nozioni e non danno sfogo alle loro emozioni; persone come queste possiedono un minimo di cuore che teme Dio e hanno ancora la possibilità di pentirsi. Quando invece è capitato a Zhang Min, lei non ha cercato la verità né ha riflettuto su sé stessa, ed era invece piena di nozioni e incomprensioni nei confronti di Dio, giudicandoLo come ingiusto, e addirittura chiedeva perché Egli desse una possibilità agli altri e a lei no. Neanche dopo essere stata allontanata ha riflettuto su sé stessa, argomentando e strepitando contro Dio mentre dava sfogo al proprio malcontento e alla propria indignazione, oltre a diffondere le proprie nozioni e a fuorviare le persone. Visto che non aveva il minimo atteggiamento di pentimento, il suo allontanamento era interamente giustizia di Dio!
Da questa esperienza sono arrivata a capire quanto è importante discernere l’essenza delle persone in base alle parole di Dio. Il detto “Si dovrebbe dare credito al duro lavoro, se non al merito” era una fallacia e non corrispondeva alla verità. Coloro che non sanno come discernere gli altri in base alle parole di Dio vengono fuorviati e addirittura considerano i miscredenti e i malevoli come loro fratelli e sorelle e si schierano in loro difesa. Solo valutare persone e cose in base alle parole di Dio è corretto. Non ero più dispiaciuta perché Zhang Min era stata allontanata, e stavo inoltre più attenta a me stessa, per essere sicura che, quando fossi stata potata, giudicata o castigata, avrei saputo cercare la verità, riflettere su me stessa e credere nel fatto che qualsiasi cosa Dio faccia è giusta. Che abbia potuto ottenere qualche guadagno è un risultato dovuto alle parole di Dio.