Il significato del provare la sofferenza del mondo da parte di Dio
Dio incarnato soffre per conto dell’umanità in cambio della meravigliosa destinazione che l’uomo otterrà in futuro. La fase dell’opera compiuta da Gesù è stata quella di essere crocifisso come immagine di un corpo peccatore, di essere un sacrificio espiatorio, di redimere l’intera umanità, di porre le basi per l’ingresso dell’uomo nella meravigliosa destinazione. Egli è stato crocifisso e Si è fatto carico del peccato dell’uomo, redimendo l’umanità dal peccato. In altre parole, Egli è servito come prova del fatto che l’uomo è stato perdonato dei suoi peccati e che può presentarsi davanti a Dio; è stato una merce di scambio nella battaglia contro Satana. Ora che sono giunti gli ultimi giorni, Dio desidera concludere la Sua opera, porre fine a quest’epoca e condurre a una meravigliosa destinazione coloro che resteranno. Dio Si è fatto di nuovo carne e, mentre conquista, giudica e purifica l’uomo, soffre per suo conto e offre tale sofferenza come prova, come fatto, per togliere all’uomo ogni dolore; in altre parole, Dio testimonia Sé Stesso e usa questa prova, questa testimonianza, per sconfiggere Satana, per svergognare i demoni e in cambio della meravigliosa destinazione dell’uomo.
Alcuni dicono: “Il corpo incarnato che opera è comunque Dio che opera. Non è il corpo di carne che opera; è lo Spirito di Dio a controllarLo dall’interno”. Quest’affermazione è corretta? No. In precedenza è stato detto che l’incarnazione di Dio volta a compiere una fase dell’opera di conquista avviene in mezzo alla normale umanità; ciò che tu vedi è la normale umanità, ma in realtà è Dio Stesso che opera; quando questo corpo di carne opera, in realtà è Dio Stesso a farlo. Spiegato e condiviso in questo modo, la gente crede spesso che questo corpo di carne sia solo uno strumento, un involucro esterno, che Egli agisca solo quando lo Spirito di Dio parla e Lo controlla dall’interno, e che non agisca senza questo controllo; che il corpo di carne dica qualunque cosa lo Spirito indica di dire e che senza tale guida non dica nulla. Le cose stanno così? No. Quando lo Spirito Si incarna, lo Spirito e la carne diventano una cosa sola. La carne che agisce è lo Spirito che agisce, lo Spirito che agisce è la carne che agisce: solo questa può essere definita incarnazione. Oggi, una delle spiegazioni più potenti è questa: quando Dio Si fa carne negli ultimi giorni, da un lato viene a compiere l’opera di conquista e a porre fine a quest’epoca; dall’altro, il corpo di carne che viene a sperimentare il dolore dell’uomo è Dio Stesso che viene a sperimentare il dolore dell’uomo; la carne di Dio e Dio Stesso sono una cosa sola. Il corpo di carne non è lo strumento che la gente crede che sia né un semplice involucro e neppure, come si pensa, una sorta di entità fisica controllabile. Tale carne è l’incarnazione di Dio Stesso. In precedenza le persone avevano una comprensione troppo superficiale. Se le condivisioni si adattassero alle nozioni dell’uomo le persone sarebbero portate a separare la carne dallo Spirito, considerando la carne come carne e lo Spirito come Spirito. Questa è un’aberrazione. E in questo modo sarebbe anche facile per le persone sviluppare delle nozioni.
Ciò che la gente oggi deve capire è inoltre che Dio Si è fatto carne per sperimentare il dolore dell’uomo, ma il dolore e le malattie da cui è stato afflitto durante l’incarnazione non sono sofferenze che Egli dovrebbe patire. Alcuni credono che, poiché Egli è fatto di carne ordinaria e normale e non è un essere soprannaturale ma una persona ordinaria, allora questo dolore è inevitabile. Pensano che Egli debba patire i mal di testa e le avversità dell’uomo, che debba sentire caldo quando la gente sente caldo e che debba soffrire il freddo insieme a tutti gli altri quando fa freddo. Se la pensi così, allora ritieni che questo corpo di carne ordinaria e normale sia del tutto identico a quello di una qualsiasi persona, senza differenze. Ma il fatto è che le avversità che questo corpo subisce hanno un significato. Le normali malattie o le altre avversità umane sono ciò che le persone devono soffrire, sono le avversità che l’umanità corrotta deve patire: questa è una legge normale. Ma a quale scopo Dio incarnato soffre queste avversità? Il fatto che Gesù sia stato inchiodato alla croce era qualcosa che doveva accaderGli? Gesù era l’incarnazione, era senza peccato e, in base alle leggi di quel tempo e a ciò che fece all’epoca, non avrebbe dovuto essere crocifisso: quindi perché fu messo in croce? Per redimere l’intera umanità. Tutte le avversità subite dall’attuale incarnazione, tutte le persecuzioni che Lo hanno colpito, sono forse avvenute per caso? O sono state intenzionalmente disposte da Dio? Non sono state disposte intenzionalmente né sono accadute accidentalmente; si sono invece svolte secondo le leggi normali. Perché dico questo? Perché Dio Si è posto tra gli uomini, Si è dato la libertà di agire in questo modo e, durante lo svolgimento di quest’opera, ha patito lo stesso dolore dell’uomo. Se Dio avesse intenzionalmente disposto di soffrire, allora avrebbe patito solo pochi giorni di dolore; per la maggior parte del tempo non avrebbe sofferto. Dunque, la sofferenza che Dio sperimenta tra gli uomini mentre opera non è stata disposta intenzionalmente, ma Egli non ha nemmeno sofferto una qualche avversità involontariamente; al contrario, è venuto a sperimentare la sofferenza che esiste tra gli uomini, Si è posto tra loro e ha sofferto ed è stato trattato al loro stesso modo, senza alcuna eccezione. Così come voi venite perseguitati, non viene forse perseguitato anche Cristo? Voi venite braccati, e non è così anche per Lui? Le persone sono tormentate dalle malattie; Cristo soffre forse di meno? Egli non ne è esente. Non è forse facile da capire? C’è anche chi crede che Dio debba soffrire dopo essere venuto a operare nel Paese del gran dragone rosso, e non è forse sbagliato anche questo? Per Dio non si tratta di decidere se dovrebbe soffrire oppure no: Egli paga personalmente il prezzo della sofferenza subita tra gli uomini affinché l’uomo non soffra più e poi lo conduce verso la meravigliosa destinazione, persuadendo del tutto Satana. Per Dio è necessario patire questi dolori. Se, durante questa fase dell’opera, Egli non volesse patirli ma invece limitarSi a comprendere il dolore dell’uomo e niente di più e Si servisse al Proprio posto di alcuni apostoli o di persone utilizzate dallo Spirito Santo che poi Gli riferissero dei dolori subiti oppure, se Si servisse di alcuni individui speciali perché rendessero testimonianza, facendo loro patire le cose più dolorose tra gli uomini, allora, se queste persone fossero in grado di subire tale dolore e di rendere tale testimonianza, Satana stesso verrebbe completamente persuaso, e in cambio di ciò che ha fatto l’uomo non avrebbe da soffrire in futuro. Dio potrebbe fare questo? Potrebbe, tuttavia solo Dio Stesso compie l’opera di Dio Stesso. Per quanto elevata sia la testimonianza delle persone, essa non convince Satana, il quale allora direbbe: “Dal momento che ti sei fatto carne, perché non sperimenti personalmente il dolore dell’uomo?” In altre parole: se Dio non operasse in questo modo, allora questa testimonianza non sarebbe molto potente. L’opera di Dio deve essere compiuta da Dio Stesso, perché solo così sarà concreta. Da questa fase dell’opera svolta da Dio si può inoltre vedere che c’è un significato in tutto ciò che Egli fa e in tutto il dolore che patisce incarnandoSi, che Egli non fa nulla a caso né svolge alcuna opera priva di utilità. L’arrivo dell’incarnazione al fine di operare e di sperimentare il dolore dell’uomo non è qualcosa di facoltativo, bensì di estremamente necessario: è di estrema necessità per l’umanità e per la sua destinazione futura, è un’opera compiuta e spesa per salvare l’uomo, per guadagnarlo e per condurlo alla meravigliosa destinazione.
Le verità inerenti all’incarnazione andrebbero discusse da diverse prospettive:
1. L’inevitabilità della carne ordinaria e normale.
2. L’aspetto pratico dell’opera di questa carne ordinaria e normale.
3. Il significato, ossia l’inevitabilità, della venuta di Dio tra gli uomini per sperimentare il loro dolore.
Perché Dio deve sperimentare personalmente il dolore dell’uomo? Non andrebbe bene che non lo facesse? C’è poi un altro livello di significato in questo fatto. L’opera di questa carne ordinaria e normale è in grado di conquistare e perfezionare le persone, ma l’essenza e le leggi dell’esistenza degli uomini fanno sì che essi continuino a vivere nel vuoto, nel dolore, nell’agonia e nella disperazione, e che rimangano incapaci di sfuggire alle loro malattie. Per esempio, il tuo amore per Dio ha raggiunto un certo livello, possiedi una certa esperienza della comprensione di Dio, la tua indole corrotta è stata eliminata e Dio dice che sei stato perfezionato e che sei una persona che Lo ama. Se Dio salvasse le persone fino a questo punto e poi Se ne andasse, se l’opera dell’incarnazione finisse qui, allora le malattie, il vuoto, i dolori e i problemi della carne esisterebbero ancora, il che significherebbe che l’opera di salvezza dell’uomo da parte di Dio non sarebbe conclusa. Una persona può anche essere stata perfezionata e conoscere, amare e adorare Dio, ma è in grado di eliminare le proprie malattie e i propri problemi? Possedere la verità non può risolvere ciò. Nessuno ha mai dichiarato che, ora che possiede la verità, le malattie della carne non lo affliggono più o non lo fanno soffrire: nessuno può eliminare questo tipo di dolore. Puoi solamente dire: “Adesso vivere mi sembra davvero significativo, ma soffro ancora quando sono malato”. È così? Questa sensazione è reale? Quindi, se l’incarnazione si limitasse all’opera di conquista e di perfezionamento dell’uomo, se l’incarnazione rendesse solamente le persone perfette e non eliminasse il dolore che patiscono nella carne, allora tutte le sofferenze terrene, le malattie delle persone, le loro preoccupazioni individuali e le gioie e i dolori degli uomini sarebbero irrisolvibili e, anche se si permettesse loro di vivere sulla terra per mille, diecimila anni, questi problemi e queste questioni di nascita, vecchiaia, malattia e morte non verrebbero risolti. Dio è venuto a sperimentare questo dolore dell’uomo; dopo averlo fatto lo estirpa alla radice e, in seguito, l’uomo non sarà più turbato da questioni di nascita, vecchiaia, malattia o morte. Gesù ha fatto esperienza della morte. Questa incarnazione fa esperienza solamente del dolore della nascita e della malattia (non è necessario sperimentare la vecchiaia, e in futuro le persone non invecchieranno). Una volta che Dio avrà sperimentato tutta questa sofferenza, il dolore dell’uomo verrà definitivamente eliminato. Dopo che Dio avrà sofferto tutto il dolore per conto dell’uomo, avrà una prova potente che verrà scambiata con la meravigliosa destinazione dell’uomo, eliminando la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte. Non c’è forse un significato in tutto questo? E così, che si tratti di nascita, di malattia, di avversità o di patimento, l’incarnazione sperimenta il dolore dell’uomo e, a prescindere dalla forma di tale dolore, lo fa per conto dell’uomo, servendo da simbolo e da presagio profetico. Egli ha sperimentato tutto questo dolore, lo ha sopportato personalmente, affinché l’umanità non debba più soffrirlo. È qui che risiede il significato. Una volta resi perfetti, gli uomini sono in grado di adorare e di amare Dio e di agire in linea con la Sua volontà, con la Sua parola e con i Suoi requisiti; dopo di che, i loro problemi e il loro dolore sono eliminati. Questo è il significato della sofferenza che Dio subisce per conto dell’uomo, e mette l’uomo non solo in condizione di adorare Dio sulla terra ma anche di essere libero dal tormento e dall’ingombro di queste malattie, di essere libero dalle questioni della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte, di essere libero dai cicli della vita. Soffrendo e sperimentando questo dolore durante l’attuale incarnazione, Dio Si fa carico di queste cose per conto dell’uomo e, una volta che le avrà prese su di Sé, coloro che rimarranno non dovranno più patire questo dolore: questo è il presagio profetico. Alcune persone irragionevoli chiedono: “Quindi Dio fa ciò per conto dell’uomo tutto da Sé?” È sufficiente che Dio Si faccia carne e soffra per conto dell’uomo: chi altri dovrebbe farlo? Questo perché Dio può fare tutto da Sé e prendere il posto di qualsiasi cosa, può rappresentare tutto e può simboleggiare ogni cosa, tutto ciò che è bello, buono e positivo. Inoltre, ora che Egli ha sperimentato concretamente il dolore dell’uomo, è persino più qualificato per servirSi di una testimonianza e di una prova ancora più potenti al fine di eliminare tutto il dolore futuro dell’uomo.
Svolta in questo modo, l’opera delle due fasi dell’incarnazione è compiuta e si delinea chiaramente: dalla prima fase dell’incarnazione a questa, l’opera delle due fasi ha eliminato tutto il dolore dell’esistenza umana e la sofferenza individuale delle persone. Perché Dio deve svolgere personalmente quest’opera nella carne? Prima di tutto bisogna capire da dove deriva il dolore della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte nel corso della vita e perché l’uomo soffre per queste cose. Non è forse vero che non esistevano appena l’uomo è stato creato? Da dove sono originati questi dolori? Sono nati dopo che l’uomo è stato tentato e corrotto da Satana e dopo la sua conseguente degenerazione. Il dolore, i problemi, il vuoto della carne umana e tutte le cose miserabili del mondo umano sono apparsi dopo che Satana ha corrotto l’uomo. Dopo averlo corrotto Satana ha iniziato a tormentarlo, e così l’uomo è precipitato sempre più in basso, la sua malattia è diventata via via più profonda, il suo dolore sempre più grande, ed egli è stato assalito dalla percezione sempre crescente che il mondo è vuoto e miserabile, che sopravvivere in questo mondo è impossibile e che la vita in questo mondo è sempre più priva di speranza. Quindi, tutto questo dolore è stato causato da Satana dopo che ha corrotto l’uomo rendendolo degenerato. Per liberare l’uomo dalle mani di Satana e donargli una meravigliosa destinazione, è necessario che Dio sperimenti personalmente questo dolore. Anche se le persone sono senza peccato, provano ancora dolore per certe cose, Satana le controlla ancora, può ancora manipolarle e far loro patire la sofferenza e il tormento più estremi. Pertanto, il fatto che l’incarnazione abbia sperimentato personalmente questi dolori, che abbia liberato le persone dalle grinfie di Satana e che abbia impedito loro di soffrire ulteriormente non ha forse un significato profondo? Quando Gesù è venuto a compiere l’opera di redenzione, in apparenza non ha rispettato la legge e le regole ma in realtà la Sua opera ha adempiuto a essa, ha posto fine all’Età della Legge e ha dato inizio all’Età della Grazia, portando all’uomo misericordia e benevolenza e, in seguito, con la crocifissione di Gesù, assolvendone tutti i peccati. Gesù ha usato il Suo prezioso sangue affinché l’uomo disponesse dei requisiti per tornare davanti al trono di Dio. Si può affermare che Egli ha usato la prova e il fatto della crocifissione per redimere l’uomo. Sebbene i peccati dell’uomo fossero stati perdonati da Dio, l’uomo era ormai stato corrotto da Satana troppo profondamente, la sua natura peccaminosa permaneva ed egli continuava a peccare e a sfidare Dio. Questo è un fatto innegabile; per questo Dio Si è fatto carne una seconda volta per compiere l’opera di purificare l’uomo dalla sua natura peccaminosa; ossia, Egli giudica e castiga l’uomo per purificarlo dalla sua indole corrotta. La prima volta che Dio Si è incarnato è stato crocifisso per i peccati dell’umanità, l’ha redenta e l’uomo è tornato davanti a Dio. La seconda volta che Dio Si è fatto carne è venuto per conquistare l’uomo, e tramite questo per salvarlo. Sebbene in molti abbiano accettato l’opera di Dio e si nutrano spesso delle Sue parole continuano a non conoscerLo, non sanno dove Si trovi, non Lo riconoscerebbero nemmeno se Si trovasse davanti ai loro occhi e sono inoltre inclini a nutrire nozioni e incomprensioni nei Suoi confronti, e a volte il loro modo di vedere le cose è ostile a Dio. Perché ciò accade? Perché non comprendono la verità e non hanno una vera conoscenza di Dio. Quando le persone conoscono Dio sono liete di soffrire e di vivere per Lui, ma Satana controlla ancora le loro debolezze interiori, è ancora in grado di farle soffrire, e gli spiriti maligni sono ancora in grado di operare e provocare intralci dentro di loro, di affascinarle, di squilibrarle, destabilizzarle e disturbarle nel profondo. Ci sono cose nei pensieri e nella mente cosciente delle persone soggette al controllo e alla manipolazione da parte di Satana. Perciò a volte sei malato o turbato, altre volte hai l’impressione che il mondo sia desolato o che non abbia senso vivere, e in certi momenti addirittura cerchi la morte e vuoi ucciderti. In altre parole, questi dolori sono causati da Satana e sono la debolezza mortale dell’uomo. Qualcosa che è stato corrotto e calpestato da Satana può ancora essere utilizzato da Satana; è su questo che Satana fa leva. Quindi, negli ultimi giorni Dio Si è fatto carne un’altra volta per compiere l’opera di giudizio e, mentre svolge l’opera di conquista, soffre al posto dell’uomo, pagando il prezzo della sofferenza carnale per affrontare ed eliminare il dolore e la debolezza mortale dell’uomo. Una volta che Dio avrà affrancato l’uomo pagando il prezzo della sofferenza che avrà subito tra le persone Satana non sarà più in grado di avere il controllo sull’uomo, il quale tornerà del tutto a Dio e solo allora Gli apparterrà completamente! Perché sei in grado di vivere per Dio e di adorarLo, ma non necessariamente Gli appartieni del tutto? Gli spiriti maligni possono ancora approfittare dei tuoi punti deboli, renderti il loro trastullo e usarti, poiché le persone sono troppo stupide. Alcuni non sanno distinguere tra la guida dello Spirito Santo e il disturbo di uno spirito maligno. Non sanno nemmeno distinguere tra l’opera dello Spirito Santo e quella degli spiriti maligni. Questa non è forse una debolezza mortale? Quando gli spiriti maligni operano, non c’è lacuna di cui non approfittino. Possono parlare dentro di te o al tuo orecchio, oppure disturbare la tua mente e sconvolgere i tuoi pensieri, rendendoti insensibile al tocco dello Spirito Santo, impedendoti di percepirlo, e allora cominceranno a disturbarti, a gettare i tuoi pensieri nel caos e a farti perdere il senno, fino a spingere la tua anima ad abbandonare il corpo. Questa è l’opera compiuta dagli spiriti maligni nelle persone, le quali si trovano in grave pericolo se non riescono a discernerla per ciò che è veramente. Oggi Dio Si è fatto carico di questo dolore per l’uomo; quando l’uomo avrà una meravigliosa destinazione non solo vivrà per Dio, ma non apparterrà più a Satana e non avrà più nulla su cui Satana possa fare leva; i pensieri, lo spirito, l’anima e il corpo dell’uomo apparterranno tutti a Dio. Oggi il tuo cuore può essere rivolto verso Dio, ma ci sono momenti in cui non riesci a fare a meno di essere usato da Satana; pertanto, quando le persone ottengono la verità, sono in grado di sottomettersi a Dio e di adorarLo completamente, ma sarebbe impossibile per loro essere totalmente libere dai disturbi causati da Satana e ancor più impossibile evitare ogni malattia, poiché i loro corpi e le loro anime sono stati calpestati da Satana. L’anima delle persone è un luogo sporco, è il luogo in cui Satana ha posto la sua dimora e di cui approfitta. Satana è ancora in grado di disturbarti e di controllarti, di impedirti di avere chiarezza nella mente e di distinguere la verità. Perciò, il fatto che Dio Si sia fatto carne per sperimentare il dolore dell’uomo e soffrire per suo conto non è facoltativo, ma di estrema necessità!
Dovete capire che Dio Si è incarnato due volte per portare a termine l’opera di salvezza dell’umanità. Solamente con la prima incarnazione non sarebbe stato possibile salvare completamente l’umanità, poiché la prima incarnazione ha compiuto l’opera di redenzione ed è apparsa principalmente per risolvere il problema del perdono dei peccati degli uomini e rendere questi ultimi degni di presentarsi davanti a Dio. La seconda incarnazione sta compiendo l’opera di giudizio per purificare la corruzione dell’uomo ed eliminarne l’indole corrotta, ma ciò non può ancora far appartenere l’uomo pienamente a Dio. Inoltre, la seconda incarnazione deve anche fare l’esperienza del dolore dell’uomo per eliminare completamente la parte dell’uomo che è stata corrotta da Satana, risolvendo completamente e alla radice, il problema della sofferenza e del tormento dell’uomo. Queste sono le fasi dell’opera delle due incarnazioni. Sono entrambe inevitabili. Perciò non devi considerare con leggerezza il dolore patito dall’incarnazione. A volte Egli piange, altre volte prova dolore ed è turbato, altre ancora appare debole e afflitto. Non devi considerare tutto questo con leggerezza, e ancor meno nutrire nozioni in merito. Se hai delle nozioni al riguardo, sei estremamente stupido e ribelle. Inoltre, non dovresti neppure credere che questo sia ciò che la carne normale è tenuta a soffrire; questo è ancora più sbagliato, e se lo dici bestemmi Dio. La gente deve capire che il dolore sofferto dalle due incarnazioni è necessario. Non è di estrema necessità per Dio Stesso, ma per l’umanità. La corruzione dell’umanità è così enorme che ciò è inevitabile, deve avvenire perché l’umanità corrotta sia completamente salvata. Il fine del modo in cui Dio opera è che le persone vedano con i loro occhi. Tutto ciò che Egli fa è pubblico, non è nascosto a nessuno. Egli non soffre in segreto, facendo tutto da solo, temendo che la gente veda e sviluppi delle nozioni. Dio non Si nasconde a nessuno, indipendentemente dal fatto che una persona abbia fede in Lui da molto tempo o da poco, che sia vecchia o giovane o che sia in grado o meno di comprendere la verità. Poiché questa è una prova, chiunque può provare che l’incarnazione di Dio ha sofferto il dolore estremo, che Si è veramente fatta carico del dolore dell’umanità. Non è vero che Egli ha patito solo qualche giorno di dolore in un luogo che nessuno conosce, e che trascorre la maggior parte del Proprio tempo in uno stato di agio e piacere: non è così. L’opera e la sofferenza di Cristo non sono nascoste a nessuno; Egli non teme che tu sia debole, che sviluppi delle nozioni o che smetta di avere fede. E il fatto che non siano nascoste a nessuno cosa dimostra? Che hanno il massimo significato! L’incarnazione non resta mai inattiva. Puoi vedere che ci sono momenti in cui Egli non dice nulla e non proferisce parola, ma continua a operare, a soffrire nel cuore! L’uomo se ne rende conto? Anche quando lo notano, le persone non lo capiscono. Alcuni sanno che oggi Dio è fatto di carne ordinaria e normale, ma tu sai che opera svolge oggi questa carne ordinaria e normale? No, non lo sai. I tuoi occhi vedono solo l’esteriorità, non riesci a distinguere l’essenza interiore. E dunque, indipendentemente da quanti anni l’incarnazione sembri aver operato ufficialmente, Dio in realtà non ha mai avuto un momento di riposo; anche se ci sono momenti in cui non dice nulla, non proferisce parola e non opera su larga scala, la Sua opera non è cessata ed Egli sta ancora soffrendo per conto dell’uomo. Alcuni, quando cercano di valutare se Dio Si è incarnato oppure no e se è Cristo, guardano se Egli parla o meno: se non parla per due o tre anni allora non è Dio, e così smettono subito di credere in Lui. Simili persone hanno nei confronti della loro fede in Dio un atteggiamento definibile come “aspettare e stare a guardare” e non possiedono alcuna conoscenza di Dio. Alcuni oggi potrebbero “aspettare e stare a guardare” e, vedendo che Dio non ha parlato per un certo periodo di tempo, in cuor loro pensare: “Lo Spirito di Dio Se n’è forse andato ed è salito in cielo?” È sbagliato pensare in questo modo? Non giudicare con leggerezza. Se nutri nozioni o dubbi prega Dio, leggi di più la Sua parola e ricerca la verità, e tutti questi problemi saranno risolti. Non definire ciecamente le questioni con “forse questo, probabilmente quello”: questi tuoi “forse” e “probabilmente” sono fallaci e sono le opinioni dei diavoli e di Satana! L’opera di Dio non si arresta un solo istante. Egli non riposa mai, è sempre all’opera e al servizio dell’umanità!
L’essenza di Cristo deve essere compresa in tutti i suoi aspetti. Come puoi acquisirne conoscenza? La chiave è che devi conoscere tutta l’opera svolta da tale corpo di carne. Se credi che sia solamente lo Spirito ad agire così e che la carne non lo faccia, che la carne sia semplicemente controllata dallo Spirito, questo è un errore! Perché affermare che soffrire, essere crocifisso, conquistare l’intera umanità e sperimentare la sofferenza dell’uomo è opera di Cristo? Perché Dio Si è fatto uomo e opera tra gli uomini. Lo Spirito e la carne lavorano contemporaneamente; non è come le persone immaginano, ossia che la carne non parla ed è lo Spirito a costringerla a farlo: non è così. Al contrario, c’è una grande libertà, lo Spirito e la carne fanno la stessa cosa; quando la carne vede qualcosa come prossimo al compimento, anche lo Spirito lo vede allo stesso modo. Operano simultaneamente. Così come è sbagliato dire che prevale il corpo fisico. Cosa vorrebbe dire che “prevale il corpo fisico”? C’è un contesto attorno a questa affermazione: una volta che Dio Si fa uomo, tutto ciò che le persone vedono sono le azioni del corpo e il fatto che, durante il tempo dell’incarnazione, è il corpo che prevale. In ogni caso, lo Spirito e la carne operano contemporaneamente. Non potrebbe mai accadere che lo Spirito costringesse la carne a parlare ma la carne non lo volesse, né che la carne volesse parlare ma lo Spirito non le fornisse le parole. Non accadrebbe mai. Se le persone credono questo, sbagliano e sono ridicole. Lo Spirito e la carne sono una cosa sola. Lo Spirito è materializzato nella carne, quindi come potrebbe accadere che lo Spirito volesse parlare ma la carne non lo facesse? Oppure che la carne volesse parlare e lo Spirito non le fornisse le parole? Non potrebbe mai avvenire. L’incarnazione di Dio è la materializzazione dello Spirito nella carne. Quando la carne opera, Dio può parlare in qualsiasi momento e luogo, cosa completamente diversa dai casi in cui lo Spirito Santo opera in una persona. Solo lo Spirito Santo materializzato nella carne è l’incarnazione, e non è possibile che lo Spirito Santo Se ne vada. Quando lo Spirito Santo opera nelle persone, questo avviene secondo una scelta e un determinato contesto. Se le persone non perseguono la verità, se vanno per la loro strada, lo Spirito Santo le abbandona e loro lo percepiscono. La comprensione delle persone è sempre distorta. Loro pensano che, essendo l’opera di Dio giunta a questo punto, Egli abbia esaurito le parole e che non potrebbe parlare nemmeno se lo volesse. Le cose stanno forse così? Dio può parlare in qualsiasi momento, non si è mai verificata alcuna frattura tra lo Spirito e il corpo. Qualsiasi siano l’opera svolta o l’aspetto della verità espresso, da qualunque angolazione si consideri la questione, questa è la materializzazione dello Spirito nella carne, Dio Si è fatto uomo, e quindi tutto il dolore sofferto dalla carne significa che anche lo Spirito sperimenta personalmente il dolore dell’uomo. Non si può assolutamente parlare di corpo e di Spirito separatamente. La verità dell’incarnazione è la più profonda di tutte e richiede alle persone un’esperienza di dieci o vent’anni, o addirittura di una vita intera, prima di poterla conoscere veramente.
Primavera 1997