Un’esperienza di condivisione del Vangelo
Ho iniziato a condividere il Vangelo dopo aver accolto l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Ho deciso dentro di me che avrei svolto bene il mio dovere a prescindere dalle difficoltà in modo che il gregge di Dio potesse sentire la Sua voce e venire dinanzi a Lui.
Nel febbraio 2018, ho incontrato online fratello Mel, delle Filippine. Era alla facoltà di teologia, e all’inizio abbiamo parlato molto di argomenti come le vergini sagge e le stolte, il rapimento in Cielo, e così via. Discutendo poi di chi potrà entrare nel Regno, ho chiesto a fratello Mel: “Pensi che tutti noi credenti nel Signore alla fine entreremo nel Regno dei Cieli?” Ha risposto sicuro di sé: “Certamente. Nella lettera agli Efesini 2:8-9, Paolo disse: ‘Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti’. Siamo stati giustificati per fede e saremo salvati se resisteremo fino alla fine. Quando il Signore tornerà, ci porterà direttamente nel Regno. Se abbiamo dei dubbi su questo, neghiamo la salvezza da parte del Signore Gesù, ed è una mancanza di fede”. Allora gli ho chiesto: “Dici che siamo giustificati per fede e salvati per grazia, così possiamo accedere al Regno. Ma questo ha una base nella Bibbia? Lo ha detto il Signore Gesù? Lo ha detto lo Spirito Santo? La Bibbia menziona l’essere giustificati e salvati per fede, ma non dice che queste cose ci faranno entrare nel Regno. Non c’è nessuna base a sostegno. Non si tratta solo di una nozione umana?”
Mel era sbalordito e ha biascicato: “La giustificazione per fede non equivale a entrare nel Regno?” Gli ho mandato alcuni versetti della Bibbia: “Non chiunque Mi dice: ‘Signore, Signore!’ entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli” (Matteo 7:21). “In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli” (Matteo 18:3). “Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili” (Apocalisse 14:5). “Siate dunque santi, perché Io sono santo” (Levitico 11:45). Poi ho detto: “Le parole del Signore sono molto chiare sulle condizioni per entrare nel Regno. Il Signore è santo, e ci chiede di essere puri, sinceri e innocenti come bambini, di abbandonare la corruzione ed essere purificati, e di obbedire a Dio e compiere la Sua volontà. Solo questo rende una persona degna del Regno. E noi abbiamo soddisfatto questi requisiti? Osereste dire che non avete mai mentito? Osereste dire che siete totalmente liberi dal peccato e siete stati purificati?” Mel non ha detto altro. Ho continuato a condividere: “Se ci confessiamo e ci pentiamo davanti al Signore, saremo giustificati per fede e salvati per grazia; questo è vero. Ma cosa significano veramente la giustificazione per fede e la salvezza per grazia? Sappiamo tutti che nell’Età della Legge Dio fornì una guida per la vita delle persone promulgando la legge e i comandamenti attraverso Mosè, ma alla fine di quell’età nessuno sapeva osservare la legge. Tutti peccavano sempre di più e rischiavano di essere condannati o messi a morte sotto la legge. Questo era il contesto in cui Dio Si fece carne e fu crocifisso come sacrificio per il peccato peccato per l’uomo, liberandolo così dalla legge. Dopo di che, fintanto che le persone accettavano il Signore Gesù come loro Salvatore e si confessavano e si pentivano, i loro peccati erano perdonati e non venivano condannate per inosservanza della legge. Questo significa che il Signore non ci vedeva più come peccatori, potevamo essere chiamati giusti grazie alla redenzione del Signore, ed eravamo degni di presentarci davanti a Dio in preghiera e godere della grazia, della pace e della gioia donate dal Signore. Ecco perché la giustificazione per fede e la salvezza per grazia significano che i nostri peccati sono perdonati per fede e non siamo condannati sotto la legge. Ma non equivale a essere liberi dal peccato o purificati, a essere veramente giusti o degni del Regno”.
Mel ha ribattuto sorpreso: “Quindi giustificazione per fede significa solo che i nostri peccati sono perdonati e il Signore non ci vede come peccatori, ma non che siamo giusti e possiamo entrare nel Regno. Il nostro pastore non ce l’ha mai detto”. Allora gli ho letto questi passi delle parole di Dio Onnipotente. “All’epoca, l’opera di Gesù era finalizzata alla redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui perché Egli ti redimesse; ovvero, se credevi in Lui, non appartenevi più al peccato, venivi liberato dai tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati dalla fede. Eppure, in coloro che credevano permaneva ancora ciò che era ribelle e contrario a Dio e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, bensì che l’uomo non si trovava più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati. Bastava che tu credessi per non essere più schiavo del peccato” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (2)”). “Per quanto l’uomo possa essere stato redento e perdonato per i suoi peccati, si può solo ritenere che Dio non Si sia ricordato le trasgressioni dell’uomo e non lo abbia trattato in base ad esse. Tuttavia, quando l’uomo, il quale vive in un corpo fatto di carne, non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando all’infinito la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini non fa che peccare durante il giorno per confessarsi la sera. In questo modo, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l’uomo, non sarà in grado di salvarlo dal peccato. Solo metà dell’opera di salvezza è stata portata a termine, poiché l’uomo ha ancora un’indole corrotta. […] Non è facile per l’uomo acquisire consapevolezza dei suoi peccati; egli è incapace di riconoscere la sua natura profondamente radicata, e deve fare affidamento al giudizio della parola per ottenere questo risultato. Solo così è possibile che l’uomo cambi, a poco a poco, a partire da questo momento” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”). “Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di soddisfare il cuore di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato un peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla meschinità, eppure vuoi ancora discendere con Gesù – saresti davvero fortunato! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu possa soddisfare il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai degno di essere partecipe delle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Tu, un peccatore che è stato solo redento, non puoi pertanto ricevere direttamente l’eredità di Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Riguardo agli appellativi e all’identità”).
Dopo aver letto le parole di Dio, ho condiviso questo: “Nell’Età della Grazia, il Signore Gesù ha svolto la fase della redenzione in base ai bisogni dell’umanità. Ha espresso la via del pentimento affinché le persone si confessassero e si pentissero in base alla loro conoscenza del peccato, cercassero di amare il Signore, fossero sale e luce, amassero gli altri come se stesse, e altro. Le persone impararono a comportarsi bene come risultato dell’opera di redenzione. Quando siamo redenti dal Signore Gesù, i nostri peccati sono perdonati e Lui non ci vede come peccatori. Ma questo non significa che siamo liberi dal peccato o che siamo stati purificati, perché la nostra natura peccaminosa è ancora radicata, e manifestiamo ancora la nostra indole corrotta di arroganza, disonestà, inganno, malvagità e violenza. Per esempio, se abbiamo una dote o un talento, o abbiamo della levatura, ci reputiamo straordinari. Siamo altezzosi e guardiamo gli altri dall’alto in basso. Quando facciamo dei sacrifici o soffriamo un po’ nel nostro lavoro, non possiamo fare a meno di metterci in mostra e vantarci per farci adorare dagli altri. Quando vediamo che qualcun altro è migliore di noi, sappiamo essere gelosi e provare odio per lui. Quando qualcosa tocca i nostri interessi, siamo disposti a mentire e ingannare. Di fronte a tribolazioni, prove, disastri, malattie o problemi familiari, a volte fraintendiamo e incolpiamo Dio, o addirittura Lo rifiutiamo e Lo tradiamo. Tutto questo mostra che siamo ancora incatenati dal peccato e possiamo ancora peccare e opporci a Dio. Per duemila anni, tutti hanno vissuto in questo circolo vizioso di peccato e confessione e non una sola persona se ne è liberata. Questo è più che evidente. Quanto a ciò che ci richiede il Signore, di non mentire, essere liberi da colpe ed essere purificati, non ci siamo neanche lontanamente vicini. Non sappiamo assolutamente glorificare Dio o renderGli testimonianza. Come potrebbero persone come noi accedere al Regno? Il Signore Gesù disse: ‘In verità, in verità vi dico che chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre’ (Giovanni 8:34-35). Quindi, se vogliamo essere purificati ed entrare nel Regno, ci serve che Dio ritorni negli ultimi giorni e operi per liberarci dal peccato, per estirpare la nostra indole satanica e sradicare totalmente il nostro peccato e la nostra resistenza a Dio”.
Dopo questa condivisione, Mel ha detto di aver capito che il Signore Gesù compì soltanto l’opera di redenzione, e che, anche se siamo giustificati per fede, siamo ancora schiavi del peccato, quindi non possiamo affatto entrare nel Regno. Tuttavia, dopo averci pensato su, mi ha chiesto: “Ma tu hai detto che il Signore svolgerà un’altra fase dell’opera di salvezza negli ultimi giorni. Questa sembra una negazione della salvezza del Signore Gesù. I nostri peccati sono stati perdonati attraverso la nostra fede, quindi, anche se non siamo dei giusti, la salvezza di Dio è compiuta. Il completamento dell’opera del Signore Gesù ha provveduto a ciò, non serve ulteriore salvezza. Non possiamo essere salvati di nuovo se lo siamo già. Non significherebbe che la salvezza del Signore è stata inutile? Sorella, sembra che tu abbia questi dubbi solo perché non hai fede nella salvezza del Signore”.
Allora mi sono detta: “Fratello Mel è piuttosto giovane ma ha delle nozioni ben radicate. È d’accordo anche lui: la giustificazione per fede non fa entrare nel Regno; ma non riesce ad accettare l’opera di salvezza di Dio degli ultimi giorni”. Ho pregato Dio chiedendo la Sua guida, e dopo ho detto a Mel: “La Bibbia profetizza che Dio compirà un’altra fase dell’opera negli ultimi giorni. Nella seconda lettera ai Corinzi 1:10: ‘Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora’. E poi in quella agli Ebrei 9:28: ‘Così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza’. Nella prima lettera di Pietro 1:5 si legge: ‘Che siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi’. E nel Vangelo di Giovanni 12:47-48: ‘Se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno’. La prima lettera di Pietro 4:17 dice: ‘Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio’. Questi versetti dicono che ‘Egli ci libererà ancora’, che ‘apparirà una seconda volta a coloro che Lo aspettano’, della ‘salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi’ e che ‘è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio’. Tutto ciò significa che Dio svolgerà un’altra fase dell’opera negli ultimi giorni, non per redimere l’umanità dai peccati, ma per giudicarla, purificarla e salvarla a pieno. L’opera di redenzione del Signore Gesù ci ha assolto dai nostri peccati e negli ultimi giorni Dio compirà l’opera di giudizio per estirpare la nostra natura peccaminosa una volta per tutte, per liberarci completamente dal peccato e purificarci”.
Sorpreso, Mel ha proseguito: “Dunque, Dio svolgerà l’opera di giudizio e di purificazione negli ultimi giorni e la salvezza richiede un’altra fase. E dimmi, in che modo Dio compie quest’opera di giudizio?”
Così gli ho condiviso questo: “Nella lettera agli Ebrei 4:12 si legge: ‘Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore’”. Poi gli ho letto dei passi delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Cristo degli ultimi giorni utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzarne le parole e le azioni. Queste parole comprendono diverse verità, quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e alla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio comincia l’opera di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Nessuno di questi diversi metodi, la rivelazione, il trattamento e la potatura, può essere sostituito con parole ordinarie, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tale metodo di lavoro viene considerato giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere assoggettato, pienamente convinto a sottomettersi a Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Cristo compie l’opera di giudizio attraverso la verità”). “L’opera realizzata da Dio in questa età consiste soprattutto nel fornire le parole per la vita dell’uomo, nella messa a nudo della natura e dell’essenza dell’uomo e della sua indole corrotta, e nell’eliminazione di concezioni religiose, di un pensiero feudale e antiquato; la conoscenza e la cultura dell’uomo devono essere purificate attraverso la loro messa a nudo per mezzo delle parole di Dio. Negli ultimi giorni, Dio usa parole, non segni o prodigi, per rendere l’uomo perfetto. Egli utilizza le Sue parole per smascherare l’uomo, giudicarlo, castigarlo e renderlo perfetto affinché, nelle parole di Dio, arrivi a conoscere la saggezza e l’amabilità di Dio e a comprendere la Sua indole, affinché, attraverso le Sue parole, l’uomo scorga le Sue azioni” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere l’opera di Dio oggi”). Letto questo, ho continuato a condividere. “Negli ultimi giorni, il Signore Gesù, Dio Onnipotente, Si è fatto carne ed è venuto sulla terra, e attraverso la verità compie l’opera di giudizio. Egli esprime tutte le verità che purificano e salvano pienamente l’umanità, smaschera e mette a nudo l’indole satanica delle persone, espone le nostre nozioni e idee insensate riguardo a Dio, così come le filosofie, le prospettive e i veleni satanici che nutriamo in noi. In questo modo possiamo comprendere verità di ogni sorta, conoscere l’indole giusta di Dio, la Sua essenza meravigliosa e santa, e la Sua onnipotenza e saggezza. Le parole di Dio smascherano corruzioni che non avevamo mai notato prima, e attraverso quanto rivelato nelle Sue parole possiamo conoscere sia Dio che noi stessi. La nostra indole satanica viene poi gradualmente purificata e trasformata. Una volta lette molte parole di Dio Onnipotente, comprese alcune verità e acquisito un po’ di discernimento sulle nostre nozioni di giustificazione per fede e salvezza per grazia, vediamo che è arrogante e irragionevole voler entrare nel Regno nonostante la nostra sporcizia e corruzione. Allora cominciamo a pentirci veramente davanti a Dio, e questo significa che iniziamo ad accettare il giudizio delle Sue parole”.
Allora Mel ha sorriso e ha risposto: “Sento davvero di essere giudicato da Dio. Se ripenso a tutti i miei anni di fede nel Signore Gesù, credevo che essere giustificato per fede e salvato per grazia significasse poter entrare nel Regno e non nutrivo il minimo dubbio al riguardo. Ora vedo che la mia fede si basava sulle mie nozioni e fantasie e non era affatto in linea con la volontà di Dio”.
Gli ho risposto: “Esatto. Se non fosse per le parole di Dio Onnipotente che rivelano tutto questo, nessuno di noi lo capirebbe”. Dopo gli ho letto un altro passo delle parole di Dio Onnipotente. “Perché l’opera di conquista è l’ultima fase? Non è proprio per rendere manifesto come ogni classe umana finirà? Non è per consentire a ciascuno, durante l’opera di conquista del castigo e del giudizio, di mostrare la sua vera natura e di essere quindi classificato per tipo? Invece di affermare che questa è la conquista dell’umanità, sarebbe meglio dire che questo è mostrare come finirà ogni classe umana, ossia giudicare i peccati degli uomini e poi rivelarne le varie classi, e così decidere se essi sono giusti o malvagi. All’opera di conquista segue quella di ricompensa dei buoni e di punizione dei malvagi: coloro che obbediscono completamente, ossia quelli che sono conquistati completamente, passeranno alla fase successiva della diffusione dell’opera all’intero universo; coloro che non sono conquistati si ritroveranno nell’oscurità e affronteranno la calamità. Pertanto, l’uomo sarà classificato secondo la categoria a cui appartiene: i malfattori saranno raggruppati con i cattivi per essere privati in eterno della luce del sole; i giusti saranno raggruppati con i buoni per ricevere la luce e vivere per sempre in essa” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La verità intrinseca dell’opera di conquista (1)”). Gli ho detto: “Tramite il giudizio e la messa a nudo da parte delle parole di Dio, la loro indole corrotta viene purificata e gli uomini diventano davvero giusti. Possono così essere protetti e sopravvivere ai grandi disastri ed entrare nel Regno di Dio. Chi invece pensa solo alla grazia e ad essere salvato mentre rifiuta l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni sarà esposto ed eliminato da Dio, e piangerà al sopraggiungere dei disastri. Questo adempie la profezia di Apocalisse 22:11: ‘Chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora’. È così che i giusti saranno separati dagli ingiusti, e allora Dio comincerà a premiare i buoni e a punire i malvagi, trattando le persone in base a quello che hanno fatto”.
Mel ha risposto con gioia: “Quindi l’opera di giudizio degli ultimi giorni non solo purifica le persone, ma ne rivela anche i diversi tipi. L’opera di Dio è veramente saggia! Quanto predicato sempre dal nostro pastore, la giustificazione attraverso la fede e la salvezza attraverso la grazia, non è corretto. Non ho mai avuto discernimento. Mi sono semplicemente aggrappato a queste nozioni pensando che la salvezza del Signore fosse già completa e non richiedesse ulteriori fasi, e che potessimo entrare nel Regno con quella giustificazione e quella salvezza. È imbarazzante pensarci ora. Rendo grazie per la misericordia del Signore che mi permette di apprendere ciò. Desidero accogliere l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni”.
Ero entusiasta di vedere che voleva accettare il giudizio di Dio degli ultimi giorni. Ma, con mia grande sorpresa, qualche giorno dopo Mel mi ha detto che era andato a casa del suo pastore durante il fine settimana e aveva condiviso con lui la mia comunione. Il suo pastore aveva detto che mi sbagliavo, che la giustificazione per fede e la salvezza per grazia erano giuste, e che non c’era bisogno del giudizio di Dio degli ultimi giorni. Aveva anche detto a Mel di interrompere i contatti con me. Mel era chiaramente triste mentre me lo raccontava e non era più sicuro di voler accettare il giudizio di Dio degli ultimi giorni. Ho subito pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi nella mia testimonianza. Poi mi è venuto in mente un passo delle Sue parole. “Quando rendete testimonianza a Dio, dovreste soprattutto parlare maggiormente di come Egli giudica e castiga le persone, di quali prove usa per affinarle e cambiarne l’indole. Dovreste parlare anche di quanta corruzione è stata rivelata nella vostra esperienza, di quanto avete sopportato e di come alla fine siete stati conquistati da Dio; parlate di quanta vera conoscenza dell’opera di Dio avete e di come dovete rendere testimonianza per Lui e ripagarLo del Suo amore. Dovete parlare questo tipo di linguaggio in modo più pratico, esprimendovi contemporaneamente in maniera semplice. Non parlate di teorie vuote. Parlate in modo più concreto; parlate con il cuore. È così che dovreste sperimentare. Non armatevi di teorie vuote, apparentemente profonde, solo per mettervi in mostra; questo comportamento vi fa apparire molto arroganti e irragionevoli. Dovreste parlare maggiormente di cose reali tratte dalle vostre esperienze effettive che siano genuine e che provengano dal cuore; questa è la cosa che reca maggiore beneficio agli altri ed è quanto di più adeguato possano vedere” (“Solo perseguendo la verità si può conseguire un cambiamento di indole” in “I discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). È vero. Testimoniare non è solo raccontare alla gente l’opera di Dio degli ultimi giorni. È essenziale usare le nostre esperienze per testimoniare che l’opera di giudizio di Dio può davvero purificare e salvare le persone. Dato che avevo subito il giudizio di Dio, perché non raccontare a Mel le mie esperienze personali? Questo pensiero mi ha calmata e mi ha fornito una via da seguire.
Gli ho detto: “Negli ultimi giorni, Dio svolge un’altra fase della salvezza. Il Signore ritorna e compie l’opera di giudizio, questo è un fatto che nessuno può negare. Dopo essere stati corrotti da Satana, per natura non amiamo la verità e non sappiamo metterla in pratica. Alcuni riescono a controllarsi, oppure digiunano e pregano, ma nessuno sfugge del tutto al peccato. Come si dice: ‘È più facile spostare montagne e fiumi che cambiare natura’. Se non accettiamo il giudizio e la purificazione di Dio negli ultimi giorni, la nostra natura satanica rimarrà saldamente radicata in noi, e saremo inclini a manifestare un’indole satanica in qualsiasi momento o addirittura a opporci e ribellarci a Dio. Prendi me, per esempio. Ero una persona così arrogante. Avevo della levatura e avevo fatto molto e mi ero sacrificata per servire il Signore. Ho sempre sentito di essere qualcuno che portava gioia a Dio ma, quando ho sentito la testimonianza che il Signore Gesù era tornato e svolgeva l’opera di giudizio degli ultimi giorni, ho rifiutato di accettarlo. Pensavo che fossimo giustificati per fede e salvati per grazia. Così all’epoca ho semplicemente detto, senza nemmeno pensarci su: ‘Non è possibile. Dio non compirà un’ulteriore opera. Non abbiamo bisogno di accettare la Sua opera di giudizio’. Dopo, i fratelli e le sorelle hanno continuato a condividere sulle parole di Dio Onnipotente e le mie nozioni sono state infine corrette. Dopo aver accolto l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, un giorno ho letto nelle mie devozioni alcuni passi delle Sue parole che mi hanno fatta vergognare molto. Dio Onnipotente dice: ‘Non pensare di essere un prodigio di natura, collocandoti appena sotto il cielo ma molto più in alto della terra. Non sei affatto più furbo di chiunque altro, e si potrebbe persino trovare semplicemente adorabile quanto tu sia più sciocco di qualunque persona sulla terra che abbia il dono della ragione, poiché hai un’opinione troppo alta di te e non hai mai provato un senso di inferiorità, come se comprendessi le Mie azioni fin nel minimo dettaglio. In realtà, sei una persona che manca fondamentalmente di ragionevolezza, poiché non hai idea di ciò che intendo fare e ancor meno sei consapevole di ciò che sto facendo ora. Pertanto, dico che non sei neppure equiparabile a un vecchio contadino che lavora con fatica la terra, un contadino che non ha la più vaga percezione della vita umana, eppure, nel coltivare la terra si affida completamente alle benedizioni del Cielo’ (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Coloro che non imparano e rimangono nell’ignoranza non sono forse bestie?”). ‘Mettete da parte le vostre opinioni in merito a ciò che ritenete “impossibile”! Più le persone credono che qualcosa sia impossibile, più è probabile che si verifichi, poiché la sapienza di Dio si innalza al di sopra dei cieli, i pensieri di Dio sono più alti di quelli dell’uomo e l’opera di Dio trascende i limiti delle nozioni e dei ragionamenti umani. Più quel qualcosa è impossibile, tanto più contiene verità da ricercare; più quel qualcosa risiede oltre le nozioni e l’immaginazione dell’uomo, tanto più contiene il volere di Dio’ (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Appendice 1: L’apparizione di Dio ha introdotto una nuova età”). ‘Se desiderate essere testimoni dell’apparizione di Dio e seguire le orme di Dio, allora dovreste per prima cosa prendere le distanze dalle vostre personali nozioni. Non devi pretendere che Dio faccia questo o quell’altro, e ancor meno Lo devi collocare all’interno dei tuoi confini e porGli dei limiti sulla base delle tue nozioni. Piuttosto, domandati in quale modo dovresti cercare le orme di Dio, come dovresti accettare l’apparizione di Dio, e come dovresti sottometterti alla nuova opera di Dio: ovverosia, tutto ciò che l’uomo è tenuto a fare. Dato che l’uomo non è la verità e non è in possesso della verità, egli dovrebbe cercare, accettare e obbedire’ (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Appendice 1: L’apparizione di Dio ha introdotto una nuova età”)”.
Poi ho detto a Mel: “Leggere le parole di Dio mi ha colpita nel profondo. Ho visto la mia arroganza. Quando ho saputo dell’opera di Dio degli ultimi giorni, non ho ricercato né approfondito, e non ho letto seriamente le parole di Dio per appurare se fossero la Sua voce. Ho solo affermato con arroganza che l’opera di Dio era conclusa, come se sapessi tutto al riguardo. Sono solo l’ennesima persona corrotta da Satana. Come potrei comprendere l’opera di Dio? Dio è il Creatore e qualsiasi opera compia è in accordo con il Suo piano di gestione. Come se a Dio servisse la mia approvazione o che la Sua opera fosse in linea con le mie nozioni! Affermando ‘Impossibile!’, stavo delimitando Dio, e mi stavo anche opponendo a Lui e Lo condannavo. Proprio come i farisei, che aspettavano continuamente la venuta del Messia, ma quando il Signore Gesù Si manifestò e operò non Lo riconobbero. Lo giudicarono e condannarono in base alle loro nozioni e Lo fecero addirittura crocifiggere. Finirono per offendere l’indole di Dio e furono da Lui puniti. Non ero poi diversa dai farisei che si opposero al Signore Gesù! Rendendomi conto di ciò, ho anche capito che godere della grazia del Signore e compiere buone azioni non equivale a una trasformazione nell’indole. Se Dio non mi avesse giudicata e purificata, la mia arroganza si scatenerebbe appena succedesse qualcosa che non mi piace, fino a farmi perdere la ragione. Credevo di difendere la vera via e di essere devota a Dio, mentre Gli resistevo e Lo condannavo. Non avevo la minima consapevolezza. È davvero spaventoso. Ho acquisito una certa comprensione della mia indole arrogante attraverso il giudizio delle parole di Dio e da allora, quando ero sul punto di mostrare la mia arroganza leggevo le parole di giudizio e di castigo di Dio e riflettevo su me stessa. In pochissimo tempo, sono diventata più umile e ho riacquistato parte della mia coscienza e della mia ragionevolezza innate. Ho imparato a ricercare la verità quando succedeva qualcosa che non mi piaceva invece di giudicare e delimitare le cose a casaccio o attaccarmi ostinatamente alle mie opinioni. Sono anche diventata più riverente verso Dio e lentamente ho acquisito un’umana sembianza. Sono giunta ad apprezzare che il giudizio e il castigo significano graduale cambiamento e purificazione, e questo è il processo di trasformazione della nostra indole satanica attraverso le parole di Dio. Le parole di Dio sono dure e severe, ma questo è il Suo amore ancora più grande e profondo per l’umanità. Come si dice, ‘La medicina amara guarisce ciò che ti affligge’. Dio ci giudica e ci mette a nudo in questo modo per cambiare meglio la nostra indole corrotta. Si comporta così perché ci ama profondamente. Una volta compreso tutto questo, ero disposta ad accettare più giudizio e castigo da parte delle parole di Dio e a liberarmi al più presto della mia arroganza per vivere un’umana sembianza. Ho inoltre apprezzato che l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni è proprio ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita e solo questo tipo di giudizio può salvarci dal peccato. Il giudizio e il castigo sono davvero la salvezza di Dio per noi e questo amore è più grande della grazia o di un’offerta per il peccato”.
Dopo aver ascoltato la mia condivisone, Mel ha risposto con gioia: “In tutti i miei anni di fede nel Signore Gesù, non ho mai sentito un altro membro della Chiesa parlare della propria corruzione. Si limitano a esibire quanto siano bravi. Tutti praticano la tolleranza reciproca in superficie ma, quando sono coinvolti i loro interessi, tutto l’amore scompare. Ora vedo che è a causa della nostra indole satanica, e senza il giudizio e la purificazione delle parole di Dio non conosceremo mai noi stessi né ascolteremo le parole di Dio e ci sottometteremo a Lui. Non saremo nemmeno capaci di amare gli altri come noi stessi. Il giudizio e il castigo sono davvero la salvezza di Dio per l’umanità, e questo è ciò di cui abbiamo bisogno. Le parole di Dio Onnipotente sono realmente la verità. Non ascolterò più le altre persone. Crederò solo in Dio Onnipotente e accoglierò le Sue parole!” Mentre diceva questo, ha cambiato il nome della nostra chat di gruppo in “La mia vera famiglia”. Poi, lui, un uomo adulto, è scoppiato in lacrime e ha detto: “Ho trovato Dio; ho trovato la mia famiglia. Ovunque io possa leggere le parole di Dio, lì c’è la mia famiglia!” Mi ha davvero commossa sentirglielo dire.
La mia esperienza di condivisione del Vangelo con Mel mi ha fatto apprezzare che senza comprensione della verità le persone possono essere fuorviate e irretite da ogni sorta di nozioni religiose e falsità. Dobbiamo davvero affidarci a Dio, leggere le Sue parole e tenere condivisioni sulla verità, usando la nostra effettiva comprensione derivante dall’esperienza dell’opera di Dio per testimoniare la Sua salvezza. Le persone devono capire la verità e sviluppare discernimento sulle loro nozioni per presentarsi davvero davanti a Dio. Ho anche sperimentato quanto sia ardua l’opera di Dio di salvezza dell’umanità. Voglio lavorare al Suo fianco e condurre al Suo cospetto altri veri credenti per recarGli conforto.
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