Una segnalazione sbagliata
Per oltre un anno, Dio ha fatto comunione sulle verità in merito al discernimento dei falsi leader. Nelle riunioni, condividevo spesso la mia comprensione e conoscenza, ma nella vita reale non riuscivo a discernere i falsi leader. Alla minima manifestazione di mancanza di lavoro pratico da parte di una leader, l’ho etichettata e condannata ciecamente come una falsa leader. Di conseguenza, non solo non ho protetto il lavoro della casa di Dio, ma l’ho quasi intralciato. Attraverso quanto rivelato dai fatti, ho appreso dai miei fallimenti alcune lezioni che mi hanno fornito discernimento sui falsi leader.
Svolgevo un lavoro di gestione. Ero responsabile di alcuni oggetti e strumenti della chiesa. Compiendo il mio dovere, ho scoperto che i fratelli trattavano gli strumenti in modo inappropriato. Questo rendeva difficile la gestione. Ho riferito questi problemi alla leader, sorella Li. Le ho anche suggerito di sollevare la questione con gli altri, condividere al riguardo durante le riunioni. Quando ha capito, si è detta d’accordo. Poi, ho aspettato che sorella Li venisse alle riunioni, ma il tempo è passato, e non l’ho mai vista alle riunioni, né lei ha mai seguito la questione, così ho iniziato a penderla di mira. Pensavo: “È passato molto tempo. Perché non ha seguito questo lavoro? Le ho parlato di questo problema più di una volta, ma non è stato risolto. Dio ha condiviso gli aspetti della verità sul discernimento dei falsi leader. Se non segui e non risolvi i problemi, sei un falso leader, ed è mio compito segnalare il problema ai tuoi superiori. In questo modo, i leader al di sopra di te capiranno che ho senso di giustizia. Potrebbero persino avere alta stima di me!”. Sul momento ci ho solo pensato. È poi accaduto che il contratto di affitto del magazzino in cui tenevamo i libri della parola di Dio scadesse il mese successivo, quindi i libri dovevano essere spostati in un altro luogo. Poiché erano tanti e ogni scatola molto pesante, mi era difficile spostarli da solo e richiedeva molto tempo. Ero un po’ preoccupato, così ho chiesto alla leader di trovare qualcuno che mi aiutasse. Lei mi ha risposto che lo stava facendo, ma per molto tempo non si è presentato nessuno. Alla fine, due fratelli mi hanno aiutato per un solo viaggio e poi se ne sono andati in fretta e furia. Quella situazione mi ha davvero infastidito. Pensavo: “Perché la leader non riesce a trovare altre persone? Perché non segue la questione? Perché non viene qui a vedere quanto lavoro ho?” Più ci pensavo, più mi arrabbiavo, e non volevo più segnalare i problemi alla leader, dato che mi sembrava inutile. In quel periodo, non volevo nemmeno vederla, e non volevo parlarle quando la incontravo. Ho pensato: “Se non vuoi trovarmi degli aiutanti, non c’è problema. Finirò da solo. In ogni caso, ricordo tutto quello che fai. Quando sarà il momento, lo riferirò ai tuoi superiori”. Ho rammentato un altro passo della parola di Dio sul discernimento dei falsi leader. “Inoltre, i falsi leader ignorano i problemi che emergono nel lavoro della Chiesa. Non si recano mai sul posto per saperne di più, seguire o approfondire ciò che sta realmente accadendo, in modo da poter immediatamente identificare le questioni, risolvere i problemi ed eliminare le deviazioni e le sviste che si presentano durante il lavoro. Di fronte alle difficoltà nel lavoro della Chiesa, i falsi leader si limitano a declamare un po’ di dottrina o a ripetere qualche frase per togliersi il pensiero” (Come riconoscere i falsi capi). Mi sono detto: “La mia leader si comporta proprio come descritto dalla parola di Dio. Se non indaga e non risolve i problemi del mio lavoro, non è forse una falsa leader?”. Anche io ci ho pensato, all’epoca. Ho rilevato il problema e non l’ho comunicato a lei, ne ho chiesto a chi comprendeva la verità di verificarlo: non potevo definirla una falsa leader in modo così avventato. Ho pensato: “Potrei prima ricercare meglio i princìpi della verità pertinenti a quest’ambito e discuterne con alcuni fratelli e sorelle che comprendono la verità, prima di trarre delle conclusioni”. Ma lei si comportava come descritto dalla parola di Dio, quindi cos’altro c’era da dire? Non ero sicuro che la mia opinione fosse corretta e non volevo accusarla ingiustamente, ero davvero combattuto. Nella mia mente pensavo solo alla mia leader che non risolveva il mio problema. Così non ho più ricercato la verità, non ho considerato il contesto delle parole di Dio e le ho fraintese. Ho usato una singola frase, un singolo comportamento, come pretesto per accusare sorella Li, e ho creduto che fosse una falsa leader.
In seguito, ho sentito le sorelle che svolgevano altri lavori di gestione dire che sorella Li non seguiva molto il loro lavoro e che ciò a volte causava dei ritardi. Questo ha rafforzato la mia convinzione: “Sorella Li non svolge lavoro pratico e non controlla né verifica il lavoro, quindi questo non la identifica come una falsa leader? Di recente, durante le riunioni, abbiamo condiviso su come discernere i falsi leader. Non posso credere di averne trovato uno. Devo avere senso di giustizia, difendere il lavoro della casa di Dio e smascherarla”. Ma, sul punto di segnalare questi problemi ai superiori di sorella Li, mi sentivo a disagio. Non avevo ancora discusso con lei della questione, e non avevo ricercato né parlato con coloro che comprendevano la verità, quindi non era troppo cieco e arbitrario? Ma poi ho saputo che i superiori di sorella Li erano andati a parlarle, e avevano anche chiesto a tutti i capisquadra di come svolgesse il suo dovere. Venirlo a sapere mi ha davvero turbato. Con mia sorpresa, i superiori di sorella Li sapevano già del suo problema, quindi era quasi certo che fosse una falsa leader. Mi sono detto: “Devo riferire subito i problemi di sorella Li ai suoi superiori. Non mi serve ricercare oltre. Altrimenti, dopo che i superiori di sorella Li avranno finito le loro indagini e l’avranno rimossa, e discuteranno di chi abbia avuto discernimento su di lei, rilevato i suoi problemi, avuto senso di giustizia e poi l’abbia segnalata, non faranno il mio nome, e allora come potrei dimostrare di aver avuto discernimento? Non posso più aspettare”. Ho preso un appuntamento con il superiore di sorella Li, fratello Zhou, e gli ho riferito i suoi problemi, dicendo: “Pur essendo leader, sorella Li non segue il mio lavoro e non approfondisce sulle difficoltà che ho avuto. Ogni volta che le parlo di un problema, non lo risolve”. Gli ho anche mostrato un passo della parola di Dio sul discernimento dei falsi leader. Ho detto che lei si comportava proprio come i falsi leader rivelati nella parola di Dio, e che pensavo fosse una falsa leader. Quando ho finito, lui ha risposto: “Abbiamo già esaminato la questione e sorella Li ha in effetti alcuni problemi. C’è del lavoro che non ha monitorato in modo adeguato ed è negligente nel suo dovere. Ha bisogno di essere potata, trattata e aiutata a riflettere su se stessa e a trarre insegnamenti. Ma abbiamo saputo che, negli ultimi mesi, si è occupata principalmente della supervisione del lavoro di irrigazione, poiché di recente molti neofiti si sono uniti alla chiesa. Alcuni pastori religiosi hanno causato grave disturbo. I nuovi arrivati vanno irrigati tempestivamente perché possano radicarsi sulla vera via. Questo è il lavoro più importante e urgente in questo momento. Sorella Li ha dedicato tutte le sue energie a questo lavoro. Il lavoro di gestione non è altrettanto urgente. Fintanto che non è di ostacolo, la sua attuale lentezza nel seguire il lavoro non è un problema grave. Poiché il lavoro è arrivato contemporaneamente e siamo anche a corto di personale, deve attribuire delle priorità e sospendere il lavoro gestionale, per il momento. Questo è il motivo per cui sorella Li non ha seguito il tuo lavoro tempestivamente, ma ha deciso di optare per questa pratica solo dopo averne discusso con i suoi collaboratori. Inoltre, prima sorella Li era responsabile di un solo lavoro. È leader da poco, ed è difficile per lei gestire così tanti lavori. Ci sono cose che non riesce a seguire, quindi ha bisogno da noi di aiuto e comunicazione”. A quel punto, fratello Zhou mi ha inviato i princìpi pertinenti. Solo allora ho capito che, a volte, le priorità del lavoro vanno ridistribuite. Al momento, il lavoro di irrigazione era la priorità. Ci si poteva occupare del resto solo se il lavoro di irrigazione non ne risentiva. Compromettere l’irrigazione non sarebbe stato sacrificare l’essenziale per il superfluo? Sorella Li non ha seguito adeguatamente alcuni lavori, ma per priorità, non perché non svolgeva lavoro pratico. Io però non ho mai cercato di capire perché non seguisse il mio lavoro o perché non avesse risolto i problemi che avevo sollevato. Invece, ho sviluppato un pregiudizio verso di lei, l’ho presa di mira, ho pensato che non svolgesse lavoro pratico e l’ho direttamente identificata come una falsa leader. Non sono stato troppo arbitrario? Allora, fratello Zhou mi ha chiesto: “Se rimuovessimo subito sorella Li, la chiesa potrebbe trovare seduta stante un sostituto? Il lavoro potrebbe continuare?”. Ci ho pensato su e ho ritenuto sorella Li ancora adatta a rimanere leader. Dopo aver parlato con fratello Zhou, mi sono sentito molto triste. All’inizio, pensavo di avere senso di giustizia e di aver anche trovato i brani pertinenti della parola di Dio, di aver segnalato sorella Li dopo aver cercato la verità. Invece è emerso che non avevo capito la verità e che il mio discernimento era sbagliato. Allora, dov’è stato il mio errore?
Mentre ricercavo, ho letto un passo della parola di Dio. “Si deve identificare qualcuno come falso leader o falso collaboratore sulla base di un sufficiente numero di fatti. Non ci si deve basare su uno o due incidenti o trasgressioni, né tanto meno su una corruzione temporanea. Gli unici criteri accurati secondo cui valutare qualcuno sono se sa svolgere o meno lavoro pratico e utilizzare la verità per risolvere i problemi, nonché se è o no una persona corretta, se ama la verità e sa obbedire a Dio, e se possiede l’opera e l’illuminazione dello Spirito Santo. Solo sulla base di questi fattori si può correttamente identificare qualcuno come un falso leader o un falso collaboratore. Questi fattori sono i criteri e i principi con cui valutare e determinare se qualcuno sia un falso leader o un falso collaboratore” (Come riconoscere i falsi capi). Dalla parola di Dio, ho capito che, per discernere un falso leader, dobbiamo soprattutto guardare se sia in grado di svolgere lavoro pratico e se accetti o meno la verità. Non è come io immaginavo, ossia che i leader sono tenuti a risolvere ogni singolo problema nel mio dovere, e se lo fanno sono veri leader, mentre se non lo fanno sono falsi leader che non svolgono lavoro pratico. Questa visione è erronea e non è in linea con la verità. Per determinare se un leader sia un falso leader, è fondamentale vedere se sappia tempestivamente supervisionare, capire e comprendere l’avanzamento e lo stato di ogni compito nell’ambito della sua responsabilità, se sia in grado di rilevare e indagare prontamente sui problemi, le difficoltà e le deviazioni di fratelli e sorelle nei loro doveri, e se collabori con loro nella ricerca dei princìpi della verità per risolvere tali questioni. In base a ciò, possiamo giudicare se un leader svolga lavoro pratico o meno. Inoltre, influisce il fatto che sia in grado di accettare la verità e che sia la persona giusta. Se i leader hanno dubbi che non comprendono, sanno chiedere aiuto. Quando gli altri danno consigli o sottolineano le loro carenze, devono essere in grado di obbedire, di cercare la verità e di riflettere su se stessi. Quando sperimentano potatura, trattamento, battute d’arresto e fallimenti, devono saper imparare la lezione e poi cambiare. Questo significa che sono persone che accettano la verità. Inoltre, quando un leader è responsabile di più compiti, non deve fare tutto da solo. Il suo ruolo principale è quello di controllare ogni compito, in modo che il lavoro della chiesa proceda regolarmente. Così si comporta un leader qualificato. Esteriormente, i falsi leader sembrano sempre occupati, ma svolgono solo lavori superficiali o irrilevanti. Non sono mai tempestivi nei lavori più importanti, corrono di qua e di là alla cieca, sembrano impegnati e sono inefficienti. Poiché non comprendono i princìpi della verità, non sanno rilevare o vedere chiaramente i problemi del loro lavoro, e non sanno come pianificare o organizzare le cose. Sanno solo parlare di lettere e dottrine o di discorsi vani, che non offrono percorsi di pratica e non risolvono i problemi che i loro fratelli e sorelle incontrano nel lavoro. Inoltre, non cercano la verità quando sono in difficoltà, non accettano la guida e l’aiuto degli altri, e alla fine molti compiti non procedono regolarmente o addirittura ristagnano. Si tratta di una grave negligenza: questo è un falso leader. Dalla parola di Dio, ho capito che discernere se qualcuno sia un falso leader richiede di osservare molteplici aspetti e di indagare a fondo. Se guardiamo solo al suo comportamento o a una corruzione momentanei, senza tener conto del contesto, delle ragioni e del fatto che si penta e cambi, e lo definiamo arbitrariamente, è fin troppo facile accusare le persone in modo errato. Tutti hanno corruzione e difetti ma, a patto che conoscano se stessi, si pentano e cambino, la casa di Dio darà loro l’opportunità di praticare. Dopo aver valutato il comportamento di sorella Li in base alla parola di Dio e ai princìpi, ho visto che seguiva i compiti più importanti e, quando aveva dei problemi, discuteva con gli altri per risolverli. Nel complesso, stava davvero svolgendo lavoro pratico e producendo risultati nel suo dovere. Solo che il lavoro era arrivato tutto insieme e lei non aveva ancora trovato un equilibrio, quindi alcune cose erano state trascurate. Manifestava delle mancanze nel suo dovere e aveva bisogno di richiami e aiuto. Resomi conto di questo, ho finalmente compreso che non capivo i principi della verità e non sapevo trattare le persone in modo equo. Ho visto che la mia leader aveva dei problemi, ma non ho comunicato, non ho considerato tutti gli aspetti, e l’ho ciecamente definita una falsa leader. Non avevo alcun timore di Dio nel mio cuore.
In seguito, ho letto un passo della parola di Dio. “Quando qualcuno viene scelto dai fratelli e dalle sorelle per essere leader, oppure viene promosso dalla casa di Dio per svolgere un certo lavoro o compiere un certo dovere, ciò non significa che abbia un prestigio o un’identità speciali o che le verità che comprende siano più profonde e più numerose di quelle di altre persone, né tantomeno che sia capace di sottomettersi a Dio e che non Lo tradirà. Non significa neppure che conosca Dio e che Lo tema. In realtà, non ha raggiunto nulla di tutto ciò; la promozione e la coltivazione sono semplicemente tali nel senso più immediato. La sua promozione e la sua coltivazione significano semplicemente che è stato promosso ed è in attesa di essere coltivato. E il risultato definitivo di questa coltivazione dipende da quale via la persona percorre e da cosa persegue. Così, quando qualcuno nella Chiesa viene promosso e coltivato per essere leader, viene promosso e coltivato solo nel senso immediato; non significa che sia già un leader qualificato o competente, che sia già capace di intraprendere il lavoro di un leader e che possa svolgere un lavoro reale. Non è così. La maggior parte delle persone non vede chiaramente queste cose, e ammirano coloro che sono stati promossi sulla base delle proprie fantasie, ma questo è un errore. A prescindere da quanti possano essere i loro anni di fede, coloro che vengono promossi possiedono davvero la realtà della verità? Non necessariamente. Sono in grado di attuare le disposizioni lavorative della casa di Dio? Non necessariamente. Possiedono senso di responsabilità? Sono dotati di dedizione? Sono capaci di sottomettersi a Dio? Quando incappano in un problema, sono in grado di cercare la verità? Tutto ciò è ignoto. Queste persone hanno un cuore che teme Dio? E quanto è grande il loro timore di Lui? Sono inclini a seguire la propria volontà quando fanno le cose? Sono in grado di cercare Dio? Durante il periodo in cui prestano servizio come leader, vengono regolarmente e frequentemente dinanzi a Dio per cercare la Sua volontà? Sono in grado di guidare le persone verso l’ingresso nella realtà di verità? Sono senza dubbio incapaci di fare sin da subito queste cose. Non hanno ricevuto una formazione e hanno troppa poca esperienza, quindi sono incapaci di fare queste cose. Per questo promuovere e coltivare qualcuno non significa che comprenda già la verità, né equivale a dire che è già in grado di compiere il suo dovere in modo soddisfacente. Dunque quali sono lo scopo e il significato della promozione e della coltivazione di qualcuno? Che una persona simile, come individuo, viene promossa per essere addestrata, per essere appositamente dissetata e istruita, mettendola in grado di comprendere i principi della verità, i principi per fare diverse cose e i principi, i mezzi e i metodi per risolvere vari problemi, nonché, quando incontra vari tipi di ambienti e di persone, di gestirli e sistemarli secondo la volontà di Dio e in un modo che protegga gli interessi della Sua casa. Questo indica forse che il talento promosso e coltivato dalla casa di Dio è sufficientemente capace di intraprendere il suo lavoro e compiere il suo dovere durante la promozione e la coltivazione o nel periodo precedente? Certo che no. Così è inevitabile che, nel periodo di coltivazione, queste persone sperimentino il trattamento, la potatura, il giudizio e il castigo, lo smascheramento e persino la sostituzione; è normale, e questo è ciò che significa essere addestrati e coltivati” (Come riconoscere i falsi capi). Dalla parola di Dio, ho capito che, se qualcuno viene scelto come leader o lavoratore, non significa che comprenda la verità e sia pienamente qualificato per il lavoro, né che capisca tutto e che sia in grado di svolgere perfettamente ogni tipo di lavoro. Chi viene promosso ha solo una certa levatura e capacità lavorativa, ed è capace di accettare e perseguire la verità, perciò la casa di Dio gli dà la possibilità di essere coltivato e formato. Scoprendo e risolvendo costantemente i problemi nel suo lavoro, alla fine acquisisce un po’ di verità e impara ad agire secondo i princìpi. Tuttavia, in questo periodo, i leader e i lavoratori sono ancora in fase di pratica, quindi deviazioni, carenze e difetti nel loro lavoro sono inevitabili, e dobbiamo trattare la questione in modo corretto. Quando abbiamo problemi o difficoltà, dobbiamo ricercare, condividere e risolvere le cose con i leader. Solo così il lavoro può essere efficace. Se pretendiamo troppo dai leader e dai lavoratori, se deleghiamo a loro la risoluzione di tutti i problemi che rileviamo, o se li definiamo falsi leader quando sono lenti nel risolverli, trattare i leader in questo modo non è in linea con i princìpi né con la volontà di Dio. Attraverso la parola di Dio, ho visto che non trattavo i leader in base ai princìpi della verità, quanto piuttosto alle mie nozioni e alle mie fantasie. Avevo verso i leader requisiti troppo elevati ed esigenti. Quando ho visto che la mia leader non seguiva il mio dovere in modo corretto e non risolveva rapidamente i miei problemi e le mie difficoltà, l’ho definita una falsa leader. Non ho considerato il contesto o l’andamento generale del suo lavoro, né se fosse o meno in grado di accettare la verità o di cambiare. L’ho semplicemente condannata ciecamente come una falsa leader sulla base delle informazioni parziali che potevo rilevare. Questo non era senso di giustizia, era causare disturbo, e violava i princìpi della verità. Ho visto che non comprendevo la verità e non trattavo leader e lavoratori secondo i princìpi e, cosa ancor più grave, non avevo timore di Dio nel mio cuore. Al minimo problema che la mia leader ha manifestato, ne ho fatto un dramma, l’ho condannata con leggerezza, cavillando su ogni singola questione. Non la trattavo in base alla sua natura ed essenza o alla situazione reale. Mi comportavo proprio come i falsi leader e gli anticristi che soffocano i prescelti di Dio. Alla luce di questo, la paura mi ha di colpo attanagliato. Mi sono reso conto che la natura del problema era grave. Se fratello Zhou non avesse conosciuto la situazione e mi avesse ascoltato, rimuovendo sorella Li, il lavoro della chiesa ne avrebbe risentito: quindi, non avrei compiuto il male? Sarebbe stata una gravissima trasgressione! Se in futuro mi fosse capitata di nuovo una cosa del genere, non potevo valutare gli altri sulla base delle mie fantasie. Dovevo cercare di più i princìpi della verità, trattare le persone in modo equo, secondo i requisiti di Dio, e agire in base ai princìpi.
In seguito, sorella Li è venuta a parlarmi del suo recente stato e dei suoi problemi nel lavoro. Mi ha detto che voleva cambiare e che era venuta a conoscenza dei problemi e delle difficoltà del mio lavoro, e ha organizzato con me dei documenti per la comunione con i fratelli e le sorelle di ogni gruppo. Ho capito che non era una persona che non accettava la verità. Anche se ci sono state delle sviste nel suo lavoro e degli aspetti che non ha seguito, quando sapeva che c’era un problema, riusciva a cambiare le cose rapidamente. Ho visto che in realtà non era una falsa leader che non svolgeva lavoro pratico.
All’inizio, pensavo di comprendere parte del problema: ossia che non capivo la verità e non sapevo discernere i falsi leader, cosa che mi ha portato a commettere quell’errore. Ma una volta, in una riunione, ho sentito i miei fratelli e sorelle dire che a volte gli errori non sono semplicemente una mancanza di discernimento o di comprensione della verità. Dobbiamo anche verificare se gli errori derivino o meno da adulterazioni dovute a una motivazione o un’indole corrotta. Ho letto un passo della parola di Dio che dice: “Non considerare le tue trasgressioni i semplici errori di un uomo immaturo o sconsiderato; non ricorrere al pretesto di non avere praticato la verità perché il tuo scarso calibro ti ha impossibilitato a farlo. E poi non limitarti a ritenere le trasgressioni da te commesse gli atti di qualcuno che non sapeva fare di meglio. Se sei bravo a perdonare te stesso e a trattarti con generosità, allora dico che sei un codardo che non raggiungerà mai la verità, e che anche le tue trasgressioni non cesseranno mai di tormentarti; ti impediranno in eterno di soddisfare le richieste della verità e faranno sì che tu rimanga per sempre un fedele compagno di Satana” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le trasgressioni porteranno l’uomo all’inferno”). Dopo aver letto la parola di Dio, ho capito che, quando si presenta un ambiente, non possiamo semplicemente lasciar correre: dobbiamo cercare la verità che nasconde e conoscere la nostra indole corrotta. Solo allora potremo avere cambiamento e crescita autentici nella nostra vita. Se considerate sempre le vostre trasgressioni come errori temporanei, se non le ritenete importanti, decidete di stare più attenti la prossima volta e perdonate sempre le vostre trasgressioni, allora non capirete mai i vostri problemi, non acquisirete mai la verità, e infine, quando le vostre trasgressioni aumenteranno e non otterrete alcun cambiamento, Dio vi detesterà e vi scaccerà. Attraverso quanto rivelato dalla parola di Dio, ho cominciato a riflettere su cosa ho pensato esattamente quando quell’ambiente mi si è presentato, e quali adulterazioni ho manifestato per via di una motivazione o un’indole corrotta. Riflettendo, ho constatato che, quando ho riscontrato i problemi della mia leader, in realtà non ero certo di essere nel giusto e volevo leggere di più la parola di Dio. Tuttavia, quando ho saputo che sorella Li non seguiva il lavoro di altri responsabili e che i suoi superiori stavano esaminando il suo rendimento, ho creduto che fosse sicuramente una falsa leader e che dovessi immediatamente segnalarla ai suoi superiori, per dimostrare ai miei fratelli e sorelle che avevo senso di giustizia e discernimento. Così, senza comprendere i princìpi della verità né continuare a cercare, e senza conoscere il contesto o le ragioni, ho ciecamente identificato sorella Li come una falsa leader sulla base di alcune informazioni che avevo sentito. Pensavo addirittura di essere nel giusto e che non ci sarebbero stati problemi. Ma ora mi rendo conto di essere stato troppo avventato e che le mie intenzioni erano sbagliate. Ho riflettuto: “Perché ho denunciato la mia leader senza comprendere i princìpi della verità? Qual è l’origine del problema?”.
Ho letto queste parole di Dio: “Se, qualunque cosa facciano, le persone seguono le proprie idee, considerano le cose in termini molto semplicistici, fanno a modo loro e non cercano la verità, se non si attengono minimamente ai principi, e se in cuor loro non pensano affatto a come agire in linea con ciò che Dio chiede, o in un modo che Lo soddisfi, e sanno solo seguire ostinatamente la propria volontà, allora Dio non trova posto nel cuore di simili persone. Alcuni dicono: ‘Prego Dio solo quando incontro delle difficoltà, ma non mi sembra comunque che questo sortisca alcun effetto; quindi generalmente, quando ora mi capita qualcosa, non Lo prego, perché pregare Dio è inutile’. Dio è completamente assente dal cuore di queste persone. Il più delle volte non cercano la verità, qualunque cosa stiano facendo; seguono solo le loro idee, facendo a modo loro. Si attengono dunque a dei principi nelle loro azioni? Decisamente no. Vedono tutto in termini semplicistici e fanno ciò che vogliono. Anche quando si condividono con loro i principi della verità, non sono in grado di accettarli, perché non hanno mai applicato alcun principio nelle loro azioni, e non hanno posto per Dio nei loro cuori, ma solo ed esclusivamente per se stesse. Sono convinte di non star compiendo il male, che le loro intenzioni siano buone e non imputabili di violazione della verità, che agire secondo le proprie intenzioni equivalga a praticare la verità, e che comportarsi così significhi obbedire a Dio. In realtà, non stanno veramente ricercando né pregando Dio in tale questione, non hanno fatto del loro meglio per seguire i requisiti di Dio in modo da soddisfarLo, non sperimentano questa reale condizione, questo desiderio. Questo è il più grande errore nella pratica delle persone. Se credi in Dio ma non Lo hai nel cuore, non stai forse cercando di ingannarLo? E che effetto può produrre una simile fede in Dio? Che cosa puoi guadagnare? E che scopo ha credere in Dio in questo modo?” (“La ricerca della volontà di Dio serve a mettere in pratica la verità” in “I discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Attraverso quanto rivelato dalla parola di Dio, ho visto che, quando accadeva qualcosa, raramente ricercavo la verità e praticavo secondo i suoi princìpi. Al contrario, consideravo verità i miei pensieri e seguivo le mie idee personali. Nel mio cuore non c’era posto per Dio e non avevo timore di Lui. Quando accade qualcosa, coloro che temono Dio cercano per prima cosa i princìpi della verità e ciò che la parola di Dio dice al riguardo, e poi valutano le persone e le cose sulla base della parola di Dio e della verità. Mancando di discernimento verso i falsi leader, avrei dovuto cercare la verità, capire chiaramente cosa sono e come agiscono i falsi leader, come identificarli, e altri princìpi di verità di questo tipo. Ma non l’ho fatto. Ho emesso giudizi arbitrari in base ai miei pensieri e fantasie. Pensavo che non seguire il mio lavoro e non risolvere i miei problemi la rendesse una falsa leader. Anche se in quel periodo leggevo la parola di Dio, non la capivo. Ho letto una frase della parola di Dio sui falsi leader che sembrava pertinente e l’ho applicata, concludendo che era una falsa leader, e reputavo la mia visione del tutto corretta e accurata. In realtà, non consideravo il contesto e applicavo ciecamente le regole. Per tutto il tempo, mi sono sentito a disagio. Volevo ricercare di più e comunicare con sorella Li prima di segnalarla, ma il suo comportamento mi sembrava già così palese e corrispondente a ciò che la parola di Dio descriveva, quindi perché ricercare oltre? Così non ho pregato né cercato di più, agendo secondo le mie idee. Ho visto che seguivo la mia indole arrogante e mi comportavo in modo sconsiderato. Facevo le cose in base alle mie idee e ai miei pensieri mentre ignoravo la verità. Se avessi continuato così, prima o poi avrei commesso il male. Era troppo pericoloso! Allo stesso tempo, ho visto che avevo una cattiva umanità. Non tenevo conto della volontà di Dio e non salvaguardavo gli interessi della chiesa. Una persona dotata di umanità e ragione dovrebbe offrire aiuto e richiamo tempestivo quando vede delle sviste nel lavoro della chiesa, oppure ricercare la verità con il leader e vedere come risolvere il problema. Invece, io ho visto dei problemi nel lavoro della mia leader ma non li ho sollevati per ricercare e condividere. Al contrario, li ho nascosti, e li ho riferiti al leader superiore perché pensasse che possedevo discernimento. Piuttosto che dire apertamente queste cose a sorella Li, l’ho pugnalata alle spalle, e ho segnalato i suoi problemi per mettermi in mostra. Ho capito che in fondo ero malvagio e spregevole. Rendermene conto è stato straziante. Non avrei mai immaginato di essere quel tipo di persona. Chiaramente non capivo la verità, non sapevo discernere i falsi leader, ed ero davvero arrogante e irragionevole. Ero compiaciuto di me stesso nel denunciare la mia leader perché sentivo che nessuno, a parte me, aveva identificato sorella Li come una falsa leader, e che io comprendevo i princìpi della verità meglio di tutti. Ripensandoci ora, mi rendo conto che non avevo capito nulla. Comprendevo solo lettere e dottrine, eppure applicavo ciecamente le regole. Non capivo i princìpi della verità, e ho fatto rapporto senza pensare alle conseguenze. Non ho considerato che una segnalazione sbagliata poteva influenzare il lavoro della chiesa o danneggiare sorella Li. Ho capito che non ho riportato i suoi problemi per rispettare la volontà di Dio o per salvaguardare gli interessi della chiesa, ma per mettermi in mostra. Ho fatto rapporto arbitrariamente, senza alcun principio. Non stavo forse perturbando il regolare lavoro della casa di Dio? Non stavo accumulando buone azioni, stavo compiendo il male!
In seguito, ho letto la parola di Dio e appreso i princìpi con cui trattare leader e lavoratori. Dio Onnipotente dice: “Le persone non devono avere alte aspettative o pretese irrealistiche verso coloro che vengono promossi e coltivati; sarebbe irragionevole, e ingiusto nei loro confronti. Potete monitorare il loro lavoro e, se nel suo svolgimento riscontrate problemi o violazioni dei principi, potete sollevare la questione e ricercare la verità per risolverli. Quello che non dovreste fare è giudicarli, condannarli, attaccarli o escluderli, perché sono nel periodo di coltivazione e non andrebbero visti come persone che sono state rese perfette, né tantomeno come persone che sono perfette o che possiedono la realtà della verità. Sono come voi: questo è il momento in cui vengono addestrati. […] Dunque qual è il modo più razionale di agire verso di loro? Considerarli persone ordinarie e, quando c’è un problema che va esaminato, comunicare con loro, imparare dai rispettivi punti di forza e completarsi a vicenda. Inoltre, è responsabilità di tutti controllare se i leader e i lavoratori stiano svolgendo un lavoro reale, se si servano della verità per risolvere i problemi; questi sono i criteri e i princìpi per valutare se un leader o un lavoratore sia o meno all’altezza dei requisiti. Se è in grado di affrontare e risolvere problemi generali, allora è competente. Se invece non è in grado di gestire e risolvere nemmeno i problemi basilari, non è adatto a prestare servizio come leader o lavoratore e deve essere immediatamente sostituito. Scegliete qualcun altro e non ritardate l’opera della casa di Dio. Ritardare l’opera della casa di Dio equivale a nuocere a voi stessi e agli altri, e non è proficuo per nessuno” (Come riconoscere i falsi capi). Dopo aver letto la parola di Dio, ho capito come trattare leader e lavoratori. I leader promossi dalla casa di Dio non comprendono pienamente la verità, non sono perfettamente qualificati, e non capiscono tutto il lavoro né sanno come svolgerlo bene. Inoltre, il loro è un periodo di pratica, e possono manifestare corruzione e deviazioni. Dobbiamo trattare le persone in modo equo e non pretendere troppo da loro, sarebbe irragionevole chiedere loro di eseguire tutto il lavoro alla perfezione, senza deviazioni né sviste. Dobbiamo invece comprendere, essere tolleranti e collaborare al lavoro della casa di Dio. Questo significa tener conto della volontà di Dio, e trattare i leader e i lavoratori in questo modo è in linea con i princìpi. Inoltre, abbiamo la responsabilità di controllare il lavoro dei leader. Dobbiamo accettare e obbedire quando le azioni dei nostri leader sono in linea con la verità, mentre, quando le loro azioni non sono conformi ai princìpi della verità, dobbiamo sollevare il problema, fare comunione e aiutarli in modo tempestivo, affinché possano rendersi conto delle deviazioni nei loro doveri e correggerle rapidamente. Questo giova sia al loro ingresso nella vita che al lavoro della casa di Dio. Se qualcuno, in base i princìpi della verità, viene identifiato come un falso leader che non svolge lavoro pratico, allora deve essere smascherato e denunciato. Capito questo, mi si è illuminato il cuore, e ho compreso come trattare i leader e i lavoratori in futuro.
Anche se stavolta avevo sbagliato a segnalare la mia leader, ho capito alcuni princìpi della verità sul discernimento dei falsi leader, ho imparato come trattare i leader e i lavoratori, ho compreso in parte la mia indole corrotta, e ne ho tratto insegnamento. Lode a Dio!
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