Una battaglia spirituale
Dio Onnipotente dice: “Da quando hanno cominciato a credere in Dio fino a oggi, gli uomini hanno nutrito molte intenzioni sbagliate. Quando non metti in pratica la verità, ti sembra che tutte le tue intenzioni siano giuste, ma quando invece ti succede qualcosa, capisci che ci sono molte intenzioni sbagliate dentro di te. Infatti, quando Dio rende le persone perfette, le induce a rendersi conto che dentro di loro ci sono molti concetti che ostacolano la loro conoscenza di Dio. Se, quando riconosci che le tue intenzioni sono sbagliate, sei in grado di cessare di mettere in pratica i tuoi concetti e le tue intenzioni e riesci a testimoniare Dio e a rimanere saldo nella tua posizione qualunque cosa ti accada, allora ciò dimostra che ti sei ribellato contro la carne. Quando ti ribellerai contro la carne, ci sarà inevitabilmente una lotta dentro di te: Satana tenterà di indurti a seguirlo, tenterà di indurti a seguire le idee della carne e a difenderne gli interessi, mentre le parole di Dio faranno luce e ti illumineranno interiormente; allora starà a te scegliere se seguire Dio oppure Satana. Dio chiede alle persone di mettere in pratica la verità principalmente perché si occupino di ciò che hanno dentro di sé, perché si occupino di quei loro pensieri e idee che non sono rispondenti al cuore di Dio. Lo Spirito Santo tocca le persone nei loro cuori, dà loro chiarezza e le illumina. Così, dietro tutto ciò che accade vi è una lotta: ogni volta che le persone mettono in pratica la verità o l’amore di Dio, ha luogo una grande battaglia e, anche se può sembrare che tutti siano a loro agio nella loro carne, nel profondo del loro cuore in realtà è in atto una battaglia per la vita o la morte. Solo dopo questa intensa lotta, dopo moltissima riflessione, la vittoria o la sconfitta potrà essere decisa. Non si sa se ridere o se piangere. Poiché molte delle intenzioni che le persone nutrono sono sbagliate o poiché gran parte dell’opera di Dio è in contrasto con i loro concetti, quando le persone mettono in pratica la verità, sì ingaggia una grande battaglia dietro le quinte. Avendo messo in pratica questa verità, le persone avranno versato innumerevoli lacrime di tristezza dietro le quinte prima di decidersi finalmente a soddisfare Dio. È a causa di questa battaglia che le persone sopportano la sofferenza e l’affinamento; questa è la vera sofferenza. Quando anche per te giungerà l’ora della battaglia, se sarai in grado di stare veramente dalla parte di Dio, sarai in grado di soddisfarLo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho profondamente sentito che praticare la verità non è affatto una cosa semplice, e che è davvero necessaria una battaglia spirituale. Diversi anni fa, mia cognata si rivelò essere una malfattrice. La Chiesa voleva espellerla, ma io ero sopraffatto dai sentimenti e non fui capace di praticare la verità. Nel profondo del mio cuore, avevo una lotta continua, e fu davvero orribile. Alla fine, attraverso il giudizio e le rivelazioni della parola di Dio, vidi chiaramente il pericolo e le conseguenze del mio agire seguendo le emozioni. Solo allora fui in grado di abbandonare la mia carne, di liberarmi dei miei sentimenti, di smascherare e respingere la malfattrice, e di godermi, infine, la pace e la sicurezza che la pratica della verità porta con sé.
Era il 2017, quando tornai per assumere la guida della mia chiesa locale. Durante un incontro, i miei fratelli e sorelle, mi dissero che, nel compiere i propri doveri in qualità di capo della Chiesa, Han Bing, mia cognata, mentre condivideva nel corso delle riunioni, aveva tentato di mettersi in mostra pronunciando parole e dottrine superficiali. Ovunque fosse andata, aveva parlato dei compiti che aveva svolto e di quanto aveva sofferto, cosa che portava gli altri ad adorarla e ascoltarla. Dopo che i fratelli e le sorelle le avevano parlato di alcuni problemi relativi ai loro compiti, lei non aveva condiviso sulla verità per risolverli, anzi aveva fatto prediche agli altri in modo paternalistico. Le sue prediche avevano indotto alcuni fratelli e sorelle a vivere in uno stato di negatività e a perdere ogni interesse per i loro compiti. Perciò Han Bing era stata sostituita. Successivamente, si era rifiutata di riflettere e di comprendere se stessa, e aveva ancora scatenato provocazioni e conflitti tra fratelli e sorelle, perturbando la vita della Chiesa. I capi della Chiesa avevano tenuto diverse condivisioni con lei, e l’avevano anche affrontata e criticata, ma lei si era sempre rifiutata di accettare quelle azioni. Era rimasta disobbediente e insoddisfatta e aveva continuato a diffondere negatività, causando gravi disagi alla vita della Chiesa… Quando appresi che Han Bing si era comportata in quel modo, andai su tutte le furie. E ricordai le parole di Dio: “Coloro che nella Chiesa danno sfogo al loro parlare maligno e velenoso, coloro che diffondono dicerie, alimentano il disaccordo e formano cricche a parte tra i fratelli e le sorelle, avrebbero dovuto essere espulsi dalla Chiesa. Tuttavia, poiché questa è un’epoca diversa dell’opera di Dio, queste persone sono state limitate, perché sono destinate a essere oggetto di eliminazione. Tutti coloro che sono stati corrotti da Satana hanno un’indole corrotta, ma alcune persone non si limitano a questo: oltre ad avere un’indole satanica, hanno anche una natura estremamente malvagia. Quindi non solo le loro parole e azioni rivelano un’indole satanica corrotta, ma le persone stesse sono il vero diavolo Satana. Il loro comportamento interrompe e disturba l’opera di Dio, pregiudica l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e nuoce alla normale vita della Chiesa. Prima o poi questi lupi travestiti da agnelli devono essere eliminati, e nei loro confronti, in quanto lacchè di Satana, bisogna adottare un atteggiamento inflessibile di rifiuto. Solo in questo modo si sta dalla parte di Dio, e coloro che non riescono a farlo sguazzano nel fango di Satana” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Quando ricordai questo passo delle parole di Dio, capii con chiarezza che, se misurate tramite le parole di Dio, la natura e l’essenza di Han Bing erano davvero quelle di una malfattrice. I capi e i collaboratori della Chiesa analizzarono il suo comportamento sulla base delle parole di Dio, e affermarono che, sebbene riuscisse a compiere dei sacrifici e a spendersi, e fosse in grado di soffrire e di pagare un prezzo adempiendo ai suoi doveri, era arrogante e presuntuosa, non accettava affatto la verità, era arbitraria e avventata, turbava la vita della Chiesa e si rifiutava di correggere i propri errori perfino dopo che le era stato detto di farlo. Questo la rendeva una malfattrice. Secondo i regolamenti delle disposizioni operative della casa di Dio, tali individui devono essere espulsi. Dopo aver ascoltato così tanti fratelli e sorelle dire che avrebbe dovuto essere espulsa dalla Chiesa, mi sentii molto combattuto: osservando i suoi comportamenti, riuscivo a vedere che era davvero una malfattrice e che dovesse essere espulsa, ma era la sorella minore di mia moglie, e i miei suoceri mi avevano sempre trattato bene e si erano presi molta cura della mia famiglia. Se avessero saputo che avevo votato per espellere Han Bing, non avrebbero pensato che fossi spietato, ingrato e poco riconoscente nei confronti della famiglia? Come avrei potuto affrontare i miei suoceri dopo aver fatto una cosa del genere? Ma, in qualità di capo della Chiesa, se non avessi agito secondo i principi, essendo perfettamente al corrente che nella Chiesa c’era una malfattrice e non avendola ancora espulsa, e se avessi continuato a permettere a quella malfattrice di turbare la vita della Chiesa e di recare danno al popolo eletto di Dio, ciò non mi avrebbe reso complice di una malfattrice e un nemico di Dio? Avevo paura di pensarci ancora. In quel periodo, mi sentivo tra l’incudine e il martello. Non sapevo cosa fare. Sorella Zhou mi vide preoccupato e mi disse: “Fratello Yang, Han Bing ha ripetutamente turbato la vita della Chiesa e non mostra il minimo segno di pentimento. Secondo il principio, dovrebbe essere espulsa dalla Chiesa. Questo è proteggere l’opera della Chiesa ed è la cosa più importante! Dobbiamo considerare la volontà di Dio e non agire seguendo le nostre emozioni e i sentimenti personali”. Dopo aver ascoltato le sue parole, mi sentii ancora più combattuto.
Proprio in quel momento, alcuni fratelli e sorelle mi diedero un consiglio: “Han Bing crede in Dio da tanti anni, ha abbandonato la famiglia e la carriera per adempiere ai suoi doveri e ha sofferto molto. Pensiamo che dovrebbe avere un’altra possibilità di pentirsi”. Quando sentii quelle parole, capii perfettamente che quei fratelli e sorelle avevano fatto quella proposta solo perché erano stati ingannati dalle buone azioni che Han Bing mostrava in apparenza, e che avrei dovuto tenere una condivisione sulla verità con loro per esaminare il comportamento di Han Bing, in modo che potessero discernere la sua natura ed essenza. Ma poi pensai: “Han Bing è la figlia preferita dei miei suoceri. Mia suocera ha le idee confuse sulla sua fede in Dio e non ha discernimento alcuno, e mia moglie è esageratamente emotiva. Se decidessi di espellere Han Bing e di smascherare e analizzare il suo comportamento malvagio di fronte ai miei fratelli e sorelle, non starei offendendo spudoratamente l’intera famiglia di mia moglie? Se avessi speso delle buone parole sul conto di Han Bing dinanzi ai fratelli e alle sorelle, e poi avessi tenuto una condivisione con lei per chiederle di pentirsi e di non causare altri disturbi, ci sarebbe stata la possibilità che non dovesse essere espulsa dalla Chiesa, e, in quel modo, non avrei dovuto offendere la famiglia di mia moglie”. Quell’idea alleviò un po’ dell’ansia che stavo provando, così dissi ai miei fratelli e sorelle: “È vero, Han Bing ha compiuto azioni malvagie e commesso delle trasgressioni, ma la volontà di Dio è quella di salvare le persone quanto più possibile, perciò dovremmo darle un’altra possibilità di pentirsi. Se farà ancora del male, allora non sarà troppo tardi per espellerla, e potremo convincerla ad accettarlo senza riserve”. Quando sorella Zhou mi sentì dire quelle parole pretestuose, sembrava voler dire qualcosa, ma alla fine rimase in silenzio. Nessun altro aggiunse nulla, e io sentii parte della tensione che avevo in cuore alleggerirsi. Tra me e me pensai che, alla fine, non avrei più dovuto preoccuparmi di offendere i miei suoceri. Ma, due giorni dopo, mi spuntarono all’improvviso tre afte. La mia bocca sembrava in fiamme. Bruciava da pazzi. A volte, facevano così male che non riuscivo a parlare o a mangiare, e il dolore diventò così acuto che mi svegliava perfino di notte. Nel bel mezzo di quell’agonia, ho pregato Dio: “Dio, so che queste afte atroci alla bocca e sulla lingua non mi sono spuntate per caso; esse sono il Tuo castigo e la Tua disciplina nei miei confronti. Oh Dio! Desidero pentirmi dinanzi a Te”.
Più tardi, durante i miei devozionali, vidi questo passo delle parole di Dio: “Dio è sempre nel cuore di coloro che credono sinceramente in Lui e che dentro di sé hanno un cuore pieno di timore e di amore per Dio. Coloro che credono in Dio devono agire in modo cauto e assennato, e tutto ciò che fanno deve essere conforme ai requisiti di Dio e in grado di soddisfare il Suo cuore. Non devono essere persone caparbie che fanno ciò che piace loro; ciò non si addice alla dignità di santi. Le persone non possono agire in modo incontrollato, sventolando ovunque lo stendardo di Dio mentre imbrogliano e si gloriano di se stesse; un tal modo di fare rappresenta la condotta più ribelle. Le famiglie hanno le loro regole e le nazioni le loro leggi; non è a maggior ragione così nella casa di Dio? Gli standard non sono persino più rigidi e i decreti amministrativi più numerosi? Le persone sono libere di fare ciò che vogliono, ma i decreti amministrativi di Dio non possono essere modificati a piacimento. Dio è un Dio che non tollera offesa dagli esseri umani; Egli è un Dio che punisce con la morte. Davvero le persone non ne sono ancora consapevoli?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un monito per coloro che non praticano la verità”). Le parole di Dio mi lasciarono tremante di paura. Vidi che la Sua indole è santa, giusta e non tollera offesa. Nella casa di Dio, Cristo e la verità detengono il potere. L’atteggiamento di Dio verso i malfattori che perturbano e disturbano l’opera della Chiesa è di odio e disprezzo. E, verso coloro che hanno discernimento, ma continuano a stare dalla parte dei malfattori e a parlare a loro favore, l’atteggiamento di Dio è di estremo disprezzo e furia. Han Bing, in quanto individuo che ha rifiutato di praticare la verità, che ha scatenato provocazioni e conflitti e che ha perturbato e disturbato l’opera della Chiesa, era precisamente il tipo di malfattore rivelato dall’opera di Dio, ed era qualcuno che doveva essere espulso. Tuttavia, per salvaguardare i rapporti con la famiglia di mia moglie, andai palesemente contro la mia coscienza contravvenendo ai principi della verità. Difesi una malfattrice e inventai delle scuse per lei. Mi schierai dalla parte di una malfattrice e agii in modo tale da proteggerla. Questo non mi rendeva aiutante e complice di una malfattrice? Dio mi aveva onorato affidandomi un compito di comando, ma io non avevo alcun tipo di riverenza per Lui. Capii in modo chiaro la verità, ma non la misi in pratica, compiendo invece un inganno deliberato per trattenere una malfattrice nella Chiesa, che ne aveva perturbato la vita e che aveva recato danno ai miei fratelli e sorelle. Stavo consapevolmente e deliberatamente offendendo l’indole di Dio! Le mie azioni potevano ingannare altre persone, ma non potevano ingannare Dio. Dio vede cosa c’è nei nostri cuori. Come avrebbe mai potuto tollerare qualcuno come me, che aveva agito con tale arbitraria avventatezza? Avevo già commesso una trasgressione, e sapevo che, se non mi fossi pentito, Dio mi avrebbe eliminato. Così, pregai in fretta Dio per pentirmi. Dopo averne discusso con alcuni dei miei collaboratori, compilammo un elenco delle cattive azioni di Han Bing e chiedemmo la sua espulsione dalla Chiesa. Dopo aver trovato la volontà di tornare nella direzione di Dio, le afte che avevo in bocca guarirono misteriosamente.
Due giorni dopo, andai a casa di mia suocera per sbrigare una faccenda e Han Bing era lì. Quando mi vide, mi lanciò un’occhiataccia e poi si voltò e se ne andò. Mia suocera mi disse arrabbiata: “Tua cognata crede in Dio da così tanti anni e ha sofferto così tanto per diffondere il Vangelo. Quale persona non ha un’indole corrotta? Se la Chiesa la espelle, non perderà la possibilità di ottenere la salvezza di Dio? Non puoi essere così spietato con lei!” Anche mia moglie intervenne per difendere Han Bing. Vedendo quanto fossero emotive e il poco discernimento che avevano nei confronti di Han Bing, comunicai con loro riguardo al suo comportamento malvagio. Ma mia suocera non mi ascoltò affatto. Al contrario, mi urlò contro furiosamente mentre le lacrime le scendevano dagli occhi. Vedendo la sua rabbia, anche mia moglie rimase lì a rimproverarmi. Di fronte a tutto ciò, mi sentivo così debole e miserabile da non riuscire nemmeno a mangiare. Quella notte, mi girai e rigirai nel letto, incapace di addormentarmi, malgrado ci provassi con tutte le forze. Da un lato, dovevo espellere la malfattrice per proteggere l’opera della Chiesa, ma, dall’altro, c’erano le accuse di mia moglie e di mia suocera. Cosa dovevo fare? Se avessi espulso mia cognata, avrei offeso tutta la sua famiglia, il che avrebbe potuto compromettere il rapporto con mia moglie e, probabilmente, portare alla rottura della mia stessa famiglia. Ma consentire a quella malfattrice di restare nella Chiesa avrebbe potuto rappresentare un pericolo per la vita della Chiesa e recare danno alle vite dei miei fratelli e sorelle. Pensare a quella situazione mi faceva sentire triste e combattuto. Tutto quello che riuscii a fare fu pregare Dio con tutto me stesso: “Dio, mi sento molto debole. Riguardo all’espulsione di Han Bing, non voglio offenderTi, ma sono influenzato dalle mie emozioni e ho difficoltà a mettere in pratica la verità. Ti prego di darmi la forza e di guidarmi per sconfiggere le forze dell’oscurità, così che io possa rimanere saldo e testimoniarTi”.
Dopo aver pregato, lessi altre parole di Dio: “In ogni fase dell’opera che Dio compie negli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, originata da interventi o da rapporti umani. Ma dietro ciò che appare, dietro ogni fase dell’opera e dietro ogni cosa che accade vi è una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella loro testimonianza di fede a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu dovuto all’intervento e alle azioni degli uomini” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). “Tutti voi sostenete che siete rispettosi del fardello di Dio e che difenderete la testimonianza della Chiesa, ma chi tra voi è stato davvero rispettoso del fardello di Dio? Domandati: sei uno che ha mostrato rispetto per il fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio? Sai alzarti e parlare a Mio nome? Sai mettere fermamente in pratica la verità? Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana? Saresti capace di mettere da parte le tue emozioni e smascherare Satana a beneficio della Mia verità? Sai consentire che la Mia volontà sia attuata in te? Hai offerto il tuo cuore nel più cruciale dei momenti? Sei uno che fa la Mia volontà? Domandatelo e pensaci spesso” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 13”). Ogni domanda di rimprovero contenuta nelle parole di Dio mi trafiggeva il cuore. Sentivo in loro la Sua urgente volontà e le Sue richieste. Dio sperava che avrei gestito l’espulsione della malfattrice senza ascoltare le mie emozioni o i sentimenti personali, e che sarei stato fermamente dalla Sua parte e avrei praticato la verità per soddisfare la Sua volontà. Pensai a Giobbe durante le sue prove, e a come, mentre in superficie veniva spogliato delle sue ricchezze, i suoi figli morivano, i suoi servi venivano uccisi, e sua moglie e tre amici lo attaccavano, dietro a tutti questi eventi, c’era la scommessa di Satana contro Dio. Erano le tentazioni di Satana che si abbattevano su Giobbe. Ma, alla fine, Giobbe fu in grado di restare dalla parte di Dio, grazie alla sua fede e alla sua riverenza verso di Lui. Egli fece subire a Satana un’umiliazione e un fallimento assoluti, e testimoniò Dio in modo forte e fragoroso. Ciò che dall’esterno sembrava essere la pressione esercitata su di me da mia suocera, in realtà era una battaglia nel regno spirituale. Era l’inganno di Satana. Era il suo tentativo di impedirmi di praticare la verità approfittando dei miei legami emotivi, in modo che la malfattrice potesse rimanere e continuare a perturbare e distruggere l’opera della Chiesa. Ma anche Dio stava usando quella situazione per mettermi alla prova, per vedere se mi sarei sottomesso a Satana a causa dei miei vincoli con mia moglie e mia suocera, o se, al contrario, avrei sostenuto la giustizia, praticato la verità, e agito secondo i principi. Se avessi scelto di soddisfare la carne e di schierarmi dalla parte di Satana, ciò non sarebbe equivalso a dire che ero caduto nel suo imbroglio? Se lo avessi fatto, avrei perso la testimonianza in presenza di Dio.
Quando pensai a quella situazione, iniziai a riflettere su me stesso: “Perché, in tutto quel tempo, mentre ero di fronte a quella scelta, mi ero sentito tra l’incudine e il martello e avevo trovato quella situazione così miserabile?” Capivo chiaramente quanto fosse necessario proteggere l’opera della Chiesa, ma perché continuavo ad agire in base ai miei sentimenti e a trovare difficile praticare la verità e agire secondo i principi? Poi, lessi questo passo delle parole di Dio: “Nato in tale sudicia terra, l’uomo è stato gravemente rovinato dalla società, ha subito l’influsso di un’etica feudale ed è stato educato presso ‘istituti d’istruzione superiore’. Pensiero retrogrado, moralità corrotta, visione meschina della vita, ignobile filosofia di vita, esistenza del tutto priva di valore, stile e abitudini di vita depravati: tutte queste cose sono penetrate pesantemente nel cuore dell’uomo e ne hanno gravemente minato e intaccato la coscienza. Il risultato è che gli esseri umani sono sempre più lontani da Dio e Gli si oppongono sempre più. Giorno dopo giorno, l’indole umana si fa sempre più maligna e non vi è nessuno che sia disposto a rinunciare a qualcosa per Dio, nessuno che voglia obbedirGli, nessuno che abbia intenzione di cercare la Sua manifestazione. Invece, sotto il dominio di Satana, l’uomo non fa altro che perseguire il piacere, abbandonandosi alla corruzione della carne nella terra del fango” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Avere un’indole immutata è essere ostili a Dio”). Grazie alla parola di Dio, compresi che stavo vivendo dentro le mie emozioni, incapace di praticare la verità e in uno stato di ribellione e resistenza a Dio, il tutto perché ero stato corrotto da Satana. Satana, il re dei diavoli, usava l’indottrinamento sociale e l’istruzione che avevo ricevuto a scuola per instillare in me filosofie sataniche del tipo “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, “Il sangue non è acqua”, e “L’uomo non è inanimato; come può essere privo di emozioni?” per farmi vedere i sentimenti che provavo verso gli altri come la cosa più importante della vita, per farmi pensare che salvaguardare le relazioni ed essere sensibili nei confronti dei sentimenti della gente è il modo in cui tutti agiscono, e per farmi credere che non farlo sarebbe stato senza cuore e senza fede, e che sarei stato incolpato dagli altri per questo. Trattavo quelle filosofie sataniche come cose positive e le consideravo come principi secondo cui vivere, e, vivendo la mia vita secondo quelle filosofie e leggi sataniche, diventai un uomo privo di principi e confuso riguardo a ciò che fosse giusto o sbagliato, estremamente egoista, spregevole, subdolo e disonesto. Riguardo l’espulsione di Han Bing, temevo che i miei parenti dicessero che ero ingrato e spietato, e che ciò avrebbe distrutto la mia famiglia; ciò mi fece trascurare l’opera della Chiesa e le vite dei miei fratelli e sorelle. Ero davvero egoista e spregevole. Comportandomi in quel modo, ero davvero ingrato e spietato. La ragione per cui la nostra società è così oscura e malvagia e per cui non ci sono equità o giustizia, è che tutte le persone vivono le loro vite secondo queste filosofie e leggi sataniche. Le persone si preoccupano solo per le relazioni emotive carnali. Parlano solo a favore di coloro ai quali sono più vicine. Anche quando costoro fanno qualcosa di illegale o commettono un reato, le persone pensano a come proteggerli e aiutarli e, cercando di parlare a loro favore, confondono ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Fu solo allora che capii chiaramente che queste filosofie e leggi sataniche sembrano essere ragionevoli e morali e in accordo con le nozioni umane, ma, in realtà, sono assurde fallacie che Satana usa per ingannare e corrompere le persone. Sono in contrasto con la verità e con Dio. Quando viviamo con tali convinzioni, possiamo solo ribellarci e resistere a Dio, recare danno gli altri e vivere la natura dei demoni. In passato, avevo vissuto secondo simili filosofie e leggi sataniche, avevo protetto la malfattrice e avevo avuto un ruolo nelle sue malefatte. Ma Dio non mi portò rancore per le trasgressioni passate, e mi diede comunque la possibilità di pentirmi, e perciò Gli sono molto grato. Così, pregai Dio in silenzio e feci un giuramento: “Dio, non voglio più agire seguendo le mie emozioni. Desidero solo amare ciò che Tu ami e odiare ciò che Tu odi, secondo le Tue parole, per difendere i principi della verità, ed espellere con prontezza i malfattori dalla Chiesa”.
Il giorno successivo, in occasione della riunione coi collaboratori, sentii dire che Han Bing non era ancora riuscita a fare chiarezza in se stessa o a mostrare alcun pentimento, e che stava ancora scatenando provocazioni, fomentando il dissenso e tentando di formare delle combriccole. Quando sentii quelle parole, mi sentii ancora più in colpa. Mi odiavo per aver agito secondo le mie emozioni e non averla espulsa in tempo, permettendole di turbare la vita della Chiesa. In seguito, in occasione della riunione successiva, iniziai a usare coscienziosamente le parole di Dio per esaminare e discernere ciascuno dei comportamenti malvagi di Han Bing, e, attraverso la condivisione, anche i fratelli e le sorelle che aveva ingannato cominciarono a sviluppare discernimento e a respingerla. Anche mia moglie, dopo aver compreso la verità, acquisì un certo discernimento circa la natura e l’essenza di Han Bing, e non sostenne più che era stata trattata ingiustamente. Dopo che Han Bing venne espulsa dalla Chiesa, essa non era più perturbata da alcun malfattore, e così i fratelli e le sorelle poterono partecipare alle riunioni e tornare a svolgere normalmente i loro compiti. Lodammo tutti Dio per la Sua giustizia! Questo incidente mi ha fatto vedere che nella casa di Dio, le Sue parole e la verità detengono il potere, che tutte le cose vengono gestite secondo i principi della verità, e che i non credenti, i malfattori e gli anticristi non possono restare nella casa di Dio. Ho anche sperimentato sulla mia pelle che vivere secondo filosofie e leggi sataniche può solo procurarci dolore. Non porta nessun beneficio né a noi né a nessun altro. Solo vivendo secondo le parole di Dio possiamo sentirci veramente al sicuro e in pace. Oggi non vivo più secondo filosofie e leggi sataniche, ho superato i vincoli delle mie emozioni, e sono in grado di praticare parte della verità e di vivere con un po’ di giustizia… tutto ciò è possibile grazie alla salvezza di Dio ed è tutto merito del giudizio e del castigo delle parole di Dio. Sia ringraziato Dio Onnipotente!
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