Una svolta positiva sulla strada della fede in Dio
Pur avendo creduto in Dio e avendoLo seguito per molti anni, non avevo fatto quasi alcun progresso con il mio ingresso nella vita ed ero molto in ansia. Soprattutto quando sentii il Fratello parlare con i fratelli e le sorelle nelle registrazioni dei sermoni, fui assalito dall’ansia udendolo dire cose di questo tipo: “Ora credete in Dio e avete assaporato la dolcezza della ricerca della verità. Avete iniziato a imboccare la strada giusta e siete pieni di fede nella vostra ricerca della salvezza”. Pensai: “Queste persone non credono in Dio da molto tempo, eppure hanno già avuto l’ingresso e sono così piene di fede riguardo all’essere salvate. Invece io, che ho creduto finora in Dio, non ho ancora ottenuto la verità e l’indole della mia vita non ha subito alcun cambiamento. Altro che ottenere la salvezza, non ho neppure iniziato a imboccare la strada giusta!”. Pensai a come il Fratello avesse svolto una condivisione riguardo al fatto che la verità possa risolvere tutte le corruzioni dell’uomo, ma non l’avevo mai sperimentato minimamente. Ritenevo addirittura che la verità potesse risolvere le corruzioni degli altri ma non la mia, e più ragionavo in questo modo, più mi sentivo sconfortato e pensavo che cercare un cambiamento nella mia indole fosse semplicemente troppo difficile, così persi la fede nella mia ricerca della verità e della salvezza. Benché fossi consapevole che la mia condizione non fosse giusta, non c’era modo di sfuggirle, perciò potevo soltanto chiedere aiuto a Dio.
Un giorno vidi queste parole di Dio: “La crescita della vita dell’uomo e la trasformazione della sua indole si conseguono accedendo alla realtà e, anche, a esperienze dettagliate” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La differenza tra il ministero di Dio incarnato e il dovere dell’uomo”). “Se ti concentri solamente sulla conoscenza teorica e sulla vita cerimoniale religiosa senza addentrarti profondamente nella realtà, senza accedere alla vita reale, allora non entrerai mai nella realtà, non conoscerai mai te stesso, la verità o Dio, e sarai eternamente cieco e ignorante” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discussione sulla vita di Chiesa e sulla vita reale”). Solo attraverso la rivelazione delle parole di Dio mi resi conto che la mia indole non aveva subito un grande cambiamento nonostante i molti anni in cui avevo creduto in Lui, e che ciò dipendeva principalmente dal fatto che quando leggevo le Sue parole cercavo soltanto di capire il significato letterale e teorico e avevo solo una comprensione razionale. Non cercavo di mettere in pratica la verità o di entrare nella realtà, né di sperimentare le parole di Dio attraverso l’esperienza pratica. Ripensando a quegli anni della mia fede in Dio, a prescindere da quale aspetto della verità fosse in gioco, mi fermavo sempre al significato letterale e non cercavo mai di ottenere una comprensione più profonda dell’essenza della verità, né tantomeno pianificavo di praticarla ed entrarvi. Invece pensavo fosse sufficiente avere una conoscenza e una comprensione puramente teoriche. Per esempio, nella vita reale ambivo sempre alla fama e al guadagno, volevo sempre convincere gli altri ad ascoltarmi. Dopo aver svelato le corruzioni, mi limitavo a riflettere per qualche tempo e a pregare dinanzi a Dio, riconoscendo la mia corruzione e sapendo che era espressione di una natura arrogante e presuntuosa e niente di più. Non cercavo le verità pertinenti per risolvere questo problema. Il risultato era che, per quante volte “provassi rimorso o confessassi i miei peccati” dinanzi a Dio, continuavo a non cambiare. In ciascun ambiente disposto da Dio, attraverso la preghiera e la ricerca arrivai a capire che Egli lo usava per trattare la mia corruzione. Dopo essere arrivato a questa comprensione, riconobbi che tutte le prove e gli affinamenti di Dio, tutto il Suo trattamento e tutta la Sua potatura erano la Sua salvezza, il Suo amore, che il Suo cuore è sempre buono, punto e basta. In seguito, tuttavia, non prestai mai alcuna attenzione alla pratica della verità o alla risoluzione della mia corruzione. Il risultato fu che, pur essendo stato sottoposto ad alcune sofferenze, non avevo subito alcun cambiamento. Inoltre, ogni volta che finivo di ascoltare i sermoni, avevo la sensazione che fossero davvero ciò di cui avevo bisogno nel mio ingresso nella vita e che mi avessero permesso di comprendere la verità che prima non avevo capito. Tuttavia non facevo altro che memorizzare il contenuto dei sermoni nella mia mente, senza mai applicarlo alla vita reale, così che la poca comprensione che avevo ottenuto svaniva dopo qualche tempo.
I fatti avevano rivelato che ero una persona che semplicemente non cercava la verità. Avevo creduto in Dio per molti anni, ma non avevo mai investito alcuna energia nella pratica della verità o nell’ingresso nella realtà, al punto che fino a quel momento non avevo ancora ottenuto la verità né la mia indole aveva subito alcun cambiamento. Ciò era interamente la rivelazione dell’indole giusta di Dio, come ha detto Lui: “Devi dedicare ogni sforzo a vivere la parola di Dio in modo che possa realizzarsi nella tua pratica. Se hai soltanto una conoscenza dottrinale, allora la tua fede in Dio è inesistente. Solo se pratichi e vivi la Sua parola, la fede può essere considerata completa e in accordo con la volontà di Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi vivere per la verità poiché credi in Dio”). Dio è giusto. Non ha mai trattato ingiustamente nessuno e non ha mai dato all’uomo in modo arbitrario, né tantomeno incondizionato. Non pratico la verità, non ho fatto alcuno sforzo per vivere le Sue parole, con il risultato che oggi devo raccogliere ciò che ho seminato. In quel momento non potei fare a meno di provare un profondo rimorso, rimpiangendo amaramente il fatto che, pur avendo creduto in Dio per anni, non avevo ancora nulla per dimostrare la mia fede e non ero stato realmente all’altezza della salvezza di Dio. Eppure non desideravo continuare a degenerare in quel modo, bensì desideravo ricominciare, fare uno sforzo nella mia pratica della verità e mettere in atto le parole di Dio su me stesso.
In seguito cominciai a esercitarmi nella pratica della verità e nell’ingresso nella realtà. Quando svelai la corruzione che mi portava a competere con gli altri per il prestigio nel mio lavoro, non fui più come ero stato prima, quando mi limitavo a pregare e a confessarmi con Dio e niente di più. Invece, cercai le parole pertinenti di Dio da leggere e accettai il loro giudizio e castigo. Grazie alle Sue parole arrivai a capire che la mia ricerca della fama, del guadagno e del prestigio era la mia indole satanica all’opera. All’inizio, poiché l’arcangelo competé con Dio per la Sua posizione, fu gettato nell’aria. Ciò accadde anche all’umanità dopo che era stata corrotta da Satana; le persone vogliono essere i leader in qualunque gruppo e convincere gli altri ad ascoltarle. In particolare, il PCC, il re dei diavoli, compete con la terra e con il cielo nella vana speranza di conquistare il controllo su tutto il mondo. Le persone, in quanto esseri creati, non riescono a stare al loro posto e vogliono sempre diventare eccezionali e grandi, essere uguali a Dio. Questo è davvero troppo malvagio. Dopo che me ne fui reso conto, il disgusto e il ribrezzo per la mia stessa natura nacquero spontanei. In seguito mi armai della verità di elevare Dio, di renderGli testimonianza, e nella vita reale mi esercitai per l’ingresso. Attraverso questa pratica vidi ancora più chiaramente la mia turpitudine e spregevolezza quando salivo in cattedra e dicevo alle persone come stavano le cose. Odiai e maledissi ancora di più me stesso e decisi di abbandonare la carne e di praticare la verità per soddisfare Dio. Dopo essermi esercitato in questo modo per qualche tempo, scoprii che le espressioni della mia indole arrogante si erano ridotte notevolmente.
Nelle normali relazioni interpersonali, in passato sapevo di dover praticare la tolleranza, la pazienza, di dover usare saggezza, avere dei principi ed essere una persona onesta. In realtà, tuttavia, non ero mai entrato in questi cinque aspetti. Ora, quando prendevo gli altri in antipatia a causa delle loro espressioni di corruzione, pregavo Dio e praticavo secondo questi cinque aspetti. Sotto la guida di Dio mi venne in mente che i miei fratelli e sorelle stavano cercando il cambiamento, perciò le espressioni di corruzione erano inevitabili, e che forse il tal dei tali non era consapevole della corruzione che svelava, o forse era dominato involontariamente dalla sua natura e non agiva di proposito in quel modo nei miei confronti. Era la stessa cosa che era successa quando la mia indole solitamente arrogante e presuntuosa aveva disgustato gli altri, ma io ero rimasto inconsapevole prima di comprendere realmente la verità e arrivare a conoscere me stesso. Questi sono tutti i danni procurati all’uomo da Satana. È Satana che dovrei odiare e non dovrei farmi alcuna opinione sui miei fratelli e sorelle. Talvolta essi sono frenati dalle loro indoli corrotte nelle loro azioni verso di me, eppure restano i miei fratelli e sorelle. Sono credenti sinceri in Dio, non persone malvagie o anticristo. Perciò dovrei imitare ciò che Dio è e, comunque Egli mi perdoni, quello è il modo in cui dovrei perdonare gli altri, e dovrei trattare le persone con il cuore e l’amore di Dio. Quando ragionai così, il risentimento e i rancori che avevo tenuto dentro di me svanirono in un lampo, sostituiti dall’odio per Satana e dalla comprensione e dall’indulgenza per i miei fratelli e sorelle; volevo addirittura trovare opportunità adatte per aiutarli. Quando cercai di aiutarli volontariamente, scoprii che il mio rapporto con loro diventava molto più cordiale ed ebbi un assaggio della felicità che deriva dall’aiutare gli altri.
Quando mi esercitai ad applicare alla vita reale le parole di Dio che avevo compreso, non solo guadagnai un po’ di esperienza pratica e di ingresso nei vari aspetti della verità e riuscii a adempiere il mio dovere e a gestire le questioni con alcuni principi secondo le Sue parole, ma arrivai anche ad avere un po’ di vera conoscenza delle varie condizioni che possiedo a causa della corruzione di Satana, a capire come la natura satanica possa vincolare una persona e fino a che punto le persone siano state corrotte da Satana. Percepii la leadership e la guida di Dio e assaporai la sicurezza, la pace e la gioia che la pratica della verità aveva donato al mio cuore. Ebbi la sensazione che la mia vita si fosse arricchita, che ci fosse un insegnamento da imparare ogni giorno, sentendo che la ricerca della verità era davvero importante, che la verità poteva realmente salvare e cambiare le persone!
Una volta che ebbi questo po’ di esperienza personale e comprensione, sentii che la mia strada della fede in Dio aveva avuto una svolta positiva, che non avrei più pensato che la salvezza fosse per me irraggiungibile. Credo che, a condizione di collaborare con Dio, di armarmi continuamente della verità e di praticare la verità ed entrarvi, sicuramente osserverò un cambiamento nella mia indole corrotta. Credo che l’opera di Dio sia in grado di salvare l’uomo e che le Sue parole siano in grado di cambiarlo: ho questa fede perché ho già avuto un assaggio di questi fatti. Da oggi in poi desidero cercare la verità con i piedi ben piantati per terra e portare le parole di Dio nella vita reale per praticare ed entrare, così da poter raggiungere presto un cambiamento nella mia indole e vivere alla maniera di una persona vera per rendere testimonianza di Dio, della Sua opera finalizzata a salvarmi, del Suo potere di salvare l’uomo e delle Sue meravigliose azioni!
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