Diventare un’odierna farisea
Ho iniziato a seguire il Signore Gesù nel 1989. Partecipando alle funzioni e leggendo la Bibbia, ho imparato che Dio ha creato il cielo, la terra e tutte le cose, che il Signore Gesù Si è incarnato di persona ed è morto sulla croce per salvare l’umanità dal dominio di Satana, donandoci grazia, pace e gioia immense. Provavo enorme gratitudine verso il Signore. Dopo, ho iniziato a condividere il Vangelo pur mantenendo un lavoro, e andare in Chiesa e leggere le Scritture era praticamente la mia vita. Per alcuni anni l’evangelizzazione è stata rapida, e in poco tempo abbiamo fondato molte nuove Chiese. Sono stata nominata leader, ero responsabile del lavoro di due province. Ho finito per lasciare il mio lavoro e dedicarmi interamente alle Chiese. Ogni giorno era così appagante.
Poi, dal 1997, hanno iniziato a emergere problemi di ogni sorta che non sapevo risolvere. La nostra evangelizzazione non andava bene, le malattie non guarivano con la preghiera e non eravamo in grado di scacciare i demoni. Era più che ovvio che i miei sermoni mancassero di ispirazione e comprensione. Ricordo che i miei collaboratori mi chiedevano su cosa predicare, e io rispondevo: “Se proprio non sai cosa fare, leggi la Bibbia”. Sapevo che quella non era una soluzione, che i fratelli potevano leggere la Bibbia da soli, non avevano bisogno che la leggessimo noi. I membri della Chiesa non ricevevano alcun nutrimento spirituale e si sentivano deboli. Non solo non stavamo guadagnando neofiti, ma c’era anche chi lasciava la Chiesa. Alcuni hanno abbandonato del tutto la fede e dei collaboratori sono addirittura tornati nel mondo. Io e i miei collaboratori non facevamo che digiunare, pregare e invocare il Signore, e abbiamo anche contattato il clero della provincia di Henan. Ma, qualunque cosa facessimo, non riuscivamo a risollevare le sorti della Chiesa. Mi sembrava di camminare sui carboni ardenti, e avevo difficoltà a mangiare e a dormire. Mi chiedevo, se le cose fossero andate avanti così, se tutte quelle Chiese che avevamo costruito con tanto duro lavoro sarebbero potute crollare. In quel caso, cosa avrei mostrato al Signore al Suo ritorno? Non sarei sata una peccatrice? No, ho capito che avevo bisogno di viaggiare e conoscere altre Chiese.
Prima ho visitato l’anziano Wu, il più stimato della nostra zona, ma lui predicava le solite vecchie cose. Poi sono andata a Pechino a trovare l’anziano Yuan, su raccomandazione dell’anziano Wu. Anche lui era molto rispettato. Pensavo avrebbe di certo fornito qualche illuminante condivisione che ravvivasse la Chiesa, ma, per tre giorni interi di comunione, mi ha parlato solo della sua vita, dei sacrifici che aveva fatto per il Signore, di come il Partito Comunista lo aveva oppresso. Non è stato affatto illuminante. Un viaggio a Pechino sprecato. In seguito, una sorella mi ha presentato due evangelisti della Corea del Sud. Pensavo che, poiché il Vangelo è arrivato in Cina più tardi, potessero avere qualcosa di elevato da condividere, e che ci fosse speranza per le nostre Chiese. Ninet’altro che la solita solfa, nulla di illuminante. A quel punto, ero davvero demoralizzata. Ho invocato il Signore: “O Signore, cosa devo fare? Ho tentato tutto ciò di cui sono capace, ho cercato tutti quelli che potevo. Sono davvero allo stremo delle forze, non so come proseguire”.
Sul finire del 1998. Un leader superiore di Henan stava officiando una funzione, e ci ha detto che secondo una Chiesa chiamata Lampo da Levante il Signore era tornato. Sentirlo mi ha sia sconvolta che emozionata. Avevo sperato per anni nel ritorno del Signore, e il giorno era finalmente arrivato! Ma, proprio mentre l’emozione cresceva, il leader ha detto: “Secondo il Lampo da Levante, il Signore è tornato, sta compiendo nuove opere e pronunciando nuove parole. Non leggono nemmeno più la Bibbia, e sostengono che il Signore Si sia reincarnato in una donna”. A quelle sue parole, si è scatenata tra i presenti un’ondata di commenti. Alcuni hanno detto: “Cosa? Il Signore è tornato? Perché non lo sapevamo? Potrebbe mai reincarnarSi in una donna? Il Signore Gesù era un uomo, quindi dovrebbe tornare come uomo!” Altri invece: “Nulla nella Bibbia fa presagire che il Signore pronuncerà nuove parole e compirà nuove opere al Suo ritorno. Quanto affermato dal Lampo da Levante è semplicemente impossibile”. Mi dicevo che non era mai stato menzionato nella Bibbia un ritorno del Signore per svolgere una nuova opera, né una Sua incarnazione in forma femminile. Quindi, senza alcuna base biblica, non poteva essere l’opera di Dio. Come credenti, dobbiamo seguire la Bibbia, e chiunque se ne discosti non è un cristiano. Inoltre, la preghiera del Signore dice: “Padre nostro che sei nei cieli” (Matteo 6:9). “Padre” non si riferisce a un uomo? Come potrebbe Dio incarnarSi in una donna? Proprio mentre riflettevo su tutto questo, il leader ha intimato: “Non credete per nessuna ragione al Lampo da Levante! Quello che dicono non è in linea con la Bibbia. Dobbiamo stare sempre all’erta per non essere ingannati. Sin da ora dovete stare in guardia e attenervi ai ‘Tre Divieti’: non ascoltare, non leggere, non ospitare. Non potete assolutamente permettere che ci rubino le pecore”. Ho chiacchierato un po’ con quel leader dopo il servizio. Ha detto che molti credenti di vecchia data e collaboratori che ricercavano con fervore avevano già accolto il Lampo da Levante. Ero un po’ confusa, così gli ho chiesto perché persone che conoscevano a fondo le Scritture ed erano ferventi fedeli sarebbero passate al Lampo da Levante. Cosa insegnavano lì? Non ha saputo rispondere chiaramente. Si è limitato a dire che non erano in linea con la Bibbia, che la fede nel Signore è fede nella Bibbia, e non possiamo credere a nulla che non trovi una base nelle Scritture. Ed ha ribadito con enfasi: “Tu sei una leader della Chiesa: la vita dei tuoi fratelli è nelle tue mani. Non puoi assolutamente smarrirti ora, devi attenerti alla Bibbia. Il Signore ti ha affidato il Suo gregge e tu devi proteggerlo. Non troverai giustificazione con il Signore se lasci che rubino anche una sola pecora”.
Quando se n’è andato, ho condiviso tutto quello che aveva detto con gli altri fratelli e sorelle, dicendo loro di non ospitare estranei né portare parenti in Chiesa senza permesso. Qualsiasi circostanza speciale doveva prima ottenere la mia approvazione. Non era ammessa la minima eccezione, e chiunque non avesse seguito questa regola sarebbe stato espulso. Ho poi aggunto che era per il loro bene, perché erano acerbi nella vita e mancavano di discernimento, quindi potevano essere ingannati facilmente. Dopodiché, per tenerli lontani dal Lampo da Levante, ho diffuso delle voci, proprio come mi aveva istruita quel leader. Non mi sono fermata davanti a nulla per impedire ai miei fratelli di indagare sull’opera di Dio degli ultimi giorni. Ma, con mia sorpresa, molti di loro sono comunque passati al Lampo da Levante. Ho drizzato ancor più le antenne, e se qualche estraneo parlava di questioni di fede sospettavo subito che facesse parte del Lampo da Levante. Ero sempre all’erta in quel periodo, preoccupata che chiunque potesse essere un loro predicatore.
Ricordo che, una volta, una mia collaboratrice ha incontrato in una riunione una predicatrice del Lampo da Levante. L’ha ascoltata per un giorno intero e le è piaciuto molto quello che ha sentito; poi improvvisamente ha rammentato che avevo detto di espellere chiunque fosse stato in contatto con il Lampo da Levante. Era troppo spaventata per restare, così è tornata di corsa a riferirmi che aveva ascoltato tutto il giorno e le era piaciuto molto, ma non osava accettarlo per paura che la espellessi. Allora l’ho fissata con rabbia e le ho detto quello che pensavo: “Ti ho detto più volte di non avere contatti con loro, come hai potuto farlo? Sappiamo che il Signore Gesù era un uomo, mentre secondo loro il Signore Si è reincarnato in una donna. È ovviamente impossibile! E tu li hai ascoltati così a lungo: non avevi paura che ti espellessi?” Ha subito tentato di spiegarsi, ma io non l’ho ascoltata. Le ho detto che non doveva più partecipare a quegli incontri, ma che io ci sarei andata. In seguito, nello stesso luogo di ritrovo, ho incontrato dei membri del Lampo da Levante. Hanno condiviso la testimonianza dell’opera di Dio degli ultimi giorni. Avremmo potuto discutere al riguardo, ma poi mi sono ricordata che secondo il clero di Henan nessun membro del Lampo da Levante poteva essere una brava persona, così mi sono alzata per andarmene. La sorella ospitante mi ha chiesto di rimanere per ascoltarli, ma ero così irritata che ho aggredito anche a lei. Me ne sono andata e ho riferito ai miei collaboratori che alcune persone in quel luogo di ritrovo avevano accolto il Lampo da Levante, e abbiamo dovuto espellerle. E ho anche detto ai miei collaboratori che, se non li avessimo cacciati e avessero convertito altri fratelli e sorelle, allora il nostro peccato sarebbe stato ancora più grave e non avremmo mai potuto giustificarlo al Signore.
Poi, un giorno di fine marzo del 1999, un mia amica, credente come me, è venuta a casa mia e mi ha raccontato che la loro Chiesa stava andando molto bene. Non sapevo cosa pensare. La nostra Chiesa andava così male che quasi nessuno veniva più, mentre loro andavano alla grande. Anche loro si erano associati al Lampo da Levante? Volevo vederci chiaro, così ho chiamato sorella Xing, una leader della loro Chiesa. Sorella Xing ha detto che non leggevano più la Bibbia, ma solo il libro menzionato nell’Apocalisse. Alle sue parole, il mio cuore ha mancato un colpo. Ho capito che anche lei credeva nel Lampo da Levante. Era una brava persona, conosceva bene la Bibbia e aveva una buona reputazione tra i credenti. Se fosse passata al Lampo da Levante, degli altri l’avrebbero sicuramente seguita. Non potevo star lì a guardare senza fare nulla. Il giorno dopo, ho preso un treno diretto fuori città. Una volta lì, mi sono resa conto che oltre 20 fratelli e sorelle avevano accolto il Lampo da Levante insieme a lei. L’ho esortata a riconvertirsi ma, qualunque cosa dicessi, lei era determinata nella decisione. Tornata in città, ho avvisato tutte le Chiese che sorella Xing e gli altri avevano accolto il Lampo da Levante. Ma alcuni fratelli e sorelle, vedendo che una fedele così fervente e salda si era unita a loro, erano un po’ attratti dal Lampo da Levante e cominciavano a pensare che probabilmente era la vera via. Alcuni di loro hanno anche iniziato a ospitare segretamente dei suoi membri. E ho sentito parlare di una Chiesa nello Shandong in cui oltre 100 membri si erano convertiti, inclusi alcuni collaboratori piuttosto devoti di mia conoscenza.
Lo vedevo fiorire e continuare a crescere, e non riuscivo a capire perché così tante persone lo accogliessero, compresi tanti collaboratori che conoscevano bene la Bibbia ed erano devoti fedeli. Alcuni fratelli e sorelle e altri collaboratori chiedevano perché, dato che non li lasciavo indagare, sempre più persone si unissero al Lampo da Levante e niente li potesse dissuadere. Non sapevo rispondere alle loro domande. Quindi, cosa predicava il Lampo da Levante, e cosa lo rendeva così entusiasmante? Il ritorno del Signore poteva realmente essere la verità? Ma poi ho pensato che il Signore non poteva reincarnarSi in una donna, e che avere fede ma non leggere la Bibbia non poteva essere corretto! Tutto il loro successo era probabilmente solo temporaneo, non poteva durare. Quindi non ero intenzionata a indagare né a permetterlo ai miei fratelli. Da allora ho iniziato a controllare la Chiesa ancora di più, determinata a tenere i fratelli e le sorelle lontani dal Lampo da Levante.
Ma poi, di punto in bianco, quel luglio, ho iniziato a gonfiarmi in tutto il corpo. Nei momenti peggiori, se mi piegavo non riuscivo nemmeno a rialzarmi. I membri della Chiesa digiunavano e pregavano per me, ma non c’erano miglioramenti. Un medico mi ha detto che avevo un tumore all’utero grande come un uovo. La cosa mi ha sconvolta, e sono tornata a casa sull’orlo del pianto. Ho iniziato a fare qualche riflessione personale. Mi sono chiesta se la mia grave malattia non fosse un castigo di Dio. Inoltre, ho pensato a questo versetto: “Non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni, praticandola, senza saperlo hanno ospitato angeli” (Ebrei 13:2). Invece, per tutto il tempo, avevo isolato la Chiesa, rifiutando di accogliere i membri del Lampo da Levante e qualunque cosa dicessero sul ritorno del Signore; non volevo ascoltarli né avere contatti con loro, e proibivo ai membri della Chiesa di esaminare ciò che dicevano. Comportandomi in quel modo, stavo chiaramente andando contro la Bibbia. In realtà non avevo idea di cosa predicasse il Lampo da Levante, ma mi limitavo a restare sulla difensiva con chiunque ne facesse parte. Forse ero davvero sconsiderata a comportarmi così. Ero così malata da non avere la volontà, l’energia per continuare a lottare contro il Lampo da Levante. Per un po’ mi sono sentita sola e disperata, e sempre più lontana da Dio. Ho pianto e pregato il Signore: “Signore, mi sento così debole in questo momento. Mi stai davvero abbandonando? Signore, come posso tornare com’ero prima, con Te al mio fianco? Signore, dove sei? Ti prego, mostraTi a me e salvami!”
Trascorrevo i giorni nella disperazione, mentre vedevo che i membri del Lampo da Levante erano ricchi di fede e spiritualmente molto positivi. E ricordo che la madre di un collaboratore era stata così depressa e debole da voler abbandonare la fede; ma, dopo aver accolto il Lampo da Levante, era come se fosse rinata: sembrava così piena di energia. Ha iniziato ad alzarsi alle 5 del mattino ogni giorno, poi usciva alle 7 e condivideva il Vangelo fino a sera. La sua fede era così forte. Sembrava una persona diversa. Invece, quanto ai membri della nostra Chiesa, alcuni di noi erano malati, altri in procinto di crollare. Tutto pareva morto e spento, senza alcuna vitalità.
Non riuscivo a capire. Il nostro clero parlava male del Lampo da Levante, sostenendo che provenisse da una persona, non da Dio, e che non sarebbe durato. Ma, in realtà, stavano crescendo sempre di più. Ho pensato a questi versetti della Bibbia: “Perché, se questo disegno o quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio” (Atti 5:38-39). Senza l’opera dello Spirito Santo, come avrebbero potuto suscitare così tanta fede e prosperare a tal punto con il solo sforzo umano? Forse provenivano davvero da Dio? In quel caso, opponendomi al Lampo da Levante mi stavo opponendo a Dio.
Alcuni collaboratori mi hanno anche chiesto di trovare qualcuno che condividesse con noi un sermone spiritualmente ristoratore. Questo mi ha fatto sentire incredibilmente a disagio. Ero una credente da anni e mi consideravo devota nella mia ricerca. Non avrei mai immaginato di poter condurre gli altri in un vicolo cieco. Come potevo rispondere al Signore di questo? A volte volevo davvero andare a parlare con i membri del Lampo da Levante per vedere cosa in realtà predicassero e perché i loro fedeli fossero tanto entusiasti.
Un giorno di agosto, sorella Su è venuta a casa mia con due fratelli, e io li ho accolti con entusiasmo. Parlando, fratello Wang mi ha chiesto perché secondo me le persone credono in Dio. Ho risposto: “Per andare in Cielo, per ottenere la vita eterna”. E lui: “Se non potessero andare in Cielo, pensi che dovrebbero lo stesso avere fede?” “A quel punto chi avrebbe fede?”, mi è sfuggito di bocca. Lui ha sorriso e ha risposto: “Va da sé che, in quanto esseri creati, dovremmo adorare il Creatore. Dovremmo credere in Dio e amarLo, ma non al solo scopo di andare in Cielo”. Con poche frasi, ha parlato direttamente al mio cuore, e io, entusiasta e d’accordo con lui, ho annuito. In tutti i miei anni di fede, non avevo mai sentito niente di simile. Non dai leader della Chiesa o dai collaboratori di altre confessioni, né tantomeno dai predicatori stranieri. Tutti parlavano di impegnarsi nella ricerca per essere benedetti ed andare in Cielo, ma nessuno aveva mai predicato qualcosa di così elevato sulla fede, una comprensione così pura. Improvvisamente ho percepito un barlume di speranza. Ho chiesto subito loro come risolvere la scarsa affluenza alla mia Chiesa.
Fratello Wang mi ha parlato per la prima volta del perché il tempio fosse così deserto alla fine dell’Età della Legge. Mi ha spiegato che in passato, nell’Età della Legge, era colmo della gloria di Jahvè, e nessuno al suo interno osava ribellarsi. Ma, sul finire dell’Età della Legge, divenne un luogo per scambiare denaro, per vendere bestiame. Era rimasto privo della gloria di Dio per molto tempo, diventando un covo di ladri, una terra desolata. Wang ha detto che, dalle parole con cui il Signore Gesù biasimò i farisei, possiamo vedere che i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei che servivano nel tempio si limitavano a guidare le persone a seguire i riti e le regole, ma non praticavano le parole di Dio. Si erano allontanati dalla via di Dio. Ecco perché il Signore Gesù non operò nel tempio quando venne, ma svolse una nuova opera al di fuori. Chiunque abbandonasse il tempio e seguisse la nuova opera del Signore poteva ottenere il nutrimento nella vita e l’opera dello Spirito Santo. La grazia del Signore li seguiva. Mentre chi si aggrappava alla legge e rifiutava di accettare la nuova opera del Signore precipitò nelle tenebre e nella depravazione. Proprio come dice la Bibbia: “Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, Jahvè, ch’io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole di Jahvè” (Amos 8:11). Poi ha aggiunto che il mondo religioso odierno è proprio come il tempio alla fine dell’Età della Legge. È desolato e oscuro, e sempre più ribelle. I credenti stanno perdendo la fede e mancano di amore perché il clero che li guida non pratica le parole del Signore; inoltre, l’opera di Dio ha compiuto un passo in avanti e quella dello Spirito Santo è mutata. Dobbiamo ricercare la nuova opera di Dio per trovare una via d’uscita! La condivisione di fratello Wang mi ha aiutata a vedere che la Chiesa non era così vuota perché il Signore ci aveva abbandonato, ma perché Egli stava svolgendo una nuova opera che noi non stavamo seguendo. Dovevamo solo cercare la Sua nuova opera e seguire i passi di Dio per ottenere la presenza del Signore e l’opera dello Spirito Santo. Vedendo che iniziavo a capire, fratello Wang mi ha letto dei passi delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Porterà a compimento queste cose: farà venire dinanzi a Lui tutte le persone dell’universo e farà in modo che tutti adorino il Dio in terra, e la Sua opera in altri luoghi cesserà e la gente sarà costretta a cercare la vera via. Accadrà come avvenne con Giuseppe: tutti vennero a lui per il cibo e si prostrarono davanti a lui per questo. Al fine di evitare la carestia, le persone saranno costrette a cercare la vera via. L’intera comunità religiosa soffrirà una grave carestia e solo il Dio di oggi è la vera fonte di acqua viva, Colui che possiede la fonte che scorre in eterno, fornita per il beneficio dell’uomo, e la gente verrà e dipenderà da Lui” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il Regno Millenario è arrivato”). “Nessuno ha fede nel fatto che vedrà la Mia gloria, e Io non costringo nessuno. Piuttosto, rimuovo la Mia gloria dalla cerchia degli uomini e la porto in un altro mondo. Quando gli uomini si pentiranno ancora una volta, allora porterò la Mia gloria e la mostrerò a un numero ancora maggiore di coloro che hanno fede. Questo è il principio mediante il quale opero. Poiché c’è un tempo in cui la Mia gloria lascia Canaan e c’è anche un tempo in cui la Mia gloria lascia gli eletti. Inoltre, c’è un tempo in cui la Mia gloria lascia l’intera terra, facendo sì che essa si affievolisca e precipiti nelle tenebre. Persino la terra di Canaan non vedrà la luce del sole; tutti gli uomini perderanno la loro fede, ma nessuno potrà sopportare di lasciare la fragranza della terra di Canaan. Solo quando accedo al nuovo cielo e alla nuova terra, prendo l’altra parte della Mia gloria e la rivelo in primo luogo nella terra di Canaan, facendo sì che uno spiraglio di luce risplenda su tutta la terra, immersa nella profonda oscurità della notte; facendo sì che tutta la terra possa venire alla luce, che tutti gli uomini sulla terra possano venire ad attingere forza dal potere della luce, permettendo alla Mia gloria di crescere e di apparire nuovamente a ogni nazione, e che tutta l’umanità possa rendersi conto che sono venuto nel mondo degli uomini molto tempo fa e ho portato la Mia gloria da Israele all’Oriente; poiché la Mia gloria brilla dall’Oriente ed è stata portata dall’Età della Grazia fino a questo giorno. Ma è da Israele che sono partito e da lì che sono arrivato in Oriente. Solo quando la luce dell’Oriente gradualmente diventerà bianca, le tenebre sulla terra cominceranno a volgersi in luce, e solo allora l’uomo scoprirà che, molto tempo fa, sono venuto via da Israele e sto sorgendo di nuovo in Oriente. Essendo una volta disceso in Israele ed essendomene in seguito andato da lì, non posso nascere di nuovo in Israele, perché la Mia opera conduce tutto l’universo e, inoltre, il lampo balena dritto da Oriente a Occidente. Per questa ragione, sono disceso in Oriente e ho portato Canaan alle genti dell’Oriente. Porterò gente da ogni parte del mondo alla terra di Canaan, e così continuo a pronunciare discorsi nella terra di Canaan per controllare l’intero universo. In questo momento, non c’è luce su tutta la terra se non da Canaan, e tutti gli uomini sono minacciati dalla fame e dal freddo. Ho dato la Mia gloria a Israele, e poi l’ho portata via da lì, in modo da condurre gli Israeliti in Oriente, e tutta l’umanità in Oriente. Li ho condotti alla luce, in modo che possano ricongiungersi e associarsi a essa, e non dover più cercarla. Lascerò che tutti coloro che sono in cerca vedano di nuovo la luce e la gloria che avevo in Israele; lascerò che vedano che molto tempo fa sono disceso su una nuvola bianca in mezzo all’umanità, lascerò che vedano le innumerevoli nuvole bianche e i frutti in grappoli abbondanti e, inoltre, lascerò che vedano Jahvè Dio di Israele. Lascerò che volgano lo sguardo al Maestro dei Giudei, al Messia a lungo atteso, e alla piena apparizione di Me che sono stato perseguitato dai re nel corso delle età. Opererò sull’intero universo ed eseguirò un’opera grandiosa, rivelando tutta la Mia gloria e tutte le Mie azioni all’uomo negli ultimi giorni. Mostrerò il Mio volto glorioso nella sua pienezza a coloro che Mi hanno atteso per molti anni, a coloro che hanno desiderato che discendessi su una nuvola bianca, a Israele che ha desiderato che apparissi di nuovo, e a tutta l’umanità che Mi perseguita, in modo che tutti sappiano che molto tempo fa ho portato via la Mia gloria trasferendola in Oriente, e non è più in Giudea. Perché gli ultimi giorni sono già arrivati!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il rombo dei sette tuoni profetizza che il Vangelo del Regno verrà diffuso nell’intero universo”). Questo è stato davvero sconvolgente per me. Era così autorevole. Sapevo che non poteva provenire da un essere umano. Poi Wang ha condiviso ancora, affermando che il Signore è tornato e sta compiendo una nuova opera, portando la Sua gloria da Israele ad Oriente. In altre parole, l’opera dello Spirito Santo sta progredendo, e solo coloro che restano al passo con la nuova opera di Dio e accolgono le Sue attuali parole possono ottenere l’opera dello Spirito Santo, l’eterna fonte di nutrimento per la vita.
Quando fratello Wang ha detto che il Signore è tornato, mi è venuto in mente che in tutto il mondo religioso solo il Lampo da Levante ne dava testimonianza, quindi lui e l’altro fratello ne erano membri. Mi sentivo un po’ in conflitto. Ho rammentato che il clero parlava male dei membri del Lampo da Levante, ma, per quanto potevo vedere, quei due fratelli erano davvero dignitosi e onesti, e trasmettevano positività. Inoltre, il loro messaggio era nuovo e concreto: era chiaro che possedessero l’opera dello Spirito Santo. Hanno anche chiarito il motivo per cui la Chiesa era così desolata, qualcosa che non avevo compreso per anni. Ero totalmente convinta. Ho pensato di averli incontrati quel giorno grazie all’amorevole volontà del Signore, e che avrei potuto ascoltarli e porre loro delle domande per capire perché i membri del Lampo da Levante avessero tanta fede e dopo averlo accolto non tornassero sui loro passi. Così ho chiesto loro senza pensarci su: “So che siete membri del Lampo da Levante. L’affermazione che il Signore è tornato e sta svolgendo una nuova opera ha una qualche base nella Bibbia? Tutte le opere e le parole di Dio sono nella Bibbia, e noi dobbiamo seguire la Bibbia nella nostra fede. Quanto sostenete non si trova nella Bibbia, quindi non posso accettarlo”. Fratello Wang ha sorriso e ha detto: “Tu affermi che la nostra fede deve seguire la Bibbia. Quindi stai dicendo che il Signore non può svolgere alcuna opera che non abbia una base biblica?” Ho risposto con molta sicurezza: “Esatto”. E lui mi ha chiesto: “Chi è venuto prima, secondo te: Dio o la Bibbia?” La domanda mi ha presa alla sprovvista. Credevo da anni, ma a quello non avevo mai pensato. Ci ho riflettuto un po’ e ho risposto che naturalmente è venuto prima Dio. E fratello Wang ha detto: “Sì. La Bibbia è un documento storico dell’opera di Dio. È una testimonianza della Sua opera nell’Età della Legge e nell’Età della Grazia. L’Antico Testamento riporta l’opera compiuta da Dio in Israele, e il Nuovo Testamento quella del Signore Gesù nell’Età della Grazia. Quindi prima è venuta l’opera di Dio, e dopo la Scrittura. L’opera di Dio non si basava sulla Bibbia, ma sul Suo piano di gestione”.
Poi ha letto un passo delle parole di Dio Onnipotente. “Durante l’epoca di Gesù, Egli condusse gli Ebrei e tutti coloro che Lo seguivano secondo l’opera che lo Spirito Santo attuò in Lui a quel tempo. Egli non utilizzò la Bibbia come base per ciò che faceva, ma parlò conformemente alla Sua opera; non prestò alcuna attenzione a ciò che era scritto nella Bibbia, né cercò in essa un percorso per potervi guidare i Suoi seguaci. Sin dal primo momento in cui iniziò a operare, Egli divulgò la via del ravvedimento, un termine di cui non si faceva assolutamente menzione nelle profezie dell’Antico Testamento. Non solo non attuò secondo la Bibbia, ma indicò inoltre un nuovo cammino e compì una nuova opera. Non fece mai alcun riferimento alla Bibbia nelle Sue predicazioni. Durante l’Età della Legge, nessuno era mai stato in grado di compiere gli stessi Suoi miracoli che consistevano nel guarire i malati e cacciare i demoni. Allo stesso modo, anche la Sua opera, i Suoi insegnamenti, l’autorità e il potere delle Sue parole andarono ben oltre rispetto a quanto compiuto da qualunque uomo nell’Età della Legge. Gesù attuò semplicemente la Sua opera più nuova e, anche se molte persone Lo condannarono appellandosi alla Bibbia e invocando addirittura l’Antico Testamento per crocifiggerLo, la Sua opera trascese l’Antico Testamento; se così non fosse, perché mai Lo avrebbero inchiodato alla croce? Non fu forse perché l’Antico Testamento non conteneva alcun riferimento al Suo insegnamento e alla Sua capacità di guarire i malati e di cacciare i demoni? La Sua opera venne attuata allo scopo di condurre verso un nuovo cammino, non per provocare deliberatamente uno scontro con la Bibbia, o per accantonare intenzionalmente l’Antico Testamento. Egli venne semplicemente per svolgere il Suo ministero, per portare la nuova opera a quanti Lo bramavano e Lo cercavano. Egli non venne per spiegare l’Antico Testamento o per tutelarne l’opera. La Sua opera non perseguiva l’obiettivo di consentire all’Età della Legge di continuare a svilupparsi, poiché non teneva in alcuna considerazione il fatto di avere o meno la Bibbia come fondamento; Gesù venne semplicemente a compiere l’opera che Gli spettava. Quindi, Egli non diede chiarimenti in merito alle profezie dell’Antico Testamento, né attuò secondo le parole dell’Età della Legge. Egli ignorò quanto decretato nell’Antico Testamento, non curandosi se fosse o meno concorde con il Suo operato e non badando a quanto della Sua opera fosse nota agli altri o di quanto essi la condannassero. Continuò semplicemente a compiere l’opera che era tenuto a compiere, sebbene molte persone utilizzassero le predizioni dei profeti dell’Antico Testamento per condannarLo. Agli uomini sembrava che il Suo operato fosse privo di fondamento e che buona parte di esso fosse in contrasto con quanto era scritto nell’Antico Testamento. Non si trattava forse di un errore dell’uomo? È forse necessario applicare la dottrina all’opera di Dio? Dio deve forse operare in base alle predizioni dei profeti? Dopotutto, cos’è più grande, Dio o la Bibbia? Perché Dio dovrebbe operare in base alla Bibbia? Può essere che Dio non abbia il diritto di trascendere la Bibbia? Dio non può forse deviare da essa e operare diversamente? Come mai Gesù e i Suoi discepoli non osservavano il sabato? Se Gesù era tenuto a praticare alla luce del sabato e in funzione dei comandamenti dell’Antico Testamento, come mai non osservò il sabato dopo la Sua venuta, ma invece lavò i piedi, coprì il capo, spezzò il pane e bevve il vino? Tutto ciò non è forse assente nei comandamenti dell’Antico Testamento? Se Gesù ne onorava i precetti, perché Si dissociò da queste dottrine? Dovresti sapere cosa venne prima, Dio o la Bibbia! Essendo il Signore del sabato, poteva non essere anche il Signore della Bibbia?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “A proposito della Bibbia (1)”). Dopo aver letto questo passo, fratello Wang ha condiviso: “Quando il Signore Gesù operò, superò la legge dell’Antico Testamento per compiere l’opera dell’Età della Grazia. Aveva nuovi requisiti e nuove pratiche per l’umanità, come non osservare il sabato, perdonare le persone 70 volte 7. La gente riteneva ciò in disaccordo con la legge dell’Antico Testamento, totalmente al di fuori delle loro Scritture. Questo ci mostra che l’opera di Dio non può essere ostacolata dalle Scritture. Quando i discepoli del Signore Gesù videro quanto potenti e autorevoli la Sua opera e le Sue parole fossero, che nessun uomo poteva esserne capace e quindi dovevano venire da Dio, seguirono il Signore. Non furono trattenuti dal significato letterale delle Scritture, ma cercarono l’opera dello Spirito Santo e seguirono le orme di Dio. E così noi, nella nostra fede, non possiamo giudicare l’opera di Dio in base alle Scritture, ma dobbiamo conoscere Dio dalle Sue parole e dalla Sua opera”.
La sua condivisione mi ha mostrato che la Bibbia è solo un documento storico dell’opera di Dio, non una base a suo sostegno. Avevo predicato per tutti quegli anni, quindi perché non capivo la relazione tra Dio e la Bibbia? Avevo anche ascoltato sermoni ovunque, ma non avevo mai sentito nessuno dire una cosa del genere. Ho sempre pensato che l’opera e le parole di Dio fossero nella Bibbia, e che allontanarsene significasse non avere fede. Sono stata davvero sciocca. Poi fratello Shi ha letto altri passi delle parole di Dio Onnipotente. “Per molti anni, il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) è consistito nella lettura della Bibbia; deviare da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di eterodossia e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere l’esplicazione della Bibbia. Vale a dire che, se credi nel Signore, devi leggere la Bibbia, e al di fuori della Bibbia non devi venerare alcun libro in cui essa non sia implicata. Se lo fai, tradisci Dio. Sin da quando esiste la Bibbia, la fede nel Signore da parte delle persone è stata fede nella Bibbia. Anziché dire che gli esseri umani credono nel Signore, è meglio affermare che credono nella Bibbia; anziché sostenere che hanno iniziato a leggerla, è meglio affermare che hanno cominciato a credere in essa; e anziché dichiarare che sono tornati al Signore, sarebbe meglio dire che sono tornati alla Bibbia. In tal modo, le persone venerano la Bibbia come se fosse Dio, come se si trattasse della loro linfa vitale, come se qualora essa venisse a cessare verrebbe meno la loro stessa vita. Gli uomini considerano la Bibbia di pari importanza rispetto a Dio, e vi sono addirittura taluni che la ritengono superiore a Lui. Se gli esseri umani sono privi dell’operato dello Spirito Santo, se non riescono a percepire Dio, sono comunque in grado di continuare a vivere, ma non appena vengono privati della Bibbia o dei celebri capitoli e proverbi contenuti al suo interno, è come se avessero perso la vita” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “A proposito della Bibbia (1)”). “Credono nella Mia esistenza solo nell’ambito della Bibbia, e mi equiparano alla Bibbia; senza Bibbia Io non ci sono, e senza di Me non c’è Bibbia. Non prestano attenzione alla Mia esistenza e alle Mie azioni, ma dedicano piuttosto un’attenzione estrema e speciale a ogni minima parola della Scrittura. In molti di più credono perfino che Io non debba fare alcunché di ciò che desidero se non è stato predetto dalla Scrittura. Assegnano alla Scrittura un’importanza eccessiva. Si può dire che assegnino un’importanza eccessiva a parole ed espressioni, al punto che utilizzano versetti della Bibbia per misurare ogni parola che dico e per condannarMi. Ciò che ricercano non è la via per essere in armonia con Me o la via per essere in armonia con la verità, ma la via per essere in armonia con le parole della Bibbia, e credono che tutto ciò che non si conforma alla Bibbia, senza eccezione, non sia opera Mia. Queste persone non sono forse i degni discendenti dei farisei? I farisei ebraici adoperavano la legge di Mosè per condannare Gesù. Non ricercavano l’armonia col Gesù dell’epoca, ma seguivano diligentemente alla lettera la legge, tanto che, dopo averLo accusato di non seguire la legge dell’Antico Testamento e di non essere il Messia, alla fine inchiodarono alla croce l’innocente Gesù. Qual era la loro essenza? Non era forse che non ricercavano la via per essere in armonia con la verità?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo”). Fratello Shi ha poi condiviso: “Molti non fanno che giurare di credere in Dio, ma in realtà credono nella Bibbia. Delimitano Dio all’interno dell’ambito delle Scritture e rapportano la Sua opera al contenuto letterale della Bibbia. Negano e condannano tutto ciò che non vi corrisponde. Sono forse diversi dai farisei? I farisei paragonarono l’opera del Signore Gesù alla legge dell’Antico Testamento e, quando videro che ne oltrepassava i limiti, Lo condannarono e alla fine Lo fecero crocifiggere. Che dolorosa lezione da imparare. Nella nostra fede, dovremmo cercare la verità e le orme di Dio. Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente ha espresso così tante verità per compiere l’opera di giudizio, per purificarci completamente dal peccato e portarci nel Regno dei Cieli. Questa fase dell’opera è più profonda ed elevata dell’opera di redenzione del Signore ed è totalmente al di fuori dell’ambito della Bibbia. Se la giudichiamo in base al contenuto letterale della Bibbia, delimitando l’opera di Dio degli ultimi giorni, non commettiamo forse lo stesso errore dei farisei?”
Ho sempre pensato che l’opera di Dio non potesse discostarsi dalla Bibbia, che qualsiasi cosa non riportata nella Bibbia non potesse essere opera di Dio. Dopo tutti quegli anni di fede, come potevo pensare che Dio fosse limitato alla Bibbia? Non avevo mai capito che non era il modo corretto di credere. Ci sono delle splendide parole di Dio Onnipotente: “Mi equiparano alla Bibbia; senza Bibbia Io non ci sono, e senza di Me non c’è Bibbia. Non prestano attenzione alla Mia esistenza e alle Mie azioni, ma dedicano piuttosto un’attenzione estrema e speciale a ogni minima parola della Scrittura. In molti di più credono perfino che Io non debba fare alcunché di ciò che desidero se non è stato predetto dalla Scrittura” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo”). Ogni singola parola mi ha così commossa. Come potevo trattare la Bibbia come fosse Dio Stesso? Questo era mettere Dio al primo posto? Mi importava della Bibbia, non di Dio!
Non avevo capito quanto fosse meravigliosa la predicazione del Lampo da Levante, avevo ancora molti dubbi da dirimere. Ho pensato che, dal momento che li stavo ascoltando, tanto valeva avere delle risposte. Non potevo continuare ad avere una fede così confusa. E volevo sapere di più su altri punti di vista di quei due fratelli in merito alla fede. Così ho domandato loro di Apocalisse 22:18: “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro”. Sostenevano che Dio era venuto, e aveva pronunciato nuove parole e svolto una nuova opera, quindi come si spiegava quel versetto? Fratello Wang ha detto: “‘Aggiunge’, in quel versetto, significa non aggiungere nulla alle profezie dell’Apocalisse, non che Dio non tornerà e non parlerà ancora negli ultimi giorni. Se seguissimo la tua idea per cui Dio non tornerà né parlerà ancora negli ultimi giorni, allora pensa a queste parole del Signore: ‘Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità’ (Giovanni 16:12-13). Come si realizzerebbero? E l’Apocalisse menziona sette volte ‘Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese’ (Apocalisse capitoli 2, 3). Questo come si può spiegare? Non stai negando e condannando le parole rivolte alle Chiese dallo Spirito Santo negli ultimi giorni, le verità che Egli esprime? Sappiamo tutti che Dio è la fonte della vita, la sorgente eterna di acqua viva di vita. Quindi, delimitare l’opera e le parole di Dio alla Bibbia equivarrebe ad affermare che Dio può solo pronunciare le parole riportate nella Bibbia e svolgere la stessa opera del passato. Non sarebbe mancarGli di rispetto e limitarLo? Dio Onnipotente ha pronunciato milioni di parole, e sta compiendo l’opera di giudizio a partire dalla casa di Dio. Questo adempie la profezia del Signore Gesù: ‘Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno’ (Giovanni 12:48). E nella prima lettera di Pietro si legge: ‘Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio’ (1 Pietro 4:17). Solo accogliendo le verità di Dio degli ultimi giorni e il giudizio delle Sue parole possiamo capire la radice del nostro peccato, essere liberati dai vincoli della corruzione e smettere di peccare e di opporci a Dio. Allora sapremo veramente obbedire a Dio e adorarLo, e alla fine verremo portati da Lui nel Suo Regno e raggiungeremo una meravigliosa destinazione”. A quel punto, ho capito che le nuove parole e le nuove opere del Signore negli ultimi giorni sono davvero profetizzate nella Bibbia. Avevo sempre pensato di conoscere molto bene la Bibbia, ma ora vedevo che non ne capivo neanche lontanamente la storia segreta e non sapevo come approcciare la Bibbia correttamente.
Poi i due fratelli hanno condiviso molto altro in merito al corretto approccio alla Bibbia. Ogni mio dubbio si è dissipato. Ma ero anche piuttosto sconvolta. Non sapevo perché fossi così confusa dopo tutti quegli anni di fede. Avevo sempre pensato che la fede in Dio significasse fede nella Bibbia, e che qualsiasi altra cosa non fosse fede in Dio. Pensavo che l’opera e le parole di Dio fossero tutte limitate alla Bibbia, quindi consideravo la Bibbia più grande persino di Dio. Rifiutavo e condannavo qualunque affermazione per cui Dio svolgeva nuove opere e pronunciava nuove parole, e non avevo alcun desiderio di cercare. Mi aggrappavo rigidamente alle mie nozioni e le propinavo anche ai miei fratelli e sorelle, fuorviandoli. Mi sembrava che tutta la mia predicazione negli anni fosse stato un inganno e un danno ai membri della Chiesa. Poi ho capito di essere stata solo ignorante e sciocca. In passato, avevo avuto contatti con molti predicatori e discusso con loro le Scritture, ma la condivisione di quei fratelli era la più chiara in assoluto. Sono una persona molto arrogante, che non si lascia convincere facilmente, ma stavolta non avevo dubbi!
Non vedevo l’ora di farmi spiegare da loro ogni cosa per chiarire tutta la mia confusione. Ho detto loro: “Capisco tutto della vostra condvisione, ma ho ancora una domanda importante. Avete detto che il Signore Si è reincarnato in una donna, cosa che non riesco ad accettare. Il Signore Gesù era un uomo, quindi dovrebbe ritornare come uomo!” Fratello Wang ha detto: “Dio è uno Spirito, uno Spirito senza forma fisica né sesso. Egli opera nella carne a motivo di quanto la Sua opera esige, è l’unica ragione per cui abbia assunto un sesso. Maschio o femmina che sia, Egli può svolgere l’opera di Dio. Nell’Età della Grazia, Dio incarnato fu crocifisso come sacrificio per il peccato dell’umanità. Il Signore Gesù era un uomo e seppe redimere l’umanità attraverso la crocifissione. Se Si fosse incarnato in una donna, avrebbe potuto lo stesso essere crocifisso. Una volta terminata la Sua opera nella carne, Dio assumerà una forma spirituale, quindi non sarà né maschio né femmina. La Bibbia dice: ‘Dio creò l’uomo a Sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina’ (Genesi 1:27). Questo versetto della Bibbia ci narra che Dio creò l’uomo e la donna a Sua immagine. Dio, incarnandoSi come uomo, poteva rappresentare Dio, quindi non può farlo anche la Sua incarnazione come donna? Maschio o femmina che sia, è un’incarnazione dello Spirito di Dio, e in entrambi i casi Dio sta compiendo la Sua opera. Prima non conoscevamo questa verità, quindi, fin dalla prima incarnazione di Dio come uomo, molti Lo hanno delimitato, pensando che Dio incarnato potesse essere solo un uomo e mai una donna”. Poi fratello Wang ha letto dei passi delle parole di Dio Onnipotente. “Ogni fase dell’opera realizzata da Dio ha un proprio significato pratico. A quel tempo, quando Gesù venne, lo fece in forma maschile, mentre, in occasione di questa venuta di Dio, la Sua forma è femminile. Da ciò, puoi comprendere che la creazione di Dio sia degli uomini che delle donne può essere utile alla Sua opera e che per Lui non c’è distinzione di genere. Quando il Suo Spirito viene, può assumere qualsiasi carne Egli desideri, e quella carne può rappresentarLo: che sia maschio o femmina, può rappresentare Dio purché sia la Sua incarnazione. Se Gesù, alla Sua venuta, fosse apparso in una forma femminile – in altre parole, se dallo Spirito Santo fosse stata concepita una bambina, e non un bambino – quella fase dell’opera sarebbe stata comunque completata. Se fosse stato così, la fase attuale dell’opera sarebbe stata invece completata da un maschio, ma l’opera sarebbe stata completata lo stesso. L’opera realizzata in ciascuna fase ha il proprio significato; nessuna delle due viene ripetuta, né è in conflitto con l’altra. Nel compiere la Sua opera all’epoca, Gesù fu chiamato il Figlio unigenito, e ‘Figlio’ implica il genere maschile. Perché il Figlio unigenito non è menzionato nella fase attuale? Perché i requisiti dell’opera hanno richiesto un cambiamento di genere rispetto a quello di Gesù. Con Dio non c’è distinzione di genere. Egli svolge la Sua opera come desidera e, nel compierla, non è soggetto ad alcuna limitazione, anzi è segnatamente libero. Tuttavia, ogni fase dell’opera ha un proprio significato pratico. Dio Si è incarnato due volte ed è ovvio che la Sua incarnazione durante gli ultimi giorni è l’ultima volta. Egli è venuto per rendere note tutte le Sue azioni. Se in questa fase non Si facesse carne al fine di compiere personalmente l’opera perché l’uomo ne renda testimonianza, l’uomo rimarrebbe per sempre ancorato alla nozione che Dio è soltanto maschio, non femmina” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le due incarnazioni completano il significato dell’incarnazione”). “Per quanto riguarda Dio, se questa fase dell’opera non fosse stata compiuta nell’ultima età, allora l’intera umanità sarebbe stata avvolta da un’ombra oscura verso Dio. Se fosse stato così, l’uomo si riterrebbe superiore alla donna, e le donne non sarebbero mai in grado di camminare a testa alta, e poi nemmeno una donna potrebbe essere salvata. La gente crede sempre che Dio sia un maschio, e per di più che Egli abbia sempre disprezzato la donna e che non le concederebbe la salvezza. In tal caso, non sarebbe forse vero che tutte le donne, che sono state create da Jahvè e che sono state anch’esse corrotte, non avrebbero mai la possibilità di essere salvate? Allora non sarebbe forse stato inutile, per Jahvè, aver creato la donna, vale a dire aver creato Eva? E la donna non perirebbe forse per l’eternità? Per tale ragione, deve essere intrapresa la fase dell’opera negli ultimi giorni al fine di salvare l’intera l’umanità; non solo la donna. Se qualcuno dovesse pensare che Dio Si sia dovuto fare carne in una forma femminile unicamente al fine di salvare la donna, allora tale persona sarebbe davvero sciocca!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le due incarnazioni completano il significato dell’incarnazione”). Dopo ha continuato: “Il fatto che Dio Si incarni come uomo o come donna ha un significato, vi si cela una verità che dovremmo cercare. Se Dio Si fosse incarnato entrambe le volte in un uomo, la gente avrebbe creduto che possa essere solo un uomo, mai una donna. E non sarebbe una delimitazione di Dio? La Sua incarnazione in una donna negli ultimi giorni ci mostra che, sia che Egli assuma un corpo maschile che uno femminile, la Sua essenza non cambia mai: Egli è Dio Stesso e può sempre esprimere le verità e compiere l’opera di Dio. Questo ci fornisce una più accurata comprensione di Dio. Inoltre, l’incarnazione di Dio ci aiuta a vedere che Egli non è Dio solo per gli uomini, ma anche per le donne. Se Egli Si incarnasse di nuovo come uomo negli ultimi giorni, creerebbe un eterno pregiudizio contro le donne, e c’è chi potrebbe pensare che Dio detesti le donne ed esse non possano essere salvate. Non sarebbe un malinteso? L’incarnazione di Dio in una donna negli ultimi giorni non è in linea con le nozioni delle persone, ma è significativa, e vantaggiosa per la salvezza degli uomini e la comprensione di Dio. Vi si cela l’amore di Dio”.
Le parole di Dio Onnipotente hanno messo a nudo le mie nozioni. Accettavo solo a parole la creazione da parte di Dio sia dell’uomo che della donna. Mi sono chiesta perché pensassi che non potesse assumere forma femminile. Come potevo essere così ignorante? Poi fratello Wang mi ha letto altre parole di Dio Onnipotente. “Dio non è solo lo Spirito Santo, lo Spirito, lo Spirito intensificato sette volte o lo Spirito onnicomprensivo, ma anche un essere umano, un normale essere umano, un essere umano straordinariamente comune. Egli non è solo maschio, ma anche femmina, e i Due sono simili per il fatto che Entrambi sono nati da esseri umani, e dissimili per il fatto che uno è stato concepito dallo Spirito Santo, mentre l’altro è nato da un essere umano, ma derivato direttamente dallo Spirito. Sono simili per il fatto che Entrambi incarnano la carne di Dio per svolgere l’opera di Dio Padre, e dissimili per il fatto che uno ha compiuto l’opera di redenzione e l’altro compie l’opera di conquista. Entrambi rappresentano Dio Padre, ma uno è il Redentore, colmo di benevolenza e di misericordia, l’altro è il Dio della giustizia, colmo di ira e di giudizio. Uno è il Comandante Supremo che ha avviato l’opera di redenzione, l’altro è il Dio giusto che compie l’opera di conquista. Uno è il Principio, l’altro la Fine. Uno è la carne senza peccato, l’altro è la carne che completa la redenzione, continua l’opera e non è mai del peccato. Entrambi sono lo stesso Spirito, ma dimorano in corpi differenti e sono nati in luoghi differenti, e sono separati da diverse migliaia di anni. Eppure tutta la Loro opera è reciprocamente complementare, mai contrastante, e se ne può parlare simultaneamente. Entrambi sono persone, ma uno è un bambino e l’altra è una bambina. Per tutti questi numerosi anni, ciò che la gente ha visto non è solo lo Spirito e non è solo un uomo, un maschio, ma anche molte cose che non si accordano con le nozioni umane, e pertanto gli uomini non sono mai in grado di capirMi pienamente. Continuano per metà a credere in Me e per metà a dubitare, come se Io esistessi eppure fossi anche un sogno illusorio. Ecco perché, ancora oggi, la gente non sa cosa è Dio. Puoi davvero riassumerMi in una sola frase? Osi davvero dire: ‘Gesù non è altro che Dio e Dio non è altro che Gesù’? Sei davvero così audace da affermare: ‘Dio non è altro che lo Spirito e lo Spirito non è altro che Dio’? Ti senti a tuo agio nel sostenere: ‘Dio non è che un essere umano rivestito di carne’? Hai davvero il coraggio di affermare: ‘L’immagine di Gesù è la grande immagine di Dio’? Sei in grado di usare la tua eloquenza per spiegare compiutamente l’indole e l’immagine di Dio? Osi davvero dire: ‘Dio creò solo l’uomo, non la donna, a Propria immagine’? Se dici questo, allora non ci sarebbe alcuna donna tra i Miei prescelti, tanto meno le donne sarebbero una classe del genere umano. Ora, sai davvero cosa è Dio? Dio è un essere umano? Dio è uno Spirito? Dio è davvero un maschio? Soltanto Gesù può completare l’opera che Io devo compiere? Se tu scegliessi una sola delle affermazioni precedenti per sintetizzare la Mia essenza, allora saresti un fedele credente incredibilmente ignorante. Se operassi come carne incarnata una e una sola volta, Mi delimitereste? Sei davvero in grado di capirMi pienamente con una sola occhiata? Sei davvero in grado di riassumerMi completamente in base alle tue esperienze nel corso della tua vita? E se nelle Mie due incarnazioni Io svolgessi un’opera simile, quale percezione avreste di Me? Mi lascereste per sempre inchiodato alla croce? Può Dio essere così semplice come dici?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Qual è la tua comprensione di Dio?”). Sentire queste parole mi ha commossa. Ho sempre affermato che Dio è lo Spirito che è in tutte le cose, onnipotente e onnipresente, quindi come potevo delimitarLo? La prima volta è venuto come uomo, dunque non è del tutto normale che stavolta Si sia incarnato in una donna? Che Si incarni come uomo o come donna, Egli rappresenta Dio, può esprimere le verità e salvare l’umanità. In realtà è molto semplice, quindi perché lo reputavo un grande mistero? Più ci riflettevo, più vedevo quanto mi sbagliavo. Non conoscevo davvero Dio, eppure non facevo che delimitarLo e vincolarLo. Ero così irragionevole.
Poi Fratello Shi ha condiviso: “Per stabilire se sia l’incarnazione di Dio, la chiave è vedere se ha un’essenza divina e può esprimere verità, non basarsi sul sesso o sull’aspetto esteriore. Dio Onnipotente dice: ‘Colui che è Dio incarnato deve possedere l’essenza e l’espressione di Dio. Poiché Dio Si fa carne, Egli compirà l’opera che intende realizzare, e poiché Dio Si fa carne, Egli esprimerà ciò che è, e sarà in grado di portare la verità all’uomo, dargli la vita e indicargli la via. La carne che non ha l’essenza di Dio non è decisamente il Dio incarnato: su questo non c’è dubbio. Qualora l’uomo intenda indagare se si tratta dell’incarnazione di Dio, deve trarne conferma dall’indole che Egli esprime e dalle parole che Egli pronuncia. In altri termini, per trarre conferma che Egli sia o non sia Dio incarnato, e che sia o non sia la vera via, si deve discernere dalla Sua essenza. E così, nel determinare se si tratta di Dio incarnato, la chiave sta nella Sua essenza (la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e molti altri aspetti), piuttosto che nell’apparenza esteriore’ (Prefazione a “La Parola appare nella carne”). Le parole di Dio sono molto chiare. Colui che esprime la verità, ci mostra la via e ci dà la vita è Dio nella carne. Quando il Signore Gesù operò nella carne, aveva l’aspetto di una persona ordinaria: era il figlio di un falegname. E per questo molti non vollero riconoscere che fosse Dio. Allora perché così tante persone seguirono il Signore Gesù? Perché la Sua opera e le Sue parole non potevano provenire da nessun uomo. Egli era in grado di esprimere la verità e donarci la via del pentimento. Egli era amore, misericordia e redenzione per l’umanità. Nessuna persona possedeva queste cose o poteva fare tutto questo. Quindi, il Signore Gesù era Dio incarnato. E ora Dio Onnipotente è venuto, e ha l’aspetto di una persona ordinaria, ma ha espresso così tante verità e sta compiendo l’opera di giudizio degli ultimi giorni. Ha già conquistato e creato un gruppo di vincitori. Dio Onnipotente ha svolto un’opera immensa e sconvolto il mondo intero, rivelando all’umanità l’indole giusta di Dio e portandoci la via della vita eterna. Queste sono cose che nessun uomo potrebbe realizzare. Prendere in considerazione solo il sesso dell’incarnazione, ma non le verità che Dio esprime, è incredibilmente sciocco, ed è commettere l’errore dei farisei di resistere a Dio”.
Ho pensato a come molte Chiese parlassero da anni di guardarsi dai falsi cristi, ma nessuno sapeva spiegare chiaramente come stabilire se una persona sia o no Dio incarnato. Solo Dio Onnipotente avrebbe potuto chiarire questo aspetto della verità. Ero completamente convinta. Mi sentivo anche molto in colpa. Avevo creduto per tutti quegli anni e avevo letto così tanto la Bibbia, ma non sapevo nemmeno come riconoscere il Signore. Ero proprio come i laici, giudicavo un libro dalla copertina, dando per scontato che Dio incarnato non potesse essere una donna. Se fossi nata nell’Età della Grazia, avrei condannato il Signore Gesù, proprio come i farisei. Poi abbiamo condiviso su molti altri argomenti, compresi i misteri del piano di gestione di Dio, le tre fasi della Sua opera, la Sua opera di giudizio negli ultimi giorni per purificare e salvare l’uomo, e altro ancora. Mi sono ancor più persuasa che le parole di Dio Onnipotente sono la verità, che Egli è il Signore Gesù ritornato. Nessuno se non Dio può rivelare questi misteri della verità. Nessuno può purificare e salvare le persone, e nessuno può determinare il loro esito e la loro destinazione. Questo mi ha davvero aperto gli occhi. Non c’è da stupirsi che quei fratelli non tornassero indietro dopo aver accolto il Lampo da Levante. Avevano trovato la verità nelle parole di Dio Onnipotente e avevano udito la voce di Dio. Avevano accolto il ritorno del Signore. Chi vorrebbe andarsene dopo aver trovato le orme di Dio e aver partecipato al banchetto nuziale dell’Agnello? Sarebbe da stupidi. Ho sprecato così tanti anni. Se mi fossi informata prima e avessi ascoltato il Lampo da Levante, avrei potuto liberarmi più presto dal dolore e godere dell’acqua viva di vita. Ero incredibilmente cieca e sciocca, ascoltavo senza riflettere le sciocchezze del clero. Ero davvero arrogante, mi aggrappavo ostinatamente alla Bibbia, e indottrinavo i fratelli e le sorelle con le mie nozioni sbagliate, inducendo anche loro a rifiutare e condannare la nuova opera di Dio. Ho impedito ad altri di accogliere il ritorno del Signore. Ho ripensato a queste parole con cui il Signore Gesù apostrofò i farisei: “Perché serrate il Regno dei Cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare” (Matteo 23:13). Mi comportavo esattamente come i farisei: stavo precludendo l’accesso al Regno dei Cieli a me stessa e agli altri. Ho danneggiato i miei fratelli, ho compiuto un grande male.
Al pensiero di tutte le cose orribili che avevo fatto contro Dio Onnipotente, mi odiavo davvero, e non ho potuto evitare di precipitarmi in cucina a piangere. Poi ho letto un altro passo delle parole di Dio Onnipotente. “Poiché credi in Dio, devi porre fede in tutte le parole di Dio e in tutta la Sua opera. In altre parole, poiché credi in Dio devi obbedirGli. Se non ci riesci, non importa se tu creda o meno in Dio. Se credi in Dio da molti anni ma non Gli hai mai obbedito e non accetti la totalità delle Sue parole, e Gli chiedi invece di sottometterSi a te e agire secondo le tue nozioni, sei tra tutti il più ribelle e un miscredente. Come possono obbedire all’opera e alle parole di Dio le persone che non sono conformi alle nozioni di uomo? I più ribelli in assoluto sono coloro i quali intenzionalmente sfidano e resistono a Dio. Sono i nemici di Dio, gli anticristi. Il loro è sempre un atteggiamento di ostilità verso la nuova opera di Dio; non hanno mai avuto la minima intenzione di sottomettersi e non hanno mai obbedito volentieri né umiliato sé stessi. Esaltano sé stessi di fronte agli altri senza mai dare segno di remissività. Davanti a Dio si considerano i migliori nel predicare la Parola e i più competenti nell’operare sugli altri. Non rinunciano mai ai ‘tesori’ in loro possesso, trattandoli invece come cimeli di famiglia da adorare, su cui concionare, e li usano per fare predicozzi a quegli sciocchi che li idolatrano. In effetti c’è un certo numero di queste persone nella Chiesa. Li si potrebbe definire gli ‘indomiti eroi’ che, generazione dopo generazione, soggiornano nella casa di Dio. Ritengono che predicare la parola (la dottrina) sia il loro dovere più alto. Un anno dopo l’altro e una generazione dopo l’altra, si adoperano con vigore per imporre il loro ‘sacro e inviolabile’ dovere. Nessuno osa toccarli; non uno osa rimproverarli apertamente. Diventano i ‘re’ nella casa di Dio e tiranneggiano gli altri attraverso i secoli con prepotenza. Questo branco di demoni cerca di unire le forze e demolire la Mia opera; come posso permettere a quei diavoli viventi di esistere davanti ai Miei occhi? Neppure coloro che obbediscono solo a metà possono proseguire fino alla fine, e tanto meno questi tiranni che non hanno nel cuore la benché minima traccia di obbedienza!” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Coloro che obbediscono a Dio con cuore sincero saranno certamente guadagnati da Lui”). Le dure parole di Dio erano come un coltello piantato nel mio cuore. Sembrava che ogni parola mi giudicasse. In tutti quegli anni, avevo creduto che nessuno nella Chiesa avesse una fede superiore alla mia, che fossi io la credente più devota. Consideravo un capitale personale i sacrifici che avevo compiuto, come se nella Chiesa avessi l’autorità di un re. Avevo l’ultima parola su ogni minima questione. I miei fratelli e sorelle credevano nel Signore e leggevano la Bibbia, ma era a me che davano ascolto. Ero molto rigida nel mantenere le mie nozioni sull’accogliere il Signore, e minacciavo i miei fratelli e sorelle per evitare che indagassero. Ho completamente isolato la Chiesa, i cui membri avevano troppa paura di ricevere qualcuno del Lampo da Levante e non osavano ascoltarli. Ad alcuni piaceva molto quello che dicevano, ma erano troppo spaventati per lasciarli parlare, temendo che li avrei espulsi. Ho visto che ero una serva malvagia che impediva agli altri di accogliere il Signore. Ero un’odierna farisea! Ho offeso l’indole di Dio, ed Egli mi ha disciplinata, facendomi ammalare. Ma ho lo stesso perseverato, continuando ad aggrapparmi alle mie nozioni come se fossero la verità, invece di impegnarmi a investigare l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Quanto sono stata arrogante! Ho indotto tutti nella Chiesa ad ascoltarmi e a trattare le mie idee come la verità. Cercavo di prendere il posto di Dio. Non è come essere un anticristo, come l’arcangelo? Dopo tutti quegli anni di fede, ancora non conoscevo Dio, e combattevo contro di Lui. Ma, invece di punirmi direttamente, Egli mi ha allontanata dalla via del male con un problema di salute, e poi ha mandato quei due fratelli a condividere il Vangelo con me. Ero davvero indegna della misericordia e della salvezza di Dio. Mi sono sentita così riconoscente e in debito con Dio quando l’ho capito. Mi sono prostrata davanti a Lui, in lacrime, e ho pregato: “Dio Onnipotente! Le mie azioni meritano davvero la Tua condanna, la Tua maledizione. Non merito di vivere in questo mondo. Tu mi hai salvata e mi hai donato la grazia di sentire la Tua voce. Dio, ho compiuto tanto male e sono indegna della Tua misericordia. Ti chiedo solo di darmi la possibilità di espiare i miei peccati, di rimediare alle mie trasgressioni. Sono disposta a pagare qualsiasi prezzo per condividere il Vangelo e aiutare le Tue pecorelle smarrite a ritrovare la strada verso la Tua casa e ricevere la Tua salvezza”.
Per un periodo, ho divorato le parole di Dio Onnipotente come un’affamata e ho imparato tante verità che non avevo mai conosciuto prima: cos’è l’incarnazione, cos’è la fede in Dio, cosa significa servire veramente Dio; ho inoltre appreso del cambiamento d’indole, di come amare e soddisfare veramente Dio, e altro ancora. Sentivo di aver guadagnato così tanto da tutta l’irrigazione e il nutrimento delle parole di Dio. Stavo davvero partecipando al banchetto nuziale dell’Agnello. Ho acquisito la certezza che questa è la manifestazione e l’opera di Dio, la strada che ci mostra personalmente. Inoltre, il mio problema di salute è scomparso senza lasciare traccia. Lavorando con i miei fratelli e sorelle, ho portato davanti a Dio i nostri 9 collaboratori principali e più di 30 capi-gruppo. Poi ho iniziato a diffondere il Vangelo e a svolgere il mio dovere affinché altri veri credenti potessero ottenere quanto prima la salvezza di Dio degli ultimi giorni. Lode a Dio Onnipotente!
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