Il giudizio è la luce

23 Ottobre 2017

di Zhao Xia, provincia dello Shandong

Mi chiamo Zhao Xia. Sono nata in una famiglia normale. A causa dell’influenza di detti del tipo “Come un uomo lascia dietro di sé una reputazione, un’oca selvatica lascia dietro di sé una voce” e “Come un albero passa la vita con la sua corteccia, un uomo passa la vita con il suo volto”, la mia reputazione e il mio viso erano particolarmente importanti per me. Tutto ciò che facevo aveva il solo scopo di guadagnare le lodi, i complimenti e l’ammirazione delle persone. Dopo essermi sposata, mi ero imposta i seguenti obiettivi: vivrò una vita in cui sarò più ricca degli altri, non permetterò a nessuno di fare commenti negativi su come tratto gli anziani o sul mio comportamento e sulla mia condotta e farò in modo che mio figlio entri in una famosa università e abbia buone prospettive, in modo che io abbia altre cose in più di cui vantarmi. Per questo motivo non ho mai litigato con i miei suoceri. A volte, quando mi dicevano cose cattive, mi sentivo così addolorata che mi nascondevo a piangere invece di rispondergli male. Quando vedevo le altre persone che compravano vestiti per i loro genitori durante il capodanno cinese e le altre festività, andavo subito anch’io a comprarli per mia suocera, scegliendoli anche della migliore qualità. Quando i parenti venivano a farmi visita, li aiutavo a fare la spesa e a cucinare. Anche quando era un po’ difficile o stancante, mi rendevo sempre completamente disponibile. Per timore di avere un po’ meno soldi degli altri, avevo lasciato la mia bambina un mese dopo averla messo al mondo per tornare subito a lavorare. Di conseguenza, mia figlia soffriva di malnutrizione ed era diventata tutta pelle e ossa perché non poteva bere il mio latte materno. La sua situazione era migliorata solo dopo 100 iniezioni di integratori, mentre io mi ritrovavo talmente stanca da avere male alla schiena tutti i giorni. Anche se era difficile e faticoso, sopportavo le avversità e mi davo da fare incessantemente per riuscire a guadagnarmi una buona riputazione. Dopo solo pochi anni, divenni una famosa nuora nel villaggio e la mia famiglia divenne benestante e invidiata dalla gente. Di conseguenza, i miei suoceri, i miei vicini, i parenti e i miei amici non facevano altro che riempirmi di complimenti. Davanti a tutti queste lodi e complimenti delle persone che mi circondavano, la mia vanità veniva soddisfatta enormemente. Sentivo che tutte le difficoltà degli ultimi anni non erano state invano e dentro di me mi sentivo lusingata. Tuttavia, la mia vita tranquilla venne interrotta dopo il matrimonio di mio cognato. Sua moglie si rivolgeva a me sempre in modo sarcastico e diceva che avevo secondi fini quando trattavo bene nostra suocera, perché in realtà desideravo solo i suoi averi. Diceva sempre che nostra suocera non era imparziale perché ci donava più cose di quelle che donava a loro e spesso litigavamo a causa di questo. Io mi sentivo molto offesa e volevo discutere con lei in pubblico per dimostrare la mia innocenza, ma questo avrebbe rovinato la bella immagine che avevo creato nel cuore delle persone. Quindi mi obbligavo a controllarmi e, quando non ce la facevo proprio più, andavo a piangere a dirotto in privato. In seguito, mia nuora volle esagerare occupando il terreno che era spettato alla mia famiglia, e questo mi fece ribollire dalla rabbia e non mangiai né bevvi per giorni. Avevo veramente voglia di litigare per questo con lei. Però, pensando che mi avrebbe fatto perdere la faccia, danneggiando la mia reputazione, e che mi avrebbe fatto considerare male dagli altri, mandai giù quel boccone amaro, ma dentro mi sentivo così frustrata da soffrire enormemente. Sembravo triste e sospiravo tutto il giorno, mi sentivo troppo disperata e stanca di vivere, non sapendo quando questa vita avrebbe mai avuto fine.

La fine dell’uomo in realtà è l’inizio di Dio. Proprio quando soffrivo e mi sentivo senza speranza, Dio Onnipotente allungò le Sue mani salvifiche verso di me. Un giorno la mia vicina mi domandò: “Credi nell’esistenza di Dio?” Io risposi: “Chi non ci crede? Io credo che Dio esiste”. Poi aggiunse che il Dio in cui lei credeva era l’unico e il solo vero Dio che ha creato l’universo e tutte le cose e che all’inizio l’umanità viveva nella benedizione di Dio perché Lo adorava, ma dopo essere stata corrotta da Satana, non adorava più Dio. Per questo motivo viveva nella maledizione di Dio e nella sofferenza. Dio Onnipotente degli ultimi giorni venne per conferire la verità alle persone e salvarle dall’abisso della sofferenza. Inoltre, mi parlò della sua esperienza di fede in Dio. Dopo averla ascoltata, mi sembrava di aver trovato una stretta confidente e che non potevo più fare a meno di raccontarle tutto il dolore che avevo nel cuore. Successivamente, mi lesse un passaggio della parola di Dio: “Quando sei stanco e inizi a sentire la cupa desolazione di questo mondo, non essere smarrito, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, accetterà il tuo arrivo in qualunque momento. Vigila al tuo fianco, aspettando che torni indietro. Attende il giorno in cui, d’un tratto, recupererai la memoria: quando ti renderai conto che sei venuto da Dio, che in un momento imprecisato hai smarrito la strada, che in un momento imprecisato hai perso conoscenza lungo il cammino e che in un momento imprecisato hai acquisito un ‘padre’; quando ti renderai conto, inoltre, che l’Onnipotente ha sempre vigilato, aspettando il tuo ritorno per un periodo molto, molto lungo(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il sospiro dell’Onnipotente”). Le parole di Dio fluirono nel mio cuore come una corrente calda, consolando il mio cuore sofferente e triste, e non riuscivo più a fermare le lacrime. In quel momento mi sentivo come un bambino che girovagava nella sofferenza e che era appena ritornato nell’abbraccio di sua madre. Nel mio cuore vi erano un’agitazione e un’emozione indescrivibili. Continuavo a ringraziare Dio perché mi aveva accolto nella Sua casa e Si era preso cura di me quando non avevo nessun altro posto dove andare. Seguirò Dio con il mio cuore e la mia anima! Da allora ogni giorno ho letto le parole di Dio, ho pregato Dio e ho cantato inni per lodarLo, e questo mi ha fatto sentire particolarmente tranquilla nel mio cuore. Grazie alla partecipazione agli incontri, ho visto che i fratelli e le sorelle erano simili a una grande famiglia, anche se non avevano parentela di sangue. Le loro interazioni erano semplici e aperte, piene di comprensione, tolleranza e pazienza e senza alcuna gelosia, conflitti e doppi giochi o finzioni e doppiezze. Non erano prepotenti con i poveri, amando nel contempo i ricchi e riuscivano a trattare tutti con sincerità e uguaglianza. Il mio cuore si sentiva particolarmente libero quando cantavamo insieme inni di lode a Dio. Quindi mi innamorai di questa vita di Chiesa amorevole e calorosa, equa e gioiosa. Mi convinsi che Dio Onnipotente è l’unico vero Dio e ho deciso che Lo avrei seguito fino alla fine.

Leggendo le parole di Dio, compresi il Suo desiderio impellente di salvare l’umanità nella più ampia misura possibile e vidi che molti fratelli e sorelle facevano di tutto per donarsi e dedicarsi alla diffusione del Vangelo del Regno. Perciò, anch’io iniziai a partecipare attivamente alla predicazione del Vangelo. Per purificarmi e trasformarmi Dio ha agito sulla mia natura corrotta e ha attuato moltissime volte su di me il Suo castigo e il Suo giudizio. Una volta sono andata a predicare il Vangelo a un potenziale credente. In quel periodo c’era l’impegnativa stagione agricola. Dopo aver visto quanto fosse impegnata con il lavoro agricolo, andai a lavorare insieme a lei offrendole testimonianza dell’opera di Dio degli ultimi giorni. Chi poteva immaginare che dopo aver parlato con lei per tre giorni di seguito, non solo non avrebbe avuto alcuna intenzione di accettare la predicazione, ma mi avrebbe invece urlato contro: “Sei proprio una sfacciata! Te l’ho già detto che non ci credo e comunque tu non la smetti di predicare”. Le sue parole mi colpirono proprio in un punto dolente. Il viso mi bruciava come se mi avessero schiaffeggiato diverse volte in pubblico, mentre il cuore mi doleva con ondate di dolore sordo che si susseguivano. Pensai: “Sono venuta per predicare da te con buone intenzioni e mi sono sfinita per aiutarti nel lavoro fino ad avere mal di schiena e, invece di accettare la predicazione, mi hai trattato in questo modo. Sei davvero senza cuore!” Mi sentii veramente umiliata e non volevo parlarle più, ma sentii anche che questo non era in linea con le intenzioni di Dio, quindi pregai silenziosamente nel mio cuore e soppressi il dolore che avevo dentro per continuare a comunicare con lei mentre l’aiutavo nel lavoro. Tuttavia, per quanto mi sforzassi di comunicare, non riuscivo ancora a convincerla. Appena rientrata a casa, svenni come un pallone di gomma sgonfio. Le parole della destinataria della mia predicazione continuavano a ritornarmi in mente. Più ci pensavo e più soffrivo: “Perché dovrebbe importarmi? In cambio delle mie buone intenzioni ho ricevuto solo scherno, calunnie e insulti. Non è assolutamente giusto! Nessuno mi aveva mai trattata così. Diffondere il Vangelo è semplicemente troppo doloroso e difficile! No, non posso più andare in giro a predicare il Vangelo! Se continuo a predicare, non avrò più alcuna reputazione rimasta per vedere nessuno”. Proprio quando mi sentivo così offesa e sofferente da non essere più disposta a predicare il Vangelo, le parole di Dio mi illuminarono: “Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo compito e della tua responsabilità? Dov’è il tuo senso storico della missione? […] Sono poveri, miserabili, ciechi e smarriti, e nel buio gemono chiedendo: ‘Dove è la via?’. Quanto bramano che la luce, come una stella cadente, scenda all’improvviso e disperda le forze delle tenebre che hanno oppresso gli uomini per così tanti anni. Chi può sapere con quanta ansia sperino e come si struggano giorno e notte per questo? Questi uomini che soffrono profondamente rimangono imprigionati nelle segrete delle tenebre, senza speranza di liberazione, anche nel giorno in cui la luce sfolgorerà; quando smetteranno di piangere? Questi spiriti fragili, cui non è mai stato concesso alcun riposo, patiscono veramente una tale sventura. Sono stati a lungo isolati dalle corde spietate e dalla storia congelata nell’immobilità. Chi ha mai udito il suono dei loro gemiti? Chi ha mai visto i loro volti infelici? Hai mai riflettuto su quanto sia addolorato e inquieto il cuore di Dio? Come può Egli tollerare di vedere l’umanità innocente, che ha creato con le Sue stesse mani, patire un simile tormento? Dopotutto, gli uomini sono gli sfortunati che sono stati avvelenati. Benché siano sopravvissuti fino a oggi, chi avrebbe pensato che da lungo tempo siano stati avvelenati dal maligno? Hai dimenticato di essere una delle vittime? Per l’amore che provi verso Dio non sei disposto a lottare per salvare coloro che sono sopravvissuti? A fare del tuo meglio per ripagare il Dio che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come devi affrontare la tua missione futura?”). Leggere le parole di Dio tra le righe mi ha rivelato la Sua preoccupazione, la Sua tristezza angosciante e la Sua attenzione per le persone innocenti. Dio non sopporta di vedere le persone create dalle Sue Stesse mani ingannate e ferite da Satana. Dio attende intensamente che l’umanità ritorni presto alla Sua dimora per ricevere l’immensa salvezza offertale. Tuttavia, non appena ho dovuto affrontare qualche dura parola della destinataria della mia predicazione, mi sono sentita offesa e tormentata e mi sono lamentata della difficoltà e della sofferenza. Non ero persino neanche più disposta a collaborare, perché avevo perso la reputazione. Dov’erano la mia coscienza e la mia ragione? Per salvare noi gente corrotta negli ultimi giorni, Dio è stato cacciato e perseguitato continuamente dal governo, abbandonato, condannato, bestemmiato e calunniato dai gruppi religiosi e frainteso e opposto da noi seguaci di Dio. Il dolore e l’umiliazione che Dio aveva sofferto è troppo, troppo grande! Tuttavia, Dio non ha rinunciato alla Sua salvezza dell’umanità e ha continuato a soddisfare i bisogni dell’umanità nell’oscurità. L’amore di Dio è troppo grande! La Sua essenza è troppo bella e gentile! Le mie avversità di oggi non sono nulla in confronto alla sofferenza che Dio ha sopportato per riuscire a salvare l’umanità! Mi ero ricordata di essere stata anch’io una vittima, una persona a cui Satana aveva fatto del male per anni. Se Dio non avesse allungato le Sue mani di salvezza verso di me, starei ancora lottando dolorosamente nel buio, incapace di trovare la luce e la speranza di vivere. Dopo aver goduto della salvezza di Dio, devo sopportare l’umiliazione e il dolore per fare il massimo per collaborare con Dio, svolgere correttamente il mio dovere e condurre davanti a Dio quelle persone innocenti a cui Satana sta ancora facendo del male. Questo ha più valore e significato di qualsiasi altro lavoro al mondo e vale la pena di farlo, indipendentemente da quanta sofferenza si debba sopportare! Quando ci pensavo, non sentivo più che la predicazione del Vangelo fosse una cosa dolorosa, ma invece mi sentivo fortunata a poter collaborare con il Vangelo del Regno. Questo era un mio onore ed era anche l’esaltazione di Dio. Avevo deciso: qualsiasi tipo di difficoltà dovrò affrontare nella mia opera di evangelizzazione, darò il mio massimo e mi affiderò a Dio per portare sempre più persone che desiderano conoscere Dio davanti a Lui per confortare il Suo cuore! In seguito, ritornai pienamente nel lavoro di evangelizzazione.

Dopo un periodo di formazione, ogni volta che incontravo un destinatario della predicazione che aveva un cattivo atteggiamento o che mi parlava duramente durante lo svolgimento del mio dovere, riuscivo ad affrontarlo nel modo giusto e a continuare a collaborare con cuore amorevole. Per questo motivo sentivo di essere cambiata e che non m’interessava più molto della reputazione e del prestigio. Ma quando Dio preparò un’altra situazione per mettermi alla prova in base a ciò di cui avevo bisogno della vita, mi ritrovai nuovamente allo scoperto. Un giorno, il capo della Chiesa mi domandò come andasse ultimamente e mi comunicò anche le attuali intenzioni di Dio e il modo di metterle in pratica. Quando scoprii durante la conversazione che l’avrebbero trasferita in un’altra Chiesa per compiere il suo dovere, non potei fare a meno di sentirmi emozionata: forse potrò diventare il capo della Chiesa dopo la sua partenza. In questo caso dovrò collaborare davvero bene! Proprio mentre mi sentivo così contenta in segreto, quella sorella mi disse che il giorno dopo sarebbe arrivata un’altra sorella del mio villaggio. Non appena disse questo, il mio cuore si agitò: “Cosa viene a fare? Sarà lei ad essere eletta il nuovo capo della Chiesa?” Non riuscivo a non diventare sempre più nervosa: non credeva in Dio da quanto credevo io e poi veniva dallo stesso villaggio da cui venivo io. “Se diventerà lei il capo, cosa ne sarà della mia reputazione? Cosa penseranno di me i fratelli e le sorelle? Sicuramente diranno che non seguo la verità quanto lei”. Non riuscivo a smettere di pensarci. Mi giravo e rigiravo nel letto tutta la notte, incapace di addormentarmi. Durante l’incontro del giorno successivo prestavo costantemente attenzione al tono e all’atteggiamento nel capo mentre parlava, perché volevo disperatamente sapere chi sarebbe stato scelto come nuovo capo della Chiesa. Ogni volta che il capo mi guardava mentre parlava, sentivo la speranza di poter diventare io il capo. Il mio volto si riempiva di gioia e annuivo col capo e mi mostravo d’accordo con tutto quello che diceva. Al contrario, ogni volta che il capo guardava l’altra sorella mentre parlava, mi sentivo sicura che lei sarebbe stata nominata capo e mi sentivo depressa e, di conseguenza, soffrivo. Durante quei due giorni fui tormentata dalla reputazione e dal prestigio sociale a tal punto da sentirmi in ansia e distratta. Avevo perso l’appetito e mi sembrava che il tempo passasse molto lentamente, come se fosse stato congelato. Il capo della Chiesa si era accorta della situazione in cui mi trovavo e quindi trovò un passaggio della parola di Dio da farmi leggere: “Ora siete seguaci, e avete un po’ di comprensione di questa fase dell’opera. Tuttavia, non avete ancora messo da parte il vostro desiderio di prestigio. Quando il vostro prestigio è elevato, cercate bene, ma quando è basso, non cercate più. Avete sempre in mente le benedizioni collegate al prestigio”. “Sebbene oggi siate giunti a questa fase, non siete ancora riusciti a distaccarvi dal prestigio, ma state sempre lottando per chiedere informazioni su di esso e tenerlo sotto controllo, […] Più cerchi in questo modo, meno mieterai. Più grande è il desiderio personale di prestigio, più seriamente si dovrà essere trattati e più si deve affrontare un grande affinamento. Questo tipo di persone è troppo indegno! Devono essere trattate e giudicate adeguatamente, affinché possano lasciarsi tutto alle spalle. Se ricercate in questo modo fino alla fine, non mieterete nulla. Coloro che non ricercano la vita non possono essere trasformati; coloro che non hanno sete della verità non possono guadagnarla. Non ti concentri sulla ricerca della trasformazione personale e dell’ingresso; ti concentri solo sui desideri eccessivi, e sulle cose che limitano il tuo amore per Dio e ti impediscono di avvicinarti a Lui. Queste cose possono trasformarti? Ti possono portare nel Regno?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Perché non vuoi essere un complemento?”). Ogni riga delle parole di Dio bussava al mio cuore, facendomi sentire che Dio mi era accanto a monitorare ogni mia parola e ogni mio movimento. Non riuscivo a fare a meno di riflettere sui miei pensieri e le mie azioni degli ultimi due giorni. Mi ero resa conto che la mia visione di come continuare su questo cammino era troppo infima e influenzata da detti “Come un albero passa la vita con la sua corteccia, un uomo passa la vita con il suo volto” e “Come un uomo lascia dietro di sé una reputazione, un’oca selvatica lascia dietro di sé una voce”. Cercavo sempre il prestigio sociale in modo da poter essere lodata di più dalle altre persone e questo mi portava così tanto a essere ossessionata dalla reputazione e dal prestigio sociale da essere sempre in ansia e distratta, da perdere l’appetito e da non riuscire più a addormentarmi e rendermi ridicola. Questo ambiente era stato creato da Dio in base alla mia situazione. Era l’amore di Dio che si rivolgeva a me. L’opera attuale di Dio serviva a salvarmi, ad aiutarmi a fuggire dalle influenze oscure di Satana in modo che potessi raggiungere la salvezza. Il modo in cui mi comportavo era contrario alla volontà di Dio. Non avrei potuto ricevere l’approvazione di Dio neanche se avessi creduto in Lui fino alla fine. Sarei rimasta con niente in mano! Per questo pregai Dio in silenzio: “Oh Dio! Sono disposta a obbedire alla Tua opera, a camminare sulla retta via della fede in Dio secondo le Tue richieste e a sforzarmi secondo la Tua parola, per riuscire a comprendere la verità e a sbarazzarmi della mia indole corrotta. Indipendentemente dal fatto che io diventi o no il capo, seguirò la verità e mi sforzerò di cambiare le cose che non soddisfano le Tue intenzioni”. Dopo aver compreso le intenzioni di Dio, mi sentivo particolarmente calma nel mio cuore e mi piaceva discutere di qualsiasi argomento. Dopo l’incontro, il capo della Chiesa disse che, in base alle raccomandazioni della maggioranza dei fratelli e delle sorelle, la sorella sarebbe stata il nuovo capo della Chiesa e io avrei coordinato insieme a lei il lavoro. Dentro mi sentivo molto calma e accettai volentieri, collaborando nel lavoro in armonia con quella sorella per svolgere il mio dovere.

Dopo aver subito in quest’occasione il castigo e il giudizio di Dio, acquisii qualche conoscenza sulla mia tendenza a concentrarmi sulla reputazione e sul prestigio sociale ed ero disposta a rinunciare alla carne, a credere in Dio e a svolgere il mio dovere in conformità con le Sue richieste. Tuttavia, la mia contaminazione con le tossine di Satana era troppo profonda. Le profondità della mia anima erano ancora controllate dall’influenza di Satana. Per salvarmi più facilmente dai danni provocati da Satana, Dio allungò ancora una volta le Sue mani di salvezza verso di me. Un giorno mi avevano detto che una sorella della Chiesa si trovava in una brutta situazione, così mi consultai con la sorella con cui collaboravo su come risolvere questo problema. Poiché la sorella con cui collaboravo non si sentiva bene, dopo la nostra discussione andai da sola a risolvere il problema. Andai da quella sorella la sera stessa per parlare con lei e il problema venne risolto molto in fretta. In quel momento il mio cuore era ricolmo di gioia al pensiero che il capo di livello più alto mi avrebbe sicuramente lodata perché mi ero impegnata molto. Tuttavia, mentre attendevo la buona notizia, quel capo scrisse una lettera in cui desiderava capire quale fosse la situazione della nostra sorella. Pensavo che scrivesse per farmi i complimenti e quindi la aprii e la lessi. Però quando vidi che il contenuto della lettera era specificamente diretto alla mia sorella collaboratrice per chiederle come avesse affrontato il problema, mi sentii immediatamente indignata: ero stata ovviamente io a risolvere il problema. Perché non aveva scritto a me per chiedermi informazioni a riguardo? “Mi sembra di non avere spazio nel cuore del capo e di essere disprezzata. Servo solo a fare le commissioni. Non importa quanto riesca a fare bene le cose, non ricevo alcun merito perché nessuno presta attenzione”. Più ci pensavo e più mi sentivo offesa e depressa. Mi sembrava di aver perso completamente la reputazione. In quel momento la mia sorella collaboratrice aveva in mano la lettera e stava per parlare di me. Non riuscii a trattenere le emozioni che avevo dentro e le gridai: “Il capo di livello più alto non sa come sia stato risolto il problema. Non gliel’hai spiegato chiaramente? Ho lavorato al problema in eterno ma nessuno mi ha detto una singola buona parola a riguardo e alla fine hai ricevuto tutto tu il merito. Agli occhi di tutti sono solo una che svolge commissioni e offre supporto. Non importa quanto mi possa impegnare, nessuno lo apprezzerà mai”. Dopo aver detto questo, mi sentivo così addolorata che scoppiai in lacrime. In quel momento, le parole di Dio risuonarono nelle mie orecchie: “3. Se hai investito un grande sforzo ma Io sono ancora molto freddo nei tuoi confronti, sarai in grado di continuare a lavorare per Me nell’ombra? 4. Se, dopo che hai investito qualcosa per Me, Io non ho soddisfatto le tue misere richieste, ti sentirai scoraggiato e deluso nei Miei confronti o addirittura ti infurierai e urlerai insulti?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Un problema gravissimo: il tradimento (2)”). Le parole accusatorie di Dio lentamente mi calmarono e anche la mia mente divenne molto più lucida. La scena che aveva appena avuto luogo continuava a ripetersi nella mia mente come un film. La rivelazione di Dio mi fece capire che la mia natura è troppo orribile e pericolosa e che la mia fede in Dio e lo svolgimento del mio dovere non servivano a soddisfare Dio né a ottenere la Sua approvazione, ma solo a ricevere lodi e complimenti dalle altre persone. Non appena i miei desideri non venivano soddisfatti, mi riempivo di risentimento. La mia natura bestiale emergeva e tradire ulteriormente Dio diventava una cosa semplicissima da fare. In quel momento capii che avevo esagerato e che non ero umana. Il dolore che sentivo era straziante. Mentre mi pentivo, pregavo Dio: “Oh Dio, pensavo di essere cambiata e di non vivere più per la reputazione e il prestigio sociale, di poter riuscire ad andare d’accordo con l’altra sorella. Ma nella Tua rivelazione di oggi ancora una volta ho rivelato la mia bruttezza satanica, sentendomi sempre come se non avessi alcun prestigio tra la gente e soffrendo perché i miei sforzi non venivano lodati dagli altri. Oh Dio, Satana mi aveva ferito davvero troppo in profondità. Il prestigio sociale, la reputazione e la vanità erano diventate le mie catene. Prego che Tu possa guidarmi nuovamente lontano dall’influenza di Satana”. In seguito, tra le parole di Dio trovai le seguenti: “Ognuno di voi è salito alla vetta delle moltitudini; siete ascesi per diventare i progenitori delle masse. Siete estremamente arbitrari, e vi scatenate tra tutti i vermi cercando un posto comodo e tentando di divorare i vermi più piccoli di voi. Siete maligni e corrotti nell’intimo, e superate gli spiriti che si sono inabissati nelle profondità del mare. Vivete in fondo al letame, e disturbate i vermi da cima a fondo, in modo che non trovino pace, combattendo per un po’ l’uno contro l’altro e poi calmandovi. Non conoscete la vostra condizione, tuttavia combattete l’uno contro l’altro nel letame. Cosa guadagnate dalla lotta? Se nel vostro cuore ci fosse riverenza per Me, come potreste combattervi l’un altro dietro le Mie spalle? Indipendentemente da quanto sia elevato il tuo rango, non sei forse un piccolo verme ripugnante nel letame? Sarai forse capace di farti crescere delle ali e diventare una colomba in cielo?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Quando le foglie d’autunno torneranno alle loro radici, ti rammaricherai di tutto il male che hai commesso”). Ogni parola del giudizio di Dio mi pugnalava dolorosamente nel cuore come una spada affilata, risvegliando il mio spirito e facendomi capire che avevo svolto il mio dovere non per esaltare Dio e portarGli testimonianza, ma perché volevo sempre mettermi in mostra, testimoniare su me stessa, e perché sognavo di essere più importante degli altri per farmi ammirare e guardare con venerazione. Vi era alcun timore di Dio nel mio cuore? Ciò che avevo cercato non era esattamente ciò che aveva cercato l’arcangelo che aveva tradito Dio? Sono una creatura creata profondamente corrotta da Satana. Davanti a Dio sono lordura, un verme. Dovrei adorare Dio e svolgere il mio dovere in ogni momento con timore nel cuore, ma non mi sono impegnata nel lavoro onesto e ho sempre voluto sfruttare lo svolgimento del mio dovere come un’occasione per mettermi in mostra e testimoniare su me stessa. Come potrebbe Dio non odiare e detestare tutto questo? Dio è talmente santo e meraviglioso, pieno di autorità e potenza, e tuttavia rimane umile e nascosto, non rivelando mai la Sua identità in modo che le persone Lo cerchino e Lo ammirino. Invece continua discretamente a dare tutto di Sé per salvare l’umanità, non giustificandosi mai né prendendosi alcun merito, non chiedendo mai nulla all’umanità. L’umiltà, la nobiltà e l’altruismo di Dio mi fecero vedere la mia arroganza, la mia bassezza e il mio egoismo. Non potevo fare a meno di vergognarmi, come se non avessi nessun posto dove nascondermi, e sentivo di essere stata troppo profondamente corrotta da Satana e di avere troppo bisogno della salvezza offerta dal giudizio, dal castigo, dalle prove e dal raffinamento di Dio. Pertanto mi prostrai di nuovo davanti a Dio: “Oh, Dio Onnipotente! Attraverso il Tuo castigo e il Tuo giudizio riesco a vedere la mia disobbedienza, oltre a vedere la Tua nobiltà e grandezza. D’ora in poi, quando svolgerò il mio dovere, spero solo di comportarmi come un vero essere umano con un cuore che Ti teme e di distruggere la mia indole satanica facendo affidamento sulle Tue parole”.

Dopo aver subito diverse volte il castigo e il giudizio di Dio, la mia opinione sulla ricerca della salvezza cambiava gradualmente, ma la mia indole di vita non si era ancora realmente trasformata del tutto. Per purificarmi completamente e portarmi a percorrere la retta via della vita, Dio ancora una volta mi offrì la Sua salvezza. In seguito, venni scelta come capo della Chiesa, collaborando con un’altra sorella per svolgere le nostre mansioni. A causa dei miei precedenti errori, continuavo a ricordare me stessa di continuo come dovessi trovarmi in accordo con l’altra sorella per riuscire a svolgere correttamente l’opera della Chiesa. All’inizio discutevo di ogni cosa con la sorella e cercavamo insieme la guida di Dio, per questo riuscimmo ad ottenere risultati in tutti gli aspetti del nostro lavoro, ma dopo un po’ di tempo mi accorsi che la sorella aveva delle buone qualità di carattere, che il suo modo di comunicare la verità era chiaro e illuminante e che le sue capacità lavorative erano migliori delle mie. Durante gli incontri, i fratelli e le sorelle erano tutti disposti ad ascoltare ciò che aveva da dire e tutti la consultavano quando avevano un problema. Di fronte a questa situazione, mi ritrovavo ancora una volta intrappolata e ingannata dalle insidie di Satana: “Questa sorella è migliore di me in ogni aspetto e viene ammirata dai fratelli dalle sorelle ovunque vada. Non è giusto! Devo superarla a tutti i costi e mostrare ai fratelli e alle sorelle che non sono peggiore di lei”. Per questo motivo mi davo da fare ogni giorno senza sosta nella Chiesa, organizzando incontri per i fratelli e le sorelle e, quando uno di loro aveva un problema, correvo subito per aiutarlo a risolverlo… Da fuori potevo sembrare fedele e obbediente, ma come potevano le mie ambizioni interne fuggire allo sguardo di Dio? La mia disobbedienza scatenò la rabbia di Dio e di conseguenza caddi nell’oscurità. Non ricevevo alcuna illuminazione quando leggevo le parole di Dio, non avevo nulla da dire quando pregavo, comunicavo freddamente durante gli incontri e avevo persino paura di incontrare i fratelli e le sorelle. Ero diventata completamente prigioniera della reputazione e del prestigio sociale. Trascorrevo ogni giornata senza rendermi conto di niente, come se stessi trasportando un pesante carico sul dorso e non riuscissi a respirare per la pressione. Inoltre, non riuscivo più a risolvere alcune questioni della Chiesa e la mia efficienza sul lavoro crollò a picco. Di fronte a una tale rivelazione di Dio, non cercavo di conoscere me stessa, non ero nemmeno disposta a discutere apertamente con i fratelli e le sorelle della mia situazione e non cercavo la verità per risolverla, per timore che mi avrebbero considerato male. Successivamente, il castigo e la disciplina di Dio discesero su di me. Lo stomaco improvvisamente iniziò a farmi male a tal punto da non riuscire più a sedermi o stare in piedi senza problemi. Il tormento del mio malessere e l’insoddisfazione derivante dal non aver ottenuto prestigio sociale mi lasciò sospesa tra la vita e la morte. A causa del mio rifiuto di riconoscere i miei problemi e del mio fallimento nel collaborare nell’opera della Chiesa, la Chiesa dovette sostituirmi e mi mandarono a casa per farmi dedicare alla devozione spirituale e all’autoriflessione. Avendo perso il prestigio sociale, mi sentivo come se mi avessero condannato all’inferno. Dal punto di vista emotivo mi sentivo annullata e mi sembrava di aver perso completamente la reputazione. Divenni ancor più tormentata dentro di me in particolare quando vidi i fratelli e le sorelle che svolgevano attivamente il loro dovere, mentre io avevo perso l’opera dello Spirito Santo e non ero in grado di svolgere alcun compito. Nella mia sofferenza, non potei fare a meno di domandarmi: “Perché gli altri credono in Dio e comprendono sempre più la verità, mentre io continuo a disubbidire e a resistere a Dio di continuo per non perdere la reputazione e il prestigio sociale?” Implorai diverse volte Dio di guidarmi e farmi trovare la radice dei miei fallimenti. Un giorno, tra le parole di Dio, trovai quanto segue: “Ci sono persone che idolatrano particolarmente Paolo. Amano uscire e tenere discorsi e operare, amano riunirsi; gli piace che la gente le ascolti, le adori e le circondi. Amano essere considerate con un certo prestigio dagli altri ed essere apprezzate per la loro immagine. Analizziamo le loro nature da questi comportamenti: quale tipo di natura possiedono le persone che hanno simili comportamenti? Se si comportano realmente così, allora ciò è sufficiente a dimostrare che sono arroganti e presuntuose. Non venerano affatto Dio; ricercano uno status più elevato e desiderano esercitare autorità sugli altri, dominarli e godere di una posizione di prestigio nelle loro menti. Gli aspetti delle loro nature che emergono sono l’arroganza e la presunzione, una riluttanza a venerare Dio e un desiderio di essere venerate da altri. Questa è la classica immagine di Satana. Simili comportamenti possono offrire una visione molto chiara delle loro nature(“Come conoscere la natura umana” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”). Inoltre, in “Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita” c’è scritto: “L’essenza e la natura di Satana sono il tradimento. Ha tradito Dio fin dall’inizio e, dopo aver tradito Dio, ha ingannato, imbrogliato, manipolato e controllato l’uomo sulla terra creata da Dio, cercando di porsi sullo stesso piano di Dio e creare un regno separato. […] Vedete, non è la natura di Satana tradire Dio? Da tutto ciò che Satana ha fatto all’umanità capiamo chiaramente che Satana è un vero demone che resiste a Dio e che la natura di Satana è tradire Dio. Tutto questo è assoluto” (“Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita Volume”). Contemplando queste parole, non potevo fare a meno di tremare dalla paura. Avevo capito che ciò che avevo vissuto era completamente a immagine di Satana e che ero arrogante e presuntuosa, senza mai adorare Dio. Dio mi aveva esaltato per svolgere il mio dovere nella Chiesa, in modo che potessi condurre i fratelli e le sorelle davanti a Dio con il timore di Lui nel cuore, e permettere alle persone di avere nel loro cuore un posto per Dio, oltre che temerLo e ubbidirGli. Di fronte all’esaltazione di Dio non ero stata sollecita nelle Sue intenzioni di farmi svolgere il mio compito e non sentivo il dovere di aiutare i fratelli e sorelle a entrare nella vita. Al contrario, desideravo sempre che le persone mi prestassero attenzione e mi ascoltassero e, per soddisfare i miei desideri, cercavo sempre di diventare importante ovunque mi trovassi. Ero persino gelosa dei buoni e invidiosa dei forti e gareggiavo ostinatamente con gli altri per essere loro superiore. Dall’esterno sembrava fossi in competizione con le persone, ma in realtà stavo lottando contro Dio. Questa è una cosa che offende gravemente l’indole di Dio. Mi giudicava e mi puniva, mi castigava e mi disciplinava e mi privava del prestigio sociale per farmi riflettere su me stessa e pentire. Capii che l’amore di Dio per me era troppo profondo e troppo grande! Non riuscivo a fare a meno di provare rimorso e di sentirmi in colpa e odiavo il fatto che la mia corruzione fosse così profonda. Seguivo Dio ma non avevo cercato la verità e al contrario mi ero data da fare ciecamente solo per ottenere reputazione e prestigio. Avevo veramente fallito nel cercare di vivere secondo l’amore e la salvezza di Dio. Più facevo introspezione e più chiaramente vedevo che i detti su cui avevo basato la mia vita, ad esempio “Come un albero passa la vita con la sua corteccia, un uomo passa la vita con il suo volto” e “Come un uomo lascia dietro di sé una reputazione, un’oca selvatica lascia dietro di sé una voce”, erano menzogne usate da Satana per corrompere e far del male all’umanità. Mi ero resa conto che Satana usava queste cose per paralizzare le anime delle persone, distorcere la loro mente e far loro avere visioni errate sulla vita, facendoli impegnare accanitamente per ottenere cose vuote come il prestigio sociale, la fama, la fortuna e la reputazione, e alla fine allontanarsi e tradire Dio, in modo che tutti seguissero le sue false credenze e lavorassero per lui, per poi essere devastate e danneggiate da lui a piacere. Ero una di quelle persone che avevano sviluppato una visione errata sulla vita basata sulle menzogne di Satana, diventando arrogante, presuntuosa, altezzosa e senza alcun posto per Dio nel mio cuore. Vivevo nella corruzione e trattavo Dio come un nemico. D’ora in poi non sarò mai più contro Dio mentre godo della Sua pietà. Mi ravvedrò completamente, rifiuterò del tutto Satana, donerò il mio cuore interamente a Dio e assumerò le sembianze di una vera persona per confortare il cuore di Dio. Dopo tutto ciò, cercai come continuare il mio percorso futuro e come perseguire la verità per soddisfare la volontà di Dio. Ringrazio Dio per avermi guidato ancora una volta. Allora vidi le parole di Dio: “Oggi, anche se non sei un lavoratore, dovresti essere in grado di svolgere il compito di creatura di Dio e cercare di sottometterti a tutte le Sue disposizioni. Dovresti essere in grado di obbedire a tutto ciò che Dio dice e sperimentare ogni sorta di tribolazione e affinamento e, benché tu sia debole, in cuor tuo dovresti comunque essere capace di amare Dio. Coloro che si assumono la responsabilità della propria vita sono disposti a svolgere il compito di creatura di Dio, e il punto di vista di tali persone sulla ricerca è quello giusto. Questi sono gli uomini di cui Dio ha bisogno. […] In quanto creatura di Dio, l’uomo dovrebbe cercare di compiere il dovere di creatura di Dio e di amarLo senza fare altre scelte, perché Dio è degno del suo amore. Coloro che cercano di amare Dio non dovrebbero mirare ad alcun beneficio personale o a ciò che desiderano personalmente; questo è il sistema di ricerca più corretto(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). Come un faro, le parole di Dio illuminarono il mio cuore, dirigendomi sulla via che avrei dovuto seguire. Dio spera che le persone, indipendentemente dal prestigio sociale e dagli ambienti in cui sono finite a vivere, diano il loro massimo per cercare la verità e possano obbedire a ciò che Dio ha orchestrato e organizzato e cerchino di amare e soddisfare Dio. Questo è il modo più giusto di seguirLo ed è anche la retta via della vita che una creatura creata dovrebbe percorrere. Per questo presi una decisione davanti a Dio: Oh Dio, grazie per avermi mostrato la retta via della vita. Il mio prestigio del passato era dovuto alla Tua esaltazione. Ritrovarmi oggi senza prestigio sociale è anche dovuto alla Tua giustizia. Io sono solo una minuscola creatura creata. D’ora in avanti desidero solo cercare la verità e ubbidire a tutti i Tuoi piani.

In seguito, la mia situazione tornò rapidamente al normale grazie alla lettura delle parole di Dio e alla vita nella Chiesa. La Chiesa organizzò nuovamente un compito adatto a me. Inoltre, mi concentrai sulla ricerca della verità nello svolgimento del mio dovere, ogni volta che succedeva qualcosa ricercavo le intenzioni di Dio, tentavo di conoscere me stessa e trovavo le corrispondenti parole di Dio per risolverla. Quando mi trovavo davanti qualcosa che riguardava la reputazione e il prestigio sociale, sebbene mi venissero in mente dei pensieri, attraverso la preghiera e le parole di Dio cercavo la verità e rinunciavo a me stessa e gradualmente riuscivo a non essere controllata da queste cose e a svolgere il mio dovere con la pace nell’anima. Quando vidi i fratelli e le sorelle, che non avevano creduto in Dio per altrettanto tempo di me, a cui venivano affidate commissioni, mentre cercavo la verità, riuscivo a comprendere che qualsiasi compito svolto è predestinato da Dio e che dovevo obbedire ai piani di Dio. Di conseguenza, riuscivo a svolgerlo nel modo giusto. Quando i fratelli e le sorelle avevano a che fare ed esponevano la mia natura e la mia essenza, sebbene sentissi di aver perso la reputazione, riuscivo comunque a diventare obbediente tramite la preghiera. Questo avveniva perché l’amore di Dio è disceso su di me e mi ha immensamente giovato nel cambiare il mio atteggiamento nella vita. In passato mi ero concentrata troppo sulla reputazione e non ero disposta ad aprirmi a nessuno, per timore che gli altri mi disprezzassero. Ora vivo come una persona onesta in conformità con le richieste di Dio e se ho qualche problema, ne discuto apertamente con i fratelli e sorelle, e questo mi rende particolarmente sollevata e felice nel profondo della mia anima. Mentre osservavo in me questi cambiamenti, non potevo fare a meno di ringraziare e lodare Dio, perché questi cambiamenti sono arrivati mediante l’opera di castigo e giudizio di Dio degli ultimi giorni.

Ormai seguo Dio Onnipotente da diversi anni. Ripensando ad allora, erano le tossine di Satana che avevano corroso la mia anima. Avevo vissuto sotto il dominio di Satana che mi aveva devastata e ingannata per diversi anni. Non conoscevo il valore e il significato della vita. Non riuscivo a veder la luce né a trovare la vera gioia e felicità. Ero sprofondata nell’abisso della sofferenza e non ero in grado di uscirne da sola. Ora, dopo numerosi castighi e giudizi di Dio, sono riuscita a liberarmi dalla stretta di Satana e a ottenere sollievo e libertà. Ho recuperato la coscienza e la ragione e ho anche l’obiettivo corretto da raggiungere, seguendo Dio sulla retta e luminosa via della vita. Attraverso il castigo e il giudizio di Dio, ho realmente vissuto l’amore disinteressato e sincero di Dio, ho goduto della benedizione e ho ricevuto l’amore di cui il mondo dell’uomo non può godere. Solo Dio può salvare l’uomo dall’oceano di sofferenza di Satana e solo l’opera di castigo e giudizio di Dio può purificare l’umanità dalle tossine di Satana all’interno delle persone, per far loro vivere le sembianze di una vera persona e camminare sulla retta via della vita. Il castigo e il giudizio di Dio sono la luce. È la grazia più grande, la migliore protezione e il dono di vita più importante offerti da Dio all’uomo. Proprio come dicono le parole di Dio Onnipotente: “[…] il castigo e il giudizio di Dio fossero per l’uomo la migliore protezione e la grazia più grande. Solo attraverso il castigo e il giudizio di Dio l’uomo potrebbe risvegliarsi, odiare la carne e odiare Satana. La rigorosa disciplina di Dio libera l’uomo dall’influenza di Satana, lo libera dal suo piccolo mondo e gli permette di vivere nella luce del volto di Dio. Non c’è salvezza migliore del castigo e del giudizio!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Ringrazio il castigo e il giudizio di Dio per avermi salvata e avermi permesso di rinascere! Nel mio percorso futuro nella fede in Dio, non risparmierò alcun sforzo nella ricerca della verità, riceverò ancora il castigo e il giudizio di Dio e mi libererò completamente delle tossine di Satana per ottenere la purificazione, raggiungerò una vera conoscenza di Dio e diventerò una persona che ama sinceramente Dio.

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