Come ci dovremmo approcciare al Natale in modo uniforme alla volontà di Dio?
Le origini del Natale
Ogni anno, all’avvicinarsi del Natale, i negozi delle vie predispongono vetrine abbaglianti piene di regali natalizi, con Babbo Natale e gli alberi di Natale, e così via. Sugli alberi e sugli edifici ci sono molte luci colorate disposte a festoni; intere città vengono decorate con lanterne e addobbi colorati e dovunque si respira gioia ed entusiasmo. Per il Cristianesimo, il Natale è una festa molto speciale e molte chiese iniziano a impegnarsi a preparare tutto ciò che è necessario per la festa parecchi mesi prima. Il giorno di Natale, le chiese sono piene e i fratelli e le sorelle partecipano alle celebrazioni, prendendo parte alla cena di Natale, preparando spettacoli, adorando il Signore Gesù, e così via. I visi delle persone sono raggianti di felicità. Tuttavia, quando ci riuniamo con gioia per celebrare la nascita del Signore Gesù, comprendiamo il significato del Natale? Forse i fratelli e le sorelle diranno: “Il Signore Gesù fu inchiodato alla croce per redimere tutta l’umanità e, quindi, per ricordare e celebrare la Sua nascita, i cristiani hanno istituito il Natale. Sebbene il giorno specifico in cui il Signore Gesù nacque non sia menzionato nella Bibbia, il Natale è diventato gradualmente una festa universale, sulla scia dell’espansione del Vangelo di Gesù Cristo”. Probabilmente siamo venuti a conoscenza di questi fatti, ma conosciamo forse l’amore di Dio e la Sua volontà per noi, che, in realtà, erano nascosti dietro la nascita del Signore Gesù? E qual è il modo perfetto, per il Signore, di accostarsi al Natale?
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Il Signore Gesù nacque per l’amore di Dio e per la salvezza dell’umanità
In principio, Jahvè Dio operò tra gli esseri umani sotto forma di Spirito, Si avvalse di Mosè per proclamare le Sue leggi e i Suoi comandamenti, insegnò all’umanità come vivere sulla terra, fece conoscere alle persone ciò che era bene e ciò che era male, il modo in cui adorare Dio, e così via. Ma, quando l’Età della Legge stava per giungere al termine, poiché l’umanità era stata corrotta da Satana ancora più profondamente, gli uomini non riuscivano a obbedire alle leggi e i sacrifici non erano più sufficienti a garantire l’espiazione dei loro peccati; in ogni momento, le persone correvano il rischio di essere condannate e messe a morte dalle leggi. Dio non poteva sopportare di vedere l’umanità, che Egli aveva creato con le Sue mani, distrutta in tale modo. Perciò, per consentire all’umanità di sopravvivere, Egli scese dal cielo e Si incarnò come il Signore Gesù Cristo, Si manifestò e compì le Sue opere, espresse il Suo messaggio nei termini seguenti: “Ravvedetevi, perché il regno de’ cieli è vicino” (Matteo 4:17). Insegnò alle persone a essere tolleranti, pazienti, ad amare i nemici e a perdonare gli altri settanta volte sette. Inoltre, Egli guarì i malati, cacciò i demoni, compì molti miracoli e prodigi e, alla fine, fu inchiodato alla croce, redimendo così gli esseri umani dai loro peccati. A condizione che accettiamo il Signore Gesù come nostro Salvatore e preghiamo sinceramente il Signore, confessando i nostri peccati e pentendoci, i nostri peccati vengono perdonati e possiamo godere di pace, gioia e di tutta l’abbondanza della grazia che proviene dal Signore. Si può anche dire che, solo perché il Signore Gesù venne al mondo e Dio Si incarnò personalmente per compiere l’opera di redenzione, l’umanità fu in grado di sfuggire alla condanna e ai ceppi della legge e, così, non fu più soggetta alla condanna o alla pena di morte. Solo grazie alla nascita del Signore Gesù, coloro che Lo seguivano poterono godere di pace e gioia autentiche. E, ancor di più, solo perché il Signore Gesù nacque e lo Spirito di Dio Si materializzò in un corpo ordinario, utilizzando la lingua dell’umanità per pronunciare i Suoi discorsi, conosciamo più chiaramente, dalle Sue parole, la volontà di Dio e i Suoi requisiti per l’uomo, possiamo sperimentare una pratica di fede nuova, più elevata e la nostra relazione con Dio può essere ancora più stretta. Ciò che stava dietro la venuta sulla terra del Signore Gesù, l’espressione della verità e il completamento dell’opera della crocifissione, era colmo dei meticolosi sforzi di Dio per salvare l’umanità; era il Suo amore e la Sua misericordia nei riguardi di noi esseri umani corrotti!
Quali sono la volontà e i requisiti del Signore Gesù per noi?
Sebbene il Signore Gesù abbia concluso l’opera di redenzione, sia risorto e asceso al cielo, molti, a Natale, per ricordare la Sua nascita, organizzano ricevimenti serali, preparano spettacoli e celebrano la nascita del Signore Gesù. Ma siamo mai stati consapevoli di quale sia il significato del Natale e quale la volontà del Signore Gesù e i Suoi requisiti per noi? Cosa dovremmo fare esattamente per accontentare Dio e guadagnare la Sua lode?
Il Signore Gesù disse: “L’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. […] Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede” (Giovanni 4:21, 23). Dalle parole del Signore Gesù comprendiamo che Egli spera che adoriamo Dio in spirito e verità e che non aderiamo rigidamente a ogni sorta di formalismo o che siamo impegnati in attività. I farisei, i sommi sacerdoti e gli scribi nel tempio, nei tempi antichi, si concentravano solo sull’impegno in varie cerimonie religiose e sull’adesione alle regole. Ogni giorno, facevano sacrifici per adorare Dio, ma prestavano poca attenzione a mettere in pratica le Sue parole, non seguivano nemmeno i comandamenti di Jahvè Dio, tanto è vero che, addirittura, abbandonarono i comandamenti di Dio e aderirono solo alle tradizioni dell’uomo. Alla fine, non solo non si guadagnarono la lode di Dio, ma furono anche odiati e maledetti dal Signore Gesù. Se le chiese oggi tengono grandi celebrazioni per il Natale, si tratta solo di un impeto temporaneo di entusiasmo: tutti si riuniscono con gioia e felicità, ma non si adora veramente il Signore e non si usa questa occasione per comprendere la Sua volontà o acquistare conoscenza di Lui e, quindi, non si riceve l’approvazione del Signore Gesù. In effetti, dal momento in cui iniziò ufficialmente la Sua opera di redenzione al momento in cui la completò, il Signore Gesù espresse molte verità e stabilì molti requisiti per noi. La volontà del Signore consiste nella speranza che tutti ci concentreremo sul mettere in pratica le Sue parole e sull’osservare i Suoi insegnamenti in ogni momento, in ogni luogo, a prescindere da quali problemi o da quali persone possiamo incontrare. Questo è ciò che il Signore ci richiede ed è il principio della pratica di fede fondamentale per coloro tra noi che credono in Dio. Proprio come disse il Signore Gesù: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli” (Giovanni 8:31), “Voi siete miei amici, se fate le cose che vi comando” (Giovanni 15:14). Perciò, si può vedere che, nella nostra vita ordinaria e nei nostri rapporti con gli altri, è della massima importanza focalizzarsi sul praticare in conformità con le parole del Signore, perché questo è ciò che, più di ogni altra cosa, devono conseguire coloro che credono in Dio e Lo adorano sinceramente.
Stiamo davvero adorando il Signore?
A Natale, molti fratelli e sorelle vengono in chiesa per celebrare la nascita del Signore Gesù, pregare insieme, leggere la Bibbia insieme e per cantare insieme le lodi del Signore. Ma, per il resto del tempo, siamo impegnati con il nostro lavoro e con la nostra carriera e nell’interagire con gli altri. Molto raramente ci fermiamo con calma al cospetto del Signore e preghiamo-leggiamo le Sue parole o cerchiamo di comprendere la Sua volontà. Alcuni fratelli e sorelle spesso frequentano le riunioni, ma raramente mettono in pratica le parole di Dio e ne fanno esperienza nella loro vita; vivono ancora nel peccato, e i loro peccati aumentano velocemente. Per esempio, il Signore Gesù richiede che siamo umili e miti, ma, mentre conviviamo e lavoriamo con i nostri colleghi e con i fratelli e le sorelle della chiesa, siamo dominati dalle nostre indoli arroganti, consideriamo perfette le nostre opinioni e idee, difendiamo noi stessi e siamo incapaci di convivere pacificamente con gli altri. Il Signore Gesù richiede che impariamo a perdonare e ad amare gli altri come amiamo noi stessi. Ma quando gli altri si intromettono nei nostri interessi, ci sentiamo offesi a tal punto da vivere nell’ambito delle indoli avvelenate di Satana e giudicare e condannare gli altri. Il Signore Gesù richiede che ci distinguiamo dalle persone mondane, ma, nella nostra ricerca della fama, dello status e dei piaceri fisici del mondo, ne seguiamo le tendenze malvagie, viviamo nel peccato e ci allontaniamo sempre di più dal Signore. Questi sono solo alcuni esempi del modo in cui non riusciamo a essere all’altezza dei requisiti del Signore. Sebbene attribuiamo molta importanza all’osservanza delle cerimonie religiose e ci concentriamo sull’essere grati per la salvezza del Signore e Gli rendiamo gloria nei giorni festivi specifici, non seguiamo la Sua via e spesso viviamo nel peccato. È questo il modo in cui adoriamo il Signore Gesù? Il Signore potrebbe davvero lodarci per questo? Prendete, per esempio, dei genitori che allevano un figlio fino all’età adulta: se il figlio è veramente sensibile e devoto, si preoccuperà di sapere cosa piace e cosa non piace ai suoi genitori e, ogni volta che farà qualcosa per loro, saprà sempre cosa fare per compiacerli. Ma se tutto ciò che fa è dare una grande festa il giorno del compleanno dei genitori e limitarsi a dire: “Vi amo, mamma e papà!” e, quando i genitori hanno veramente bisogno di lui, è troppo impegnato con la sua vita per adempiere alle proprie responsabilità filiali, si può dire che sia davvero devoto?
Come conformarsi alla volontà di Dio e guadagnarsi la Sua lode
Se desideriamo diventare persone che adorano veramente Dio e si guadagnano la Sua lode, la chiave sta nel praticare la fede in conformità con le parole di Dio, esaltarLo nei nostri cuori, concentrarsi sul seguire la via del Signore in tutte le cose, mettere la parola del Signore al primo posto e utilizzare la nostra vita per renderGli testimonianza e glorificarLo. Naturalmente, alcuni fratelli e sorelle a Natale si riuniscono per cantare inni e lodare il Signore, per condividere gli uni con gli altri le esperienze e la conoscenza derivanti dalla messa in pratica delle parole del Signore nella propria vita, per sostenersi e aiutarsi a vicenda a risolvere i problemi delle loro vite spirituali e per accorciare la distanza tra essi stessi e Dio, e anche questo è conforme alla Sua volontà. Inoltre, quando si avvicina il Natale, in molte nazioni occidentali si organizzano eventi di beneficienza per i cristiani perseguitati e i senzatetto e riuniscono persone in cerca di un riparo e rifugiati cristiani perseguitati di tutto il mondo, in modo che possano condividere gli uni con gli altri le proprie esperienze, consentendo loro, in tal modo, di sentire il calore di Dio nel freddo glaciale dell’inverno. Anche queste sono cose di cui Dio Si ricorderà. In breve, la festa non è importante in sé stessa, come non lo sono le varie cerimonie. La cosa più importante sono le parole del Signore Gesù e le cose che Egli ci richiede. Essere in grado di avere un cuore timoroso di Dio e ricercare la volontà del Signore in tutte le cose, mettere in pratica le Sue parole e accontentarLo soddisfacendo i Suoi requisiti: questa è la cosa più importante. Solo praticando la fede in questo modo adoriamo veramente il Signore Gesù e ci guadagniamo la Sua lode.
Siano rese grazie all’illuminazione e alla guida di Dio e possa Egli essere con tutti noi!
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