Non mi lamento più della mia scarsa levatura
Alle elementari, prendevo brutti voti, ma ero giovane e quindi non mi sentivo in imbarazzo. Ma durante la scuola media, quando ho iniziato a notare che i miei insegnanti e compagni rispettavano e lodavano gli studenti con buoni voti, sono diventata invidiosa. Anch’io volevo migliorare nei miei studi per ricevere le lodi di tutti, ma per quanto mi sforzassi, non riuscivo ad alzare i miei voti. Mi davo la colpa, dicendo: “Come posso essere così stupida? Che vergogna!” Così ho finito per ritirarmi. Quando ho iniziato a cercare lavoro, sono riuscita a trovare solo lavori manuali, perché non avevo istruzione e capacità e non ero particolarmente brillante. Quando ho visto che le persone intelligenti e istruite potevano guadagnare di più senza dover fare lavori fisici, mi sono incolpata di essere poco intelligente e mi sono sentita molto depressa.
Dopo aver accettato l’opera degli ultimi giorni di Dio Onnipotente, ho visto che i leader della chiesa erano in grado di rinunciare alle cose, di spendersi, di soffrire e di pagare un prezzo, e potevano risolvere le difficoltà dei fratelli e delle sorelle condividendo sulle parole di Dio. Tutti li ammiravano e li rispettavano e di conseguenza sono diventata molto invidiosa di loro. Attendevo con ansia il giorno in cui anch’io avrei potuto diventare un leader della chiesa. Non avrei mai immaginato che solo due anni dopo sarei stata scelta come leader della chiesa. Ho rinunciato con entusiasmo alle cose, mi sono spesa, e mi impegnavo attivamente per trovare case di accoglienza e persone che svolgessero i compiti quando serviva. Non mi sono mai lamentata, anche se il lavoro era difficile o faticoso. Facevo del mio meglio per aiutare chiunque avesse dei problemi, e tutti i fratelli e le sorelle mi lodavano per la mia capacità di sopportare la sofferenza e per il mio atteggiamento amorevole. Ma il lavoro della chiesa non ha mai mostrato segni di miglioramento, perché seguivo le regole, ripetevo le parole degli altri e non ero in grado di usare la verità per risolvere problemi reali. Alla fine, non ero tagliata per questo lavoro e sono stata licenziata, e questo mi lasciò profondamente frustrata e negativa. Sentivo che se i miei fratelli e le mie sorelle avessero saputo che avevo una scarsa levatura, mi avrebbero guardato dall’alto in basso e quindi avrei avuto ancora meno possibilità di essere notata. Non potevo fare a meno di dare la colpa a Dio: perché la mia levatura era così scarsa mentre altre persone ne avevano una così buona? In seguito, il leader della chiesa mi assegnò un compito di affari generali. Ogni volta che pensavo che potevo fare solo lavori manuali perché avevo scarsa levatura, e non riuscivo a guadagnarmi il rispetto degli altri, mi sentivo un po’ giù e non ero motivata a fare il mio dovere. Dopo un po’, il leader mi assegnò il ruolo di salvaguardare la proprietà della chiesa. Per motivi di sicurezza, potevo interagire solo con un altro fratello. Ho pensato tra me e me: “A causa della mia scarsa levatura, posso solo svolgere questi compiti dietro le quinte”. Pensando questo, ho perso la motivazione nel svolgere mio compito. Non riassumevo le deviazioni o i problemi che si presentavano e tanto meno cercavo la verità per risolverli.
Più tardi, ho letto un passo delle parole di Dio che mi ha in qualche modo risvegliata. Dio Onnipotente dice: “La maggior parte di coloro che Dio salva non sono persone che occupano posizioni elevate nel mondo o nella società. Poiché la loro levatura e le loro abilità sono medie o addirittura scarse, essi lottano per trovare popolarità o successo nel mondo, avendo spesso la sensazione che la vita è squallida e ingiusta. Questo porta a un bisogno di fede e, alla fine, a presentarsi davanti a Dio e a entrare nella casa di Dio. Questa è una condizione di fondo che Dio dà alle persone quando le sceglie. Solo con questo bisogno si può provare il desiderio di accettare la salvezza di Dio. Se le tue condizioni in tutti gli aspetti sono buone e idonee a impegnarti nel mondo, e sei sempre desideroso di farti un nome, allora non proverai il desiderio di accettare la salvezza di Dio, e non avrai neppure l’opportunità di ricevere la Sua salvezza. Puoi anche avere una levatura media o addirittura scarsa, ma sei comunque molto più benedetto dei non credenti di avere l’opportunità di essere salvati da Dio. Perciò avere una levatura scarsa non è un tuo limite né un ostacolo per liberarsi dall’indole corrotta e ottenere la salvezza. In ultima analisi è Dio che ti ha dato questa levatura. Tu hai tanto quanto Dio ti dà. Se ti dà una buona levatura, allora ne hai una buona. Se te ne dà una media, allora ne hai una media. Se te ne dà una scarsa, allora ne hai una scarsa. Una volta compreso questo, devi accettarlo da Dio ed essere in grado di sottometterti alla Sua sovranità e alle Sue disposizioni. Quale verità forma la base della sottomissione? Il fatto che tali disposizioni di Dio contengono il Suo buon volere; le Sue intenzioni sono scrupolose e le persone non devono lamentarsi o fraintendere il cuore di Dio. Egli non ti terrà in grande considerazione per la tua buona levatura, né ti disprezzerà o detesterà per la tua levatura scarsa. Cosa detesta Dio? Ciò che Egli detesta sono le persone che non amano o non accettano la verità, che comprendono la verità ma non la praticano, che non fanno ciò che sono in grado di fare, che non sono capaci di dare il massimo nei loro doveri ma hanno sempre desideri stravaganti, vogliono sempre prestigio, gareggiano per una posizione e vogliono sempre qualcosa da Lui. Questo è ciò che Dio trova disgustoso e detestabile” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità II, “Come perseguire la verità (7)”). Mentre riflettevo sulle parole di Dio, fui profondamente toccata. Mi resi conto che Dio aveva predeterminato che avrei avuto una scarsa levatura e che dietro a questo c’era la Sua benevolenza. Avevo un profondo desiderio di reputazione e di prestigio, e avevo cercato di distinguermi fin dalla più tenera età. Se avessi avuto una buona levatura e buone qualifiche, e avessi raggiunto una reputazione elevata nel mondo e fossi stata rispettata e ammirata, non sarei mai arrivata davanti a Dio e avrei vissuto sotto le angherie di Satana, godendo dei piaceri del peccato. Mi resi conto che la mia scarsa levatura mi aveva aiutata a ottenere la protezione di Dio e mi aveva portata davanti a Dio. Questa è stata la salvezza di Dio. Poiché non avevo una buona levatura, la chiesa mi assegnò al lavoro degli affari generali e il compito era abbastanza adatto a me. Se mi fossi impegnata, avrei potuto fare bene, invece mi lamentavo perché il compito non mi permetteva di distinguermi e di farmi notare. Sono stata perfino superficiale e ho svolto il mio compito alla leggera. Vedendo che non svolgevo il mio ruolo, mi resi conto di essere così arrogante e irrazionale!
Poi mi sono imbattuta in un altro passo delle parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Le persone di scarsa levatura dimostrano in modo particolare la loro mancanza di creatività non sapendo come applicare fondamenti e principi a un lavoro specifico e reale; sono solo capaci di ripetere parole a pappagallo, imparare dottrine e memorizzare regole. La pura e semplice memorizzazione di dottrine e regole è inutile e non indica che una persona abbia creatività. Il fatto che una persona abbia o meno creatività appare evidente se è in grado di mettere in pratica fondamenti, principi e regole nella vita reale, svolgendo bene il lavoro legato a queste fondamenti e principi, in modo che non rimangano semplici parole e dottrine, regole e formule, ma vengano messi in pratica nella vita delle persone e applicati a esse, consentendo loro di usarli e trarne beneficio e assistenza, diventando un cammino per la pratica nella vita, o una guida, una direzione e un obiettivo per la vita. Se una persona è priva di questa creatività ed è capace solo di blaterare parole e dottrine e gridare slogan, e non è in grado di mettere in pratica questi principi e fondamenti quando è il momento di svolgere il proprio dovere, coloro che seguono un tale leader o responsabile non otterranno principi di pratica in questo aspetto della verità. Tali leader o responsabili sono persone di scarsa levatura, incapaci di lavorare e, una volta identificati, dovrebbero essere segnalati e destituiti. […] Pertanto, la creatività è un’abilità fondamentale per un leader, un lavoratore o un responsabile. Se non hai levatura e abilità di base per svolgere il lavoro, devi essere assolutamente prudente e non andare semplicemente per la tua strada spinto dall’entusiasmo, volendoti sempre distinguere, ed essere un leader o un responsabile. Così facendo non solo ostacoli te stesso, ma anche gli altri nel ricevere la salvezza. Se ostacoli solo te stesso, sei causa solo della tua morte, ma se ostacoli i fratelli e le sorelle, non stai forse danneggiando molte persone? Forse a te non importa della tua vita, ma agli altri importa della loro. Inoltre, una cosa è ostacolare la tua vita quotidiana o il tuo successo finanziario, ma ostacolare il lavoro della chiesa non è una cosa da poco. Sei in grado di assumerti una simile responsabilità? Se sei davvero una persona con una coscienza e senti che questa responsabilità è importante, che ostacolare il lavoro della chiesa non è una cosa per cui puoi assumerti la responsabilità, allora non devi assolutamente ricorrere a qualsiasi mezzo necessario per metterti in mostra e contendere per la leadership. Se sei privo di levatura e statura, non cercare sempre di distinguerti. Non lasciare che la tua brama di autorità ostacoli il lavoro della chiesa o impedisca al popolo eletto di Dio di entrare nella verità e ottenere una buona destinazione: questo è un peccato! Dovresti avere un po’ di autoconsapevolezza. Fai ciò che sei in grado di fare e non aspirare sempre a essere un leader. Oltre a essere un leader, ci sono molti altri doveri che puoi svolgere. Essere un leader non è un tuo diritto esclusivo, né dovrebbe essere il tuo perseguimento. Se hai la levatura e la statura per essere un leader e hai anche un senso di peso, allora è meglio lasciare che ti eleggano gli altri. Questa pratica avvantaggia il lavoro della chiesa e tutte le persone coinvolte. Se ti manca la levatura per essere un leader, dovresti essere premuroso e assumerti una certa responsabilità per il futuro degli altri. Non competere sempre per essere un leader e non ostacolare gli altri. Voler essere un leader e farsi carico del lavoro della chiesa pur avendo scarsa levatura dimostra una mancanza di ragione. Se non hai la levatura e la statura, limitati a svolgere bene i tuoi doveri. Adempiere veramente ai tuoi doveri dimostra che hai una certa ragione. Lavora secondo le tue capacità; non nutrire ambizioni e desideri. Non cercare solo di soddisfare i tuoi desideri personali trascurando il lavoro della chiesa, perché questo danneggia sia te che la chiesa. Questa è la manifestazione di una scarsa levatura in termini di creatività” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità II, “Come perseguire la verità (7)”). Ciò che Dio ha esposto è stato proprio il mio comportamento. Avevo una levatura scarsa e mancavo di creatività, ero solo in grado di comprendere alcune conoscenze dottrinali e di attenermi a certe regole nel mio dovere, ma non ero in grado di risolvere i problemi reali, quindi non ero adatta a servire come leader. Dopo essere stata scelta come leader, ho servito con entusiasmo, mi sono spesa, sono stata motivata e ho potuto svolgere un lavoro di affari generali, ma, avendo una scarsa levatura, potevo solo seguire i regolamenti e fare tutto secondo le regole. Non riuscivo a capire e a risolvere i problemi reali del lavoro e alla fine sono stata licenziata perché non ero in grado di svolgere un lavoro vero e proprio. Ci sono alcuni principi che possiamo seguire per determinare se qualcuno è adatto a diventare un leader. Come minimo dovrebbe avere una buona umanità e una levatura medio, ed essere in grado di risolvere problemi reali. Per quanto mi riguarda, non avevo le qualitá di un leader, e se avessi continuato a ricoprire quel ruolo, avrei solo ostacolato il lavoro della chiesa e ritardato l’ingresso nella vita dei miei fratelli e sorelle. Sarebbe stata un’enorme trasgressione! Era giusto che il leader mi licenziasse, dato che avevo una levatura scarsa e non ero in grado di svolgere il lavoro della chiesa. Questo non solo mi proteggeva, ma era anche la cosa responsabile da fare per il lavoro della chiesa. Ma mi mancava la consapevolezza di me stessa. Avevo una levatura scarsa, ma un forte desiderio di prestigio e di reputazione, volevo sempre distinguermi servendo come leader o lavoratrice. Quanto ero irrazionale! Ho pregato Dio dicendo: “Caro Dio, tutte le grazie a Te. Mi hai impedito di percorrere una strada malvagia appena in tempo, con la destituzione da parte Tua. Mi hai anche aiutato a capire il mio stato attraverso l’esposizione delle Tue parole. Ora accetto completamente il fatto di essere stata licenziata perché di scarsa levatura. Oh Dio, sono disposta a pentirmi e a non dare più la colpa alla mia scarsa levatura. Desidero cercare la verità per risolvere la mia disposizione corrotta e avere il giusto atteggiamento nei confronti della mia levatura”.
Continuai a riflettere e a cercare il motivo per cui mi lamentavo sempre della mia scarsa levatura. Più tardi, dopo aver letto un passo delle parole di Dio, ho capito che c’era un problema nel mio stato. Dio Onnipotente dice: “Gli anticristi hanno a cuore la propria reputazione e il proprio prestigio in modo maggiore rispetto alle persone comuni, e ciò è qualcosa di intrinseco alla loro indole essenza; non è un interesse temporaneo né l’effetto transitorio dell’ambiente circostante. È qualcosa all’interno della loro vita, delle loro ossa, e dunque è la loro essenza. Vale a dire, in tutto ciò che gli anticristi fanno, la loro prima considerazione va alla propria reputazione e al proprio prestigio, nient’altro. Per loro, la reputazione e il prestigio sono la vita, nonché l’obiettivo dell’intera esistenza. In tutto ciò che fanno, la priorità è: ‘Cosa ne sarà del mio prestigio? E della mia reputazione? Fare questa cosa mi darà una buona reputazione? Eleverà il mio prestigio nella mente delle persone?’. Questa è la prima cosa a cui pensano, il che dimostra ampiamente che hanno l’indole e l’essenza degli anticristi; altrimenti non prenderebbero in considerazione questi problemi. Si può dire che, per gli anticristi, la reputazione e il prestigio non sono un requisito aggiuntivo, né tantomeno qualcosa di estraneo a cui potrebbero rinunciare. Fanno parte della natura degli anticristi, sono nelle loro ossa, nel loro sangue, sono innati in loro. Gli anticristi non sono indifferenti al possesso della reputazione e del prestigio; non è questo il loro atteggiamento. Allora qual è? La reputazione e il prestigio sono intimamente legati alla loro vita di tutti i giorni, alla loro condizione quotidiana, a ciò che perseguono ogni giorno. E così, per gli anticristi, la reputazione e il prestigio sono la vita. A prescindere dal modo e dall’ambiente in cui vivono, dal lavoro che fanno, da cosa perseguano, da quali siano i loro fini o la direzione della loro vita, tutto ruota attorno all’avere una buona reputazione e un elevato prestigio. E questo obiettivo non cambia; non riescono mai a mettere da parte tali cose” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9 – Parte terza”). Dio espone come, qualunque cosa facciano gli anticristi, considerano sempre prima la propria reputazione e il proprio prestigio. In ogni cosa, cercano di soddisfare le loro ambizioni e i loro desideri. Potevo avere una levatura scarsa, ma l’indole che rivelavo era proprio quella di un anticristo. Nel mio dovere, cercavo di ottenere il rispetto della gente e volevo sempre essere notata. Di fronte al licenziamento, non avevo riflettuto sulle mie carenze; invece mi ero comportata in modo irragionevole, lamentandomi di Dio per avermi dato una levatura scarsa e diventando negativa e svogliata. Ho visto che, nonostante fossi nella fede da anni e avessi goduto di tanta irrigazione e di tanto rifornimento delle parole di Dio, la mia indole di vita non era cambiata affatto, e tenevo alla reputazione e al prestigio come alla mia stessa vita. Era davvero pericoloso! Pensai alla mia precedente collaboratrice, Yang Jing. Aveva una certa levatura e capacità di lavoro, ma era arrogante, arbitraria e ossessionata dal prestigio. Si metteva in mostra nel suo lavoro ogni volta che era possibile, per ottenere il rispetto della gente e faceva cose che intralciavano e disturbavano il lavoro della chiesa. La nostra leader la richiamò e la rimproverò più volte, ma lei non si pentì. Alla fine, fu rivelata come anticristo ed espulsa. Ero sempre alla ricerca di prestigio, fama e guadagno, quindi, se avessi avuto una buona levatura, non appena avessi raggiunto il prestigio e guadagnato il rispetto della gente, avrei certamente percorso la stessa strada di Yang Jing. Pregai silenziosamente Dio, dicendo: “Oh Dio, sono stata corrotta troppo profondamente da Satana e sono così ossessionata dal prestigio, dalla fama e dal guadagno. Se non fosse per il giudizio e l’esposizione delle Tue parole, sarei stata completamente ignara dell’indole da anticristo che ho rivelato. Sono stata così insensibile e ottusa! Oh Dio, ti ringrazio per avermi illuminata e guidata attraverso le tue parole. Sono pronta a pentirmi e a perseguire la verità e a compiere il mio dovere al meglio della mia levatura”.
Durante le devozioni, mi sono imbattuta in alcuni altri passaggi che mi hanno aiutato a capire come pensare alla mia levatura. Dio Onnipotente dice: “In base alla tua levatura puoi svolgere solo alcuni lavori faticosi, non visibili, disprezzati e non ricordati dalla gente: se questa è la tua situazione, dovresti accettarla da Dio e non sviluppare risentimento nel cuore, e certamente non dovresti scegliere i tuoi doveri in base ai tuoi desideri personali. Fai qualsiasi cosa la casa di Dio disponga per te e, purché sia al livello della tua levatura, dovresti farla per bene […] Anche se non puoi svolgere altri lavori, anche se non puoi giocare un ruolo chiave e decisivo nel lavoro della chiesa e non hai contributi significativi, se puoi esercitare appieno il tuo impegno e la tua lealtà in qualche lavoro inosservato e cercare solo di soddisfare Dio, è sufficiente. Questo non significa venir meno all’esaltazione di Dio verso di te. Non scegliere i compiti in base al fatto che siano sporchi o faticosi, che gli altri ti vedano mentre li svolgi o che le persone ti lodino o ti guardino dall’alto in basso perché li stai svolgendo. Non pensare a questo; cerca solo di accettarlo da Dio, di sottometterti e svolgere bene i tuoi doveri” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità II, “Come perseguire la verità (7)”). “Discernere le varie manifestazioni di persone con levature diverse e fornire questi esempi specifici ti aiuterà a correlarti con loro, in modo che tu possa identificare accuratamente la tua posizione, trattare in modo razionale la tua levatura e le varie condizioni, e trattare razionalmente lo smascheramento e il giudizio di Dio su di te, così come la potatura e il lavoro disposto per te, permettendoti di sottometterti dal profondo del cuore con gratitudine, piuttosto che mostrare resistenza e repulsione. Quando le persone riescono a trattare razionalmente la propria levatura e poi a identificare con precisione la propria posizione, agendo come esseri creati che Dio vuole in modo concreto, facendo correttamente ciò che dovrebbero fare in base alla loro levatura originale e dedicando pienamente la loro lealtà e il loro sforzo, ottengono la soddisfazione di Dio” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità II, “Come perseguire la verità (7)”). Le parole di Dio mi hanno dato un percorso di pratica. Nonostante la mia scarsa levatura, Dio non mi aveva trattata male. La salvaguardia dei beni della chiesa richiedeva responsabilità e attenzione ai dettagli. Dovevo controllare e mantenere regolarmente la proprietà. Se lavoravo con coscienza, ero in grado di fare queste cose e il compito era adatto a me. Dovevo conoscere il mio posto e fare lealmente il mio dovere al meglio delle mie capacità. Ho pensato alle parole di Dio, che dicono: “Le funzioni non sono le stesse. Esiste un unico corpo. Ognuno compie il proprio dovere, ognuno al proprio posto e intento a fare del proprio meglio – per ogni scintilla c’è un lampo di luce – e a ricercare la maturità nella vita. Così Io sarò soddisfatto” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 21”). Le parole di Dio mi hanno incoraggiata molto e, nel profondo, ho voluto conservare questo dovere. In seguito, mentre facevo il mio dovere di salvaguardare la proprietà, riassumevo continuamente i miei errori e i miei difetti, identificare i punti in cui avevo violato i principi e correggere rapidamente i miei problemi dopo averli identificati. Quando non riuscivo a identificare i problemi da sola, pregavo Dio e Gli chiedevo di rivelarmeli. Facevo del mio meglio per fare tutto ciò che era necessario a beneficio del mio lavoro. Il raggiungimento di questa comprensione e trasformazione è stato possibile grazie alla guida delle parole di Dio. Grazie a Dio!
Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?