Solo l’amore di Dio è reale

23 Ottobre 2017

di Xiaodong, provincia dello Sichuan

Dio ha detto: “La nazione cinese, che è stata corrotta per migliaia di anni, a tutt’oggi continua ad esserlo. Ogni sorta di ‘virus’ continua a diffondersi e a propagarsi ovunque come la peste; basta guardare ai rapporti tra le persone per vedere quanti virus siano presenti in loro. È estremamente difficile per Dio sviluppare la Sua opera in un’area così chiusa ermeticamente e infetta da virus. Le personalità, le abitudini, il modo di fare delle persone, ogni espressione delle loro vite e dei loro rapporti interpersonali sono irreparabilmente compromessi al di là di ogni immaginazione, […](La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il cammino… (6)”). La rivelazione nelle parole di Dio mi ha fatto vedere il modo in cui la corruzione di Satana rende anormali tutte le relazioni tra le persone, perché sono tutte basate sulla filosofia di vita di Satana e non contengono alcuna briciola di verità. Senza la salvezza di Dio i miei occhi sarebbero ancora coperti e io sarei ancora intrappolato dalle emozioni, ma l’aver vissuto l’opera di Dio mi ha fatto capire l’essenza di ciò che significa “aiutarsi l’un l’altro” e mi ha mostrato la verità dell’amicizia, dell’amore e dell’affetto dei familiari. Ho capito che solo le parole di Dio sono la verità, che solo vivendo secondo le parole di Dio possiamo sfuggire all’influenza di Satana e che solo comportandoci in base alla verità è possibile vivere una vita piena di significato.

I miei genitori erano entrambi cristiani e all’epoca la nostra fede in Gesù ci ha portato moltissima grazia. In particolare negli affari Dio ci ha benedetto molto in termini di benessere materiale. La maggior parte dei miei parenti non era benestante come la mia famiglia, e i miei genitori si sono presi grande cura di loro sul piano sia finanziario che materiale. I miei parenti avevano moltissimo rispetto per i miei genitori e naturalmente mi consideravano allo stesso modo. È questo l’ambiente favorevole in cui sono cresciuto. Pensavo che i miei amici e i miei parenti fossero meravigliosi e che, di qualsiasi cosa avesse avuto bisogno la nostra famiglia, sarebbero stati disposti ad aiutarci.

Nel 1998 tutti i miei famigliari accolsero l’opera di Dio Onnipotente e, dato che era un settore difficile, abbiamo chiuso l’attività familiare. A quel tempo, io non comprendevo la verità; per questo il mio cuore desiderava ancora questo mondo. Passavo le giornate a mangiare, a bere e a fare baldoria con i miei amici più cari e con i parenti, e poiché spendevo soldi in abbondanza, avevo sempre più amici e partecipavo sempre più di frequente a ritrovi con i compagni di scuola, a feste, ai compleanni e ai matrimoni di compagni di classe e amici. Non vi era occasione in cui non fossi invitato, perché ero troppo “importante”. Oltre a questo, ogni domenica dovevo passare a prendere la mia ragazza e spesso uscivamo insieme. In quel periodo, sebbene non mancassi mai a nessuno dei miei tre incontri settimanali in Chiesa, non capivo ancora niente delle parole di Dio; il mio cuore vagava per il mondo esterno e la mia fede in Dio mi sembrava un giogo di regole. Ma Dio usò questi ambienti per farmi conoscere la verità. Mi dimostrò che le relazioni tra le persone si basano solo su interesse reciproco e che sono prive di sentimenti veri e di amore.

Dopo la chiusura dell’attività, i miei genitori ripararono la nostra casa e, dovendo pagare la retta scolastica per me e mia sorella, dopo qualche anno i risparmi della famiglia quasi finirono. Proprio come dice il proverbio, “quando il fiume scorre basso, gli affluenti scorrono a secco”. Poiché dipendevo da loro per il sostentamento, vi fu una riduzione delle mie spese. Quando potevo, evitavo matrimoni e incontri, grandi o piccoli, e così il mio circolo di amici iniziò a ridursi e il mio stato agli occhi dei miei amici diventò sempre più basso. Man mano che i miei amici e parenti più poveri miglioravano la loro situazione economica, ci frequentavano sempre meno. Questo per me fu un periodo di raffinamento, perché sentivo di non avere alcuno stato nel cuore degli altri. In particolare della mia ragazza, che prese le distanze da me perché non spendevo più soldi come facevo in passato. Alla fine mi lasciò per un altro nel 2001. Quando lo seppi, stentai a crederci. Non lo davo a vedere, ma fu come se mi avessero pugnalato. Le ero stato fedele, le mie intenzioni nei suoi confronti erano sincere. E allora perché, in cambio, mi aveva tradito? È così che si concluse la nostra relazione durata cinque anni. Non sapevo come fare a dimenticarla, e l’unica cosa che riuscii a fare fu seppellire il dolore nel profondo del mio cuore. Dopodiché, non sopportavo quando gli altri menzionavano l’accaduto. Non riuscivo a capire come mi fosse potuta accadere una cosa del genere. Poi un giorno vidi questo passo delle parole di Dio: “La maggior parte degli uomini vive nel sordido regno di Satana e subisce la sua costante derisione; egli li prende in giro in questo e in quel modo, finché non sono mezzi morti, sopportando ogni vicissitudine, ogni avversità del mondo umano. Dopo averli trattati come balocchi, Satana mette fine al loro destino. Così gli uomini trascorrono tutta la loro vita in uno stato di confusione, senza mai godere delle cose buone che Dio ha preparato per loro, bensì guastati e distrutti da Satana. Oggi sono talmente svigoriti e incuranti che non hanno più alcuna voglia di notare l’opera di Dio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (1)”). La rivelazione nelle parole di Dio è un vero ritratto della vita umana. Ripenso a come trascorrevo i miei giorni perso nel mal d’amore, vivendo in un mondo immaginario di “amore romantico”. Ero inesorabilmente intrappolato e non avevo idea che tutte queste cose fossero trucchi di Satana per ingannare le persone, inganni creati per incastrare la gente e farla vivere senza scopo e senza l’inclinazione a prestare attenzione all’opera di Dio. Sebbene mi definissi un credente in Dio, trascorrevo i miei giorni nella preoccupazione e nella sofferenza per questioni di amicizia e di amore, e se le circostanze non fossero cambiate, crederei ancora in quelle “promesse di amore eterno” e “di amicizia fedele” e non mi ci sarei mai sottratto. Poiché mi ero lasciato con la mia ragazza, avevo tagliato tutti i rapporti con i compagni di classe. Senza questo ambiente pieno di distrazioni potevo mettermi il cuore in pace e dedicarmi alla mia fede in Dio. Durante gli incontri, grazie alle condivisioni delle parole di Dio con i miei fratelli e le mie sorelle, arrivai a capire un po’ di verità, acquisii una qualche capacità di comprensione in merito all’amore e all’amicizia e mi resi conto che solo perseguendo e capendo la verità è possibile cambiare i propri punti di vista sulle cose e non essere mai ingannati da Satana. Lentamente, il mio cuore ferito iniziò a guarire. Provai la gioia di un tempo, non ero più perso né vivevo nel dolore. Poiché non vi erano più interruzioni dovute al mondo esterno, riuscivo a rilassarmi e a concentrarmi sugli incontri. Divenni sempre più interessato nella fede in Dio e da allora iniziai a svolgere il mio dovere.

Quando i miei parenti seppero che credevo in Dio, non facevano altro che darmi addosso. Pensavano che alla mia tenera età non avesse senso credere in Dio. Mia zia materna mi chiedeva spesso dei favori, mia zia paterna mi chiedeva di entrare in affari con lei, e persino mia madre adottiva mi spingeva a sposarmi, dicendo che si sarebbe presa cura di mio figlio dopo la nascita (perché non aveva figli suoi). Mia nonna piangeva e diceva: “Non ci sono problemi se i tuoi genitori credono in Dio, perché hanno trascorso metà della loro vita a lavorare e hanno dato tutto ciò che avevano per spianarvi la strada; perciò è arrivato il momento di lasciarli in pace. Dovresti pensare a farti una famiglia e una carriera”. Poi continuò descrivendo come mio padre fosse cresciuto nella povertà, come avesse iniziato dal nulla, quanto avesse sofferto, con quanto impegno avesse lavorato, dicendo che io mi ritrovavo in un ambiente estremamente positivo e che non avevo ideali. La loro improvvisa “preoccupazione” per me mi lusingava. Ero confuso, perché sembrava che ciò che ognuno di loro diceva fosse giusto. Tutti volevano il meglio per me e, poiché erano i miei parenti più stretti, ovviamente non volevano farmi del male. Vivevo nel raffinamento, sebbene sapessi che si trattava di una battaglia spirituale, non avevo più la forza di lottare. Durante un incontro un leader mi mostrò questo brano delle parole di Dio: “Il popolo cinese ha vissuto in schiavitù per millenni e ciò ne ha inibito i pensieri, i concetti, la vita, la lingua, il comportamento e le azioni al punto di lasciarlo senza la minima libertà. Diversi millenni di storia hanno preso un popolo vitale, pieno di spirito, e l’hanno ridotto a una sorta di cadavere privo di spirito. Sono molti coloro che vivono sotto la mannaia di Satana, […] Esternamente, gli esseri umani sembrano ‘animali’ superiori; in realtà, vivono e risiedono con demoni immondi. Senza nessuno che si prenda cura di loro, le persone vivono nella trappola di Satana, impigliate nelle sue reti senza alcuna via di fuga. Anziché dire che si riuniscono con i loro cari in case accoglienti, conducendo vite felici e appaganti, si dovrebbe dire che vivono nell’Ade, trattando con i demoni e associandosi con i diavoli(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (5)”). Grazie alla rivelazione contenuta nelle parole di Dio e alla comunione con i fratelli e le sorelle, mi resi conto che, sebbene esteriormente sembrassero miei parenti e le loro parole corrispondessero alle mie esigenze materiali, i loro pensieri, concetti, vita, linguaggio, comportamento e azioni erano forzati a causa della corruzione di Satana. Erano tutti dei non credenti, tutti i loro punti di vista e tutto ciò di cui parlavano provenivano da Satana, e tutto ciò che volevano erano i desideri malvagi della carne, nessuno dei quali è conforme alla verità. Se li avessi ascoltati, sarei rientrato nei piani di Satana. Non conoscevo la verità e non avevo alcun discernimento, e un ulteriore contatto con loro mi avrebbe reso solo più degenerato. Non ne avrei ottenuto niente di buono, mi avrebbero solo portato alla rovina. A quel tempo, avevo una qualche comprensione delle parole di Dio “Tutti coloro che non credono, così come tutti coloro che non praticano la verità, sono demoni!”, ma non le avevo ancora del tutto ben afferrate. In seguito, Dio creò delle circostanze che mi mostrarono la reale essenza dei legami familiari.

La mia famiglia è sempre stata ospitale e un giorno, nel 2005, a causa della denuncia di una persona malvagia, i miei genitori e diversi fratelli e sorelle furono arrestati dalla polizia del PCC. Mia sorella di sangue per fortuna sopravvisse dopo essere quasi affogata mentre fuggiva, e si salvò solo perché Dio l’aveva protetta. I miei genitori e i miei fratelli e le mie sorelle che si trovavano nella casa di famiglia vennero arrestati e ebbero una sanzione, e furono tutti torturati e riportarono diverse ferite. Quando seppi di tutto questo, non riuscii a controllare le mie emozioni. Non avevo la forza di svolgere il mio dovere. Pensavo: “In un momento come questo dovrei tornare a casa a qualsiasi costo. I miei genitori mi hanno cresciuto e ora sono nei guai, anche se io non posso fare niente, devo almeno andare a vedere come stanno e consolarli”. Perciò, presi il treno per tornare a casa e andai direttamente a casa di mia zia di parte paterna (anch’ella credente in Dio) per vedere i miei genitori. Quando vidi che le loro ferite non erano guarite, intimamente stetti molto male dentro e scoppiai in lacrime. Avevo la sensazione che i miei genitori fossero stati umiliati. A quel punto, i miei genitori mi dissero che durante la fuga dalla polizia, mia sorella di sangue si era tuffata nel fiume (questo era successo a dicembre, dopo il tramonto). L’acqua le arrivava alla gola e la corrente del fiume era forti, le avevano trovato delle piante selvatiche sulla gamba dei pantaloni, le scarpe erano rimaste bloccate nel fango, e non sapeva nuotare. Per questo era un vero mistero come fosse riuscita ad arrivare sull’altra riva. Dio deve averla miracolosamente protetta, altrimenti le conseguenze sarebbero stato tremende anche solo da immaginare (qualche giorno prima, un uomo di circa 40 anni aveva perso la vita a causa dell’acqua profonda e della corrente impetuosa). Poi mia sorella si nascose in casa di una sorella più grande che, piangendo, le diede dei vestiti asciutti mentre metteva quelli bagnati ad asciugare vicino al fuoco e si prese cura di lei. Diversi giorni dopo, le dissero che non era più sicuro rimanere a casa della sorella più grande, così andò a nascondersi in casa di mia zia materna. Uscì di casa durante il giorno per portare una lettera alla nostra Chiesa che informava il nostro capo della nostra situazione familiare, ma quando ritornò, la figlia più piccola di mia zia materna le disse: “Ciao cugina, perché sei ritornata? Pensavo te ne fossi andata. Ho già disfatto il letto”. Mia sorella capì che mia zia materna aveva paura di essere coinvolta e non voleva più farla rimanere lì, perciò piangendo mia sorella se ne andò rischiando di essere arrestata pur di ritornare a casa, perché non aveva altri posti dove andare. Quando i miei genitori, dopo essere stati rilasciati, seppero che mia sorella era quasi annegata e che mia zia materna l’aveva cacciata via, si arrabbiarono molto, ma mia zia materna, convinta di aver ragione, rispose loro: “È vero, abbiamo paura di essere coinvolte. Ve li siete cercati voi questi arresti. Avevate una vita perfetta, ma avete voluto rovinare tutto e ora per poco qualcuno non si faceva ammazzare!” Non avrei mai immaginato che i miei parenti più stretti, le persone che mi erano state più vicine in passato, proprio quando il PCC arrestava i miei familiari e la loro vita era in pericolo, nel momento in cui era più che mai necessario ricevere conforto, avrebbero detto parole disumane e fatto cose così crudeli. Rendermene conto mi rese molto triste. Nessuna delle persone che avevamo aiutato di più in passato era venuta a vedere come stavamo o a consolarci. Le persone che avevano relazioni più strette con noi, non solo non parlavano più ai miei genitori quando li incontravano per strada, ma cambiavano addirittura direzione. Alcuni di quelli che prima erano soliti rivolgersi a loro con un cenno del capo o un saluto, ora voltavano le spalle e parlavano male di loro. Solo i nostri fratelli e le nostre sorelle venivano a farci visita per un momento di comunione con noi la sera. Non avrei mai creduto che la nostra famiglia potesse arrivare a un’abiezione del genere. Ero di nuovo intrappolato nel dolore e in cuor mio meditavo di tradire Dio. In seguito, dopo aver ricevuto una rivelazione da Dio, vissi in prima persona ciò di cui parlavano i miei fratelli e le mie sorelle: “I rapporti tra le persone si basano solo su interessi reciproci; i familiari e gli amici si limitano ad aiutarsi tra di loro sulla base dello sfruttamento reciproco”. Inoltre, ripensai al discorso dei miei genitori su ciò che avevano capito in seguito all’esperienza dell’arresto. Per esempio, mio padre raccontava che, mentre la polizia lo picchiava con una frusta di cuoio, egli non aver sentito molto dolore e che, mentre lo colpivano, la cintura si era rotta in tre pezzi. Mia sorella disse di non aver avuto alcuna paura e che, sebbene fosse dicembre, non aveva sentito mai freddo mentre usciva dall’acqua. Dio aveva rafforzato la sua forza e la sua fiducia. L’arresto da parte della polizia, in realtà, aveva reso ancora più salda la loro fede. Li aveva resi più forti. Mio padre disse che, in passato, non aveva creduto alle parole di Dio riguardo al modo in cui Egli rivela la malvagità del PCC e il suo odio della verità e che era stato un ammiratore del re dei diavoli, ma quello che era successo gli aveva mostrato che il PCC era formato semplicemente da un gruppo di delinquenti, dei criminali che avrebbero portato via tutte le cose di valore della nostra casa e che avrebbero preferito arrestare dei credenti in Dio rispettosi della legge piuttosto che arrestare degli assassini e dei piromani. Provai vergogna quando compresi che viviamo tutti sotto il governo di Dio, e tutto ciò che viviamo fa parte della sovranità e delle disposizioni di Dio, che nessuna persona ha il potere di aiutare gli altri, che l’affetto familiare non fa che condurci lontano da Dio e che le cose in cui le persone si aiutano sono in accordo solo con la carne, non con la verità. Pensieri come “non desiderare che la carne dei miei genitori soffra” non reca alcun beneficio non soltanto alla loro vita, ma nemmeno alla loro salvezza. Solo Dio sa di che cosa ha bisogno l’uomo, e Dio ama l’uomo più di ogni altra cosa. Ho trovato un brano della parola di Dio che diceva: “Da quando ha creato il mondo, Dio ha compiuto molte opere concernenti la vitalità della vita, opere che donano la vita all’uomo e ha pagato un prezzo elevato affinché l’uomo potesse acquisire la vita, poiché Egli Stesso è vita eterna ed Egli Stesso è la via attraverso cui l’uomo viene fatto risorgere. Dio non è mai assente dal cuore dell’uomo e vive continuamente fra gli uomini. È la forza motrice della vita dell’uomo, il fondamento della sua esistenza e un ricco deposito per la sua vita dopo la nascita. Egli fa rinascere l’uomo e gli consente di vivere tenacemente in ogni suo ruolo. Grazie alla Sua potenza e alla Sua inestinguibile forza vitale, l’uomo è vissuto generazione dopo generazione, e in tutto questo la potenza della vita di Dio è stata il sostegno dell’esistenza dell’uomo e per tutto questo Dio ha pagato un prezzo che nessun uomo ordinario ha mai pagato. La forza vitale di Dio può prevalere su ogni potenza; inoltre, è superiore a ogni potenza. La Sua vita è eterna, la Sua potenza è straordinaria, la Sua forza vitale non viene facilmente sopraffatta da alcun essere creato né da alcuna forza nemica. La forza vitale di Dio esiste e irradia il suo splendore luminoso, indipendentemente dal tempo e dal luogo. La vita di Dio rimane per sempre immutata, nonostante tutti i sovvertimenti del cielo e della terra. Tutte le cose passano, ma la vita di Dio rimane per sempre, poiché Egli è la fonte e la radice dell’esistenza di tutte le cose. La vita dell’uomo trae origine da Dio, l’esistenza del cielo è opera di Dio, e l’esistenza della terra deriva dalla potenza della vita di Dio. Nessun oggetto dotato di vitalità può trascendere la sovranità di Dio, e nessun essere dotato di vigore può sottrarsi all’ambito della Sua autorità. In tal modo ognuno, chiunque sia, deve sottomettersi al dominio di Dio, ognuno deve vivere sotto il Suo comando, e nessuno può sfuggire al Suo controllo(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna”). Attraverso le parole e la realtà di Dio, ho visto la straordinarietà e la grandezza della forza vitale di Dio, il fatto che Egli vive sempre tra gli uomini, che in ogni momento guida l’umanità e manifesta il Suo potere, e che ogni persona vive secondo le disposizioni che Egli ha stabilito. Di fronte alla parola di Dio mi resi conto di quanto fossi piccolo e di come siano insignificanti i legami emotivi. Che cosa avrei potuto fare di fronte alle difficoltà che i miei famigliari avevano dovuto affrontare? Non era forse Dio Colui che li proteggeva, che si prendeva cura di loro e che li guidava nei momenti di crisi? L’amore dell’uomo per gli altri può essere forse più grande dell’amore di Dio per l’uomo? Nello stesso tempo, le parole di Dio mi giudicavano: “Chi tra voi sa davvero adoperarsi totalmente e sacrificare ogni cosa per Me? Siete tutti apatici, i vostri pensieri girano a vuoto, concentrandosi sulla casa, sul mondo esterno, sul cibo e sui vestiti. Benché tu sia dinanzi a Me, impegnato a fare delle cose per Me, in cuor tuo pensi ancora a tua moglie, ai tuoi figli e ai tuoi genitori, che sono a casa. Costoro sono forse una tua proprietà? Perché non li metti nelle Mie mani? Non credi abbastanza in Me? Oppure temi che prenda provvedimenti inopportuni per te? Perché hai sempre nostalgia di casa? E di altre persone! Occupo un po’ di spazio nel tuo cuore? Parli ancora di lasciare che Io abbia il controllo dentro di te e che occupi tutto il tuo essere. Sono tutte bugie ingannevoli! Quanti di voi vivono per la Chiesa con tutto il cuore? Chi tra voi non pensa a se stesso, ma vive per il Regno di oggi? Rifletteteci molto attentamente(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 59”). Mi accorsi che nel mio cuore tenevo ancora ai miei famigliari, perché non avevo una vera fede in Dio, non riuscivo ancora ad affidarli completamente a Dio. Mi resi conto che non vivevo nella verità e che, sebbene svolgessi i miei compiti nella casa di Dio, spesso mi preoccupavo per la mia famiglia e non permettevo a Dio di riempirmi il cuore. Non riuscivo a rispettare Dio al di sopra degli altri e a svolgere fedelmente i miei doveri. Ero stato ingannato e afflitto da Satana. Se non fosse stato per queste cose “spiacevoli” che mi erano successe, non sarei mai riuscito a vedere le cose con chiarezza. È proprio come dicono le parole di Dio di questo inno: “Per quanto riguarda le condizioni della vita dell’uomo, egli deve ancora trovare la vera vita, non è ancora riuscito a vedere attraverso l’ingiustizia, la desolazione e le miserabili condizioni del mondo – e così, se non fosse stato per l’arrivo della catastrofe, la maggior parte delle persone si affiderebbe ancora a Madre Natura e si lascerebbe ancora trasportare dal sapore della ‘vita’. Non è questa la realtà del mondo? Non è questa la voce della salvezza che Dio pronuncia davanti agli uomini? Perché, tra tutta l’umanità, nessuno ha mai amato veramente Dio? Perché l’uomo ama Dio soltanto nel mezzo del castigo e delle prove e invece nessuno Lo ama sotto la Sua protezione?(“Le persone non conoscono la salvezza di Dio” in “Seguire l’Agnello e cantare dei canti nuovi”). Se non fosse stato per ciò che queste circostanze mi hanno rivelato, non avrei mai veramente compreso i rapporti fra le persone, e sarei stato ancora vincolato dai legami familiari, dall’amore e dall’amicizia, inestricabilmente intrappolato nella ricerca di queste cose, ingannato e reso sofferente per causa loro, felice nella mia ignoranza; inoltre, non avrei mai ricevuto la verità, non avrei mai ricercato la retta via della vita. È stata la salvezza di Dio che mi ha permesso di non assaggiare mai più il gusto della “vita”. Quando compresi tutto ciò, decisi che avrei creduto in Dio con tutto il cuore e che avrei seguito la verità per ripagare l’amore che Dio ha per me.

Da diversi anni svolgo i miei compiti nella famiglia di Dio ed è in questa famiglia che ho vissuto l’amore di Dio. Ovunque io svolga i miei doveri, Dio è sempre lì, che Si prende cura di me. Vado d’accordo con i fratelli e le sorelle come se fossero la mia famiglia, non ci sfruttiamo l’uno con l’altro e non ci sono scambi di favori. I fratelli e le mie sorelle sono così sinceri che, anche se la nostra corruzione a volte emerge tra di noi, poiché apriamo il cuore e comunichiamo tra di noi la nostra comprensione di noi stessi, non vi sono rancori o mancanza di sincerità. Ci aiutiamo l’un l’altro e ci offriamo vicendevolmente amore. Siamo tutti considerati allo stesso modo e nessuno viene trattato in modo diverso perché è ricco o povero. Io ho problemi di salute, quindi spesso sono malato, ma i miei fratelli e le mie sorelle sono molto premurosi e si prendono cura di me. Questo mi ha fatto vedere che, anche senza legami di sangue tra fratelli e sorelle, con loro ci possono essere dei legami ancora più stretti che non quelli con i parenti. Vado molto d’accordo con i miei fratelli e le mie sorelle e, grazie alla guida di Dio, seguiamo tutti la verità e cerchiamo di svolgere i nostri compiti.

Le mie esperienze di questi anni mi hanno, inoltre, aiutato a comprendere gradualmente il volere di Dio, oltre a capire che l’opera che Dio ha in serbo per me è un’opera di salvezza e di amore, che le parole espresse da Dio sono la verità, ma ancora di più che esse sono le parole che salvano la nostra vita. Queste verità sono diventate la migliore forma di cura e di protezione di Dio nei miei confronti. Se mi separassi da queste parole o non vedessi le cose sulla base di queste parole, mi rovinerei. Profondamente corrotto da Satana, ero incapace di afferrare direttamente il significato delle parole di Dio; per questo Dio ha suscitato molte circostanze diverse, persone, questioni e cose, progettate in base alle mie esigenze, perché ne traessi beneficio e fossi reso perfetto, e per aiutarmi a comprendere le Sue parole. Tra le difficoltà e le prove che ho dovuto superare, sono inconsapevolmente arrivato a capire che queste parole espresse da Dio sono tutta la verità e che sono le cose di cui ha bisogno l’umanità. Oltre a poter offrire la vita all’umanità e a consentirle di vivere la vita di una persona normale, esse indicano la retta via nella vita, perché Dio è la verità, la via e la vita. Sono le parole di Dio che mi portano fin qui. Sono disposto ad adottare le Sue parole come mio motto, come il segnavia per andare avanti e la guida per i miei atti. Sebbene vi sia una buona parte della verità che non comprendo, attraverso la mia continua ricerca della verità e lo svolgimento del mio dovere Dio mi darà la rivelazione e l’illuminazione in modo da farmi capire le Sue parole. Vi è ancora molta corruzione dentro di me che deve essere purificata, e devo vivere molto di più l’opera di Dio e il Suo giudizio e il Suo castigo e le conseguenti difficoltà e raffinamenti. Lotterò strenuamente per perseguire la verità. Non importa quali tribolazioni e difficoltà dovrò affrontare in futuro, seguirò Dio fino alla fine!

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