Solo i puri entrano nel Regno dei Cieli
Quando credevo nel Signore, spesso ho sentito dire che Egli ci insegna ad amare il prossimo come noi stessi, che il nostro amore proviene da Dio e che dobbiamo amare gli altri e i nostri nemici, perché Dio ci ha amati per primo. E, in Ebrei 12:14, si dice: “Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore”. Questo mi ha ricordato di un periodo della mia vita in cui non andavo d’accordo con mia madre e discutevamo furiosamente. Sapevo che il Signore non approvava e che dovevo mettere in pratica le Sue parole. In seguito, ogni volta che ero in disaccordo con mia madre, cercavo di frenarmi e ascoltare le sue opinioni. Rimanevo calma, paziente. Ma, dopo un po’, non ce la facevo più a trattenermi. Se non approvavo le sue parole, discutevo con lei. A parte questo, seguivo le mode terrene ed ero ossessionata da TV e cinema. A volte mentivo, per salvare la faccia o per tornaconto personale. Ero intrappolata in un circolo di peccato e confessione, e mi sentivo sempre in colpa. Ma non riuscivo a sopprimere i miei impulsi o a evitarli, e questo mi tormentava. A volte, pensavo: “Se vivo così nel peccato, potrò entrare nel Regno dei Cieli?” Una volta, mia madre mi ha detto: “Per essere una cristiana, hai davvero un caratteraccio!” Quelle sue parole mi hanno fatta sentire ancora peggio. Tentavo di trattenermi, ma non riuscivo a rispettare gli insegnamenti del Signore. Poteva esserne soddisfatto? Sarei mai riuscita a cambiare? Ne ho parlato ai miei fratelli; qualcuno mi ha detto: “Dobbiamo imparare a controllarci. Quando ci avviciniamo a Dio, diventiamo più tolleranti”. Altri: “È normale avere questi alti e bassi, mentre il cambiamento ha una salita a spirale. Più cambiamo, più miglioriamo. Non ne dubitare. La salvezza del Signore è completa. La Sua grazia ci innalzerà al Regno dei Cieli”. Nonostante queste loro parole, non trovavo un cammino. Non rimaneva che chiedere aiuto al Signore.
Allora, per caso, ho conosciuto online alcuni fratelli. Ci incontravamo spesso per studiare la Bibbia. La loro condivisione aveva contenuti interessanti e profondi. Ho ricavato molto da quelle riunioni. Un giorno, durante una riunione, fratello Lin ha parlato del ritorno del Signore. Ha detto che avrebbe compiuto un’opera nuova al Suo ritorno e poi ci ha mandato alcuni versetti. In Ebrei 9:28, si dice: “Così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza”. In 1 Pietro 1:5, si dice: “Che siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi”. E “Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio” (1 Pietro 4:17). “Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:48). Fratello Lin ha detto: “Questi versi parlano della seconda apparizione del Signore e di come dobbiamo ottenere la Sua salvezza negli ultimi giorni. Dicono che il giudizio inizierà con la casa di Dio… il giudizio degli ultimi giorni. Spiegano in quale modo il Signore compirà l’opera di giudizio al Suo ritorno, liberandoci dal peccato, purificandoci e salvandoci”. Le parole di fratello Lin erano in accordo con la Bibbia, ma io ero confusa. Il Signore ci ha già redenti dal peccato quando è stato inchiodato alla croce. La salvezza di Dio è stata completata. Perché il Signore deve tornare per compiere l’opera di giudizio e purificazione? Ho confidato loro la mia confusione.
Mi ha mostrato due passi. “I peccati dell’uomo sono stati perdonati attraverso Dio incarnato, ma ciò non significa che egli non avesse più in sé alcuna forma di peccato. È stato possibile perdonare i peccati dell’uomo attraverso il sacrificio offerto per il peccato, ma quanto a come impedire che l’uomo peccasse ancora e a come si potesse definitivamente estirpare e trasformare la sua natura peccaminosa, non c’era modo di risolvere questo problema. I peccati dell’uomo sono stati perdonati, e ciò è accaduto grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo ha continuato a vivere nella vecchia, corrotta indole satanica. Stando così le cose, l’uomo doveva essere completamente salvato dalla sua corrotta indole satanica perché la sua natura peccaminosa potesse essere definitivamente estirpata per mai più rispuntare, permettendo così la trasformazione della sua indole. A tale scopo era necessario che l’uomo comprendesse il cammino della crescita nella vita, che comprendesse la via della vita e il modo per cambiare la propria indole. Inoltre era necessario che agisse in conformità a questo cammino, cosicché la sua indole potesse cambiare gradualmente ed egli potesse vivere nello splendore della luce per fare ogni cosa in conformità alla volontà di Dio, per poter scacciare la propria indole satanica corrotta e liberarsi dall’influsso satanico delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa. […] Dopo che quella fase è giunta a compimento, dunque, restava ancora l’opera del giudizio e del castigo. Questa fase serve a rendere l’uomo puro attraverso la parola e a dargli così un cammino da seguire. Non sarebbe fruttuosa né significativa se proseguisse nella cacciata dei demoni, perché non riuscirebbe nell’intento di estirpare la natura peccaminosa dell’uomo e l’uomo si fermerebbe solo al perdono dei peccati. Attraverso il sacrificio offerto per il peccato, all’uomo sono stati perdonati i suoi peccati, poiché l’opera della crocifissione è già giunta al termine e Dio ha prevalso su Satana. Però, dal momento che l’indole corrotta dell’uomo rimane ancora dentro di lui, l’uomo può ancora peccare e resistere a Dio e Dio non ha guadagnato l’umanità. Ecco perché, in questa fase dell’opera, Dio usa la parola per svelare l’indole corrotta dell’uomo e fare in modo che egli pratichi in conformità al cammino giusto” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”). “Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di soddisfare il cuore di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato un peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla meschinità, eppure vuoi ancora discendere con Gesù – saresti davvero fortunato! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu possa soddisfare il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai degno di essere partecipe delle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Tu, un peccatore che è stato solo redento, non puoi pertanto ricevere direttamente l’eredità di Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Riguardo agli appellativi e all’identità”).
Fratello Lin ha condiviso: “Il Signore Gesù ci ha redenti dal dominio di Satana. Siamo stati assolti dai nostri peccati, ma non significa che ne fossimo privi o che non avremmo più potuto commettere peccato o resistere a Dio. Nell’Età della Grazia, il Signore Gesù ha compiuto l’opera di redenzione e perdono, non di purificazione e cambiamento dell’uomo, che Dio compie negli ultimi giorni. La nostra fede nel Signore ci ha procurato il perdono dei peccati, ma la nostra natura peccaminosa e l’indole satanica sono radicate a fondo. Siamo arroganti, disonesti, astuti, malvagi e detestiamo la verità, non riusciamo a evitare di peccare, di disobbedire e resistere al Signore. Tutti mentiamo e fingiamo per proteggere i nostri interessi. Quando siamo in disaccordo, ci arrabbiamo e discutiamo. Seguiamo le mode terrene e bramiamo piaceri peccaminosi. In momenti di difficoltà, incolpiamo Dio, ci allontaniamo da Lui e Lo tradiamo. Dio dice: ‘Siate dunque santi, perché Io sono santo’ (Levitico 11:45). Se non siamo santi e puri, non possiamo incontrare Dio. Noi che spesso pecchiamo e resistiamo a Dio come possiamo essere degni di entrare nel Suo Regno? Ecco perché il Signore ci ha promesso che sarebbe tornato, per esprimere la verità e compiere l’opera di giudizio e purificazione, per donarci altra verità, salvarci una volta per tutte, liberarci dal peccato e condurci al Regno di Dio”.
Gli ho risposto: “Quello che dici è vero. Continuiamo a confessarci dopo aver peccato, ma senza liberarcene, nonostante la fede nel Signore Ma, a dire il vero, ho amici cristiani che vivono con grande devozione. Non discutono mai e amano i propri nemici. Alcuni di loro avevano problemi coniugali ma, quando hanno iniziato a credere, il rapporto è migliorato. Qualcuno prima aveva un brutto carattere, ma la fede nel Signore lo ha reso tollerante e paziente… Chi crede sinceramente nel Signore cambia. Se il cambiamento continua, non ne seguirà la liberazione dal peccato e la purificazione?”
La paziente risposta di fratello Lin è stata questa: “In molti cambiano quando iniziano a credere nel Signore. Rinunciano a violenza e insulti, sono più gentili, pazienti, tolleranti, portano la croce, fanno beneficenza e sacrifici. Ciò potrebbe indicare una fede sincera nel Signore, ma significa che assecondano i Suoi desideri? Significa che sono senza peccato, che sono purificati?” Allora, fratello Lin mi ha letto due passi. Dio Onnipotente dice: “Dimostrano che i cambiamenti che investono soltanto il comportamento sono insostenibili e che, se l’indole di vita delle persone non cambia, prima o poi si manifesterà il loro lato malvagio. Poiché i cambiamenti del loro comportamento sono dovuti al fervore, e in parte anche all’opera che lo Spirito Santo compie in quel momento, è facilissimo che essi divengano ferventi o si dimostrino temporaneamente gentili. Come dicono i miscredenti: ‘Compiere una buona azione è facile, il difficile è compiere buone azioni per tutta la vita’. Gli esseri umani sono incapaci di compiere buone azioni per l’intera loro vita. Il comportamento di una persona è determinato dalla sua natura; com’è la sua natura, così è il suo comportamento, e solo ciò che si rivela in maniera spontanea rappresenta la natura di una persona. Le cose false non possono durare. Quando Dio opera per salvare l’uomo, non è per adornarlo di un buon comportamento; l’opera di Dio ha lo scopo di modificare l’indole delle persone, di farle rinascere come persone nuove. Il giudizio, il castigo, le prove e l’affinamento dell’uomo per mano di Dio hanno tutti lo scopo di modificarne l’indole, affinché egli possa conseguire obbedienza e fedeltà assolute a Dio e pervenire ad adorarLo in maniera normale. Questo è lo scopo dell’opera di Dio. Comportarsi bene non è la stessa cosa che obbedire a Dio, tanto meno equivale a essere in armonia con Cristo. I cambiamenti del comportamento si basano sulla dottrina e nascono dal fervore; non si basano sulla vera conoscenza di Dio, né sulla verità, tanto meno poggiano sulla guida dello Spirito Santo. Anche se vi sono momenti in cui una parte di ciò che fanno le persone è guidata dallo Spirito Santo, questa non è un’espressione della vita, tanto meno equivale a conoscere Dio; per quanto sia buono il comportamento di una persona, ciò non dimostra che si sia sottomessa a Dio né che metta in pratica la verità” (“La differenza tra cambiamenti esteriori e cambiamenti di indole” in “I discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). “La trasformazione dell’indole si riferisce principalmente alla trasformazione della natura delle persone. Gli aspetti della natura di una persona non si possono intuire dai comportamenti esteriori; sono direttamente collegati al valore e al significato della sua esistenza. Vale a dire, implicano direttamente i valori di una persona e la prospettiva che ha sulla vita, le cose che risiedono nel profondo della sua anima, e la sua essenza. Se un individuo è incapace di accettare la verità, non subirà alcuna trasformazione in questi aspetti. Solo quando si sperimenta l’opera di Dio, accedendo pienamente alla verità, modificando i propri valori e la propria prospettiva sull’esistenza e sulla vita, allineando i propri punti di vista alla parola di Dio e diventando capace di dimostrare completa sottomissione e devozione a Dio, si può affermare che l’indole di una persona sia effettivamente cambiata” (“Ciò che si deve sapere riguardo alla trasformazione dell’indole” in “I discorsi di Cristo degli ultimi giorni”).
Fratello Lin ha detto: “Un comportamento diverso non equivale a una diversa indole di vita, non indica obbedienza e lealtà a Dio. Molti che credono nel Signore compiono buone azioni. Fanno beneficenza, aiutano i poveri e fanno sacrifici. Ma, di fronte alle avversità, si lamentano di Dio. Lo rinnegano e Lo tradiscono. Questa è vera obbedienza a Dio? Ci sono pastori e anziani che parlano tanto di amore, ma si limitano a benedire chi dona alla Chiesa e a pregare per loro. Questo è vero amore? Alcuni sembrano umili e pazienti, ma la loro natura è arrogante e presuntuosa. Spiegano la Bibbia solo per mettersi in mostra e confondere le persone. Lottano per il potere all’interno della Chiesa e addirittura si intascano il denaro. Alcuni pastori fingono di aiutare e sostenere i fedeli con l’aria amorevole ma non sanno risolvere i loro problemi, quando la desolazione della Chiesa lascia i credenti assetati e indolenti nella fede. Addirittura vietano di ascoltare gli altri o di trovare una Chiesa che abbia l’opera dello Spirito Santo. Non si curano della vita altrui. Questa non è ipocrisia? Anche i Farisei mostravano amore per gli altri ed erano devoti all’apparenza. Ma, quando venne il Signore Gesù, non approfondirono la Sua opera. Lo avversarono, condannandoLo con false accuse. Si coalizzarono perfino con i Romani per farLo crocifiggere. Ciò dimostra che un buon comportamento di facciata non equivale a praticare la verità, conoscere Dio o sottomettersi a Lui. Se non eliminiamo la nostra natura peccaminosa, possiamo ancora avversare o tradire Dio. Ma quelli che cambiano indole, no. Perché la loro natura peccaminosa e l’indole satanica sono state eliminate. In qualunque situazione o di fronte a qualsiasi prova, non si opporranno né resisteranno a Dio. Sono capaci di sottomettersi a Lui e mostrare lealtà. Praticano l’umiltà e la pazienza, si amano secondo i princìpi non un amore solo di facciata o impuro. Le loro azioni sono basate sulle parole di Dio. Ciò dimostra che la loro indole è cambiata. A questo punto, dovrebbe essere chiaro a tutti che, per liberarci dal peccato e ricevere la salvezza, fare buone azioni non basta. Dobbiamo purificarci e cambiare la nostra indole corrotta. Se vogliamo liberarci totalmente della nostra natura peccaminosa e giungere a conoscere Dio, sottometterci a Lui e amarLo, dobbiamo accettare l’opera di giudizio al ritorno del Signore. Solo se la nostra indole corrotta verrà purificata, potremo entrare nel Regno di Dio”.
Ero d’accordissimo con quello che aveva detto fratello Lin. Ho risposto: “Questi due passi che hai letto sono fantastici. Comportarsi bene non equivale a non peccare o non resistere a Dio, e non significa nemmeno che si è puri o adatti a entrare nel Regno dei cieli. Se il Signore non tornasse per salvarci, non potremmo mai liberarci dal peccato. In quale modo il Signore compirà l’opera di giudizio per purificare l’uomo al Suo ritorno?”
Lui, sorridente, ha detto: “La Bibbia contiene molte profezie al riguardo, ad esempio ‘Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire’ (Giovanni 16:12-13). ‘Se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno’ (Giovanni 12:47-48). Questi passi affermano che il Signore tornerà per esprimere la verità e giudicare l’umanità corrotta”. Per spiegarmi come, fratello Lin mi ha mostrato un altro passo. “Cristo degli ultimi giorni utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzarne le parole e le azioni. Queste parole comprendono diverse verità, quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e alla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio comincia l’opera di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Nessuno di questi diversi metodi, la rivelazione, il trattamento e la potatura, può essere sostituito con parole ordinarie, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tale metodo di lavoro viene considerato giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere assoggettato, pienamente convinto a sottomettersi a Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio. Ciò che l’opera di giudizio realizza è la comprensione da parte dell’uomo del vero volto di Dio e la verità riguardo alla sua ribellione. L’opera di giudizio permette all’uomo di ottenere molta comprensione della volontà di Dio, dello scopo della Sua opera e dei misteri che per l’uomo sono incomprensibili. Inoltre, consente all’uomo di individuare e conoscere la sua sostanza corrotta e le radici della sua corruzione, come pure di scoprire la sua bruttezza. Questi effetti si realizzano tutti tramite l’opera di giudizio, perché la sua sostanza è di fatto l’opera di svelare la verità, la via e la vita di Dio a tutti coloro che hanno fede in Lui. Quest’opera è l’opera di giudizio svolta da Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Cristo compie l’opera di giudizio attraverso la verità”).
Fratello Lin ha detto: “Negli ultimi giorni, il Signore Gesù esprimerà la verità, giudicando e purificando l’umanità. Queste verità non riguardano i nostri comportamenti in superficie, come il fumo, l’alcool, i litigi, l’intolleranza e così via. Il loro scopo è rivelare la nostra indole satanica e l’essenza della nostra natura, analizzare i pensieri errati e le intenzioni. Quanto viene rivelato dalle parole di Dio ci fa comprendere che siamo profondamente corrotti da Satana, colmi di vari tipi di indole satanica: arroganza, inganno, vizio e malvagità. Dominati dalla nostra natura arrogante, vogliamo sempre primeggiare ed essere stimati, nel desiderio di controllare tutto. Fatichiamo per Dio, facciamo sacrifici, ma solo per ricevere in cambio la Sua grazia e benedizione. Di fronte alle avversità, Lo incolpiamo e Gli resistiamo. Le Sue parole ci giudicano per mostrarci che manchiamo di coscienza e ragionevolezza. Vedendo la verità della nostra corruzione a opera di Satana, iniziamo a odiarci e maledirci, a pentirci sinceramente. Nel frattempo, il giudizio e la rivelazione delle parole di Dio ci mostrano quale tipo di persone Egli apprezzi e benedica, quale invece detesti e maledica. Sperimentiamo la Sua indole giusta che non tollera offese e ne ricaviamo un cuore che Lo riverisce. Una volta cambiata la nostra prospettiva, quando accade qualcosa, possiamo cercare di capire la Sua volontà e mettere in pratica la Sua parola. Pian piano, ci libereremo della nostra indole satanica corrotta e sapremo davvero riverire Dio e sottometterci a Lui. Così, il problema della nostra natura peccaminosa viene risolto alla radice”.
Le parole lette da fratello Lin non mi sembravano cose che potrebbe dire una persona normale. Perciò, gli ho chiesto chi le avesse pronunciate. Mi ha detto: “Sono parole di Dio Onnipotente, Cristo degli ultimi giorni. Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato. Dio Onnipotente ha già espresso milioni di parole, che sono state raccolte ne ‘La Parola appare nella carne’. Chi ama la verità e crede davvero in Dio, è tornato da ogni religione dinanzi a Dio Onnipotente dopo averNe sentito la voce. Sta sperimentando il giudizio delle Sue parole e la sua indole di vita è in parte cambiata. Il sito della Chiesa di Dio Onnipotente contiene le testimonianze di molti fratelli e sorelle”. Con grande felicità, ho aggiunto: “Queste parole sembrano diverse, perché sono le parole di Dio! Mai avrei sognato di accogliere il ritorno del Signore. Che enorme benedizione!” Più avanti, sono andata di nuovo online e ho visto molte testimonianze di persone, giudicate attraverso le parole di Dio, la cui indole corrotta era cambiata, come “Vivere infine un’umana sembianza”, “Il giudizio è la luce”, “Come ho ricevuto il giudizio di Cristo degli ultimi giorni”, “Il giudizio di Dio mi ha purificato”. Ho percepito che l’opera di Dio Onnipotente è in grado di purificare e cambiare le persone e ho capito che Egli è davvero il Signore Gesù ritornato! Ho accettato con entusiasmo la nuova opera di Dio. Gli ero grata dal profondo del cuore. L’ho ringraziato di aver usato quei fratelli per predicarmi il Vangelo, di avermi onorato della Sua voce e offerto una via per purificare i miei peccati!
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