Un atteggiamento corretto nei confronti del proprio dovere

26 Settembre 2022

di Milan, Filippine

Ero davvero sconvolta. Non riuscivo ad accettarlo, soprattutto quando vedevo sempre più persone accettare l’opera di Dio degli ultimi giorni a cui occorreva irrigazione urgente. Perdere quel dovere proprio in quel momento mi ha fatto chiedere se fossi stata scacciata. Mi preoccupava cosa avrebbero pensato gli altri di me quando lo avrebbero scoperto: che mancavo di levatura, che ero adatta solo a lavori di fatica e saltuari, e che non avevo futuro. All’inizio, irrigavo i nuovi credenti insieme a tutti gli altri, ma ora mi occupavo di affari generali, solo di piccole faccende: che senso aveva quel tipo di dovere? Per quanto bene facessi, sarei stata solo una servitrice e sarei stata scacciata. Ma in quel momento non ho cercato la volontà di Dio e mi sono arrabbiata sempre di più. Non eseguivo bene i miei compiti, accontentandomi invece di svolgerli meccanicamente, senza metterci il cuore. A volte, c’erano molte cose da fare la sera, ma iniziavo ad appisolarmi molto presto. Poi, una sorella responsabile dell’irrigazione mi ha scritto per chiedermi di aiutarla a organizzare alcuni documenti di lavori passati. Nel leggerlo, ho provato molta resistenza. Non stavo più irrigando i nuovi arrivati, quindi non ero responsabile di quelle cose. Perché chiedeva a me di farlo? Ma non potevo rifiutare, così ho accettato con riluttanza. Il giorno dopo, anche un’altra sorella irrigatrice mi ha chiesto aiuto. Mi sembrava che gli affari generali non fossero che lavori saltuari e chiunque potesse assegnarmi incarichi. Non era il mio campo, quindi perché chiedeva aiuto a me? Volevo rifiutare ma, se l’avessi fatto, temevo che avrebbe pensato che non stessi sostenendo il lavoro della chiesa. Di malavoglia, ho accettato.

Per alcuni giorni, non ho avuto alcuna comprensione di me stessa. Non riuscivo ad accettare quel cambiamento di dovere da parte di Dio e mi opponevo alla leader, convinta che mi stesse rendendo le cose difficili. Di proposito, ho detto a una sorella con cui collaboravo in passato: “Sono sempre stata attiva nel mio lavoro di irrigazione e ho fatto tutto quello che dovevo fare. La leader non mi ha mai aiutata in caso di problemi, e poi mi ha sostituita seduta stante. Non importa. Dal momento che è accaduto, dovrò trarne un insegnamento”. Dopo averlo saputo, anche a lei sembrava che la leader non fosse stata equa con me. Ma, in quel momento, pensare di gestire gli affari generali e di perdere la stima degli altri mi faceva sentire offesa. Perché ero stata incaricata di gestire affari generali? Ero capace solo di svolgere lavori saltuari? Non valeva la pena coltivarmi? Mi sentivo come se da quel momento in poi sarei stata inutile, e se pure avessi mantenuto la mia fede fino alla fine, sarei stata scacciata. Questi pensieri mi rendevano sempre più infelice. Ho capito che il mio stato non era corretto, così ho pregato davanti a Dio. “Dio, cos’ho che non va? Questo è comunque un dovere: perché sono così scontenta di gestire gli affari generali? Dio, Ti prego, illuminami e guidami a capire me stessa e a smettere di vivere nella corruzione”.

Dopo aver pregato, ho pensato alle parole di Dio sull’atteggiamento degli anticristi verso i cambiamenti di dovere. La parola di Dio dice: “Quale sia il dovere più adatto a te deve essere stabilito in base ai tuoi punti di forza. Se capita che la chiesa ti assegni un dovere in cui non sei bravo o che preferiresti non svolgere, puoi sollevare la questione e risolverla attraverso la comunicazione. Ma se sei in grado di svolgerlo, se è un dovere che dovresti svolgere, e non vuoi farlo solo per timore di soffrire, allora hai un problema come persona. Se sei disposto a obbedire e sei in grado di abbandonare la tua carne, allora si può affermare che tu sia ragionevole. Tuttavia, se cerchi sempre di calcolare quali siano i doveri più prestigiosi e se presumi che certi doveri ti faranno perdere la stima degli altri, questo dimostra che hai un’indole corrotta. Perché nutri simili pregiudizi nella comprensione dei doveri? È possibile che tu sappia svolgere bene un dovere se lo scegli in base alle tue idee personali? Questo non è necessariamente vero. Ciò che conta di più è eliminare la tua indole corrotta; se non lo fai non sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere, nemmeno se ti piace. Alcune persone svolgono i loro doveri senza principi, e il loro adempimento del dovere è sempre basato sulle loro preferenze, quindi non sono mai in grado di risolvere le difficoltà, sono approssimative in ogni dovere che compiono, e alla fine vengono scacciate. Persone come queste possono forse essere salvate? […] I malfattori e gli anticristi non hanno mai un atteggiamento corretto nei confronti dei propri doveri. Cosa pensano quando vengono trasferiti? ‘Credete che io sia solo un servitore, uno che obbedisce ai vostri ordini e che potete mandare via quando non avete più bisogno di me? Be’, non mi lascerò trattare così! Voglio essere un leader o un lavoratore, perché sono questi gli unici lavori rispettabili qui. Se non mi permettete di essere un leader o un lavoratore e volete comunque che contribuisca, potete scordarvelo!’ Che tipo di atteggiamento è questo? È forse un atteggiamento di obbedienza? Da che cosa deriva un simile atteggiamento nei confronti di un trasferimento nel proprio dovere? Dall’irruenza, dalle idee personali e dalla propria indole corrotta, giusto? E quali sono le conseguenze di questo approccio? Anzitutto, simili persone sapranno forse essere devote e sincere nel loro prossimo dovere? No, affatto. Avranno un atteggiamento positivo? In che stato si troveranno? (In uno stato di sconforto.) Qual è l’essenza dello sconforto? È la resistenza. E qual è il risultato finale di uno stato d’animo di resistenza e di sconforto? Una persona che si sente così può mai compiere bene il suo dovere? (No.) Se una persona è sempre negativa e resistente, è forse in grado di svolgere un dovere? Qualunque dovere svolga, non può farlo adeguatamente. È un circolo vizioso e non finirà bene. Perché? Persone come queste non stanno percorrendo una buona strada; non cercano la verità, non sono obbedienti e non riescono a comprendere correttamente l’atteggiamento e l’approccio della famiglia di Dio nei loro confronti. Questo è un problema, non è vero? Era un cambiamento di dovere perfettamente appropriato, ma gli anticristi affermano che sia stato apportato per tormentarli, che non vengono trattati come esseri umani, che la famiglia di Dio manca di amore, che sono trattati come macchine, chiamati quando servono e poi messi da parte quando non servono. Questa non è forse una distorsione della logica? Chi dice queste cose possiede forse coscienza o ragione? È una persona priva di umanità! Distorce una questione perfettamente ragionevole, trasforma una pratica del tutto appropriata in qualcosa di negativo: non si tratta forse della malvagità di un anticristo? Una persona così malvagia può forse comprendere la verità? Assolutamente no. Questo è uno dei problemi degli anticristi: distorcono la logica di qualsiasi cosa accada loro. Perché pensano in modo distorto? Perché sono estremamente malvagi per natura, malvagi nell’essenza. La natura e l’essenza degli anticristi sono principalmente malvagie, e sono seguite dalla loro spietatezza: queste sono le loro caratteristiche principali. La natura malvagia degli anticristi impedisce loro di comprendere correttamente qualsiasi cosa; al contrario, distorcono e fraintendono tutto, si spingono agli estremi, spaccano il capello in quattro e non sono capaci di gestire le cose adeguatamente o di cercare la verità. Poi si oppongono attivamente alle cose e cercano di vendicarsi, o addirittura diffondono le proprie nozioni e negatività, istigando e coinvolgendo gli altri nell’intralciare il lavoro della casa di Dio. Diffondono segretamente alcune lamentele, giudicano il modo in cui le persone sono trattate nella casa di Dio, le regole per la sua amministrazione, il modo in cui alcuni leader agiscono e condannano questi leader. Di che tipo di indole si tratta? Di un’indole violenta(“Vogliono ritirarsi quando non c’è prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni” in “Smascherare gli anticristi”). Dalle parole di Dio, ho visto che, qualsiasi cosa accada, gli anticristi non capiscono correttamente la volontà di Dio, e fraintendono sempre le cose. Approcciano un semplice cambiamento di dovere da una prospettiva malvagia, pensando di essere retrocessi, che si stiano rendendo loro le cose difficili. Hanno persino l’impressione che la casa di Dio dia loro ordini come fossero automi. Diventano negativi e resistenti, e potrebbero abbandonare il loro dovere in qualsiasi momento, trascurando il lavoro della casa di Dio. Gli anticristi hanno una natura così malvagia e crudele! E io mi stavo comportando esattamente nello stesso modo. Dopo essere stata rimossa, avrei dovuto riflettere sui miei fallimenti e apprezzare l’opportunità di un nuovo dovere. Invece, non ho nemmeno riflettuto. Mi sembrava che la leader fosse stata dura con me, che gestire affari generali fosse di prestigio inferiore e imbarazzante, che svolgessi lavori saltuari, fossi una servitrice e non valesse la pena coltivarmi, e che quindi non avessi futuro. Semplicemente non sapevo sottomettermi; mi sembrava persino di aver subìto un torto, e mi opponevo a quel dovere. Ero sempre svogliata, facevo le cose meccanicamente, del tutto assente. Mi stavo opponendo a Dio e usavo quel tipo di negatività per contrastarLo. Non volevo collaborare quando le sorelle irrigatrici venivano a chiedermi aiuto, e non facevo che lamentarmi. Pensavo che mi dessero ordini, che mi assegnassero lavori faticosi e strani. Ero così assurda e malvagia! Volevo sfogare i miei sentimenti di offesa, così ho esposto le mie rimostranze alla mia ex collaboratrice, lamentandomi della leader. Lei, influenzata, ha sviluppato un pregiudizio verso la leader. Quel cambiamento di dovere mi ha messa completamente a nudo. Svolgevo i miei doveri solo in base a preferenze personali, volevo solo quelli che mi facessero fare bella figura. Con un prestigio inferiore, mi pareva di perdere la stima degli altri e la speranza di benedizioni, così ero negativa e mi trascinavo, opponendomi a Dio e sfogando persino la mia rabbia nel dovere. Ho diffuso i miei pregiudizi e idee e ho portato dalla mia parte un’altra persona che combattesse per me. Mi comportavo diversamente da un anticristo? Riflettendo, ho visto che ero del tutto priva di umanità e ragione, e dotata di una natura davvero maligna.

Poi, ho letto alcune parole di Dio. “Alcune persone non compiono il loro dovere in modo adeguato, sono sempre negligenti e superficiali, causano intralcio o disturbo e, alla fine, vengono sostituite. Non vengono però espulse dalla chiesa, e in questo modo viene data loro la possibilità di pentirsi. Tutti hanno un’indole corrotta, tutti hanno momenti di smarrimento o di confusione, momenti in cui manifestano scarsa levatura. L’obiettivo della possibilità che ti viene data è che tu possa ribaltare la situazione. E come si può fare questo? Devi riflettere e arrivare a conoscere i tuoi errori passati; non accampare scuse e non andartene in giro a diffondere nozioni. Se fraintendi Dio e trasmetti con leggerezza agli altri queste incomprensioni, portando anche loro a fraintendere Dio insieme a te, se hai delle nozioni e vai in giro a diffonderle inducendo tutti a sviluppare nozioni insieme a te e a cercare di discutere con Dio insieme a te, non equivale forse a incitare la folla? Non è forse opporsi a Dio? E può mai venire qualcosa di buono dall’opporsi a Dio? Puoi ancora essere salvato? Tu speri che Dio ti salvi, ma resisti e ti opponi a Lui; Dio potrebbe ancora salvarti? Abbandona questa speranza. Quando hai commesso un errore Dio non ti ha ritenuto responsabile né ti ha scacciato a causa di quel singolo errore. La casa di Dio ti ha dato una possibilità e ti ha permesso di continuare a compiere un dovere e di pentirti, e questa è l’opportunità che Dio ti ha concesso; se possiedi coscienza e ragione, dovresti farne tesoro. Alcuni sono sempre negligenti e superficiali nel compiere il loro dovere, e vengono sostituiti; altri vengono trasferiti. Questo significa forse che sono stati scacciati? Se Dio non lo ha detto, hai ancora una possibilità. Che cosa dovresti fare, dunque? Devi riflettere su te stesso, arrivare a conoscerti e conseguire un autentico pentimento; questa è la via. Ma alcune persone non fanno questo, anzi si ribellano e dicono: ‘Non mi è stato permesso di svolgere questo dovere perché ho detto una cosa sbagliata e ho offeso qualcuno’. Non cercano il problema in se stesse, non riflettono, non ricercano la verità, non obbediscono alle disposizioni e alle orchestrazioni di Dio e Gli si oppongono diffondendo nozioni. Costoro non sono forse diventati Satana? Quando fai le cose che fa Satana, non sei più un seguace di Dio, sei diventato un nemico di Dio; Dio salverebbe mai il suo nemico? No. Dio salva persone che possiedono un’indole corrotta, persone vere, non i diavoli, non i Suoi nemici. Quando ti opponi a Dio, ti lamenti di Lui, Lo fraintendi e Lo giudichi diffondendo nozioni su di Lui, allora sei completamente contro di Lui; stai sollevando un grido di protesta contro Dio(“Soltanto cercando i principi della verità si può svolgere bene il proprio dovere” in “I discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Leggere le parole di Dio mi ha commossa. Avevo perso quel dovere, ma Dio non mi stava privando della possibilità di compierne uno. Non ha detto che non potevo perseguire la verità e che sarei stata scacciata. Mi è stato assegnato un altro dovere perché potessi riflettere su me stessa e capirmi. Ma, non comprendendo la volontà di Dio, pensavo che quel cambiamento significasse perdere il prestigio e la faccia, e che non avrei avuto futuro. Ero negativa e mi opponevo a Dio. Ero così ribelle e irragionevole! Quando irrigavo i nuovi credenti, poiché non avevo buona levatura, non riuscivo a parlare chiaramente delle varie verità sulle visioni e i dubbi dei neofiti restavano irrisolti. Ma, per paura che gli altri mi guardassero dall’alto in basso, fingevo, non mi aprivo e non cercavo aiuto per le mie difficoltà. La leader ha condiviso con me i princìpi e i metodi per quel dovere, ma io mi accontentavo di sapere che esistevano e non pensavo a come poi metterli in pratica e applicarli. Così, dopo ripetute condivisioni, non ho afferrato molti princìpi e il mio lavoro di irrigazione non ha mai ottenuto buoni risultati. Non solo avevo scarsa levatura, ma ero estremamente arrogante e non volevo cercare la verità. Non stavo incrementando le mie capacità e il lavoro di cui ero responsabile ristagnava. Quindi ho dovuto essere rimossa. Ma non volevo riconoscere la mia corruzione e le mie mancanze. Ero indignata per la sostituzione e non la accettavo. Ho persino pensato che Dio mi stesse smascherando, mettendomi in cattiva luce, scacciandomi. Era assurdo e del tutto irragionevole da parte mia. Con la mia scarsa levatura e la mia mancanza di risultati nell’irrigare i nuovi arrivati, mi sentivo sempre limitata e inadeguata, ed ero spesso depressa. Se avessi mantenuto quel dovere, non solo avrei danneggiato la mia vita, ma avrei anche ostacolato il lavoro della casa di Dio. In base alla mia levatura e ai miei punti di forza, la leader mi ha affidato un dovere commisurato alle mie capacità. Si trattava di seguire i princìpi ed essere responsabile della mia vita. Ma io non sapevo cosa fosse giusto per me. Non ho riflettuto su me stessa per conoscermi e ho contrattaccato, giudicando la leader alle sue spalle, diffondendo negatività. Sembrava che stessi soltanto trovando in lei delle mancanze, ma in realtà mi stavo opponendo a Dio, andando contro di Lui. Venendo smascherata in questo modo, ho visto che non solo mancavo di levatura, ma che avevo anche un’indole gravemente corrotta. Se non mi fossi sottomessa come dovevo e non avessi svolto seriamente il mio dovere, sarei stata messa a nudo e scacciata.

Riflettendo, ho anche scoperto una mia visione sbagliata. Pensavo che i doveri fossero di diversi livelli, che ce ne fossero di più e di meno importanti, e che solo quelli di leader o di irrigatore fossero veri doveri, mentre i compiti umili e gli affari generali non contassero. Credevo fossero lavori di bassa lega, al massimo un prestare servizio, e che poi sarei stata scacciata. Perciò, essere incaricata di gestire gli affari generali mi faceva sentire inferiore, trattata come un automa. Opponevo resistenza ed ero addirittura demotivata nel compiere il mio dovere. Ma, nella casa di Dio, tutti i doveri servono al piano di gestione di Dio di salvezza dell’umanità. Che si tratti di essere leader, irrigatori, o di gestire gli affari generali, sono tutti incarichi di Dio e noi dobbiamo collaborare. È proprio come una macchina: ogni singola parte ha il suo scopo, quindi non c’è grande o piccolo, alto o basso, nobile o infimo nei doveri, solo funzioni diverse. Indipendentemente dal dovere che svolgono, tutti hanno lezioni da imparare e verità in cui entrare. Purché perseguiamo la verità, tutti possiamo essere salvati da Dio. Io, invece, pensavo sempre alle cose in modo sbagliato. Mi sembrava che gli affari generali fossero solo lavori saltuari, fatica e servizio. Ho applicato questa prospettiva distorta e malvagia al mio cambiamento di dovere e ho frainteso la volontà di Dio. È una cosa che Dio odia e disprezza!

Questo mi ha ricordato alcune parole di Dio. “Il desiderio di Dio è che ogni persona sia resa perfetta, sia in definitiva guadagnata da Lui, sia completamente mondata e diventi qualcuno che Egli ama. Non importa che Io dica che siete restii o di scarsa levatura – questo è un fatto. Questa Mia affermazione non dimostra che intendo abbandonarti, che ho perso la speranza in voi, ancor meno che non desidero salvarvi. Oggi sono venuto a compiere l’opera per la vostra salvezza, ovvero la Mia opera è il prosieguo di tale opera. Ciascuno ha l’opportunità di essere reso perfetto: a condizione che lo desideri, a condizione che tenti, alla fine sarai in grado di ottenere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei di grossa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della Chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Ero davvero commossa, ma allo stesso tempo mi vergognavo. Ho frainteso e incolpato Dio senza capire la Sua volontà. In realtà, Dio non ha mai detto che non salverà le persone di scarsa levatura, e la loro levatura o il dovere che svolgono non determinano il modo in cui Egli le tratta. Egli guarda se amano e perseguono la verità. È questa la chiave per sapere se possano essere salvate. Ho ripensato a una malfattrice espulsa dalla casa di Dio. Sembrava avere levatura e il suo dovere ispirava ammirazione, ma perseguiva sempre il prestigio, soffocava gli altri ed escludeva chi aveva opinioni diverse. È stata più volte potata e trattata, ma non si è pentita. Alla fine è stata espulsa. Anche molti dei falsi leader e anticristi che sono stati smascherati e scacciati negli ultimi anni sembravano dotati di levatura e doni, ma non perseguivano la verità. Perseguivano sempre fama e prestigio, e percorrevano un cammino avverso a Dio. Per quanto elevata possa sembrare la propria levatura, per quanto prestigio si possieda, se non si persegue la verità, essere smascherati e scacciati da Dio è solo questione di tempo. Ho pensato anche ad alcuni fratelli e sorelle di levatura media che non svolgono doveri straordinari ma ci mettono il cuore, restando al posto di un essere creato. Quando rivelano corruzione, pregano e cercano davanti a Dio, per riflettere su se stessi e conoscersi attraverso le Sue parole. Nel tempo, la loro indole corrotta può cambiare. Pensando a questo, ho potuto percepire quanto sia giusta l’indole di Dio. Dio non tratta nessuno ingiustamente. Indipendentemente dalla nostra levatura, qualsiasi dovere compiamo, Dio nutre e irriga tutti allo stesso modo, e predispone situazioni perché sperimentiamo le Sue parole ed entriamo nella realtà della verità. L’opera di Dio di salvezza dell’uomo è così concreta! Dopo aver compreso la volontà di Dio, non ero più così resistente al mio dovere attuale, e volevo invece sottomettermi e compierlo.

In seguito, ho letto alcune parole di Dio. “Oggi, quando svolgete un dovere nella casa di Dio, grande o piccolo che sia, che comporti un lavoro manuale o l’uso del cervello, che sia svolto al di fuori o all’interno della Chiesa, il dovere che svolgete non è un caso. Come potrebbe essere una vostra scelta? È guidato da Dio. Solo per via dell’incarico assegnato da Dio vi sentite toccati nell’animo, avete questo senso di missione e di responsabilità e siete in grado di compiere questo dovere. Fra i miscredenti, molti sono attraenti, intelligenti o capaci. Ma Dio forse li favorisce? No, Dio non ha scelto loro; Dio favorisce soltanto voi, questo gruppo di persone. Vi fa svolgere ruoli di ogni genere, compiere doveri e assumere responsabilità di ogni sorta nell’ambito della Sua opera di gestione, e quando in definitiva il piano di gestione di Dio giungerà al termine e sarà concluso, quale gloria e quale onore sarà! E allora quando oggi, nel compiere il proprio dovere, le persone soffrono qualche patimento, quando rinunciano a qualcosa e si spendono, quando devono pagare un prezzo, quando perdono prestigio, fama e fortuna nel mondo, quando non hanno più queste cose, sembra che Dio gliele abbia tolte; ma hanno guadagnato qualcosa di più prezioso e di maggior valore. Che cosa hanno guadagnato da Dio? È svolgendo un dovere che le persone acquisiscono la verità e la vita. Solo quando hai svolto bene il tuo dovere, quando hai portato a termine l’incarico che Dio ti ha assegnato, e quando la tua vita è interamente dedicata alla tua missione e all’incarico che Dio ti ha affidato, quando possiedi una meravigliosa testimonianza e vivi un’esistenza degna, soltanto allora sei una persona vera! E perché dico che sei una persona vera? Perché Dio ti ha scelto, ti ha consentito di compiere il dovere di creatura di Dio nell’ambito della Sua gestione, e nella tua vita nulla può avere più valore o significato di questo(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Dio non guarda a ciò che dici o prometti quando ti trovi davanti a Lui. Dio guarda a ciò che fai, ma non Gli interessa quanto siano elevate, misteriose o potenti le tue azioni; anche se fai qualcosa di piccolo, se Dio vede la sincerità nelle tue azioni, dirà: ‘Questa persona crede sinceramente in Me. Non ha mai esagerato. Si comporta in maniera commisurata alla sua posizione. E, sebbene non abbia fornito un grande contributo alla casa di Dio e possieda scarsa levatura, è salda in tutto ciò che fa; possiede sincerità’. Cosa include questa ‘sincerità’? Include il timore e l’obbedienza verso Dio, nonché fede e amore autentici; include tutto ciò che Dio desidera vedere. Agli occhi degli altri, tali persone possono essere insignificanti, come coloro che preparano il cibo o fanno le pulizie, persone che svolgono un dovere ordinario. Queste persone non sono degne di nota agli occhi degli altri, non hanno realizzato nulla di grande e non c’è ragione per stimarle, ammirarle o invidiarle: sono solo persone comuni. Eppure, possiedono e vivono tutto ciò che Dio vuole, e lo offrono interamente a Lui. Cosa pensate che Dio voglia più di questo? Dio è soddisfatto(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Le parole di Dio mi hanno mostrato che, qualunque dovere io riceva, è stabilito e disposto da Dio. Dovrei sottomettermi e approcciarlo con il cuore. Qualsiasi levatura o abilità io possieda, dovrei fare tutto il possibile, dare il massimo. Questa è la volontà di Dio, e ciò che in effetti è il mio dovere.

Dopo aver gestito gli affari generali per un po’, mi sono resa conto che non era affatto faticoso come credevo. Ci sono molti princìpi da afferrare e da approfondire in questo dovere, e compierlo richiede un cuore puro, che ricerca la verità. Dopo averla praticata per un po’, ho ricavato molto dalla gestione degli affari generali. Ho imparato alcune abilità e ho compreso alcuni princìpi, e ho anche sperimentato quanto sia pratica la salvezza di Dio per l’umanità! Quel cambiamento di dovere ha corretto la prospettiva errata che avevo nei confronti dei doveri e ora ero disposta a sottomettermi alle disposizioni di Dio e a fare del mio meglio nel mio dovere. Lode a Dio!

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