Il Regno dei Cieli è in realtà sulla terra
La più grande aspirazione di noi credenti è riuscire a entrare nel Regno dei Cieli e godere dell’eterna beatitudine che il Signore ha concesso all’uomo. Ogni volta che sentivo un pastore dire in un sermone che il posto che il Signore preparerà per noi in futuro è nell’alto dei cieli, che ci saranno campi dorati e mura di giada, e gemme che brilleranno ovunque, che noi potremo mangiare il frutto dell’albero della vita e bere l’acqua del fiume della vita, che non ci saranno più dolore, lacrime o afflizione e tutti saremo liberi e liberati, provavo un moto incredibile di emozione e di gioia. Era un luogo a cui anelavo tantissimo, e la mia vita di duro lavoro e di sofferenza sulla terra mi lasciava svigorita nel cuore. E così andai in giro a predicare il Vangelo e mi adoperai con entusiasmo per il Signore; diffondevo il Vangelo e fondavo Chiese, e non mi fermavo mai a riprendere fiato, per quanto doloroso o difficile fosse. Soprattutto da quando ho saputo che siamo negli ultimi giorni e che il Signore sarebbe tornato presto per portarci tutti nella nostra casa celeste, ho lavorato e mi sono adoperata ancor più proattivamente.
Un giorno, mi recai a casa di mia sorella per sapere come stava nostra madre. Prima di andarmene, mia sorella mi diede un libro, raccomandandosi che lo leggessi con attenzione. Pensai tra me e me: “Il libro che mi ha dato mia sorella è di sicuro un’opera spirituale. Il caso vuole che il mio spirito si senta molto inaridito in questo momento; non ho la sensazione che il Signore sia con me, né mi sento illuminata dalla lettura della Bibbia. Al mio ritorno, dovrò leggere questo libro con attenzione. Forse mi darà qualcosa”. Dopo essere tornata a casa, aprii il libro, cominciai a leggere e, prima che me ne rendessi conto, venni risucchiata dalle sue parole. Più leggevo, più lo apprezzavo; più leggevo, più sentivo che c’era luce in quelle parole, che esse erano illuminate dallo Spirito Santo e che non era possibile che potessero essere pronunciate da una persona normale. Da quando ho letto quel libro, sono giunta a comprendere alcune verità che prima, leggendo la Bibbia, non capivo e nella mia mente sento chiarezza e gioia. Sono disposta a pregare per avvicinarmi al Signore e la mia fede si è rafforzata. La mia condizione spirituale è migliorata sempre più. Pensai: “Solo l’opera dello Spirito Santo può dare all’uomo fede e forza, provvedere al suo spirito e nutrirlo. Le parole di questo libro provengono certamente dallo Spirito Santo”. Di conseguenza, la mattina, la prima cosa che faccio quando mi sveglio è leggere questo libro.
Un giorno, aprii il libro e lessi il seguente passo: “Dio che entra nel riposo significa che Egli non compirà più il Proprio lavoro di salvezza dell’umanità. L’umanità che accede al riposo significa che l’intera umanità vivrà nella luce di Dio e sotto la Sua benedizione; non ci sarà alcuna corruzione di Satana, né verrà perpetrata alcuna ingiustizia. Gli uomini vivranno una normale esistenza sulla terra e Dio Si prenderà cura di loro” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Mi fermai in quel punto. Il mio cuore sussultò e pensai tra me e me: “In futuro l’uomo vivrà sulla terra? Il Signore Gesù non ha promesso che in futuro vivremo in cielo? Perché queste parole parlano dello stare sulla terra? Come potrebbe essere? Sto fraintendendo?” Quindi, rilessi attentamente il passo, e le parole affermavano davvero che in futuro l’uomo avrebbe vissuto sulla terra. Allora, cosa significa realmente ciò? Quello non bastava. Dovevo capire cosa, in effetti, significasse. Perciò, continuai a leggere: “Dio ha la destinazione propria di Dio e l’uomo quella propria dell’uomo. Durante il Suo riposo, Dio continuerà a guidare l’esistenza dell’intera umanità sulla terra. Nella luce di Dio, l’uomo renderà lode all’unico vero Dio in cielo. […] Quando l’umanità entra nel riposo, significa che l’uomo è divenuto autentica creazione; l’umanità venererà Dio dalla terra e condurrà una normale esistenza umana. Gli uomini non saranno più disobbedienti nei confronti di Dio né Gli resisteranno; essi faranno ritorno all’originaria vita di Adamo ed Eva” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Più leggevo, più mi sentivo confusa: “L’uomo adorerà Dio dalla terra? Come potrà avvenire? Nella Bibbia non si dice forse che ciò avrà luogo in cielo? Come potrebbe essere sulla terra?” Mi precipitai a prendere la mia Bibbia, aprendola su Giovanni 14:2-3, e lessi il punto in cui il Signore Gesù afferma: “Nella casa del Padre Mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che Io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di Me, affinché dove sono Io, siate anche voi”. Il Signore Gesù dice chiaramente che la Sua resurrezione e ascesa in cielo avevano lo scopo di preparare un posto per noi, affinché la nostra destinazione fosse in cielo. Questa è la promessa del Signore. Pensai tra me e me: “Ciò che questo libro sta dicendo è diverso da ciò che dice il Signore; quindi, non posso continuare a leggerlo”. Dopo aver chiuso il libro, mi ritrovai in uno stato mentale di grande confusione; non sapevo cosa fosse giusto e, quindi, pregai insistentemente il Signore: “Oh Signore, ti prego di guidarmi e di condurmi. Cosa dovrei fare? Dovrei leggere questo libro o no? Oh Signore, ti prego di illuminarmi e di guidarmi…” Dopo aver pregato, pensai a come, dopo aver letto quel libro, mi ero sentita più vicina nel mio rapporto con il Signore, più entusiasta della mia fede in Lui e che il mio spirito stava ricevendo nutrimento: “Se mettessi giù questo libro e smettessi di leggerlo, tornerei alla mia precedente condizione, quella in cui il mio spirito si sentiva inaridito”. Poiché quel libro mi dava moltissimo, poiché potevo essere certa che provenisse dallo Spirito Santo, che non potesse essere frainteso, dato che proveniva dallo Spirito Santo, sebbene quelle parole non fossero conformi alle mie concezioni, non dovevo rinunciarvi né esimermi dal leggerle per nessun motivo. Mentre ci pensavo su, decisi che avrei fatto meglio a continuare a leggere, prima di decidere.
Quindi, presi di nuovo in mano il libro e continuai a leggere: “Il luogo di riposo dell’uomo è sulla terra, mentre il luogo del riposo di Dio è in cielo. Mentre l’uomo venera Dio nel riposo, egli vivrà sulla terra, e mentre Dio guida quel che resta dell’umanità nel riposo, Egli la guiderà dal cielo, non dalla terra” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Continuai a rifletterci nella mia mente: “Questo passo ora dice che il luogo del riposo di Dio è in cielo e che, mentre l’uomo riposa, adorerà Dio sulla terra. Potrebbe darsi che il luogo di riposo dell’uomo sia sulla terra, come affermano queste parole? È impossibile! Il Signore Gesù ha già affermato che noi saremo ovunque si trovi il Signore e il Signore Gesù venne resuscitato e ascese in cielo, per cui anche noi ascenderemo sicuramente in cielo!” Pensai agli anni passati, a quante strade che avevo percorso per il Signore, a quante sofferenze avevo sopportato. Non era stato forse allo scopo di ascendere al cielo e non dover più sopportare le sofferenze sulla terra? Se è davvero come afferma quel libro, ovvero che in futuro l’uomo continuerà a vivere sulla terra, allora le mie speranze non verranno forse vanificate? Rimasi distesa sul letto, come paralizzata. Mi sentivo debole dalla testa ai piedi. Più pensavo alla cosa, più non riuscivo a calmarmi. Perciò, per trovare una soluzione, mi precipitai a casa di mia sorella.
Quando arrivai a casa di mia sorella, trovai una donna di mezza età e, quando mia sorella ci presentò, venni a sapere che si trattava di sorella Li. Dopo poco, parlai con loro dei miei pensieri successivi alla lettura di quel libro. Dopo aver ascoltato, sorella Li si rivolse a me, dicendo: “Sorella, tutti coloro che, tra noi, credono nel Signore pensano che il Signore Gesù abbia promesso di preparare un posto per l’uomo e che, ovunque Egli Si trovi, ci chiederà di andare lì. Il Signore è asceso al cielo; quindi, in futuro, quando il Signore tornerà, certamente ci accoglierà in cielo affinché viviamo insieme a Lui. Ma qualcuno di noi si è chiesto se questo tipo di fantasia e ragionamento sia attendibile? Se fosse come ce lo immaginiamo, cioè che il Signore verrà e ci porterà in cielo, le parole della preghiera al Signore ‘Venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra’ (Matteo 6:10) e la profezia nell’Apocalisse ‘Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio’ (Apocalisse 21:3) non verrebbero forse vanificate? Come potrebbero queste cose svolgersi come predetto? Se la destinazione finale che Dio ci assegna fosse in cielo, quando Egli creò in origine l’uomo, che senso aveva farci vivere sulla terra?” Non ero affatto convinta e replicai: “Nonostante questi testi sacri affermino tali cose, il Signore Gesù Stesso disse: ‘Io vado a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e v’avrò preparato un luogo, tornerò, e v’accoglierò presso di Me, affinché dove son Io, siate anche voi’ (Giovanni 14:2-3). Dopo essere risorto, il Signore Gesù ascese al cielo ed è qui che Egli dice che andrà a preparare un posto per noi. Egli afferma che, ovunque Si trovi, anche noi potremmo stare. Perciò, questo prova che Dio ci promise che saremmo ascesi al cielo per ottenere la vita eterna, e non che avremmo ottenuto la vita eterna sulla terra. Questa è una cosa che nessuno può negare!” Sorella Li continuò a parlare pazientemente: “Sorella, è vero che il Signore sta preparando un posto per coloro che credono in Lui, ma tale posto si trova di fatto sulla terra o in cielo? Il Signore non dice così nelle Sue parole; quindi, su cosa ci basiamo quando affermiamo che il posto che Egli sta preparando per noi è in cielo? Si tratta di fatto della promessa del Signore o della nostra personale concezione e fantasia? Per coloro tra noi che credono in Dio, tutte le cose dovrebbero basarsi sulla parola del Signore; le nostre personali concezioni e fantasie non andrebbero mescolate alla parola del Signore, per poi dire che si tratta del significato del Signore. Ciò non equivale forse a fare affidamento sulle nostre idee per spiegare la parola del Signore? Non significa forse distorcere la parola del Signore? Quindi, non possiamo fare affidamento sulle fantasie che abbiamo in testa, sui nostri pensieri e sulle nostre preferenze per spiegare la parola del Signore. Se così fosse, commetteremmo un errore. Nella Genesi 2:7-8 si afferma: ‘E Jahvè Dio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente. E Jahvè Dio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l’uomo che aveva formato’. È evidente che al principio Dio creò l’uomo sulla terra e che, prima di crearlo, creò tutte le cose, per preparare un ambiente adatto alla vita dell’uomo. Quindi, possiamo constatare che è volontà di Dio farci vivere sulla terra. Inoltre, nel ‘Padre nostro’, Egli ci fa pregare Dio affinché il Suo Regno venga in terra. Nel Libro dell’Apocalisse è profetizzato: ‘Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al Suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli’ (Apocalisse 11:15). ‘Il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro’ (Apocalisse 21:3). Da queste righe della Scrittura e della profezia possiamo constatare che il posto che Dio sta preparando per noi è sulla terra e non in cielo, e che la nostra futura destinazione finale è in terra, e non in cielo…”. La spiegazione di sorella Li andava completamente contro le mie concezioni. Semplicemente, non ascoltavo ciò che diceva. Mi alzai in piedi e le dissi con rabbia: “Smettila di parlare! Per anni, ho corso, mi sono spesa e ho sofferto per il Signore, per poter ascendere al cielo! Ho aspettato con impazienza per tutto il tempo che il Signore mi riportasse nella dimora dei cieli, così da non dover più patire in terra. Tu dici che la nostra destinazione finale è in terra. Non posso accettarlo”. Dopo aver detto questo, mi voltai per andarmene. La mia sorella minore si precipitò, cercando di parlarmi: “Sorellina, come puoi essere così testarda? Il punto di vista cui ti aggrappi è corretto? Il Signore dice: ‘Io vado a prepararvi un luogo’. Tu non conosci il vero significato di queste parole e stai mantenendo le tue personali opinioni. Non è da sciocchi? Questo non è il genere di atteggiamento che le persone che cercano la verità dovrebbero avere! Il Signore Gesù che stiamo aspettando è già ritornato: Dio Onnipotente è il ritorno del Signore Gesù! Quel libro che ti diedi da leggere contiene le espressioni personali e le parole di Dio! Il Signore che abbiamo aspettato ogni giorno, affinché ci venisse a prendere, ora è tornato. Dobbiamo ascoltare con attenzione. Non dobbiamo assolutamente lasciarci sfuggire questa rarissima opportunità!”
Ero stupefatta nel sentire mia sorella pronunciare quelle parole. Non riuscivo a credere a quello che avevo appena sentito: “Il Signore è tornato? È vero?” Quindi mia sorella disse: “Non eri tu, prima, che dicevi che le parole di quel libro provengono dallo Spirito Santo? Quando lo leggevi, sentivi di aver ricevuto moltissimo, di aver avuto l’opera dello Spirito Santo e che il tuo rapporto con Dio era diventato più stretto. Ora pensa a questa cosa: oltre alla parola del Signore, chi altri parla in modo tale da sortire un effetto del genere? Ora il Signore è tornato per operare e per pronunciare nuove parole e noi possiamo godere della dolcezza delle parole di Dio. Se non cerchiamo né esaminiamo, se ci limitiamo ad aggrapparci alle nostre concezioni e fantasie, nonché al significato letterale della Bibbia, senza lasciarci andare, allora alla fine ci rovineremo. Ai loro tempi, i farisei con una buona conoscenza della Bibbia si aggrappavano alle parole di quest’ultima: non cercavano affatto di domandarsi se la loro comprensione della Bibbia fosse corretta o se fosse conforme alla volontà di Dio, o meno. Al contrario, pensavano che un uomo che non si chiamava Messia non fosse il Salvatore che sarebbe venuto; semplicemente, non esaminavano se la via del Signore Gesù potesse offrire la vita all’uomo e mostrargli un sentiero per fare pratica. Si limitavano ad aggrapparsi ostinatamente alle loro concezioni e fantasie e rifiutavano ciecamente la salvezza del Signore Gesù, commettendo infine il crimine odioso di inchiodare il Signore alla croce. Non possiamo seguire le orme dei farisei e percorrere il loro sentiero di opposizione a Dio!” Dopo aver ascoltato le parole di mia sorella, pensai tra me e me: “Ciò che mia sorella sta dicendo è ragionevole. La parola del Signore è l’unica soluzione, quando lo spirito di un uomo è inaridito”. Ripensai a come la condizione del mio spirito sia andata via via migliorando da quando leggo le parole di quel libro, a come esso mi abbia donato la fede in Dio e a come mi faccia sentire che Dio è in mia presenza. “Sento persino di comprendere alcune verità. Potrebbe darsi che le parole di quel libro siano davvero il Signore che torna a parlare? Il ritorno del Signore è un’occasione importante. Farei meglio a non rifiutare e giudicare alla cieca; devo sforzarmi di esaminare e cercare, non posso essere come quei farisei che non cercavano la verità, che si aggrappavano alle loro concezioni in opposizione a Dio!” In quel momento mi sentii piacevolmente sorpresa e spaventata allo stesso tempo. Ero piacevolmente sorpresa perché credevo nel Signore e attendevo ansiosamente che Egli tornasse per accettarmi nel Regno dei Cieli, dove potevo vivere libera dalle preoccupazioni, senza più dover affrontare difficoltà in terra, e oggi apprendevo la notizia del ritorno del Signore. Questa è davvero una grandissima e gioiosa opportunità. Ero spaventata perché, se Dio Onnipotente è il Signore ritornato, allora il mio sogno di attendere che il Signore mi accetti nel Regno dei Cieli verrebbe infranto… In cuor mio sentivo emozioni contrastanti di ogni genere; non sapevo cosa provavo. Mi sentivo impotente. Tutto quello che potevo fare era rivolgermi al Signore in preghiera: “Oh Signore! Ho aspettato con ansia ogni giorno che Tu mi portassi nella Tua dimora celeste, ma dicono che il posto che hai preparato per la mia destinazione finale sia qui sulla terra. Sono davvero incapace di affrontare questa realtà. Non voglio davvero sperimentare questo genere di difficoltà sulla terra. Oh Signore! Sento un grande dolore in questo momento in cuor mio: ti prego di aiutarmi e di guidarmi nel sentiero innanzi a me”. Dopo aver pregato, pensai alle parole del Signore Gesù, quando Egli afferma: “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il Regno dei Cieli” (Matteo 5:3). È vero! Il Signore apprezza e permette l’ingresso nel Regno dei Cieli soltanto a coloro che sono poveri di spirito e che cercano la verità. Io dovrei essere una persona povera di spirito. Solo ascoltando attentamente la loro spiegazione mi conformerò alla volontà del Signore.
In quel momento sorella Li disse: “Il Signore ha detto: ‘Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio’ (Matteo 5:8). Mentre accogliamo il ritorno del Signore, dobbiamo ascoltare la Sua parola e agire come persone pure di cuore. Sebbene l’opera che Dio svolge oggi non si conformi alle nostre concezioni e fantasie, tutto ciò che Dio fa è bene, tutto è a vantaggio dell’uomo e in mezzo a tutto vi è la volontà di Dio, dove la verità può essere cercata. Se non lo capiamo perfettamente, dobbiamo per prima cosa farci da parte e sforzarci di cercare la verità, in modo da poter ricevere l’illuminazione di Dio e comprendere la Sua volontà. Sorella, apri il tuo cuore e parla delle cose che ancora non comprendi, e potremo cercare insieme incontrandoci e parlandone”. Sentivo che ciò che sorella Li aveva detto era sensato; dovevo calmarmi e cercare; quindi dissi: “Sorella, c’è una cosa che non comprendo: perché la nostra destinazione finale non è in cielo, ma è qui in terra?” Sorella Li trovò Giovanni 3:13: “Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo” e Isaia 66:1 “Il cielo è il Mio trono e la terra è lo sgabello dei Miei piedi” e mi diede questi due passi da leggere. Quindi ne spiegò il significato. Grazie alla spiegazione della sorella, nella mia mente sentivo che era tutto improvvisamente chiaro. Anch’io conoscevo quei passi delle Scritture; allora, perché non vi avevo mai riflettuto prima? Il Signore dice chiaramente che, a eccezione del Figlio dell’uomo che scese dal cielo, nessun uomo può ascendere al cielo, poiché il cielo è il trono di Dio e la terra il Suo poggiapiedi; quindi, come potrebbe l’uomo meritare di ascendere al cielo? Dio creò l’uomo sulla terra e fece in modo che vivesse lì. Dal giorno in cui Dio creò l’uomo, l’uomo ha abitato la terra generazione dopo generazione, aumentando gradualmente di numero. Tutta l’opera che Dio ha svolto per salvare l’uomo ha avuto luogo anch’essa in terra. Si trattava di qualcosa che Dio aveva prestabilito da molto tempo. È un qualcosa che nessuno può cambiare. La sorella tenne poi una condivisione sulla Bibbia, su come il Signore ha detto che avrebbe preparato un posto per noi. Ci spiegò che ciò si riferiva alla manifestazione e all’opera del Dio incarnato sulla terra negli ultimi giorni, e che Egli aveva predestinato che noi saremmo nati negli ultimi giorni, che avremmo sentito la voce di Dio, saremmo stati portati dinanzi al trono di Dio, avremmo accettato il giudizio e la purificazione di Dio degli ultimi giorni, e alla fine saremmo stati condotti nel Regno di Dio. Questo è il vero significato delle parole “dove sono Io, siate anche voi” (Giovanni 14:3). Sembra che il Regno di Dio sia in realtà in terra e che la destinazione finale dell’umanità sia sulla terra e non in cielo! Avevo vissuto tutto il tempo all’interno delle mie personali concezioni e fantasie; stabilii che Dio sarebbe ritornato per portarmi a vivere in cielo, ma ciò non è affatto conforme alla volontà del Signore; ciò non è conforme ai fatti! Tuttavia, non ero comunque ancora pronta a vivere questo genere di vita sulla terra, dove ero afflitta da Satana. Così, poco dopo, spiegai i pensieri che avevo in testa a sorella Li.
Dopo avermi ascoltata, sorella Li aprì il libro “La Parola appare nella carne”, e mi lesse un passo tratto dalla parola di Dio Onnipotente: “La vita nel riposo è una vita senza guerra, senza lordura, senza il persistere dell’ingiustizia. Ciò significa che manca del tormento di Satana (qui ‘Satana’ si riferisce alle forze ostili), della corruzione di Satana, così come dell’invasione di qualsiasi forza che si opponga a Dio. Ogni cosa procede secondo la propria natura e rende lode al Signore della creazione. Cielo e terra sono totalmente tranquilli. Questa è la vita dell’umanità nel riposo. […] Dopo che Dio e l’uomo saranno entrati nel riposo, Satana non esisterà più e, come Satana, così pure i malvagi non esisteranno più. Prima che Dio e l’uomo entrino nel riposo, i malvagi che un tempo perseguitarono Dio sulla terra e i nemici che Gli disobbedirono sulla terra saranno già stati distrutti; saranno stati distrutti dai grandi cataclismi degli ultimi giorni. Dopo che quei malvagi individui saranno stati completamente distrutti, la terra non conoscerà mai più il tormento di Satana. L’umanità otterrà completa salvezza e solo allora l’opera di Dio avrà termine definitivamente. Questi sono i prerequisiti perché Dio e l’uomo entrino nel riposo” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”).
Attraverso la lettura delle parole di Dio Onnipotente giunsi a comprendere che, nonostante in futuro le nostre vite saranno ancora sulla terra, quando Dio completerà la Sua fase finale dell’opera di salvezza dell’umanità, Satana verrà distrutto e le nostre vite sulla terra non verranno più minacciate da Satana, né noi avremo preoccupazioni o faticheremo, verseremo lacrime o sospireremo. Sarà esattamente come quando Adamo ed Eva vivevano nel Giardino dell’Eden. Saremo liberi di adorare Dio, vivendo una vita lieta e benedetta in cui Dio è con l’uomo. Questa è la destinazione finale dell’umanità e questa è l’ultima cosa che Dio realizzerà nella Sua opera degli ultimi giorni. È davvero straordinario! Proprio in quell’istante tirai un sospiro di sollievo: “Chi potrebbe parlare della destinazione finale dell’umanità con una tale chiarezza? Chi potrebbe pianificare la fine dell’umanità? Solo Dio potrebbe farlo!” All’interno della parola di Dio Onnipotente riconobbi la voce di Dio e capii che l’opera di Dio Onnipotente è Dio che appare per operare! Mi ero finalmente sbarazzata delle concezioni nella mia mente e accettai con gioia l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, ritornando innanzi al trono di Dio.
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