I frutti di un’onesta segnalazione
Nell’aprile del 2011, dovevo rimpiazzare un capo di nome Yao Lan in una Chiesa che si trovava da un’altra parte del Paese. Durante il passaggio di consegne, mentre Yao Lan mi ragguagliava sulla situazione in quella Chiesa, mi ha parlato della figlia Xiaomin, un diacono che si occupava dell’irrigazione e mi avrebbe aiutata a familiarizzare con il lavoro da fare. Spiegava tutto in maniera così metodica, era inevitabile provare ammirazione. Sembrava gestire il lavoro della Chiesa con grande efficienza e competenza, quindi non c’era da stupirsi se ora poteva farsi carico di un lavoro tanto vasto. Allora, mi sono detta che avrei tenuto conto della volontà di Dio e dato il meglio di me per svolgere bene il lavoro della Chiesa.
Il giorno dopo, Xiaomin mi ha portata a un incontro con altri capi gruppo. Dopo aver letto le parole di Dio, ho condiviso la mia esperienza e la mia comprensione. Poi, sorella Xia ha detto, contrariata: “Il nostro vecchio capo Yao Lan non condivideva sulle parole di Dio in questo modo. Ce le spiegava riga per riga, dicendo cose tipo ‘Questo è un incoraggiamento’ e ‘Questo è un monito’”. Gli altri fratelli sono intervenuti, aggiungendo che Yao Lan condivideva sulla verità con grande chiarezza. Ero completamente stupita. Ho pensato: “Condividere sulle parole di Dio non significa basarsi su di esse per parlare della propria esperienza e comprensione? Perché Yao Lan non parla di come mette in pratica le parole di Dio e le sperimenta in prima persona? Perché dovrebbe spiegare ai fratelli le parole di Dio riga per riga? È una condivisione che permette loro di capire la verità e conoscere se stessi?” Durante gli incontri con loro, volevo discutere sui princìpi della condivisione delle parole di Dio, ma poi ho pensato: “Sono nuova qui e la responsabilità del mio lavoro ricade su Yao Lan. È presente anche la figlia Xiaomin. Se dico che il metodo di Yao Lan si limita alla spiegazione del significato letterale delle parole di Dio e qualcuno glielo riporta, potrebbe dire che sto cercando di farle le pulci appena arrivata, e penserà male di me. Se la offendo, la situazione diventerebbe imbarazzante”. Perciò ho tenuto la bocca chiusa ed è finita lì.
Un giorno, sorella Xiao mi ha fatto avere una lettera all’insaputa di Xiaomin. Diceva che in precedenza aveva dato consigli a Yao Lan, ma lei non li aveva accettati. Per di più, aveva anche iniziato a ostacolarla, impedendole di continuare a svolgere il suo dovere di accoglienza. Ero davvero sbalordita. Ho pensato: “Non può essere vero. Possibile che Yao Lan sia così dispotica?” Poi ho cercato Xiaomin per farmi un’idea della situazione. Lei ha detto che sorella Xiao era molto entusiasta, ma spesso la sua comprensione si rivelava problematica. Ha aggiunto che da quelle parti tutti sapevano della sua fede, che la sua casa non era sicura, e che lei non era abbastanza assennata per garantirne la sicurezza. Ha detto diverse cose negative su di lei. Ho pensato: “Se le cose stanno così, allora sorella Xiao è davvero inadatta al dovere di accoglienza. Ma perché dovrebbe dire che Yao Lan è stata dispotica nei suoi confronti? Forse ha qualche risentimento verso di lei”. Eppure, mi sentivo ancora turbata, quindi sono andata a casa di sorella Xiao. Ho scoperto che era un’abitazione relativamente adatta all’accoglienza e che non le mancava affatto il buon senso. Ero confusa. Come era possibile che le cose fossero tanto diverse da come le aveva presentate Xiaomin? Yao Lan aveva davvero vessato sorella Xiao? Ho fatto ulteriori domande a sorella Xiao. Sono venuta a sapere che il bisogno di un ambiente sicuro era una scusa, che Yao Lan aveva impedito a diversi diaconi di svolgere il proprio dovere. Di conseguenza, non c’era nessuno che irrigasse i fratelli e questi non vivevano una normale vita di Chiesa. Quando sorella Xiao ha detto a Yao Lan che questa organizzazione era inadeguata, Yao Lan non solo si è rifiutata di accettarlo, ma ha anche rimosso sorella Xiao dal suo compito. Ha voluto addirittura tenere segreta la lettera di segnalazione scritta da sorella Xiao. Questo particolare mi ha sconvolta. Non ci volevo credere. Yao Lan aveva chiaramente torto, ma non accettava l’opinione della sorella, arrivando a opprimerla e a occultare la sua lettera. Senza dubbio non era una persona che accettava la verità! Ho pensato nuovamente al fatto che, durante la condivisione sulle parole di Dio, non parlava mai della propria esperienza e comprensione. Anzi, estrapolava quelle parole dal loro contesto e così fuorviava i fratelli. La sua condivisione era totalmente contraria ai princìpi. Mi sono resa conto che forse aveva un problema vero e che dovevo farne presente ai nostri superiori, così il lavoro della casa di Dio non avrebbe subìto rallentamenti. Ma poi ho pensato: “Secondo quanto riferito da sorella Xiao, Yao Lan ha scarsa umanità. Al momento, è lei la responsabile del mio lavoro. Se scopre che sono stata io a fare questa segnalazione, potrebbe vessare anche me e allontanarmi dal mio dovere”. A malincuore, ho deciso che fosse meglio tacere, ma mi sarei adoperata per restituire a sorella Xiao il dovere di accoglienza.
Con mia sorpresa, qualche giorno dopo, anche sorella Chen mi ha riferito di alcune malefatte di Yao Lan. Ha detto che fratello Wang e sua moglie erano nuovi convertiti e temevano gli arresti e le persecuzioni del PCC, quindi non avevano il coraggio di assumersi il dovere di accoglienza. Non solo Yao Lan non aveva condiviso sulla verità per aiutarli, ma li aveva anche rimproverati e aveva proibito a chiunque altro di aiutarli. Alla fine, la coppia è sprofondata nella negatività e non ha più voluto frequentare le riunioni. Quando sorella Chen ha detto a Yao Lan che non era questo il modo di trattare i fratelli, lei non ha riflettuto affatto su se stessa, anzi ha inventato storie sulla sicurezza ormai compromessa di sorella Chen. Poi l’ha isolata dalla Chiesa per diversi mesi, impedendole di prendere parte alla vita della Chiesa. C’era anche un’altra sorella che svolgeva il dovere di irrigazione. Nelle riunioni, inseriva le parole di Dio nelle sue condivisioni ed era completamente aperta e onesta sui tipi di indole corrotta che aveva mostrato. Yao Lan ha colto al volo questa opportunità per destituirla dal suo dovere. Ha, poi, assegnato alla figlia, Xiaomin, il dovere di irrigazione, chiedendo ai fratelli e alle sorelle di formarla per bene, perché in futuro avrebbe assunto compiti importanti all’interno della casa di Dio. Yao Lan ha anche promosso il marito a capo gruppo, quando in realtà non era un vero credente e non sapeva condividere nulla di valido durante le riunioni. Yao Lan sull’onda del sentimento lo ha coinvolto nella Chiesa e poi gli ha assegnato il compito di capo gruppo, violando gravemente i decreti amministrativi. E le sue malefatte non si sono fermate qui. Yao Lan e sua figlia governavano la Chiesa come despoti, vessando e comandando tutti secondo il loro piacimento. Alla fine, i fratelli erano terrorizzati anche solo dalla loro vista e nessuno osava esprimere la sua opinione. Le parole di sorella Chen mi hanno sconvolta e anche indignata. Quando, all’inizio, Yao Lan mi aveva ceduto la sua mansione, ha detto che il lavoro procedeva bene e io ho provato ammirazione per lei. Ma erano tutte bugie. Non solo condivideva citando le parole di Dio senza contestualizzarle e fuorviava alcuni fratelli predicando lettere e dottrine, ma godeva anche delle benedizioni della sua posizione e prevaricava gli altri. È arrivata al punto di tiranneggiare la Chiesa, vessare i fratelli a suo piacimento e destituirli dai loro compiti. Ha promosso e coltivato i suoi preferiti, sfociando nel nepotismo. Il suo comportamento arbitrario e sconsiderato e le sue numerose malefatte hanno rivelato la sua natura di irriducibile anticristo! Ora l’ambito del suo dovere si era ampliato, perciò sempre più fratelli sarebbero sicuramente stati danneggiati. Sapevo che dovevo segnalarla a un superiore il prima possibile e sostenere il lavoro della Chiesa. Quando mi sono messa a pensare a questa cosa, però, ho iniziato a preoccuparmi. “Yao Lan è la mia responsabile. Conosco il suo comportamento: se scopre che l’ho segnalata, allora, quasi sicuramente mi manderà a casa. Magari troverà anche un pretesto per vessarmi e punirmi”. La mia vita si sarebbe complicata. Se mi avesse cacciata dalla Chiesa, il mio viaggio di fede in Dio sarebbe finito. “Devo essere realistica. Prima mi occupo del lavoro della Chiesa e poi vedremo”. Così, per proteggere me stessa, ho deciso di non segnalarla e di non smascherarla. Ma, nella riunione successiva, tutti i fratelli vessati da lei mi guardavano come se si aspettassero qualcosa: io avvertivo una grande angoscia, mi sentivo sotto accusa. Inoltre, quando li ho sentiti dire che Xiaomin se ne andava in giro a osannare Yao Lan e la sua capacità di condividere sulla verità, e che limitava gli altri, dando loro lezioni con fare altezzoso, mi sono arrabbiata ancora di più. Ho pensato: “Devo segnalare a un superiore le malefatte di Yao Lan e Xiaomin. Non posso permettere che continuino così, vessando gli altri a loro piacimento”. Quindi, ho messo per iscritto tutto quello che mi era stato riferito sul loro conto. Tuttavia, dopo la riunione, ero di nuovo combattuta: se Yao Lan lo avesse scoperto, come mi avrebbe punita? Però, se avessi scelto di proteggere me stessa, evitando di segnalare quelle due, non avrei commesso anch’io una cattiva azione? Mi trovavo tra l’incudine e il martello, sentivo una stretta al collo, tanto che faticavo a respirare. In lacrime, mi sono inginocchiata per pregare Dio: “Caro Dio, voglio segnalare Yao Lan e sua figlia ai miei capi, ma temo che poi si vendicheranno. O Dio, Ti prego, guidami affinché io riesca a spezzare l’oppressione delle forze delle tenebre, a praticare la verità e a sostenere il lavoro della Chiesa”.
Dopo questa preghiera, ho letto alcune parole di Dio: “Tutti voi sostenete che siete rispettosi del fardello di Dio e che difenderete la testimonianza della Chiesa, ma chi tra voi è stato davvero rispettoso del fardello di Dio? Domandati: sei uno che ha mostrato rispetto per il fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio? Sai alzarti e parlare a Mio nome? Sai mettere fermamente in pratica la verità? Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana? Saresti capace di mettere da parte le tue emozioni e smascherare Satana a beneficio della Mia verità? Sai consentire che la Mia volontà sia attuata in te? Hai offerto il tuo cuore nel più cruciale dei momenti? Sei uno che fa la Mia volontà? Domandatelo e pensaci spesso” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 13”). Mi sono vergognata così tanto di me stessa quando ho letto queste rivelazioni nelle parole di Dio. Credo in Dio, ma non c’è posto per Lui nel mio cuore. Non prendevo sul serio il Suo incarico; di fronte ai problemi, pensavo solo ai miei interessi. Non proteggevo affatto il lavoro della Sua casa. Era evidente che Yao Lan spiegava le parole di Dio ignorandone il contesto, che tiranneggiava sugli altri, li puniva e li vessava. Per promuovere i suoi preferiti e consolidare la sua posizione, rimuoveva le persone dai loro doveri in maniera arbitraria, turbando gravemente la vita della Chiesa con le sue interferenze, limitando e danneggiando gli altri. Soprattutto ora che il suo ambito di manovra si era ampliato, aveva il potere di nuocere loro ancor di più. Ma ero intimorita dal suo prestigio e dalla sua influenza. Temevo che mi avrebbe vessata e destituita, che avrei perso la mia posizione e ogni prospettiva futura, che lei e sua figlia si sarebbero vendicate, danneggiandomi, quindi non ho avuto il coraggio di attenermi ai princìpi, smascherarla e segnalarla. Pertanto, con gli occhi bene aperti, guardavo gli anticristi e gli empi farla da padroni nella Chiesa. I fratelli subivano vessazioni e ripercussioni sulla loro vita, eppure io non osavo prendere posizione e smascherare Satana. Ero indecente, egoista e spregevole! Poi ho letto le parole di Dio. Dicevano così: “L’umanità è stata profondamente corrotta da Satana. Il veleno di Satana scorre nel sangue di ogni persona ed è evidente che la natura umana è corrotta, malvagia e reazionaria, pervasa di filosofie sataniche e in esse immersa: in tutto e per tutto, si tratta di una natura che tradisce Dio. È per questo che le persone oppongono resistenza a Dio e Lo contrastano” (“Come conoscere la natura umana” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). “Quanto a cosa sia il veleno di Satana, lo si può esprimere compiutamente a parole. Ad esempio, se chiedi a dei malfattori perché hanno compiuto il male, essi risponderanno: ‘Perché è “ognuno per sé e che gli altri si arrangino”’. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La logica di Satana è diventata la vita delle persone. Faranno anche cose per questo o quello scopo, ma lo fanno solo per sé stesse. Ognuno pensa che, siccome è valido il detto ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’, dovrebbe vivere solo per sé stesso e fare tutto ciò che è in suo potere per assicurarsi una buona posizione che gli procuri cibo e bei vestiti. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ – questa è la vita e la filosofia dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana. Queste parole di Satana sono appunto il veleno di Satana e, quando le persone lo interiorizzano, diventa la loro natura. Attraverso queste parole, viene messa a nudo la natura di Satana; esse la rappresentano completamente. Questo veleno diventa la vita delle persone nonché il fondamento della loro esistenza, e l’umanità corrotta è ormai da millenni costantemente dominata da questo veleno” (“Come percorrere il cammino di Pietro” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”). Le Sue parole mi hanno mostrato che ero corrotta e calpestata da Satana, che le mie stesse ossa e il mio sangue erano impregnati di veleni satanici, filosofie e regole di vita, finché non sono diventata sempre più malvagia ed egoista. Vivevo secondo i veleni satanici di “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, “Anche se vedi l’errore, è meglio dire poco” e “Il saggio si protegge col non farsi coinvolgere”. I miei pensieri erano tutti distorti, i miei valori e la concezione della vita tremendi. I miei interessi, le prospettive future e il mio destino erano più importanti di ogni altra cosa. Vedendo che Yao Lan e la sua cricca di empi anticristi danneggiavano i fratelli della Chiesa, sapevo che dovevo smascherarli e segnalarli. Ma avevo paura di essere vessata e di dover rinunciare alla mia posizione e alle prospettive future, quindi non ne ho avuto il coraggio, per quanto mi sforzassi di trovarlo. Così, ho permesso agli anticristi di turbare la Chiesa, mentre io agivo ossequiosamente, senza l’ardire di proferire una sola parola imparziale. Ho capito che i veleni satanici mi tenevano legata così stretta che ero diventata una sua complice, il suo lacchè; era ripugnante agli occhi di Dio e mi rendeva indegna di vivere al Suo cospetto. Per anni avevo goduto della Sua opera e della Sua guida ed Egli mi aveva innalzata, così che potessi svolgere il mio dovere di capo della Chiesa. Io, però, non ho saputo farne tesoro e non ho dato importanza a come prendermi cura dei fratelli o sostenere l’opera della casa di Dio. Vivevo completamente immersa nei miei desideri egoisti, senza ombra di dignità o integrità. Non ero riuscita a essere all’altezza della fiducia che i fratelli avevano riposto in me; ancor peggio, non ero riuscita a essere all’altezza dell’incarico che Dio mi aveva assegnato. A quel punto, ho provato odio verso me stessa, perché mi ero dimostrata tanto egoista e spregevole e ho pregato Dio, disposta a pentirmi. Gli ho chiesto di donarmi la forza, di guidarmi per spezzare quelle oscure influenze ed essere in grado di praticare la verità.
Poi, ho letto queste parole di Dio: “L’indole di Dio è quella che appartiene a Colui che governa tutte le cose e tutti gli esseri viventi, al Signore dell’intero creato. La Sua indole rappresenta l’onore, la potenza, la nobiltà, la grandezza e, più di ogni altra cosa, la superiorità. La Sua indole è il simbolo dell’autorità, il simbolo di tutto ciò che è giusto, bello e buono. Più di questo, è un simbolo di Colui che non può essere[a] sopraffatto o invaso dalle tenebre e da qualsiasi forza nemica, nonché un simbolo di Colui che non può essere offeso (né Egli tollererà alcuna offesa)[b] da qualunque essere creato. La Sua indole è il simbolo del potere supremo. Non una né più persone possono o potrebbero turbare la Sua opera o la Sua indole” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “È molto importante comprendere l’indole di Dio”). Da questo passo ho capito che Dio governa ogni cosa, che la Sua indole è emblema della massima autorità e che nessuna forza oscura o nemica la può offendere. Dio purificherà la Chiesa da tutte le forze sataniche, empie e perturbatrici, eliminandole completamente. Questa è la direzione della Sua opera e non vi è dubbio che Egli la realizzerà. Yao Lan aveva tiranneggiato sulla Chiesa, controllando e vessando i fratelli, coltivando i suoi preferiti e fondando un regno proprio. Con la sua interferenza, aveva turbato l’opera di Dio, compiuto ogni sorta di malefatta e offeso gravemente la Sua indole. Era un demone anticristo che, prima o poi, sarebbe stato espulso dalla Chiesa. Ho pensato che, in precedenza, la casa di Dio aveva allontanato tanti empi e anticristi: per quanto fossero efferati, hanno avuto la meglio solo per un breve lasso di tempo e, alla fine, non hanno potuto sfuggire alla punizione di Dio. Non era forse segno della giustizia di Dio? Eppure non avevo compreso la Sua giustizia e non avevo confidato nel fatto che, all’interno della Sua casa, la verità e la giustizia avevano la meglio, che Dio regnava. Ai miei occhi, la Sua casa era paragonabile al mondo, e chiunque avesse potere e prestigio poteva controllare il mio fato. Credevo che, se mi fossi trovata contro Yao Lan e sua figlia, avrei perso ogni futura prospettiva e destinazione. Avevo addirittura timore che si sarebbero vendicate… Ma Dio governa ogni cosa e io non confidavo in ciò. Questo tipo di fede era proprio un disonore per Dio! Poi, ho letto le Sue parole: “Le Mie parole costituiscono il presupposto affinché l’uomo possa sfuggire alle influenze tenebrose, e chi non è in grado di praticare in conformità con le Mie parole non sfuggirà alla schiavitù dell’influenza delle tenebre. Vivere in una corretta condizione significa vivere sotto la guida delle parole di Dio, vivere in una condizione di fedeltà verso Dio, vivere in una condizione di ricerca della verità, vivere nella realtà di spendersi sinceramente per Dio, vivere in una condizione di amore genuino nei confronti di Dio. Coloro che vivono in queste condizioni e all’interno di questa realtà si trasformeranno gradualmente man mano che entrano più profondamente nella verità e con l’approfondirsi dell’opera, e alla fine saranno certamente persone guadagnate da Dio, che amano Dio sinceramente” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Sfuggi all’influenza delle tenebre e sarai guadagnato da Dio”). Questo passo mi ha indicato la via. Se volevo spezzare i ceppi dell’influenza oscura di Satana, dovevo praticare secondo le parole di Dio, rinunciare ai miei interessi personali e ai pensieri sul futuro, praticare la verità, smascherare e segnalare quegli anticristi, e sostenere il lavoro della casa di Dio. Anche se fossi stata destituita dal mio dovere e avessi perso la mia posizione e le prospettive future, dovevo attenermi alle verità princìpi. Una volta compreso ciò, ho trovato la forza e ho scritto una lettera ai miei capi segnalando Yao Lan e Xiaomin.
Un paio di giorni dopo, i capi hanno convocato tutti i fratelli per svelare le malefatte di Yao Lan e Xiaomin. In accordo con i princìpi, Yao Lan, suo marito e Xiaomin sono stati destituiti dai propri doveri. Yao lan e sua figlia non hanno riflettuto su loro stesse, né hanno tentato di giungere a una conoscenza di sé. Anzi, si sono recate nelle case degli altri, fingendo contrizione, addirittura lamentandosi di essere state trattate ingiustamente nel tentativo di ingannare i fratelli. Non hanno mostrato il minimo segno di pentimento e alla fine, a causa delle loro malefatte, hanno deciso di essere anticristi e malfattori, si erano macchiate di ogni sorta di malvagità e sono state espulse dalla Chiesa. La vita nella Chiesa è tornata alla normalità, tutti hanno festeggiato ed esultato, lodando la giustizia e la santità di Dio. Questo mi ha aiutata a vedere ancor più chiaramente che la giustizia e la verità governano la casa di Dio, dove Cristo regna; è irrilevante quanto possano essere empie o dilaganti o potenti le forze malvagie degli anticristi: non potranno mai superare l’autorità di Dio o turbare la Sua opera, ancor meno controllare il destino umano. Sono come pedine degli scacchi nelle mani di Dio, strumenti che aiutano i Suoi eletti a sviluppare discernimento. Grazie al loro comportamento, gli altri riescono a vedere gli anticristi e gli empi per quello che realmente sono, così non si smarriscono. In questa esperienza in cui ho segnalato quegli anticristi, sono state l’illuminazione e la guida delle parole di Dio a darmi la capacità di spezzare le forze delle tenebre e praticare la verità. Nel mio cuore è tornata la serenità. Comportarmi in quella maniera era l’unico modo per vivere con dignità e integrità. Mi sentivo libera. Raccoglievo i frutti di un’onesta segnalazione.
Tutta la gloria sia a Dio Onnipotente! Amen!
Note a piè di pagina:
a. Il testo originale dice “è il simbolo dell’essere incapaci di essere”.
b. Il testo originale dice “così come il simbolo dell’essere incapace di essere offeso (e non tollerare di essere offeso)”.
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