Svelando l’enigma della Trinità

11 Aprile 2022

di Qiuzhi, Singapore

Sono stato convertito alla fede cristiana da un anziano 20 anni fa. Mi ha detto che, tra tutte le cose dell’universo, esiste un solo Dio, che ha creato l’umanità, il cielo, la terra e tutte le cose. Questa cosa mi affascinava. Poi, ha aggiunto che il Signore Gesù è il Figlio di Dio e che la fede in Lui ci salva. A questo punto, ero un po’ confuso. Non aveva detto che esisteva un solo Dio? Com’era possibile che avesse un Figlio? Non riuscivo proprio a capire quanti ce ne fossero, in realtà. Di lì in poi, a ogni battesimo, notavo che il pastore diceva sempre: “Ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Confuso, gli ho chiesto: “Non esiste un solo Dio? Quanti ce ne sono? Perchè durante il Battesimo si usano così tanti nomi per riferirsi a Lui?” Ha risposto: “Dio è uno solo, ma esiste la Trinità, costituita dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. Sono persone distinte, ma coesistono in un unico essere”. Visto che ancora non capivo, ha proseguito: “Per comprendere questa cosa, bisogna approfondirla bene. Se ora non ci riesci, è normale. L’importante è che Li tratti tutti come fossero Dio. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo operano tutti insieme”. Eppure ero ancora perplesso. Se Dio era uno, come potevano essere tre persone? Ma pensavo che dovesse essere così, perché era un cardine della Cristianità, quindi magari era un mistero profondo di Dio.

Più avanti, ho deciso di studiare teologia per meglio servire Dio. In quel periodo ho anche riflettuto molto sul significato della Trinità. Nel tentativo di chiarirmi le idee, ho iniziato a esaminare un sacco di materiali, oltre alle Scritture, e ho chiesto ad alcuni pastori, senza mai trovare una risposta. Una volta terminati gli studi, facevo volontariato presso la scuola domenicale della Chiesa. Capitava che i fratelli mi chiedessero di spiegare la Trinità. Non sapevo cosa fare, quindi gli affibbiavo la stessa risposta che mi aveva dato il pastore. Ma loro erano ancora perplessi, e io non sapevo che fare. Ero lì per servire il Signore, quindi mi vergognavo davvero tanto di non saper spiegare una cosa così fondamentale nella fede cristiana.

Nel 2007, ho partecipato alla Conferenza Internazionale sulla Formazione di Pastori e Anziani Cinesi. Erano presenti pastori e predicatori famosi provenienti da tutto il mondo. Che emozione per me! Volevo sfruttare quell’opportunità per risolvere la confusione che portavo nel cuore. Dopo la conferenza, mi sono avvicinato a un noto pastore e gli ho domandato cosa fosse, secondo lui, la Trinità. Mi ha risposto: “Il Padre determina ogni cosa, il Figlio porta a compimento il piano del Padre e lo Spirito Santo gestisce il piano”. Gli ho chiesto ulteriori dettagli, ma lui ha abilmente glissato. Ho interpellato un altro pastore, che mi ha detto: “Jahvè è Dio, il Signore Gesù è Dio e lo Spirito Santo è Dio. Sono tutti Dio. Prega uno dei tre, non importa quale. Ma ti suggerisco di pregare il Signore Gesù perché Egli è il Figlio dell’uomo. Possiede normali emozioni umane e sa vedere nel cuore degli uomini. Ha anche compiuto tanti miracoli. Jahvè è uno Spirito e lo stesso vale per lo Spirito Santo. Non è possibile vederLi o toccarLi. Ecco perché è meglio comunicare con il Dio sulla terra”. Ero ancora più confuso. Pensavo: “Siccome nessuna delle tre persone è superiore alle altre, come è possibile che sia meglio pregarNe una piuttosto che un’altra? Jahvè Dio non sa vedere nel nostro cuore e compiere ogni tipo di miracoli?” Mi ha visto perplesso, quindi ha aggiunto: “Dio è uno Spirito ed è inafferrabile. Molti pastori con esperienza decennale nell’interpretazione delle Scritture tuttora non riescono a spiegare bene questa cosa e anch’io sto ancora approfondendo”. A quel punto, non avevo altro da chiedergli. Il modo in cui il pastore faceva distinzioni sull’importanza di pregare uno piuttosto che l’altro mi turbava non poco. Non mi sembrava un approccio reverenziale verso Dio, ma non sapevo come interpretarlo. Mi sono tenuto la mia fede nella Trinità, la confusione e tutto il resto. Ogni volta che, durante la catechesi, spuntava il discorso sulla Trinità, io glissavo, nel timore di fare pasticci e offendere Dio, però dentro di me non riuscivo mai a dirimere la questione.

In un lampo sono passati più di dieci anni. Nel 2017, ho conosciuto sorella Su. La sua condivisione sulla Bibbia era veramente illuminante e la sua comprensione molto acuta. Ne ho ricavato tanto. Poi, mi ha invitato a partecipare a riunioni online, con piccoli gruppi. Durante un incontro, fratello Li ha condiviso sulla vera fede in Dio e sulla storia segreta della Bibbia. Mi ha aperto gli occhi. Ha anche parlato delle profezie nell’Apocalisse. Ha detto: “L’opera di Dio per salvare l’umanità si svolge in tre età. Il Vecchio Testamento era l’Età della Legge, il Nuovo Testamento era l’Età della Grazia e l’Apocalisse profetizza l’opera degli ultimi giorni. Dio assume un nome nuovo e compie un’opera diversa in ogni età. Il nome di Dio era Jahvè nel Vecchio Testamento durante l’Età della Legge, in cui ha insegnato alle persone cosa sia il peccato emanando leggi e comandamenti tramite Mosè, guidando i primi uomini nella loro vita sulla terra. Verso la fine di quell’Età, però, nessuno rispettava la legge e si tendeva a peccare sempre di più. Tutti rischiavano di essere condannati a morte per aver violato le leggi. Dio Si è fatto carne come il Signore Gesù per salvarci da quella condanna. È stato crocifisso per redimerci i peccati. Per ottenerne l’assoluzione, dobbiamo accogliere il Signore Gesù, confessarci e pentirci. Ma la nostra natura è ancora peccaminosa, quindi continuiamo a commetterne e poi a confessarci. Non siamo ancora purificati né liberi da quei ceppi. Quindi non siamo degni di entrare nel Regno dei Cieli. Negli ultimi giorni, Dio esprime la verità secondo le esigenze dell’umanità. Egli opera per giudicarci e purificarci, per eliminare la nostra natura peccaminosa e salvarci a pieno dal dominio di Satana. Queste sono le tre fasi dell’opera di Dio per salvare l’umanità. Ogni fase della Sua opera è fondata sulle esigenze dell’umanità. Attraverso queste tre fasi dell’opera, conosciamo il peccato, ne veniamo redenti e liberati. Accettare l’opera compiuta da Dio negli ultimi giorni per liberarci dal peccato è l’unico modo per essere pienamente salvati ed entrare nel Suo Regno”.

Fratello Li ha condiviso che le tre fasi dell’opera di Dio sono strettamente interconnesse e ha collegato questo fatto con la Bibbia. Mi ha davvero convinto. Avevo letto la Bibbia milioni di volte e sentito tanti sermoni, ma non avevo mai ascoltato una condivisione così chiara sull’opera di Dio. Fratello Li, poi, mi ha inviato un passo che ora vorrei leggervi. “Dall’opera di Jahvè a quella di Gesù, e da quest’ultima a quella attuale, queste tre fasi nel loro svolgimento continuo coprono l’intera estensione della gestione divina e sono tutte opera di un unico Spirito. Da quando ha creato il mondo, Dio ha sempre operato nella gestione dell’umanità. Egli è il Principio e la Fine, è il Primo e l’Ultimo, ed è Colui che inaugura un’età e la porta a compimento. Le tre fasi dell’opera, in diverse età e in luoghi differenti, sono inequivocabilmente opera di un solo Spirito. Tutti coloro che le separano si pongono in contrasto con Dio. In questo momento, ti conviene comprendere che l’intera opera dalla prima fase a oggi è opera di un solo Dio, opera di un solo Spirito. Su questo non può esserci dubbio(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (3)”). Dopo aver letto queste parole, fratello Li ha detto: “Esiste un solo Dio. Egli ha creato l’umanità intera. È Lui che gestisce e salva l’uomo. Sin dalla creazione del mondo, Egli opera per salvare l’umanità e, sebbene i Suoi nomi siano diversi in ogni fase dell’opera, così come l’opera stessa e il tempo e il luogo in cui essa viene compiuta, è sempre un solo Dio a compierla. Ogni fase dell’opera è fondata su quella precedente, ma si fa più alta e più profonda a ogni nuova fase”. Queste parole mi hanno davvero sorpreso. Ho pensato: “Dice che ogni fase dell’opera è compiuta dallo stesso Spirito, quindi Jahvè e il Signore Gesù sono lo stesso Spirito. Esiste un solo Dio, non tre Spiriti! La sua condivisione ha perfettamente senso e non ci vedo nulla da confutare o da mettere in dubbio. Però, le sue parole implicano che la Trinità in cui abbiamo creduto finora non potrebbe reggere. Nel mondo religioso, si è molto dibattuto sulla singolarità o molteplicità di Dio, eppure la maggioranza crede nella Trinità. Possibile che abbiano tutti torto? Non avevo mai sentito una condivisione così prima di allora. C’è una prospettiva nuova nella comunità religiosa?” Non sapevo cosa pensare e me ne sono andato via prima, per rifletterci un po’.

Nel tentativo di chiarirmi le idee, ho ricominciato a sfogliare la Bibbia e a guardare molte risorse per la predicazione. Per giorni ho cercato, senza risultati. A quel punto, ho iniziato a sentirmi ansioso e pensavo: “La condivisione di fratello Li è diversa da quello che dice il mondo religioso, ma è nuova e fondata sulla Bibbia. Dovrei presentarmi alla prossima riunione? Se continuo ad andarci e rifiuto l’idea della Trinità, di sicuro verrò espulso dalla comunità religiosa. Però ho ricavato illuminazione dalle sue parole, come non ne ottengo in Chiesa. Non vorrei mai rinunciare a questa opportunità”. Non riuscivo a decidere cosa fare, quindi ho trovato quel passo che fratello Li mi aveva mandato durante la riunione. Mentre leggevo, riflettevo: e più riflettevo, più sentivo che nessuna persona comune poteva inventarsi una cosa del genere. E nessuna persona spirituale oserebbe parlare dell’opera di gestione di Dio usando quel tono. Erano davvero le parole di Dio? Dopo lunga riflessione, ho deciso che non mi importava l’opinione del mondo religioso, dovevo ascoltare la condivisione di fratello Li e vedere se riuscivo a chiarirmi le idee.

Nella riunione successiva, ho condiviso la mia incertezza sulla Trinità e questa è stata la sua spiegazione: “Molti religiosi si aggrappano all’idea della Trinità. Ritengono che ci sia un solo Dio, ma tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che compiono parti diverse dell’opera di gestione di Dio. Ma da dove viene questa idea? Ci abbiamo mai riflettuto? Dio ha mai detto qualcosa sulla Trinità? Lo Spirito Santo ne ha testimoniato? I profeti ne hanno parlato? Chiaramente no! In realtà, l’idea della Trinità è venuta fuori per la prima volta durante il Concilio di Nicea oltre tre secoli dopo Cristo ed è stata stabilita dopo acceso dibattito tra i capi religiosi. Da allora, la maggior parte dei religiosi ha iniziato a credere che il nostro unico Dio, Creatore di tutte le cose, sia la Trinità. Pensano che, a parte il Signore Gesù, in cielo vi siano anche il Padre e lo Spirito Santo, che sono tre Dei, tre Spiriti. Se seguiamo la loro logica, Dio sarebbe l’unico vero Dio? Se ne vanno in giro a proclamare che esiste un solo Dio, ma poi credono nella Trinità. Non è contraddittorio? Non è assurdo? Nel Vecchio Testamento non si è mai parlato della Trinità; il Signore Gesù, nei tre anni e mezzo in cui ha operato sulla terra, non ha mai detto che esisteva una Trinità. Perché questa idea doveva spuntare dopo che il Signore Gesù aveva terminato la Sua opera? È perché le persone non capivano l’essenza dell’incarnazione. Lo Spirito Santo ha testimoniato che il Signore Gesù era il Figlio prediletto di Dio ed è stato visto pregare il Padre Suo in cielo, perciò le persone hanno sviluppato nozioni su Dio. Pensavano che fossero tre: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Si sono basati sulle proprie nozioni e hanno tentato in maniera improbabile di delimitare Dio. Prendete Filippo, per esempio. Non sapeva che il Signore Gesù fosse Dio incarnato, quindi ha chiesto al Signore di mostrargli il Padre. Il Signore Gesù ha dato una risposta chiara: ‘Da tanto tempo sono con voi e tu non Mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto Me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? Non credi tu che Io sono nel Padre e che il Padre è in Me? Le parole che Io vi dico, non le dico di Mio; ma il Padre che dimora in Me fa le opere Sue(Giovanni 14:9-10). Il Signore Gesù ha anche affermato: ‘Io e il Padre siamo uno(Giovanni 10:30). Il Signore Gesù ha detto molto chiaramente che sono una sola cosa, che sono un solo Dio, un solo Spirito”.

Allora fratello Li ha mostrato un video in cui si leggevano alcune parole di Dio. Dio Onnipotente dice: “Se qualcuno di voi sostenesse che la Trinità esista davvero, deve spiegare chi sia esattamente questo unico Dio in tre persone. Chi è il Padre Santo? Chi è il Figlio? Chi è lo Spirito Santo? Jahvè è il Padre Santo? Gesù è il Figlio? Allora chi è lo Spirito Santo? Il Padre non è Spirito? Non è Spirito anche l’essenza del Figlio? L’opera di Gesù non era l’opera dello Spirito Santo? All’epoca, l’opera di Jahvè non venne realizzata da uno Spirito identico a quello di Gesù? Quanti Spiriti può avere Dio? Secondo la tua spiegazione, le tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo sono uno; se è davvero così, allora ci sono tre Spiriti, ma avere tre Spiriti significa che ci sono tre Dei. Ciò significa che non esiste un unico vero Dio; come può questo tipo di Dio possedere ancora l’essenza intrinseca di Dio? Se ammetti che esista un solo Dio, allora come può avere un figlio ed essere un padre? Non si tratta unicamente di tutte nozioni tue? C’è un unico Dio, una sola persona in questo Dio, e un solo Spirito di Dio, così com’è scritto nella Bibbia: ‘C’è solo uno Spirito Santo e solo un Dio’. Indipendentemente dal fatto che il Padre e il Figlio di cui parli esistano oppure no, in definitiva c’è un solo Dio, e l’essenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in cui credete, è l’essenza dello Spirito Santo. In altre parole, Dio è Spirito, ma è in grado di incarnarSi e vivere tra gli uomini, come pure essere al di sopra di tutte le cose. Il Suo Spirito è onnicomprensivo e onnipresente. Può essere simultaneamente nella carne nonché all’interno e al di sopra dell’universo. Dato che tutte le persone affermano che Dio è l’unico vero Dio, dunque esiste un solo Dio, che nessuno può dividere a suo piacimento! Dio è solo uno Spirito e solo una persona, che è lo Spirito di Dio”. “Tuttavia, qualcuno potrebbe affermare: ‘Il Padre è il Padre; il Figlio è il Figlio, lo Spirito Santo è lo Spirito Santo, e alla fine saranno resi uno’. Ma come è possibile renderLi uno? Come possono essere fatti uno il Padre e lo Spirito Santo? Se fossero intrinsecamente due, allora, a prescindere da come sono uniti tra Loro, non rimarrebbero due parti? Quando parli di ‘renderLi uno’, non è precisamente come se si unissero due cose separate per farNe una? Eppure non erano due prima di farNe una intera? Ogni spirito ha un’essenza distinta, e due spiriti non possono diventare uno solo. Uno Spirito non è un oggetto materiale ed è diverso da qualsiasi altra cosa del mondo materiale. Per come la vede l’uomo, il Padre è uno Spirito, il Figlio un altro, e lo Spirito Santo un altro ancora, poi i tre Spiriti Si fondono, come tre bicchieri di acqua in uno solo. Non è dunque che i tre diventino uno? Questa è semplicemente una spiegazione errata e assurda! Non significa forse dividere Dio? Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo come possono essere tutti uno? Non sono forse tre persone, ognuna di diversa natura?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La Trinità esiste?”). Poi, ha aggiunto: “Le parole di Dio Onnipotente esaminano approfonditamente e senza margine di dubbio la fallacia della Trinità. Comprendiamo che Dio è l’unico vero Dio, che Egli è lo Spirito Santo, di cui ne esiste uno solo, ma con nomi diversi. Dio incarnato è lo Spirito Santo nella carne e l’essenza della Sua carne è lo Spirito Santo. Non importa come Lo chiami durante la preghiera, Dio, lo Spirito Santo e Dio incarnato sono tutti un unico Spirito. Nessuno lo può negare. Dio è Padrone di ogni cosa nell’universo. Egli è lo Spirito che tutto può, tutto sa e tutto comprende. È onnipresente e onnipotente. Può creare il cielo, la terra e ogni cosa, può guidare la vita umana sulla terra. Può anche farsi carne come il Figlio dell’uomo per redimere e salvare le persone, in base alle loro esigenze. Inoltre, lo Spirito di Dio controlla l’universo intero. Se dovessimo basarci sulle affermazioni del mondo religioso, secondo cui Jahvè Dio è il Padre che ha creato l’universo e che sta in cielo a compiere l’opera di gestione e pianificazione, mentre il Signore Gesù è il Figlio, mandato dal Padre per redimere l’umanità, allora il Signore Gesù non avrebbe più nulla da fare una volta che è risorto e salito al cielo. Dovrebbe affidarsi allo Spirito Santo. Ogni persona della Trinità ha il proprio ruolo. C’è chi è responsabile del cielo, chi della terra e chi dell’opera compiuta in mezzo all’umanità. Non significa forse dividere Dio in tre parti? A quel punto, Dio sarebbe ancora l’onnipotente e onnisciente, unico e solo Dio? Non è contraddittorio? C’è un solo Dio, Colui che gestisce e salva l’umanità. DividerLo in tre parti significa segmentarLo. Significa resisterGli e bestemmiarLo!”

Le parole di Dio mi toccavano nel profondo. L’idea della Trinità che da anni albergava nel mio cuore semplicemente non esisteva! Credevamo nel Signore da anni, insistendo sulla Sua unicità, eppure Lo dividevamo in tre persone e non sapevamo come ricondurle a un solo Dio. Non era assurdo? Ho ripensato ai quei pastori famosi, alle loro spiegazioni contraddittorie sulla Trinità. Quando non riescono a spiegarsi, dicono che Dio è imperscrutabile e misterioso. Ci gettano il fumo negli occhi. Ho compreso che credere in Dio, senza conoscerLo, e segmentarLo significa davvero resisterGli e mancarGli di rispetto. A quel punto, mi sono sentito in debito verso Dio. Tuttavia, ero ancora confuso, perché la Bibbia dice: “Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco, i cieli Gli si aprirono ed Egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: ‘Questo è il Mio diletto Figlio, nel quale Mi sono compiaciuto’” (Matteo 3:16-17). Dio è un solo Spirito, un solo Dio. Il Signore Gesù fu battezzato nel fiume Giordano e lo Spirito Santo testimoniò che Egli era il Figlio di Dio. E poi ci sono state tutte quelle volte in cui il Signore Gesù ha pregato il Padre Suo in cielo. Come ce lo spieghiamo? Volevo capire davvero, quindi ho chiesto a fratello Li.

Ha detto: “Sì, il Signore Gesù ha pregato Dio e Lo ha chiamato Suo Padre in cielo. In tutto questo è racchiuso un mistero. Prima di iniziare il Suo ministero, il Signore Gesù non sapeva di essere Dio incarnato perché quando lo Spirito opera nella carne, Egli è normale, non soprannaturale. È come tutte le altre persone. Quindi, ovviamente, pregava il Padre Suo in cielo. Il Signore Gesù, quindi, pregava lo Spirito di Dio come un essere umano. È totalmente naturale. Quando il Signore Gesù ha iniziato il Suo ministero, lo Spirito Santo ha parlato, portando testimonianza che Egli era Dio nella carne. Solo allora ha conosciuto la Sua vera identità. Ma continuava a pregare il Padre: questo mostra che Cristo è umile e nascosto; la Sua essenza è totalmente sottomessa a Dio”. Guardiamo un video in cui si leggono alcune parole di Dio Onnipotente che chiariscono questo aspetto. Dio Onnipotente dice: “Quando Gesù chiamava Dio in cielo con il nome di Padre mentre pregava, ciò era fatto unicamente dalla prospettiva di un uomo creato, soltanto perché lo Spirito di Dio Si era vestito di carne comune e normale, e aveva la parvenza esteriore di un essere creato. Anche se in Lui dimorava lo Spirito di Dio, il Suo aspetto esteriore era pur sempre quello di un uomo normale; in altre parole, Egli era diventato il ‘Figlio dell’uomo’, di cui tutti parlavano, tra cui lo Stesso Gesù. Dato che viene chiamato il Figlio dell’uomo, è una persona (uomo o donna che sia, resta il fatto che ha la parvenza esteriore di un essere umano) nata in una famiglia normale da persone comuni. Di conseguenza, Gesù, chiamando Dio in cielo con il nome di Padre, ha fatto la stessa cosa che avete fatto voi all’inizio nel chiamarLo Padre; lo ha fatto dalla prospettiva di uomo creato. Vi ricordate, inoltre, della preghiera del Signore che Gesù vi insegnò perché la imparaste a memoria? ‘Padre nostro che sei nei cieli…’. Chiese a tutti gli uomini di chiamare Dio in cielo con il nome di Padre. E dato che anche Gesù Lo chiamava Padre, lo fece dalla prospettiva di chi Si pone in rapporto paritario con tutti voi. Poiché avete chiamato Dio in cielo con il nome di Padre, Gesù vide Se Stesso alla pari con voi, e come uomo sulla terra scelto da Dio (cioè, il Figlio di Dio). Se chiamate Dio ‘Padre’, non è forse perché siete esseri creati? Per quanto grande fosse l’autorità di Gesù sulla terra, prima della crocifissione, Egli era solo un Figlio dell’uomo, che era governato dallo Spirito Santo (cioè Dio), e una creatura terrena, perché doveva ancora completare la Sua opera. Pertanto, il fatto che Gesù chiamasse Dio il Padre che è nei cieli lo si doveva unicamente alla Sua umiltà e alla Sua obbedienza. Il Suo rivolgerSi a Dio (cioè allo Spirito in cielo) in questo modo, tuttavia, non prova che Egli fosse il Figlio dello Spirito di Dio in cielo; il punto è semplicemente che era diversa la Sua prospettiva, non che Egli fosse una persona diversa. Credere all’esistenza di persone distinte è un errore! Prima della crocifissione, Gesù era un Figlio dell’uomo soggetto alle limitazioni della carne, e non possedeva appieno l’autorità dello Spirito. È per questo che Egli poteva solo cercare la volontà di Dio Padre, dalla prospettiva di una creatura, analogamente a come pregò tre volte nel Getsemani: ‘Non come voglio Io, ma come Tu vuoi’. Prima della crocifissione, Gesù era soltanto il Re dei Giudei; era il Cristo, il Figlio dell’uomo, e non un corpo glorioso. Ecco perché, dal punto di vista di essere creato, chiamava Dio con il nome di Padre”. “Ci sono altri che dichiarano: ‘Dio non ha espressamente affermato che Gesù era il Suo Figlio diletto?’ Gesù è il Figlio prediletto di Dio, nel quale Egli Si è compiaciuto – questo è stato di certo detto da Dio Stesso. Così facendo, Dio ha reso testimonianza a Se Stesso, ma solo da una prospettiva diversa, quella dello Spirito in cielo che rendeva testimonianza alla Sua incarnazione. Gesù è la Sua incarnazione, non Suo Figlio in cielo. Comprendi? Le parole di Gesù ‘Io sono nel Padre e che il Padre è in Me’ non indicano che Essi sono un unico Spirito? E non è proprio per l’incarnazione che vennero separati tra cielo e terra? In realtà, sono ancora uno; a prescindere dal come, si tratta semplicemente di Dio che rende testimonianza a Se Stesso. A causa del cambiamento delle età, delle esigenze dell’opera e delle diverse fasi del Suo piano di gestione, è diverso anche il nome con cui l’uomo Lo chiama. Quando venne a compiere la prima fase dell’opera, poteva essere chiamato solo Jahvè, che è il pastore degli Israeliti. Nella seconda fase, il Dio incarnato poteva essere denominato soltanto Signore e Cristo. Tuttavia, in quel tempo, lo Spirito in cielo dichiarò solo che era il Figlio prediletto di Dio, e non fece alcuna menzione del fatto che fosse il Figlio unigenito di Dio. Ciò semplicemente non si verificò. Come potrebbe Dio avere un figlio unico? Dunque Dio non sarebbe diventato uomo? Perché Egli era l’incarnazione, venne chiamato il Figlio prediletto di Dio e da ciò discendeva il rapporto tra Padre e Figlio. Fu semplicemente per la separazione tra cielo e terra. Gesù pregava dal punto di vista della carne. Dato che Si era incarnato in un’umanità così comune, è dal punto di vista della carne che disse: ‘Il Mio aspetto esteriore è quello di un essere creato. Poiché Mi sono incarnato per venire su questa terra, ora sono molto ma molto distante dal cielo’. Per questo motivo, poteva solo pregare Dio Padre dal punto di vista della carne. Questo era il Suo dovere e ciò di cui avrebbe dovuto essere fornito lo Spirito di Dio incarnato. Non si può affermare che Egli non era Dio semplicemente perché pregava il Padre dal punto di vista della carne. Anche se venne chiamato il Figlio prediletto di Dio, era sempre Dio Stesso, in quanto non era altro che l’incarnazione dello Spirito, e la Sua essenza era sempre lo Spirito(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La Trinità esiste?”).

Fratello Li ha proseguito nella condivisione: “Il Signore Gesù era Dio nella carne. Era lo Spirito di Dio dentro il corpo del Figlio dell’uomo, che possedeva normale umanità. Aveva un aspetto assolutamente ordinario, ma l’essenza era quella di Dio Stesso. Dopo che il Signore Gesù è stato battezzato e ha iniziato il Suo ministero, Dio ha portato testimonianza che il Signore Gesù era il Suo amato Figlio, testimoniando così l’incarnazione dalla prospettiva dello Spirito, perché le persone seguissero il Signore Gesù, credessero in Lui e sapessero che proveniva da Dio. Se lo Spirito Santo avesse testimoniato direttamente che il Signore Gesù era Dio nella carne, le persone avrebbero faticato ad accettarlo, perché non sapevano nulla dell’incarnazione di Dio. Era qualcosa di nuovo per loro, totalmente sconosciuto. Non avrebbero mai potuto immaginare che il Figlio dell’uomo, questa persona comune, fosse l’incarnazione dello Spirito di Dio. Nella Sua opera, il Signore Gesù ha espresso molte parole, ha offerto la via del pentimento, mostrato segni e miracoli e rivelato totalmente l’autorità e il potere di Dio. Ma, dalle Sue opere e parole, le persone non riuscivano a capire che il Signore Gesù era Dio Stesso, la Sua apparizione. In base alla levatura delle persone, all’epoca, Dio portò testimonianza che il Signore Gesù era il Suo Figlio amato e per un lasso di tempo ha concesso alle persone di considerare il Signore Gesù come Suo Figlio. Questo si adattava alle nozioni della gente ed era facile da accettare. Proprio allora, il Signore Gesù stava compiendo l’opera di redenzione, quindi potevano chiamarLo come volevano, l’importante era che Lo accettassero come Salvatore, ottenendo il perdono dei peccati e diventando idonei a godere della grazia di Dio. RivolgendoSi a Dio che è in cielo come al Padre Suo, il Signore Gesù pregava Dio dalla prospettiva di una persona creata, a dimostrare quanto Dio sia umile e nascosto. Il Signore Gesù era Dio Stesso, ma non Si presentava come Dio. Anzi, insegnava alle persone a pregare e le guidava verso la conoscenza di Dio, sempre dalla prospettiva di un essere creato. Così Dio non sarebbe stato percepito come distaccato e irraggiungibile, anzi, Lui e l’uomo si sarebbero avvicinati. Questa è la saggezza dell’opera di Dio. Era ciò che ci serviva come esseri umani e quello che serviva all’opera di salvezza di Dio”.

È stato davvero illuminante. Ho compreso che, dietro a quel passo, c’è la saggezza dell’opera di Dio e il Suo amore per l’umanità. Ma, poiché la nostra comprensione è carente, nella Bibbia vediamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e, in base alle nostre nozioni, dividiamo Dio in tre persone diverse. Be’, questa è un’offesa verso Dio! In un attimo, questo ha annientato dentro di me la falsa credenza che Dio sia una Trinità. Ero libero. La parola di Dio dice: “Lo Spirito in Gesù, lo Spirito nel cielo e lo Spirito di Jahvè sono una cosa sola. Si chiama Spirito Santo, Spirito di Dio, Spirito intensificato sette volte e Spirito onnicomprensivo. Lo Spirito di Dio può compiere molte opere. Egli è in grado di creare il mondo e di distruggerlo inondando la terra; Egli può redimere tutta l’umanità e anche conquistarla e distruggerla. Quest’opera è tutta svolta da Dio Stesso e non può essere realizzata da nessun’altra persona di Dio in vece Sua. Il Suo Spirito può essere chiamato con il nome di Jahvè e di Gesù, come pure di Onnipotente. Egli è il Signore e il Cristo e può altresì diventare il Figlio dell’uomo. È nei cieli e anche sulla terra; è in alto sopra gli universi e tra la moltitudine. Egli è l’unico Signore del cielo e della terra! Dai tempi della creazione fino a oggi, quest’opera è stata compiuta dallo Spirito di Dio Stesso. Sia che si tratti dell’opera nei cieli o nella carne, è tutto compiuto dal Suo Spirito. Tutte le creature, sia in cielo sia sulla terra, stanno nel palmo della Sua potente mano; tutto questo è opera di Dio Stesso e non può essere compiuto da nessun altro al posto Suo. Nei cieli, Egli è lo Spirito, ma anche Dio Stesso; tra gli uomini, è carne, ma rimane Dio Stesso. Anche se può essere chiamato con centinaia di migliaia di nomi, è sempre Se Stesso, la diretta espressione del Suo Spirito. La redenzione di tutta l’umanità attraverso la Sua crocifissione fu opera diretta del Suo Spirito e lo è anche la proclamazione a tutte le nazioni e a tutte le terre negli ultimi giorni. In ogni epoca, Dio può solo essere chiamato l’onnipotente e l’unico vero Dio, Dio Stesso onnicomprensivo. Non esistono persone distinte, tantomeno questa idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! C’è un solo Dio in cielo e sulla terra!(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La Trinità esiste?”). Dopo aver letto questo passo, fratello Li ha detto: “Dio è il Creatore, Colui che ha creato l’umanità. Egli è Jahvè Dio che ha emesso le leggi e i comandamenti per il bene dell’umanità, per guidarne la vita sulla terra. È anche il nostro Salvatore, il Signore Gesù, che ci ha redenti dal peccato. È, inoltre, Dio Onnipotente, ritornato negli ultimi giorni per giudicare l’umanità intera. Il Signore Gesù da noi tanto atteso è tornato. È Dio Onnipotente. Opera sulla terra da oltre vent’anni, esprimendo la verità e compiendo l’opera di giudizio degli ultimi giorni. Ha aperto il libro. Ci ha fornito tutte le verità necessarie per purificarci e salvarci a pieno. Questo avvera le profezie del Signore: ‘Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità(Giovanni 16:12-13). ‘Se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno(Giovanni 12:47-48)”.

Queste parole mi hanno emozionato. Il Signore Gesù era tornato e aveva espresso le verità per compiere l’opera di giudizio negli ultimi giorni. Non mi stupisce che quelle parole fossero così potenti e autorevoli, come se fossero la voce di Dio. Be’, erano veramente le parole di Dio! Entusiasta, ho detto a fratello Li: “Ora capisco. Che sia lo Spirito di Dio o la Sua incarnazione, Egli è Dio Stesso. Non esiste la Trinità. Senza le verità espresse da Dio Onnipotente, nessuno potrebbe confutare a pieno e smascherare questa falsa credenza su cui si dibatte da quasi duecento anni. Solo Dio Stesso poteva rivelare questa verità. Sono sicuro che le parole di Dio Onnipotente sono la voce di Dio e che Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato! Ora sono pronto ad accogliere l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni! Ringrazio Dio Onnipotente per aver completamente eliminato la confusione che mi tormentava da oltre vent’anni!”

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