K. Come raggiungere la conoscenza nei confronti di Dio
453. Le tre fasi dell’opera sono la totalità dell’opera di Dio per la salvezza dell’umanità. L’uomo deve conoscere l’opera di Dio e l’indole di Dio nell’opera della salvezza; senza questo fatto, la tua conoscenza di Dio consiste di nient’altro che parole vuote, nulla più che un vano pontificare. Tale conoscenza non può né convincere né conquistare l’uomo; tale conoscenza è in contrasto con la realtà e non è la verità. Può essere decisamente abbondante e piacevole all’orecchio, ma se è in contrasto con l’indole intrinseca di Dio, Dio non ti risparmierà. Non solo Egli non loderà la tua conoscenza, ma eserciterà la retribuzione nei tuoi confronti perché sei un peccatore che Lo ha bestemmiato. Le parole relative alla conoscenza di Dio non si proferiscono con leggerezza. Anche se tu fossi di lingua sciolta e avessi il dono della parlantina, e anche se le tue parole fossero talmente sagaci da rendere nero ciò che è bianco e bianco ciò che è nero, saresti comunque come un pesce fuor d’acqua quando si tratta di parlare della conoscenza di Dio. Dio non è qualcuno che tu possa giudicare avventatamente o lodare casualmente o denigrare con leggerezza. Tu lodi tutto e tutti, ma hai difficoltà a trovare le parole giuste per descrivere la somma grazia di Dio – e questo è ciò di cui ogni perdente si rende conto. Sebbene ci siano molti esperti della lingua che sono in grado di descrivere Dio, la precisione di ciò che descrivono non è che un centesimo della verità proferita dalle persone che appartengono a Dio, persone che pur avendo un vocabolario limitato posseggono un patrimonio di esperienza a cui attingere. Così si può vedere che la conoscenza di Dio sta nella precisione e nella realtà e non nell’uso intelligente delle parole o in un ricco vocabolario, e che la conoscenza dell’uomo e la conoscenza di Dio sono completamente indipendenti. L’insegnamento della conoscenza di Dio è superiore a qualsiasi scienza naturale dell’umanità. È un insegnamento che può essere appreso solo da un numero estremamente ridotto di coloro che aspirano a conoscere Dio e non può essere appreso da una qualsiasi persona di talento. Pertanto, non dovete guardare alla conoscenza di Dio e al perseguimento della verità come se fossero cose raggiungibili anche da un bambino. Forse hai avuto un successo totale nella vita familiare o nella carriera o nel matrimonio, ma quando si tratta della verità e dell’insegnamento della conoscenza di Dio non hai nulla da mostrare di per te stesso e non hai realizzato nulla. Mettere la verità in pratica, si può dire, è molto difficile per voi, e conoscere Dio è un problema ancora maggiore. Questa è la vostra difficoltà ed è anche la difficoltà riscontrata dall’intera umanità. Tra coloro che hanno ottenuto alcuni risultati nella causa della conoscenza di Dio, non c’è quasi nessuno che sia arrivato al livello richiesto. L’uomo non sa cosa significhi conoscere Dio o perché sia necessario conoscere Dio o a che livello si debba arrivare al fine di conoscere Dio. Questo è ciò confonde tanto il genere umano, e si tratta semplicemente del più grande enigma affrontato dagli uomini – e nessuno è in grado di rispondere a questa domanda, o è disposto a farlo, perché a oggi, nessuno tra gli uomini ha avuto alcun successo nello studio di quest’opera. Forse, quando l’enigma delle tre fasi dell’opera sarà reso noto all’umanità, apparirà in successione un gruppo di persone di talento che conoscono Dio. Naturalmente, Mi auguro che ciò si verifichi e, per di più, sono in fase di realizzazione di quest’opera e spero di vedere la comparsa di un maggior numero di queste persone di talento nel prossimo futuro. Diventeranno coloro che portano testimonianza al dato di fatto di queste tre fasi dell’opera e naturalmente saranno anche i primi a rendere testimonianza a queste tre fasi dell’opera. Nulla sarebbe più doloroso e spiacevole dell’eventualità in cui nel giorno in cui l’opera di Dio giungerà al termine non ci fossero questi talenti, o che ci fossero solo una o due persone che avessero personalmente accettato di essere rese perfette dal Dio incarnato. Tuttavia, si tratta solo dello scenario peggiore. Comunque vadano le cose, spero ancora che coloro che veramente perseguono possano ottenere questa benedizione. Dall’inizio del tempo, non c’è mai stata prima d’ora un’opera come questa, una tale impresa non si è mai verificata nella storia dello sviluppo umano. Se potete realmente diventare fra i primi a conoscere Dio, non sarebbe per voi il più alto onore fra tutte le creature? Potrebbe forse una qualsiasi creatura del genere umano essere più elogiata da Dio? Non è facile compiere un simile lavoro, ma, in ultima analisi, raccoglierà comunque dei risultati. Indipendentemente dal genere o dalla nazionalità, tutti coloro che sono in grado di giungere alla conoscenza di Dio riceveranno alla fine il più grande onore di Dio e saranno gli unici a possedere l’autorità di Dio. Questa è l’opera di oggi, ed è anche l’opera del futuro; è l’ultima e più eccelsa opera a essere realizzata in seimila anni di lavoro ed è un modo di lavorare che rivela ogni categoria di uomo. Attraverso l’opera che guida l’uomo a conoscere Dio, vengono rivelati i diversi ordini di uomo: coloro che conoscono Dio sono qualificati a ricevere le benedizioni di Dio e ad accettare le Sue promesse, mentre coloro che non conoscono Dio non sono qualificati a ricevere le benedizioni di Dio e ad accettare le Sue promesse. Coloro che conoscono Dio sono gli intimi di Dio, mentre quelli che non conoscono Dio non possono essere chiamati intimi di Dio; gli intimi di Dio possono ricevere qualsiasi benedizione di Dio, mentre quelli che non sono Suoi intimi non sono degni di alcuna Sua opera. Che si tratti di tribolazioni, raffinamento o giudizio, tutto ciò ha lo scopo di permettere all’uomo di giungere infine a una conoscenza di Dio, così che l’uomo si possa sottomettere a Dio. Questo è l’unico risultato che alla fine verrà raggiunto.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio”
454. L’avere e l’essere di Dio, l’essenza di Dio, l’indole di Dio: tutto è stato reso noto tramite le Sue parole all’umanità. Quando ha esperienza delle parole di Dio, l’uomo, nel processo di metterle in pratica, giungerà a capire lo scopo alla base delle parole pronunciate da Dio, a capire la fonte e l’antefatto delle Sue parole e a capire e apprezzare l’effetto desiderato delle Sue parole. Per l’umanità, queste sono tutte cose che l’uomo deve sperimentare, comprendere e fare proprie per avere accesso alla verità e alla vita, comprendere le intenzioni di Dio, trasformare la propria indole e divenire capace di obbedire alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Nello stesso tempo in cui l’uomo sperimenta, comprende e fa proprie queste cose, a poco a poco avrà acquisito una certa comprensione di Dio e in quel momento avrà anche acquisito gradi diversi di conoscenza di Lui. Questa comprensione e questa conoscenza non provengono da qualcosa che l’uomo ha immaginato o composto, ma piuttosto da ciò che apprezza, sperimenta, percepisce e corrobora in sé stesso. Solo quando queste cose sono state apprezzate, sperimentate, percepite e corroborate, la conoscenza di Dio da parte dell’uomo acquisisce contenuto; solo la conoscenza che l’uomo ottiene in questo momento è effettiva, reale e precisa, e questo processo – di conseguire un’autentica comprensione e conoscenza di Dio apprezzando, sperimentando, percependo e corroborando le Sue parole – non è altro che la vera comunione fra l’uomo e Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo giunge veramente a capire e comprendere le intenzioni di Dio, giunge veramente a capire e conoscere l’avere e l’essere di Dio, giunge veramente a capire e conoscere la Sua essenza, giunge gradatamente a capire e conoscere la Sua indole, arriva a una reale certezza e a una corretta definizione della realtà del dominio di Dio sull’intero creato e acquisisce un orientamento sostanziale e una conoscenza dell’identità e della posizione di Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo modifica, passo dopo passo, le sue idee riguardo a Dio, non immaginandoLo più emerso dal nulla, né lasciando briglia sciolta ai propri sospetti su di Lui né fraintendendoLo né condannandoLo, né giudicandoLo, né dubitando di Lui. Di conseguenza l’uomo avrà meno discussioni con Dio, avrà meno conflitti con Lui e meno occasioni in cui ribellarsi contro di Lui. Viceversa, la sollecitudine dell’uomo verso Dio e la sua obbedienza a Lui aumenteranno, e la sua venerazione della volontà di Dio diventerà più reale, oltre che più profonda. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo non solo conseguirà la provvista della verità e il battesimo della vita, ma allo stesso tempo otterrà anche la vera conoscenza di Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo non solo si trasformerà quanto alla propria indole e riceverà la salvezza, ma allo stesso tempo guadagnerà anche la reale venerazione e adorazione di Dio da parte di un essere creato. Dopo questo genere di comunione, la fede dell’uomo in Dio non sarà più una pagina bianca o una promessa offerta solo a parole o una forma di cieca ricerca e idolatria. Solo con questo genere di comunione la vita dell’uomo crescerà giorno dopo giorno verso la maturità, e solo adesso la sua indole a poco a poco si trasformerà, e la sua fede in Dio si modificherà, passo dopo passo, da una credenza vaga e incerta a un’autentica obbedienza e sollecitudine, a una reale venerazione, e l’uomo inoltre, mentre segue Dio, a poco a poco progredirà da un atteggiamento passivo a uno attivo, dalla negatività alla positività. Solo con questo genere di comunione l’uomo arriverà a capire veramente Dio, a conoscerLo veramente.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Prefazione”
455. La conoscenza dell’autorità di Dio, della Sua potenza, della Sua identità e della Sua sostanza non si può conseguire affidandosi all’immaginazione. Dal momento che non puoi affidarti all’immaginazione per conoscere l’autorità di Dio, in che modo puoi conseguire una vera conoscenza dell’autorità di Dio? Nutrendoti e dissetandoti delle parole di Dio, ascoltando le comunicazioni e facendo esperienza delle parole di Dio, sperimenterai e verificherai a poco a poco la Sua autorità, e così ne acquisirai una graduale comprensione e una sempre maggiore conoscenza. Questo è l’unico modo per conoscere l’autorità di Dio; non vi sono scorciatoie. Chiedervi di non immaginare non equivale a farvi restare passivamente in attesa della distruzione o a impedirvi di fare alcunché. Non usare il cervello per pensare e immaginare significa non usare la logica per fare inferenze, non usare la conoscenza per analizzare, non basarsi sulla scienza, ma invece comprendere, verificare e confermare che il Dio in cui credi possiede autorità, confermare che Egli detiene la sovranità sul tuo destino e che la Sua potenza in ogni momento dimostra che Egli è il vero Dio Stesso, attraverso le parole di Dio, attraverso la verità, attraverso tutto ciò a cui vai incontro nella vita. Questo è l’unico modo in cui si possa arrivare alla comprensione di Dio. Alcuni dicono di voler trovare un modo semplice per conseguire questo scopo, ma a voi viene in mente qualcosa di utile al riguardo? Te lo dico Io, non c’è da pensare: non ci sono altri modi! L’unico è conoscere e verificare coscienziosamente e tenacemente ciò che Dio ha ed è attraverso ogni parola che Egli esprime e ogni cosa che Egli fa. Questo è l’unico modo per conoscere Dio. Infatti, ciò che Dio ha ed è, e tutto ciò che è di Dio, non è vacuo e vano, ma reale.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”
456. Dio compie l’opera di giudizio e castigo in modo che l’uomo possa conoscerLo e per amore della Sua testimonianza. Senza il Suo giudizio sull’indole corrotta dell’uomo, l’uomo non conoscerebbe la Sua indole giusta che non permette alcuna offesa, né sarebbe in grado di trasformare la sua conoscenza di vecchia data di Dio in una nuova conoscenza. Per amore della Sua testimonianza e per amore della Sua gestione, Egli Si manifesta totalmente, permettendo così all’uomo di raggiungere la conoscenza di Dio e cambiare la sua indole e portare la sonora testimonianza a Dio mediante la Sua apparizione davanti a tutti. Il cambiamento nell’indole dell’uomo avviene nei diversi tipi di opera di Dio; senza tali cambiamenti dell’indole umana, l’uomo non potrebbe portare testimonianza a Dio e non potrebbe essere in armonia con la volontà di Dio. I cambiamenti dell’indole umana significano che l’uomo si è liberato dalla schiavitù di Satana, si è liberato dall’influenza dell’oscurità ed è diventato veramente un modello e un prototipo dell’opera di Dio, è diventato veramente un testimone di Dio e un uomo che è in armonia con la Sua volontà. Oggi, Dio incarnato è giunto sulla terra per compiere la Sua opera e desidera che l’uomo Lo conosca, che Gli obbedisca, che Lo testimoni – che conosca la Sua opera pratica e normale, che obbedisca a tutte le Sue parole e alla Sua opera che non coincide con le concezioni dell’uomo, e che porti testimonianza a tutta la Sua opera di salvare l’uomo e a tutte le azioni che Egli compie per conquistarlo. Coloro che portano testimonianza a Dio devono conoscerLo; soltanto questo genere di testimonianza è fedele e reale e soltanto questo genere di testimonianza può svergognare Satana. Dio usa coloro che sono riusciti a conoscerLo sottoponendoli al Suo giudizio e al Suo castigo, trattamento e potatura, per renderGli testimonianza. Egli usa coloro che sono stati corrotti da Satana per portarGli testimonianza e così Dio usa anche coloro che hanno cambiato la loro indole e che sono stati degni delle Sue benedizioni per renderGli testimonianza. Non ha bisogno che l’uomo Lo lodi soltanto a parole, né ha bisogno della lode e della testimonianza della specie di Satana, che non è stata salvata da Dio. Soltanto coloro che conoscono Dio sono qualificati per renderGli testimonianza e soltanto coloro che hanno cambiato la loro indole sono qualificati per renderGli testimonianza, e Dio non permetterà che l’uomo svergogni intenzionalmente il Suo nome.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Soltanto coloro che conoscono Dio possono renderGli testimonianza”
457. Arrivare a conoscere l’essenza di Dio non è affatto una cosa da poco. Devi comprendere la Sua indole. In questo modo, per gradi e inconsapevolmente, arriverai a conoscere l’essenza di Dio. Quando avrai avuto accesso a questa conoscenza, ti troverai a entrare in una condizione più elevata e più bella. Alla fine, proverai vergogna per la tua anima odiosa e, inoltre, sentirai che non esiste un luogo dove sfuggirle. A quel punto, la tua condotta diverrà sempre meno offensiva verso l’indole di Dio, il tuo cuore sarà sempre più vicino a quello di Dio, e in esso crescerà a poco a poco l’amore per Lui. Questo è un segno che l’umanità sta entrando in uno stato di bellezza. Ma finora non siete arrivati a tanto. Mentre vi affannate tutti per il vostro destino, chi di voi ha interesse a tentare di conoscere l’essenza di Dio? Se la situazione non cambia, trasgredirete vostro malgrado ai decreti amministrativi, perché avete ben poca comprensione dell’indole di Dio. Quindi, ciò che fate ora non è forse gettare le fondamenta per le vostre offese contro l’indole di Dio? La Mia richiesta di comprendere l’indole di Dio non è separata dalla Mia opera. Se, infatti, trasgredite spesso ai decreti amministrativi, chi tra voi eviterà la punizione? A quel punto, la Mia opera non sarà stata del tutto inutile? Pertanto, oltre a esaminare attentamente la vostra condotta, vi chiedo ancora di essere prudenti nei passi che fate. Questa è la Mia richiesta più grande, e spero che tutti voi la consideriate con attenzione e la trattiate con scrupoloso riguardo. Se mai verrà il giorno in cui le vostre azioni scateneranno la Mia furia estrema, sarete i soli a valutarne le conseguenze, e non ci sarà nessun altro a subire la punizione al vostro posto.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “È molto importante comprendere l’indole di Dio”
458. Che cosa significa conoscere Dio? Significa essere in grado di comprendere la gioia, la collera, il dolore e la felicità di Dio, e in questo modo conoscere la Sua indole: questo è conoscere davvero Dio. Tu sostieni di averLo visto, eppure non comprendi la Sua gioia, la Sua collera, il Suo dolore, la Sua felicità e neppure la Sua indole. Non hai alcuna comprensione della Sua giustizia e della Sua misericordia, e non hai cognizione di quali siano le cose che Egli gradisce o detesta. Questa non è conoscenza di Dio. Di conseguenza, alcune persone sono in grado di seguire Dio, ma non possiedono necessariamente la capacità di credere davvero in Lui; qui sta la differenza. Se conosci Dio, Lo capisci e sei in grado di comprendere in parte la Sua volontà, allora puoi credere in Lui, sottometterti a Lui, amarLo e adorarLo con sincerità. Se non capisci queste cose, allora sei semplicemente un seguace capace solo di assecondare e di abbandonarsi alla corrente. Ciò non può definirsi vera sottomissione o autentica adorazione. Come si spiega la vera adorazione? Senza alcuna eccezione, tutti coloro che conoscono Dio veramente, Lo adorano e Lo riveriscono; si sentono tenuti a prostrarsi e a adorare. Al momento, finché Dio incarnato è all’opera, quanto più ampia la comprensione che le persone hanno della Sua indole e di ciò che Egli è e possiede, tanto più ne faranno tesoro e nutriranno riverenza nei Suoi confronti. Solitamente, le persone sono tanto più negligenti, quanto più scarsa è la loro comprensione; perciò trattano Dio come se fosse umano. Se le persone conoscessero e vedessero Dio veramente, tremerebbero di paura. Per quale motivo Giovanni ha detto: “Colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portarGli i calzari”? Sebbene, in fondo in fondo, la sua comprensione non fosse poi così profonda, egli sapeva che Dio è talmente maestoso da ispirare un timore riverenziale. Quante persone sono attualmente capaci di riverire Dio? Se non conoscono la Sua indole, come possono nutrire riverenza nei confronti di Dio? Le persone non conoscono l’essenza di Cristo e non comprendono l’indole di Dio, né tanto meno sono capaci di adorare veramente Dio. Se osservano soltanto l’ordinaria e normale apparenza esteriore di Cristo ma non Ne conoscono l’essenza, allora diviene facile per loro trattare Cristo come un uomo comune. Potrebbero adottare un atteggiamento irriverente nei Suoi confronti, oltre ad ingannarLo, opporGli resistenza, disobbedirGli ed esprimere giudizi su di Lui. Possono sentirsi moralmente superiori e non prendere sul serio la Sua parola, e arrivare addirittura a istigare nozioni, biasimo e blasfemia contro Dio. Per risolvere questi problemi, bisogna conoscere l’essenza e la divinità di Cristo. Questo è l’aspetto principale della conoscenza di Dio; questo è ciò che devono raggiungere e a cui devono accedere tutti coloro che credono nel Dio concreto.
La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”
459. La fede in Dio e la Sua conoscenza sono sancite dal cielo e riconosciute dalla terra, e oggi, in un’epoca in cui Dio incarnato compie personalmente la Sua opera, è un momento particolarmente buono per conoscerLo. La soddisfazione di Dio si realizza sul fondamento della comprensione della Sua volontà, e per comprendere la Sua volontà è necessario conoscere Dio. Questa conoscenza di Dio è la visione che un credente deve avere; è la base della fede dell’uomo in Dio. Se l’uomo non ha questa conoscenza, allora la sua fede in Dio è vaga e rimane vuota teoria. Nonostante la decisione di queste persone sia quella di seguire Dio, non otterranno nulla. Tutti coloro che non ottengono nulla in questo flusso verranno eliminati – sono tutti parassiti. […] Se l’uomo non sa ricevere le visioni, allora non può ricevere la nuova opera di Dio, e se l’uomo non è in grado di obbedire alla nuova opera di Dio, allora è incapace di comprendere la Sua volontà, e così la sua conoscenza di Dio è nulla. Prima che l’uomo realizzi le parole di Dio, deve conoscere le Sue parole; cioè deve comprendere la volontà di Dio. Soltanto in questo modo si adempiono fedelmente le parole di Dio secondo il Suo cuore. Quelli che cercano la verità devono possedere ciò, ed è questo il processo che tutti coloro che provano a conoscere Dio devono sperimentare. Il processo della conoscenza delle parole di Dio è il processo della conoscenza di Dio ed è anche il processo della conoscenza della Sua opera. Quindi conoscere le visioni non solo si riferisce alla conoscenza dell’umanità di Dio incarnato, ma comprende anche la conoscenza delle parole e dell’opera di Dio. Dalle parole di Dio la gente comprende la Sua volontà e dalla Sua opera conosce la Sua indole e il Suo essere. Credere in Dio è il primo passo per conoscerLo. Il progresso dalla fede iniziale in Dio alla fede più profonda in Lui è il processo di conoscere Dio e di fare l’esperienza della Sua opera. Se credi in Dio solo per il mero fatto di credere in Lui e non per conoscerLo, la tua fede non è reale e non può diventare pura – su questo non c’è dubbio. Se nel processo mediante il quale l’uomo fa esperienza dell’opera di Dio, l’uomo Lo conosce gradualmente, allora la sua indole cambierà gradualmente e la sua fede diventerà sempre più vera. In questo modo, quando l’uomo riuscirà ad avere fede in Dio, Lo guadagnerà completamente. Dio ha fatto tutto il possibile per farSi carne per la seconda volta e compiere personalmente la Sua opera in modo che l’uomo potesse conoscerLo e potesse vederLo. Conoscere Dio[a] è il risultato finale da raggiungere alla fine della Sua opera; è la richiesta finale di Dio all’umanità. Egli fa questo per amore della Sua testimonianza finale e affinché l’uomo possa infine tornare completamente a Lui. L’uomo può soltanto amare Dio conoscendoLo e per amare Dio l’uomo deve conoscerLo. A prescindere da come l’uomo cerchi o che cosa cerchi di ottenere, deve essere in grado di conoscere Dio. Soltanto in questo modo l’uomo può soddisfare il cuore di Dio. Solo conoscendo Dio, l’uomo può veramente credere in Lui e solo conoscendo Dio può veramente temerLo e obbedirGli. Quelli che non conoscono Dio non Gli obbediranno e non Lo temeranno mai veramente. Conoscere Dio implica conoscere la Sua indole, comprendere la Sua volontà e sapere il Suo essere. Tuttavia, qualunque sia l’aspetto di Dio da conoscere, ciò richiede all’uomo di pagare un prezzo e la volontà di obbedire, senza la quale nessuno sarebbe in grado di seguirLo sino in fondo.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Soltanto coloro che conoscono Dio possono renderGli testimonianza”
Note a piè di pagina:
a. Il testo originale dice “L’opera di conoscere Dio”.
460. I risultati della lezione sulla conoscenza di Dio non si possono ottenere in uno o due giorni: l’uomo deve accumulare esperienze, provare la sofferenza e avere vera obbedienza. In primo luogo, devi iniziare dall’opera e dalle parole di Dio. Devi capire ciò che include conoscere Dio, il modo in cui raggiungere la conoscenza di Dio e come vedere Dio durante le tue esperienze. Questo è ciò che ognuno deve fare quando deve ancora conoscere Dio. Nessuno può comprendere subito l’opera e le parole di Dio e nessuno può avere una conoscenza completa di Dio in poco tempo. Ciò che viene richiesto è il processo necessario dell’esperienza, senza la quale nessuno sarebbe in grado di conoscere Dio o seguirLo veramente. Più Dio compie la Sua opera, più l’uomo Lo conosce. Più l’opera di Dio è in conflitto con le concezioni dell’uomo, più la conoscenza di Dio da parte dell’uomo si rinnova e si approfondisce. Se l’opera di Dio dovesse rimanere sempre fissa e immutata, allora non ci sarebbe molto che l’uomo dovrebbe conoscere riguardo a Dio. Tra il tempo della creazione e il presente, ciò che Dio ha fatto durante l’Età della Legge, che cosa ha fatto durante l’Età della Grazia e che cosa fa nell’Età del Regno: dovete avere assoluta chiarezza riguardo a queste visioni. Dovete conoscere l’opera di Dio.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Soltanto coloro che conoscono Dio possono renderGli testimonianza”
461. Durante il tempo al seguito di Gesù, Pietro si fece molte opinioni su di Lui, giudicandoLo sempre dalla sua personale prospettiva. Sebbene possedesse un certo grado di cognizione dello Spirito, la sua comprensione era alquanto nebulosa, ed ecco il motivo per cui disse: “Devo seguire colui che è inviato dal Padre celeste. Devo riconoscere colui che è scelto dallo Spirito Santo”. Non capiva le cose che Gesù faceva e mancava di chiarezza al riguardo. Dopo averLo seguito per qualche tempo, in Pietro crebbe l’interesse per quello che Egli faceva e diceva, e in Gesù Stesso. Arrivò a sentire che Gesù ispirava sia affezione che rispetto; gli piaceva accompagnarsi a Lui e starGli accanto, e ascoltare le Sue parole gli forniva nutrimento e aiuto. Durante il tempo in cui seguì Gesù, Pietro osservò e prese a cuore ogni aspetto della Sua vita: le Sue azioni, le Sue parole, i Suoi gesti e le Sue espressioni. Ebbe così modo di comprendere profondamente che Gesù non era un uomo comune. Sebbene il Suo aspetto umano fosse del tutto normale, Egli era pieno di amore, compassione e tolleranza nei confronti dell’uomo. Tutto quello che faceva o diceva era di grande aiuto agli altri, e Pietro vide e guadagnò da Gesù cose che non aveva mai visto né posseduto prima. Vide che, sebbene Gesù non avesse una statura solenne né una umanità inconsueta, era circondato da un’aura straordinaria e fuori dal comune. Sebbene Pietro non fosse in grado di spiegarlo appieno, poteva vedere che Gesù Si comportava in modo diverso da qualsiasi altra persona, poiché le cose che faceva erano molto diverse da quelle degli uomini normali. Durante il tempo passato a contatto con Gesù, Pietro vide anche che il Suo carattere era diverso da quello di un uomo comune. Si comportava sempre in modo calmo e mai precipitoso, senza enfatizzare né dare poco peso a nulla, e conduceva la Propria vita in un modo che rivelava un carattere al tempo stesso normale e ammirevole. Nelle conversazioni, Gesù parlava in modo semplice e con grazia, comunicando sempre in maniera gioiosa ma pacata, pur senza mai perdere la dignità mentre svolgeva la Sua opera. Pietro vide che a volte Gesù era taciturno, mentre altre volte parlava ininterrottamente. A volte era così felice da apparire vivace e giocoso come una colomba, e altre volte era così triste da non parlare affatto, mostrandosi carico di dolore come se fosse una madre stanca e affaticata. Alcune volte era pieno di rabbia, come un valoroso soldato pronto a sterminare un nemico o, in alcune occasioni, somigliava persino a un leone ruggente. A volte rideva, altre pregava e piangeva. Indipendentemente da come Gesù Si comportasse, Pietro maturò nei Suoi confronti sconfinato amore e rispetto. Le risate di Gesù lo riempivano di gioia, la Sua tristezza lo costernava, la Sua ira lo spaventava, mentre la Sua misericordia, la Sua disposizione al perdono e la severe richieste che Egli faceva alle persone lo portarono ad amare sinceramente Gesù e a sviluppare per Lui una riverenza e un intenso desiderio autentici. Ovviamente, Pietro arrivò gradualmente a rendersi conto di tutto questo solo dopo aver vissuto fianco a fianco con Gesù per un certo numero di anni.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come Pietro arrivò a conoscere Gesù”
462. Se vuoi conoscere Dio e arrivare veramente a capirLo e a comprenderLo, non limitarti alle tre fasi della Sua opera e alle storie riguardanti l’opera che Egli ha compiuto in passato. Se provi a conoscerLo in questo modo, Lo confini entro un certo limite. Stai considerando Dio come qualcosa di molto piccolo. Quale effetto avrebbe sulle persone? Non saresti mai in grado di conoscere la mirabilità e la supremazia di Dio, il potere, l’onnipotenza e la portata della Sua autorità. Una simile comprensione influirebbe sulla tua capacità di accettare la verità secondo cui Dio è il Sovrano di tutte le cose e sulla tua conoscenza della Sua vera identità e condizione. In altre parole, se la tua comprensione di Dio ha una portata limitata, anche ciò che puoi ricevere è limitato. È per questa ragione che devi ampliare l’ambito e allargare i tuoi orizzonti. A prescindere che si tratti dell’ambito dell’opera di Dio, della Sua gestione e del Suo governo o di tutte le cose governate e gestite da Lui, devi arrivare a conoscere tutto quanto e a cogliere le Sue azioni. Tramite questo modo di comprendere, sentirai inconsciamente che Dio governa su tutte le cose, che le gestisce e che vi provvede. Allo stesso tempo sentirai anche chiaramente di essere una parte e un membro di tutte le cose. Poiché Dio provvede a tutte le cose, accetti anche il Suo governo e la Sua provvidenza. Questo è un fatto innegabile.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VIII”
463. La misura della comprensione di Dio nel cuore dell’uomo determina la posizione che Egli occupa in lui. L’ampiezza del grado di conoscenza di Dio nel suo cuore determina l’importanza che Egli ricopre in lui. Se il Dio che conosci è vuoto e vago, lo è anche il Dio in cui credi. Il Dio che tu conosci è limitato all’ambito della tua vita personale, e non ha nulla a che fare con il vero Dio Stesso. Perciò la conoscenza delle azioni pratiche di Dio, della Sua realtà e della Sua onnipotenza, della vera identità di Dio Stesso, di ciò che Egli ha ed è, di ciò che ha dimostrato tra tutte le cose, è molto importante per ogni singola persona che cerca la conoscenza di Dio. Queste hanno un’influenza diretta sul fatto che le persone possano entrare nella realtà della verità. Se limiti la tua comprensione di Dio soltanto alle parole, alle tue modeste esperienze, alla Sua grazia che conti o alle tue piccole testimonianze nei Suoi confronti, ebbene, io dico che il Dio in cui credi non è assolutamente il vero Dio Stesso, e si può anche affermare che il Dio in cui credi è un Dio immaginario, non il vero Dio. Questo perché il vero Dio è Colui che regna su ogni cosa, che cammina tra tutte le cose e le gestisce. È Colui che regge il destino dell’intero genere umano, il destino di ogni cosa. L’opera e le azioni del Dio di cui sto parlando non si limitano a una piccola parte degli uomini. In altre parole, non sono circoscritte alle persone che attualmente Lo seguono. Le Sue azioni si manifestano tra tutte le cose, nella loro sopravvivenza e nelle leggi del loro cambiamento.
Se non riesci a comprendere o a riconoscere alcuna azione di Dio tra tutte le cose, non puoi renderne testimonianza. Se non sei in grado di renderGli testimonianza, se continui a parlare del piccolo, cosiddetto Dio che conosci, il Dio che è limitato alle tue idee ed è dentro la tua mente ristretta, se continui a parlare di questo tipo di Dio, Egli non loderà mai la tua fede. Quando Gli rendi testimonianza, se usi soltanto il modo in cui godi della Sua grazia, in cui accetti la Sua disciplina e il Suo castigo, e ricevi le Sue benedizioni nella testimonianza che Gli dai, ciò è del tutto inadeguato e non Lo soddisfa affatto. Se vuoi renderGli testimonianza in modo consono alla Sua volontà, se vuoi farlo per il vero Dio Stesso, devi capire dalle Sue azioni ciò che Egli ha ed è. Devi comprendere l’autorità di Dio dal Suo controllo su ogni cosa e la verità di come Egli provveda a tutto il genere umano. Se riconosci soltanto che il tuo cibo e le tue bevande quotidiani e i tuoi beni di prima necessità nella vita provengono da Dio, ma non comprendi la verità che Egli provvede all’umanità intera tramite tutte le cose, che la guida mediante il Suo governo su di esse, non sarai mai in grado di renderGli testimonianza. Qual è il Mio scopo nel dire tutto ciò? È far sì che non prendiate queste parole alla leggera, che non pensiate che gli argomenti di cui ho parlato non siano attinenti al vostro personale ingresso nella vita, e che non li consideriate soltanto un tipo di conoscenza o di dottrina. Se ascoltate con questo genere di atteggiamento, non otterrete assolutamente nulla. Perderete questa grande occasione di conoscere Dio.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico IX”
464. Sebbene l’uomo continui a indagare le questioni scientifiche e le leggi di tutte le cose, lo fa soltanto in un ambito limitato, mentre Dio controlla ogni cosa. Per l’uomo, questo è un compito senza fine. Se l’essere umano studia qualcosa di molto piccolo fatto da Dio, potrebbe trascorrere la vita intera esaminandolo senza ottenere alcun vero risultato. È per questo motivo che, se usi la conoscenza e ciò che hai imparato per studiare Dio, non sarai mai in grado di conoscerLo o di capirLo. Se invece usi la via della ricerca della verità e della ricerca di Dio e Lo guardi allo scopo di arrivare a conoscerLo, un giorno riconoscerai che le Sue azioni e la Sua saggezza sono ovunque e capirai anche perché Egli viene definito il Padrone di tutte le cose e la loro fonte di vita. Più possiedi tale conoscenza, e più capirai perché Dio viene chiamato Padrone di tutte le cose. Tutte le cose e ogni cosa, te compreso, ricevono continuamente il flusso costante del Suo provvedere. Sarai anche capace di percepire chiaramente che in questo mondo, e tra questi uomini, non esiste nessuno tranne Dio che possa avere un potere e una sostanza tali da governare, gestire e preservare l’esistenza di tutte le cose. Quando otterrai una simile comprensione, riconoscerai davvero che Egli è il tuo Dio. Quando arriverai a questo punto, L’avrai accettato veramente e lascerai che sia il tuo Dio e il tuo Padrone. Quando avrai una simile comprensione e la tua vita giungerà a questo punto, Egli non ti metterà più alla prova e non ti giudicherà né ti farà alcuna richiesta, perché Lo capirai, conoscerai il Suo cuore e L’avrai accettato davvero nel tuo.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VIII”
465. Gli esseri umani dicono spesso che non è facile conoscere Dio. Io dico invece che conoscere Dio non è affatto difficile, poiché sovente Dio consente all’uomo di assistere ai Suoi atti. Dio non ha mai interrotto il Suo dialogo con l’umanità; non Si è mai celato all’uomo, né Si è mai nascosto. I Suoi pensieri, le Sue idee, le Sue parole e i Suoi atti sono tutti rivelati all’umanità. Pertanto, se l’uomo desidera conoscere Dio, può farlo con strumenti e metodi di ogni sorta. Il motivo per cui l’uomo pensa ottusamente che Dio lo abbia intenzionalmente evitato, che Egli Si sia intenzionalmente nascosto all’umanità e che non intenda farsi capire e conoscere è che l’uomo non sa chi Dio sia né desidera comprenderLo; ancor meno gli interessano i pensieri, le parole e gli atti del Creatore… In verità, se uno appena usa il proprio tempo libero per concentrarsi sulle parole e sugli atti del Creatore e capirli e prestare un po’ di attenzione ai pensieri del Creatore e alla voce del Suo cuore, non sarà difficile capire che i pensieri, le parole e gli atti del Creatore sono visibili e trasparenti. Allo stesso modo basta poco per capire che il Creatore è fra gli uomini in ogni momento, conversa sempre con loro e con l’intero creato, e compie nuovi atti ogni giorno. La Sua sostanza e la Sua indole si esprimono nel dialogo con l’uomo; i Suoi pensieri e le Sue idee si rivelano totalmente nei Suoi atti; Egli accompagna e osserva l’umanità in ogni momento. Parla silenziosamente all’umanità e a tutto il creato dicendo implicitamente: “Io sono nei cieli e in mezzo al Mio creato. Sorveglio, aspetto, sono al tuo fianco…”. Le Sue mani sono calde e forti; i Suoi passi sono leggeri; la Sua voce è lieve e piena di grazia; la Sua forma passa e si volge, abbracciando l’intera umanità; il Suo volto è bello e delicato. Egli non Si è mai assentato e non è mai svanito. Giorno e notte, è il compagno costante dell’umanità e non cesserà mai di stare al suo fianco.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico II”
466. Quando le persone non comprendono Dio e non Ne conoscono l’indole, il loro cuore non è mai in grado di aprirsi veramente a Lui. Una volta compreso Dio, inizieranno ad apprezzare e ad assaporare con interesse e con fede ciò che alberga nel Suo cuore. Quando lo apprezzerai e assaporerai ciò che alberga nel cuore di Dio, il tuo cuore si aprirà a Lui gradualmente, a poco a poco. Quando accadrà, ti renderai conto di quanto fossero vergognosi e disprezzabili i tuoi scontri con Dio, le tue pretese verso di Lui e i tuoi desideri eccessivi. Quando il tuo cuore si aprirà veramente a Dio, vedrai che il Suo cuore è un mondo infinito ed entrerai in una dimensione che non hai mai sperimentato prima. Lì non esistono tradimento, inganno, oscurità e malvagità. Ci sono soltanto sincerità e fedeltà, luce e rettitudine, giustizia e gentilezza. È una dimensione piena d’amore e di sollecitudine, di compassione e di tolleranza e, per suo tramite, sentirai la felicità e la gioia di essere vivo. Queste sono le cose che Dio ti rivelerà quando Gli aprirai il tuo cuore. Questo mondo infinito è pieno della Sua saggezza e onnipotenza, e anche del Suo amore e della Sua autorità. Qui puoi vedere ogni aspetto di ciò che Egli ha ed è, ciò che Gli dà gioia, i motivi per cui Si preoccupa, Si intristisce, Si adira… Questo è ciò che può vedere chiunque apra il proprio cuore e permetta a Dio di entrarvi. Egli può entrare nel tuo cuore soltanto se lo apri a Lui. Puoi vedere ciò che Egli ha ed è, e la Sua volontà per te, soltanto se è entrato nel tuo cuore. In quel momento scoprirai che tutto ciò che riguarda Dio è davvero prezioso, che ciò che Egli ha ed è merita veramente che se ne faccia tesoro. In confronto, le persone che ti circondano, gli oggetti e gli eventi della tua vita, e persino i tuoi cari, il partner e le cose che ami sono a malapena degni di essere menzionati. Sono molto piccoli e di scarsissima importanza; avrai la sensazione che gli oggetti materiali non riescano più ad attrarti, o che nessun oggetto materiale ti indurrà mai più a pagare qualsiasi prezzo per averlo. Nell’umiltà di Dio vedrai la Sua grandezza e la Sua supremazia; inoltre, in qualcosa che aveva fatto e che avevi giudicato molto piccolo, vedrai la Sua saggezza infinita e la Sua tolleranza, la Sua pazienza, sopportazione e comprensione verso di te. Ciò genererà in te l’amore per Lui. Quel giorno capirai che l’umanità vive in un mondo davvero disgustoso e che le persone al tuo fianco, gli eventi della tua vita e persino coloro che ami, il loro amore per te e la loro cosiddetta protezione o sollecitudine nei tuoi confronti non sono nemmeno degni di essere menzionati: ami soltanto Dio, ed Egli è Colui cui tieni maggiormente. Credo che, quando arriverà quel giorno, alcuni diranno: “L’amore di Dio è davvero grande, e la Sua essenza è veramente santa. In Lui non esistono inganno, malvagità, invidia e discordia, ma soltanto giustizia e autenticità, e tutto ciò che Egli ha ed è dovrebbe essere bramato dagli uomini. Costoro dovrebbero adoperarsi per ottenerlo e aspirarvi”. Su quale base è costruita la loro capacità di raggiungerlo? Su quella della comprensione umana dell’indole e dell’essenza di Dio. Perciò capire la Sua indole, ciò che Egli ha ed è, è un insegnamento permanente per ogni persona e un obiettivo perseguito per tutta la vita da chiunque lotti per cambiare la propria indole e per conoscere Dio.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso III”
467. La natura di Dio è Dio Stesso. Non farà mai parte del creato; e quand’anche diventasse uno degli esseri creati, la Sua indole e la Sua sostanza intrinseche non cambierebbero. Pertanto, conoscere Dio non significa conoscere un oggetto; non è come analizzare qualcosa o capire una persona. Se l’uomo per conoscere Dio l’uomo utilizza il concetto o metodo di cui si serve per conoscere un oggetto o comprendere una persona, non potrete mai conseguire la conoscenza di Dio. La conoscenza di Dio non si basa sull’esperienza o sull’immaginazione, e pertanto non devi mai costringere Dio nei limiti della tua esperienza o della tua immaginazione. Per quanto possano essere ricche, esse sono comunque limitate; per giunta, la tua immaginazione non corrisponde ai fatti, e tanto meno corrisponde alla verità, ed è incompatibile con la vera indole e la vera sostanza di Dio. Se cerchi di capire la sostanza di Dio facendo assegnamento sulla tua immaginazione, non ci riuscirai mai. L’unica via è accettare tutto ciò che proviene da Dio, sperimentarLo gradatamente e comprenderLo. Verrà un giorno in cui Dio ti illuminerà affinché tu Lo comprenda e Lo conosca veramente grazie alla tua collaborazione e alla tua fame e sete di verità.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico II”
468. “Avere timore di Dio ed evitare il male” e conoscere Dio sono inseparabilmente legati tramite una miriade di fili, e il legame fra loro è evidente di per sé. Se si desidera giungere a evitare il male, bisogna prima avere reale timore di Dio; se si desidera conseguire un reale timore di Dio, bisogna prima avere una vera conoscenza di Dio; se si desidera conseguire la conoscenza di Dio, bisogna prima avere esperienza delle Sue parole, accedere alla loro realtà, avere esperienza della punizione e della disciplina di Dio, del Suo castigo e del Suo giudizio; se si desidera avere esperienza delle parole di Dio, bisogna prima giungere faccia a faccia con le Sue parole, giungere faccia a faccia con Dio e chiederGli di fornire occasioni per avere esperienza delle parole di Dio sotto forma di ogni sorta di ambienti comprendenti persone, avvenimenti e oggetti; se si desidera giungere faccia a faccia con Dio e con le Sue parole, bisogna prima possedere un cuore semplice e onesto, disponibilità ad accettare la verità, volontà di sopportare la sofferenza, determinazione e coraggio per evitare il male e l’aspirazione a diventare un autentico essere creato… In questo modo, avanzando passo dopo passo, ti avvicinerai sempre più a Dio, il tuo cuore diventerà sempre più puro e la tua vita e il valore di essere vivo diventeranno, unitamente alla tua conoscenza di Dio, sempre più significativi e sempre più radiosi. Finché un giorno percepirai che il Creatore non è più un enigma, che il Creatore non ti è mai stato nascosto, che il Creatore non ti ha mai celato il Suo volto, che il Creatore non è affatto lontano da te, che il Creatore non è più Colui che brami costantemente nei tuoi pensieri ma non riesci a raggiungere con i tuoi sentimenti, che Egli realmente e veramente ti sta al fianco per proteggerti, provvedere alla tua vita e governare il tuo destino. Non è in un lontano orizzonte, né Si è occultato in alto fra le nuvole. È proprio al tuo fianco, a presiedere tutto il tuo essere, è tutto ciò che hai ed è l’unica cosa che possiedi. Un simile Dio ti consente di amarLo col cuore, aggrapparti a Lui, tenerLo vicino, ammirarLo, temere di perderLo e non essere più disposto a rinunciare a Lui, a disobbedirGli o a eluderLo o a tenerLo a distanza. Tutto ciò che vuoi è avere sollecitudine per Lui, obbedirGli, contraccambiare tutto ciò che ti dà e sottometterti al Suo dominio. Non ti rifiuti più di essere guidato, rifornito, sorvegliato e custodito da Lui; non rifiuti più ciò che Egli detta e predestina per te. Tutto ciò che vuoi è seguirLo, camminare al Suo fianco; tutto ciò che vuoi è accettarLo come tua unica e sola vita, accettarLo come tuo unico e solo Signore, tuo unico e solo Dio.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Prefazione”