2. Come si può raggiungere la conoscenza di Dio
Parole di Dio attinenti:
Le tre fasi dell’opera sono la totalità dell’opera di Dio per la salvezza dell’umanità. L’uomo deve conoscere l’opera di Dio e l’indole di Dio nell’opera della salvezza, e senza questo fatto la tua conoscenza di Dio consiste unicamente in parole vuote, null’altro che un vano pontificare. Tale conoscenza non può né convincere né conquistare l’uomo, tale conoscenza non è in linea con la realtà e non è la verità. Può essere decisamente abbondante e piacevole all’orecchio, ma se è in contrasto con l’indole intrinseca di Dio, Dio non ti risparmierà. Non solo Egli non loderà la tua conoscenza, ma eserciterà la retribuzione nei tuoi confronti perché sei un peccatore che Lo ha bestemmiato. Le parole relative alla conoscenza di Dio non si proferiscono con leggerezza. Anche se tu fossi di lingua sciolta e avessi il dono della parlantina, e anche se le tue parole fossero talmente sagaci da rendere nero ciò che è bianco e bianco ciò che è nero, saresti comunque come un pesce fuor d’acqua quando si tratta di parlare della conoscenza di Dio. Dio non è qualcuno che tu possa giudicare avventatamente o lodare casualmente o denigrare con leggerezza. Tu lodi tutto e tutti, ma hai difficoltà a trovare le parole giuste per descrivere la grande virtuosità e la grazia di Dio – e questo è ciò che ogni perdente impara. Sebbene ci siano molti specialisti della lingua che sono in grado di descrivere Dio, la precisione di ciò che descrivono non è che un centesimo della verità proferita dalle persone che appartengono a Dio e che hanno un vocabolario limitato, e tuttavia posseggono un patrimonio di esperienza. Così si può vedere che la conoscenza di Dio sta nella precisione e nella realtà e non nell’uso intelligente delle parole o in un ricco vocabolario, e che la conoscenza dell’uomo e la conoscenza di Dio sono completamente indipendenti. L’insegnamento della conoscenza di Dio è superiore a qualsiasi scienza naturale dell’umanità. È un insegnamento che può essere appreso solo da un numero estremamente ridotto di coloro che aspirano a conoscere Dio e non può essere appreso da una qualsiasi persona di talento. Pertanto, non dovete guardare alla conoscenza di Dio e al perseguimento della verità come se fossero raggiungibili anche da un bambino. Forse hai avuto un successo totale nella vita familiare o nella carriera o nel matrimonio, ma quando si tratta della verità e dell’insegnamento della conoscenza di Dio non hai nulla da mostrare di per te stesso, non hai realizzato nulla. Mettere la verità in pratica, si può dire, è molto difficile per voi, e conoscere Dio è un problema ancora maggiore. Questa è la vostra difficoltà ed è anche la difficoltà riscontrata dall’intera umanità. Tra coloro che hanno ottenuto alcuni risultati nella causa della conoscenza di Dio, non c’è quasi nessuno che sia arrivato al livello richiesto. L’uomo non sa cosa significhi conoscere Dio o perché sia necessario conoscere Dio o in che misura conti conoscere Dio. Questo è ciò confonde tanto il genere umano, e si tratta semplicemente del più grande enigma affrontato dagli uomini – e nessuno è in grado di rispondere a questa domanda, o è disposto a farlo, perché a oggi, nessuno tra gli uomini ha avuto alcun successo nello studio di quest’opera. Forse, quando l’enigma delle tre fasi dell’opera sarà reso noto all’umanità, apparirà in successione un gruppo di persone di talento che conoscono Dio. Naturalmente, Mi auguro che ciò si verifichi e per di più sono in fase di realizzazione di quest’opera e spero di vedere la comparsa di un maggior numero di questi talenti nel prossimo futuro. Diventeranno coloro che portano testimonianza al dato di fatto di queste tre fasi dell’opera e naturalmente saranno anche i primi a rendere testimonianza a queste tre fasi dell’opera. Se non ci saranno questi talenti nel giorno in cui l’opera di Dio giungerà al termine, o se ce ne saranno solo uno o due e se avranno personalmente accettato di essere resi perfetti dal Dio incarnato, nulla sarà più doloroso e deplorevole di questo – sebbene si tratti solo dello scenario peggiore. In ogni caso, spero ancora che coloro che veramente perseguono possano ottenere questa benedizione. Dall’inizio del tempo, non c’è mai stata prima d’ora un’opera come questa, una tale impresa non si è mai verificata nella storia dello sviluppo umano. Se potete realmente diventare fra i primi a conoscere Dio, non sarebbe per voi il più alto onore fra tutte le creature? Potrebbe forse una qualsiasi creatura del genere umano essere più elogiata da Dio?
Tratto da “Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio” in “La Parola appare nella carne”
L’avere e l’essere di Dio, l’essenza di Dio, l’indole di Dio: tutto è stato reso noto tramite le Sue parole all’umanità. Quando ha esperienza delle parole di Dio, l’uomo, nel processo di metterle in pratica, giungerà a capire lo scopo alla base delle parole pronunciate da Dio, a capire la fonte e l’antefatto delle Sue parole e a capire e apprezzare l’effetto desiderato delle Sue parole. Per l’umanità, queste sono tutte cose che l’uomo deve sperimentare, comprendere e fare proprie per avere accesso alla verità e alla vita, comprendere le intenzioni di Dio, trasformare la propria indole e divenire capace di obbedire alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Nello stesso tempo in cui l’uomo sperimenta, comprende e fa proprie queste cose, a poco a poco avrà acquisito una certa comprensione di Dio e in quel momento avrà anche acquisito gradi diversi di conoscenza di Lui. Questa comprensione e questa conoscenza non provengono da qualcosa che l’uomo ha immaginato o composto, ma piuttosto da ciò che apprezza, sperimenta, percepisce e corrobora in sé stesso. Solo quando queste cose sono state apprezzate, sperimentate, percepite e corroborate, la conoscenza di Dio da parte dell’uomo acquisisce contenuto; solo la conoscenza che l’uomo ottiene in questo momento è effettiva, reale e precisa, e questo processo – di conseguire un’autentica comprensione e conoscenza di Dio apprezzando, sperimentando, percependo e corroborando le Sue parole – non è altro che la vera comunione fra l’uomo e Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo giunge veramente a capire e comprendere le intenzioni di Dio, giunge veramente a capire e conoscere l’avere e l’essere di Dio, giunge veramente a capire e conoscere la Sua essenza, giunge gradatamente a capire e conoscere la Sua indole, arriva a una reale certezza e a una corretta definizione della realtà del dominio di Dio sull’intero creato e acquisisce un orientamento sostanziale e una conoscenza dell’identità e della posizione di Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo modifica, passo dopo passo, le sue idee riguardo a Dio, non immaginandoLo più emerso dal nulla, né lasciando briglia sciolta ai propri sospetti su di Lui né fraintendendoLo né condannandoLo, né giudicandoLo, né dubitando di Lui. Di conseguenza l’uomo avrà meno discussioni con Dio, avrà meno conflitti con Lui e meno occasioni in cui ribellarsi contro di Lui. Viceversa, la sollecitudine dell’uomo verso Dio e la sua obbedienza a Lui aumenteranno, e la sua venerazione della volontà di Dio diventerà più reale, oltre che più profonda. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo non solo conseguirà la provvista della verità e il battesimo della vita, ma allo stesso tempo otterrà anche la vera conoscenza di Dio. Nel pieno di questo genere di comunione, l’uomo non solo si trasformerà quanto alla propria indole e riceverà la salvezza, ma allo stesso tempo guadagnerà anche la reale venerazione e adorazione di Dio da parte di un essere creato. Dopo questo genere di comunione, la fede dell’uomo in Dio non sarà più una pagina bianca o una promessa offerta solo a parole o una forma di cieca ricerca e idolatria. Solo con questo genere di comunione la vita dell’uomo crescerà giorno dopo giorno verso la maturità, e solo adesso la sua indole a poco a poco si trasformerà, e la sua fede in Dio si modificherà, passo dopo passo, da una credenza vaga e incerta a un’autentica obbedienza e sollecitudine, a una reale venerazione, e l’uomo inoltre, mentre segue Dio, a poco a poco progredirà da un atteggiamento passivo a uno attivo, dalla negatività alla positività. Solo con questo genere di comunione l’uomo arriverà a capire veramente Dio, a conoscerLo veramente.
Tratto da “Conoscere Dio è la via per temere Dio ed evitare il male” in “La Parola appare nella carne”
Di fronte allo stato dell’uomo e al suo atteggiamento verso di Lui, Dio ha compiuto una nuova opera, consentendo all’uomo di possedere sia la conoscenza sia l’obbedienza nei Suoi confronti, e anche amore e testimonianza. Quindi, l’uomo deve sperimentare l’affinamento da parte di Dio, e anche il Suo giudizio, il Suo trattamento e la Sua potatura, senza i quali l’uomo non conoscerebbe mai Dio e non sarebbe mai capace di amarLo veramente e di renderGli testimonianza. L’affinamento dell’uomo da parte di Dio non avviene solo con lo scopo di ottenere un effetto unilaterale, ma con l’intento di un effetto multiforme. Solo in questo modo Dio compie l’opera di affinamento in coloro che sono disposti a cercare la verità, affinché la determinazione e l’amore dell’uomo siano resi perfetti da Dio. Per coloro che sono disposti a cercare la verità e che bramano Dio, niente è più significativo o di maggiore aiuto che un affinamento di questo tipo. L’indole di Dio non è così facilmente conosciuta o compresa dall’uomo, perché, in ultima analisi, Dio è Dio. In definitiva, è impossibile che Dio abbia la stessa indole dell’uomo, e di conseguenza non è semplice per l’uomo conoscere la Sua indole. La verità non è un possesso innato dell’uomo, e non viene compresa facilmente da coloro che sono stati corrotti da Satana; l’uomo è sprovvisto della verità e della determinazione a metterla in pratica, e se non soffre e non viene affinato o giudicato, la sua determinazione non sarà mai resa perfetta. Per tutti, l’affinamento è straziante e molto difficile da accettare, ma è durante questo processo che Dio rende palese la Sua giusta indole nei riguardi dell’uomo, rende pubblici i Suoi requisiti per l’uomo, fornisce più rivelazioni, più potatura e trattamento effettivi; attraverso il confronto tra i fatti e la verità, Egli concede all’uomo una maggiore conoscenza di se stesso e della verità, e dà all’uomo una maggiore comprensione della Sua volontà, consentendogli così di sperimentare un amore per Dio più vero e più puro. Questi sono gli obiettivi di Dio nell’esecuzione dell’affinamento.
Tratto da “Solo tramite l’esperienza dell’affinamento l’uomo può possedere il vero amore” in “La Parola appare nella carne”
La conoscenza di Dio va ottenuta attraverso la lettura e la comprensione delle Sue parole. Alcuni dicono: “Non ho visto il Dio incarnato, dunque come potrei conoscere Dio?” Di fatto, le parole di Dio sono un’espressione della Sua indole. Da esse si può capire il Suo amore e la salvezza che Egli offre agli uomini, nonché il Suo metodo per salvarli… Ciò avviene perché le parole di Dio sono espresse da Lui Stesso, non scritte dagli esseri umani. Sono state espresse personalmente da Dio; Dio Stesso esprime le Proprie parole e la Propria voce interiore. Perché si dice che siano parole pronunciate con il cuore? Perché arrivano dal profondo, ed esprimono la Sua indole, la Sua volontà, i Suoi pensieri e il Suo amore, la Sua salvezza e le Sue aspettative per l’umanità… Tra le parole pronunciate da Dio ve ne sono di severe, di gentili e premurose, e anche alcune rivelatrici che non sono in linea con i desideri umani. Se ti concentri solo sulle parole rivelatrici, potresti pensare che Dio sia piuttosto inflessibile. Se guardi solamente a quelle gentili, penserai invece che Dio non abbia molta autorità. Quindi non dovresti prenderle fuori dal contesto, ma considerarle da ogni angolazione. A volte Dio parla da una prospettiva gentile e compassionevole, e allora la gente vede il Suo amore per l’umanità; altre volte Egli parla da un punto di vista molto rigoroso, e allora le persone vedono che la Sua indole non tollererà alcuna offesa. L’uomo è deplorevolmente sporco e non è degno di vedere il volto di Dio o di presentarsi dinanzi a Lui. Il fatto che ora alle persone sia concesso di presentarsi dinanzi a Lui è solo grazia di Dio. La saggezza di Dio si può notare dal modo in cui Egli opera e dal significato della Sua opera. Le persone riescono comunque a constatare queste cose nelle Sue parole, persino senza che Lui le contatti direttamente. Quando qualcuno che ha una genuina conoscenza di Dio viene a contatto con Cristo, tale incontro può correlarsi con la sua attuale conoscenza di Dio; al contrario, quando qualcuno con una comprensione meramente teorica incontra Dio, non riesce a vedere la correlazione. Questo aspetto della verità è il più profondo dei misteri; è difficile da afferrare. Ricapitola le parole di Dio sul mistero dell’incarnazione, considerale da tutte le angolazioni e poi prega insieme agli altri, rifletti e condividi di più su questo aspetto della verità. Nel far ciò, sarai in grado di ottenere l’illuminazione da parte dello Spirito Santo e di raggiungere la comprensione. Poiché gli esseri umani non hanno alcuna possibilità di venire a diretto contatto con Dio, devono fare affidamento su questo tipo di esperienza per trovare la propria via ed entrare un poco alla volta al fine di conseguire la vera conoscenza di Dio.
Tratto da “Come conoscere il Dio fattoSi carne” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
A qualunque fase tu sia arrivato nella tua esperienza, sei inseparabile dalla parola di Dio o dalla verità, e quello che comprendi dell’indole di Dio, e quello che sai di ciò che Egli ha ed è, sono tutti espressi nelle Sue parole; sono inestricabilmente legati alla verità. L’indole di Dio e ciò che Egli ha ed è sono di per sé la verità; essa è un’autentica manifestazione di queste cose. Rende concreto ciò che Dio ha ed è, e lo afferma espressamente; ti dice in modo più immediato cosa Gli piace e cosa no, cosa vuole che tu faccia e cosa non ti permette di fare, quali persone disprezza e da quali trae piacere. Dietro le verità che Dio esprime, le persone possono vedere il Suo piacere, la Sua ira, la Sua sofferenza, felicità ed essenza. Questo è il rivelarsi della Sua indole. Oltre a sapere cosa Dio ha ed è, e a comprendere la Sua indole tramite la Sua parola, la cosa più importante è la necessità di raggiungere questa comprensione attraverso l’esperienza pratica. Se una persona si allontana dalla vita reale per conoscere Dio, non sarà in grado di conseguire questo obiettivo. Benché esistano uomini capaci di acquisire una certa comprensione tramite la parola di Dio, essa si limita alle teorie e alle parole, e c’è una disparità rispetto a come Egli è realmente.
Tratto da “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso III” in “La Parola appare nella carne”
La conoscenza dell’autorità di Dio, della Sua potenza, della Sua identità e della Sua sostanza non si può conseguire affidandosi all’immaginazione. Dal momento che non puoi affidarti all’immaginazione per conoscere l’autorità di Dio, in che modo puoi conseguire una vera conoscenza dell’autorità di Dio? Nutrendoti e dissetandoti delle parole di Dio, ascoltando le comunicazioni e facendo esperienza delle parole di Dio, sperimenterai e verificherai a poco a poco la Sua autorità, e così ne acquisirai una graduale comprensione e una sempre maggiore conoscenza. Questo è l’unico modo per conoscere l’autorità di Dio; non vi sono scorciatoie. Chiedervi di non immaginare non equivale a farvi restare passivamente in attesa della distruzione o a impedirvi di fare alcunché. Non usare il cervello per pensare e immaginare significa non usare la logica per fare inferenze, non usare la conoscenza per analizzare, non basarsi sulla scienza, ma invece comprendere, verificare e confermare che il Dio in cui credi possiede autorità, confermare che Egli detiene la sovranità sul tuo destino e che la Sua potenza in ogni momento dimostra che Egli è il vero Dio Stesso, attraverso le parole di Dio, attraverso la verità, attraverso tutto ciò a cui vai incontro nella vita. Questo è l’unico modo in cui si possa arrivare alla comprensione di Dio. Alcuni dicono di voler trovare un modo semplice per conseguire questo scopo, ma a voi viene in mente qualcosa di utile al riguardo? Te lo dico Io, non c’è da pensare: non ci sono altri modi! L’unico è conoscere e verificare coscienziosamente e tenacemente ciò che Dio ha ed è attraverso ogni parola che Egli esprime e ogni cosa che Egli fa. Questo è l’unico modo per conoscere Dio. Infatti, ciò che Dio ha ed è, e tutto ciò che è di Dio, non è vacuo e vano, ma reale.
Tratto da “Dio Stesso, l’Unico I” in “La Parola appare nella carne”
Sappiate che, quando Dio opera durante la Sua incarnazione, gli esseri umani possono accedere a ciò che Dio ha ed è, alla Sua essenza e alla Sua indole e vederli quasi interamente. È la migliore occasione per conoscere Dio. In passato, gli esseri umani dicevano di voler conoscere le azioni e l’indole di Dio, ma non era facile, poiché non avevano accesso a Lui. Quando Mosè per la prima volta venne a sapere di Jahvè e vide alcune Sue azioni, quanta conoscenza concreta aveva? Era maggiore rispetto a quella degli esseri umani di oggi? Era più concreta? Certamente no. Quando, all’epoca, operava Jahvè, le Sue azioni venivano rivelate copiosamente in Israele; molti osservavano Jahvè manifestare miracoli, e alcuni videro di spalle il profilo di Jahvè. Molti, inoltre, videro angeli, ma quanti giunsero a conoscere Dio? Troppo pochi! Praticamente nessuno conosceva veramente Dio. Solo gli esseri umani degli ultimi giorni conoscono bene Dio grazie alla loro esperienza della Sua opera mentre Egli è nella carne, poiché Dio parla all’uomo direttamente, spiegando quale opera compie e a quale scopo; qual è la Sua volontà, qual è il Suo atteggiamento nei confronti dell’umanità; parla della condizione corrotta e dell’essenza dell’umanità… Attraverso tali cose, gli esseri umani possono capire che Dio è in effetti così, che questa è davvero la Sua volontà nei confronti dell’umanità; che questa è veramente la Sua indole; che le Sue azioni sono veramente prodigiose; che la Sua sapienza è davvero profonda; e che la Sua misericordia nei confronti dell’umanità è davvero reale. Questa volta, queste cose possono essere veramente sperimentate. Ti consentono di sperimentare che l’amore e la tolleranza di Dio per l’umanità sono davvero senza limiti e che la Sua volontà di salvare gli esseri umani è tutta racchiusa nella Sua opera e nelle Sue parole; consentono agli esseri umani di averne un’esperienza reale. Perciò, la tua conoscenza dell’essenza dell’incarnazione è legata al periodo dell’incarnazione. Nessuna conoscenza derivante da un altro periodo è concreta. Quando l’opera dell’incarnazione sarà terminata ed Egli se ne andrà, se tu cercherai di sperimentare l’opera di Dio, non sarà per te reale come adesso, perché attualmente tu puoi vedere con i tuoi occhi Dio incarnato all’opera, ed è una cosa davvero tangibile; inoltre, Dio compie continuamente questa opera diretta e gli esseri umani a poco a poco sono giunti a sperimentarla personalmente. […] Pertanto, se vuoi capire l’essenza di Dio, il momento più favorevole è quando Dio incarnato è all’opera. Puoi vedere e toccare tale opera, puoi udirla, percepirla nel profondo. Quando l’opera di Dio durante l’incarnazione sarà conclusa, se continuerai a cercare di sperimentare l’opera dello Spirito Santo e cercherai di rifletterla, non sarà profonda come adesso, e la tua comprensione sarà superficiale. In quel momento, Egli non farà altro che affinare l’indole corrotta degli esseri umani, che, dopo tale affinamento, saranno in grado di capire alcune ulteriori verità e di utilizzare le verità acquisite come fondamento per la propria vita e per il cambiamento della propria indole corrotta; tuttavia, per quanto tu ami Dio, in quel momento, non compirai molti progressi nel comprenderLo. Non sarà altrettanto benefico quanto nel periodo in cui Egli è incarnato e all’opera.
Tratto da “Il vero amore di Dio per l’umanità” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
Durante il tempo al seguito di Gesù, Pietro si fece molte opinioni su di Lui, giudicandoLo sempre dalla sua personale prospettiva. Sebbene possedesse un certo grado di cognizione dello Spirito, la sua comprensione era alquanto nebulosa, ed ecco il motivo per cui disse: “Devo seguire colui che è inviato dal Padre celeste. Devo riconoscere colui che è scelto dallo Spirito Santo”. Non capiva le cose che Gesù faceva e mancava di chiarezza al riguardo. Dopo averLo seguito per qualche tempo, crebbe in lui l’interesse per quello che Egli faceva e diceva, e in Gesù Stesso. Arrivò a sentire che Gesù ispirava sia affezione che rispetto; gli piaceva accompagnarsi a Lui e starGli accanto, e le Sue parole gli fornivano aiuto e appagamento. Durante il tempo in cui seguì Gesù, Pietro osservò e prese a cuore ogni aspetto della Sua vita: le Sue azioni, le Sue parole, i Suoi gesti e le Sue espressioni. Ebbe così modo di comprendere profondamente che Gesù non era un uomo comune. Sebbene il Suo aspetto umano fosse del tutto normale, Egli era pieno di amore, compassione e tolleranza nei confronti dell’uomo. Tutto quello che faceva o diceva era di grande aiuto agli altri e, al Suo fianco, Pietro vide e apprese cose che non aveva mai visto né avuto prima. Vide che, sebbene Gesù non avesse una statura solenne né una umanità inconsueta, era circondato da un’aura straordinaria e fuori dal comune. Sebbene Pietro non fosse in grado di spiegarlo appieno, poteva vedere che Gesù Si comportava in modo diverso da qualsiasi altra persona, poiché le cose che faceva erano molto diverse da quelle delle persone ordinarie. Durante il tempo passato a contatto con Gesù, Pietro si rese anche conto che il Suo carattere era diverso da quello di un uomo comune. Si comportava sempre in modo calmo e mai precipitoso, senza enfatizzare né dare poco peso a nulla, e conduceva la Propria vita in un modo che rivelava un carattere al tempo stesso normale e ammirevole. Nelle conversazioni, Gesù era raffinato e cordiale, aperto e gioioso ma pacato, e non perdeva mai la dignità nello svolgimento della Propria opera. Pietro vide che a volte Gesù era taciturno, altre volte invece parlava ininterrottamente. A volte era così felice da apparire vivace e giocoso come una colomba, e altre volte era così triste da non parlare affatto, mostrandosi carico di dolore come se fosse una madre stanca e affaticata. Alcune volte era pieno di rabbia, come un valoroso soldato pronto a sterminare il nemico, talvolta persino come un leone ruggente. A volte rideva, altre pregava e piangeva. Indipendentemente da come Gesù Si comportasse, Pietro maturò nei Suoi confronti sconfinato amore e rispetto. Le risate di Gesù lo riempivano di gioia, la Sua tristezza lo costernava, la Sua ira lo spaventava, mentre la Sua misericordia, la Sua disposizione al perdono e la severe richieste che Egli faceva alle persone lo portarono ad amare sinceramente Gesù, sviluppando per Lui un’autentica riverenza e un intenso desiderio. Ovviamente, Pietro arrivò solo per gradi a rendersi conto di tutto questo, dopo aver vissuto fianco a fianco con Gesù per alcuni anni.
Tratto da “Come Pietro arrivò a conoscere Gesù” in “La Parola appare nella carne”
Se vuoi conoscerLo e arrivare veramente a capirLo e a comprenderLo, non limitarti alle tre fasi della Sua opera e alle storie riguardanti l’opera che Egli ha compiuto in passato. Se provi a conoscerLo in questo modo, Lo confini entro un certo limite. Stai considerando Dio come qualcosa di molto piccolo. Quale effetto avrebbe sulle persone? Non saresti mai in grado di conoscere la mirabilità e la supremazia di Dio, il potere, l’onnipotenza e la portata della Sua autorità. Una simile comprensione influirebbe sulla tua capacità di accettare la verità secondo cui Dio è il Sovrano di tutte le cose e sulla tua conoscenza della Sua vera identità e condizione. In altre parole, se la tua comprensione di Dio ha una portata limitata, anche ciò che puoi ricevere è limitato. È per questa ragione che devi ampliare l’ambito e allargare i tuoi orizzonti. A prescindere che si tratti dell’ambito dell’opera di Dio, della Sua gestione e del Suo governo o di tutte le cose governate e gestite da Lui, devi arrivare a conoscere tutto quanto e a cogliere le Sue azioni. Tramite questo modo di comprendere, sentirai inconsciamente che Dio governa su tutte le cose, che le gestisce e che vi provvede. Allo stesso tempo sentirai anche chiaramente di essere una parte e un membro di tutte le cose. Poiché Dio provvede a tutte le cose, accetti anche il Suo governo e la Sua provvidenza. Questo è un fatto innegabile.
Tratto da “Dio Stesso, l’Unico VIII” in “La Parola appare nella carne”
Sebbene l’uomo continui a indagare le questioni scientifiche e le leggi di tutte le cose, lo fa soltanto in un ambito limitato, mentre Dio controlla ogni cosa. Per l’uomo, questo è un compito senza fine. Se l’essere umano studia qualcosa di molto piccolo fatto da Dio, potrebbe trascorrere la vita intera esaminandolo senza ottenere alcun vero risultato. È per questo motivo che, se usi la conoscenza e ciò che hai imparato per studiare Dio, non sarai mai in grado di conoscerLo o di capirLo. Se invece usi la via della ricerca della verità e della ricerca di Dio e Lo guardi allo scopo di arrivare a conoscerLo, un giorno riconoscerai che le Sue azioni e la Sua saggezza sono ovunque e capirai anche perché Egli viene definito il Padrone di tutte le cose e la loro fonte di vita. Più possiedi tale conoscenza, e più capirai perché Dio viene chiamato Padrone di tutte le cose. Tutte le cose e ogni cosa, te compreso, ricevono continuamente il flusso costante del Suo provvedere. Sarai anche capace di percepire chiaramente che in questo mondo, e tra questi uomini, non esiste nessuno tranne Dio che possa avere un potere e una sostanza tali da governare, gestire e preservare l’esistenza di tutte le cose. Quando otterrai una simile comprensione, riconoscerai davvero che Egli è il tuo Dio. Quando arriverai a questo punto, L’avrai accettato veramente e lascerai che sia il tuo Dio e il tuo Padrone. Quando avrai una simile comprensione e la tua vita giungerà a questo punto, Egli non ti metterà più alla prova e non ti giudicherà né ti farà alcuna richiesta, perché Lo capirai, conoscerai il Suo cuore e L’avrai accettato davvero nel tuo.
Tratto da “Dio Stesso, l’Unico VIII” in “La Parola appare nella carne”
Gli esseri umani dicono spesso che non è facile conoscere Dio. Io dico invece che conoscere Dio non è affatto difficile, poiché sovente Dio consente all’uomo di assistere ai Suoi atti. Dio non ha mai interrotto il Suo dialogo con l’umanità; non Si è mai celato all’uomo, né Si è mai nascosto. I Suoi pensieri, le Sue idee, le Sue parole e i Suoi atti sono tutti rivelati all’umanità. Pertanto, se l’uomo desidera conoscere Dio, può farlo con strumenti e metodi di ogni sorta. Il motivo per cui l’uomo pensa ottusamente che Dio lo abbia intenzionalmente evitato, che Egli Si sia intenzionalmente nascosto all’umanità e che non intenda farsi capire e conoscere è che l’uomo non sa chi Dio sia né desidera comprenderLo; ancor meno gli interessano i pensieri, le parole e gli atti del Creatore… In verità, se uno appena usa il proprio tempo libero per concentrarsi sulle parole e sugli atti del Creatore e capirli e prestare un po’ di attenzione ai pensieri del Creatore e alla voce del Suo cuore, non sarà difficile capire che i pensieri, le parole e gli atti del Creatore sono visibili e trasparenti. Allo stesso modo basta poco per capire che il Creatore è fra gli uomini in ogni momento, conversa sempre con loro e con l’intero creato, e compie nuovi atti ogni giorno. La Sua sostanza e la Sua indole si esprimono nel dialogo con l’uomo; i Suoi pensieri e le Sue idee si rivelano totalmente nei Suoi atti; Egli accompagna e osserva l’umanità in ogni momento. Parla silenziosamente all’umanità e a tutto il creato dicendo implicitamente: “Io sono nei cieli e in mezzo al Mio creato. Sorveglio, aspetto, sono al tuo fianco…”. Le Sue mani sono calde e forti; i Suoi passi sono leggeri; la Sua voce è lieve e piena di grazia; la Sua forma passa e si volge, abbracciando l’intera umanità; il Suo volto è bello e delicato. Egli non Si è mai assentato e non è mai svanito. Giorno e notte, è il compagno costante dell’umanità e non cesserà mai di stare al suo fianco.
Tratto da “Dio Stesso, l’Unico II” in “La Parola appare nella carne”