1. Qual è il significato della preghiera
Parole di Dio attinenti:
La preghiera è uno dei modi in cui l’uomo coopera con Dio, è un mezzo che l’uomo ha per invocarLo ed è il processo mediante cui l’uomo viene pervaso dallo Spirito di Dio. Si può dire che chi è senza preghiera è come morto, privo di spirito, e ciò dimostra che non possiede la capacità di essere toccato da Dio. Senza preghiera, le persone non possono avere una normale vita spirituale, e ancor meno seguire l’opera dello Spirito Santo. Senza preghiera essi troncano il loro rapporto con Dio e non sono in grado di ricevere la Sua approvazione. Come credente in Dio, più preghi e più sei toccato da Lui. Chi è tale ha più risolutezza ed è maggiormente capace di ricevere l’illuminazione più recente di Dio; di conseguenza, solo persone di tal genere possono essere rese perfette quanto prima dallo Spirito Santo.
Tratto da “Riguardo alla pratica della preghiera” in “La Parola appare nella carne”
La preghiera non è un tipo di rituale, bensì una vera comunione tra una persona e Dio, e riveste un significato profondo. Dalle preghiere delle persone, si può constatare che stanno servendo Dio direttamente. Se consideri la preghiera come un rituale, puoi essere certo che non servirai Dio debitamente. Se le tue preghiere non vengono elevate con impegno o sincerità, allora si può dire che, dal punto di vista di Dio, tu non esisti come persona. Stando così le cose, può lo Spirito Santo attuare la Sua opera su di te? Ne deriva che, dopo aver lavorato per un certo tempo, ti sentirai esausto. Da questo punto in poi, senza preghiera non sarai capace di lavorare. La preghiera è ciò che determina il lavoro, ed è ciò che determina il servizio. Se sei una persona che occupa un ruolo di responsabilità e che serve Dio, ma non ti sei mai dedicata alla preghiera o non l’hai mai presa sul serio, allora il tuo modo di servire ti porterà infine a cadere. Cos’è che induce le persone a credere di avere il diritto di non pregare? Hanno forse smesso di pregare perché Dio Si è fatto carne? Questa non è una buona giustificazione; talvolta, prego anch’Io. Durante i giorni della Sua carne, anche Gesù pregò di fronte a situazioni critiche. Pregò nei monti, a bordo di barche e nei giardini; istruì inoltre i Suoi discepoli a dedicarsi alla preghiera. Se sai presentarti dinanzi a Dio e pregarLo frequentemente, ciò dimostra che Gli riservi il trattamento dovuto a Dio. Se trascuri spesso la preghiera e tendi a fare le cose per conto tuo, facendo questo e quell’altro ancora alle Sue spalle, allora non stai servendo Dio; sei semplicemente tutto preso dalle tue faccende. In quanto tale, non verrai forse condannato? Dall’esterno, non sembrerà che tu abbia fatto nulla che arrechi disturbo, né che tu abbia bestemmiato Dio, ma piuttosto che tu ti stia semplicemente facendo gli affari tuoi. Agendo in tal modo, non stai forse provocando interruzioni? Anche se all’apparenza non sembra che tu stia facendo nulla del genere, in sostanza stai opponendo resistenza a Dio.
Tratto da “Il significato della preghiera e la sua pratica” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
La preghiera è per voi della massima importanza. Quando preghi ricevi l’opera dello Spirito Santo, dunque il tuo cuore è toccato da Dio ed emerge in te la forza dell’amore per Lui. Se non preghi col cuore, se non apri il cuore per comunicare con Dio, Egli non avrà alcun modo di operare in te. Se, dopo aver pregato, hai detto tutte le parole che avevi nel cuore e lo Spirito di Dio non ha operato, se non ti senti ispirato nel tuo intimo, ciò dimostra che il tuo cuore non è onesto, che le tue parole non sono vere e sono ancora impure. Se, dopo aver pregato, ti senti gratificato, allora le tue preghiere sono state accolte da Dio e lo Spirito di Dio ha operato in te. Visto che sei uno che serve davanti a Dio, non puoi essere senza preghiere. Se davvero ritieni la condivisione con Dio qualcosa di significativo e di prezioso, potrai rinunciare alla preghiera? Nessuno può essere senza comunione con Dio. Senza preghiera vivi nella carne, vivi schiavo di Satana; senza autentica preghiera vivi sotto l’influsso delle tenebre.
Tratto da “Riguardo alla pratica della preghiera” in “La Parola appare nella carne”
Anche se inginocchiarsi a pregare equivale a parlare con Dio dal cuore, ricorda una cosa: le preghiere degli uomini sono anche canali per l’opera dello Spirito Santo. Mentre una persona in una condizione corretta prega e cerca, anche lo Spirito Santo è all’opera. Questo è un buon coordinamento tra Dio e l’uomo da due punti di vista diversi, oppure si può dire che Dio aiuta l’uomo a risolvere alcuni dei suoi problemi, e questo è un tipo di cooperazione in cui le persone vengono dinanzi a Dio. È anche uno dei modi in cui Dio salva e purifica gli uomini e, inoltre, è la via del normale ingresso nella vita. Non è un rituale. La preghiera non è semplicemente una cosa che rinvigorisce le persone; se lo fosse, basterebbe fare le cose meccanicamente e urlare qualche slogan, e non ci sarebbe bisogno di implorare Dio o di adorarLo o di essere devoti. La preghiera è una cosa dal significato profondo! Se sai pregare e lo fai spesso, con preghiere frequenti che siano remissive verso Dio e assennate, allora il più delle volte la tua condizione interiore sarà piuttosto normale. Se invece le tue preghiere consistono spesso solo di qualche slogan, se non ti fai carico di alcun fardello e non ponderi cosa sarebbe o non sarebbe assennato dire durante la preghiera, né cosa non sarebbe davvero rispettoso dire, e se non prendi mai sul serio queste questioni, allora la tua preghiera non avrà mai successo e la tua condizione interiore sarà sempre anomala. Non imparerai mai la lezione su cosa siano il buonsenso normale, la vera sottomissione, la vera adorazione e il punto di vista da cui bisognerebbe pregare, né approfondirai il tuo ingresso in queste cose, che sono tutte impercettibili.
Tratto da “Il significato della preghiera e la sua pratica” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
Ho detto in precedenza che tutte le persone sono impegnate nella propria gestione e si occupano dei propri affari. Gli uomini sono tuttora così; lavorano per un po’ e poi smettono di pregare, con Dio del tutto assente dai loro cuori. Pensano: “Mi limito ad agire secondo le disposizioni lavorative. A ogni modo, non è come se avessi commesso un errore o causato una perturbazione…”. Non preghi, né tantomeno rendi grazie. Che terribile condizione in cui trovarsi! Il più delle volte sei consapevole che questa condizione è sbagliata, ma non hai il metodo corretto per rettificarla; di conseguenza, non puoi porvi rimedio e, anche se forse comprendi la verità, sei incapace di metterla in pratica. Sei consapevole che c’è una condizione anomala dentro di te (come l’arroganza, la corruzione o l’insubordinazione), ma non riesci a rettificarla e a superarla. Le persone gestiscono i propri affari e non si interessano all’opera dello Spirito Santo o a come Egli agisce, preoccupandosi solo dei fatti loro. Di conseguenza, lo Spirito Santo ti abbandonerà e, quando lo farà, ti sentirai buio e avvizzito dentro, e totalmente privo di nutrimento o godimento. Ci sono molte persone che passano sei mesi senza pregare e, benché svolgano il loro lavoro, si sentono inaridite dentro. A volte pensano: “Cosa sto facendo? Quando finirà tutto questo?”. Sì, persino pensieri come questo attraversano la loro mente. È davvero pericoloso per una persona passare molto tempo senza pregare! La preghiera è veramente fondamentale! Se, durante la sua vita nella Chiesa, qualcuno non ha mai pregato, le sue riunioni saranno aride e senza godimento. Quando siete insieme, pertanto, dovete sempre pregare e rendere lode, e allora lo Spirito Santo svolgerà un’opera straordinaria. La potenza che Egli dà all’uomo è inesauribile; gli uomini non potranno mai esaurirla o consumarla. A prescindere da quanto una persona sia in grado di parlare o di predicare facendo affidamento su se stessa, quali risultati può ottenere se lo Spirito Santo non opera a tal fine? Ci sono molte occasioni in cui, durante tre o cinque sedute di preghiera, una persona ha solo una o due frasi da dire: “O Dio, Ti rendo grazie e lode” e, dopo che ha detto questo, non le viene in mente nient’altro. Non ha più nulla da dire. Qual è la misura di una simile fede? È pericoloso! Quando una persona, nella sua fede in Dio, non riesce neppure a pronunciare parole che Lo ringrazino, che Lo lodino o che Gli rendano gloria, e non osa nemmeno pronunciare le parole “Dio, Ti prego”, ed è troppo in imbarazzo per farlo, quanto è abietta! Puoi urlare a Dio e riconoscerLo nel tuo cuore ma, se non vieni dinanzi a Lui e il tuo cuore si allontana da Lui, allora lo Spirito Santo non opererà. Quando vi alzate ogni mattina, assicuratevi di pregare. Quando lo fai, le prospettive per quella giornata saranno particolarmente belle e gratificanti, e sentirai lo Spirito Santo al tuo fianco in ogni istante, intento a proteggerti.
Tratto da “Il significato della preghiera e la sua pratica” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
Trovo che ora molte persone siano particolarmente carenti nella capacità di trattenersi. Perché? Perché non pregano mai. Quando gli uomini non pregano, diventano dissoluti e, quando sono dissoluti, perdono la devozione e l’umiltà. Parlano soltanto di umanità, integrità e conoscenza della propria natura corrotta. Per quanto riguarda il modo in cui agisce lo Spirito Santo – per l’esattezza, il modo in cui muove le persone e in cui queste ultime dovrebbero cercare la volontà di Dio nella vita di tutti i giorni –, queste cose scompaiono tutte. In cuor loro, gli uomini credono solo che esista davvero un Dio, e tutto ciò che resta della loro fede è il riconoscimento di Dio; gli affari della vita dello spirito svaniscono. La loro fede si estende solo al mondo materiale e negano le questioni dello spirito; così, mentre camminano da soli, si allontanano e cadono. Quando una persona che non prega pratica la verità, può soltanto aggrapparsi a un principio entro un certo ambito. Tutte mere regole. Anche se forse osservi le disposizioni del Supremo nelle tue azioni ed eviti di offendere Dio, ti limiti a seguire le regole. Ormai lo spirito degli uomini è molto intorpidito e spento. Nella relazione dell’uomo con Dio ci sono molte cose complicate, come l’essere mossi e illuminati dallo Spirito. L’uomo non riesce a sentire queste cose. È troppo intorpidito! Non legge le parole di Dio, non è in contatto con gli affari della vita dello spirito e non riesce a prendere il controllo della propria condizione. Per prendere il controllo della propria condizione della vita dello spirito, non serve evitare di pregare o di vivere la vita della Chiesa. Lo pensate anche voi? Per credere in Dio bisogna pregare; senza preghiera, non c’è alcuna parvenza di fede in Dio. Dico che non devi osservare alcuna regola – puoi pregare ovunque e in qualunque momento – e dunque alcuni pregano raramente. Non pregano di mattina quando si svegliano, bensì si limitano a leggere alcuni passi delle parole di Dio e ad ascoltare gli inni. Durante la giornata sono impegnati con affari esterni, e non pregano nemmeno prima di andare a dormire di sera. Non vi riconoscete in questa descrizione? Se ti limiti a leggere le parole di Dio senza pregare, non sei come un miscredente che legge le Sue parole senza che facciano presa? Senza preghiera, il cuore non è impegnato e non ci sono sentimenti o movimenti impercettibili nello spirito. Le persone sono intorpidite e spente; parlano superficialmente di cose legate al cambiamento dell’indole e sembrano credere in Dio, ma il sentimento nel profondo del loro spirito non è così forte. Sono come persone che non credono in Dio. Per quanto cerchino di pregare, non sono in grado di pronunciare le parole. Ciò è molto pericoloso: significa che sei troppo lontano da Dio e che Egli non è più nel tuo cuore. In realtà, non c’è alcun conflitto tra la gestione degli affari e del lavoro esterni e il ritorno nello spirito per pregare. Non solo non c’è conflitto, ma il ritorno nello spirito per pregare reca più giovamento al lavoro.
Tratto da “Il significato della preghiera e la sua pratica” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”
Qual è la prima cosa da fare quando ci si imbatte in una questione? Bisogna pregare; al primo posto viene la preghiera. La preghiera dimostra che sei pio, che hai cominciato ad avere nel cuore timor di Dio, che sai ricercare Dio, che Lo hai accolto nel tuo cuore, che sei un cristiano pio. Molti anziani credenti si inginocchiano per pregare ogni giorno alla stessa ora, talvolta così a lungo che non riescono più a rialzarsi. Non discutiamo se questo sia un rito e se tali persone ne ricavino qualcosa; diciamo solo che questi fratelli e sorelle anziani sono particolarmente pii, molto migliori e più diligenti di voi giovani. La prima cosa da fare quando ci si imbatte in una questione è pregare. La preghiera non è solo un muovere la bocca con atteggiamento insincero; non risolverebbe alcun problema. Potresti pregare otto o dieci volte e non ottenere niente, ma non devi scoraggiarti: devi pregare ancora. Quando ti succede qualcosa, prima di tutto devi pregare, comunicarlo a Dio, far sì che Dio assuma il comando, ti aiuti, ti guidi e ti indichi la via. Questo dimostra che hai messo al primo posto Dio, che Lo hai nel cuore. Se, quando ti imbatti in una questione, come prima cosa ti opponi, ti arrabbi, ti senti infuriato (se, prima di tutto, diventi negativo), questo dimostra che non hai Dio nel cuore. Nella vita reale devi pregare ogni volta che ti succede qualcosa. Alla primissima occasione devi inginocchiarti e pregare: è cruciale. La preghiera dimostra il tuo atteggiamento verso Dio al Suo cospetto. Non lo faresti se tu non avessi Dio nel cuore. Alcuni dicono: “Io prego ma Dio non mi illumina!” Non devi dire così. Prima guarda se le tue motivazioni a pregare sono giuste; se veramente ricerchi la verità e preghi spesso Dio, Egli potrà certo illuminarti su qualche questione in modo che tu capisca; insomma, Dio ti farà capire. Senza l’illuminazione da parte di Dio, non potresti capire da solo: ti manca l’acume, non hai l’intelligenza necessaria, ed è una cosa non conseguibile dall’intelletto umano. Quando in effetti capisci, questa comprensione nasce dalla tua mente? Se non sei illuminato dallo Spirito Santo, nessuno da te interrogato saprà quale sia il significato dell’opera dello Spirito o che cosa intenda Dio; solo quando Dio in Persona ti spiega il significato lo saprai. E così la prima cosa da fare quando ti succede qualcosa è pregare. La preghiera richiede di indagare con atteggiamento di ricerca e di esprimere i propri pensieri, pareri e atteggiamenti: ecco che cosa deve comportare. Fare le cose per pura formalità non avrà effetto, perciò non incolpare lo Spirito Santo se non ti illumina. Ho constatato che nella loro fede in Dio alcuni continuano a credere ma hanno Dio solo sulle labbra. Non hanno Dio nel cuore, negano l’opera dello Spirito Santo e negano anche la preghiera; si limitano a leggere le parole di Dio e nulla più. Questa può forse essere definita fede in Dio? Continuano a credere finché Dio scompare del tutto dalla loro fede. In particolare, alcuni spesso gestiscono gli affari generali e ritengono di essere tanto indaffarati ma di non ricevere niente in cambio dei loro sforzi. Si tratta in questo caso di non percorrere la retta via della propria fede in Dio. Non è forse difficile intraprendere la retta via? Queste persone non riescono a intraprendere tale via nemmeno dopo avere capito molta dottrina, e sono inclini a imboccare il sentiero in discesa. Allora quando vi succede qualcosa dovete trascorrere più tempo a pregare e a ricercare: è il minimo che possiate fare. È fondamentale imparare a ricercare la volontà di Dio e le intenzioni dello Spirito Santo. Se coloro che credono in Dio sono incapaci di avere questa esperienza e questa pratica, non otterranno niente e la loro fede non varrà nulla.
Tratto da “Vedere tutte le cose con gli occhi della verità” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”