Inno di Chiesa - Tempo

17 Novembre 2020

Un'anima solitaria ha viaggiato da lontano,

esplorando il futuro, cercando il passato,

lavorando duramente e inseguendo un sogno.

lavorando duramente e inseguendo un sogno.

Essa non sa da dove venga o dove vada.

Nata in lacrime e languendo nell'angoscia,

nata in lacrime e languendo nell'angoscia,

seppur calpestata, essa ancora resiste.

La Tua venuta mette fine a una triste vita alla deriva.

Io scorgo la speranza e accolgo la luce dell'alba.

Scruto nella distanza nebbiosa, vedo di sfuggita la Tua forma.

È la radiosità del Tuo volto.

Ieri vagavo in terra straniera, ma oggi ho ritrovato la via di casa.

Pieno di ferite, non sembro umano

e piango che la vita sia un sogno.

La Tua venuta mette fine a una triste vita alla deriva.

Non sono più sperduto, non vado più errando, ora sono nella mia casa.

Vedo la Tua tunica bianca e la radiosità del Tuo volto.

La Tua venuta mette fine a una triste vita alla deriva.

Non sono più sperduto, non vado più errando, ora sono nella mia casa.

Vedo la Tua tunica bianca e la radiosità del Tuo volto.

Molti cicli di rinascita, così tanti anni d'attesa,

ora l'Onnipotente è giunto.

L'anima solitaria ha trovato la sua strada e non è più triste.

Un sogno di migliaia di anni.

da "Seguire l'Agnello e cantare dei canti nuovi"

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